Un po’ di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 10

BATGIRL

Erede involontaria di Betty Kane (tornata ora al suo primo amore: il tennis, di cui è campionessa nazionale), la nuova Batgirl appare nel gennaio del 1967 (Detective Comics n. 359), reintroducendo la seducente presenza femminile nella scenografia virile del Cavaliere Oscuro. Barbara Gordon nella storia iniziale figlia del Commissario alleato del Batman, sviluppa subitola passione per l’indagine poliziesca e la lotta contro il crimine che la porta ad un parallelo addestramento fisico di alto livello. L’incontro con il Detective Mascherato, durante una festa in costume, condizionerà la sua vita futura tanto che il suo travestimento, dedicato proprio all’Uomo Pipistrello, diventerà il suo vero costume da battaglia. Ammessa a pieno titolo nella Batman Family combatterà spesso a fianco del Dinamico Duo, figurando in molte avventure da sola, a discapito del poco seguito che sembrano avere le eroine dei fumetti in USA.

L’era moderna fa di Barbara Gordon la nipote adottata del Commissario James Gordon che, pur lasciando invariata la sua carriera pre-Crisis ha già abbandonato da tempo la carriera di vigilante notturna a causa delle ferite riportate nello scontro con il Cormorano (Cormorant), assassino che catturerà nel suo ultimo caso (Batgirl Special, numero unico del 1988). Il suo lavoro di cacciatrice di criminali continua sotto la nuova identità di Oracolo, procurando informazioni e dati riservati sulle attività criminali a chi combatte la malavita, un’attività che sembra priva di pericoli, fino a quando il folle Joker la ferisce gravemente, provocando una paralisi che la costringe sulla sedia a rotelle, per colpire il padre adottivo. Il nuovo andamento delle trame, sia dei nuovi cartoni animati della Warner (che hanno già reintrodotto il personaggio) che le prime scaramucce del grande cross-over di quest’anno, Zero Hour, fanno presagire senza difficoltà un suo ritorno sulla scena a fumetti anche se questo character, forse troppo datato come impostazione, potrebbe difficilmente misurarsi con le avventure “hard” dell’ultima produzione DC.

Pubblicità

Un pò di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 5

ROBIN

Non mancherà di stupire il vecchio lettore delle edizioni Mondadori, la sequenza impressionante di avvenimenti collegati alla figura inconfondibile del Pettirosso, da anni unito, nel bene come nel male, alle sorti del Pipistrello di Gotham, Apparso in origine per favorire l’identificazione dei teenagers americani, Dick Grayson accetta l’onere del ruolo di spalla per combattere la malavita e, come il suo mentore, per vendicare la morte dei genitori trapezisti, uccisi in un “incidente” provocato dal boss Anthony Zucco. Sarà Dick ad insegnare a Batman come muoversi nell’aria, ricevendo in cambio il duro addestramento alla lotta e all’indagine necessario per diventare presto un eroe a tutti gli effetti. Gli anni che passano, inesorabili, cancellano attitudine all’ottimismo, caratteristica base del Dinamico Duo, e l’inasprirsi delle trame e gli studi si portano via Dick da Wayne Manor, lasciando solo il povero Bruce. Le scelte di continuity costringono Grayson alla scomoda leadership dei Nuovi Titani fino a quando, lo strettirsi dei sorpassati calzoncini verdi, lo trasformano in creatura notturna dai colori mimetici, Nightwing. Il tempo affiancherà al Cavaliere Oscuro un altro giovane trapezista che perderà i genitori in modo simile a Dick, Jason Todd, bravo ragazzo destinato nel 1987 a essere riproposto ai lettori come piccolo malvivente a causa dell’incupirsi delle storie nel dopo-Crisis.

