Joker – recensione con spoiler

Sinossi

Joker ha come tema centrale la mancanza e la perdita di empatia, da parte della maggior parte delle persone che ci circondano. Gli individui che hanno bisogno di aiuto ed assistenza vengono ignorati, abbandonati ed emarginati dalla società, anziché aiutati con le dovute assistenze, cure e supporto. Spesso e volentieri sono vittime di bullismo e di episodi di violenza gratuita, e ciò può causare (nei casi peggiori e più problematici e nelle persone non stabili mentalmente) un cambiamento di personalità, che può portare alla follia e all’esasperazione dell’individuo in questione. Il quale diventa così un pericolo pubblico, per quasi tutte le persone che hanno la sfortuna di incrociare il suo cammino.

Perché ormai Arthur Fleck non ha più niente da perdere in questa vita, e anzi spera che la sua morte possa essere meglio della vita in questa “terra”. Dalla persona buona e gentile che è, alcuni eventi drammatici, la società odierna, le bugie famigliari e il continuo subire violenza e bullismo, l’hanno trasformato nel peggiore criminale di Gotham.

Todd Phillips, il regista, si è fatto una domanda nel creare il suo film: come posso fare interessare la gente a questa storia? Qual è il personaggio che può adattarsi bene a questa vicenda? Qual è il genere più seguito al cinema in questo momento? La risposta è sfruttare un personaggio iconico e adatto come il Joker per raccontare ciò. Questa è la premessa e l’obiettivo che si è posto il regista nel creare il suo film! È riuscito nell’impresa? Assolutamente si, ed anche molto bene.

Ci vuole capacità e coraggio per fare un film con l’impostazione di Joker. Il Joker in questione, o per meglio dire, il tizio che poi si trasformerà nel futuro Joker, (di cui non siamo neanche certi del suo nome), prima che diventasse il criminale che tutti conosciamo, ha avuto un suo trascorso, ma questo suo passato non è mai stato “certo e sicuro”, neanche in nessun fumetto e nelle migliori storie del personaggio.

Nella versione cinematografica il personaggio ha subito una “destrutturazione” estrema e realistica. È stato altresì privato di alcuni suoi dettagli iconici. Non troverete il Joker con le carte da gioco, e con gadget stravaganti e pericolosi, non troverete neanche la sua “tipica” risata folle, e le carte da gioco vengono sostituite con dei bigliettini da visita che lui lascia alle persone, per avvisarle del comportamento problematico e patologico legato alla sua risata, che gli prende nei momenti in cui sta male o si trova a disagio ed è causa di non pochi problemi. Non ha la pelle bianca perché è caduto in un container industriale pieno di sostanze chimiche, che l’hanno devastato mentalmente. Immaginate un Joker senza queste “classiche” caratteristiche, calato nel mondo realistico di una Gotham City sporca, cruda e corrotta.
Il suo desiderio era lavorare come comico di cabaret, avere una ragazza e una vita normale come tutti. Invece il suo lavoro è fare il “clown” per una ditta da 4 soldi, in condizioni precarie, deriso dalle persone e dai colleghi.

È Joker o no?

