Bologna Nerd show 2020

Dopo l’edizione dello scorso anno che via abbiamo riassunto qui, l’8 e 9 febbraio prossimi, presso la Fiera di Bologna arriva Nerd Show, la ormai tradizionale mostra mercato del fumetto, del videogioco e dei social media!

Due giorni di intrattenimento per tutti i gusti e tutte le età: oltre 300 postazioni videogames, gioco libero e torneo, dai titoli storici degli anni Ottanta e Novanta sino alle ultime uscite e alla realtà virtuale.  Un panorama gigantesco che affonda le radici nella cultura Pop anche nell’ambito dei fumetti e gadget. Saranno ospiti le più importanti case editrici, ci sarà un’area mattoncini con tutto il meglio dal mondo dei Lego e una zona modellismo e giochi da tavolo.

Ottanta straordinari fumettisti da tutto il mondo che disegneranno dal vivo molti dei quali già amici di questo blog. Tra cui ci piace ricordare: Fabio D’Auria che si occupa dell’intera Artist Alley.

Da qui in ordine sparso gli altri disegnatori: Mirka Andolfo, Stefano Babini, Paolo Barbieri, Francesco Barbieri, Michele Benevento, Massimiliano Bergamo, Francesco Biagini, Tommy Bianchi, Paolo Bisi, Germano Bonazzi, Andrea Borgioli, Michela Cacciatore, Giuseppe Cafaro, Ivan Calcaterra, Silvia Califano, Salvatore Callerami, Daniele Caluri, Elena Casagrande, Claudio Casini, Ivan Cavini, Fabio Celoni, Moreno Chiacchiera, Leo Colapietro, Christian Cornia, Riccardo Crosa, Michela Da Sacco, Francesca Da Sacco, Alberto Dal Lago, Fabrizio De Fabritiis, Giuseppe De Luca, Mario Del Pennino, Maurizio Di Vincenzo, Davide Fabbri, Nicola Genzianella, Sergio Giardo, Francesco Guerrini, Stefano Landini, Matteo Lolli, Giulio Macaione, Gianluca Maconi, Alex Massacci, Giulia Francesca Massaglia, Stefania Caretta, Denis Medri, Alessandro Micelli, Mirti, Francesco Mobili, Alessio Moroni, Paolo Mottura, Gianmarco Nizzoli, Dany Orizio, Simone Paoloni, Beatrice Pelagatti, Nico Picone, Valentina Pinti, Simone Pontieri, Fernando Proietti, Fabio Ramacci, Marco Renna, Vincenzo Riccardi, Francesco Ripoli, Piero Ruggeri, Marco Russo, Umberto Sacchelli, Matteo Scalera, Otto Schmidt, Giulio Sciaccaluga, Donald Soffritti, Melissa Spandri, Samuel Spano, Daniele Statella, Sudario Brando, Nico Tamburo, Giovanni Timpano, Antonello Venditti, Federico Vicentini, Dario Viotti, Alessandro Vitti, Iolanda Zanfardino, Elisa Romboli, Mario Alberti, Jacopo Camagni, Marco Bucci, Vincenzo Carratù, Jessica Cioffi, Pera Comics, Lorenza Di Sepio, Francesco Dossena, Andrea Fattori, Vincenzo Federici, Gea Ferraris, Francesco Gaggia, Alessandro Giordano, Marco Itri, Alessandro Miracolo, Pasquale Qualano, Mirko’s Scribble, David Mack, Zu Orzu, Gerald Parel, Jesus Merino, Dike Ruan, Stephanie Lavaud, Helena Masellis, Clara Tessier, Pepe Valencia, Ingrid Gala, Casey Parsons, Guillame Martinez, Giulia Fragola, Marco Fontanili, Barbara Salvati, Elisa Di Virgilio, Francesca Vivaldi, Roberta Pierpaoli, Alessio Nocerino, Paola Del Prete, Cian Tormey, Cristina Fabris, Roberto Poggi.