Il nuovo Robin non verrà però accettato dai fans che decidono, complice la DC Comics, di farlo fuori su ordinazione. Jason morirà per mano del Joker nel 1988, dando idealmente il via alla lunga strada zeppa di cadaveri eccellenti del nuovo fumetto USA. Il quadruplo salto mortale eseguito da Dick poco prima che entrambi i suoi genitori cadano nel vuoto, condiziona la vita di Tim Drake. Anni dopo, il salto simile di Robin contro il Pinguino, ripreso in televisione, permetterà al ragazzo di scoprire la vera identità del Dinamico Duo. Nel dicembre del 1990 (Batman n.457), Batman aggiungerà il nome di Drake alla lunga dinastia dei Robin. Unico “Pettirosso” ad avere inizialmente i genitori, subisce la tempesta di “morte e distruzione” DC Comics quando i suoi, in viaggio di affari nei Caraibi, sono rapiti dal capo di una setta di fanatici. Obeah Man, stregone voodoo, pochi attimi prima dell’intervento di Batman, avvelena i Drake, uccidendo la madre, Janet, e provocando in Jack, suo padre, un coma dal quale uscirà solo per ritrovarsi paralitico. Prima prova di ammissione agli occhi del Batman sarà per Tim sconfiggere lo Spaventapasseri (Scarecrow), uno dei nemici più pericolosi del Pipistrello, cosa che fa senza indossare ancora il suo costume. Timothy è l’unico partner del Batman che sia stato costretto ad un lungo tirocinio estero, un fattore utilizzato per una serie di mini, tre per la precisione, che sfruttano il momento fortunato delle edizioni speciali. Il primo numero della collezione di cinque albi (1991) che apre questa nuova impostazione DC, sarà più volte ristampato, mentre Robin The Joker’s Wild (mini di quattro del 1991), presenta ologrammi e copertine differenziate in progressione (ad esempio: quattro covers per il n.1, tre per il due, due per il tre e, finalmente, una per la conclusione), un nuovo metodo per accalappiare i collezionisti. Uno stratagemma sul quale non si infierirà più di tanto nella terza miniserie del Robin, “Cry of the Huntress”, con solo una copertina speciale a due dollari e mezzo ogni numero per i sei albi, raddoppiati a dodici con l’edizione normale, della collana. L’affare Robin 3, seppure poco etico, porta il personaggio ad avere una personalità convincente e una preparazione che soddisfa anche il tono, diventato più duro, delle nuove storie di Batman. Il nuovo costume, calzoni verdi lunghi, mantello nero e scarpe tabi (proprie dell’addestramento ninja), ne fanno una figura temibile, che non sfigura nemmeno accanto al cupo Giustiziere di Gotham. Nell’autunno del 1993, si merita una serie personale. A seguito dell’evento di Batman R.I.P., nel 2009 DC Comics rilanciò il personaggio con una nuova identità segreta e un nuovo costume di Red Robin, dando al personaggio una propria testata autonoma. Ultimo, ma non ultimo, cenno dovuto ai compagni di Batman, quello a Carne Kelley, simpatica ragazzina tredicenne che sostituisce le abilità fisiche dei suoi predecessori con una conoscenza notevole del computer. Sarà lei il Robin finale in “The Dark Knight Returns”, una scelta che troncherà, nelle intenzioni dell’autore, Frank Miller, tutte le voci maligne di un possibile rapporto omossessuale all’interno del Dinamico Duo. Alla lista si aggiungono Stephanie Brown (esordisce come Spoiler, ma diviene famosa, per aver nel tempo vestito i panni di Robin nel 2004 e quelli di Batgirl nel 2009) e Damian Wayne (figlio di Bruce Wayne e Talia al Ghul, idea introdotta nella trilogia IL FIGLIO DEL DEMONE, LA SPOSA DEL DEMONE E LA NASCITA DEL DEMONE acquisito da Grant Morrison nella continuity). Tre di loro quindi sono morti in battaglia uccisi da Joker e Maschera Nera. Damian Wayne invece, figlio di Bruce, fu assassinato da un suo clone creato dalla madre Talia Al Ghul. Da segnalare il Bat-Evento del Dc You : Robin War di cui trovate la nostra recensione qui.

