All’inizio di questo mese è stato riferito che The Batman potrebbe tornare alle riprese da settembre 2020, dopo che la produzione è stata interrotta a marzo a causa della pandemia di coronavirus.
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70 anni di Batmobile in un documentario
La forza di Batman non è soprannaturale, ma si basa sulla una grande capacità di combattimento a mani nude abbinata a tanta, tantissima tecnologia. E proprio nel catalogo di accessori tecnologici che Batman usa per combattere il crimine, spicca la celeberrima Batmobile, la sua auto supercorazzata e superaccessoriata. Nel corso degli anni, che sono diventati ben 70, la speciale vettura del supereroe ha assunto numerose forme e la Warner Bros, per celebrarla, ha voluto pubblicare un lungo documentario (dura quasi un’ora) sul suo canale Youtube che ne racconta la storia.
Eccolo qui:
Il docufilm segue l’evoluzione della Batmobile nel corso dei suoi 70 anni di carriera, raccontando aneddoti e curiosità sulle varie versione che si sono succedute nella lunga saga di Batman, dai fumetti al grande schermo, passando per la celebre serie TV degli anni Sessanta.
Seguendo il video impariamo qualcosa in più sulla speciale quattro ruote dell’Uomo Pipistrello. Chi ricorda, infatti, che nel 1939 la Batmobile dei fumetti era una normalissima berlina rossa? È nel 1941 che, sulle strisce della DC Comics, l’auto del nostro eroe inizia ad avere i toni del nero e un aspetto più minaccioso.
Nel 1943 Batman appare nel suo primo film, e con lui compare anche ovviamente la Batmobile. In questa prima pellicola si trattava di una semplice Cadillac decapottabile: questione di budget.
Se su pellicola era ancora difficile realizzare un’auto fuori dagli schemi, nei fumetti si poteva invece dare libero sfogo alla fantasia. Nel 1950 ecco dunque apparire sugli albi DC la prima Batmobile degna di questo nome: armi, accessori, design estremo e una grande ala di pipistrello sul posteriore.
Occorre attendere gli anni Sessanta per poter vedere qualcosa di simile dal vivo (anche se solo sullo schermo televisivo). Nella famosa serie TV di Batman del 1966 arriva l’iconica Batmobile realizzata da George Barris, specialista in personalizzazioni a quattro ruote assoldato dalla 20th Century Fox. Da una Lincoln Futura (un concept Ford mai entrato in produzione) prese forma la Batmobile del Batman interpretato da Adam West, con calotte di vetro e, soprattutto, il primo (finto) motore a reazione.
Negli anni Ottanta, con gli oscuri film di Tim Burton (con Michael Keaton nei panni dell’eroe), la Batmobile si tinge completamente di nero e assume uno stile esagerato pensato dal designer Anton Furst. Si trattava di una lunghissima Gran Turismo che presentava un enorme reattore nel bel mezzo del cofano. Il Batman di Joel Schumacher del 1995 (interpretato da Val Kilmer) aveva una Batmobile che nelle linee generali assomigliava a quella di Anton Furst, ma l’aspetto era forse un po’ più kitsch.
Arriva il 1997 e con lui il Batman di Joel Schumacher con George Clooney, per il quale è stata pensata una Batmobile che rende omaggio allo stile degli anni Trenta, con un cofano esageratamente lungo e linee sinuosissime.
Nel 2005 si cambia totalmente registro: la Batmobile del Cavaliere Oscuro, nella saga cinematografica girata da Christopher Nolan, diventa una sorta di carro armato off-road dalle linee che ricordano una Lamborghini.
Qui troverete le Batmomibili a confronto tra di loro.
Fonte: [Quotidiano.net]
Avete sempre desiderato la Batmobile? Ora potete comprarla!
Se avete sempre sognato di guidare la macchina di Batman, ora potete acquistare su Craigslist una Batmobile di seconda mano!
BATMOBILE Se il vostro sogno è sempre stato quello di guidare la mitica Batmobile, ora potrebbe diventare realtà. Infatti è in vendita attraverso il sito di annunci americano Craigslist un’auto-tributo realizzata in modo davvero impressionante e professionale, che richiama in tutto e per tutto quella di Batman. In particolare quella del primo film dedicato all’Uomo Pipistrello, uscito nelle sale nel 1989 e interpretato da Michael Keaton (con Jack Nicholson nei panni del Joker).
