JOKER: L’UOMO CHE RIDE, di Ed Brubaker e Doug Mahnke ( Recensione )

LO PUOI LEGGERE SU: Joker: L’uomo che ride ( volume, Lion )

AUTORI: Ed Brubaker, Doug Mahnke

Joker_L'uomo che ride

SINOSSI:  Un nuovo maniaco omicida sta imperversando tra le lugubri strade di Gotham City. Ha il gusto della teatralità, somiglia ad un clown e annuncia le sue malefatte con dirette televisive. Lo hanno soprannominato il Joker, ed è solo il primo di tanti ed eccentrici folli che presto infetteranno la città come un virus, dopo l’arrivo di Batman !

 

PRO:  Una storia dal ritmo serrato, che ci catapulta senza troppi fronzoli nel primo faccia a faccia tra Batman e il Pagliaccio del crimine.

CONTRO:  Lo scrittore si focalizza quasi esclusivamente sull’azione e poco sulla psicologia dei personaggi, senza instaurare quella tensione emotiva che caratterizza tutte le migliori storie con protagonisti Batman e la sua nemesi.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:  

Gli scontri tra Batman e il Joker sono sempre i più desiderati dai fan, in quanto il Clown del crimine è sicuramente uno dei più riusciti a carismatici villain del mondo dei comics, e non solo.

E’ anche vero però che dagli anni Quaranta ad oggi ne abbiamo visti tanti di questi faccia a faccia, immortalati anche in imponenti produzioni cinematografiche o alla tv, per cui non è certo facile proporre qualcosa di originale o che riesca a mantenere viva quella speciale alchimia che si crea quando i due personaggi si incontrano…

Anche un bravo scrittore come Ed Brubaker, molto a suo agio nel genere pulp/noir e poliziesco, non è infatti riuscito nell’impresa, proponendo in Joker: L’Uomo che ride una rilettura del primo scontro tra il Cavaliere Oscuro e la sua nemesi piuttosto banale, caratterizzata da una serrata successione di eventi, che però non approfondiscono a sufficienza la psicologia dei personaggi e non danno spessore al racconto.

Chi conosce bene lo scrittore noterà subito che questa non è una delle sue opere più ispirate, ma piuttosto un compitino svolto probabilmente per far cassa e non per una vera esigenza narrativa. Da un autore del suo calibro era certamente lecito aspettarsi qualcosa di più di qualche semplice azzuffata da bar.

Il volume dunque è consigliato solo se si è grandi appassionati del Pagliaccio del crimine, giusto per completezza, ma di certo non si tratta di una storia memorabile o imprescindibile del personaggio.

VOTO: 6

Marco “Spider-Ci” Novelli