Ultimo, ma non ultimo sarà presente il disegnatore Paolo Spadot e lo scrittore Dan Cutali, altri amici stretti di questo blog, che proporranno il numero 1 del loro fumetto Iscariot.

Gli amanti del doppiaggio saranno pienamente soddisfatti perché le presenze saranno tante e sostanziose. Dai Fuori Sync che saranno presenti sabato 8 al padiglione 28 fino alle interviste con tanti altri graditissimi ospiti sul palco Thinks Comics – Movieland del Padiglione 29. Si alterneranno sul palco i mitici: Mino Caprio, Fabrizio Mazzotta, Ivo De Palma (qui la nostra intervista esclusiva), Pietro Ubaldi (in Batman: The Brave and the Bold interpreta Music Meister e Il Professor Pyg in Batman: Arkham Knight), Carlo Valli, Mirko Fabbreschi, Maura Cenciarelli, Emanuela Ionica, Davide Perino, Elena Perino e i Raggi Fotonici.

https://www.dailymotion.com/video/x6e1p00

Tra gli spettacoli più attesi per grandi e piccini: al padiglione 28 sabato 8 febbraio ore 15 salirà sul palco Giovanni Muciaccia con i suoi momenti d’arte e fantasia. Immediatamente dopo il mitico Giorgio Vanni si esibirà in un live acustico interpretando i suoi più grandi successi. Sempre al padiglione 28 si procederà con altri live e perfomance dance.

I Cosplay Contest di Nerd Show Bologna saranno a cura di Epicos: Sabato 8 Febbraio, si parte con il “Soft Cospaly Contest”, per arrivare domenica 9 Febbraio allo svolgimento del Campionato Nazionale Cosplay Contest”. Qui trovate il link per informazioni.

Harley Quinn versione videogioco

Quartiere Fieristico di Bologna
Ingressi:
Ovest Costituzione e Nord

Prezzi Biglietti Online
Biglietto giornaliero €11 (valido un ingresso; a partire dal 31/1: €13)
Abbonamento €17 (valido due ingressi; a partire dal 31/1: €19)

Date e orari di apertura:
Sabato 8, Domenica 9
Febbraio 2020
dalle ore 10.00 alle 19.00

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Batman: La leggenda

Tra i tanti libri che ho in casa dedicati al Cavaliere Oscuro, ce ne è uno del tutto italiano che risalta per qualità ed impegno profuso: Batman: la leggenda. Ricordo ancora quando in un freddo e piovoso ottobre dell’ormai lontano 1999, durante Lucca Comics, mi sono imbattuto casualmente in questo volume che mi ha permesso di ampliare la mia conoscenza. Per i ragazzi che mi leggono devo dire che all’epoca internet era solo agli albori. 😉
Così, preso da nostalgia, ma soprattutto per farvi conoscere questo bellissimo gioiello, grazie all’uso di Facebook, ho potuto contattare Valentina Semprini e Egisto Quinti Seriacopi, che all’epoca si sono presi la briga di realizzare un saggio che ritengo valido a tutt’oggi perché è un approfondimento al personaggio di Batman a 360°: fumetti, film, serie animate, gadgets e quanto altro ruotava fino al momento della pubblicazione intorno al vigilante di Gotham City. Inoltre come omaggio extra c’era una cartolina con un Batman spietato, dipinta dal bravissimo e ancor più giovane Gabriele Dell’Otto.

Stefano:  Ciao Valentina ed Egisto, grazie per aver accettato il mio invito e benvenuti tra le pagine di Batman Crime Solver.

Valentina:  Grazie a te! È bello tornare a parlare di fumetti dopo un po’ che non mi capitava.

Egisto:  Fortunata Valentina, ultimamente ne parlo e me ne occupo forse troppo spesso, anche se rimane una delle cose che preferisco fare oltre al mio lavoro.

 

Stefano:  Presentatevi al nostro pubblico. Chi è Valentina Semprini?