Detto ciò analizzando il film da “fan” di Batman, avendovi già avvisato dei dovuti dettagli cambiati del personaggio, (cambiamenti sensati e funzionali per raccontare al meglio la vicenda in questione) non mi trovo del tutto d’accordo con chi dice che questo non sia “Joker”. In 80 anni del personaggio, in quanti fumetti e graphic novel, gli autori ci hanno messo del loro e hanno raccontato il personaggio con interpretazioni differenti, ma lo stesso meritevoli? Joker è un personaggio sfaccettato e complesso, che può essere trattato in tante e diverse maniere. Questo film infatti va preso come una bellissima graphic novel. Non è importante che il tizio si chiami Jack Napier, Joseph Kerr, o Arthur Fleck. Non ha senso fare paragoni con i fumetti, sono media differenti. Che poi in realtà gli “omaggi” ed i riferimenti ai fumetti ci sono eccome. Ve ne dico qualcuno: quando Arthur sale sul palco nel locale per esibirsi (ricorda la storia “Il Re della commedia” di Legends Of The Dark Kight). Arthur ci dice che, “basta solo una giornata storta per trasformare un uomo normale in un folle” (chiaro riferimento a The Killing Joke). Un altro evento drammatico, mi ha riportato alla mente la storia “Rappresaglia”. Joker che fa’ un uccisione in diretta tv, mi ha ricordato “il ritorno del Cavaliere oscuro” di Miller. La scena in cui entra in teatro per cercare una persona, (con i cartelloni fuori di Charlie Chaplin) sono un chiaro omaggio alla storia “Tornare in sé” sempre di Legends of the Dark Knight. Ci sono anche due scene che omaggiano il Cavaliere Oscuro di Nolan, e nel programma tv di Murray, i font utilizzati per la scritta del programma sono gli stessi di Batman The Animated Series. Ci sono anche piccoli easter eggs, al Batman della serie tv anni 60 e a quello del 1989 di Burton. Insomma sono sempre strizzatine d’occhio, che ovviamente apprezzeranno e noteranno solo i fan e che non sono rilevanti nella comprensione del film, ma che fanno lo stesso la loro parte.

Joker probabilmente, è tra i pochi prodotti cinematografici della Dc Comics, che è riuscito a mettere d’accordo sia la maggior parte dei fan puristi del fumetto, e anche il grande pubblico e la critica. Un’impresa assolutamente non facile. Che dire poi del film in sé, a livello tecnico? Il film ha una storia molto semplice ma funzionale e ben scritta. Tutta la pellicola si regge sull’eccezionale interpretazione di Phoenix, ed ha un’ottima regia, una fotografia che rispecchia esattamente con i propri colori, luci ed ombre, lo stato d’animo del protagonista e la soundtrack del film, è sempre adeguata a ciò che vediamo su schermo. È la prima volta che vediamo un Joker come questo di Phoenix. Non è poi facile, fare un film su Joker senza trattare ed avere il “dualismo/scontro Batman e Joker” come i precedenti film di Burton e Nolan. E anche per questo, che l’ho trovato un film coraggioso e differente da tutti i precedenti. Per questo motivo, non si può e non ha senso, fare inutili paragoni con il Joker di Ledger e questo di Phoenix, sono interpretazioni diverse, per film con intenti differenti, ma entrambe sono delle interpretazioni estremamente carismatiche e valide. Solamente il nostro gusto personale può dirci quale preferiamo.

Questo film rappresenta in un certo senso, ciò che è stato Batman Begins nel 2005, che racconta le origini di Bruce Wayne. Come questo è l’unico film che ci ha voluto raccontare (in maniera ancora più personale) l’origine di Joker. Lo potevano benissimo chiamare “Joker begins”, ma ovviamente non l’hanno fatto per non creare confusione o legami con la trilogia di Nolan. Ma detto ciò, volevo esporre un mio personale pensiero: io credo che questo film non avrebbe visto la luce se la trilogia di Nolan non avesse avuto tutto quel successo. Nonostante come dicevo, sono due prodotti differenti, ma che in comune hanno un certo realismo di fondo, nel trattare i personaggi, anche se Joker lo fa in maniera ancora più drammatica e realistica. Per di più accettare un progetto simile, da un regista come Todd Phillips, che prima d’ora si era occupato quasi sempre e solo di commedie, non era una cosa così sicura e scontata. Phillips per me, è stato un po’ il regista “sorpresa” di quest’anno, a cui faccio i miei più sinceri complimenti.

