Peacemaker, l’opinione di Alessandro Di Nocera sulla serie tv

James Gunn si ricorda di essere stato autore di fumetti underground e di aver esordito al cinema coi film della Troma e mette in piedi la serie “Peacemaker”, prodotta da HBO Max e proposta in Italia da Timvision, tirando fuori dal limbo e reinterpretandoli a cazzi suoi alcuni personaggi minori della DC Comics.

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STORIA DEL FUMETTO MODERNO: PIPISTRELLI E RINASCIMENTO AMERICANO – Parte 5/6

L’attenzione dei media e dei collezionisti è ora focalizzata sulla DC Comics ma è la marvel che controlla il quaranta per cento dei trecento milioni di dollari dell’industria delle nuvole parlanti. La Casa delle Idee sta uscendo infatti con più albi degli altri editori, circa cinquanta titoli mensili e, con una distribuzione totale di sette milioni di copie. Tuttavia rimangono in campo venticinque editori indipendenti che forniscono più libertà creativa agli autori e permettono uno sviluppo dell’industria mai visto dai primi anni ’50. Ancora novità per Batman: su Killing Joke (1988), albo unico disegnato dal bravo Brian Bolland, Alan Moore riscrive le origini del folle Joker, criminale avversario e controparte psicopatica dell’oscuro Detective di Gotham e decreta la fine di Batgirl (Barbara Gordon) che da un parziale ritiro viene, con questa storia, segregata su una sedia a rotelle. Su The Cult (1988), miniserie di quattro albi prestige, Jim Starlin, autore anche di “A Death in the Family”, e il disegnatore Berni Wrighson, sprofondano Batman nelle pesanti atmosfere dell’horror. Comparso su Detective Comics nel maggio 1939 tocca al nostro Chirottero Umano festeggiare i cinquanta nel 1989, anno che segna anche il suo ritorno sulla scena cinematografica. Continua senza diminuire d’intensità l’interesse dei lettori e, anche la Marvel Comics festeggia il numero uno dell’omonima rivista edita nel novembre 1939, e i cinquant’anni di eroi come la prima Torcia Umana, Submariner e altri. Entrambe le Majors gestiscono quasi il settantacinque per cento delle vendite nei negozi specializzati, ma ci sono ancora oltre settantacinque piccoli e medi editori che pubblicano centinaia di titoli. In libreria, all’attenzione della critica e all’esame dei media, molti fumetti in graphic novels e albums.

Gli anni ottanta si chiudono con un crescente interesse nel medium fumetto e all’incremento di un sempre più vasto pubblico. Di quest’anno Arkham Asylum, hardcover DC dove la coppia di artisti inglesi, Grant Morrison e Dave McKean propongono l’atmosfera folle e oscura del manicomio criminale di Gotham dove le paure e i dubbi di Batman si infrangono contro le pazze sicurezze del Joker in un confronto senza speranza. Al pessimismo imperante risponderà lo sceneggiatore Marv Wolfman che, nei numeri dal 440 al 442 di Batman e su The New Titans n.60 e 61, costruirà le basi per l’arrivo del terzo Rabin “ufficiale”, Timothy Drake, nella saga di A Lonely Place of Dying. Nel Novembre 1989 si inaugura Legends of the Dark Knight, la terza collana dedicata al “Caped Crusader”. La serie si frammenta in avventure che si dipanano in pochi albi con la possibilità di racchiudere successivamente il tutto da immancabili volumetti da libreria. gli autori, tra i migliori del momento, cambiario ad ogni miniserie proponendo teams come quello di Shaman (storia che inaugura la serie nel novembre 1989) composto da Dennis O’Neil, Edward Hannigan e John Beatty o il duo di Gothic (n.10, agosto 1990), composto da Grant Morrison e Klaus Janson, decisamente più titolati di quelli impegnati nelle serie regolari.