LA STORIA La base su cui l’auto è poi stata interamente modificata è quella di una Opel GT del 1973 e ha anche una storia fatta di buoni sentimenti: è stata realizzata nei primi anni Novanta per conto di un medico, grande fan dell’Uomo Pipistrello, che era solito utilizzarla soprattutto per rallegrare i suoi piccoli pazienti malati.
I DETTAGLI La (finta) turbina, le orecchie e le ali da pipistrello sui lati e sul retro, i cerchi con l’iconico simbolo del bat-segnale, l’illuminazione sottoscocca… la replica è perfetta in ogni particolare. Nell’annuncio della vettura sul popolare sito di compravendite online il venditore dichiara: “I simboli sull’auto non sono decalcomanie. Sono dipinti con le finiture più professionali che abbia mai visto. La vernice è di un nero lucidissimo e già solo tra simboli e finiture la macchina deve essere costata una fortuna. È stata analizzata da esperti del settore che hanno stimato soltanto la verniciatura intorno ai 10mila dollari“. Anche le portiere non vanno sottovalutate: non ci sono maniglie, ma si aprono con un telecomando oppure con un interruttore piazzato vicino alla leva del cambio.
GLI INTERNI E IL PREZZO E per quanto riguarda gli interni? In termini di elettronica, molto è stato fornito direttamente da Sony, quando è venuta a conoscenza dell’esistenza di quest’auto e della sua finalità principalmente benefica. L’equipaggiamento comprende un bat-telefono, un videoregistratore, un computer palmare Magic Link e un Super Nintendo su cui si può giocare al videogame di Batman Forever. Inoltre dietro al sedile del guidatore c’è un busto proprio di Batman! Il prezzo? 35mila dollari. Che non è poco per una Opel GT usata, ma è sicuramente pochissimo per una Batmobile.
Vi ricordiamo il nostro speciale sulle Batmobili che potete trovare qui e qui.
[Fonte: motorbox.com]
Batmobile, l’eroica supercar: la sua storia
Comparve nel 1939 su Detective Comics 27, già nella primissima storia dell’Uomo Pipistrello. È stata protagonista al cinema e in tv, diventando negli anni un “personaggio cult” dell’immaginario culturale
Buon compleanno, Batmobile. Per certi versi, un’auto storica anch’essa. La vettura di Batman nasce infatti insieme all’Uomo Pipistrello, quando la DC Comics, nel maggio 1939, dà alle stampe Detective Comics n. 27, il primo albo in cui compare Batman.
La sua storia la conosciamo tutti. Quella del piccolo Bruce Wayne, che dopo aver assistito alla morte dei genitori, diventa erede dell’impero finanziario di suo padre e grazie alle sue risorse economiche riesce a vestirsi da pipistrello e combattere il crimine con una serie di gadget particolari.
Tra di essi, quello rimasto nell’immaginario collettivo dei fan di fumetti e film è senza dubbio la cosiddetta Batmobile, il mezzo che Batman usa per spostarsi in mezzo alle strade di Gotham City. La macchina appare sin da subito: è una berlina, ma camuffata in maniera alquanto scenografica.
LA ROSSA E LA BATMOBILE DEL ‘66
La primissima macchina dell’Uomo Pipistrello in realtà tutto sembra tranne che un veicolo sofisticato. Il disegnatore Bill Finger infatti mostra una normale berlina, sebbene dal profilo più allungato del normale, con i canoni tipici delle auto americane di fine anni Trenta. E il colore è un semplice rosso acceso.
Le cose cambiano definitivamente nel 1966, quando la serie tv “Batman” raggiunge un successo senza precedenti. Il Pipistrello, interpretato da Adam West, e il suo fidato compagno Robin, che porta il volto dell’attore Burt Ward, colpiscono nel segno grazie a una sceneggiatura irriverente, un po’ kitsch e a tratti comica. La base è un esemplare di Lincoln Futura, concept car poi mai effettivamente messa in vendita dalla casa madre Ford, dipinta di nero e rosso e con fattezze che rimandano a quelle delle ali di pipistrello.
