BATMAN: DEATH METAL – Un’Anti-Crisi ad opera di Scott Snyder & Greg Capullo (Recensione)

LO PUOI LEGGERE SU: Batman: Death Metal nn.1-7( Spillati, Panini ), Batman: Death Metal, Batman: Death Metal Omnibus ( volumi, Panini )

AUTORI: Scott Snyder (storia), Greg Capullo (disegni)

SINOSSI:  

Il malefico Batman che Ride torna più potente e determinato che mai, spalleggiato dalla sua schiera di Batman Oscuri e da Perpetua, l’entità divina creatrice del multiverso Dc. Ancora una volta, la realtà che conosciamo verrà pesantemente distorta e sgretolata, mentre gli eroi dovranno soccombere sotto i colpi delle malvagie varianti del Cavaliere Oscuro. Ma un barlume di speranza è ancora acceso, benché molto fievole, e Wonder Woman, simbolo vivente di eroismo e verità, proverà a radunare un manipolo di eroi in grado di contrastare l’influsso sempre più opprimente del Batman che Ride !

PRO:  Una saga corale, che riscriverà ancora una volta le sorti dell’intero universo Dc, ma con un risvolto sicuramente più originale, che aprirà le porte a nuove infinite possibilità, facendo tesoro anche del passato.

CONTRO:  I fan più puristi del Cavaliere Oscuro certamente storceranno il naso di fronte ad alcune sue varianti assurde e molto fantasiose, o vedendolo imbracciare una chitarra elettrica. Il suo personaggio, inoltre, non è centrale nella narrazione come lo fu per Metal.    

GIUDIZIO COMPLESSIVO:  

Dopo il successo di Dark Nights: Metal, la premiata coppia Snyder/Capullo si cimenta con un sequel in sette capitoli, che porta avanti il riferimento alla musica ad alto tasso di decibel, con il titolo Dark Nights: Death Metal, ad indicare un livello di sound ( e quindi di racconto ) ancora più cupo e pesante.

Sin da subito infatti ci immergiamo nel nuovo Metalverso, ovvero un universo distopico, completamente assoggettato al Batman che Ride e al suo esercito di Cavalieri Oscuri, dove tutti gli eroi sono prigionieri, oppure vivono nell’ombra, sperando di non essere trovati.

Snyder si dimostra anche stavolta molto fantasioso nel creare questo mondo così apocalittico, comandato dalle più incredibili (e a volte impensabili) varianti dell’Uomo Pipistrello. Si tratta ovviamente di un’opera puramente fantasy, e quindi deve essere presa come tale, anche se a volte scade un po’ nel trash o nel ridicolo. Dipende come sempre dal grado di “propensione all’incredulità” di ogni lettore…

Se si ama solo le ambientazioni più classiche ed urbane del Cavaliere Oscuro, Death Metal è sicuramente da evitare, anche perché si tratta di una saga corale, dove Batman è solo un personaggio secondario, a differenza di Metal. In questo caso, infatti, sarà Wonder Woman il vero fulcro del racconto, in quanto incarnazione degli ideali più puri di libertà ed eroismo, necessari per poter combattere l’oscurità sempre più dilagante del Batman che Ride, il quale stavolta beneficerà di un upgrade non da poco.

Ecco perché il titolo Batman: Death Metal, che è stato utilizzato anche qui in Italia, è più che altro uno specchietto per le allodole per attirare più lettori, in quanto il nostro Crociato Incappucciato avrà un ruolo abbastanza marginale

Il problema sostanziale di questa saga, però, è che non offre grandissime emozioni, se non in rari casi e in maniera discontinua, anche per via della narrazione di Snyder, spesso un po’ troppo discorsiva e didascalica. Anche lo stesso Capullo, seppur rimanga un ottimo cartoonist, in questo caso non sembra essere particolarmente ispirato, limitandosi a svolgere il compitino, senza particolari guizzi o tavole di grande impatto, che invece ci dovremmo aspettare da un evento di questo tipo.

Batman: Death Metal è quindi un seguito meno convincente, utile più che altro a sbrogliare decenni di continuity passata e Crisi varie, offrendo così molta più libertà di azione agli autori futuri. Vale la pena recuperarlo, dunque, se siete completisti e fan accaniti dell’universo Dc, anche se lo stile un po’ spaccone e tamarro di Snyder di certo non è per tutti…

VOTO: 6

Marco “Spider-Ci” Novelli

6 thoughts on “BATMAN: DEATH METAL – Un’Anti-Crisi ad opera di Scott Snyder & Greg Capullo (Recensione)

  1. Avevo comprato il primo volume di questa serie, pensando che una versione ancora più dark di Batman e dell’universo DC mi potesse piacere (i disegni di Capullo erano anche una delle mie motivazioni, mi rammenta il primo “Spawn” che ho letto anni fa). Però, con tutto il casino fra realtà alternative e personaggi un po’ strampalati, il risultato non mi ha convinto. Speravo che DC non facesse gli errori della Marvel, ma sbagliavo…
    Comunque, bella recensione!

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  2. Io l’ho sempre vista come un’occasione sprecata. Aveva la sua follia e aveva la possibilità di andare anche oltre, di rompere tutte le regole e creare qualcosa di folle, ma si è sempre trattenuto. Per me è stato un vero peccato, soprattutto con tutto quel potenziale.

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    • Concordo. In questa saga Snyder ha infilato un po’ di idee ardite e tamarraggine, ma si sono praticamente limitate alle versioni alternative di Batman… A livello di storia, invece, non ha regalato grosse emozioni, specie per un evento di questo tipo. Peccato, perchè il primo Metal invece mi era piaciuto…!

      Piace a 1 persona

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