Il Batman di queste vicende è comunque quello dei primi anni che, privo di Robin, raccoglie la lezione dell’eroe tenebroso legato ai tempi storici inquieti che, alla Marvel è proposta da Wolverine, il Punitore, Ghost Rider e altri. La DC ritorna alle ipotesi più intriganti con Gotham by Gaslight (1989), disegnato da Mike Mignola (Batman contro Jack lo Squartatore nella cornice vittoriana) ed è con questo albo che gli sceneggiatori ritornano ai What if pre-Crisis dove realtà alternative e tempi passati e futuri si scatenano, così nasce la collana di albi fuoriserie Elseworlds dove tutto è possibile. Nonostante tutto però è la Marvel che, eterna rivale DC, inaugura i ’90 con un nuovo record di distribuzione; Spiderman n.1, scritto e disegnato da Todd McFarlane, vende oltre due milioni e settecentomila copie in sei edizioni simultanee. La Dark Horse diventa la terza editrice più popolare dopo Marvel e DC Comics pubblicando le trasposizioni a fumetti di film di successo come Aliens, Terminator e Predator. Il cacciatore alieno di Predator si scontrerà in seguito con Batman (1991), in una miniserie di tre numeri frutto di una breve collaborazione tra case editrici. Riappare il fumetto horror che passa dagli adattamenti di romanzi come Vampire Lestat di Anne Rice o Nightbreed tratto dai lavori dello scrittore inglese Clive Barker. La DC Comics organizza i suoi migliori autori in una linea adulta destinata a diventare Vertigo, dedicata soprattutto alle ambientazioni dell’ orrore, così sceneggiatori e disegnatori inglesi come Alan Moore, Neil Gaiman, Grant Morrison, Dave Gibbons, Brian Bolland e Alan Grant, propongono al pubblico le proprie versioni di Sandman, Swamp Thing, Doom Patrol, Animal Man e altri titoli di successo.

STORIA DEL FUMETTO MODERNO: PIPISTRELLI E RINASCIMENTO AMERICANO – Parte 1/6

Ogni personaggio dei comics che attraversi quasi 80 anni di avventure deve necessariamente evolvere. Impossibile sarebbe immaginare oggi un Batman anni ’60, magari un derivato di quello interpretato da Adam West nei telefilm, diviso tra umorismo e cattivo gusto, o anche accettare senza obiezioni la sobrietà anatomica e le storie iperrealiste del periodo disegnato dal grande Neal Adams. Alla base di questa evoluzione, una somma di cambiamenti storici, economici e grafici che impediscono ad un character di ristagnare pena l’abbandono dei propri lettori, attratti in America come nel nostro Paese, da uno sgargiante sfavillio di novità. Entriamo così direttamente nel più vasto movimento grafico che il fumetto moderno delimiti, per altro senza troppa chiarezza, e che molti hanno definito Rinascimento Americano, una sferzata di rinnovamento che copre quasi dieci anni di produzione (ma vedremo che le basi sono gettate ancora prima) e arriva, seppure con notevoli scossoni, fino ai giorni nostri. Il Pipistrello deve molto a questo periodo e, anche se una delle conseguenze più discutibili sarà il filone “morte e distruzione” che porterà Batman al ciclo Knightfall, la trama ricostruita da Frank Miller negli anni in questione, rimane la base di lavoro su cui si muovono a tutt’oggi i nuovi sceneggiatori e disegnatori del Crociato di Gotham. Le prime fasi di un rinnovamento sono chiaramente legate ad una crisi e, mentre la grafica comincia a raccogliere già dal 1977 le prime influenze europee legate a Métal Hurlant, rivista sul fumetto fantastico francese edita dal gruppo nato il 19 dicembre 1974 sotto la sigla Les Humanoides Associés, e alla fantascienza di un dopo bomba “hard boiled” della britannica 2000 A.D., che presenta autori come Brian Bolland, Alan Davis, Dave Gibbons e Alan Moore, influenze che permetteranno il lancio americano di Heavy Metal con un impatto sullo stile dei disegnatori del periodo pari a quello del fumetto underground negli anni ’60, alla fine dei ’70 assistiamo ad un vero e proprio calo delle vendite. Ad una rapida espansione iniziata nel 1975, si risponde così tre anni dopo con pesanti tagli eseguiti sui titoli marginali. Il 1978 costringe le grandi Majors, DC Comics e Marvel, a attestarsi sulle collane più forti. Per la Casa delle Leggende, il declino delle vendite, che porterà più di cinquanta titoli, varati nei tre anni precedenti, al ristretto numero di sei, sarà definito “DC Implosion” (ne parliamo qui con lo scrittore Luigi Siverio) costringendo la società alla revisione di tutto il processo di distribuzione.