La Batmobile del ’66, dato il modello su cui era stata costruita, ebbe all’inizio alcuni problemi con trasmissione e scarico, mentre il motore era quello della Ford Galaxie, tipica full-size USA degli anni Sessanta. In dotazione, ovviamente realizzati per l’occasione, una serie infinita di gadget a disposizione di Batman e Robin, alcuni veramente pacchiani, come il lanciarazzo, il bat-telefono, il bat-fotoscopio o il bat-ariete per abbattere porte rinforzate.
I FILM DI TIM BURTON: OSCURA E LETALE
La macchina assume le giuste modifiche nel 1989, quando Tim Burton dirige il primo dei suoi due film dedicati a Batman, dal titolo omonimo. La Batmobile diventa totalmente nera, un rimando alle caratteristiche gotiche della pellicola. Venne inserito un motore jet Impala da 365 CV, che alla partenza faceva scattare le fiamme dagli scarichi. Lunga più di 6 metri e larga più di 2, grazie al postbruciatore raggiungeva la velocità massima di 530 km/h, con lo 0-100 performato in appena 3,7 secondi.
Gadget, come sempre, tanti, molto meno rispetto alla versione del ’66, ma più realistici. Pannelli in ceramica, scudi protettivi attivabili tramite riconoscimento vocale e armi. Nel sequel “Batman – Il ritorno” del 1992 la macchina assume altre caratteristiche, come quella di poter trasformarsi in una sorta di missile per passare attraverso dei corridoi stretti, il tutto grazie al distacco di alcuni pezzi del telaio e il ritiro all’interno degli pneumatici.
LE MODIFICHE DI JOEL SCHUMACHER
Nuovi elementi apparvero nei successivi due film, diretti dal regista Joel Schumacher. I più evidenti all’esterno, con luci inserite sui cerchioni, sul frontale e sulle fiancate. La Batmobile di “Batman Forever”, pilotata da Val Kilmer, vantava un motore Chevrolet 350 ZZ3, propulsore da corsa da 345 CV e 530 km/h di velocità in modalità turbo. Per alleggerirla e aumentare il passo, molti componenti vennero costruiti in fibra di carbonio.
La Batmobile che si ritrovò a guidare invece George Clooney due anni dopo per “Batman e Robin” aveva lo stesso motore, ma venne allungata fino addirittura a 10 metri. La velocità di base era 370 km/h, che si spingevano fino ai 563 con l’ausilio del postcombustore.
LA BATMOBILE DI BALE E NOLAN
La trilogia di Christopher Nolan, con il premio Oscar Christian Bale a vestire i panni del giustiziere, segna una svolta inedita. Per la prima volta, la Batmobile diventa a tutti gli effetti un mezzo realistico: un tank, per la precisione, con caratteristiche e tecnologia militare.
La “Tumbler”, come viene chiamata in “Batman Begins”, ricorda molto nell’aspetto il Nighthawk, un jet da guerra statunitense, ma è stato ispirato dagli spinner presenti nel cult di fantascienza “Blade Runner”. In pratica, un mezzo militare come gli Hummer, ma elegante e sportivo come una Lamborghini: i due marchi a cui molti fan hanno paragonato il veicolo.
“BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE”
L’ultima Batmobile a comparire al cinema è quella del 2016 in “Batman v Superman”, pellicola appartenente al nuovo franchise cinematografico della DC. Anch’essa corazzata e con modalità stealth, lunga 6 metri e larga più di 3, rispetto alle precedenti si presenta con un assetto leggermente abbassato, che la rende più slanciata.
Pesante poco più di 3 tonnellate, ha all’attivo sistemi di protezione derivati dall’uso militare, così come i tipici armamenti da fuoco. Solamente l’ultima, grande, Batmobile. E pensare che ha compiuto già 80 anni.
Fonte: [Auto.it]
Batman e Robin 1949
Batman and Robin è un altro serial cinematografico del 1949 diretto da Spencer Gordon Bennet. Composto da 15 episodi della durata di 263’ ciascuno, prodotti dalla Columbia Pictures. Queste nuove trame rappresentano il sequel della precedente serie Batman del 1943. Robert Lowery interpreta Batman, mentre Johnny Duncan (scomparso a febbraio 2016) interpreta Robin. Altri interpreti sono: Jane Adams nella parte di Vicki Vale e Lyle Talbot nella parte del Commissario Gordon. Se nel primo serial Batman contro una spia giapponese, le nuove avventure vedono il dinamico duo impegnato a combattere contro Wizard, un cattivo incappucciato, la cui identità rimane un mistero per tutta la serie e viene svelata soltanto nell’ultimo episodio.
