Batman: gli esordi – Parte 3

Anche Batman e Robin, come tanti altri eroi dei fumetti e della letteratura popolare, hanno un’identità segreta che (per fortuna!) ha un’importanza secondaria rispetto al “caso” Superman-Clark Kent. Batman è il miliardario Bruce Wayne (secondo Nelson Bridwell il nome deriva da Robert the Bruce, eroico re di Scozia, e da Anthony Wayne, eroe della guerra d’indipendenza americana), mentre Robin è il suo giovane pupillo Dick Grayson. Il loro alto ‘tenore di vita rappresenta un ottimo alibi per le loro attività. Bruce non è esageratamente timido come Clark Kent, ma la sua spensieratezza e il suo apparente disinteresse per ciò che è fuori da un certo mondo dorato lo pongono al di sopra di ogni sospetto. Tanto che nessuna delle persone che lo conoscono lo riterrebbe all’altezza delle imprese che compie Batman. Il rifugio di Batman e Robin è la Batcaverna. Si tratta di un antro naturale situato sotto la villa dei Wayne: inizialmente pieno di trofei e souvenirs delle loro fantastiche imprese e in seguito zeppo di marchingegni scientifici o fantascientifici. Vi si accede dalla villa attraverso un passaggio segreto, mimetizzato da un grande orologio a pendolo. Tale ingresso è stato in seguito “aggiornato”.

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Batman v Superman: Dawn of Justice – Altre news

ComicBookMovie e di seguito l’ultimo numero del 2015 di Entertainment Weekly hanno pubblicato una nuova immagine della Batcaverna di Batman v Superman: Dawn of Justice presa dall’edizione cartacea di Entertainment Weekly.
La foto, che trovate più in basso, è accompagnata anche da un paio di considerazioni di Ben Affleck circa il ruolo di leader che Batman avrà nella Justice League e sul fidato maggiordomo Alfred, interpretato da Jeremy Irons nella pellicola di Zack Snyder:
“Batman rappresenta gli esseri umani, i mortali. In un mondo fatto di Flash, Aquaman e Superman c’è la necessità di un tizio come lui. È interessante come, nei fumetti, lui diventi il leader della Justice League – non sono ancora certo di come si svolgerà la cosa nei film – ma la sua umanità è un vantaggio. Alfred questa volta è molto più partecipativo, una sorta di “meccanico” molto partecipe nelle decisioni di Batman”.

Batman v Superman: Dawn of Justice - La nuova Batcaverna

Batman v Superman: Dawn of Justice – La nuova Batcaverna

Batman v Superman: Dawn of Justice avrà una trama articolata e una fitta matassa narrativa da sbrogliare: il regista Zack Snyder si è preoccupato di introdurre il personaggio di Bruce Wayne/Batman (Ben Affleck) e rendere comprensibile il suo odio per Superman (Henry Cavill), delineare il rapporto di quest’ultimo con le autorità mondiali, introdurre Lex Luthor (Jesse Eisenberg) e i suoi piani, inserire il personaggio di Diana Prince/Wonder Woman (Gal Gadot), rivelare lo scontro tra Batman e Superman, e infine l’alleanza degli eroi contro Doomsday; senza contare il privato di Clark Kent con sua madre e Lois Lane, quelli di Bruce Wayne con Alfred (Jeremy Irons) e i suoi spettri, oltre a numerosi particolari che vi abbiamo già raccontato. E’ chiaro che il nostro agognato film non si concluderà in un’ora e quaranta minuti, e infatti le prime notizie sulla durata parlano di 151 minuti, ovvero poco più di due ore e mezza. La notizia è pervenuta da un sito tedesco che ha già dato inizio alla vendita dei biglietti, e segnala la durata in minuti nella scheda del film. Non si tratta di una informazione ufficiale, ma è molto attendibile: d’altra parte, sono solo 8 minuti in più rispetto a L’Uomo d’Acciaio (che ne durava 143), ed è in linea con le tendenze di tanti altri film del genere attuali.  Si dice però che esistano ben 4 ore di girato, quindi noi fan speriamo che in futuro esca anche una versione director’s cut per l’home video, completa di tutte le scene che saranno escluse dal montaggio finale (o perlomeno alcune di esse). Al contrario di quanto invece non uscirà per la trilogia di Batman targata Nolan, il quale ha chiaramente dichiarato che non pubblicherà versione alternative dei propri film.

La Batcave riprodotta con tecnologia olografica

Coloro che negli anni ’90 sono cresciuti seguendo la serie animata di Batman probabilmente non potranno rimanere del tutto indifferenti a questa notizia.

Sembra che la Warner Bros., DC Entertainment e OTOY stiano collaborando per ricreare il quartier generale dell’eroe di Gotham City per Samsung Gear VR e per Oculus Rift.

OTOY è una compagnia specializzata nella produzione di effetti visivi, nota anche per l’Octane Render. In questo caso si occuperanno di sviluppare la tecnologia “holografic video” che permetterà di ottenere effetti di illuminazione particolari.
Normalmente, una resa in tempo reale degli effetti di luce richiede un hardware molto avanzato, ma la tecnologia proposta da OTOY ha fatto in modo che fosse possibile goderne appieno anche con Samsung Gear VR e Oculus Rift.

Infatti non si tratterà semplicemente di ricostruire la Batcaverna (di cui vi abbiamo parlato qui), ma di ricreare il feeling e l’atmosfera che ha caratterizzato lo show televisivo del 1992, e il coinvolgimento di Bruce Timm, producer della serie animata, fa ben sperare nella buona riuscita dell’impresa. La “Batcaverna virtuale” dovrebbe vedere la luce quest’inverno per dare ai fan la possibilità di visitare uno dei luoghi più iconici legati all’universo di Batman.

Lo sviluppo, a quanto pare procede velocemente, infatti si sono uniti nomi importanti al team realizzativo. Il primo è lo sceneggiatore Paul Dini, scrittore che ha curato diversi episodi della serie insieme al producer Bruce Timm, oltre a diversi altri cartoni animati di sempre dedicati all’universo DC Comics.

Il secondo invece è Kevin Conroy, lo storico doppiatore che da ormai oltre 20 anni è la voce ufficiale di Batman. La presenza di Dini e Conroy lascia intendere che l’esperienza non si limiterà ad una semplice “visita” della Batcaverna (qui vi parliamo della nuova batcaverna), ma in qualche modo potremo anche interagire anche con lo stesso Batman… magari sarà proprio lui la nostra guida durante il tour, illustrando e spiegando tutti i vari Bat-Gadget e curiosità.

Per mitigare l’attesa, sono state rese disponibili alcune immagini che danno l’idea di come sarà sviluppato il progetto.

Batcaverna della TAS anno 1992

Batcaverna della TAS anno 1992

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BATMAN ARKHAM ORIGINS – Torna per la terza volta il Cavaliere Oscuro, sulle attuali consolle e pc!

Batman Arkham Origins

Batman è sicuramente uno dei personaggi storici più importanti del mondo dei fumetti, creato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger fece la sua prima apparizione su Detective Comics n.27, un albo a fumetti che considerare da collezione è dire poco, visto l’altissimo valore che ha. Recentemente Batman sta vivendo una nuova “giovinezza” ed un grande interesse non solo tra i fan, ma anche tra il grande pubblico, grazie alla splendida trilogia cinematografica di Nolan, il recente reboot fumettistico creato della Dc Comics, i videogame, e per non parlare anche dei futuri progetti animati e cinematografici che legano il personaggio, insomma c’e n’è per tutti i gusti!

