Batman: gli esordi – parte 4

L’amicizia è molto importante nelle storie di Batman. Il commissario Gordon è un amico di Bruce Wayne e compare con lui nella prima vignetta della prima avventura pubblicata su “Detective Comics” (e successivamente, dopo qualche iniziale perplessità, diverrà anche amico di Batman); nell’aprile del 1940 arriva Robin, compagno di mille avventure;

nel maggio del 1943 fa la sua prima comparsa il maggiordomo Alfred Pennyworth (il quale, messo a conoscenza della loro identità segreta, li caverà spesso dai pasticci, addirittura travestendosi da uomo pipistrello);

nell’ottobre del 1948 compare per la prima volta la giornalista Vicki Vale, che spesso cercherà – inutilmente – di scoprire l’identità segreta di Batman. Negli anni Cinquanta incominciano le avventure con Superman (sulle quali ritorneremo più avanti) e la “famiglia” di Batman si arricchisce di nuovi membri: dalla zia Agatha (una terribile impicciona che per un certo periodo sostituì Alfred, creando non pochi problemi ai nostri eroi visto che ignorava la loro identità segreta), a Batwoman, dal Batcane di nome Ace (Asso) a Bat-mito, uno strano essere di un’altra dimensione che venera Batman, anche se poi finisce sempre per cacciarlo in incredibili guai.

All’inizio degli anni Sessanta partecipa ad alcune avventure la prima Batgirl (Betty Kane, nipote di Batwoman), mentre nel gennaio del 1967 appare una nuova Batgirl (Barbara Gordon, figlia del commissario Gordon), che in seguito sarebbe diventata protagonista assoluta di una serie di avventure pubblicate su “Detective Comics”: I cattivi giocano un ruolo importante nelle storie di Batman. E non tanto perché sono (evidentemente!) indispensabili ai fini della trama quanto per la loro eccentricità e la loro originalità. Non sono dotati di poteri fantastici ma sono spessissimo caricaturali e clowneschi. A incominciare dal Joker, avversario per eccellenza di numerose avventure, che ha l’aspetto di un clown (con un volto bianco eternamente ghignante e i capelli verdi) ma è anche un concentrato di malvagità. Fu poi la volta de “La Gatta” ovvero Catwoman, di Scarecrow (Spaventapasseri), di Penguin (Pinguino), di Two-Face (Due Facce), di Mad Hatter (Cappellaio Matto) e di tantissimi altri avversari curiosi ed eccentrici i quali non hanno alcuna intenzione di eliminare il rivale mascherato quanto piuttosto di sfidarne continuamente l’intelligenza. Il Jolly (soprannome affibbiato inizialmente al Joker in Italia) e il Pinguino compiono solo “lavori” in carattere con il loro personaggio, l’Enigmista lo preavvisa sempre, con un indovinello, dei crimini che sta per compiere, e così via. Anche la Donna Gatto, la quale mai ammetterebbe di essere innamorata di Batman, lo ha parecchie volte salvato da morte certa. Anche per lei, in definitiva, la lotta contro l’Uomo Pipistrello spesso riduce a una gara di abilità.

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