«Come d’abitudine nelle produzioni di Sam Katzman», rilevano Harmon e Glut, «il basso budget è evidente ovunque, nei tagli per abbassare le spese e nelle insufficienze». Il costume di Batman aveva un cappuccio che mal si adattava al volto dell’attore, al costume di Robin vennero aggiunte delle calze rosa, per coprire i peli sulle gambe dell’attore e dello stunt. La Batmobile, ancora una volta, viene esclusa, e al posto della Limousine utilizzata nella prima serie, il dinamico duo viaggia a bordo di una Mercury del 1949. Diversi sono poi gli errori e le incongruenze presenti nella serie. Ad esempio il film mostra il Batsegnale proiettato in pieno giorno. Ancora, nonostante il fatto che i supereroi indossino una striscia di stoffa al posto della classica cintura con piena di gadget, quando si tratta di dover fuggire, Batman estrae una fiamma ossidrica dalla cintura. A rendere la cosa più assurda, il fatto che si tratti di una normale fiamma ossidrica di dimensioni tali che sarebbe impossibile non vederla addosso all’uomo pipistrello. Harmon e Glut ipotizzano che probabilmente nel copione era indicato di usare una fiamma ossidrica di 12 cm., come quella utilizzata nei fumetti, ma nella produzione ciò venne malinterpretato, utilizzando così una normale fiamma ossidrica.
CURIOSITÀ
In questo serial la Batmobile è una Mercury Convertible del 1949 color marrone. Curiosità: Era usata anche da Bruce Wayne ma con la cappottina tirata giù così da non essere riconosciuto.
Il serial è stato distribuito in formato DVD nel 2005 per pubblicizzare l’uscita di Batman Begins.
Batman TAS 25th anniversary di Antonio Sepe
Un racconto di Antonio Sepe, dottore in sociologia, autore per la casa editoriale di fumetti Noise Press e l’Associazione Lettori Torresi ALT!

Il logo del 25° Anniversario di Batman TAS disegnato da Mattia Cattellani e colorato da Emma Calabrese.
Avete mai desiderato qualcosa a tal punto da non riuscire a dormire la notte? Beh, io sì.
Questa è la storia, più o meno romanzata, di come un sogno si è realizzato… con qualche anno di ritardo.
Era il 1993, la vigilia di Natale. Me lo ricordo benissimo quel giorno. Si battezzava mia sorella. Ma più di ogni altra cosa ricordo la trepidante attesa di quel Natale. Più di ogni altro anno, quell’anno, c’era un motivo in più per aspettare l’omone vestito di rosso. Piccolo passo indietro: l’anno prima da quelle menti geniali di Bruce Timm e Eric Radomski salta fuori uno dei Batman più belli della storia. Creano una serie, Batman The Animeted Series (che solo con la maturità scoprirò essere il capolavoro che questa anno compie 25 anni). Questa piccola digressione mi serve per spiegarvi che la serie, arrivata da noi l’anno dopo, ha scatenato una follia compulsiva tra i bambini di allora. Non solo per le storie del cartoon, ma per il merchandising connesso ad essa. La Kenner, (in Italia ci sono arrivate grazie a mamma Giochi Preziosi) ricreò esattamente tutti gli stessi personaggi e veicoli visti nella serie (ad eccezione di Gordon… ma perchè Gordon giocattolo non lo fanno mai!?).
Io ricordo benissimo, gli spot, i negozi invasi dai personaggi, gli scaffali vuoti o pieni solo di personaggi secondari (oh nessuno e dico nessuno che comprasse il Cappellaio Matto!!!).
C’erano mille versioni del costume del Cavaliere Oscuro, cambiavano le attrezzature, le ali, i mantelli… quello che non cambiava mai era la sua maschera: occhi bianchi, con orecchie da pipistrello a punta e un mezzo sorriso che spuntava dal mascellone. Insomma, la perfetta riproduzione di tutto quello che si vedeva in Tv.
