Gli eredi di Bob Kane e Bill Finger: da Jerry Robinson a Frank Miller

Anche se fino al 1968 tutte le storie di Batman recavano in testa alla prima tavola soltanto il nome di Bob Kane, dietro la realizzazione delle storie c’è sempre stata una vera e propria factory, una fabbrica. Con Finger e Kane hanno collaborato fin dall’inizio Gardner Fox (1911-1986) e, soprattutto in qualità di assistente disegnatore e inchiostratore, Jerry Robinson (1922-2011).

Gardner Francis Cooper Fox (Brooklyn, 20 maggio 1911 – Princeton, 24 dicembre 1986)
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William “Bill” Finger, il secondo papà di Batman

Nato a New York I’8 febbraio 1914, William Finger, dopo aver terminato la scuola dell’obbligo, cominciò a lavorare come rappresentante per un azienda di scarpe. Mai avrebbe immaginato di diventare uno sceneggiatore di successo, fino a quando nel 1937, conosciuto a una festa il giovane disegnatore Bob Kane, la comune passione per i film di cappa e spada e per la letteratura pulp lo spinse a mandare alcune sceneggiature di prova alla Henle e alla Fiction House, case editrici dove lavorava il suo nuovo amico.
Nel 1938 cominciò a scrivere testi per la serie “Rusty and his Pals” disegnata dallo stesso Kane, e nel 1939 venne anche per lui la grande occasione. Il personaggio di The Bat-Man presentato da poco da Kane venne approvato definitivamente dall’editore responsabile della National Comics, Whitney Ellsworth (1908-1980), e Finger e Kane furono incaricati di realizzarne le storie direttamente per il mensile “Detective Comics”.

Bill Finger e Bob Kane
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Robert “Bob” Kane

“Intendo, con la figura di Batman, infondere nei cuori dei gangster e dei criminali la paura dell’inferno.” – Bob Kane

Il creatore di Batman, Robert “Bob” Kane, nacque a New York il 24 ottobre 1916. Nel 1936, giovanissimo, dopo aver frequentato la Cooper Union e l’Art Students League, entra a far parte dello studio EisnerIger. Comincia a lavorare a brevi storie a fumetti, soprattutto di genere umoristico, auto conclusive. Il suo primo lavoro fu pubblicato dalla casa editrice Fiction House, di proprietà della coppia Eisner-Iger, sulla rivista “Wow, What a Magazine”, sul n. 3 del settembre 1936. Personaggi come Hiram Hick, Van Grab
ber e Peter Pupp e le avventure della serie “Sidestreets of New York” furono le sue prime creazioni originali.

La Stella sulla Walk of Fame dell’Hollywood Boulevard dedicata a Bob Kane il 21.10.2015
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Batman, supereroe senza superpoteri

Ha un fisico da atleta, una grande intelligenza e un’enorme volontà. Ma, a differenza di Superman, Batman è un uomo. Pieno di debolezze e difetti come noi. Sta qui il suo fascino, a cui è dedicata perfino una giornata: il 18 settembre 2021.

•​Batman nacque 82 anni fa

•​Come nacque Batman

•​Batman e Gotham City

•​I personaggi che ruotano intorno a Batman

•​Batman al cinema

•​Il film numero 12

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Batman: gli esordi – Parte 1

Il 1938 era stato l’anno di Superman. Creato nel 1933 da Jerome Siegel e da Joe Shuster, che a lungo avevano cercato di affidarlo a un’agenzia che ne curasse la distribuzione sui quotidiani, il capostipite di tutti i supereroi dei fumetti apparve in giugno sul primo numero di “Action Comics” e raggiunse un successo insperato. Tanto che dall’anno successivo sarebbe diventato titolare di una serie di strisce sui quotidiani e avrebbe avuto un albo tutto suo. “Action Comics”, come forse tutti sanno, era un albo della National Periodica’ Publications, una casa editrice specializzata in comic books. All’inizio del 1939, visto il successo ottenuto da Superman (anche se certamente nessuno avrebbe potuto supporre il boom che il supereroe avrebbe raggiunto in seguito), sembra che Whitney Ellsworth, direttore di alcune testate della National, abbia chiesto a Bill Finger e a Bob Kane di creare un personaggio dello stesso genere. Probabilmente lo aveva chiesto anche ad altri autori. Fatto sta che Finger e Kane riuscirono proprio a trovare l’idea giusta.

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Batman incontra gli studenti di tutta Italia grazie a PoliCultura

Il concorso per le scuole ideato dal laboratorio HOC del Politecnico di Milano si arricchisce del supporto di Warner Bros. Entertainment Italia

Milano, 26 gennaio 2021 – Una grande novità per l’edizione 2021 di PoliCultura. Quest’anno il concorso di digital storytelling per la scuola, nato nel 2006 e realizzato dal laboratorio HOC del Politecnico di Milano, riceverà il sostegno di Warner Bros. Entertainment Italia. Un impegno, quello della celebre casa di produzione e distribuzione cinematografica ancora più prezioso, considerato il momento non certo semplice per bambini e ragazzi di tutta Italia.