Quest’anno segna però la nascita della prima Graphic Novel, Empire, pubblicata dal Berkley Books, scritta e sceneggiata dal noto scrittore di fantascienza Samuel R. Delany e disegnata da Howard Chaykin, che avrebbe poi ripetuto l’esperienza negli anni successivi con The stars my destination (1979) su testo di Alfred Bester, e con The sword of heaven, the flowers of hell (1980) di Michael Moorcock, albi che entrano nei canali di vendita tradizionali e nelle librerie tentando la distribuzione ad un pubblico adulto.

Formata da Frangoise Mouly e dal disegnatore Art Spiegelman, veterano dell’Underground inizia Raw, rivista sul fumetto d’avanguardia che incoraggia la sperimentazione grafica, dove apparirà per la prima volta Maus, esperienza autobiografica di Spiegelman che unisce i suoi ricordi come cartoonist con le esperienze paterne dell’olocausto nazista, rappresentando, con animali antropomorfi, vittime e carnefici del dramma. Il 1979 vede l’introduzione nel mondo del fumetto del concetto di miniserie, una storia completa divisa in tre o quattro albi, un’idea che si afferma subito tra gli appassionati per la facilità con la quale può essere collezionata. Prima miniserie è World of Krypton (luglio 1979) edita dalla DC, limitata a tre numeri, avanguardia di un’intera generazione di serie limitate rinnovatrici del genere, che avrebbero permesso ad autori e sceneggiatori, una più ampia libertà grafica. Quasi in punta di piedi un nuovo artista comincia a ridefinire trame e disegni del Daredevil della Marvel, è un certo Frank Miller che riuscirà a riaccendere l’immaginazione dei fans sul mondo dei supereroi. Il 1980, sottolineato da problemi gravi di distribuzione e di inflazione, costringe DC e Marvel Comics al sesto aumento del prezzo di copertina in dieci anni, passando da 40 a 50 cent e costringendo una seppur piccola fetta di lettori all’abbandono. La situazione peggiora e il fumetto viene esposto sempre meno accanto alle riviste e ai quotidiani. Tra gli editori più colpiti, la Gold Key abbandona la vendita nelle edicole e l’alto ritorno di invenduto lo costringe alle prime buste, tre albi impacchettati assieme, un sistema che noi lettori italiani conosciamo più che bene fin dai tempi d’oro della Marvel-Corno.

Watchmen: HBO alcuni teaser

L’emittente HBO ha rilasciato sul proprio canale Instagram e youtube tre frammenti di trailer della serie TV “Watchmen” in uscita quest’anno negli Stati Uniti.La serie televisiva dedicata a Watchmen e creata da Damon Lindelof è ancora avvolta nel mistero ed HBO non fa altro che alimentarne l’attesa con immagini e frammenti video. Al momento sappiamo che sarà ambientata nel presente e si svolgerà dopo i fatti raccontati nel fumetto del 1986-1987 di Alan Moore e Dave Gibbons. Nel 2012, nonostante la contrarietà di Moore e Gibbons, la DC Comics lanciò la miniserie prequel Before Watchmen, in cui diversi artisti e team creativi scrissero le avventure dei personaggi di Watchmen prima degli avvenimenti del romanzo grafico. Successivamente, nel 2017 la DC Comics, nell’ambito del progetto editoriale Rinascita, ha iniziato le pubblicazioni del sequel, Doomsday Clock, scritto da Geoff Johns, disegni di Gary Frank e colori di Brad Anderson.

Tornando al telefilm, la fotografia principale per l’episodio pilota è iniziata il 1 ° giugno 2018 ad Atlanta, in Georgia ed è molto probabile che queste immagini tratte dal profilo istagram della HBO, siano girate in quella località.

In questo brevissimo video abbiamo raccolto quanto la HBO ci ha messo a disposizione finora.