Ora, se siete stati bambini anche voi in quel periodo questa storia vi sembrerà familiare… quello che non potete sapere però è la mia personale storia con l’oggetto del desiderio di ogni singolo pargolo che guardava i cartoni di Batman: LA BATMOBILE.
Più di una semplice auto, più di un semplice giocattolo o pezzo di plastica. La batmobile della serie animata di Timm e Radomski era qualcosa che ancora oggi non si riesce a spiegare. Per design (parola che a 8 anni non conoscevo e che ancora oggi davanti a certe cose ancora non oso pronunciare) forma, colore, dimensioni, quella Batmobile era il punto di arrivo dei desideri di ogni bambino del 1993. Io non facevo eccezione.Per i mesi che precedevano il Natale di quell’anno feci il bravo bambino, tanto da meritarmi l’appellativo di angelo. Ero buonissimo, aiutavo mia madre, facevo i compiti e andavo a letto presto… speravo che Babbo Natale mi stesse guardando. Era un piano diabolico, lo so. Ma dovevo rischiare, avrei fatto di tutto per la Batmobile.
Come un novello Faust stavo vendendo la mia anima al diavolo in cambio di un pezzo di plastica… ma che pezzo di plastica: lunga quasi 30 cm, spuntoni nelle ruote e meraviglia delle meraviglie l’ abitacolo si trasformava in un batwing per le missioni cittadine. Ci trovavamo davanti alla perfezione.
Ad una settimana prima di Natale ero pronto a scrivere la mia letterina. Pochi fronzoli, il messaggio era chiaro e conciso:
“Caro Babbo Natale, visto che quest anno sono stato un bravo bambino, potresti portarmi la batmobile del cartone di Batman?”. Mi ricordo ancora ogni singola parola, ogni singolo punto e la sensazioni di felicità nel poter esprimere finalmente il mio desiderio dopo mesi e mesi di duro lavoro a fingere di essere un bravo bambino.
Dovevo solo aspettare.
Ritorniamo alla notte della Vigilia del ’93. Prima di andare in chiesa per il battesimo e la messa di Natale diedi un rapido sguardo sotto l’albero… vuoto! Ancora nulla, il Rosso Grassone non si era ancora palesato… potevo aspettare… tutto per la Batmobile.Attesi sveglio tutta la notte. Biscotti e latte caldo preparati e mi misi nel letto, ma non riuscì mai a dormire.
Arrivò il mattino, il primo raggio di sole spuntò dalla finestra, con uno scatto arrivai all’albero alla ricerca del pacco che potesse contenere l’oggetto del mio desiderio.
Ma non c’era nulla di abbastanza grande… Che Babbo Natale avesse nascosto il pacco in un posto diverso. Cercai, in ogni singolo posto di casa, persino sul pianerottolo… non c’era nulla.
Un solo pacchetto per me sotto l’albero. Troppo piccolo per le dimensioni dell’auto di Batman, troppo grande per un buono regalo che mi dicesse di andare a ritirarla da qualche parte.
La Batmobile non c’era. Allora aprii il pacchetto con il mio nome. Le immagini che vi racconterò da ora in poi sono altamente drammatiche e hanno lasciato traumi in me.
In quel pacco c’era una riproduzione cinese di una moto di Batman. Palesemente tarocca. Persino il Batman che che la portava era palesemente cinese…e credetemi nel ’93 i cinesi non erano bravi come adesso.
Un incubo… non solo non c’era la Batmobile in quel pacco, ma quella moto era la cosa più lontana dalle mie richieste o aspettative.
Torniamo rapidamente ai giorni nostri.
Tutto quello che vi ho raccontato ha avuto grosse conseguenze sulla mia psiche. Da allora infatti ho smesso di credere in babbo Natale, non sono più andato in chiesa a Natale e soprattutto adesso sono diventato un collezionista compulsivo di oggetti della serie animata di Batman. Eh sí, da quel giorno di Natale infatti mi sono ripromesso una cosa:
La Batmobile l’avrei comprata da solo, a costo di accumulare paghette fino ai 90 anni.
La Batmobile è arrivata, 5 anni fa più o meno. Era ancora bellissima come la ricordavo e fu uno dei primi pezzi che esposi con orgoglio.