Batman in Italia. Com’era rosso il mio Pipistrello

Difficile affrontare la presenza di Batman in Italia senza cadere nel facile gioco della polemica e della critica distruttiva. Di fatto, è bene riconoscere a mente fredda come, tra i nemici più pericolosi e letali, accanto al Joker o al Pinguino, possano schierarsi a buon diritto molte delle figure più note, passate e presenti del panorama editoriale italiano. Il Cavaliere Oscuro è infatti uno dei tanti personaggi “made in USA” dei quali è bene non chiedersi mai quanti albi sono stati saltati e perché, o quante copertine e avventure sono state completamente reinventate seguendo l’ispirazione del momento, visto che le risposte potrebbero probabilmente far inorridire l’appassionato filologo così come il più tollerante lettore occasionale. Le ragioni di questo scempio ininterrotto, che inizia fin dagli anni ’40, sono diverse. Inizialmente per esempio, le ingenuità di traduzione e di adattamento colpiscono un fumetto relegato nell’ambito della letteratura per adolescenti e un pubblico ignaro, che affronta il Detective di Gotham con la stessa attenzione con cui legge il primo Topolino (che in qualche modo ha a che vedere con Superman), lettori spesso più occupati a nascondere l’allora e diseducativo giornalino ai genitori, che a controllare errori e orrori di traduzione. Il passare del tempo, pur apportando fortunatamente modifiche di un certo rilievo, non ha però reso grandi favori al nostro eroe tanto che, proprio in questi ultimi anni, l’alta qualità delle storie e i contenuti destinati ad un pubblico adulto, non sono serviti a migliorare lo stato di ideale embargo da parte dei lettori verso l’ultima edizione quindicinale di Casa Rizzoli. Evitando così questioni spinose pane e lavoro di critici e fanzinari, veri habitué del “massacro in diretta”, passiamo ad una rapida ricostruzione del fenomeno Batman in Italia. Il settimanale per ragazzi “Urrà” è il primo contenitore delle strisce sindacate del personaggio.

“Urrà!” – n. 1 (27/04/1947) – 28 (02/11/1947)

