Hans Zimmer compone la colonna sonora di Batman v Superman: Dawn of Justice

Hans Florian Zimmer, musicista e compositore tedesco, è a capo del dipartimento musicale dello studio cinematografico DreamWorks. Per quasi tre decenni, ha composto musiche di film di grande successo.
Zimmer è anche noto per il suo lavoro sulle partiture della trilogia di Batman di Christopher Nolan per la quale ha collaborato anche con James Newton Howard. A causa del numero eccessivo dei compositori che hanno contribuito della colonna sonora la commissione dell’Academy in un primo momento aveva escluso il film dalla corsa all’Oscar. Zimmer è riuscito a convincerli dimostrando che i film moderni hanno sempre più bisogno di collaborazioni. Delle sue colonne sonore vi abbiamo parlato qui  e anche qui, ricordate?
Oggi, Zimmer torna a far parlare di se, perche’ affrontera’ anche il tema sonoro del nuovo film Batman v Superman: Dawn of Justice, diretto da Zack Snyder. Attualmente pare che non ha ancora cominciato a scrivere la colonna sonora del film, stando a quanto ha ammesso ai microfoni di MTV, ma pare che ha già in mente un paio di idee. Zimmer spiega che sta provando a realizzare un tema per ogni personaggio come ad esempio Acquaman, Wonder Woman.
“Sto cercando, mettiamola così. Ma siamo agli inizi. Ma si, naturalmente, idealmente è quello che uno vuole fare”.
Ma potremmo aspettarci da parte sua la realizzazione delle colonne sonore degli altri film DC? Zimmer ammette che non lo sa.
“Lo studio deve coprire la sua scommessa, se rovino questo. Allo stesso tempo dovete ricordare che provengo da dieci anni di Batman, quindi è davvero importante per me non tradire il lavoro che abbiamo fatto con Chris [Nolan]. Quindi è una reinvenzione e il modo in cui lo sto reinventando è non facendo la parte di Batman, ho il mio amico Junkie XL che fa Batman, quindi sarà un tono un po’ diverso”.
Ecco qui la sua intervista ad MTV:

Fonte: [MTV]

Pubblicità

Michael Keaton e…il terzo film di Batman

Batman-HPMichael Keaton è lo storico interprete dei due Batman diretti da Tim Burton usciti nel 1989 e nel 1992. Dopo Batman Returns, la Warner e Burton stavano pianificando un terzo capitolo, anche se poi la major ha optato per un rilancio del franchise più pop e meno dark con i due lungometraggi di Joel Schumacher.

Di recente l’attore che ha impersonato Bruce Wayne e il suo alter ego ha partecipato al podcast WTF con Marc Canton, dove ha espresso le sue idee a riguardo di questo film mai nato e altri aneddoti.

Keaton racconta che dopo aver girato Beetlejuice con Burton, aveva appreso che il regista stava pianificando un lungometraggio su Batman e che il filmmaker desiderava che lui leggesse il copione, dato che era intenzionato a averlo come protagonista.

Al tempo non conoscevo bene il fumetto, i suoi aspetti pulp, avevo dimestichezza più che altro con lo show televisivo. Dopo aver letto Il Ritorno del Cavaliere Oscuro mi sono interessato di più.

Lui e Tim Burton condividevano l’idea che doveva trattarsi di un personaggio estremamente depresso, un vigilante problematico.

Tempo fa, Keaton aveva dichiarato di non aver visto la Trilogia di Christopher Nolan nella sua interezza e, a quanto pare, non è stato fatto nulla per sopperire alla cosa anche se quelle riservate al regista inglese sono parole di elogio:

Quello che ci ha lavorato adesso, Chris Nolan, è un tizio pieno di talento. Ma lo dico come se li avessi visti, cosa che in realtà non ho fatto. A dire il vero non ho visto molto neanche del secondo che ho fatto io.

Tornando al terzo film che lui e Burton non hanno mai girato, scopriamo che si sarebbe trattato di una pellicola sulle origini del personaggio, sulla falsariga di Anno Uno di Frank Miller (seminale graphic novel cui Batman Begins di Nolan è fortemente debitore):

La direzione intrapresa da Nolan è esattamente quella che volevamo percorrere noi. Volevamo vedere come e perché questo tizio aveva deciso di mettersi in gioco in questo modo. Potevamo sistemare tutti quegli aspetti che, magari, avevamo smarrito per strada. Poteva trattarsi di un progetto davvero brillante.