Watchmen di Elisa Mami

In Rinascita abbiamo visto Batman trovare nella sua caverna lo smiley con lo schizzo di sangue del Comico, il simbolo per eccellenza di Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons. I due universi saranno definitivamente fusi da luglio 2019, quando verrà conclusa la saga Doomsday Clock iniziata a Novembre 2017 (da noi verrà pubblicata da RW Lion a Febbraio 2019). Qui vi proponiamo alcuni stralci della tesi realizzata da Elisa Mami, proprio sulla saga di Watchmen e nella quale troverete tutti gli spunti necessari a comprendere meglio questo capolavoro fumettistico che ha vinto il premio Hugo ed è stato inserito nella lista di Time dei cento migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 ad oggi.

INTRODUZIONE

Watchmen è una miniserie a fumetti supereroistica di 12 capitoli, scritta dall’autore britannico Alan Moore e disegnata da Dave Gibbons, che venne pubblicata in albi mensili dalla DC Comics a partire dal 1986. Ad oggi rimane l’unico graphic novel ad aver vinto un premio Hugo e ad essere inserito nella lista di “TIME Magazine” dei “100 migliori romanzi in lingua inglese dal 1923”. Presenta i supereroi protagonisti più nell’aspetto umano e “quotidiano” che in quello straordinario e avventuroso, distruggendo l’archetipo del supereroe convenzionale.  Watchmen tocca argomenti come il ruolo dei supereroi e l’effetto negativo che la lotta contro il crimine ha sulla psiche; vengono descritti i problemi etici e personali, le difficoltà di relazione tra i componenti del gruppo, i difetti e le nevrosi che caratterizzano i protagonisti. Inoltre, nessuno di essi, fatta eccezione per il dottor Manhattan, possiede alcun superpotere.

ORIGINE DEL TITOLO

Il titolo “Watchmen” è tratto dalla frase latina di Giovenale: «Quis custodiet ipsos custodes?» (“Chi sorveglia i sorveglianti?”), che in inglese si traduce in “Who watches the watchmen?”. Infatti, come Giovenale fu stimato dai suoi contemporanei per aver messo in mostra i vizi della società romana attraverso le sue satire, così Watchmen prende in esame le contraddizioni del supereroe in costume, analizzandone vizi e difetti invece di focalizzarsi sui suoi poteri speciali come nello schema del fumetto tradizionale, ma anche del loro rapporto con la società, come è dimostrato dal diffondersi del graffito “WHO WATCHES THE WATCHMEN” sulle pareti degli edifici di New York dopo che nel fumetto venne approvato un decreto che rendeva fuorilegge gli eroi in costume.