Non so cosa ne sarà di quel giocattolo quando io deciderò di passare la mia collezione ai miei figli o ai nipoti…
Posso dirvi che conosco una persona che la sua Batmobile l’ha donata alla sua nipotina, che con timore reverenziale la guarda ci gioca e poi la ripone al suo posto. Se ne prende cura, come il bambino che ci ha giocato qualche anno prima.
Per il compleanno della serie di Batman ho voluto raccontare da dove nasce la mia folle collezione… ho voluto raccontarvi di come un supereroe, le sue storie e la sua Batmobile hanno cambiato la vita di milioni di bambini e come, soprattutto, hanno cambiato la mia.
Classe ’85, dottore in Sociologia, Antonio Sepe nasce, cresce e pasce nella caotica provincia di Napoli. Divoratore di letteratura e cultura sotto forma di fumetti, libri e film, già dalla più tenera età dimostra un attaccamento viscerale per la la cultura pop – vintage ed il favoloso decennio ’80/’90. Si laurea con una tesi sul cinema e i videogiochi dal titolo “Schermi paralleli: Ri-mediazione e contaminazione tra cinema e videogiochi”. Approda al mondo del fumetto come co-ideatore del progetto “Timed” per Shockdom e per Noise Press viene insignito del titolo di editor per un progetto ancora top-secret. Uno dei suoi racconti, Stagioni, viene inserito nella raccolta L’Altalena, pubblicata a luglio del 2017 dall’associazione ALT! Di giorno si distrae dalla sua attività principale – scrivere – lavorando per un’azienda farmaceutica: di notte, come tutti i supereroi, si traveste per combattere il crimine sulle pagine bianche della propria fantasia.
Batman? Come i pipistrelli non a caso
I mammiferi con le ali, come il supereroe, aiutano i meno fortunati, indossano una maschera e hanno un arci-nemico. Che, purtroppo, sta causando loro enormi danni
di Liz Langley del National Geographic
Quando si tratta di sensibilizzare l’opinione pubblica, i pipistrelli finiscono spesso nel radar. Proprio come i supereroi. Ma cosa hanno in comune con uno dei più famosi: Batman, l’uomo-pipistrello?
Indossano una maschera
Delle quasi 1400 specie di pipistrello note, il pipistrello dalla faccia rugosa di Colombia, Venezuela e Messico è “il pipistrello più strano al mondo”, almeno secondo Rob Mies, direttore dell’Organization for Bat Conservation. Questo perché il mammifero produce da sé la propria maschera, dice Mies, che si considera una sorta di “Alfred dei pipistrelli”.
“Usando i pollici tira un lembo del suo mento sopra la faccia, così da mimetizzarsi mentre dorme durante le ore diurne”, spiega. La maschera è in parte traslucida, “così può aprire gli occhi per controllare la presenza di predatori”.
“Adottano” gli orfani
Batman/Bruce Wayne aveva in custodia Robin, ovvero il giovane Dick Grayson. Quando i vampiri delle aree tropicali di America Centrale e Meridionale stanno allattando, spiega Mies, capita che nutrano anche piccoli che non sono i loro. Si sa ancora poco di questo comportamento, ma potrebbe beneficiare la colonia di pipistrelli: i cuccioli che sopravvivono ne aumentano la dimensione, dice Gerald Carter dello Smithsonian Tropical Research Institute di Panama.
Ripuliscono le strade
I pipistrelli “mangiano più falene, coleotteri, moscerini, mosche e zanzare di chiunque altro sia là fuori durante la notte”, dice Mies. Molte specie possono catturare un migliaio di insetti delle dimensioni di una zanzara ogni ora.
Queste fameliche macchine volanti sono fondamentali affinché l’ecosistema e l’economia rimangano in salute, perché molti di quegli insetti infestano le colture. Senza i pipistrelli, l’industria agricola degli Stati Uniti potrebbe perdere anche 3,7 miliardi di dollari l’anno, come ha quantificato uno studio del 2011 sulla rivista Science.
Hanno il senso della giustizia
I vampiri condividono il proprio cibo, rigurgitando un pasto di sangue per i compagni che non sono riusciti a nutrirsi. Ma sono selettivi riguardo a chi beneficerà di questo aiuto. “Si ricordano chi è stato più generoso con loro in passato” e “saranno più disponibili a condividere” con quei pipistrelli, dice l’ecologo Merlin Tuttle, ricercatore alla University of Texas at Austin e fondatore dell’organizzazione Merlin Tuttle’s Bat Conservation.