Ci sta poi tutta la “polemica”: è un cinecomics oppure no? Lo è. In quanto la definizione di “cinecomics” significa: prodotto cinematografico con personaggi ispirati e tratti da fumetti. Non significa in senso stretto “trasposizione o fedeltà al 100% al fumetto in questione”. Lo si potrebbe chiamare anche “cinecomics d’autore” o come meglio preferite, ma anche nei cinecomics, ci sono all’interno diversi generi e diversi modi di trattare i personaggi. Infine, come anche la questione riguardo il giudizio del film: chi lo definisce un capolavoro, chi un film sopravvalutato, chi un ottimo film, ma penso che ciò conti davvero poco. Il cinema è sempre arte, e l’arte è soggettiva, per quanto poi si possa comunque valutare un lungometraggio anche solo a livello tecnico. Avrete già capito da quanto ho scritto che a me Joker è piaciuto davvero tanto, perché sotto l’aspetto da “cinecomics” c’è anche altro da scoprire. Ma proprio perché non è un “blockbuster” ma più un film di nicchia, “mascherato” però da film mainstream, il più grande merito del film per me è proprio questo. Fare arrivare un film come questo al grande pubblico, sfruttando l’immagine di “Joker”, è stata un’operazione intelligente e funzionale. È un film che tra l’altro fa’ anche riflettere, sulla situazione critica che abbiamo oggi nella nostra società, e quando un film ti fa pensare e ti lascia qualcosa dentro, proprio come una qualsiasi altra opera d’arte.

Quando mi chiedono se è un film che consiglieresti e che potrebbe piacere a tutti rispondo: dipende da voi, da cosa cercate in un film e dai vostri gusti. Sicuramente non è un film che va’ visto solo per “svago”, ed è pur sempre un film drammatico, che omaggia in modo chiaro e potente, anche il cinema di Martin Scorsese, con riferimenti e citazioni a Re Per Una Notte e Taxi Dtiver. Non aspettatevi il “classico” cinecomic chiassoso e action stile Dc o Marvel, è quanto di più lontano da quel tipo di approccio. Non mi dilungo troppo sul lato prettamente tecnico del film, in quanto è stato già come sapete, ampiamente premiato al festival di Venezia come miglior film, vinto 2 Golden Globe e 2 premi Oscar, nelle categorie: migliore attore e migliore colonna sonora.

Concludendo, è il film che mi ha emozionato di più del 2019. Mi auguro che la Warner/Dc, possa realizzare altri film di questa caratura dedicati al mondo di Batman. Confidiamo nell’imminente futuro partendo proprio dal nuovo Batman di Reeves. Per coloro che non hanno ancora visto Joker spero che questa recensione sia da sprono. Fatevi una vostra idea senza pregiudizi!

Il film l’ho visto ben 3 volte. 2 volte al cinema (una volta in anteprima, e la seconda volta il primo giorno di uscita) e l’ultima volta, l’ho visto in doppio Blu Ray 4 k, nell’edizione speciale in steelbook.


Sull’edizione home video, vi segnalo che il Blu Ray è un 4k Nativo e non Upscalato e quindi con un un’elevata qualità video a livello di definizione e dettaglio. Purtroppo la traccia audio Italiana è solo in 5.1 Dolby Digital, mentre in lingua inglese può vantare un ben migliore e più coinvolgente audio in 5.1 in Dolby Atmos.

Sul versante contenuti speciali, sinceramente sono rimasto un po’ deluso, mi aspettavo qualcosa in più, in quanto, a parte un interessante intervista al Regista che ci spiega come è nato il film questione, c’è davvero poco altro.

E voi che ne pensate? Avete amato questo film o no? L’avete acquistato anche in home video? Sono curioso di sapere i vostri giudizi e buona visione a tutti!

Mirko Giovannoni

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Joker di Todd Phillips vincitore di 2 premi Oscar

Il film Joker diretto da Todd Phillips si è aggiudicato due premi Oscar come Miglior attore protagonista per Joaquin Phoenix e miglior colonna sonora originale su ben undici candidature, un vero record per l’edizione, divenendo la seconda pellicola basata su un personaggio dei fumetti DC Comics a concorrere come miglior film,  dopo il primo premio per il trucco e acconciatura del 2017 ricevuto per il film Suicide Squad. E prima ancora per quello postumo ricevuto da Heath Ledger sempre per il ruolo del Joker nel 2009 nel film ne Il Cavaliere Oscuro di Nolan.

