Crisi sulle Terre Infinite

Il fumetto DC Comics “Crisi sulle Terre Infinite” è stato uno dei più grandi eventi editoriali dell’universo DC e ha segnato un punto di svolta nella storia dei fumetti. La miniserie, scritta da Marv Wolfman e disegnata da George Pérez, è stata pubblicata per la prima volta nel 1985 e ha visto la riunione di molti personaggi dell’universo DC in una lotta epica contro un nemico comune.

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Arrowverse: Crisi sulle terre infinite. Tutto quello che sappiamo.

The CW: Crisis on Infinite Earths è un crossover che farà parte degli episodi delle prossime stagioni dei vari telefilm dell’universo DC Comics, tra cui Supergirl, The Flash, Arrow, Legends of Tomorrow e Batwoman. Si ispira alla saga di fumetti pubblicata tra il 1985 e il 1986, dal titolo Crisi sulle Terre infinite, scritta da Marv Wolfman e disegnata da George Pérez. Questo crossover-tv durerà ben cinque ore in totale.

I crossover hanno sempre fatto parte dell’Arrowverse sin dagli inizi: Flash vs Arrow, Il Coraggio e l’audacia nel 2014, durante il quale i due eroi hanno unito le forze per aiutarsi a vicenda contro i rispettivi nemici. Successivamente con Leggende di Oggi e Leggende di Ieri nel 2015, Medusa (Supergirl), Invasione (The Flash, Arrow, Legends of Tomorrow) 2016, fino ad arrivare nel 2017 a Crisis on Earth-X (potete leggere qualcosa anche qui) e Elsewords nel 2018 che unisce gli episodi di The Flash, Supergirl e Arrow, i cui eventi influiranno anche sul prossimo Crisis on Infinite Earths.

Crisi delle Terre Infinite”, è una catena impressionante di mondi e dimensioni paralleli al nostro, teatro ottimale per una serie di storie immaginarie e ipotetiche, come anticipato, codificate dalla DC Comics sotto la definizione di “Elseworlds”. Il fumetto originale include diversi eroi della DC Comics, compresi personaggi reclutati da altri tempi e luoghi, per combattere Anti-Monitor (nel telefilm interpretato da LaMonica Garrett).

Un personaggio terribile che proviene da un universo fatto di antimateria, con l’obiettivo di distruggere tutte le realtà che avrebbe incontrato lungo la sua strada. La storia non è altro che un “repulisti” dell’universo DC Comics, così come ci è stato proposto fino a quel momento. Ogni battaglia ha il suo prezzo e per la salvezza degli universi Supergirl e The Flash muoiono nel fumetto.

La versione a telefilm potrebbe suggerire la morte di Arrow, in quanto si tratta della sua ultima stagione e quella di The Flash che grazie al viaggio di Nora nel passato, sappiamo con certezza morirà nel 2024. Lo stesso Stephen Amell, star di Arrow, avrebbe rivelato la sua trasformazione ne Lo Spettro, figura estremamente famosa e potente nei fumetti della DC. Azzerando il precedente Universo con questo mega evento, la CW vuole portare avanti il nome di Oliver Queen tramite la figlia e il supporto della due Canary con uno spin-off che verrà lanciato nell’ultimo episodio della stagione otto. Resta da scoprire l’ambientazione temporale e se anche gli altri co-protagonisti faranno la loro comparsa.

Con questa notizia, martedì 10.09.2019, il produttore esecutivo e supervisore del crossover Marc Guggenheim ha dato ufficialmente l’annuncio dell’inizio delle riprese di Crisi sulle Terre Infinite.

I protagonisti degli episodi crossover-tv saranno Arrow, The Flash, Supergirl, rispettivamente interpretati da Stephen Amell, Grant Gustin e Melissa Benoist. Al gruppo degli attori principali si aggiunge anche Ruby Rose, nei panni di Batwoman, e il cast di Legends of Tomorrow.

Ad oggi sono stati annunciati diversi attori che saranno special guest. Brandon Routh e Tyler Hoechlin interpreteranno Superman. Routh, che in Legends interpreta Ray Palmer alias The Atom, sarà Clark Kent/Superman di Kingdom Come mentre Hoechlin, sarà l’Uomo di Acciaio di un altro arco temporale,

Osric Chau è stato scelto per il ruolo ricorrente in Ryan Choi, alias The Atom (il quarto in ordine cronologico).