Sono intelligenti
I pipistrelli hanno un “sistema sociale molto sofisticato”, dice Tuttle, e possono ricordare i rapporti anche quando la colonia si è ri-organizzata. Nel 2011 uno studio ha mostrato che tre pipistrelli nati in cattività potevano riconoscere in che direzione le persone stessero indicando, un comportamento raro negli animali.
Una volta, mentre si trovava nel Borneo malese, Tuttle stava provando ad addomesticare alcuni pipistrelli Kerivoula hardwickii nutrendoli di tenebrioni dalla propria mano. Uno di loro si è reso conto che colpendo Tuttle sul naso avrebbe ricevuto un’altra larva. “Vuol dire che un pipistrello stava addestrando me, il che è assolutamente notevole”, dice Tuttle.
Hanno i superpoteri
L’abilità di ecolocalizzazione dei pipistrelli – che usano un sonar naturale per individuare gli oggetti- è tanto potente che possono sentirne la consistenza, dice Mies. Queste creature sono così sensibili che possono distinguere un muro di mattoni, sul quale possono atterrare, da una parete di vetro, dove non ci riuscirebbero.
E il pipistrello dalla coda libera messicano non ha bisogno della Batmobile.
Nel 2016 uno studio ha scoperto che questi pipistrelli possono volare in orizzontale a 160 chilometri orari, che per il volo animale rappresenta un record di velocità rispetto al suolo. Gli scienziati hanno posizionato dei minuscoli tag radio sugli animali e li hanno monitorati da un aereo.
“Mentre i pipistrelli non hanno bisogno di una Batmobile per viaggiare a simili velocità, noi ne abbiamo usata una per valutare la precisione del nostro monitoraggio dall’aereo”, spiega via mail Gary McCracken, ecologo dell’evoluzione alla University of Tennessee di Knoxville.
Hanno una nemesi
Il nemico che molti pipistrelli nordamericani devono affrontare è un fungo mortale chiamato sindrome del naso bianco. Lo U.S. Geological Survey stima che l’80% della popolazione di pipistrelli negli interi Stati Uniti Nord-orientali sia andata perduta negli ultimi anni proprio a causa di questa malattia.
“Il fungo li sveglia durante l’ibernazione e loro consumano tutto il grasso corporeo”, dice Mies. Se volano fuori dalle caverne in inverno, “non c’è cibo, quindi muoiono di fame e congelano”.
Anche gli umani sono stati nemici dei pipistrelli nel corso della storia, sia uccidendoli in maniera indiscriminata che diffondendo false credenze (chi non ha mai sentito dire che i pipistrelli provano a fare il nido nei nostri capelli?).
Ma possiamo fare ammenda aiutando questi cavalieri oscuri, ad esempio organizzando i nostri giardini in modo che attirino insetti notturni, oppure installando una bat-box.

Un gruppo di pipistrelli dalla coda libera messicani vola fuori da una caverna a Mason, in Texas. Fotografia di Joel Sartore, National Geographic Creative
La Batmobile al Gumball 3000 del 2016 e la celebrazione del mito di Roger Moore oggi scomparso
Erede della Cannonball, la Gumball 3000 è una corsa non competitiva che prende ispirazione da La corsa più pazza d’America, commedia del 1981 che vedeva Roger Moore, Burt Reynolds e Farrah Fawcett alla prese con una folle gara automobilistica attraverso gli Stati Uniti. Tra i cento gioielli provenienti da 13 Paesi la protagonista assoluta dell’anno 2016 è stata la Tumbler di Batman.
Colgo spunto dalla notizia per celebrare un attore che ho sempre amato dalla mia adolescenza sir. Roger Moore.
È morto in Svizzera a 89 anni l’attore Roger Moore. Lo riportano vari giornali britannici. Moore era noto per essere stato il terzo interprete (dopo Sean Connery e George Lazenby) di James Bond.
L’annuncio è stato dato via Twitter dalla sua famiglia.