Inoltre Joker ha vinto due Golden Globe e il prestigioso Leone d’Oro alla 76esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Il film, genere drammatico/thriller e vietato ai minori di 14 anni, è uscito al cinema il 3 Ottobre 2019 e vede Joaquin Phoenix interpretare il protagonista affiancato nel cast da Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy e Brett Cullen.

Poster film Joker 2019

Poster film Joker 2019

Joker racconta la storia, ambientata negli anni ottanta, di Arthur Fleck, un attore comico fallito ed emarginato dalla società che vaga per le strade di Gotham City iniziando una lenta e progressiva discesa negli abissi della follia, sino a divenire una delle peggiori menti criminali della storia.

Arthur vive con la madre anziana Penny e inizialmente lavora come pagliaccio durante il giorno, mentre di notte si sforza di essere un comico di cabaret.

Ma poi scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui.

Intrappolato in un’esistenza sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

Film impegnativo ma molto bello e coinvolgente, con l’interpretazione di Joaquin Phoenix ritenuta da tantissime persone che hanno visto il film una delle migliori mai viste fin ora nella storia del cinema, capace di metterti i brividi e di farti emozionare al tempo stesso, così come capace di metterti paura ma anche di farti commuovere.

 

JOKER vince 2 Golden Globe

Miglior attore protagonista a Joaquin Phoenix e Miglior Colonna Sonora

JOKER”, il film diretto, co-scritto e prodotto dal candidato all’Oscar Todd Phillips, ha vinto 2 Golden Globe aggiundicandosi il riconoscimento come “Miglior attore protagonista in un film drammatico” per l’interpretazione di Joaquin Phoenix e “Miglior Colonna Sonora Originale” per il lavoro di Hildur Guðnadóttir, prima vincitrice donna solista nella storia della categoria.

Il film, già vincitore del Leone D’Oro per il Miglior Film alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Veneziaa partire dal 6 febbraio sarà disponibile in DVD, Blu-Ray (che includerà film e contenuti speciali in alta definizione) e 4K UHD.

Dal 23 gennaio, “JOKER” – dopo aver superato la soglia dei 4 milioni di spettatori in Italia e incassato più di $1 miliardo nel mondo, sarà inoltre disponibile per l’acquisto in digitale.

IL FILM

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Il tre volte candidato all’Oscar Phoenix (“The Master”, “Quando l’amore brucia l’anima”, “Il Gladiatore”) è il protagonista del film al fianco del premio Oscar Robert De Niro (“Toro scatenato”, “ Il Padrino – Parte II”). Fanno parte del cast anche Zazie Beetz (la serie TV “Atlanta”, “Deadpool 2”), Frances Conroy (“American Horror Story” in TV, “Castle Rock” in TV), Brett Cullen (“42 – La vera storia di una leggenda americana”, “Narcos” in TV), Glenn Fleshler (le serie TV “Billions” e “Barry”), Bill Camp (“Red Saprrow”, “Molly’s Game”), Shea Whigham (“First Man – Il primo uomo”, “Kong: Skull Island”), Marc Maron (le serie TV “Maron” e “GLOW”), Douglas Hodge (“Red Sparrow”, “Penny Dreadful” in TV), Josh Pais (“Insospettabili sospetti”) e Leigh Gill (la serie TV “Il trono di spade”).

Phillips ha diretto il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme all’autore candidato all’Oscar Scott Silver (“The Fighter”), basata sui personaggi di DC. Il film è prodotto da Phillips e dal candidato all’Oscar Bradley Cooper con la loro Joint Effort, e dalla nominata all’Oscar Emma Tillinger Koskoff. I produttori esecutivi sono Michael E. Uslan, Walter Hamada, Aaron L. Gilbert, Joseph Garner, Richard Baratta e Bruce Berman.