Trama

Nonostante si tratta del terzo capitolo videoludico della serie Arkham, questo Origins a livello cronologico e di trama, è in realtà un prequel rispetto a gli eventi che abbiamo visto in Arkham Asylum ed Arkham City, e questo si può intuire già dal titolo. Avremo a che fare con un Batman alle prime armi più violento ed inesperto, rispetto al Cavaliere Oscuro che siamo andati a conoscere nei due capitoli precedenti, ma che avrà lo stesso i tanti Gadget caratteristici del personaggio, visti nelle precedenti incarnazioni. Bruce Wayne sono solo due anni che è diventato il vigilante di Gotham City, e  molti ancora non lo conoscono. Ma quando il boss di Gotham City Black Mask, alias Roman Sionis, viene a sapere dell’esistenza di Batman, mette una taglia sulla sua testa di 50 milioni di dollari, per la prima persona che riuscirà a catturarlo e portarlo da lui vivo, ed è disposto a raddoppiare anche la cifra, per chi riuscirà ad ucciderlo e portargli il suo cadavere. Quindi ecco che si presenterà un ottima occasione per tutti i peggiori criminali della città che cercheranno di farvi la pelle, e sicuramente vi faranno passare la peggior vigilia di Natale della vostra vita. E già, perché avremo un Gotham innevata e con tema natalizio, dato che il tutto si svolge durante la notte della vigilia di Natale, ma il clima che si respira in città è molto cupo e tutt’altro che di festa. E con la scusa incontrerete per la prima volta alcuni nemici come: Deathstroke, Cooperhead, Firefly, Deadshot, e anche altri più noti al grande pubblico, come: il Joker, Pinguino, Bane, il Cappellaio Matto ecc. Ad occuparsi del titolo non ci sono più i Rocksteady, team responsabile dei primi due strepitosi capitoli, ma il nuovo team di sviluppo Warner Bros Montreal, per la prima volta alle prese con questa serie. Questa è stata una scelta specifica richiesta dagli sviluppatori, voler ambientare questo capitolo nei primi anni di attività di Batman, in modo di avere maggiore libertà almeno a livello di storia.

Gameplay

Per togliervi da subito il dubbio, se questo nuovo team di sviluppo sia stato all’altezza di tenere qualitativamente alto lo standard a cui ci ha abituato questa fantastica serie, vi dico di si sono riusciti nell’impresa, mantenendo un gameplay di base fedele alla serie, funzionale e solido, e sostanzialmente invariato, a eccezione di qualche piccola correzione. Il sistema di combattimento rimane lo stesso, ma ora i combattimenti sono un pò più frenetici, impegnativi, e violenti rispetto al passato, proprio per stare in tema con il personaggio, e c’e l’aggiuinta di qualche nuovo gadget, chi ha già giocato i due precedenti , sa che ci sono molti modi per affrontare un combattimento. Una delle novità, sono i guanti elettrificati che permettono a Batman di accumulare una carica, per poter poi rilasciare una scarica elettrica sui nemici. Questo gadget gli permette di combattere in modo nuovo e rispondere agli attacchi dei nemici in modi inaspettati, come eliminarli con lo scudo o assalire gli avversari con i manganelli e usare quell’energia contro di loro.Un altro nuovo gadget è il doppio rampino. Ora Batman può sparare un proiettile a un nemico o a un oggetto, il quale poi spara un rampino a un secondo bersaglio. In questo modo Batman potrà spingere due nemici uno contro l’altro o tendere una corda. In più rispetto al passato i combattimenti si sono fatti un po’ più complessi e impegnativi, dato che ci sono due nuove tipologie di nemici come i martial arts, che sono esperti di arti marziali in grado di anticipare o pararvi alcune delle vostre mosse o contromosse, oppure i nemici corazzati, che non riuscirete a buttarli giù, fino a quando non gli avrete distrutto l’armatura.  Una piccola aggiunta decisamente apprezzabile, riguarda la modalità detective ora più completa che in passato, permette di raccogliere indizi in modo che Batman riesca a “Visualizzare” e ricostruire ciò che è successo nella scena del crimine, risolvendo il caso. Per la prima volta nella serie, sarà finalmente possibile andare ad esplorare la vera Bat-caverna dove Bruce terrà parcheggiato anche il suo Batwing, visto che la città sarà grande il doppio rispetto a quella di Arkham City, il Batwing ci tornerà utile per i “viaggi veloci” che possiamo fare in città e per raggiungere subito determinate zone, anche se non sarà possibile guidare il veicolo durante il viaggio. Anche Alfred ci attenderà nella Bat-caverna, ed ogni volta noi potremo iniziare dei discorsi con lui o vedere cosa può consigliarci, anche se non ci sarà il classico “rapporto” che tutti conosciamo tra i due personaggi, ma Alfred sarà più distaccato del solito con Bruce e vice versa, dato che appunto stiamo parlando dei primi anni di attività di Batman, e Alfred ancora non accetta la scelta che ha fatto Bruce, insomma vedremo un Alfred più giovane del solito. In più nella caverna sarà possibile, prendere nuovi gadget, ed allenare il nostro personaggio tramite varie sfide, per far crescere l’abilità del nostro personaggio, ed accedere alle varie mappe e modalità sfida del gioco. Decisamente una bella trovata che sono sicuro tutti i fan apprezzeranno, non so voi, ma un personaggio essenziale come quello di Alfred, era ora che lo inserivano. Il gioco resta sempre un open world come il capitolo precedente, e fin dall’inizio sarà possibile esplorare liberamente tutti la città, le missioni si dividono in primarie e secondarie, e saremo noi a scegliere a cosa dare la priorità, chi già conosce questa serie sa che come al solito il gioco si divide, con sezioni più action e quindi di combattimento, ad altre dove bisogna mantenere un approccio più furtivo, ed altre ancora che ci faranno pensare un po’ prima di agire. Insomma se avete amato il precedente capitolo, anche qui potete stare tranquilli che vi divertirete e già potete farvi un idea di cosa vi aspetta. Le missioni secondarie come ad esempio quelli con Anarky, sono missioni a tempo dove disattivare delle bombe, oppure decifrare delle password, o di altri tipi, dipende tutto dal nemico con cui avrete a che fare. Anche in questo capitolo tornano le lotte con i Boss, cioè i nemici più conosciuti del mondo di Batman, sempre molto ben fatte. Ad esempio la lotta con Deathstroke non sarà affatto facile, fino a quando non avrete capito come fronteggiarlo. A proposito di Deathstroke nel gioco, avrete l’accesso ad un dlc, dove potete usarlo come personaggio giocabile nella modalità sfida, dove vi troverete a fronteggiare parecchi nemici contemporaneamente, ed è sicuramente un personaggio divertente da usare. Sempre a livello di contenuti speciali se avete la versione PS3 sarà possibile scaricare gratuitamente la tuta di Batman tratta dalla celebre serie a fumetti “Knightfall”  e la tuta “Classica” della famosissima serie tv degli anni 60, in cui Batman è interpretato da Adam West, che tutti si ricorderanno per le famose scene in stile fumetto, quando Batman lottava. Riguardo i dlc, la Warner annunciò ancora prima che il gioco uscisse, un season pass a pagamento al costo di circa 20 euro, dove saranno inclusi le skins dei costumi Batman Gotham by Gaslight, Brighest day, e altri due pack chiamati new millenium skins, e infinite earths skins, ed una nuova mappa che ci farà vivere il duro allenamento di Bruce Wayne in un monastero cinese, ed una nuova storia. Personalmente questa cosa di far uscire il dlc a parte e non inserirlo nel gioco, è una cosa che mi ha dato fastidio, perché non potevano inserirlo nel gioco? Si sa, ormai va’ di moda fare questi dlc a parte, per far spendere ulteriori soldi, per carità non voglio mettere in dubbio la qualità di questo dlc, dato che personalmente non l’ho provato, però non è una bella cosa da fare… mi fermo qui per non fare ulteriori inutili polemiche. Poi c’e una modalità, consigliata solo per gli Hardcore gamer di questa serie (si lo ammetto anch’io sono uno di quelli, dato che ho amato e completato al 100% i due precedenti capitoli) che si chiama “Io sono la notte” dove affronteremo il gioco in modalità estrema, e senza possibilità di salvare il gioco. Insomma in definitiva come dicevo prima, un gameplay decisamente vario e ben fatto come da tradizione della serie, ma che non stravolge niente ed essenzialmente identico ad Arkham City, a parte delle piccole aggiunte, e tra l’altro come al solito il gioco è pieno zeppo di citazioni e riferimenti al mondo di Batman, cosa che farà felici tutti i fan più sfegatati del personaggio, e che lo apprezzeranno ancora di più.