(Fonte: Collider)

Quattro chiacchiere con Christopher Nolan

5

Mercoledì 28 novembre 2012, di sera, al Walter Reade Theater del Lincoln Center di New York, la Film Society ha tenuto l’incontro ‘A Evening with Christopher Nolan‘. Durante la serata il regista e il moderatore Scott Fundas hanno ripercorso la storia del personaggio di Batman, nella trilogia creata da Nolan, che ha permesso di togliere dal ghetto, i film tratti dai fumetti.

Non sono un grande appassionato di fumetti. Non ho mai preteso di esserlo. È molto pericoloso far finta di essere un fan dei fumetti. Ti riconoscono molto velocemente… Ma quello che ho visto è stato molto chiaro, un divario identificabile nella storia del cinema”.

Sebbene abbia conosciuto il personaggio di Batman a cinque anni, con la serie televisiva interpretata negli anni sessanta da Adam West, Nolan è sempre rimasto affascinato dalla sensazione che le storie narrate nei fumetti fossero ambientate in un mondo reale.

Se si guarda a quello che Tim Burton ha realizzato, ha creato un mondo molto specifico in cui ha inserito Batman. Quello che ho sentito di non aver visto, è quello che ho percepito dalla lettura dei fumetti, un mondo ordinario in cui tutti possiamo camminare”.

IlCavaliereOscuroIlRitornoMichellePfeifferparladiAnneHathawayeCatwoman

La sua trilogia di Batman è stata inoltre fortemente influenzata da Bond, spiega il regista. La spia che mi amava ha influenzato Nolan nella sua concezione della portata e della scala di un film, mentre dai film di 007 degli anni sessanta, il regista ha ripreso una tematica che è stata inserita in tutti e tre i film della sua trilogia: ricreare le paure della gente, con il terrorismo, simboleggiato da Ra’s al Ghul in Batman Begins, il Joker in Il cavaliere oscuro e da Bane in Il cavaliere oscuro – Il Ritorno.

È interessante notare che i film di James Bond, negli anni ’60, erano principalmente sulla Guerra Fredda. Hanno introdotto molto specificatamente la minaccia del terrorismo nucleare per la prima volta nei film ed erano molto più vicini di quanto si creda, in termini di cultura pop, a quello che la gente temeva in quel momento. E credo che una delle cose interessanti in un film d’azione ambientato in una grande città americana dopo l’11 settembre, se si è onesti per quel che riguarda le nostre paure e quello che potrebbe minacciare questa grande città, allora dobbiamo pensare al terrorismo e a come possa essere presentato nell’universo di Batman. E penso che l’abbiamo affrontato con molta sincerità”.

Chi ha letto le dichiarazioni di Sam Mendes, ricorderà che il regista aveva ammesso di essersi ispirato al Cavaliere oscuro per realizzare Skyfall. Parlando del suo processo lavorativo, Nolan ha spiegato perché in Batman Begins, Batman non viene mai mostrato chiaramente:

Se fosse arrivato completamente formato in un mondo normale, non un mondo come quello di Tim Burton, con le orecchie e il mantello, sarebbe ridicolo. Quindi la soluzione era quella di riuscire a vedere il simbolismo, perché sta facendo questo, e cercare di coinvolgere il pubblico nel processo mentale che cerca di capire come riuscirà a far spaventare i criminali. È uno dei motivi per cui in Batman Begins non mostriamo mai chiaramente Batman. Lo mostriamo come uno spettro terrificante”.

Per poter convincere lo studio a far entrare Batman a quasi un’ora dall’inizio del film, Nolan assieme a un assistente, è andato a visionare tutti i più importanti blockbuster per segnarsi quando l’evento principale della storia occorre nel film. Ha cominciato così a dissezionare questo tipo di pellicole, a cui non aveva mai lavorato prima, per capire come funzionavano e per aiutare David Goyer e ideare la sceneggiatura. Sebbene Nolan ammiri la versione gotica di Gotham ideata da Tim Burton, un grande spunto per ideare i suoi film lo ha ricevuto dal Superman di Richard Donner. Come in Superman, Nolan voleva assumere degli attori iconici in piccoli ruoli.