L’anno è il 1946 ed il fumetto americano è quasi al termine delle vicissitudini legate alla censura fascista che vedono attribuire ad esempio, la paternità di Superman ai fratelli Vincenzo e Zenobio Baggioli. Proprio accanto all’ultimo figlio di Krypton, nella Collezione Uomo d’Acciaio di qualche anno dopo (Edizioni Mondiali di Milano. 1940, ritroveremo il Dinamico Duo battezzato fantasiosamente, il Falco e l’Aquilotto. Il n. 33 degli Albi del Falco Mondadori, datato Luglio 1955, diventa sede stabile del nostro Pipistrello che, per dieci anni, indosserà uno sgargiante costume rosso, sorte già toccata al Phantom di Lee Falk nato nel 1936, contro ogni logica di mimetizzazione nel buio della notte. Sul settimanale di Nembo Kid, l’auto del Cavaliere Oscuro diventerà finalmente la Bat-mobile dopo aver contato tra i nomi di battesimo più insoliti, anche quello, ridicolo, di Pipis-mobile. Tra le stranezze tutte italiane, un simpatico Jolly normale colorato di rosa nelle vignette, o un Batman accomodante che ordina al suo carceriere, come ultimo pranzo prima dell’ennesima condanna a morte della malavita, una bella pasta asciutta al pomodoro, contravvenendo a tutti i principi dietetici dei supereroi. Altre trascurabili ingenuità, come quella di mostrare un Batman di copertina in uniforme grigia che si colora di rosso all’interno dell’albo, diventano l’allegra caratteristica del disimpegno del fumetto d’epoca. li Pipistrello Umano arriva alla sua serie regolare mensile nel Dicembre 1967, presentando storie disegnate interamente da autori italiani nella marea di storie americane. Nel n.4. “Lo Spettro”, curato dai sedicenti Paul e Peter Montague, in realtà i nostrani Paolo e Pietro Montecchi, presenta al lettore un Batman dal fisico esilino, graficamente diviso tra le suggestioni dei telefilm e i disegni di Carmine Infantino, che si muove sulla scena senza l’appoggio di Bat-accessori (anche se, nelle prime pagine, la Bat-mobile e il giovane partner Robin fanno una breve apparizione), risultando, tutto sommato, convincente. La presenza di altri autori come Sergio Tarquinio, visto in alcune storie di Superman, e quella occulta dì sceneggiatori del calibro di Pier Carpi, ci regalano una rilettura del “Detective di Gotham” piacevole spesso in grado di fronteggiare con successo i maestri d’oltreoceano. Col tempo i nostri, baldanzosi, si misureranno con tutta la vasta scenografia del Pipistrello, affrontando come in “Il grande colpo della notte di Natale” (Batman Mondadori n.23. Dicembre 1967, sempre del duo Montecchi). dove compaiono Jolly, Pinguino, Enigmista, Gatta e Batgirl, la vasta parata di avversari e comprimari di Batman, ma senza riuscire a superare una certa staticità d’azione, punto fermo della produzione italiana di quegli anni. Di lì a poco, Neal Adams (qui il nostro speciale in due parti) avrebbe portato il Batman nelle tenebre più oscure, rinnovando la sua leggenda grafica. La Mondadori invece, pensò bene di riadattare da noi alcuni disegni del maestro americano con risultati molto discutibili. Si veda ad esempio in Batman n.54 del Marzo 1969, “Il suo nome è incubo” (in realtà traduzione libera di “And Hellgrammite is his name!”, “Brave and The Bold n. 80” del Novembre 1968), il disegno del cattivo Hellgrammite, avversario dell’ultimo Superman, i cui occhi da insetto sono completamente coperti da un retino omicida. Nell’Agosto del 1971, la staffetta passa alla “Williams” Inteuropa di Milano che riparte proprio con Neal Adams proponendo il ritorno alle trame dark del trio Adams, O’Neil e Giordano. Caratteristica negativa degli albi Williams, il colore, sparato sulle pagine con tonalità assurde e impossibili, ancora oggi ostacolo grossolano ad una piacevole lettura. Solo nel 1976, con il mensile della Censio, potremo finalmente leggere un Batman decente. La crisi del fumetto in Italia e la parallela caduta di qualità delle avventure del personaggio in patria, non ne permetteranno una vita lunghissima (ultimo numero uscito, il 71 del Novembre 1985), e i nostri appassionati saranno interrotti sulla soglia della Crisis riparatrice. Con Il “Cavaliere Oscuro Ritorna” di Frank Miller. Batman approda, nel Gennaio 1988 su Corto Maltese, affrontando una pubblicazione serializzata all’estremo che intacca immediatamente la fiducia dei Jans italiani nella gestione Rizzoli. Traduzioni carenti e formati che vanno dai primi interessanti albi Prestige che propongono l’adattamento dei due film di Tim Burton. “Killing Joke“, e diviso in due parti, “Year One”, all’inserto spillato al centro della rivista di Fulvia Serra (di carta quasi inferiore all’originale), contenente'”Year Two” e “Batman contro Predator”, provocano una rapida disaffezione dei lettori anche se le avventure pubblicate sono tutte quelle celebrate del nuovo “Rinascimento Americano” e dei suoi maggiori interpreti.