Dietro le quinte, Phillips è stato affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (“Godzilla II: King of the Monsters”, la trilogia di “Una notte da leoni”), lo scenografo Mark Friedberg (“Se la strada potesse parlare”, “Selma – La strada per la libertà”), il montatore Jeff Groth (“Trafficanti”, “Una notte da leoni III”) e il costumista premio Oscar Mark Bridges (“Il filo nascosto”, “The Artist”). Musiche di Hildur Guðnadóttir (“Chernobyl” in TV, “Soldado”).

Joaquin Phoenix con la vittoria del Leone d’oro si prenota all’Oscar: Io sono il Joker

Il 3 Ottobre 2019 arriverà finalmente nelle sale cinematografiche. Sarà una produzione tratta da un personaggio dei fumetti di completo stampo autoriale, con le stigmate di un film di intrattenimento e con ottime probabilità di largo successo di pubblico.

Capelli verdi arruffati, viso bianco con trucco pesante sugli occhi, enormi labbra rosse in un sorriso esteso fino quasi alle orecchie, una specie di ghigno spaventoso che contraddistingue questa maschera più di ogni altra cosa. Il terrificante Joker è famoso quanto il supereroe che lo combatte, Batman, tanto da aver conquistato il diritto a un lungometraggio tutto per sé diretto da Todd Phillips.

Uno standalone movie, come si dice in gergo tecnico, che ne racconta l’evoluzione da clown sfortunato a killer psicopatico, perché si sa che i cattivi sono più affascinanti dei buoni e scoprire l’origine della loro malvagità è spaventoso e tranquillizzante insieme. Quasi volessimo rassicurarci del fatto che tanto orrore ha una spiegazione perfettamente razionale e non è solo frutto del caso. Il film, che s’intitola appunto Joker, ha vinto il Leone d’Oro alla 76ma Mostra del cinema di Venezia  e uscirà in Italia il 3 ottobre 2019. C’è già chi scommette che il suo protagonista, l’attore Joaquin Phoenix, conquisterà un’altra nomination agli Oscar, forse quella buona per portare a casa la favolosa statuetta. Perché il ruolo del Joker non è solamente difficile in sé, ma prevede anche il confronto con le precedenti interpretazioni da brivido.

Il primo a cimentarsi fu Cesar Romero nel telefilm degli anni Sessanta Batman. Seguito, ma solo vent’anni dopo, dal grande Jack Nicholson nel visionario Batman di Tim Burton, del 1989, che gli dette i connotati del lucido psicopatico. Il più tragico è stato quello di Heath Ledger – ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan del 2008 – giovane attore prodigio che s’immerse in maniera tanto maniacale nel ruolo da morirne. Si racconta infatti che Ledger si fosse rinchiuso per un mese aspettando che l’orrido clown gli “entrasse nella testa”. Ne risultò un’interpretazione tanto spaventosa quanto indimenticabile, che gli fruttò un Oscar. Postumo però: l’attore morì a soli 28 anni di overdose poco dopo la fine delle riprese. L’ultimo a cimentarsi in ordine di tempo è stato il musicista Jared Leto, tre anni fa. Ora tocca a Phoenix, un fuoriclasse, già esperto di personaggi borderline. Con la grande differenza che questo Joker è un film senza Batman Al contrario, è stato immaginato come la vicenda reale di un uomo che precipita nell’abisso della follia e, per questo, è ancora più spaventoso.

La storia è ambientata nel 1981 a Gotham City, dove Arthur Fleck è un uomo con problemi mentali, costretto a occuparsi dell’anziana madre, ex governante della famiglia Wayne (quella di Batman). L’uomo lavora di giorno come pagliaccio e di notte come comico di cabaret, covando sogni di grandezza, ma scoprendosi in realtà lo zimbello di tutti. A un certo punto le frustrazioni continue lo indurranno a trasformarsi in uno spaventoso clown assetato di vendetta. Individuerà il suo principale nemico proprio in Bruce Wayne, figlio di un miliardario candidato a sindaco della città. Il tema del film è questo: la società ostile fa impazzire le sue vittime. Il regista Todd Phillips e lo sceneggiatore Scott Silver hanno spiegato di essersi ispirati, in particolare, all’indimenticabile ruolo di Robert De Niro in Taxi Driver, capolavoro di Martin Scorsese del 1976.

