Dallo sceneggiatore / regista James Gunn, arriva l’avventura d’azione dei supereroi della Warner Bros. Pictures, “The Suicide Squad – Missione Suicida”, con lo schieramento dei delinquenti più degenerati della DC.
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La pellicola di Aquaman al cinema segue le orme del Batman di Nolan e supera il miliardo di dollari di incassi.
La pellicola di Aquaman al cinema segue le orme del Batman di Nolan e supera il miliardo di dollari di incassi.
Fino ad oggi, solo Il cavaliere oscuro nel 2008, seguito di Batman Begins, è stato il film che ha superato il miliardo di dollari di incasso, e conseguentemente a luglio 2012 Il cavaliere oscuro – Il ritorno è stato un successo di critica e pubblico che supera anch’esso il miliardo di dollari dopo meno di due mesi di proiezione al cinema.
Sommessamente lanciato dalla Warner Bros, debolmente accolto dalla critica, acclamato dal pubblico, che si è recato in massa a vederlo al cinema. È l’incredibile fato di «Aquaman», titolo dell’Universo DC Comics (DCEU), che ha ufficialmente oltrepassato il miliardo di dollari di incasso in tutto il mondo (quasi 300 milioni solo in Cina).
La qualità di Jason Momoa
Si tratta, in particolare, dell’originario film dell’Universo DC Comics (nato nel 2013, dopo la trilogia del «cavaliere oscuro» di Chrispher Nolan, con «L’uomo d’acciaio» di Zack Snyder) a avere successo nell’impresa. E il merito è da attribuire principalmente al suo interprete cardine: Jason Momoa, alla prova più rilevante della sua carriera, dopo i ruoli di Khal Drogo ne «Il Trono di Spade» e di Ronon Dex in «Stargate Atlantis».
La prima volta da protagonista di Aquaman
Il film è, infatti, basato unicamente sul personaggio di Aquaman, che torna sul grande schermo dopo la breve comparsa in «Batman v Superman: Dawn of Justice» e il ruolo da comprimario in «Justice League» (dove, nel 2017, ha affiancato Batman, Superman, The Flash e Wonder Woman). Proprio da qui parte la pellicola, dal ritorno ad Atlantide di Arthur Curry, che si ritroverà – suo malgrado – a dover fare i conti con il fratellastro Ocean Master (Patrick Wilson), deciso a distruggere la Terra e a impadronirsi l’intero regno.
I ringraziamenti del regista
“Questo film non sarebbe quello che è senza il sorprendente successo di tutti i soggetti coinvolti, dal capo del dipartimento a ogni singolo membro della crew” ha scritto sul suo account Twitter ufficiale il regista Wan, che aveva già abbattuto il muro del miliardo di dollari nel 2015, con «Fast & Furious 7» (un miliardo e 500 milioni). “Sarò sempre in debito con Jason per aver trasformato Aquaman in uno dei più fantastici supereroi cinematografici di sempre, diventando il punto di riferimento per questo personaggio per le generazioni a venire”. Infine, le ultime parole sono per coloro che sono andati a vedere il film: “AMORE enorme e GRAZIE ai fan e al pubblico di tutto il mondo. Onorato dal modo in cui avete abbracciato Aquaman e da come è riecheggiato su scala globale”.
Il doppiaggio in Italiano
Ad impersonare, nella versione italiana, il Re di Atlantide è l’attore e doppiatore Francesco De Francesco, il quale dopo aver prestato la propria voce in Suicide Squad all’attore Jai Courtney nei panni di Capitan Boomerang e dopo aver fatto “le prove generali” nei trailer di Justice League e nel film stesso dando voce a Jason Momoa, questa volta ha dovuto svolgere un lavoro più lungo in qualità di protagonista. Immediatamente dopo l’anteprima italiana del film abbiamo potuto parlare con lui e ci ha spiegato che dare voce al Re di Atlantide è stato un grande sforzo, perchè nell’ambito del doppiaggio, non usa abitualmente quel timbro di voce. Infatti, seguendo i consigli del grande Marco Mete, direttore del doppiaggio, ha lavorato molto per dare una voce più profonda di almeno 3 o 4 toni rispetto al normale. Questo il saluto di Francesco De Francesco per il nostro blog.
Francesca Manicone, (che potete vedere qui sotto in mia compagnia), invece ha prestato la propria interpretazione all’attrice Amber Heard nei panni di Mera. Da alcune interviste rilasciate dalla doppiatrice è emerso che recitare per una attrice come Amber Heard, è stata una straordinaria esperienza, in quanto trattasi di un’attrice eccellente. Infatti, ha aggiunto, più le attrici sono brave e più è semplice doppiarle. Francesca ha trovato il personaggio di Mera divertente e simpatico, oltre che ironico,forte e coraggioso.