RIASSUNTO DELL’OPERA

L’opera è ambientata in una realtà parallela, non troppo diversa dalla nostra vera vita, negli anni 80. La storia si apre con Edward Blake, agente governativo noto come il “Comico”, “eroe” in un mondo dove la legge vieta ai vigilanti in maschera di agire, e la guerra fredda è ancora nel suo momento più “caldo”. Allora, il costume era un’arma in più contro i malvagi e oggetto di ammirazione e rispetto da parte della popolazione. Blake muore scagliato giù dall’attico di un grattacielo. L’improvvisa morte del Comico porta il panico tra i membri del suo gruppo, i “CrimeBusters”: Adrian Veidt, noto come Ozymandias, l’ uomo più intelligente del pianeta; il dottor Jon Osterman, chiamato “Dottor Manhattan”: grazie ad un esperimento diventa l’unico essere con superpoteri di questo mondo: è praticamente onnipotente a causa delle forti radiazioni subite ( viene addirittura chiamato “la bomba H”); Julie Juspeczyk alias Silk Spectre, figlia di una ex membro del gruppo; Dan Dreiberg, discepolo di Hollis Mason già “Gufo Notturno” che ora gli lascia il ruolo di “Secondo Gufo Notturno” perché ,ormai ,“eroe in pensione”. Dan è lo stereotipo dell’uomo di mezza età con un pessimo lavoro, con una forte fibra morale, ma che ha abbandonato i suoi sogni di giustizia: “Volevamo rendere la città un posto migliore…ma non ci siamo riusciti!” La squadra si ritrova unita ai funerali del Comico, e si viene così a scoprire un possibile complotto per eliminare tutti gli eroi mascherati. A portare la notizia è un altro vigilante: Rorchach, per lui il mondo è solo in bianco e nero. Prima del decreto che rende fuorilegge i supereori, il nostro era un eroe solitario e taciturno, ma ancora sano di mente, e per un certo periodo aveva combattuto il crimine a fianco di Gufo Notturno. In seguito, l’ingiustizia dilagante tra l’autorità, la politica e il forte aumento della criminalità lo rendono smanioso di farsi giustizia da solo “a tutti i costi”. Rorchach tiene un diario, dove annota ogni passo delle sue indagini. Fondamentale per lo sviluppo della storia, sarà l’incontro con un vecchio supercriminale, Moloch, che gli rivela di aver ricevuto la visita del Comico poco prima della sua morte: era ubriaco e triste. Il Comico sapeva qualcosa, qualcosa che lo aveva sconvolto.
Nel frattempo, la stampa pubblica accusa il Dottor Manhanttan, di causare il cancro ad alcuni suoi collaboratori. Sconvolto dalla pochezza dell’umanità, che scaglia giudizi affrettati nella ricerca di un capro espiatorio ai propri mali, Jon si teletrasporterà su Marte, dove costruirà una cittadella di cristallo, e inizierà a riflettere sulla sua origine.
Anche Rorchach non se la passa troppo bene: una telefonata anonima lo denuncia alla polizia. Viene imprigionato e psicanalizzato. Gufo Notturno e Silk Spectre scoperto l’arresto, fanno evadere Rorchach, che mostra un sincero sentimento di amicizia per l’amico.  
Una brutta notizia per Silk Spectre: Manhattan la porta su Marte per rivelarle di essere la figlia del Comico! La forte e negativa reazione della ragazza è derivata dal fatto che le è incomprensibile come sua madre possa averlo amato malgrado lui l’avesse violentata. Il Dottore la consola facendole notare, che anche da un evento così negativo può nascere qualcosa di buono: lei.
Il Gufo e Rorschach scoprono un collegamento tra la morte del Comico, l’esilio di Manhattan e Ozymandias. Il duo raggiunge la base antartica del businessman ma non è in grado di fermare il piano diabolico dell’ex eroe. L’idea di Ozymandias era di inscenare una finta invasione aliena: egli fa sparire con l’inganno numerosi artisti, scienziati e li porta su un’isola deserta, pagandoli per progettare e costruire una mostruosa creatura aliena facendo loro credere che servirà per un film.
Il cervello del mostro è stato creato per clonazione da quello di un uomo dotato di poteri psichici. Ozymandias ha infatti stabilito di far teleportare (usando una forma ancora primitiva di teletrasporto ideata dal Dottor Manhattan) il mostro nel centro di New York, causandone la morte per auto distruzione che creerà un’onda psichica capace di generare visioni di morte e distruzione nelle menti dei sopravvissuti all’evento. Questo piano ha, secondo il suo autore, un fine sociale, “positivo”, interrompere la guerra fredda: le super potenze smetteranno di essere ostili e si alleeranno contro un nemico comune, gli alieni.
Manhattan e Silk Spectre tornano sulla terra appena dopo l’attuazione del progetto. Adesso i supereroi rimasti sono tutti riuniti in Antartide, davanti ad Ozymandias: Gufo Notturno II, Rorschach, Silk Spectre, Dr Manhattan e dovranno prendere una delle decisioni più impegnative della loro vita: tacere di fronte ad un grande crimine sebbene per un grande obiettivo, oppure parlare e rendere inutile la morte di tante persone. Ma Rorschach non ci sta, e decide di voler rivelare tutta la verità al mondo: dovranno ucciderlo per non farlo parlare. E levandosi la maschera, ci rivela la sua prima, vera, grande emozione, la disperazione di un uomo che non può sopportare le zone grigie. Ozymandias resta impunito. Ma nel piccolo giornale conservatore “New Frontiersman” sta per succedere qualcosa: Rorschach gli aveva inviato per posta il suo diario, che contiene le prove della cospirazione. E su questo finale aperto, si conclude la saga.