Valentina:  Una nerd. Non troppo grave (quello irrecuperabile è Egisto), ma sempre nerd. Che, per una serie di circostanze, ha trovato il modo di convogliare questa essenza nerd in qualcosa di più scientifico e costruttivo. Sono stata folgorata sulla via dell’Università dal mio impatto con la semiotica, che ha condizionato tutte le mie scelte successive: esami, tesine, piano di studi, tesi di laurea con Umberto Eco (poi divenuta un libro, “Bam! Sock!” pubblicato nel 2006 da Tunuè). Non c’è attività professionale degli ultimi diciotto anni (incluso l’adattamento di dialoghi per serie animate giapponesi, a lungo la mia principale fonte di sostentamento) che non sia partita da lì. A distanza di tanto tempo, è ancora ciò che mi da un’identità, perfino ora che mi sono ritirata “a vita privata” e mi sto divertendo a esplorare il mio lato creativo, sotto pseudonimo (vedi www.velmastarling.com). Il lato critico e saggistico voleva prendersi una pausa.

 

Stefano:  Parlami anche di quando facevi parte dello staff di Cartoon Club.

Valentina:  Ho iniziato nel 1997, fresca di laurea, e sono rimasta nello staff della manifestazione fino al 2014. Di anno in anno mi sono occupata di allestire mostre (spesso condividendo sfiancanti maratone notturne con Egisto e altri colleghi), curare i concorsi per i cortometraggi animati, tenere i contatti con gli ospiti internazionali, redigere cataloghi (quasi sempre in co-editing con Paolo Guiducci o Sabrina Zanetti), gestire il sito internet del festival… insomma mi sono adattata a ricoprire i ruoli di cui c’era bisogno. La cosa di cui vado più fiera è la creazione del Premio “Franco Fossati” per la saggistica sul fumetto. Parallelamente all’attività con Cartoon Club c’è stato il ruolo di caporedattrice per la rivista “Fumo di China”, che ho ricoperto per una decina d’anni.

 

Stefano: E chi è Egisto Quinti Seriacopi, fuori e dentro Cartoon Club?

Egisto: Quante pagine abbiamo a disposizione? La mia passione per il Fumetto è un imprinting infantile. Mia madre per farmi addormentare mi leggeva gli albi della casa editrice Nerbini, che appartenevano a mio padre. Vista la mia età, a volte censurava e reinterpretava alcune situazioni (per l’epoca decisamente osé, oggi letture per l’infanzia) del Flash Gordon di Alex Raymond, e ogni tanto mi mostrava le figure. La fortuna di avere una famiglia di lettori onnivori. La passione per il disegno e gli studi mi hanno portato all’Accademia di Belle Arti, per poi vendermi – ma non del tutto – alla grafica pubblicitaria e infine per approfondire questa qualifica nel settore del marketing e discipline annesse. Il fumetto ha sempre scandito la mia vita. Linus è stata la mia scuola, il mio mentore. Lucca il luogo dove ho dato risposte a tutte le mie domande su questo straordinario linguaggio, complesso e articolato. Insieme a colleghi appartenenti alla “setta” di chi aveva intuito da tempo che il Fumetto oltre ad uno strumento di intrattenimento era un linguaggio Artistico, ci ha portato a realizzare diverse iniziative. Fra queste certamente la più interessante da un punto di vista della lettura di questo linguaggio è stata “FRATELLIRIBELLI”. Era il titolo di una performance audiovisiva dove intere storie a fumetti sono state sonorizzate da un gruppo di doppiatori, con suoni, musiche ed effetti speciali. Abbiamo lavorato su “Dylan Dog: Memorie dall’invisibile”, “Nathan Never: Vampyrus” dello straordinario Nicola Mari, “Batman: Arkham Asylum”, “Martin Mystère: Di tutti i colori”, “Daredevil: La morte di Electra” (il ciclo di Miller), “Una ballata del mare salato” di Hugo Pratt, “Fuochi” di Lorenzo Mattotti e tante altre. FRATELLIRIBELLI ha girato il belpaese, dal Museo Revoltella di Trieste al Palazzo delle Esposizioni di Roma, e presso altre manifestazioni a fumetti o di cinema di animazione italiane fino ad approdare a Cartoon Club. Era il 1995 quando ho presentato la prima serie di queste proiezioni presso la sala del Baraccano a Bologna. Per quegli anni era una formula di pura avanguardia esplorativa di questo linguaggio e delle sue possibilità espressive. A seguire, mostre e iniziative presso altre città italiane: Casacomix a Casalecchio di Reno, Moncalieri Comics a Torino. E Riminicomix, la mostra mercato di Cartoon Club, l’unica che apre al pubblico alle 17:00 e chiude alle 01:00. Siamo a Rimini e ci siamo adeguati alla vita notturna della città. Quest’anno compie venti anni d’ininterrotto successo e costante crescita. Fra le altre cose interessanti che mi fanno sentire come uno che nel suo piccolo ha fatto qualche cosa per questo linguaggio è l’essere oggi dentro il comitato scientifico della Biennale del Disegno di Rimini alla voce “Fumetto”, per la quale ho avuto il piacere di portare a rimini mostre di Lorenzo Mattotti, Hugo Pratt, e per questa edizione 2016 Andrea Pazienza. Ho scritto interventi per “Fumo di China” e ideato la collana editoriale ABACO. Gestisco una piccola casa editrice che pubblica ovviamente fumetti, la DADA Editore. Ho recentemente scritto un libro, per la casa editrice Hermatena, dal titolo “Slurp! A tavola con il fumetto”, con la Dott.ssa Paola Parenti, grande appassionata ed esperta di cucina. Dimenticavo! ho anche un lavoro, sono art director dell’agenzia di comunicazione e marketing Dienneà.