Tartarughe Ninja, Warcraft e Batman: intervista a Manthomex
Tartarughe Ninja Fuori dall’ombra per la Paramount Picture, Warcraft L’inizio per la Universal Pictures, questi sono i princiapli loghi dietro cui “si nasconde” Manthomex al secolo Mauro Antonini, classe 1980, fumettista e illustratore, impegnato in diverse forme di arti visive. In più, ha la particolarità di essere stato selezionato dal maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti per esguire gli storybord del cortometraggio Halloween Party. Manthomex è talmente poliedrico da creare un proprio personaggio: Piccion, protagonista del suo progetto più personale rappresentato dalla webeseries settimanale Piccioncinema, strutturata in “single panels” in bianco e nero visionabili sulle apposite pagine Deviant Art e Facebook che vi linkiamo in questa intervista. Ultima, ma non ultima, è la sua partecipazione ai nostri due progetti Batman v Superman Concept Artbook su cui realizza una bellissima tavola con Doomsday e Lex Luthor e Dead xx Squad dove potete trovare un Capitan Boomerang in grande spolvero.
Incuriositi? Noi sì, tanto. Ecco perché ci siamo fatti spiegare tutto da Manthomex stesso, in questa intervista esclusiva che siamo lieti di pubblicare proprio in occasione dell’uscita ufficiale del Blu-Ray e del DVD di Warcraft – L’Inizio a cui Manthomex ha partecipato.
Stefano: Ciao Manthomex bevenuto su Batman Crime Solver. Presentati al nostro pubblico.
M – (imitando la voce del Robin televisivo del ’66) “Sante interviste, Batman! Sono su Batman Crime Solver!! Gosh!!”
Stefano: Ci racconti come è nata la tua passione per il disegno e quali sono stati i tuoi studi specifici per entrare nel mondo della nona arte?
Sono cresciuto con i miei nonni, ed è stato grazie a loro, e in particolare a mio nonno – pittore e scultore per lo studio di Pietro Consagra – che ho iniziato a disegnare, praticamente prima di imparare a parlare e camminare. L’arte era per lui una forma di comunicazione primaria, e mi ha messo subito matite e pennelli in mano, sin dalla più tenera età. Disegnare era uno dei “giochi” che ci avvicinava di più e per me fu subito la nascita di una grande passione. Inoltre crescendo diventai una vera “spugna” per quanto riguarda le arti visive. Mi piaceva di tutto: cartoons, comics, arte tradizionale, illustrazione, e assorbivo tutto quello che mi affascinava. Ovviamente il voler ri-creare quanto leggevo e vedevo, con mie personali versioni, fu di sicuro d’aiuto per continuare a disegnare. Non ho mai copiato, mai, ma ho sempre voluto confrontarmi con le mie passioni in maniera non passiva, esprimendo su carta la mia visione dei personaggi e delle storie che amavo. Negli anni ho cambiato stile più volte ma non ho mai rincorso pedissequamente qualcosa che era stato già fatto da altri. Da autore come da spettatore mi piace la rielaborazione, preferisco un autore che rielabori un soggetto con personalità ad uno che lo interpreti pedissequamente senz’anima. Da adolescente seguii un corso ad una scuola di comics, di seguito ho continuato a studiare arti figurative e fumetto autonomamente, ma non ho mai fatto studi accademici per disegnare, mi ritengo parzialmente autodidatta. Ho frequentato il liceo classico e sono laureato magistrale in scienze umanistiche. E anche se di base sembra un qualcosa che non abbia nulla a che fare con le arti grafiche, mi sono accorto, col tempo, che aver studiato teatro e cinema mi ha fatto familiarizzare con concetti come “spazio scenico”, “inquadratura”, “story telling” ecc. Tutte cose che nel fare fumetti servono almeno quanto le regole anatomiche e prospettiche. Ciò che ha contato di più, credo, è il non essermi mai fermato, ma aver sempre disegnato, su tutte le superfici possibili, con tutti i mezzi possibili, sempre, incessantemente e in ogni condizione.
Stefano: Guardando i tuoi lavori si denota un tratto distintivo e la prima cosa che incuriosisce è questa tua passione per la corrente artistica Furry. Spiegaci come nasce questa tua passione.