Batman Arkham Origins-Gameplay

Batman Arkham Origins-Gameplay

Grafica e tecnica

A livello grafico non c’e molto di nuovo da segnalare, nel senso che la grafica si assesta su gli ottimi livelli del predecessore, dato che il motore grafico è sempre l’Unreal Engine 3, ma con piccoli ritocchi e miglioramenti a livello di dettaglio della città e dei personaggi, o  come le animazioni ora un po’ più fluide e migliorate rispetto al passato, nonostante appunto la città sia grande il doppio rispetto a quella vista in Arkham City, i sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro, ed il gioco non ha quasi mai cali di frame rate o rallentamenti troppo evidenti , e quelle poche volte che si hanno comunque non minano l’ottima esperienza o fruibilità del gioco, qui avremo una Gotham divisa in due parti, cioè la “vecchia Gotham” che è decisamente messa più male a livello estetico con edifici spesso rovinati e distrutti e vicoli più bui, mentre nella “nuova Gotham” ci sono più luci al neon ed i classici edifici o grattacieli che siamo abituati ad ammirare, come ad esempio le Industrie Wayne, ed in generale è una zona per gente più benestante, nonostante si sa, il crimine a Gotham dilaga per tutta la città. I personaggi sono tutti molto dettagliati e ben fatti, e diciamo penso che più di questo non potevano fare, dato che stiamo parlando di uno degli ultimi videogiochi per questa attuale generazione di console, console che ormai girano da quasi 8 anni. Nonostante questo, comunque scordatevi una grafica ad i livelli di “The Last Of us” su ps3, che è semplicemente il top di questa generazione di console, o di “Gta 5” che è veramente l’open world più gigantesco creato fino ad ora, ma non è neanche giusto fare paragoni con questi giochi, dato che stiamo parlando di videogame completamente differente, sia a livello di gameplay e caratteristiche, ma era solo per rendervi meglio l’idea, o appunto per quelle poche persone che magari non hanno mai visto i precedenti capitoli di questa straordinaria serie videoludica su Batman, e che questo secondo me, è il momento migliore per avvicinarsi a questa fantastica serie, dato che stiamo parlando di un prequel . Mentre per la versione pc il discorso è un po’ diverso, ovviamente lì si ha una grafica ancora più dettagliata ed un fisica di gioco ancora più curata rispetto alle versioni per console grazie al physx, ma questo si poteva prevedere già dall’inizio, dato che la Warner ha fatto una partnership con la Nvidia Geforce per il gioco, e per far vedere le caratteristiche che sono in grado di sfruttare queste nuove schede video, le Geforce GTX, e comprando una delle nuove schede video, sarà incluso il gioco completo Batman Arkham Origins, per il resto il gioco è praticamente identico alle versioni per console. Quindi andate tranquilli, perché il gioco merita, a prescindere dalla piattaforma che avete, o dove preferite giocarlo.

Il contenuto del Season Pass

Il contenuto del Season Pass

Sonoro

La colonna sonora è composta tutta da Cristopher Drake, a parte una sola canzone composta da Gioacchino Rossini, cioè la classica e famosissima canzone “The Thieving Magpie” che sarà utilizzata nel gioco come da sfondo per una delle colonne sonore per il Joker, in generale tutta la colonna sonora è decisamente ottima, con musiche che si adattano alla perfezione all’atmosfera di gioco e al personaggio di Batman, per chi la ama in particolar modo, c’e anche la possibilità di acquistarla dal 22 ottobre nei negozi, o su siti come amazon. La colonna sonora completa contiene 32 tracce tutte estratte dal gioco. A livello di effetti sonori, stesso discorso fatto in precedenza riguardo la grafica, sono tutti ben fatti e molto simili a quelli già visti in Arkham City, a livello di doppiaggio quello italiano, presenta gli stessi doppiatori che ci sono stati nei due precedenti capitoli, scelta veramente perfetta, dato che alcuni dei doppiatori sono gli stessi della mitica ed insuperabile serie animata “Batman The Animated Series”, oltre che in generale questa serie di videogame con protagonista l’uomo pipistrello, ha sempre avuto uno dei migliori doppiaggi italiani visti in assoluto, tra le attuali produzioni videoludiche. Una cosa di certo importante e non da sottovalutare, visto l’importanza che ha la trama ed i personaggi carismatici, di questo splendido videogame. Anche qui apprezzeranno in particolar modo, i fan del personaggio e della serie animata, riconoscerete fin da subito la mitica voce storica di Batman di Marco Balzarotti o quella del Joker di Riccardo Peroni.

Longevità

Per completare la sola storia principale ci vorranno circa 12 ore di gioco, molto dipende dalla difficoltà in cui sceglierete di giocare, in più ci saranno tutta una serie di missioni secondarie sparse per Gotham ed una sotto trama che andrà ad affiancarsi a quella principale, senza contare che torneranno i soliti trofei collezionabili a forma di punto interrogativo dell’enigmista, e vari enigmi e scene del crimine da risolvere, in più ci sono le già citate modalità sfida e predatore, che potremo affrontare nei panni di Batman e Deathstroke. In più per la prima volta nella serie è stata inserita la modalità multiplayer, la novità sicuramente più grande di questo capitolo, che però ad occuparsi della modalità in questione, non sono gli stessi Warner Bros Montreal, ma bensì gli Splash Damage, team già responsabile del gioco Brink e specializzati nel multiplayer, per fare in modo che il team responsabile della modalità principale, poteva concentrarsi solamente sul loro lavoro, e non intaccare la qualità del gioco in singolo, una scelta decisamente vincente direi. Questa modalità online è particolare, l’idea è presa dalla modalità predatore invisibile della serie, ma con la differenza che qui avremo a che fare con giocatori reali, e non contro un intelligenza artificiale della cpu prevedibile. Si tratta di una sfida 3 vs 3 vs 2. Per chiarire meglio, ad inizio partita si potrà scegliere se fare parte della squadra di Joker o quella di Bane, oppure impersonare Batman o Robin. Agendo nei panni dei due eroi, avremo a disposizione gli stessi gadget e le stesse abilità, della modalità per giocatore singolo. Mentre il team di Joker e Bane avranno a disposizione della armi da fuoco, ed in quel caso il gioco si trasforma in uno sparatutto in terza persona, che però ci farà avere dei gadget o abilità specifiche a seconda della squadra scelta. In sostanza si possono conquistare varie zone delle mappa, e vince la squadra che elimina quella avversaria. Una volta accumulati i punti necessari, il giocatore sarà in grado di controllare Bane o Joker, con tutti  i vantaggi del caso, oltre ad avere più punti vita rispetto al normale, questi due personaggi hanno diverse abilità specifiche, ad esempio Joker è letale sulla distanza, grazie alla sua pistola e altri vari trucchetti che può utilizzare, mentre Bane come potete immaginare, è un personaggio molto forte e resistente, in grado di scaraventare i nemici ovunque, come dei proiettili. A forza di giocare si guadagneranno anche degli “Arkham Coins” che ci permetteranno di prendere nuovi vestiti, personalizzare i personaggi, e acquistare potenziamenti che ci torneranno utili nel gioco. Insomma devo dire che pare una modalità decisamente divertente ben fatta e diversa dal solito, ed un ottima alternativa per chi vuole allungare l’esperienza di gioco e provare qualcosa di nuovo, certo tutto dipende molto da quanto i sviluppatori bilanceranno e cureranno anche in futuro questa modalità, ma per ora le premesse sono buone, visto che ancora è una modalità che purtroppo non ho potuto provare con mano. Devo segnalare inoltre che il multiplayer è disponibile per tutte le piattaforme, tranne che per Nintendo Wii U, dove il gioco costerà circa 10 euro in meno rispetto alle altre versioni. Ed in definitiva le versioni per Wii U e pc sono state rimandate, usciranno l’8 novembre, mentre le versioni ps3 e Xbox 360 sono disponibili dal 25 ottobre.