Stefano: Avete inaugurato la collana ABACO nel 1999, curando un volume dal titolo “Batman: la Leggenda” per Cartoon Club Editore di Rimini. Potete raccontarci come è nata la vostra collaborazione e perché un libro su Batman?

Valentina & Egisto:  Lavoravano entrambi per Cartoon Club già da qualche tempo e per i 60 anni di Batman avevamo pensato di mettere in piedi una mostra, come sempre dotata di catalogo. Poi ci siamo resi conto che, vista la qualità dei pezzi che avremmo esposto, serviva un volume dall’aspetto imponente, autorevole. E non solo: se l’esperimento Batman fosse riuscito, magari avremmo potuto produrre altri volumi diversi dai ‘soliti’ cataloghi: cosa poi avvenuta con “L’oro di Zio Paperone”, scritto da un quartetto di superesperti disneyani. Purtroppo l’avventura si fermò lì, perché la produzione di ogni singolo volume comportava una mole di lavoro superiore a quelle che erano allora le nostre forze. Qualche anno fa però abbiamo lavorato insieme a un volume dal titolo “The Art of the Rat”, dedicato al Rat-Man di Leo Ortolani colorato da suo fratello Larry, che per taglio e formato può essere considerato anche lui un ABACO.

 

Stefano: Il volume edito da Cartoon Club raccoglie una serie di saggi, affidati a competenti autori, e una serie d’immagini-omaggio create per l’occasione. Parlatecene nel dettaglio.

Valentina & Egisto:  Prima parlavamo di qualità dei pezzi perché avevamo chiesto dei disegni inediti, realizzati appositamente per la mostra, a diversi disegnatori che ci erano sembrati adatti a rapportarsi col personaggio, non importa che fossero esordienti o affermati, sconosciuti o famosi. Tra loro, nomi come Lorenzo Mattotti, Sergio Toppi, Davide Fabbri, César, Massimilano Frezzato, Vanna Vinci, Nicola Mari. Ciascuno di loro ha risposto con entusiasmo, abbiamo raccolto decine di piccole opere d’arte. Come minimo, il livello dei contributi saggistici doveva essere altrettanto alto. Abbiamo contattato collaboratori di vecchia data ma anche persone nuove, scelte in ambiti estranei al fumetto, proprio per ottenere sguardi originali e inediti sul personaggio. “Batman: la Leggenda” doveva essere da una parte un compendio chiaro ed esaustivo sulla vita editoriale e narrativa del Cavaliere Oscuro, dall’altro una raccolta di spunti destinati a suggerire analisi e approcci mai tentati prima.