Ho riguardato il Superman di Richard Donner, dove ha assunto Marlon Brando e Glenn Ford e Ned Beatty. Tutti questi personaggi sono stati interpretati da queste star terrificanti. Così abbiamo scelto di procedere con questo tipo di casting”.

Ha poi aggiunto di aver concepito Batman Begins come un film d’azione, non sui supereroi, una scelta che spiega perché il personaggio ha i piedi così saldamente per terra.

Quando la discussione si è spostata su Il cavaliere oscuro, Nolan ha confessato che aveva incontrato Heath Ledger quando stava facendo il casting di Batman. L’attore aveva educatamente spiegato al regista, perché non avrebbe mai partecipato a un film basato sui fumetti. Quando i due si sono incontrati di nuovo, questa volta per il ruolo del Joker, Ledger era interessato al progetto.

Gli avevo spiegato quello che volevo fare con Batman Begins, e penso che forse ha pensato che ero riuscito a farcela”, spiega il regista. E sebbene il fratello Jonathan stava ancora lavorando alla sceneggiatura, i due Nolan sapevano già come avrebbero voluto il personaggio, e questa volta sono riusciti a convincere Ledger a partecipare al film.

Non gli piaceva lavorare troppo. Gli piaceva fare un personaggio e poi smettere di lavorarci per un tempo sufficiente fino a quando non avesse nuovamente fame [per quel ruolo]. E questo è quello che è successo quando è entrato, era davvero pronto a fare una cosa del genere”.

E mentre la sceneggiatura veniva portata a termine, Ledger ha passato mesi e mesi a pensare al personaggio, prendendo spunto dal romanzo di Arancia meccanica, e dai dipinti di Francis Bacon, alcuni dei materiali di riferimento che gli aveva mandato il regista. Ma il vero lavoro è cominciato quando Ledger ha dovuto costruire il personaggio, basandosi sullo script.

Come molti artisti, coglie qualcosa all’improvviso. Così non puoi sederti e dire, ‘Va bene, adesso farai il Joker. Mi farai vedere come sarà’. Dovevi dire: ‘Leggiamo questa scena. Non recitare, basta leggere’. E lui si sedeva con Christian e c’era una frase o due in cui la sua voce era un po ‘diversa, in cui gettava un po’ una risata. E poi quando filmavamo i test dei capelli e il trucco e provavamo aspetti diversi, lì ha cominciato a muoversi. Avevamo questi coltelli di gomma e li ha scelti come arma ed ha esplorato il movimento del personaggio. Non stavamo registrando il suono, così si sentiva in grado di poter iniziare a parlare e a mostrare qualcosa di ciò che stava per fare. E in questo modo, è come se avesse preso all’improvviso il personaggio”.

jokerposterilcavaliereoscuro

La voce del Joker ha preoccupato Nolan all’inizio, a causa del suo strano cambiamento di tonalità.

Tutto questo era basato sulla tecnica Alexander, dove, se usi una nota alta, dopo sei in grado di usare una due ottave più bassa. È un modo per abbassare la voce. Quindi hai questo personaggio che non capivi mai bene, quale direzione avrebbe preso il tono della sua voce. Proprio come nei suoi movimenti fisici – non sai come ha intenzione di muoversi, è sempre una sorpresa – anche il tono reale della sua voce era sempre una sorpresa. A volte era incredibilmente bassa e minacciosa e altre volte era in un certo senso leggera”.

La prima scena è stata girata con il Joker, era il prologo girato in IMAX, dove Ledger indossa per quasi tutto il tempo una maschera e parla pochissimo. Quando il Joker si toglie per la prima volta la maschera, la sua faccia era andata fuori focus, a causa della poca praticità con queste cineprese di Nolan. Il regista ha dovuto richiamare Ledger per un reshoot. L’attore era preoccupato che qualcosa fosse andato storto con la performance che aveva ideato, ma Nolan ha cercato di convincerlo che si trattava di un semplice problema tecnico.

Era fantastico, ma quando abbiamo guardato i giornalieri era leggermente fuori fuoco. Così ho chiesto delle nuove riprese ed ho ricevuto questa atterrita telefonata da Heath che diceva ‘Cosa ho fatto?’ Era la prima volta che ci aveva mostrato la voce e il personaggio [per davvero] e volevamo rifarla! [Ride]. Ma gli ho detto ‘No, no, è grandiosa’, ma non mi ha mai completamente creduto”.