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Superman e Batman: quando la sinfonia eroica parla con le note

Reeve e Williams i compositori di due sigle eroiche memorabili 

Superman e Batman sono senza dubbio i due supereroi più famosi e più longevi di sempre. Se l’eroe antico è un semidio, in quanto figlio di Zeus e di una donna umana, il supereroenon è molto diverso. Superman e Batman sono sospinti da intuito e poteri sovrannaturali. Così difendono il mondo dal male e dalle oscure difficoltà. Entrambi imprescindibili da quelle sigle cinematografiche e televisive che li hanno resi icone oltre il loro stesso fumetto.

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Superman/Batman
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Gli 80 anni di Catwoman

La donna-gatto, che ha stregato Batman, ha fatto il suo debutto nella primavera del 1940. Dc Comics festeggia il suo compleanno con un volume antologico speciale e il tributo di una cosplayer italiana.

Gli eroi e soprattutto le eroine dei fumetti ci sembrano dei personaggi immortali, senza età. Eppure, il tempo passa anche per loro. Dopo aver celebrato gli 80 anni di Batman nel 2019, nel 2020 ecco un altro importante compleanno, quello di Catwoman, una delle figure più legate all’Uomo-pipistrello. La donna-gatto, di lui nemesi e al contempo amore sfuggente, lo raggiunge spegnendo 80 candeline. Creata da Bill Finger e Bob Kane, fece la sua prima apparizione nella primavera del 1940 nel primo numero del fumetto solista Batman, dopo che il Cavaliere oscuro aveva fatto la sua comparsa in altre riviste sempre a fumetti nel 1939.

Da allora, la villain, dietro la cui maschera si cela Selina Kyle, ha intrecciato con il supereroe un complicato, subendo diverse reincarnazioni.

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La ladra dalla tuta attillata e dalla potentissima frusta è stata celebrata a dovere: la Dc Comics, infatti, ha pubblicato il 15 aprile 2020 un volume speciale Catwoman 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular. L’albo di grandi dimensioni raccoglie i contribuiti di diversi artisti che hanno avuto a che fare col personaggio: Tom King, Mikel Janin, Will Pfeifer, Adam Hughes, Ann Nocenti e Mindy Newell, fino alla fumettista Joëlle Jones, che si sta occupando attualmente di Catwoman e che fornisce anche l’immagine di copertina del libro. Fra i vari contenuti c’è anche una storia inedita di 12 pagine firmata da Ed Brubaker e Cameron Stewart, che 10 anni fa proprio con questo personaggio hanno raggiunto il successo. Ci sono infine delle variant cover dedicate ciascuna a un decennio diverso della sua storia.

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Catwoman ha avuto un grande impatto anche al di fuori del mondo del fumetto, in particolare nell’universo seriale e cinematografico, dove è stata interpretata da diverse attrici: Julie Newmar, Eartha Kitt, Michelle Pfeiffer nel memorabile Batman Returns di Tim Burton, Halle Berry nello sfortunatissimo film solista del 2004 e più di recente Anne Hathaway (qui una sua imperdibile galleria fotografica). La prossima sarà Zoë Kravitz in The Batman, futuro film diretto da Matt Reeves.

Per concludere, segnaliamo che ad affilare gli artigli è la cosplayer Arianna Braschi, in arte Arystitch, con il suo costume di Catwoman e maschera della gatta più sensuale ed enigmatica di Gotham; l’abbigliamento rilasciato su licenza ufficiale da DC Comics™ riproduce la tuta indossata dalla celebre e ammaliante ladra del fumetto. Il costume comprende: una tuta realizzata in vinile nero molto aderente effetto latex, una cintura con fibbia e guanti assortiti, più la maschera e i classici occhiali per la visione notturna della donna gatto!

La cosplayer Arianna Braschi, in arte Arystitch

La cosplayer Arianna Braschi, in arte Arystitch

70 anni di Batmobile in un documentario

La forza di Batman non è soprannaturale, ma si basa sulla una grande capacità di combattimento a mani nude abbinata a tanta, tantissima tecnologia. E proprio nel catalogo di accessori tecnologici che Batman usa per combattere il crimine, spicca la celeberrima Batmobile, la sua auto supercorazzata e superaccessoriata. Nel corso degli anni, che sono diventati ben 70, la speciale vettura del supereroe ha assunto numerose forme e la Warner Bros, per celebrarla, ha voluto pubblicare un lungo documentario (dura quasi un’ora) sul suo canale Youtube che ne racconta la storia.

Eccolo qui:

Il docufilm segue l’evoluzione della Batmobile nel corso dei suoi 70 anni di carriera, raccontando aneddoti e curiosità sulle varie versione che si sono succedute nella lunga saga di Batman, dai fumetti al grande schermo, passando per la celebre serie TV degli anni Sessanta.

Seguendo il video impariamo qualcosa in più sulla speciale quattro ruote dell’Uomo Pipistrello. Chi ricorda, infatti, che nel 1939 la Batmobile dei fumetti era una normalissima berlina rossa? È nel 1941 che, sulle strisce della DC Comics, l’auto del nostro eroe inizia ad avere i toni del nero e un aspetto più minaccioso.