 

Stefano:  Personalmente ricordo di aver comprato quel libro all’interno del Palasport di Lucca, quando Lucca Comics aveva ancora due edizioni (quella primaverile e quella autunnale). In regalo c’era una bella cartolina disegnata da Gabriele Dell’Otto…

Valentina:  …con cui ci mise in contatto Marco Pellitteri, un caro amico oltre che eccellente saggista e ricercatore. Un giorno mi chiama e mi dice di conoscere un disegnatore emergente, tale Dell’Otto, uno destinato a fare strada, che ha pronto un disegno bellissimo di Batman a colori, e ci chiede se siamo interessati a inserirlo nel volume. Ci fa avere l’immagine e restiamo a bocca aperta. Solo che eravamo ormai avanti con l’impaginazione, altri due disegni a colori erano già stati destinati a cover e quarta di copertina. Così, a quel punto a Egisto viene un’illuminazione…

Egisto:  Quell’illustrazione era una meraviglia, non potevamo scartarla. Pubblicarla in bianco e nero all’interno del volume avrebbe significato sacrificare gran parte del suo fascino. Così ho pensato: perché non farne una cartolina? Un gadget aggiuntivo.

Stefano:  Guarda caso il titolo di questo bellissimo saggio su Batman ha lo stesso titolo che RW Lion ha scelto per propagandare la propria collana dedicata alla raccolta dei grandi classici. Che effetto vi ha fatto quando avete ascoltato lo spot in tv?

Valentina:  Ho sorriso. Batman È una leggenda, non potevamo certo mantenere il monopolio di quel titolo. Senza contare che una delle serie USA del personaggio, “Legends of the Dark Knight”, punta proprio sullo stesso concetto.

Egisto: Quando lo scegliemmo, questo titolo, era un termine che usciva spontaneo, direttamente dal cuore e dalla mente, nei confronti di quella che era ed è come dice Valentina un’icona nel panorama del Fumetto internazionale. Il suo fascino e la sua personalità di “personaggio” rimangono intatte e straordinariamente contemporanee, nonostante alcuni cali di qualità narrativa e grafica, impossibili da evitare vista la grande produzione di storie. Divertente pensare che forse i ragazzi della RW abbiano letto il nostro saggio, o che lo abbiano almeno visto in giro.

 

Stefano: All’epoca si festeggiava il sessantesimo della comparsa di Batman. Tante cose sono cambiate nel frattempo…

Valentina:  Il Bat-cosmo si è espanso, anche e soprattutto grazie alle trasposizioni cinematografiche. La trilogia di Christopher Nolan ha reso il personaggio ancora più noto, universale. Film di prossima uscita come il cross-over con Superman e quello sulla Justice League ne consacreranno ulteriormente la caratura. La serie televisiva “Gotham” ne esplora il background. A volte mi chiedo se ci sia ancora spazio per i fumetti, in questo proliferare di schermi grandi e piccoli. E mi rispondo: forse meno di prima, ma tutto dipende dagli autori. Il “Dark Knight” di Miller e il “Killing Joke” di Moore hanno una trentina d’anni e sono ancora attualissimi. Con un personaggio simile ci sono sempre nuovi margini di manovra.

 

Egisto:  La trilogia di Nolan, grazie all’interpretazione straordinaria di Christian Bale (Bruce Wayne / Batman) e Michael Caine (Alfred Pennyworth), ha dato nuova linfa ed energia al personaggio sia cinematografico che cartaceo. Nel contemporaneo la sinergia dei vari mezzi e/o strumenti di comunicazione è talmente vasta che trovo difficile definire un futuro per il Fumetto e il suo supporto editoriale, la carta stampata. Non credo che la produzione di storie scritte e disegnate terminerà mai. Tutto quello che di artistico nasce dalla mente e dalla creatività umana è un’esigenza primordiale che mi porta a considerarla un mezzo per lasciare il segno della propria presenza, della propria cultura, del tempo in cui abbiamo vissuto o viviamo. Muteranno i supporti ma non cesseremo di produrre Arte, tantomeno quella a Fumetti.