Commento finale

in definitiva questo Batman Arkham Origins, nonostante il team di sviluppo diverso, mantiene tutte le aspettative che i fan ed i sviluppatori ci hanno promesso: un’ottima giocabilita’, con uno dei migliori sistemi di combattimento mai realizzati, fedele alla serie, è vero che sostanzialmente è  invariato rispetto al precedente capitolo, ma le piccole correzioni aggiunte in questo capitolo, anche se pochissime, non snaturano lo stile gioco, anzi lo rendono sicuramente più impegnativo e profondo, ma nulla di rivoluzionario, cioè è praticamente una sorta di Arkham City, grande il doppio e con più cose da fare. La novità più grande riguarda sicuramente il multiplayer, per la prima volta inserito in questa serie, e anche se è parsa molto divertente questa nuova modalità, molto dipende da quanto ci punteranno e la bilanceranno in futuro, che però come già citato precedentemente, non è disponibile per la versione di casa Nintendo. Per il resto il gioco è ottimo sotto tutti gli aspetti, dalla grafica molto curata anche se molto simile al precedente capitolo, al sonoro con musiche azzeccate ed un doppiaggio di qualità, alla trama che ci porta a vestire i panni di un Batman inedito per questa serie, nei primi anni della sua carriera. La longevità poi è veramente buona, ed oltre alla storia principale, ci sono molte altre cose da fare in giro per Gotham, missioni secondarie, collezionabili, sfide, multiplayer ecc. Sicuramente se non avete mai provato nessun precedente capitolo di questa serie, è arrivato il momento migliore per farlo, dato che si tratta di un prequel, ed è sicuramente il miglior capitolo  realizzato fino ad ora, anche se  ovviamente non porta quel carico di novità come capitato per il precedente capitolo, ma si limita a mantenere la stessa qualità della serie. lo consiglio a tutti i fan di Batman ma non solo, anche quelli che cercano un gioco d’azione free roaming, ben realizzato, impegnativo, vario e divertente, resteranno pienamente soddisfatti. Batman è tornato, per questa nuova ed indimenticabile avventura in giro per Gotham City, accompagnato dai suoi più fedeli alleati, ed i suoi peggior nemici, bentornato Bruce!

Collector’s edition

Per i fan più accaniti di questa serie, e per i collezionisti di Batman, vi consiglio la bellissima collector’s edition, che include una statua di circa 30 cm raffigurante Batman e Joker veramente molto bella e dettagliata, e devo dire che rispetto ad i precedenti capitoli, questa collector’s edition è veramente meritevole, già solo per la fantastica  statua. In più ci sono diversi costumi aggiuntivi, mappe di gioco e contenuti bonus scaricabili, l’edizione in questione costa un bel po’ 100 euro tondi, ed è disponibile per PS3 e Xbox 360, ma da fan di Batman quale sono, non potevo perdermela.

Collector’s edition

Collector’s edition

Scheda Tecnica

Il gioco è disponibile dal 25 ottobre 2013 nelle seguenti versioni: Playstation 3e Xbox 360, e dall’ 8 novembre per Wii U e PC .

Batman Arkham Origins boxart

Batman Arkham Origins boxart

Versione di gioco provata: Playstation 3.

Parametri di gioco

Grafica: 8,5

Sonoro: 9

Giocabilità: 9

Longevità: 9

Innovazione: 6

Voto finale: 9 su 10

MIRKO GIOVANNONI

 

Batman Begins il raffronto con i fumetti

Vi proponiamo un interessante articolo sul film Batman Begins, in cui sono riportati tutti i raffronti con il fumetto di Batman. Il pezzo e’ tratto da Cinecomics e scritto da Stefano Dell’Unto.

Dopo aver diretto l’ottimo thriller Insomnia per la Warner Bros., il regista inglese Christopher Nolan si fece avanti quando seppe che la casa di produzione voleva riavviare il franchise di Batman, annientato dalle pessime pellicole di Joel Schumacher. Nolan desiderava una trasposizione ultrarealistica e considerava i film precedenti sul personaggio meri esercizi di stile piuttosto che storie drammatiche incentrate sul protagonista. Il regista intendeva realizzare un reboot e portare per la prima volta sullo schermo le origini del personaggio ma, pur essendo un fan di Batman, non era un esperto di fumetti. Si rivolse allora allo sceneggiatore David S. Goyer che, a proposito di cinecomics, aveva scritto Il Corvo 2 e la trilogia di Blade di cui stava per dirigere il terzo capitolo. Nolan e Goyer vennero ingaggiati dalla Warner all’inizio del 2003.

Dopo aver visionato tonnellate di materiale su Batman negli uffici della DC, Nolan e Goyer decisero di prendere spunto principalmente da tre opere: The Man Who Falls (L’uomo che cade), una storia breve scritta da Dennis O’Neil e Dick Giordano nell’89 e che racconta rapidamente le peregrinazioni e l’addestramento di Bruce in giro per il mondo dopo aver lasciato Gotham; Batman: Anno Uno di Frank Miller che rilegge gli inizi dell’attività del vigilante in chiave tangibile, e Il Lungo Halloween di Jeph Loeb e Tim Sale, seguito del lavoro di Miller che approfondisce la faida mafiosa a Gotham e la trasformazione del procuratore distrettuale Harvey Dent in Due Facce.

Nolan e Goyer si trovarono d’accordo nel porre al centro della storia la componente più umana e realistica. Nella sceneggiatura vennero sviluppate due tematiche fondamentali per il percorso intimo di Bruce Wayne: il potere della paura e la differenza tra giustizia e vendetta. Goyer voleva che il pubblico si affezionasse tanto a Batman quanto a Bruce Wayne e che il personaggio fosse interessante anche quando non indossava il costume. Inoltre, l’idea di un uomo che usa un’identità segreta per combattere il crimine doveva essere originale, per questo Nolan decise che nel suo universo non dovevano esserci altri supereroi. Lo script venne tenuto segreto con l’uso del falso titolo “The intimidation game” e i produttori dovettero andare a casa di Nolan per poterlo leggere.

Il regista decise di ispirarsi al Superman di Richard Donner sia per il realismo che per il sontuoso cast di supporto ai personaggi principali. L’attore inglese Christian Bale era interessato al ruolo di Batman fin da quando il progetto era nelle mani di Darren Aronofsky che lo aveva abbandonato per dedicarsi a Requiem for a Dream. Bale piacque subito a Nolan per il suo approccio controllato all’aggressività di Batman. L’attore criticò aspramente i precedenti film sul Cavaliere Oscuro che avevano concesso troppo spazio ai villains. Studiò meticolosamente il fumetto, entrò nella psicologia del personaggio e lavorò sulle sue pose e i suoi movimenti.

Nella complessa trasformazione interiore sviluppata attraverso un percorso di maturazione, il personaggio richiese una quadrupla interpretazione di Bale. All’inizio c’è un Bruce giovane, vendicativo ed arrabbiato che desidera uccidere l’assassino dei suoi genitori, poi l’uomo in fase di transizione, combattuto tra il senso di colpa, il rancore e la sete di giustizia, che cerca con dedizione la sua strada durante l’addestramento nella Setta delle Ombre, quindi il Batman rabbioso, ormai consapevole della propria missione e, infine, il finto playboy sopra le righe per mascherare la sua vera personalità che, tragicamente, vien fuori solo quando combatte il crimine.

Bale era reduce dalla sua performance estrema ne L’uomo senza sonno (The Machinist) per la quale si era ridotto pelle e ossa. Iniziò così a lavorare sul fisico raggiungendo cento chili di peso che risultarono addirittura eccessivi, somigliando più ad un wrestler che a un lottatore di arti marziali, tanto che sul set iniziarono a chiamarlo per scherzo “Fatman”. Venne riportato ad uno stato ottimale di forma lavorando su resistenza e tono muscolare. Nolan non voleva che la tecnica di combattimento di Batman risultasse una coreografia elegante e spettacolare ma uno stile più brutale e concreto. Buster Reeves, campione mondiale di ju-jitsu, suggerì il keysi, un’arte marziale nuova ed in evoluzione, basata in special modo sull’uso di gomiti e pugni e che incanala la furia emotiva del lottatore.