ALCUNE CONSIDERAZIONI E DOMANDE CHE SORGONO DOPO LA LETTURA

Può sembrare una saga avvincente con numerosi colpi di scena. Cosa rende Watchmen un capolavoro?  Seppure la storia sembri fantascientifica, i personaggi di Watchmen sono reali, o almeno lo sembrano. Tutti i pezzi di Watchmen compongono insieme una grande storia ricca di particolari e sfaccettature come il graffito sui muri di due scheletri che si baciano, metafora dell’era nucleare. Watchmen non è un fumetto facile. Affatto. E’ bello proprio perché ognuno ci vede qualcosa di diverso: dopotutto è solo questione di prospettiva, perchè siamo noi lettori che “guardiamo i guardiani”… Loro vegliano su di noi ma chi sorveglia loro?

Elisa Mami

A margine della bella tesi scritta da Elisa Mami, aggiungiamo una notizia apparsa di recente.

Nuove edizioni di Watchmen per l’etichetta Black Label

Watchmen di Alan Moore, che verrà riproposto nella Modern Classic Edition con nuove creazioni artistiche del co-autore Dave Gibbons.

L’iniziativa è stata così presentata da  Dan DiDiopublisherdella DC Comics. “La linea DC Black Label ospiterà le migliori storie evergreen della DC. La compagnia ha una lunga storia che include alcuni tra i titoli più riconoscibili e rinomati nel mondo dei fumetti, vogliamo onorare questa storia mettendoli tutti insieme sotto un unico banner”.

Lake Como Comic Art Festival 2018 – I migliori artisti in Italia

Il Lago di Como, oltre che per i turisti, è da sempre meta anche di personaggi di fama internazionale del mondo dell’imprenditoria, del mondo dello spettacolo (moda, cinema, televisione, danza e varietà) e del mondo dello sport. Si tratta di una località diventata una meta ambita che ha acquistato notorietà grazie anche al suo inimitabile fascino e alle sue splendide ville che attira molte star di Hollywood, che scelgono sempre più spesso la splendida cornice del lago set cinematografici, per trascorrere qualche giorno di vacanza, per celebrare le proprie nozze o per acquistare una dimora lontano dalla caotica Los Angeles. Il più famoso è sicuramente George Clooney proprietario di Villa Oleandra nominato cittadino onorario di Laglio. L’attore è molto legato al territorio lariano e ogni anno raggiunge la sua dimora per rilassarsi ed effettuare gite in motocicletta. A tutti i visitatori, agli amanti del lago e soprattutto agli amanti del gossip consigliamo di aguzzare la vista poiché non è poi così difficile incrociare o ritrovarsi a bere un aperitivo con un personaggio famoso frequentando le più belle località del lago di Como.  Ma da Venerdì 20 aprile fino a Domenica 22 aprile 2018, presso Villa Erba in Via Visconti Gallasco – Cernobbio (CO) si terrà  il Comic Art Festival del Lago di Como.

Una presentazione congiunta di molte dei tanti artisti che hanno creato il Big Wow Comic Fest in California e il Paris Comic Expo. Il Lake Como Comic Art Festival si concentrerà sui migliori creatori di tutto il mondo nel settore dei fumetti. Quello che non vedrete durante questa manifestazione saranno youtubers o cosplay o mercanti che vendono ciondoli marginalmente legati al mondo dell’arte del fumetto.  Per poter meglio garantire la libera iterazione tra i fans e i loro autori preferirti, l’organizzazione limiterà la vendita dei biglietti di ingresso a 1000 accessi così distinti:

1 biglietto giornaliero (sabato o domenica) = 125 €

2 biglietto giornaliero (entrambi i giorni) = 200 €

2 biglietto giornaliero + ricezione venerdì apertura = 400 €

Il titolo acquistato dà diritto all’ingresso all’evento in tutte le giornate di apertura.
Non verranno emesse fatture per i biglietti acquistati online. I biglietti stessi inviati via e-mail al termine della prenotazione rappresentano una ricevuta valida ai fini fiscali.