M -Tutti noi adoriamo personaggi Furry sin dall’infanzia, anche se non li definiamo così. Cosa sono, in fondo Scooby Doo, i Looney Tunes, la banda Disney o persino le Tartarughe Ninja se non personaggi Furry? Per Furry si intende qualsiasi rappresentazione di animale, con caratteristiche più o meno antropomorfe, nel volto, nel fisico e/o nella personalità. Per me che ho un tratto cartoonesco la distinzione principale è tra gli “anthro furries”, cioè gli animali raffigurati con una postura umana o umanoide – un pò come i protagonisti del Robin Hood della Disney – e i “feral” o “non anthro furries” cioè quegli animali cartoon che mantengono la postura che hanno in natura – quadrupede se si parla di un felino, bipede con ali se si parla di un uccello e via dicendo – ma che si esprimono con una mimesi facciale umanizzata (un pò come i protagonisti de Il Re Leone). Il fandom furry è molto ampio, è una cosa che ho scoperto grazie alla rete e principalmente attraverso il mio lavoro su Deviant Art e poi, più specificatamente su FurAffinity. Molti utenti di questi, come di molti altri portali, interagiscono attraverso una propria “fursona” ossia un avatar che li rappresenti con fattezze furry, oppure immaginano vari Original Characters furry su cui costruiscono storie, in prosa o a fumetti. Va da se che molti utenti sono costantemente alla ricerca di disegnatori adatti a realizzare questo immaginario a volte completamente inedito. Ricevo moltissime richieste dal fandom furry: character designs, illustrazioni, strips e storie a fumetti. Il mio stile sembra sposarsi bene con la declinazione più “toon” del mondo furry. Per me è stata una bella scoperta, lavorativamente parlando e non. E’ qualcosa che trascende il fumetto pur comprendendolo.
Stefano: Presentaci il tuo progetto Piccioncinema.
M -Piccion è un piccione a cui piace andare in giro a far casino. Ed ha scelto di essere ritratto da me, il che mi rende felice perchè è tondo e fa tante faccine buffe, ed è un piacere da disegnare! Col tempo è divenuto una mia piccola mascotte e si è visto inserire, a volte solo come cameo, nelle mie storie a fumetti. Questa sua capacità di essere un pò dappertutto mi ha dato l’idea di renderlo protagonista di in una sua serie personale che avesse come fulcro proprio la sua erraticità. Nasce così Piccioncinema una serie di vignette assolutamente mute e non in sequenza tra loro, principalmente in bianco e nero (alcune successivamente anche a colori) ognuna delle quali ritrae Piccion all’interno di una scena famosa di un film, ovviamente rivista da me e dal mio stile. Di vignetta in vignetta Piccion si trova a interagire con le icone del cinema classico e contemporaneo. A volte fa amicizia con Charlie Chaplin o si innamora di Marylin Monroe, altre volte è minacciato da Jason Voorhees o dai dinosauri di Jurassic Park: ogni vignetta è una nuova inaspettata avventura nel mondo del cinema!
Stefano: Come anticipavo, il tuo nome si “nasconde” (neanche tanto!) dietro due grandi uscite cinematografiche: Tartarughe Ninja Fuori dall’ombra e Warcraft L’inizio. Come sei arrivato a queste pubblicazioni e cosa hai realizzato nello specifico?
M -Il mio nome non si nasconde affatto! Sono stato talmente felice di aver avuto la fortuna di lavorare alla pubblicistica e ai gadgets dei film che citi che non faccio altro che ripeterlo a gran voce!!
Sono arrivato a Tartarughe Ninja – Fuori dall’Ombra e a Warcraft – L’inizio vincendo dei concorsi indetti, rispettivamente, da Paramount Pictures e Talenthouse per le Tartarughe e da Universal per Warcraft.
Per le Tartarughe la Paramount stava cercando venti artisti per illustrare altrettante “sewer cover art”, ossia delle “locandine” di forma circolare da stampare sui coperchi dei tombini delle fognature di New York per pubblicizzare il film. Il mio artwork “Tennage Mutant Ninja Turtles vs BeBop and Rocksteady – Day and Night” (visibile qui) è stato uno dei venti selezionati tra quelli che Paramount e Talenthouse hanno ricevuto dagli artisti di tutto il mondo, ed è stato stampato sui suddetti tombini e su vari gadget per pubblicizzare il film nonchè esposto alla Premiere di New York del film al Madison Square Garden e a tutte le successive anteprime mondiali.
Senza esagerazione credo sia stata la mia soddisfazione professionale maggiore, ad oggi. Non solo per la rilevanza della vincita, ma anche per il soggetto: Le Tartarughe Ninja ! Sono sempre stato un fan esagerato dei quattro mutanti esperti di arti marziali, credo sia il franchise a cui sono in assoluto più legato. Ho letto – e leggo – i fumetti , visto tutti i film e i cartoon per la tv, giocato ai video games arcade e per consolle per non parlare dell’infinità di action figures e gadget raffiguranti i personaggi dell’universo TMNT che ho acquistato negli anni ’80 e ’90 e che continuo ancora a collezionare! Prendere parte a un franchise che praticamente mi accompagna da decenni, e che ho amato e amo così fortemente, è stata un’emozione senza pari. Appena ho saputo della vincita ero talmente su di giri che, quando ho ricevuto i complimenti per via telematica da Kevin Eastman – l’ideatore delle Tartarughe – ho pensato si trattasse di uno scherzo! Poi mi sono ricordato cosa dice il Maestro Splinter: “C’è un grido in segno di vittoria: COWABUNGA!”. E l’ho fatto risuonare in tutto il mondo.