Bruce decide di usare l’icona del pipistrello, che lo spaventa fin da quand’era piccolo, per terrorizzare i criminali. Fondamentale risultò quindi il costume realizzato da Lindy Hemming. Nolan intedeva mostrare Batman come un’ombra rapida e animalesca e voleva che il costume fosse spaventoso e funzionale, che trascendesse il semplice essere umano che lo indossava. Nella storia, venne ideata una tenuta da combattimento militare subacquea in carbonfibra con interni ad alta tecnologia che impedisce al corpo di scendere sotto una certa temperatura. Bruce la copre poi di spray al lattice nero per rimuovere la traccia di calore e renderla invisibile agli infrarossi. L’idea della stoffa del mantello che s’irrigidisce se attraversata da una corrente si basa su autentici studi militari.

Venne fatto un calco del corpo di Bale da cui fu ricavato un modello in gesso, scomposto e trasformato nelle componenti in gomma espansa. Sullo schermo, l’espressione del cappuccio rivela la rabbia interiore del personaggio, il collo enorme sembra quello di una bestia feroce, il mantello in seta di nylon per paracaduti, resistente all’acqua ed imbottita di peletti, sembra vera pelle di animale. Il costume si rivelò comodo ma anche abbastanza caldo da procurare dei mal di testa a Bale che l’attore sfruttava per sfogare la furia di Batman. Affermò di sentirsi trasformare in un animale quando indossava il costume.

La back-story dei genitori di Bruce venne particolarmente approfondita. Come nel fumetto, il dottor Thomas Wayne e sua moglie Martha, interpretati da Linus Roache e Sara Stewart, sono una coppia filantropica che usa le risorse della multinazionale Waynecorp. per aiutare i bisognosi. Nel film, i due hanno salvato Gotham dalla crisi economica, primo tentativo di Ra’s Al Ghul di distruggere la città. Com’è noto, Thomas e Martha vengono uccisi da un ladruncolo davanti agli occhi del piccolo Bruce all’uscita del cinema dove hanno assistito a Il segno di Zorro, figura che avrebbe poi ispirato Batman. Nolan eliminò quest’idea e optò per una serata all’opera. Durante la rappresentazione del Mefistofele di Boito, Bruce, il piccolo Gus Lewis, si spaventa per alcuni ballerini travestiti da pipistrello e chiede ai genitori di uscire. Nel vicolo sul retro del teatro s’imbattono in Joe Chill che, tentando di rapinarli, li uccide. Seppure indirettamente, la paura di Bruce ha portato alla morte dei suoi genitori amplificando il suo senso di colpa. La sequenza dell’omicidio è pressoché identica al fumetto.

Primo tra gli alleati di Batman è il fido maggiordomo Alfred Pennyworth, interpretato da un altro attore inglese, come lo è del resto il personaggio, il grande Michael Caine. Anche se non venne portata sullo schermo, Caine creò una sua personale back-story per il personaggio che secondo lui aveva militato nello Special Air Service britannico rendendolo così più efficiente e risoluto rispetto alle precedenti incarnazioni cinematografiche, gli conferì forza ed eleganza e lo rese molto più fedele alla controparte fumettistica, figura paterna per Bruce dopo la morte dei genitori e dotato di un sottile humour tipicamente anglosassone.

Il sergente Jim Gordon, futuro commissario, è chiaramente ispirato alla versione di Frank Miller in Batman: Anno Uno. Inflessibile idealista in un dipartimento in cui dilaga la corruzione, si tratta di un uomo stressato, perennemente teso, genuino e fallibile. Fu Nolan a scegliere Gary Oldman per il ruolo. Nonostante l’attore sia noto per aver interpretato spesso figure negative, riuscì a trasformarsi in Gordon sia fisicamente che psicologicamente rendendolo meno duro e violento rispetto alla controparte fumettistica. Il personaggio risultò anche più puro moralmente. Basti pensare che, nel fumetto, Gordon tradisce la moglie Barbara con la collega Sarah Essen mentre nel film è assolutamente fedele agli affetti e alla sua figura istituzionale.

Lucius Fox, amministratore delegato della Wayne Enterprises, nel film è stato espulso dal consiglio d’amministrazione e relegato alla sezione ricerca e sviluppo dal corrotto dirigente Richard Earle. Interpretato dal sempre carismatico Morgan Freeman, Fox è fedele agli ideali di Thomas Wayne e fornisce a Bruce gli strumenti ipertecnologici per diventare Batman. Fox non sa esattamente quali siano gli scopi di Bruce e il tacito patto che lega i due rende il loro rapporto molto più interessante rispetto al fumetto.

L’idea di inserire il procuratore distrettuale Harvey Dent fu scartata perché non avrebbe avuto lo spazio necessario. Venne rimpiazzato dal personaggio femminile del film, Rachel Dawes, amica d’infanzia di Bruce nonché assistente del p. d. Carl Finch. Con il volto della bella Katie Holmes, Rachel non è la solita donzella in pericolo ma una figura forte e determinata, la persona che sa leggere meglio nel cuore di Bruce. Lo rimprovera quando è assetato di vendetta richiamandolo sulla retta via e, in seguito, capisce che il ragazzo di cui era innamorata non c’è più, rimpiazzato dalla personalità oscura che esprime nelle vesti di Batman. Il personaggio sembra trarre spunto, solo nel nome, da Rachel Caspian, figura femminile di Batman: Anno Due che Bruce sarebbe in procinto di sposare se non fosse che la donna decide di prendere i voti per espiare i peccati del padre, il vigilante omicida Mietitore.

Nolan e Goyer furono molto attenti a non inserire nel film villains che fossero già apparsi nella precedente serie cinematografica. Antagonista principale è Ra’s Al Ghul che nel fumetto è ritenuto da Batman non il suo peggior nemico, titolo che spetta al Joker, ma il più pericoloso. Si tratta di un potente arabo, il cui nome significa “Testa del Demone”, divenuto immortale grazie agli alchemici Pozzi di Lazzaro. A capo della Setta degli Assassini, il suo scopo è quello di utilizzare le proprie ingenti risorse per sterminare oltre il 90 percento della popolazione mondiale e ristabilire un perfetto equilibrio ambientale. Nella sua prima apparizione Ra’s scopre l’identità segreta di Batman, che chiama con ammirazione “detective”, e vorrebbe che si unisse a lui sposando sua figlia Talia. L’eroe naturalmente si oppone ai piani del malvagio instaurando un rapporto di reciproco timore e rispetto con lui e un legame di amore e odio con la ragazza scaturito nella nascita del figlio Damian, il nuovo Robin.

Nel film, Ra’s è interpretato da uno straordinario Liam Neeson e sono stati evitati tutti i riferimenti al medioriente e alla “Jihad” del Demone nel delicato momento storico post-11 settembre. L’uomo si presenta a Bruce sotto le mentite spoglie di Ducard, emissario di Ra’s che si offre di addestrarlo e di farlo entrare nella Setta delle Ombre, un clan ninjitsu come nel fumetto. Come già nell’Episodio I di Star Wars, Neeson si cala perfettamente nel ruolo del mentore, insegnando a Bruce come liberarsi dalle proprie paure ed instillarle negli avversari. Il rapporto tra i due si logora quando Bruce scopre che la Setta vuole distruggere Gotham considerandola ormai irrimediabilmente corrotta. Dunque, nonostante le differenze con il materiale originale, il concetto di base è lo stesso: effettuare un genocidio per un bene superiore. L’eroe ha maturato un codice d’onore secondo il quale non uccide. Qui sta il confine tra la giustizia, rappresentata da Batman, e la vendetta che sospinge Ra’s, privato della moglie da un gruppo di assassini proprio come viene raccontato nel fumetto.