Biglietto “Tier 1”
LIMITATO A 850 PERSONE
Ingresso alla manifestazione
Portfolio limitato con opere inedite degli ospiti LCCAF

Biglietto “Tier 2”
LIMITATO A 100 PERSONE
Ingresso alla manifestazione e partecipazione all’apertura
Portfolio limitato con opere inedite degli ospiti LCCAF

Biglietti “Tier 3”
LIMITATO A 50 PERSONE
Ingresso alla manifestazione e partecipazione all’apertura
Partecipazione all’esclusiva cena Sabato 21 Aprile con gli ospiti LCCAF
Portfolio limitato con opere inedite degli ospiti LCCAF

Info prezzi e riduzioni: www.lccaf.com

Il biglietto online consente di accedere direttamente alla manifestazione, evitando code alla cassa.

Villa Erba sembra essere la location ideale per celebrare un evento indimenticabile come questo:  tra le incantevoli sale antiche della villa, l’enorme parco e i versatili spazi offerti dal centro internazionale esposizioni e congressi tutti gli ospiti potranno condividere un’esperienza irripetibile.

Questo è l’elenco degli autori già confermati: Greg Capullo, Frank Cho, Oliver Coipel, Gabriele Dell’Otto, Gary Frank, Dave Gibbons, Adi Granov, Juanjo Guarnido, Adam Hughes, Eliza Ivanova, Mathieu Lauffray, Jim Lee, Regis Loisel, Enrico Marini, Fank Pe, Eduardo Risso, Liam Sharp, Claire Wendling. Altri ospiti devono essere ancora confermati.

Alcuni degli autori sopra elencati potranno prendere anche delle commission in anticipo rispetto alle date della manifestazione, per questo motivo, vi invitiamo a seguire il sito ufficialee il rispettivo evento Facebook

Noi di Batman Crime Solver, nell’attesa dell’evento, abbiamo il piacere di mostrarvi una conferenza (da noi personalmente ripresa) di Jim Lee e Geoff Johns a Lucca Comics 2012.

Green Lantern Corps rivelata la trama e Justice League news

Mentre fioccano news sulla Justice League (ne parliamo in seguito), si fa notare sempre di più l’assenza di uno dei suoi membri più riconoscibili della squadra dei fumetti: Green Lantern. Mentre il DC Extended Universe ha dei piani ben definiti per il Corpo delle Lanterne Verdi, che si concretizza in un film in programma per il 2020, è stato dichiarato che nessuno dei suoi membri apparirà nel primo film Justice League.

Il problema sorge nel momento in cui ci rendiamo conto che tra l’uscita nei cinema della Justice League e la possibile uscita del film incentrato sul Green Lantern Corps ci sono tre anni di distanza, un tempo decisamente lungo per mantenere i principali eroi lontano dal grande schermo. Anche The Flash e film Aquaman sono due anni di distanza, ma i rispettivi personaggi hanno già avuto dei cameo in altri film, come Batman v Superman e Suicide Squad.

Ad avere il titolo Green Lantern non sarà un solo individuo. Nel fumetto infatti ad indossare la maschera sono Hal Jordan, Jon Stewart, Guy Gardner e Kyle Rayner. Se, come sembra, la Warner Bros sta cercando in tutti i modi di rimanere fedele ai fumetti, i migliori candidati sembrano essere Jordan e Stewart. Le loro storie sarebbero infatti una partenza ottima per introdurre il Corpo delle Lanterne Verdi nell’universo DC.

La trama si baserà sul fumetto Sinestro Corps War, scritto da Dave Gibbons dal presidente della DC Entertainment, Geoff Johns con i disegni di Ethan Van Sciver.