Alla fine una volta tornato alla sala di montaggio, Nolan ha deciso di utilizzare la scena fuori fuoco.

Era magica. Era così. E penso che una parte di lui sapeva che non poteva riprodurla perché si era così immedesimato”.

Prima di finire questa chiacchierata, è stato chiesto a Nolan di parlare dell’Uomo d’Acciaio: “La produzione è molto più facile della regia. La sto facendo mentre parliamo”, scherza il regista. “Penso che sia eccezionale. È qualcosa che non ho mai visto prima, è una versione molto particolare e nuova su Superman. Penso che le persone verranno conquistate, ma non uscirà fino alla prossima estate. Ci sono molte cose da finire, ci sono diverse cose molto complesse in corso. Penso che sarà molto divertente”.

Testo di Marlen Vazzoler e Fonti HitFix, The Playlist, awardsdaily

Le locandine della trilogia di Nolan

Arriva Bat-memorabilia, nuova e interessante. Direttamente dalla pagina ufficiale Facebook ChristopherNolanItalia, ecco il racconto di Slask che ci tiene sempre aggiornati sulle novità del nuovo Bat-film di Nolan e ci invia un suo commento sulle tre locandine-teaser che hanno caratterizzato l’uscita dei tre bat-film.
Impreziosiamo, il lavoro di Slask con una breve descrizione dei tre film.
Batman Begins è un film del 2005 diretto da Christopher Nolan e basato su Batman, il film è un Reboot della saga, cioè ignora le pellicole precedenti, non considerandole per la stesura della trama.
A Luglio del 2008, arriva in Italia un film direct-to-video: Il cavaliere di Gotham, una raccolta di cortometraggi animati realizzati in stile anime, che coprono l’arco temporale tra Batman Begins e il cavaliere oscuro (The Dark Knight) che viene distribuito nelle sale statunitensi a partire dal 18 luglio 2008. La raccolta dei sei OAV ispirati al personaggio di Batman, sono stati prodotti da DC Comics e Warner Premiere, realizzati dagli studi giapponesi Madhouse, Studio 4°C, Production I.G e Bee Train, e distribuiti in un unico volume da Warner Home Video. A voi la cover del dvd.

Come anticipato nelle nostre news, arriverà nelle sale il cavaliere oscuro – Il ritorno (The Dark Knight Rises) film sempre diretto da Christopher Nolan la cui visione è prevista per il 20 luglio 2012 negli Stati Uniti, mentre in Italia l’uscita è prevista per il 29 agosto 2012.

E ora a voi le Bat-Locandine della trilogia di Nolan, interamente commentate in esclusiva dalla pagina Facebook ChristopherNolanItalia!

 

Questo è il primo poster della saga batmaniana di Chris Nolan che ho acquistato; precisamente è la primissima locandina promozionale, il teaser poster che deve “annunciare” l’uscita di un film.
Nolan e la Warner Bros. hanno sempre sfruttato bene questi poster di lancio, che non essendo delle locandine definitive hanno il compito di attirare l’attenzione e suscitare curiosità con immagini di grande effetto quando ancora le immagini della futura pellicola scarseggiano.
Come per gli altri poster che ho comprato, mi sono dovuto rivolgere a ebay, perchè non penso che in Italia ci siano negozi abbastanza forniti o con una scelta ampia per questo tipo di prodotti. Non ricordo esattamente il prezzo, ma ricordo che ho comprato senza esitazioni, perchè ho ammirato fin da subito questa figura nera, iconica e visibilmente tormentata che si staglia sul tramonto. Per me, appassionato di cinema e fumetti, rappresenta la perfetta fusione tra questi due mondi, e non potevo non volerla vedere in camera mia ogni giorno.

Questa qui è in assoluto la locandina che preferisco di tutta la trilogia del Cavaliere Oscuro (anche questo il primo teaser poster). Eppure parliamo di tantissime locandine, alcuni veramente accattivanti e di grande impatto, specialmente per questo secondo film; ma quello che rappresenta questa immagine, a livello iconografico e metaforico, è l’apice dell’estro visivo impiegato nella mastodontica campagna promozionale del film.