Discorso simile, e diverso al tempo stesso, per Warcraft – l’inzio. In questo caso la Universal cercava otto autori che realizzassero altrettante illustrazioni da annettere ad un’edizione speciale del Blu Ray del film e la mia, raffigurante la mezzorco Garona e lo stregone Gul’dan, è stata una delle otto ad essere scelta (e che potrete trovare nell’edizione del Blu Ray in vendita esclusivamente da Game Stop. Anche in questo caso sono stato felicissimo di vincere e di divenire parte di un franchise così longevo e amato come Warcraft anche se, ammetto, che non sono un fan della saga al paragone di come lo sono per le Tartarughe Ninja. Adoro il fantasy e ho giocato al primo classico videogioco di Warcraft su PC, Uomini e Orchi , ma non sono un giocatore di ruolo, tanto di quelli dal vivo quanto a livello informatico, e non familiarizzavo con tutta la complessità della serie. Quando ho saputo del concorso mi sono infilato in un cinema a vedere il film e ho scelto di raffigurare Garona e Gul’dan perchè rientravano perfettamente nell’ambito delle figure che di più amo disegnare in genere: le donne forti e i mostri dinoccolati !
In ogni modo essere riuscito a vincere due concorsi indetti da due delle più grandi major Hollywoodiane, per film di grandissima divulgazione su icone pop transmediali conosciute globalmente (quindi entrambi con tantissimi partecipanti !), a seguito di selezioni di giurie qualificate del settore, mi ha dato quella spinta di sicurezza determinante per convincermi, ulteriormente, che la via del fumetto e dell’illustrazione è quella che per me è corretto percorrere.
Stefano: Tu sai benissimo che è stata pubblicata una miniserie targata IDW e DC Comics intitolata, manco a dirlo, Batman/Teenage Mutant Ninja Turtles. Cosa ne pensi del progetto? Ti piace come idea?
M – E’ probabilmente il fumetto che aspetto di più di leggere tra quelli in uscita. Batman e le Tartarughe Ninja insieme. E’ tutto così senza senso che può solo finire bene. Diciamocela tutta, i crossover sono sempre stati solo dei giochi per i fan, per far interagire personaggi che, di base, non hanno nulla a che spartire tra loro. Nessuno pensava di fare la storia del fumetto quando fecero incontrare Archie e il Punitore (si, è successo!) o Superman e Bugs Bunny (si, è successo anche questo!). Sono puro divertissment e funzionano quando sono consapevoli di esserlo, e mi sembra che questo tra l’Uomo Pipistrello e le Tartarughe sia costruito in tal senso. Vi racconto un aneddoto in merito: essendo cresciuto negli anni ’80 e da fan assoluto dei Ninja Turtles, come dicevo poco fa, avevo un’infinità delle classiche action figures e rispettivi veicoli della Playmates, ci giocavo tantissimo ma c’era una cosa che non sopportavo: non erano in scala con i Masters of the Universe (targati Mattel) ! Quando creavo i miei “crossover” sul tappeto di casa mi innervosivo perché He Man era troppo basso per guidare il Party Van delle Tartarughe e fare delle advances da macho a April O’Neil. Volevo che Skeletor e Shredder si unissero e che gli Eterniani arrivassero a New York per contrastarli insieme alle Tartarughe, ma davvero, quei giocattoli facevano di tutto per non “interfacciarsi”. Batman e le Tartarughe Ninja in uno stesso fumetto è, in un certo senso, il “playset” che ho sempre sognato da bambino dove tutti i giocattoli sono in scala tra loro e funzionano bene così! Il prossimo passo è far sedurre Barbie da Bruce Wayne. Vita dura per Vicki Vale e Catwoman!!
Stefano: Tra i tuoi tantissimi progetti ci sono state due illustrazioni realizzate per il Batman v Superman Concept Artbook e Dead xx Squad. Raccontaci qualche aneddoto su queste illustrazioni.
M – Voi tipi di Batman Crime Solver mi avete contattato e mi avete dato l’opportunità di disegnare dei personaggi DC Comics, e per di più tutti cattivi. Quindi sono stato contento due volte. In primis perché nel pantheon DC ci sono molti dei miei supereroi e supercriminali preferiti, in secundis perché adoro disegnare personaggi “non convenzionali” nei volti, nei fisici e nella postura, e, in genere con i cattivi c’è più da divertirsi in tal senso. Quando mi avete chiesto di ritrarre Luthor e Doomsday insieme, nella stessa immagine, per Batman v Superman – Concept Artbook ho subito pensato di giocare sulla differenza basica dei due: uno ha il cervello, l’altro i muscoli. Volevo che di Luthor si percepisse l’arroganza e il suo eccesso di personalità egomaniaca, e in contrasto l’imponenza fisica e brutale di Doomsday. Da lì ho costruito l’immagine: Luthor doveva primeggiare anche essendo fisicamente inferiore, doveva stare davanti, smargiasso, e “mimare” la posa di Superman con gambe divaricate e braccia sui fianchi, in fondo lui si percepisce il vero superuomo di Metropolis, mentre Doomsday praticamente inglobava quasi tutto lo sfondo con la sua massa muscolare imponente. Il vezzo di far si che il mantello dell’Ultimo Figlio di Krypton, strappato, tra le mani di Doomsday svolazzasse alle spalle di Lex, come se fosse lui a indossarlo per un semplicissimo gioco di sovrapposizione, ha dato alla tavola quello humour cartoonesco che contraddistingue un pò tutti i miei lavori.