La storia si focalizza sulle Lanterne Verdi della Terra- Hal Jordan, Kyle Rayner, John Stewart and Guy Gardner- e il resto del gruppo della Lanterna Verde nel momento in cui, mentre è in corso una guerra stellare contro Sinestro Corps, un esercito guidato dall’ex Green Lantern Sinestro, armato di anelli gialli del potere cerca di creare un universo dominato dalla paura. Una storia di Alan Moore del 1986, “Tales of Green Lantern Corps” costituì la base tematica della trama. A seguito dell’evento molti personaggi subirono cambiamenti, morirono o vennero re-introdotti nell’universo DC.
La risposta del pubblico e della critica a “Sinestro Corps War” fu molto positiva. Molti recensionisti lo aggiunsero alla classifica dei migliori fumetti dell’anno e inoltre il filone della storia fu nominato per la prima volta nel 2008 per l’Eisner Award per la miglior squadra di matitisti e di inchiostristi. La trama costituì anche un successo economico, e molti aspetti furono stampati. “Sinestro Corps War” è la seconda parte della trilogia nella saga di Green Lantern, seguita nel 2005 dalle miniserie Green Lantern: Rebirth. Il finale di “Sinestro Corps war” pone le basi della terza e ultima parte della trilogia: Blackest Night, pubblicata nel 2009 edita dalla Planeta.
Per il cast del film sul Corpo delle Lanterne Verdi invece bisogna ancora attendere.

Come anticipavamo si parla molto di Justice Leuage e Ray Fisher interprete di Cyborg


durante un’intervista al Rhode Island Comic-Con, ha svelato quali sono state le sue fonti di ispirazione per il ruolo:
“Sono cresciuto guardando una quantità enorme di cartoni animati, compresi quelli di Batman, di Justice League e un sacco di altra roba trasmessa su Cartoon Network. La prima volta che ho visto Cyborg è stato in Teen Titans. Ero al liceo ed era come se quel cartone mi parlasse perché c’erano tutti questi personaggi che, oltre a salvare il mondo, affrontavano un sacco di problemi adolescenziali. Ma quando sono stato ingaggiato, mi hanno mandato una quantità enorme di materiale sul personaggio e ho avuto modo di innamorarmi della versione dei fumetti che è molto diversa. Ora sento di conoscerlo a memoria, anche se c’è sempre chi ne sa più di me!”.

Fumetterni 2016

Il nostro blog è stato ospite della manifestazione Fumetterni 2016, tenutasi presso il Circolo Lavoratori di Terni, via Ludovico Antonio Muratori 3 dal 2 al 4 settembre scorsi. La fiera umbra è nata dall’impegno dell’associazione culturale Amici Miei, ed è giunta alla sua terza edizione ufficiale. Ringraziamo di cuore l’organizzatore dell’evento, Francesco Settembre, proprietario di una delle fumetterie più famose d’Italia, Antani Comics, ma anche tutti i ragazzi dell’organizzazione che sono stati veramente fantastici.

Fumetterni 2016

La manifestazione è stata ben articolata con una specifica area games/giochi/videogiochi per gli appassionati, due pomeriggi dedicati ai cosplayer, ma soprattutto una mostra mercato con due aree dedicate alle esposizioni di tavole, conferenze e autori per il fumetto. Si è svolta anche un’asta benifica il cui ricavato è stato devoluto in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Tra i disegni fatti in fiera dagli autori, capitanati dagli splendidi disegni di Biagini, Di Giandomenico, Maresca e Ponticelli, e le tavole arrivate da tutto il mondo (per dire: Bryan Talbot e Dave Gibbons, hanno partecipato), sono state organizzate almeno una trentina di aste.

Per noi di Batman Crime Solver sono stati presenti: Benedetta Fazzino, Mauro Manthomex Antonini, Federica Manfredi, Cristiana Leone, Alessandro Giampaoletti, Jonathan Piccini, Gaspare Orrico, che hanno presentato il proprio catalogo Batman v Superman Concept Artbook e Dead xx Squad. Ci fa piacere condividere con voi qualche foto ricordo di questa manifestazione.

E’ stato un vero piacere, aver ritrovato tra gli altri anche il decano dei fumetti Alessandro Bottero.

Cristiana Leone e Federica Manfredi

Harley Quinn by Gaspare Orrico

Il lavoro in corso del disegnatore Luca Maresca

Il Joker di Benedetta Fazzino

Return of the Duck Knight di Mauro Manthomex Antonini

Francesco Biagini al lavoro

Batman by Federica Manfredi

Superman e Batman by Alberto Ponticelli

Carmine Di Giandomenico a lavoro

Alessandro Giampaoletti a lavoro

Jonathan Piccini a lavoro