 

Stefano:  Cosa ti piace del personaggio di Batman e spiegacene le ragioni.

Valentina:  Mi piace il fatto che non abbia superpoteri in senso stretto. Che dal punto di vista della sua attività di supereroe sia una sorta di self-made-man. Che tante storie ne esplorino il lato borderline, senza il quale un soggetto del genere non sarebbe credibile. Che, nonostante il carattere cupo e solitario, spesso si circondi di una bat-family forse un po’ disfunzionale (i vari Robin, Nightwing, Huntress, Catwoman eccetera non sono proprio dei modelli di equilibrio e razionalità) ma ricca di motivazioni e capace di fare gioco di squadra. E soprattutto mi piace l’idea alla base del personaggio: usare l’arma principale dei criminali, la paura, contro di loro.

Egisto:  Concordo con valentina e le sue preferenze, ci troviamo perfettamente allineati su questo. Aggiungo solo che personalmente amo soprattutto il lato borderline di Batman e quel suo essere saltuariamente schizofrenico.

 

Stefano:  Quale è la storia di Batman che preferisci in assoluto e perché?

Valentina:  Questa domanda ti qualifica come un sadico torturatore. Conosciamo tutti le pietre miliari come il “Dark Knight”, il “Killing Joke“, “Year One” eccetera, e fra quelle è quasi impossibile decidere (Egisto, tu ci riesci?). Io però ho un debole per lo story-arc “Hush” di Jeph Loeb e Jim Lee, perché tira in ballo i comprimari più importanti della Bat-family, oltre a un certo numero di storici avversari: quindi è una storia molto corale, cosa che incontra i miei gusti. E poi il tratto di Jim Lee mi fa impazzire.

Egisto:   In cima alla classifica delle preferenze campeggia luminosa come una stella cometa “Arkham Asylum”: una folle dimora in un folle mondo… Scritto e sceneggiato da Grant Morrison, illustrato e co-sceneggiato da Dave McKean, di cui apprezzo tutto il lavoro grafico, narrativo, artistico e cinematografico. Avevo accennato del mio apprezzamento alla schizofrenia di Batman & co, vero? Poco dopo la sua prima pubblicazione in Italia (febbraio 1997 Play Press), questo graphic novel è stato tradotto in una straordinaria performance audiovisiva di FRATELLIRIBELLI (come ti dicevo poco fa) che riscosse un successo di pubblico straordinario. Fu talmente eccezionale l’affluenza che dovemmo replicare la sera successiva, non avendo la sala del Baraccano di Bologna una capienza adeguata a contenere tutto il pubblico pervenuto. Delle tante produzioni realizzate è certamente una delle più suggestive. A seguire, tutta l’opera di Miller.

Stefano:  Fai una tua personale classifica dei fumetti e dei cartoni animati da più amati.

Valentina:   L’avevo detto, che eri un sadico. Va bè, ci provo, in rigoroso ordine sparso. Fumetti: quasi tutte le opere di Alan Moore e Frank Miller. “Preacher” di Garth Ennis. La “Saga di Paperon de’ Paperoni” firmata da Don Rosa. La “Storia del West” di Gino D’Antonio. Le parodie disneyane di Silvia Ziche. Gli “X-Men” di Chris Claremont, gli “Avengers” di Brian Bendis. A scatola chiusa, qualunque cosa firmata da Giancarlo Berardi, Terry Moore, Neil Gaiman. E poi non sto citando pietre miliari come “Asterix”, “Maus”, “L’Eternauta”… niente da fare, sono troppi! Cartoni animati: conservo un amore viscerale per i vecchi robottoni giapponesi, “Goldrake” in primis. Poi “Ghost in the Shell”. Parecchi lungometraggi disneyani, alcuni outsider come “The Book Of Life” di Jorge Gutierrez o “Balto” di Simon Wells. Classici immortali come la “Linea” di Osvaldo Cavandoli. E un posticino speciale per una serie giapponese non conosciutissima, “Claymore” (tratta dal manga di Norihiro Yagi). Primo perché l’adattamento italiano in gran parte l’ho curato io, secondo perché è stata fra gli spunti che mi hanno indotta a riprendere il mio antico amore per il fantasy e ad esplorare il lato creativo di cui ti parlavo prima.