Quando è stata la volta di Capitan Boomerang per Dead XX Squad , invece, ho giocato su qualcosa che ho sempre adorato nei villains di Flash, la loro persistenza nel combattere un nemico davvero troppo potente per loro. Non parlo dell’Anti – Flash o gli altri velocisti malvagi, ma dei cosiddetti “Rogues”, Capitan Cold, Heatwave, Trickster e tanti altri. Sono dei criminali da due soldi, con pistole che sparano raggi congelanti o abili a lanciare trucchetti esplosivi, e si mettono contro un tipo che può fare il giro del mondo mille volte nel tempo in cui sbattiamo le palpebre. Sono dei veri mentecatti, è impossibile che pensino di vincere, eppure non smettono mai di provarci. Il che me li rende troppo simpatici, come la Banda Bassotti, Dick Dusterdly o Wile E. Coyote. Non importa quante volte perdano, ci riproveranno sempre! Quindi ho pensato di ritrarre Capitan Boomerang che veniva schernito da Flash, riflesso in pose diverse nei boomerang lanciati verso l’osservatore. Ho immaginato che il Velocista Scarlatto – nella sua percezione del tempo a supervelocità, in cui tutto attorno a lui si muove al ralenti – nel tempo in cui Boomerang lanciava le sue lame lui potesse prendersi tutto il tempo che voleva per sbeffeggiarlo e rendere esplicita la fallimenterità del gesto del nemico. Ancora una volta mi interessava dare all’immagine un umorismo da cartoon classico, ma qui, visto il soggetto, è stato più facile!
Un paio di curiosità che valgono per tutte e due le illustrazioni:
– Sono entrambe inquadrate su di un asse obliquo. E’ una cosa che ho imparato dalla classica tv series anni 60 di Batman: i cattivi si inquadrano per storto, per accentuare la devianza delle loro menti e delle loro azioni. Nulla batte i classici, eh?
– Entrambe le illustrazioni mi sono state affidate MOLTO prima che vedessi i film Batman V Superman e Suicide Squad, quindi non avevo idea che, nelle pellicole in questione, Luthor avrebbe creato Doomsday e che Flash sarebbe apparso in un cameo per catturare Boomerang. Le cose sono due: o so predire il futuro o questi film stanno diventando davvero troppo prevedibili (Sinceramente propendo per la seconda ipotesi!)
Stefano: Fai una tua personale classifica dei fumetti e dei cartoni animati da più amati.
M – No, no! Nessuna classifica, pietà! Preferisco andare in completa anarchia e senza alcun gradiente di preferenza.
Per i cartoon: qualsiasi cosa diretta da Tex Avery e da Chuck Jones. Scooby Doo. I Looney Tunes. Tom & Jerry della MGM. I cartoon WB degli anni ’90: Tiny Toons; Animaniacs; Freakazoid. I Disney Afternoon cartoons: Duck Tales, Darkwing Duck, Goof Troop.
I comics: The Spirit e tutto Will Eisner. Savage Dragon e tutto Erik Larsen. Love & Rockets e tutto ciò che è disegnato da Gilbert Hernandez. Battle Chasers e tutto ciò che è disegnato da Joe Madureira. Watchmen. The Goon. Le storie di Superman scritte da Alan Moore, quelle scritte e disegnate da John Byrne e All Star Superman di Grant Morrison. Tutto il Batman di Frank Miller. Tutto il Batman di Grant Morrison. Qualsiasi storia di Batman disegnata da Norm Breyfogle. I Fantastici Quattro di Stan Lee e jack Kirby, di John Byrne, di Walt Simonson e di Mark Waid e Mike Weiringo. Wonder Woman di John Byrne. Le Tartarughe Ninja di Kevin Eastman & Peter Laird, di Simon Bisley e di Jim Lawson. Per un pugno di sangue di Kevin Eastman e Simon Bisley. Tutto Lanterna Verde scritto di Geoff Johns. Tutto il Daredevil di Frank Miller. Flex Mentallo e la Doom Patrol di Grant Morrison. Il Capitan America di Jim Steranko e quello di Ed Brubaker. La Lega degli Straordinari Gentlemen . Il Dr Strange di Stan Lee e Steve Ditko. Gli X-Men scritti da Claremont. Witch Doctor. Shadowpact e troppi, troppi altri!!
Stefano: Quali sono le fiere alle quali partecipi più frequentemente ed i nostri lettori dove possono trovarti?
