Sequel a fumetti di Suicide Squad: Hell to Pay, intervista al disegnatore DC Comics Stefano Raffaele

Abbiamo la fortuna di poter ospitare sulle nostre pagine un’intervista con l’artista Stefano Raffaele. Parlare di un disegnatore di fumetti è riduttivo, in quanto Stefano si occupa anche di cinema, televisione e videoclip, realizzando storyboards e coreografie. Studioso di vecchi film in bianco e nero con cui ha integrato i propri studi di sceneggiatura, inquadratura e le deviazioni dalla concezione visiva primaria, è stato uno dei disegnatori italiani di Batman e il trio femminile Birds of Prey ed attualmente è alle matite sulla la miniserie a fumetti Suicide Squad: Hell To Pay, sequel diretto dell’omonimo film animato di Warner Bros. Home Entertainment (visione trasmessa in anteprima italiana al Napoli Comicon 2018).

Poison Ivy disegnata da Stefano Raffaele da Batman Shadow of the Bat annual n.5, 1997

Ma le opere realizzate da Stefano Raffaele partono dall’Italia e pian piano arrivano ad essere di caratura internazionale. Ci piace ricordare che dopo aver vinto il premio “Carlo Boscarato” nell’anno 2010 come miglior disegnatore italiano, nel 2011 al Treviso Comic Book Festival è stata allestita una sua mostra personale. Il 20 aprile scorso è stato ospite del Lake Como Comic Art Festival che ha concentrato i migliori creatori di tutto il mondo nel settore dei fumetti. Ma della sua lunga e crescente carriera parliamone direttamente con lui.

Stefano: “Ciao Stefano e benvenuto su Batman Crime Solver”.

Ciao, Grazie a voi per l’ospitalità!

Stefano: “Come è nata la tua passione per l’arte?”

La mia passione per l’arte nasce proprio dai fumetti. Mio padre era un appassionato, e quindi fin da piccolo ho iniziato a leggere i grandi classici americani e francesi. Da Phantom a Mandrake, fino a Michel Vaillant, Ric Hochet e Asterix.

Stefano: “Ci racconti i tuoi esordi?”

Ho iniziato a lavorare a 23 anni, sulle pagine di Lazarus Ledd, di Ade Capone. Da lì poi c’è stata la prima miniserie super eroistica italiana, Il Potere e La Glora, sempre scritta da Ade. Ho bellissimi ricordi di quel breve esordio italiano. Da lì a poco, a 25 anni, ho iniziato a bussare alle porte delle case editrici americane, partendo poi a lavorare per la Valiant Comics a New York.

Stefano: “C’è qualche autore da cui ti senti influenzato o al quale ti sei ispirato ai tuoi esordi?”

Durante gli esordi c’erano molti autori che adoravo emulare. Posso dire di essere partito facendo uno strano mix tra Jim Lee e i classici americani come John Buscema e Neal Adams.

Stefano: “Quanto è cambiato il tuo stile di disegno nel tempo e come è cambiato?”

Per una decina di anni ho continuato a lavorare sui supereroi, poi mi è venuto il forte desiderio di virare su un fumetto più classico e d’avventura, e da qui mi sono avvicinato al fumetto francese che adoravo da piccolo. Ho quindi interrotto il mio lavoro per gli Stati Uniti e mi sono preso un lungo periodo di pausa per lavorare sullo stile.

Stefano: “Come sei arrivato a disegnare per la DC Comics?”

A New York avevo iniziato a lavorare per la Valiant, ma nel frattempo continuavo anche a bussare alle porte delle due major, DC e Marvel. E’ stato un passaggio molto naturale.

Stefano: “Quale è l’opera DC Comics a cui tieni di più particolarmente tra Birds of Prey e Batman e perché?”

Batman, assolutamente, perché per me rappresentava la realizzazione di un sogno. Ci sono tappe del mio lavoro che a distanza di anni ricordo sempre molto bene, perché rimaste impresse in modo indelebile. Come la prima prima volta che Ade Capone mi chiamò per dirmi che mi voleva su Lazarus Ledd, dando così inizio alla mia carriera, oppure appunto quando venni contattato dall’editor di Batman, personaggio che ho sempre adorato.

Stefano: Parlaci della tua esperienza al Comic Art Festival del Lago di Como. Come è stata strutturata la manifestazione e quali sono state le tue sensazioni?

La manifestazione si è svolta in una cornice suggestiva e bellissima: Villa Erba a Como. I biglietti erano solo 1000, e gli invitati tutti di livello altissimo. Per me è stata un’emozione enorme, perché condividevo l’esperienza con quelli che per me sono veri mostri sacri del fumetto, tra i quali i miei primi idoli: Jim Lee e Neal Adams. Con così pochi biglietti disponibili, inoltre, c’è stata la possibilità di fare le cose con estrema calma e relax. Un’esperienza che ripeterei subito.

Stefano: “Ritroveremo le tue matite nel seguito a fumetti del film animato Suicide Squad: Hell To Pay. Come si approccia ad un lavoro di questo genere? Si guarda il film, si parla con lo scrittore, ci si confronta con i tuoi colleghi che lavoreranno sullo stesso racconto. Insomma come funziona il tutto?”

Abbiamo lavorato a stretto giro di posta, quindi scambiandoci sketch e lavori tra diversi disegnatori, in modo da poter dare un minimo di linea comune tra i vari capitoli della storia. E’ stato molto divertente. Il film non l’ho visto, abbiamo lavorato sulle schede dei  personaggi con i loro costumi classici che si vedranno nel film.

Stefano: “Quale parte disegnerai di Suicide Squad: Hell To Pay?”

Sono sul capitolo 3, dove troveremo personaggi come Bane, Harley Quinn, Dr. Polaris, Giganta, Captain Boomerang e altri ancora.

Stefano: “Cosa ci puoi anticipare di questo lavoro?”

Purtroppo non posso anticipare nulla, ahimè.

Stefano: “Ti piace il personaggio di Batman e perché ?”

Sì, moltissimo, fin da piccolo. Mi ha sempre affascinato il suo lato oscuro, il suo parlare molto poco e il carattere del suo costume a livello visivo, che credo sia la gioia di qualsiasi disegnatore di fumetti. Poi c’è tutto un corollario di cattivi legato al mondo di Batman che adoro, come il Joker, Due Facce, il Pinguino. Impossibile non restarne affascinati, prima da piccoli e poi da grandi.

Stefano: “Dove ti possono trovare i nostri lettori?”

Le news relative al mio lavoro e alle nuove uscite possono essere seguite sul mio sito, all’indirizzo http://www.stefanoraffaele.com , anche se non ho molto tempo per aggiornarlo e a volte viene un po’ lasciato indietro! Altrimenti c’è la mia pagina Facebook.

Stefano: Grazie per averci dedicato il tuo tempo. Vuoi salutare i nostri lettori?

Grazie a voi, e un grandissimo saluto a tutti i vostri lettori!

Ringraziamo Stefano Raffaele anche per averci concesso due tavole del suo lavoro sulla miniserie a fumetti Suicide Squad: Hell To Pay.

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