Nel 1943 Batman appare nel suo primo film, e con lui compare anche ovviamente la Batmobile. In questa prima pellicola si trattava di una semplice Cadillac decapottabile: questione di budget.

Se su pellicola era ancora difficile realizzare un’auto fuori dagli schemi, nei fumetti si poteva invece dare libero sfogo alla fantasia. Nel 1950 ecco dunque apparire sugli albi DC la prima Batmobile degna di questo nome: armi, accessori, design estremo e una grande ala di pipistrello sul posteriore.

Occorre attendere gli anni Sessanta per poter vedere qualcosa di simile dal vivo (anche se solo sullo schermo televisivo). Nella famosa serie TV di Batman del 1966 arriva l’iconica Batmobile realizzata da George Barris, specialista in personalizzazioni a quattro ruote assoldato dalla 20th Century Fox. Da una Lincoln Futura (un concept Ford mai entrato in produzione) prese forma la Batmobile del Batman interpretato da Adam West, con calotte di vetro e, soprattutto, il primo (finto) motore a reazione.

Negli anni Ottanta, con gli oscuri film di Tim Burton (con Michael Keaton nei panni dell’eroe), la Batmobile si tinge completamente di nero e assume uno stile esagerato pensato dal designer Anton Furst. Si trattava di una lunghissima Gran Turismo che presentava un enorme reattore nel bel mezzo del cofano. Il Batman di Joel Schumacher del 1995 (interpretato da Val Kilmer) aveva una Batmobile che nelle linee generali assomigliava a quella di Anton Furst, ma l’aspetto era forse un po’ più kitsch.

Arriva il 1997 e con lui il Batman di Joel Schumacher con George Clooney, per il quale è stata pensata una Batmobile che rende omaggio allo stile degli anni Trenta, con un cofano esageratamente lungo e linee sinuosissime.

Nel 2005 si cambia totalmente registro: la Batmobile del Cavaliere Oscuro, nella saga cinematografica girata da Christopher Nolan, diventa una sorta di carro armato off-road dalle linee che ricordano una Lamborghini.

Qui troverete le Batmomibili a confronto tra di loro.

Fonte: [Quotidiano.net]

Robin: il ragazzo meraviglia compie 80 anni e Paolo Spadot racchiude la sua storia in una fanart

L’eterno comprimario apparso nei fumetti della DC Comics a marzo del 1940, racchiuso in una fanart realizzata da Paolo Spadot.

Tanti sono gli anni passati dalla sua prima apparizione sulle pagine dei fumetti della DC Comics nel marzo del 1940, ottanta anni in cui i panni di Robin sono stati indossati da molti personaggi diversi, dotati ognuno di una propria personalità e di una particolare storia. Bob Kane e Bill Finger insieme a Jerry Robinson, introdussero il personaggio, chiamato “Robin the Boy Wonder, nel Detective Comics #38 del 1940 appunto, ispirandosi per il personaggio alle Avventure di Robin Hood, per il nome e per il costume.

Batman apre il mantello lascia andare i Robin – Fan art dell’artista Paolo Spadot (matite)

A indossarlo per primo nelle vicende di Gotham City fu Dick Grayson, un ragazzino al quale una gang aveva ucciso i genitori. Batman lo prese al suo fianco, diventando una figura paterna, ma pian piano prendendolo come suo unico vero amico, ammorbidendone il carattere e l’oscurità del personaggio. Il duo è diventato una delle figure più celebri della cultura pop fumettistica, proprio per l’incastro delle personalità, quella individualista ma allo stesso tempo tesa al bene collettivo di Batman, quella energica, giovanile ed eternamente entusiasta di Robin.

Batman apre il mantello lascia andare i Robin – Fan art dell’artista Paolo Spadot (chine)

Spirito ampiamente ripreso dal talento artistico pontino di Paolo Spadot il quale si è cimentato a realizzare un cimelio speciale per i cultori del Ragazzo Meraviglia. Una tavola in cui  è possibile vedere alcune delle molte incarnazioni dei Robin (qui un nostro speciale), caratterizzate dai diversi volti, sempre pronti non solo a sostenere Batman ma anche ad avere una vita propria, spesso complicata e oscura non meno di quella del suo più anziano amico, ma non meno avventurosa ed eroica. 

Batman apre il mantello lascia andare i Robin – Fan art dell’artista Paolo Spadot (colori)

Un’opera in cui si alternano i “sideman” dei quali Batman sembra non possa fare a meno, non fosse altro perché questi “aiutanti” incarnano la gioventù, il futuro, la possibilità di continuare la vita e la sfida contro il male, personaggi necessari per far si che Batman possa manifestare la capacità di mantenere quel sogno di giustizia comune e che possa essere sempre rinnovato. Qui sotto ne abbiamo realizzato una speciale gif animata per voi in modo che potete condividerla se vi fa piacere.

Per conoscere meglio i retroscena su questa magnifica tavola di Paolo Spadot, vi rimandiamo alla nostra video intervista che potete trovare qui di seguito.