M -Essendo un autore conosciuto principalmente all’estero le fiere a cui partecipo più volentieri, e dove ricevo più calore da parte del pubblico, sono la London Super Comic Con, a Londra, e l’Eurofurence, a Berlino. Entrambe ormai un must da molti anni a questa parte. E non è detto che non espanda presto la mia partecipazione ad altri eventi europei e non. In Italia ho avuto il mio battesimo come autore professionista nell’ormai tramontata Narnia Fumetto organizzata da Antani Comics e quest’anno sono stato felicissimo di poter esserci alla rinascita di Fumetterni, della medesima organizzazione. Se si rifarà io ci sarò.
Stefano: Progetti per il futuro?
M – E’ una domanda a cui di solito si risponde o prendendosi troppo sul serio o sviandola con una battuta tipo (imitando la voce del Prof degli Animaniacs) “quello che facciamo tutte le sere, Mignolo, tentare di conquistare il mondo!!!”.
Diciamo solo che finché la mia vita sarà scandita dallo svegliarmi per disegnare fumetti e andar a dormire dopo una giornata passata a disegnare fumetti io mi sentirò al posto giusto.
Stefano: Non posso lasciarti se non con le classiche due domande di questo blog. Cosa ti piace del personaggio di Batman e spiegacene le ragioni. Quale è la storia di Batman che preferisci in assoluto e perché?
M – Dopo anni passati a leggere Batman, e a seguire il personaggio su molte delle sue trasmigrazioni mediali off-comics, ho capito una cosa. Quel che mi piace di più di Batman è il contesto. Non amo Batman più di altri supereroi americani, ma di sicuro lo considero il personaggio che ha il miglior apparato contestuale. Gli spazi in cui si muove – Gotham City, La Bat Caverna, l’Arkham Asylum – i comprimari o i sidekick come Alfred e i vari Robin, la galleria dei nemici. Nessun altro supereroe può vantare un set scenografico e un cast di supporto paragonabile. Quello che mi piace di più di Batman, in sintesi, è ciò che lo circonda. E mi piacciono quegli autori che si ricordano le origini gotiche del personaggio e del suo contesto. Gotham è un freak show fatto di uomini pipistrello, pagliacci assassini, trapezisti folli, spaventapasseri ambulanti, donne felino e mostri e difformità d’ogni genere. E’ questo che rende il mondo di Batman interessante: è assurdo, imponente e raccapricciante. Se lo si “spiega” troppo o ci si arrende al realismo smette di incontrare i miei gusti.
Per quanto riguarda una storia di Batman in particolare, a rischio di esser banale, direi The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland. Ha scolpito meglio di qualsiasi altro testo quello che deve essere il rapporto tra il supereroe e il suo arcinemico.
Stefano: Vuoi salature i nostri lettori?
M – Ma certo! (Imitando Kurt Russell): “I saluti dello Zio Manthomex sono preziosi quando fuori la pioggia scroscia e i tuoni fanno tremare i pilastri del cielo!”
E per chi vorrà contraccambiare potrà farlo su Facebook, Deviant Art, Piccioncinema, Furaffinity o Patreon.
Suicide Squad: la mostra a Roma
Un sabato come tanti in centro commerciale di Roma. E’ periodo di saldi e la coda di auto che c’è per entrare lo dimostra. Ma io non vado a cercare nulla da comprare, desidero (e pure tanto) vedere. Il centro Commerciale e’ quello di Euroma2 (qui trovate la nostra anticipazione) e vado dritto al piano terra…la mostra di Suicide Squad mi aspetta! 🙂
Dopo la mostra dedicata all’ultimo film della Nolan’s Trilogy, (di cui vi ho parlato qui), la Warner Bros continua la campagna promozionale con una nuova Exhibit di alcuni cimeli della pellicola di David Ayer per aumentare l’hype e infiammare i dibattiti tra i fan. Ad attendere gli spettatori del nuovo film un mega manifesto ad altezza uomo in cui si può fare una foto di gruppo con tutti i personaggi della Squadra Suicida, uno stand up con cui fare la foto al fianco del Joker e una gabbia in cui sono reclusi i peggiori criminali del mondo DC Comics: Harleen Quinzel/Harley Quinn, Joker, Floyd Lawton/Deadshot, George “Digger” Harkness/Capitan Boomerang, quattro manichini che indossano abiti di scena originali rispettivamente di Margot Robbie, Jared Leto, Will Smith, Jai Courtney.