Per preservare il colpo di scena nel finale del film, dove si scopre che Ducard è in realtà Ra’s Al Ghul, Nolan sapeva di dover rendere credibile il falso Ra’s all’inizio della storia. Se fosse stato interpretato da uno sconosciuto, il pubblico non ci sarebbe mai cascato. Uno spiritato Ken Watanabe fornì una performance breve ma magistrale. Il personaggio è chiaramente ispirato a quello del Sensei che, nel fumetto, è stato secondo di Ra’s a capo della Lega degli Assassini prima di contendergli il comando. Sempre nell’opera originale, Henri Ducard non è un’identità fittizia bensì un investigatore francese che insegna le sue tecniche a Bruce fino a tradire la sua fiducia rivelandosi un killer prezzolato. Le similitudini con il personaggio del film sono evidenti.

Nella tematica così ben sviluppata della paura, si inserisce perfettamente come antagonista lo Spaventapasseri. Jonathan Crane è un folle psichiatra esperto di fobie che usa un particolare gas allucinogeno per suscitare le più profonde paure nei suoi avversari. Caratterizzato dai glaciali, imperscrutabili occhi azzurri dall’irlandese Cillian Murphy, nel film è affiliato alla criminalità organizzata, usa il gas psicotropo come arma contro Batman o per condurre esperimenti sui pazienti, inconsapevole che Ra’s Al Ghul lo utilizzerà per cercare di distruggere Gotham.

Nel film, l’aspetto di Crane è molto simile alla prima incarnazione fumettistica del personaggio risalente al ’41. Nello stile sobrio di Nolan, il personaggio non viene dotato dell’intero costume da spaventapasseri ma solo del cappuccio. Durante i tumulti sull’isola Narrows nella parte finale del film, lo Spaventapasseri si aggira in groppa ad un cavallo, esattamente come viene raffigurato da Tim Sale ne Il lungo Halloween, rifacendosi alla figura di Ichabod Crane nel racconto La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, strettamente connesso al villain creato da Bill Finger e Bob Kane.

Tra le fonti che hanno ispirato Goyer e Nolan per la realizzazione dello Spaventapasseri vanno citate le due story-arc “Preda” e “Terrore” scritte da Doug Moench, disegnate da Paul Gulacy e pubblicate sulla serie regolare “Batman: Legends of the Dark Knight”. In “Preda”, la polizia ricorre alla consulenza dello psichiatra Hugo Strange per cercare di scoprire l’identità di Batman e catturare il vigilante. Strange si rivela però un pericoloso psicopatico e sembra rimanere ucciso alla polizia alla fine della storia. Sopravvissuto, ricomparire nel sequel “Terrore” dove psicanalizza proprio lo Spaventapasseri sguinzagliandolo contro Batman. Nel film, la figura di Jonathan Crane come psichiatra è più marcata rispetto all’opera originale e risultando così una sorta di mix tra la sua controparte fumettistica e Strange.

Capo della criminalità organizzata di Gotham è Carmine Falcone, creato da Frank Miller e David Mazzucchelli per Batman: Anno Uno e ulteriormente sviluppato ne Il Lungo Halloween dove viene ucciso da Due Facce. Interpretato da un altro attore britannico, Tom Wilkinson, il gangster esprime nel suo faccia a faccia col giovane Bruce la sua filosofia sul potere della paura.

Rutger Hauer presta invece il volto a Richard Earle, amministratore delegato delle Wayne Enterprises, affiliato con la malavita e pedina del piano di Ra’s. Inesistente nel fumetto, è un personaggio cinico e avido, nemesi principale di Lucius Fox.

Come in Batman: Anno Uno, Gordon deve invece vedersela con la corruzione nel dipartimento di polizia. Il commissario Loeb, interpretato da Colin McFarlane, non è viscido e marcio come nella graphic novel, o almeno non viene mostrato esplicitamente, appare invece rigoroso e ligio al dovere. Fedele all’opera di Miller è invece il detective Flass che rappresenta tutta la corruzione nella polizia di Gotham. Ma se nel fumetto è un uomo massiccio ed elegante, Mark Boone Junior gli conferisce un aspetto rozzo e trasandato.

Joe Chill, assassino dei genitori di Bruce, ha vissuto varie traversie nella saga a fumetti. Ucciso dal Mietitore in Batman: Anno Due, è stato ripescato dai capricci della continuity DC ed è morto suicida di recente. Nel film ha il volto di Richard Brake e, in procinto di testimoniare contro Falcone, viene eliminato da un suo sicario. Il cantante inglese Tim Booth presta il capo calvo al pluriomicida psicopatico Zsasz che ha il corpo cosparso di cicatrici, una per ogni vittima. Nel film la sua storia non viene raccontata, anche se possono intravedersi le ferite sul corpo, ma funge da personaggio ricorrente e riconoscibile tra i folli del manicomio Arkham, sconfitto da Batman quando sta per aggredire Rachel ed un bambino.

Il cast figura due piccole curiosità. Il grande attore serbo Rade Serbedzija, visto tra l’altro in Eyes Wide Shut e Mission: Impossible II, interpreta il senzatetto a cui Bruce lascia il suo cappotto prima di sparire da Gotham. Il piccolo ruolo di tecnico anziano dell’acquedotto di Gotham è invece ricoperto dal canadese Shane Rimmer, visto in Superman II come tecnico della NASA che supervisiona le operazioni degli astronauti sulla Luna e in Superman III come sceriffo al lavoro nella zona dell’incendio allo stabilimento chimico, domato poi dall’Uomo d’Acciaio.

Le riprese ebbero inizio nel marzo 2004 con un budget di 150 milioni di dollari. Come nei suoi primi due film, Memento ed Insomnia, Nolan rifiutò una seconda unità di ripresa. Il regista voleva girare soprattutto negli Shepperton Studios, in Inghilterra, ma per la parte iniziale del film ambientata nella remota e minuscola nazione asiatica del Bhutan fu necessario recarsi sul ghiacciaio islandese del Vatnajokull, una location da incubo spazzata da raffiche di vento a 100 km all’ora, pioggia e neve, che richiese l’ausilio di riprese artigianali con l’operatore che doveva portare la steadicam in spalla o seduto su uno slittino.

In condizioni estreme, venne costruito il villaggio che Bruce attraversa scalando la montagna in direzione del tempio di Ra’s Al Ghul del quale cui furono erette solo le porte. Il resto della costruzione era un modellino aggiunto in digitale. Durante l’addestramento, quando Bruce e Ducard si affrontano con le spade sul lago ghiacciato, il pack si stava davvero sciogliendo con dei bruschi e rumorosi scricchiolii amplificando la tensione della scena. Christian Bale e Liam Neeson si erano allenati su una pista da hockey. La scena in cui Bruce salva Ducard sul ciglio di un burrone fu una delle più pericolose e mozzafiato, realizzata con due stunt appesi ai cavi e senza alcun trucco digitale. Ne risultò una scena fortemente realistica e funzionale.

Anche lo scenografo Nathan Crowley aveva lavorato nel garage di Nolan costruendo in pre-produzione un modellino di Gotham City che si ispirava nel design a Blade Runner, con elementi estremizzati da New York, Chicago e Tokyo. Le riprese panoramiche risultarono da un compositing digitale tra modellini scansionati in 3-D, fotografie e riprese dal vivo. Il college di Londra fornì gli interni per l’aula di tribunale. In un hangar aereo a Cardington, nel Bedfordshire, venne costruita parte della città, una sezione dell’autostrada, le travi portanti della monorotaia che percorre Gotham e la degradata isola Narrows, ispirata alla penisola residenziale di Kowloon ad Hong Kong, demolita nei primi anni ’90. Il set era alto 50 metri e richiese dieci mesi di lavoro ma fu fondamentale per la tangibilità estetica del film.