Quando è stata rilasciata (non vorrei sbagliarmi ma potrebbe addirittura risalire a Dicembre 2006… pensate, un anno e mezzo prima dell’uscita nelle sale) si sapeva poco e niente sul film, ma ricordo che appena l’ho vista sono rimasto folgorato; ogni cosa in questo poster è al suo posto, perfetta: il logo, il titolo del film, i colori, l’immagine di Batman.
Sono rimasto ammaliato da quanto fosse semplice ed essenziale, e quanto affascinante fosse l’idea di questa visualizzazione, con la silhouette di Batman in una stanza buia, di spalle mentre osserva questa grande vetrata con la sterminata Gotham City, immersa in tinte nere e azzurre (che avrebbero poi contraddistinto la magnifica fotografia del film). Il solitario uomo pipistrello che vigila nella notte su una metropoli sconfinata e oscura. Il logo reinventato per il franchise, e ormai diffusissimo e utilizzato anche nei fumetti, tutto nero con fasci di luce che emergono dall’interno, e sopratutto la scritta che rivela il titolo: THE DARK KNIGHT. Quanto dannatamente suona bene questo titolo, per la prima volta “Batman” viene omesso, e la pellicola ci viene presentata con il soprannome che ha consacrato il personaggio nell’era moderna. Semplicemente perfetto.
Questo teaser poster racchiude in sè l’essenza di Batman, lo spirito del lavoro fatto da Chris Nolan per portare sul grande schermo la sua visione dell’Uomo Pipistrello, la carica e il carisma di una figura rinata sotto una nuova luce. Fin da questa prima immagine promozionale, Nolan aveva già azzeccato tutto, e non appena ho trovato l’occasione su ebay me ne sono accaparrato una copia. La più grande soddisfazione però è stata quando l’ho appeso accanto al primo poster, quello di Batman Begins, perchè per la prima volta mi sono reso conto che questo regista stava seriamente ponendo le basi per un grande e meraviglioso affresco cinematografico, che di lì a poco avrebbe regalato a tutti i fan come me emozioni indescrivibili.

 

Questo poster è l’ultimo arrivato. A differenza degli altri è costato un po’ di più, vuoi perchè l’ho acquistato non appena sono state stampate le prime copie, vuoi perchè ormai la trilogia di Chris Nolan è conosciuta e rinomata dappertutto (e inoltre è double-side, con la stampa su entrambi i lati). Il teaser poster di The Dark Knight Rises è forse il più incisivo di tutti, talmente rappresentativo che per la prima volta non compare neanche il titolo del film: la sagoma del celebre logo del Batman nolaniano è immediatamente riconoscibile e occupa quasi tutto l’area del poster; per la terza volta lo stile è stato reinventato, e stavolta il logo è formato dai bordi di palazzi distrutti e macerie in rovina. Il messaggio alla base di questo nuovo e ultimo capitolo della saga è chiaro.
Dopo i toni arancio del primo film, e azzurri del secondo, stavolta Nolan ha scelto il bianco come colore da opporre all’oscurità. Ciò che emerge da questo schema apparentemente casuale è invece una struttura visiva e tematica molto precisa, ricorrente nei messaggi trasmessi dai film: Batman Begins rappresentava il tramonto, con gran parte delle scene ambientate al crepuscolo, The Dark Knight è simboleggiato dalla notte, l’oscurità che inghiottisce il cavaliere oscuro al termine della storia; The Dark Knight Rises è il film che celebra l’alba, la rinascita di Batman. Tutto quanto, la campagna promozionale, le scelte fotografiche e scenografiche (l’uomo pipistrello comparirà, per la prima volta in un film, in pieno giorno), il significato del film, conduce a questo concetto.
Gli altri due poster erano stati acquistati dopo aver visto i film, di solito non acquisto locandine di un film che non conosco o che non mi sono piaciuti. Ma questa volta era diverso, stavolta ho dato la mia fiducia incondizionata a questo autore, il regista che mi ha regalato i film su Batman che non mi sarei mai sognato di vedere. E mentre appendevo il poster accanto agli altri, e prendevo visione di questa trilogia simbolica sulla mia perete, non ho potuto non pensare con nostalgia ed emozione a tutto il percorso che mi ha portato fin qui, dopo quasi 8 anni. La leggenda finisce, e ne è valsa la pena seguire il viaggio fin qui, ora che ci avviamo alla conclusione di tutto.