5 teche racchiudono gli oggetti di scena la corda di Slipknot, la maschera di Katana, l’urna di Incantatrice, il bastone del Joker e la mazza da baseball di Harley Quinn in gomma usate durante le scene di colluttazione, il monocolo/auricolare di Deadshot, il boomerang di Capitan Boomerang, le bende usate per le mani di Killer Crock, la toppa con la bandiera americana di Rick Flag. Ma il colpo d’occhio e’ andato indubbiamente ai costumi e accessori di scena indossati dai manichini che ci hanno rubato letteralmente gli occhi. Non a caso ho cercato di realizzare più fotografie per farvi vedere ogni dettaglio. Sul retro della gabbia sono stati apposti due schermi con in loop il trailer del film. In più e’ stato predisposto un banco di accoglienza per i visitatori della mostra in cui una gentile ragazza (appena uscita da Arkham – guardate la sua foto) distribuiva notizie sull’esposizione e alcuni gadgets targati Warner Bros. Di seguito una galleria fotografica ed un video, con audio live, per regalare a chiunque ci legge qui una Suicide Squad Expirience.
Test-screening di Suicide Squad a Los Angeles – Tutte le indiscrezioni
Se dobbiamo fidarci dei primi commenti su Suicide Squad, è la Harley Quinn di Margot Robbie a rubare indiscutibilmente la scena a tutti nel film di David Ayer. Warner Bros. ha concesso ad alcuni spettatori di vedere in anteprima il film a Union City, California, in una proiezione test. E le prime reazioni su Twitter fanno davvero ben sperare, dopo l’anteprima che si è tenuta sabato 21 Maggio a Los Angeles.
“Eccezionale”, “Consiglio a tutti di andare a vedere Suicide Squad ad agosto”, “Ne sarete sorpresi”, scrive una spettatrice. “Margot Robbie è una Harley Quinn perfetta, perfettamente folle”. Un’altra utente che, evidentemente, non ha visto molti film nella sua vita, ha scritto: “Il miglior film che abbia mai visto. Davvero folle. Ero scettica su Cara Delevingne come attrice, ma è piuttosto brava”. “Ha incontrato le mie aspettative, non vedo l’ora che esca ufficialmente”, scrive un altro spettatore. E ancora: “Questo è il film che avrebbe dovuto lanciare l’universo DC. Regia perfetta, da togliere il fiato”. “Due parole: HARLEY QUINN. È straordinaria”, commenta un altro fan.
- Margot Robbie è Harley Quinn
Non molti hanno commentato il Joker di Jared Leto, definito “incredibilmente diverso” e perfetto per lo stile folle del film. Ma noi siamo in grado di mostrarvi una guida a tutti gli artisti dei fumetti a cui il Joker di Jared Leto si ispira.
È confermato, inoltre, che il ruolo di Batman è piccolo e che Ben Affleck parla solamente con due personaggi.
La buona notizia è, comunque, che il film sembra mantenere la promessa di divertimento violento.
Nonostante alcune critiche piovute su Batman v Superman: Dawn of Justice, sono in molti a concordare come il Batman di Ben Affleck sia una delle cose migliori del film. Come sappiamo, a breve rivedremo il personaggio in Suicide Squad. La domanda che tormenta noi fan riguarda proprio il suo peso nell’avventura DC/Warner dedicata ai villain: quanto spazio verrà riservato a Batman? Quale sarà il suo peso nel film?
Da quanto abbiamo appreso finora, quello affidato a Ben Affleck sarà un ruolo piccolo, con poche scene. Rumor indicherebbero che non vedremo Batman alle prese con l’intera Suicide Squad, ma a quanto pare l’Uomo Pipistrello avrà una scena fondamentale ambientata nel presente con Deadshot. Nonostante le foto di scena rubate dal set canadese, invece, per il momento Batman e Joker non dovrebbero confrontarsi. La scena in cui vediamo Batman sul tetto dell’auto del Joker terminerà nell’acqua e Batman salverà Harley Quinn. Infine Batman comparirà in un flashback con Deadshot, ma i dettagli al momento non sono stati diffusi.
Se i rumor verranno confermati, Ben Affleck comparirà dunque in solo tre scene.
Terminato il lavoro su Suicide Squad, Geoff ha rivelato quale sarà il suo prossimo progetto: «Ora sto lavorando a Batman con Ben Affleck. E questo rende i miei parenti molto elettrizzati, in particolare mio fratello!».
E concludiamo con una curiosità.
Lo scavezzacollo Jared Leto, sempre in movimento e preda di quel filo di follia che da sempre lo contraddistingue e che lo ha portato a vestire i panni del Joker in Suicide Squad, il buon Leto ha condiviso pochi giorni fa via Instagram la sua ultima “conquista rocciosa”, intesa come ultimo gigante della natura valicato dall’attore.
Infatti, lunedì 23 Maggio, Leto ha postato una foto che lo ritrae in compagnia del guru dell’arrampicata Jimmy Chin, mentre scalano insieme le altissime pareti della montagna El Capitan del Parco di Yosemite. Ci vogliono calma e concentrazione per valicare questo gigante di 2.307 metri, che con la sua parete verticale denominata Nose costituisce una delle sfide di alpinismo più estreme e popolari al mondo. E Leto sembra davvero tranquillo!