Le Mentmore Towers nella contea di Buckingham vennero scelte per Wayne Manor. A Nolan e Crowley piacevano i marmi bianchi che davano l’idea di un mausoleo inospitale. L’idea di distruggere Wayne Manor nel finale del film sembra ispirata dalla saga a fumetti Cataclisma, in cui un terremoto abbatte l’abitazione. La successiva saga, Terra di nessuno, si conclude con Bruce che supervisiona la ricostruzione della villa come accade nel film.

La batcaverna venne ricostruita in studio con una cascata artificiale. La storia secondo cui la grotta venne utilizzata da un avo di Bruce per nascondere gli schiavi in fuga durante la Guerra Civile è fedele al fumetto, come anche la scena d’apertura del film in cui Bruce vi cade dentro da bambino e viene investito dai pipistrelli che scatenano la sua fobia. Nella batcaverna si svolge anche il momento più simbolico e intenso della storia. Reduce dall’addestramento e in cerca di un simbolo, Bruce lavora nel suo studio quando un pipistrello entra nella stanza, una delle scene più iconiche nelle origini del personaggio. Bruce scende nella caverna e viene investito da uno stormo di pipistrelli. Anziché esserne spaventato, spalanca le braccia e chiude gli occhi. Con un magnifico stacco, dettato dalla splendida colonna sonora di Hans Zimmer, Nolan ci mostra una panoramica della caverna invasa dai pipistrelli rendendo indistinguibile Bruce: l’uomo abbraccia l’idea ed assurge a mito.

All’inizio l’idea fu quella di utilizzare dei pipistrelli veri ma poiché si dimostrarono “poco collaborativi”, si decise di crearli in digitale, soluzione che funzionò in particolar modo nella scena ambientata ad Arkham Asylum, manicomio criminale, luogo cult nella saga di Batman, per i cui esterni fu utilizzato l’istituto nazionale di ricerche mediche di Mill Hill, a nord-ovest di Londra, e per gli interni la stazione ferroviaria di St. Pancras e la stazione di pompaggio di Abbey Mills.

Dopo aver strappato Rachel dalle grinfie dello Spaventapasseri, Batman è asserragliato nell’edificio assediato dalla SWAT. Il Cavaliere Oscuro usa un apparecchio sonar per richiamare uno stormo di pipistrelli che irrompe furiosamente ad Arkham favorendo la sua fuga. La scena è ripresa da Batman: Anno Uno nel quale si svolgeva, però, all’interno di un edificio pericolante.

Batman e Rachel saltano a bordo della Batmobile e seminano le volanti della polizia. Nolan voleva reinventare l’auto di Batman come un veicolo unico nel suo genere ed ideò un incrocio tra una Lamborghini ed una Humvee con parti di bombardieri Stealth e componenti di un fuoristrada Hummer. Creata dalla squadra degli effetti visivi di Chris Corbould, la Tumbler, come venne chiamato il veicolo, è larga tre metri e lunga cinque, in grado di raggiungere i 160 km orari, dotata di un tettuccio scorrevole e sedili che si sollevano all’apertura. Guidato dallo stunt George Cottle, il prototipo sorprese tutti resistendo ad ogni test. Pur se diverso nel design, l’idea di realizzare un tank sembra ispirata a Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller.

Alla fine ne vennero create quattro tra cui una versione jet ed un modello per resistere ai balzi, come quello che attraversa la cascata della Batcaverna, sequenza per la quale la Tumbler fu sparata con un tubo all’azoto. La maggior parte delle riprese vennero eseguite dal vivo, senza cgi o uso di modellini e per riprendere l’auto c’era bisogno di collegare la macchina da presa ad un braccio da gru montato su una mercedes e controllato roboticamente. L’abitacolo della Tumbler era un set a parte nel quale potevano essere ripresi gli attori. Bruce Wayne guida invece una Lamborghini “Murcielago” che in spagnolo significa appunto pipistrello.

Nel finale, Ra’s usa un emettitore di microonde, sottratto alle Wayne Enterprises con l’aiuto di Earle, per far evaporare dalle condutture l’acqua avvelenata con la tossina psicotropa e scatena così il caos sull’isola Narrows. L’idea di distruggere la città attraverso la paura chiude il cerchio. Lo scontro decisivo richiese diversi accorgimenti artigianali: vapore sparato dai tombini, bat-stuntmen appesi ai cavi trascinati a tutta velocità a dieci metri d’altezza travolgendo casse e quant’altro, una coreografia di combattimento ravvicinata e con poco spazio tra Batman e Ra’s all’interno del vagone della monorotaia e l’uso di un modellino per l’esplosione finale.

L’epilogo è chiaramente ispirato all’ultima tavola di Batman: Anno Uno nella quale Gordon, nominato tenente, chiede aiuto all’eroe per occuparsi di un nuovo psicopatico che si fa chiamare Joker. Il Bat-Segnale, peraltro, torna ad essere uno strumento segreto, al contrario di quanto accadeva nel film di Tim Burton in cui veniva maldestramente presentato al pubblico. Gordon ricorre a Batman per poter agire là dove lui è impotente a causa della corruzione nel dipartimento.

Come detto, della colonna sonora si occupò Hans Zimmer che volle James Newton Howard come collaboratore. Si trovarono subito d’accordo sul comporre musica che non ricordasse quella degli altri film su Batman e decisero di sfruttare il lavoro in coppia per sviluppare musicalmente il dualismo del personaggio. Zimmer si occupò della parte action ed epica con grande uso di percussioni ed archi, musica elettronica e una voce solista da coro. Particolarmente incisivo il brano teso e drammatico dell’addestramento e quello martellante e cupo nelle scene d’azione con Batman. Howard lavorò alla parte melodrammatica inerente soprattutto le scene tra Bruce e Rachel o che vedono il protagonista confrontarsi col proprio passato. Per i brani della colonna sonora vennero usati come titoli i nomi di alcune razze di pipistrello.

Tanti di questi elementi specifici e tecnici di Batman li trovate tra i nostri post a partire da febbraio 2012.

Il Cinema si fa realtà: la Cine-Bat-Caverna

A volte la realtà entra al cinema: vita di tutti i giorni, niente virtuosismi, camere tra la folla, temi caldi. Altre volte, il cinema deborda nella realtà: influenza i comportamenti, indirizza le mode. A volte questo tuffo della finzione nel mondo è uno slancio d’una materialità evidente: è il caso dell’Home Theater maniacalmente costruito a tema Dark Knight in una casa del Connecticut.
Il cinema privato ispirato all’estetica della trilogia di Christopher Nolan permette di assistere alle proiezioni (schermo da 180 pollici e diverse file di poltroncine foderate in pelle rigorosamente nera) tra costumi di batman, gargoyles, una riproduzione in generosa scala della Batmobile, simboli dell’uomo pipistrello, bat computers. Con tanto di tunnel segreto per uscire. Pare che tutta la casa riprenda fedelmente e riccamente l’arredamento e le stutture di Wayne Manor. Si stima che il costo dell’Home Theater si aggiri attorno ai due milioni di dollari. Ecco alcuni impressionanti scatti:

The Dark Knight Rises: The Secret Scrapbook

The Dark Knight Rises: The Secret Scrapbook, un libro tie-in su cui abbiamo deciso poi di diffonderne il contenuto.

Queste le informazioni contenute nel volume:

BATCAVERNA – completamente ricostruita dopo l’incendio, il centro della nuova batcaverna è il centro nevralgico delle operazioni di Batman. Qui, lui può monitorare l’attività criminale in tempo reale. La caverna è costruita con enormi cubi di pietra che mascherano la presenza di alcuna attività al suo interno. Ponti e rampe sono stati costruiti per permettere ai veicoli di Batman di entrare e uscire, così come di trasportare agilmente via computer e altri aggeggi.

JOHN BLAKE – Un giovane poliziotto appassionato che condivide con Batman la visione di una Gotham priva di criminali. Blake si lega molto rapidamente a Jim Gordon, imparando molte cose da lui.

MIRANDA TATE – Come dirigente delle Wayne Ent., Miranda Tate aiuta Bruce a seguire gli sforzi filantropici del padre. E’ anche una donna d’affari molto intelligente.
RA’S AL GHUL – non è sopravvissuto all’incidente del treno. Lo vedremo solo in flashback.