Kevin Conroy (il doppiatore storico di Batman: The Animated Series, Batman Beyond), indosserà i panni di Bruce Wayne del futuro,

Ashley Scott riprenderà il suo ruolo di Cacciatrice di Birds of Prey,

Erica Durance di Smallville interpreterà ancora Lois Lane e Tom Welling sarà nei panni di Clark Kent/Superman

anche l’attore John Wesley Shipp che ha interpretato Henry Allen che Jay Garrick, ovvero il Flash di Terra-2 e che durante il crossover Elseworlds ha ripreso il ruolo di Barry Allen dalla serie di The Flash degli anni ’90, dopo la sua scomparsa per essersi battuto contro The Monitor,tornerà a far parte del cast. Lynda Carter, che ha interpretato Wonder Woman nell’omonima serie TV più di 40 anni fa, potrebbe riprendere il suo ruolo. Nel cast comparirà perfino Burt Ward, lo storico Robin del Batman televisivo degli anni Sessanta, in un ruolo non ancora precisato, ma la grande novità è che nel crossover sarà presente anche il personaggio di Black Lightning.

Ma i riferimenti sembrano non finire, infatti ci sarà un momento in cui ci sarà la presenza indiretta della versione di Batman diretti da Tim Burton e interpretati da Michael Keaton.

Ricapitolando storia del crossover si svilupperà in Supergirl, Batwoman, Arrow, Legends of Tomorrow e The Flash, come di seguito: la prima parte verrà mandata in onda l’8 dicembre 2019 in Supergirl; la seconda il 9 dicembre 2019 in Batwoman; la terza il 10 dicembre 2019 in The Flash, la quarta e la quinta il 14 gennaio 2020 in Arrow e Legends of Tomorrow.

Ad oggi Stephen Amell, l’attore interprete di Oliver Queen, ha mostrato una parte della sigla dell’attesissimo crossover.

https://twitter.com/stephenamell/status/1192680292739252225?s=12

Altro fotogramma è stato pubblicato dal sempre dal produttore.

Le riprese della quinta stagione di DC’s Legends of Tomorrow sono iniziate a luglio 2019, e il suo debutto è atteso in America, su The CW, nel gennaio del 2020, proprio nel periodo della “Crisi”. La notizia giunge direttamente dalla sceneggiatrice della serie Keto Shimizu la quale ha postato su Twitter la prima pagina dello script della puntata 7, il cui titolo è Romeo v Juliet: Dawn of Justness con un chiaro omaggio al titolo Batman v Superman di Zack Snyder, il cui sottotitolo era proprio Dawn of Justice.

L’episodio, come è visibile dal post, è stato scritto da Ray Utarnachitt e Matthew Mala, e verrà diretto da Alexandra La Roche.

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Ora Zero

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Ebbene , a monte c’è il problema tipico dei comics supereroistici americani. I super forzuti, tutti, indistintamente, vivono in mondi fumettistici fittizi, dalle immese creazioni immaginarie che si autocostruiscono, si auto elevano anno dopo anno.
I più sono convinti che, rispetto alla nostra società quotidiana, questi mondi fumettistici si differenziano soltanto per la massiccia presenza di mostri cattivi e guerrieri buoni in calzamaglia.
Qui, però, casca l’asino. Non si tiene conto delle altre fondamentali variazioni della vita di un super eroe, se paragonata quella di una persona qualunque. Tanto per fare un esempio che ci tocca da vicino, le regole della fisica e del tempo, nei mondi fumettistici, seguono percorsi spesso illogici, scostanti, del tutto eccezionali. La loro continuity non procede come quella di normali esseri umani. Si va avanti e indietro nelle epoche storiche, come fosse una gitarella di campagna. Di solito, poi, questi viaggi flusso spazio temporale generano dimensioni alternative, pronte ad accavallarsi una sull’altra, a moltiplicarsi all’infinito. Dall’estate del 1961, luniverso DC è saldamente fondato sopra tali speculazioni probabilistiche. Una indimenticabile sequenza di racconti (Flash n. 123-129-137 e Justice League America n. 21-22-29-30) introdusse concetto della coesistenza di tante Terre uguali ed insieme diversissime: Terra-1 con gli eroi della Siler Age (Superman giovane), Terra-2 con quelli della Golden Age (Superman attempato) e su Terra-3 con le versioni distorte di Terra-1 & w (Superman cattivo, Lex Luthor buono). In seguito vennero aggiunte alla macedonia anche una Terra-X ed una Terra-S, dove  neppure sapevano cosa fossero Superman e Luthor. Spostarsi dall’una all’altra Terra era di un’inquietante facilità, creando fantastiche possibilità narrative. La storia ci insegna, però, che si abusò troppo dell’espediente. Dopo lustri di visite reciproche, nella mente del vettore subentro il famigerato caos, che unito al declino della qualità artistica nei primissimi anni 80, spinse la DC Comics a semplificare l’intreccio di variabili. Nel 1985 la miniserie ‘Crisi delle terre infinite’ poste termine alla babele di realtà alternative, nota quale Multiverso. Ma non vi era disprezzo per il passato glorioso. Tutt’altro. Il nome stesso, “Crisi”, era un omaggio ai titoli dei primi team up tra la JLA di Terra-1 e la JSA di Terra-2.