Egisto:  Sono d’accordo con Valentina, il tuo mi sembra accanimento terapeutico! Dunque: anch’io metto fra i primi cartoni animati preferiti tutti i robottoni di Go Nagai, da Mazinga a Ufo Robot Goldrake. Della mitica Disney di un tempo ciò che considero il suo capolavoro cinematografico, “La carica dei 101”. Di quella di oggi, “I Robinson”. Leggo troppo e di tutto, fra il “tanto” direi che faccio prima a dichiarare che tutto ciò che è stato pubblicato in Italia di Miller, Moore ed Ennis l’ho letto, ma di Alan Moore “Fashion Beast” è fra i miei preferiti. Il fumetto franco belga, con il Blueberry di Jean “Mœbius” Giraud, in vetta alla classifica di questa scuola. “Blake e Mortimer” di Edgar P.Jacobs, “Asterix”, “Tin Tin” di Hergé. Poi sempre di Mœbius “Il Garage ermetico di Jerry Cornelius” del periodo Métal Hurlant. La saga di Paperon de’ Paperoni di Carl Barks, decisamente migliore di quella di Don Rosa (dai… scateniamo la polemica).

Valentina:  Adesso non cominciare, che non ne usciamo più.

Egisto: Poi tutti i graphic novel di Will Eisner, e tutta la sua produzione (compreso Spirit) di cui rileggo spesso “Contratto con Dio”. Però rileggo spesso anche “Akira” di Katsuhiro Otomo, e ne riguardo il bellissimo lungometraggio di animazione. Entrando nel panorama dei manga c’è “Crying Freeman” di Kazuo Koike e Ryòichi Ikegami, “Planets” di Makoto Yukimura, “Berserk” di Kentaro Miura. “Una Ballata del mare salato” di HP e tutta la sua produzione, anche senza l’affascinante Corto Maltese. Sono un fan fondamentalista del “Rat-Man” di Leo Ortolani, del “Ken Parker” di Berardi e Milazzo, di “Orfani” e relative stagioni connesse di Recchioni e Mammucari. Passando ai suopereroi…

Valentina:  Egisto, non abbiamo tutto il giorno…

Egisto: Lo “Spider-Man” di Romita Senior e Junior, “I Fantastici Quattro” del periodo Jak Kirby e sempre di The King, “Capitan America”, “Gli Eterni”, “Kamandi”. Poi “Silver Surfer” di Sal Buscema, “Nick Fury” del costruttivista pop Steranko. Infine Batman: dei suoi tanti cicli narrativi apprezzo quelli di Jim Aparo, Neal Adams, Jim Lee che lo ipertrofizza consegnandolo virtualmente nelle mani di Frank Miller che lo ri-consegna alla storia dei comics statunitensi invecchiandolo anagraficamente ma rendendolo più giovane artisticamente. Basta… mi fermo qui, ma avviso che potrei proseguire.

Valentina:  Ma va’? Non si capiva!

 

Stefano: Volete salutare i lettori del nostro blog?

Valentina:  Li saluto cordialmente, ma soprattutto li ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere queste elucubrazioni. E se qualcuno di loro vuole leggere “Batman: la Leggenda”, sappia che presso la sede di Cartoon Club / Fumo di China, ce n’è ancora qualche copia disponibile.  🙂

Egisto:  Ottima operazione di marketing promotion, io non avrei saputo fare di meglio, pur non mancando di esperienza. Io aggiungerei anche le mie personali scuse: non si dovrebbero sottoporre gli amici di Fumetto a tanta crudele tortura.