Interpretato anche da Will Smith nel ruolo di Deadshot,

Will Smith è Deadshot
Joel Kinnaman nel ruolo di Rick Flag,

Joel Kinnaman è Rick Flag
Jai Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang,

Jai Courtney Capitan è Boomerang
Jay Hernandez nel ruolo di El Diablo,

Jay Hernandez è El Diablo
Adewale Akinnuoye-Agbaje nel ruolo Killer Croc,

Adewale Akinnuoye-Agbaje è Killer Croc
Karen Fukuhara nel ruolo di Katana,

Karen Fukuhara è Katana
Cara Delevingne nel ruolo di Incantatrice

Cara Delevingne è Incantatrice
Adam Beach nel ruolo di Slipknot

Adam Beach è Slipknot
e Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Ben Affleck che interpreterà ancora Batman.
Suicide Squad arriverà in Italia il 18 agosto, distribuito da Warner Bros e noi di Batman Crime Solver abbiamo in caldo un’altra sorpresa per tutti voi…continuate a seguirci.
Suicide Squad: Quello che vorreste sapere sul film dopo Batman v Superman
Squadra Suicida (nota anche nell’originale Suicide Squad) è un’organizzazione segreta di personaggi dei fumetti, pubblicata da DC Comics. Con lo stesso nome ci si riferisce alla Suicide Squad che debuttò sul numero 25 di The Brave and the Bold (1959), e alla Task Force X, che apparve originariamente sul terzo numero della miniserie Legends (1986).
Il gruppo è composto da diversi criminali del mondo DC, cui il governo chiede, in cambio della libertà o della loro vita, di compiere delle missioni estremamente rischiose.
Sebbene la formazione della Squad sia abbastanza variabile, i membri principali del gruppo sono:
Deadshot, tiratore scelto e killer psicopatico;
Capitan Boomerang, incallito criminale misogino maestro nell’uso dell’arma omonima;
Conte Vertigo, despota europeo decaduto, in grado di alterare il senso dell’equilibrio negli esseri umani;
Nightshade, la signora delle ombre;
Adam Cray, criminale in possesso dei poteri di Atomo;
Bronze Tiger, ex spia, maestro di arti marziali e leader del gruppo;
Bane, criminale dotato di forza sovrumana, che arrivò a spezzare la schiena a Batman;
Poison Ivy, eco-terrorista che odia gli uomini e comanda le piante;
Amanda Waller, agente del governo dalla volontà d’acciaio, coordinatrice delle missioni.
Gia’ in tv, gli spettatori del piccolo schermo hanno dimostrato di apprezzare la Squadra Suicida che per la prima volta appare nell’undicesimo episodio (Giustizia assoluta) della nona stagione di Smallville, contemporaneamente alla prima apparizione nella serie della Justice Society of America.
L’esperimento e’ talmente piaciuto che la stessa squadra di mercenari appare anche nell’episodio Suicide Squad della seconda stagione di Arrow, dove il team è formato da Ben Turner/Bronze Tiger, Amanda Waller, John Diggle, Mark Scheffer/Shrapnel, Floyd Lawton/Deadshot e Lyla Michaels.
Ora, la Atlas Entertainment, DC Entertainment, Dune Entertainment, tramite la distribuzione della Warner Bros, hanno deciso di realizzarne un film.
In breve la trama tratta di un’agenzia governativa che decide di reclutare una squadra di malvagi con superpoteri per una missione segreta in cambio di clemenza.
Il cast di Suicide Squad sara’ composto da: Jared Leto sarà il Joker, Will Smith Deadshot, Joel Kinnaman sarà Rick Flag, Jai Courtney Boomerang, Margot Robbie la compagna del Joker, Harley Quinn, Cara Delevigne Enchantress (Incantatrice) e Viola Davis interpretera’ il ruolo di Amanda Waller.
Kinnaman sarà dunque l’uomo a capo della squadra. Il compito più difficile, comunque, spetta al premio Oscar Jared Leto, chiamato a incarnare una delle figure più iconiche del fumetto, resa ancora più tale dall’interpretazione del compianto Heath Ledger. Jared Leto apparirà sul grande schermo, dopo le straordinarie performance di Jack Nicholson nel primo Batman di Tim Burton e di Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. “E’ una grande sfida professionale – ha dichiarato Leto – entrare nei panni di un personaggio che ormai è molto vicino ad essere shakespeariano, perché è questo che i fumetti e le graphic novel stanno diventando, giusto? E’ un bellissimo disastro di ruolo.”
“Per entrare nei panni del Joker devo prendere parecchio peso. Significa che devo nutrirmi praticamente ogni due ore, e io non sono mai stato bravo a mangiare molto…”
Scritto e diretto da David Ayer, il film e come via abbiamo anticipato è basato sul fumetto ideato originariamente da Robert Kanigher e Ross Andru nel 1959.
Dopo due mesi di pre-produzione le riprese si svolgeranno in Canada, a Toronto, negli studi Pinewood, a partire da aprile. Il film uscirà il 5 agosto 2016 negli Stati Uniti.