LOS ANGELES. Un uomo e una donna divorziati, lei architetto, lui giornalista, arrivano troppo tardi al traghetto che deve portarli in città e si ritrovano con i loro rispettivi bambini nel corso di una giornata molto importante per le loro vite professionali. Scambiano per errore i loro cellulari, si ignorano, si detestano, imparano a capirsi e poi… Beh, ciò che accade dopo è facilmente prevedibile. E’ la trama di Un giorno per caso, che trae ispirazione dalla Costola di Adamo con Spencer Tracy e Katharine Hepburn, in cui lui è George Clooney (vedi qui), il protagonista di E. R., che tra un paio di mesi sarà sugli schermi d’America con la mantella di Batman. Lei è invece Michelle Pfeiffer, che in Batman il ritorno era Catwoman. E che, a 39 anni e con due figli, resta non solo una delle bellezze classiche di Hollywood, ma anche una delle sue attrici più varie e compiute, con film che vanno appunto da Batman a I favolosi Baker, da Scarface a Up close and personal, da L’età dell’innocenza a Pensieri pericolosi. Un filo di trucco, un tailleur- pantaloni Armani nero con camicia a righe, l’abbiamo intervistata. Come ex Catwoman, ha dato consigli a Clooney? George non ha bisogno di molti consigli, ma gli ho suggerito di farsi fare un piccolo buco strategico nel vestito. Ricordo: per andare al bagno passava un’ora. E’ vero che Clooney ha scommesso con lei 10 mila dollari sul fatto che lui non avrà mai bambini? E’ vero e sono sicura che li vincerò. Parla troppo di questo argomento per poter venire preso sul serio. Uno dei temi affrontati dal film è la questione delle donne in carriera. Pensa che le donne contemporanee siano soggette a troppe pressioni? Personalmente, il mio problema è quello di essere capace di delegare ad altri. In generale, mi pare invece che adesso ci si aspetta dalle donne che inseguano una carriera senza rinunciare allo stesso tempo ai figli e alla casa. Clooney è impegnato in una campagna contro la stampa scandalistica. Lo appoggia? A dir la verità non ho il suo tipo di problemi. Sono una mamma sposata e la mia vita deve essere molto meno interessante della sua. Ma sono con George. Come persone celebri, il nostro diritto alla privacy è stato completamente portato via. Presto la vedremo in un altro film, A Thousand Acres, a fianco di Jessica Lange. E’ stato il film più difficile che ho mai fatto. Non so perché ho accettato quel ruolo, spesso scelgo così, su una base semplicemente emotiva. Ha toccato molto la mia vita e poi mi ha dato l’opportunità di lavorare con Jessica Lange. Recitare con lei è un po’ come partecipare a una danza.
Tratto da “Specchio della Stampa” del 06/04/1997

Michelle Pfeiffer interpreta Catwoman nel film Batman il ritorno