Non a caso, Scorsese appare tra i produttori del film, mentre De Niro ha la parte del cinico conduttore televisivo che contribuisce al crollo psicologico di Arthur. «All’inizio ero spaventato dal ruolo», ha raccontato Phoenix, pur sapendo che la sceneggiatura era stata scritta per lui. Ha spiegato che ci ha messo molto tempo per trovare dentro di sé quella particolare risata patologica che contraddistingue il Joker. Poi di aver rinunciato a uscire per tre mesi, per poter perdere diversi chili come tutte le persone che soffrono di malattie mentali e quindi non si nutrono in modo adeguato. «L’unica persona che frequentavo in quel periodo era il regista », ha confessato. Assieme a Joaquin scopriremo la terrificante infanzia di Arthur, che da bambino ha subito violenza: abusi mentali e fisici da parte del padre. Più il piccolo cercava affetto e conforto, più si ritrovava umiliato e offeso. Capiremo come in certi casi la follia diventi, a un dato momento, l’unica via di uscita possibile per non dover affrontare quei ricordi intollerabili.

Pare che la pellicola sia destinata a debuttare al box Office americano (un giorno dopo rispetto all’Italia) con un incasso tra i 76 e gli 88 milioni di dollari.

https://youtu.be/o7nkJDjuSp4

Ora tutti al cinema e…silenzio in sala.

FONTE : [aciclico.com]

Il Joker di Joaquin Phoenix è già considerato da Oscar

Arriverà nelle sale a ottobre ma il nuovo film della Warner Bros., in mostra al Festival di Venezia, è già sulla bocca di tutti. Merito della versione di Todd Phillips, incentrata su Arthur Fleck prima di diventare la nemesi di Batman

Poster film Joker 2019

Poster film Joker 2019

Joker sarà presentato in concorso e in antemprima mondiale alla 76^ mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia

Mostra del cinema di Venezia: Warner Bros. Pictures presenta, in collaborazione con Village Roadshow Pictures e BRON Creative, una produzione Joint Effort, un film di Todd Phillips: “Joker”, arriverà nelle sale italiane a partire dal 3 ottobre 2019 e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

La Biennale di Venezia ha annunciato nella conferenza stampa del 25 Luglio 2019 che “Joker”, l’atteso standalone originale diretto dal regista candidato all’Oscar Todd Phillips (“Borat”, la trilogia “Una notte da leoni”) e interpretato dal 3 volte candidato all’Oscar Joaquin Phoenix (“The Master”, “Quando l’amore brucia l’anima”, “Il Gladiatore”), sarà presentato in concorso e in anteprima mondiale alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

“Joker”, che arriverà nelle sale italiane a partire dal prossimo 3 ottobre, è incentrato sulla figura dell’iconico villain ed è uno standalone originale, diverso da qualsiasi altro film tratto dai comics apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck (Phoenix), un uomo profondamente turbato e ignorato dalla società, non è soltanto uno studio crudo e affascinante del personaggio, ma una storia più ampia che si prefigge di lasciare un insegnamento, un monito.

La Warner Bros. ha, giustamente, grandi ambizioni per Joker: pur trattandosi tecnicamente di un cinecomic, il film con Joaquin Phoenix non è un blockbuster pirotecnico, bensì un’opera intimista che vuole raccontare la discesa di un personaggio negli abissi della sua stessa alienazione. Per quanto possa suonare pretenzioso, i riferimenti sono due capolavori di Martin Scorsese, Taxi Driver e Re per una notte.