SELINA KYLE – E’ una ladra di altissimo livello e maestra del travestimento. E’ scaltra e ambigua, ma ha un profondo senso dell’onore. Come Catwoman, punta a colpire i più ricchi di Gotham. Le sue armi solitamente includono occhiali a infrarossi, stivali con tacco a punta affilato e una cintura piena di aprilucchetti.

BANE – Poco si sa su bane. E’ nato e cresciuto in prigione, e istruito sulle forme più oscure di raggiri dalla Setta delle Ombre, ma sembra che sia stato cacciato da essa a causa del suo comportamento troppo estremo. Bane è feroce e combatte a mani nude, è in grado di fare qualsiasi cosa pur di abbattere i suoi nemici. Bane è al massimo della forma fisica, ma deve indossare sempre un congegno per respirare che gli fa inalare del gas antidolorifico a causa di una vecchia ferita. Non è mai stato fotografato senza maschera e solo una manciata di persone hanno visto il suo volto. Mentre le vere motivazioni che lo spingono ad agire rimangono un mistero, appare chiaro che sta mettendo insieme un esercito di seguaci negli oscuri tunnel di Gotham in modo da creare la sua personale Setta delle Ombre…

E a voi…il volume…buon divertimento!

The secret scrapbook

La nuova Batcaverna

A seguito del terremoto che decimò Gotham City e distrusse la prima Batcaverna, un quartier generale riprogettato di sana pianta rappresenta una nuova era nella crociata del Cavaliere Oscuro. Interamente ricostruito, il complesso sfrutta in modo più razionale l’altezza della caverna, con otto livelli distinti che adesso costituiscono il rifugio sotterraneo di Batman. Tra stalattiti e stalagmiti di pietra calcarea, diversi ponti retrattili collegano strutture multipiano, inclusa una piattaforma per computer “ad isola”, dotata di sette unità principali Cray T932 interconnesse, e un proiettore di ologrammi all’avanguardia. Angoli aggiornamenti tecnologici apportati alle strutture per l’allenamento, al laboratorio di medicina legale, alla biblioteca e all’accesso ai veicoli hanno trasformato questa Batcaverna di nuova concezione in una fortezza ancora più formidabile della precedente.

Mentalità da assedio
Alimentata da propri generatori solari e a idrogeno (S-L5), la nuova Batcaverna è un bunker sotterraneo completamente autosufficiente. Sono previste stanze degli ospiti di Batman (S-L1), che possono allenarsi con lui nella rinnovata palestra e al poligono di tiro (S-L2). Come prima, il piccolo Harold vive nella Batcaverna (S-L4), dove cura la manutenzione dei veicoli e dell’equipaggiamento di Batman, compresi il Subway Rocket e il Batscafo (S-L6). Un ascensore permette di accedere a tutti i livelli, incluso un vano sommerso situato molto al di sotto del livello del mare (S-L6). Attualmente, soltanto Batman conosce lo scopo del S-L7.

Batcaverna Sud
Durante la terra di Nessuno, Batman operò attraverso diverse BatCaverne satellitari (costruite dopo il suo primo, traumatico incontro con Bane), sempre ben rinforzate per casi d’emergenza. La Batcaverna Sud, nascosta di fronte alla Paris Island, è uno di questi rifugi di fortuna.

Batcaverna lato Nord-Ovest
Celata in una scantinato sotterraneo dell’Arckham Asylum, l’esistenza della Batcaverna Nord-Ovest è un segreto ben custodito. Nè lo staff, nè i pazienti dell’ospedale psichiatrico conoscono l’esistenza dell’equipaggiamento, alimentato a batteria, e dei veicoli per tutti i tipi di terreno custoditi sotto i loro piedi.

Revisione dati
Situata su uno sperone di roccia al livello principale della nuova Batcaverna, la piattaforma per computer ad isola è stata potenziata per permettere il rapido accesso al ricco archivio criminale di Batman. Proiettori olografici generano immagini tridimensionali dei vari malfattori, mentre una mappa retrattile in vetro mostra diagrammi dettagliati della nuova Gotham, oltre che piante d’archivio della città sottostante ditrutta dal terremoto.

Batman live

E’ giunto a Parigi il tanto atteso spettacolo Batman Live, che si è tenuto al Palais Omnisports tra il 21 e il 25 dicembre 2011.

I fanatici delle avventure dell’eroe pipistrello si sono leccati i baffi. Oltre ai fumetti, alle serie tv, ai corti d’animazione, ai videogiochi e alla saga del film, ora ci si gode anche uno show teatrale farcito di effetti speciali, acrobazie e spettacolari ricostruzioni della Batcaverna e della mitica Batmobile.

Lo sceneggiatore, produttore e scrittore Allan Heinberg è il creatore di Batman Live. Heinberg non è un novellino, ed è conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro televisivo in serie come Una mamma per amica, Sex and the city, The O.C., Grey’s Anatomy, Cinque in famiglia e altre.

La sua relazione con Batman non è casuale, dal momento che Allan Heinberg è il creatore del fumetto I Giovani Vendicatori, edito dalla Marvel.

Lo spettacolo è presentato su uno scenario fuori dal comune, con una larghezza di 30 metri ed una profondità di 18. Gli scenari, confezionati per l’occasione, sono incredibilmente oscuri, e decisamente fedeli allo stile del fumetto. La colonna sonora, composta da James Brett appositamente per l’evento, soddisfa tutte le aspettative dei fan, e aiuta a ricreare il mistero e l’emozione che avvolgono le avventure dell’uomo pipistrello. Batman Live ci racconta la storia e le ragioni che hanno portato un facoltoso e rispettabile personaggio della città di Gotham a diventare un giustiziere implacabile, che protegge i cittadini dai “supercattivi” che hanno come obiettivo il dominio del mondo. Ci viene inoltre raccontata la storia di come un giovane acrobata di circo si trasforma in Robin, il fedele aiutante di Batman, chiamato anche con il nome di Ragazzo-Meraviglia. Non mancano inoltre i cattivi di sempre: Joker, Catwoman, Pinguino, Two Face, etc. I seguaci del Cavaliere Oscuro si sono goduti un vero show, con un impatto scenico veramente spettacolare, e non hanno un momento di calma durante gli 85 minuti di spettacolo. Acrobazie degne del Circo del Sol, effetti speciali strabilianti sulla scena e una scenografia oscura con più di 85 attori fanno di Batman Live un’opera che non si può non vedere.

La rappresentazione e’ giunta a Parigi dopo il tour di successo avuto in diverse città inglesi. Dopo la tourneé europea, gli Stati Uniti saranno la prossima destinazione, dove gli appassionati dell’uomo pipistrello aspettano ansiosamente il momento per poter vedere il loro eroe preferito dal vivo. Il luogo dove si e’ tenuto lo spettacolo è il Palais Omnisports de París Bercy, dove vengono generalmente celebrati grandiosi spettacoli, come ad esempio il Torneo di Tennis Masters di Parigi.

I prezzi del biglietto oscillavano tra i 53 e i 97 euro, dal più economico al più costoso. Un costo non eccessivo, considerata la singolarità dell’evento al quale facciamo riferimento.

La Batcaverna

Per Bruce Wayne, che aveva allora solo quattro anni, le labirintiche caverne di roccia calcarea sotto il palazzo Wayne erano un luogo pauroso. Un giorno, Bruce inciampò, cadendo in una di queste grotte, e vi rimase intrappolato insieme a centinaia di pipistrelli, finchè suo padre si addentrò nell’oscurità per trarlo in salvo. Diventato adulto, Bruce è tornato nella caverna per stabilirvi il rifugio sotterraneo del suo alter ego, ispirato proprio alla figura del pipistrello. Nascosta sotto il palazzo Wayne, questa “Batcaverna” multi-uso, dall’attrezzatura sofisticata, funge da pervetto quartier generale del Cavaliere Oscuro, nella sua guerra clandestina contro il crimine.

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