«È con il cuore pesante – riporta il profilo Twitter dell’attore – che dobbiamo annunciare la morte del nostro amato padre, avvenuta oggi in Svizzera al termine di una breve ma coraggiosa battaglia contro il cancro. L’amore di cui è stato circondato negli ultimi suoi giorni di vita è stato così grande da non poter essere espresso con le sole parole. Sappiamo che il nostro amore e la nostra ammirazione verranno amplificati per lungo tempo e in tutto il mondo dalle persone che lo conoscevano per i suoi film, i suoi show televisivi e per il suo lavoro appassionato per l’Unicef che considerava il suo più grande impegno».
«L’affetto che nostro padre ha sentito ogni volta che stava su un palco o di fronte ad una cinepresa lo ha enormemente sostenuto e tenuto occupato per quasi 90 anni, fino alle sua ultima apparizione nel novembre scorso sul palco della Royal Festival Hall di Londra. Il sostegno del pubblico lo incoraggiava sia sul palco che fuori», aggiungono i figli. «Grazie papà per esserci stato e per essere stato così tanto speciale per molte persone», affermano. Per poi aggiungere: «Il nostro pensiero ora deve supportare Kristina (la multimilionaria di origini danesi e svedesi Kristina Tholstrupin, sua quarta moglie, ndr.) in questo momento difficile», concludono i figli, annunciando che il funerale «in accordo con le volontà» del padre si terrà in forma privata a Monaco.
Batmobile sul terzo ponte a Istanbul
Un viaggio in anteprima sul “Yavuz Sultan Selim” di Istanbul, il terzo ponte sul Bosforo ed il più largo al mondo tra quelli sospesi, che verrà inaugurato la prossima estate. Ad attraversare il capolavoro ingegneristico, progettato dal gruppo italiano Astaldi, è la Batmobile. Il video dell’auto di Batman, che sfreccia sul Bosforo, tra l’Europa e l’Asia, è stato caricato dalla Turkish Airlines ed è già diventato virale. La corsa della Batmobile è uno dei maggiori eventi promozionali realizzati dalla compagnia aerea, partner ufficiale del nuovo spettacolare film di azione della Warner Bros Pictures, ‘Batman v Superman: Dawn of Justice’. Il film, come abbiamo visto, ha tra le sue scene principali Wonder Woman a bordo di un Boeing 777 della Turkish Airlines. “La corsa sul nuovo ponte del Bosforo è simbolica di come la Batmobile unisca l’umanità in quanto icona di cultura popolare, di come Istanbul sia una e la sola città di collegamento tra due continenti e di come la Turkish Airlines faccia transitare passeggeri a livello globale, muovendosi su 113 paesi e raggiungendo più di 287 destinazioni”, ha detto Ilker Aycı, Presidente della Turkish Airlines.
“È questa, per noi, un’opportunità per poter presentare la nostra preziosa città, Istanbul e il suo ponte di ultima costruzione, nel mondo. La Batmobile è una delle icone cinematografiche maggiormente simboliche di tutti i tempi e ha adesso messo in comunicazione il mondo con Istanbul”, ha aggiunto Ilker Aycı.
L’hub a Istanbul della Turkish Airlines è localizzato in una posizione centrale, di congiunzione tra Europa e Asia, fungendo come transfer point geograficamente attraente e naturale per itinerari internazionali. L’hub di Istanbul permette a Turkish Airlines (di cui vi abbiamo parlato qui) di essere competitiva, riducendo i tempi di volo e offrendo collegamenti con più di 287 destinazioni.
Batman: Arkham Knight anticipa il film Batman v Superman
Rocksteady ha mostrato, in un episodio del suo Arkham Insider, il prossimo DLC per Batman: Arkham Knight.
Il DLC aggiungerà una nuova skin per la Batmobile e un nuovo costume per il Cavaliere Oscuro basati su quelli che appariranno nel lungometraggio Batman v Superman. Una piccola anticipazione per il pacchetto aggiuntivo di Batman Arkahm Knight (Batman Arkham Knight: PC vs PS4 vs Xbox One, confronto grafico in video) è visibile dal minuto 4:05 del video che trovate qui sotto, tratto dall’ultimo episodio di Arkham Insider pubblicato dal team di sviluppo britannico su YouTube.
Potete anche dare un’occhiata al nuovo costume per Batman dal minuto 6:25.
Qualche giorno fa, gli sviluppatori hanno annunciato che la versione PC di Batman: Arkham Knight non supporterà più le configurazioni Multi-GPU.