CRISI SULLE TERRE INFINITE
Crisi giocò su una vecchissima avventura di Lanterna Verde (Green Lantern n.40 del 1965), nella quale si parlava degli esperimenti temerari di Krona, un Guardiano dell’Universo vissuto anni fa. Gli autori di Crisi delle terre infinite, spiegarono che l’ultimo atto della follia di Krona propose una sorta di big bang, da cui nacquero un universo anti materia ed il famigliare Multiverso. Nelle regioni dell’antimateria presto assunse il potere un essere chiamato l’Anti-Monitor. Costui, assetato di dominio, volle espandersi nel Multiverso positivo, ma venne osteggiato dal semi divino Monitor, protettore del Multiverso. Dopo una lotta durata un milione di anni, il Monitor e l’Anti-Monitor si neutralizzarono a vicenda. Trascorsero così pacificamente miliardi di anni, finché un giorno l’Anti-Monitor, risvegliatosi, inizio a nutrirsi di materia positiva per guadagnare potere. La vittoria gli fu impedita solo dalla riunione degli eroi di tutte le terre alternative, allertati dal Monitor. Ma il prezzo da pagare fu alto: le terre del multiverso si combinarono in un solo pianeta, con un’unica storia comune costruita un po a puzzle. Gli eroi di Terra-S e Terra-X, ad esempio, adesso facevano parte della continuity ufficiale di questa nuova terra, mentre i characters di Terra-2, esclusi, era come se non fossero mai esistiti. Inoltre, bisogna considerare che tutti personaggi presenti all’ultima battaglia contro l’Anti-Monitor, da qualunque terra provenissero, entrarono a popolare il nuovo unitario presente. A quel punto, l’Anti-Monitor si ripresentò, scaraventando nell’universo antimateria questa terra unica. Un ennesimo tragico scontro pose fine alla minaccia dell’Anti-Monitor, e diede il via alla cronologia del dopo Crisi delle terre infinite. Una sola terra, un solo Clark Kent, e tutto ripartiva da capo. Estremamente facile e lineare. Troppo facile e lineare. Si presenterà di ridurre la logica dei fumetti alle equazioni che governano la logica di madre natura. Niente rotture delle linee spazio temporali, niente casini infradimensionali. Dopo qualche mese l’impalcatura facile e lineare era già crollata.

DALLA CRISI ALL’ORA ZERO

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Nel caso del DC Universe, i cuochi della zuppa inglese anni 80 e 90, timorosissimi di avventurarsi sul pericoloso terreno delle terre alternative, hanno lentamente pigiato con l’acceleratore sul concetto dei futuri alternativi. In più, a causa di una mal celata nostalgia per talune situazioni pre-Crisi, hanno infranto molte premesse teoriche del ” ripartiamo da zero”. Per alcuni eroi si è rispettata la legge, con immediata tabula rasa del passato pre-Crisi, per altri si è vivacchiato vari mesi, a volte anni, solo all’ultimo proponendo una nuova sfavillante origine post-Crisi. In realtà non si è sempre trattato di origini così splendenti. Anzi, in certi casi è più consono l’aggettivo traballanti e contraddittorie. Ad ogni modo, è inutile scendere nei dettagli. In fondo, dopo l’Ora Zero, si tratterà di eventi mai accaduti, e dunque influenti alla comprensione delle storie. Quel che conta è che sono risorti quei buchi narrativi inspiegabili che tanto caos recano nei lettori. Così alcuni autori del calibro di Jurgens, KC Carlson, Mike Carlin, Bryan Augustin, Denny O’Neil e gli altri della banda DC Comics 1994-1995 hanno lavorato all’Ora Zero. Ecco, allora, quale filosofia anima la vastità di Ora Zero.  Si tratta di mediare tra il rispetto della continuity e la necessità di dare un taglio ai rami secchi, alle più macroscopiche magagne. Quindi, senza autocostringersi ad una rivoluzione a meno di un decennio dal trionfo/fallimento di Crisi, la direttiva di Ora Zero (Showcase n.8-9, luglio 1994 e Zero Hour Crisis in Time n.3-4 settembre 1994) decreta di salvare 3 conservare il 70% del DC Universe post-Crisi che va alla grande, e quindi di non modificare di molto le testate di Superman e Batman, anche se comunque, in qualche modo sia a Metropolis che a Gotham City si trovano ad affrontare qualcosa di nuovo.

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