La grande DC Comics a Napoli

Sabato 19 marzo alle ore 11:00 presso il Museo Pignatelli, verrà inaugurata la mostra “La Grandiosa DC Comics”, con gli autori della casa editrice californiana: Fabrizio Fiorentino, Lorenzo Ruggiero (già da noi intervistato) e Pasquale Qualano (disegnatore anche del nostro Batman v Superman Concept Artbook).

Come avvenuto per gli anni precedenti, anche quest’anno, Napoli COMICON viene anticipato da una grande mostra, che si terrà dal 19 marzo al 2 maggio presso il Museo Pignatelli Cortes, grazie al supporto del Polo Museale Campania.
Un percorso espositivo con cui si approfondiscono e celebrano una delle una delle case editrici più importanti e attive di fumetti negli Stati Uniti d’America.

Sia il Festival che COMICON Edizioni si confronteranno con la storia e le innovazioni che la più antica casa editrice di supereroi ha imposto nella cultura mondiale. Nell’anno in cui i Supereroi più famosi di sempre, Superman, Batman e Wonder Woman, si apprestano ad invadere gli schermi con l’attesissimo Batman vs. Superman di Zack Snyder, scopriremo i segreti di un successo lungo quasi un secolo. Percorreremo le origini di un universo di personaggi famosissimi e la storia degli autori che hanno reso grande la Dc Comics e il Fumetto tutto. Vedremo la nascita del racconto supereroistico, e di come esattamente 30 anni fa, grazie a leggende del fumetto come Alan Moore e Frank Miller, la Dc Comics rivoluzionò nuovamente il concetto di eroe nei fondamentali Watchmen e Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.
Tutto ciò, attraverso le tavole originali dei grandissimi Jack Kirby, Frank Miller, Todd McFarlane, per passare poi a Alex Ross, Simon Bisley, John Bolton, Jim Lee e degli autori italiani in forza nella scuderia DC come: Mirka Andolfo, Laura Braga, Riccardo Burchielli, Giuseppe Camuncoli, Werther Dell’Edera, Carmine di Giandomenico, Davide Fabbri, Fabrizio Fiorentino, Antonio Fuso, Emanuela Lupacchino, Alberto Ponticelli, Giorgio Pontrelli, Pasquale Qualano, Lorenzo Ruggiero, Claudio Villa.
Queste bellissime opere saranno in mostra grazie ai collezionisti: Francesco Assone, Francesco Bazzana/ Tavoleoriginali.net, Venerando Cautiero, Massimo Cuomo, Scott Eder/ ArtOfComic, Romeo Gallo, Andrea Mazzotta Giovanni Nahmias, Davide Occhicone, Sylvain Rapilly,Paolo Rinaldi/ La Nona Arte, Enrico Salvini, Luca e Stefania Serrao D’Aquino, Luca Silvestre.

La mostra, realizzata in intesa con DC Comics USA, grazie alla collaborazione dell’editore italiano RW-Lion, sarà curata da alcuni esperti del settore, ed accompagnata da un elegante e ricco saggio-catalogo edito da COMICON Edizioni nella collana I libri di COMICON, su cui troveranno posto le maggiori firme della saggistica italiana, corredate da un imponente apparato visivo, con le tavole in mostra e le immagini più belle e rappresentative del percorso DC nel mondo della Nona arte, in un libro di oltre 240 pagg. a colori.

La Grandiosa Dc Comics – dal 19 marzo al 2 maggio presso Museo Pignatelli Cortes
Ingresso con biglietto del museo
Gatuito per under 18 / Gratuito per tutti la prima domenica di ogni mese
Agevolazioni e informazioni sul sito http://www.polomusealecampania.beniculturali.it
Ridotto con la presentazione del biglietto Napoli COMICON e documento identità.

Invito mostra DC