Il tre volte candidato all’Oscar Joaquin Phoenix (“The Master”, “Quando l’amore brucia l’anima”, “Il Gladiatore”) è il protagonista del film al fianco del premio Oscar® Robert De Niro (“Toro scatenato”, “Il Padrino – Parte II”) nei panni di Franklin. Fanno parte del cast anche Zazie Beetz (“Deadpool 2”), Frances Conroy (le serie TV “American Horror Story”, “Castle Rock” di Hulu), Marc Maron (le serie TV “Maron”, “GLOW”), Bill Camp (“Red Sparrow”, ” Molly’s Game”), Glenn Fleshler (le serie TV “Billions”, “Barry”), Shea Whigham (“First Man – Il primo uomo”, “Kong: Skull Island”), Brett Cullen (“42 – La vera storia di una leggenda americana”, “Narcos” di Netflix), Douglas Hodge (“Red Sparrow”, “Penny Dreadful” in TV) e Josh Pais (l’imminente “Motherless Brooklyn”, “Insospettabili sospetti”).

Il candidato all’Oscar Phillips (“Borat”, la trilogia di “Una notte da leoni”) dirige il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme all’autore candidato all’Oscar Scott Silver (“The Fighter”), basato sui personaggi di DC. Il film è prodotto da Phillips e dal candidato all’Oscar Bradley Cooper (“A Star Is Born”, “American Sniper”) con la loro Joint Effort, e dalla nominata all’Oscar Emma Tillinger Koskoff (“The Wolf of Wall Street”). I produttori esecutivi sono Michael E. Uslan, Walter Hamada, Aaron L. Gilbert, Joseph Garner, Richard Baratta e Bruce Berman. La produzione del film può contare su un budget di 55 milioni di dollari, sensibilmente inferiore rispetto alla media dei cinecomic, segno che si focalizza sul protagonista e sulle atmosfere da gangster movie.

Dietro le quinte, Phillips è stato affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (“Godzilla II King of the Monsters”, la trilogia di “Una notte da leoni”), lo scenografo Mark Friedberg (“Selma – La strada per la libertà”, “The Amazing Spider-Man 2 – il potere di Electro”), il montatore Jeff Groth (“Trafficanti”, “Una notte da leoni III”) e il costumista premio Oscar Mark Bridges (“Il filo nascosto”, “The Artist”). Musiche di Hildur Guðnadóttir (“Soldado”).

Quindi Venezia è la rampa di lancio ideale per i film dell’autunno, e inoltre negli ultimi anni ha dimostrato di essere il volano perfetto per la stagione dei premi, soprattutto gli Oscar e la Warner punterà molto su Joker per gli Academy Awards.

 

Joker il film: la notizia è clamorosa

Spoiler Alert!

Sono stati mesi piuttosto impegnativi per il cinema dei supereroi, ma una volta che MCU e DCEU ci hanno annunciato le loro rispettive liste 2019, ci sarà ancora un altro film sui fumetti che attende di uscire nelle sale cinematografiche prima che l’anno si concluda.

Stiamo parlando, ovviamente, del Joker di Todd Phillips, che non si distingue solo dal resto dei film finora usciti in termini di continuità e data di uscita, ma anche perché sembra avere uno stile tutto suo, e sembra che non “giocherà” esattamente secondo le regole. Infatti sembra che Joker sarà caratterizzato da un controverso e fondamentale cambiamento. Per favore non proseguire se non vuoi toglierti il gusto di guardare il film!

Sei ancora con noi? Bene, perché secondo una fonte vicina alla produzione, ci sarà una svolta in cui Arthur Fleck/Joker (il cui vero nome è Happy Wayne, a quanto pare) è in realtà il figlio illegittimo di Thomas Wayne, che ha avuto una relazione decenni prima con una donna che non era Martha. Questo, ovviamente, significherebbe che il Joker è il fratellastro di Bruce Wayne e quindi, in questa continuity almeno, Batman e il Principe del Crimine sono collegati.

Possiamo già sentire le grida dei fan arrabbiati con questa svolta sui miti del cavaliere oscuro. E per essere onesti, si tratta di un cambiamento piuttosto controverso, sebbene possa portare ad incontri molto interessanti lungo la strada se il Joker di Phoenix dovesse mai incrociarsi con Batman di Robert Pattinson.