Batman contro Predator – Autografato da Chris Warner

Il quindicinale di Batman, edito dalla Rizzoli-Glénat nel Settembre 1992, promuove nuovamente il Pipistrello all’attenzione del grande pubblico inquadrando, con le storie del “Dopo-Crisis”, l’apparizione del ladruncolo Jason Todd destinato a diventare il secondo Robin (in realtà, come vedremo più avanti, il personaggio era stato proposto in America nel 1985 come trapezista in storie che forse non vedremo mai, cosa che provoca, ancora oggi, in molti saggisti italiani un po’ di confusione).

Baman Glenat Autografato Chris Warner

La testata di Batman subisce dagli appassionati un primo, netto, rifiuto, ereditato dall’umore critico sviluppato intorno a Corto Maltese, una conseguenza letale per il lavoro certamente più accurato di un nuovo team di redattori preparati e volenterosi. Solo adesso una stampa migliorata della collana, la maggiore cura delle traduzioni e il lancio della nuova serie di cartoni animati, hanno riportato a galla un Batman che ha sempre meritato negli anni molta più attenzione dal pubblico di quella realmente avuta. Il cammino omerico del nostro eroe in Italia, fino a quel momento è stato sfortunato. Dopo la crisi dei primi anni ottanta la Play Press è stata una delle prime case editrici a riportare i fumetti statunitensi in edicola. Ma per questo, vi rimandiamo al nostro speciale Play Press, suddiviso in cinque parti che potete trovare qui.

Batman Return of the Caped Crusaders – dal 12 Gennaio in Blu-Ray

Il nuovo anno inizia con DC Comics ed una nuova avventura animata per Batman e Robin in Batman Return of the Caped Crusaders, in Home Video dal 12 Gennaio in Blu-ray™ distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Batman Return of the Caped Crusaders apre il 2017 con animazione, divertimento ed un richiamo ai nostalgici appassionati del Dinamico Duo. Il titolo, infatti, prodotto nel 2016 prende ispirazione dalla famosa serie televisiva degli anni sessanta, e nella versione originale in lingua inglese porta con se le voci del Batman di Adam West, del Robin di Burt Ward e della Catwoman di Julie Newmar, che in qualche modo vi avevamo anticipato alla fine di marzo 2015.

In questa nuova avventura vediamo i più famosi nemici di Batman tra cui il Joker, Pinguino, l’Enigmista e Catwoman, ordire un piano per prendere il controllo di Gotham e del mondo intero avvalendosi di una nuova e potente tecnologia. Batman Return of the Caped Crusaders vedrà i suoi protagonisti affrontare la minaccia che incombe sulla loro città nel tentativo di salvare la situazione e riportare l’ordine nelle strade, come solo il Dinamico Duo sa fare.

DC Comics e Warner Bros. sono protagoniste dell’Home Video con i tanti imperdibili titoli del loro catalogo e tanti altri che sono ancora in attesa di essere doppiati per noi che li attendiamo da anni.
Dal passato al presente DC Comics e Warner Bros. ci riportano due serie cult da non perdere: Batman, la serie completa del 1966 che ha ispirato il film di animazione Batman Return Of The Caped Crusader e la serie completa di Wonder Woman.

Potete preordinare su Amazon la vostra copia di Batman Return of the Caped Crusaders in Blu-ray™ cliccando sul link: https://goo.gl/7L7hRW

Vi presentiamo il cast delle voci del film originale:

SINOSSI

I peggiori cattivi di Gotham City tra cui il Joker, il Pinguino, l’Enigmista e Catwoman, progettano un piano per conquistare la città e, infine, il mondo intero! Armati con un diabolico Raggio Replicante, i nemici di Batman e Robin riusciranno a confondere il Dinamico Duo, i problemi si raddoppiano quando il clone di Batman entra in scena mentre il vero Batman rischia la vita! Riuscirà Robin, con un piccolo aiutino della misteriosa Catwoman, a salvare Batman e Gotham City?

DETTAGLI
Regista: Rick Morales
Formato: PAL, Schermo panoramico
Audio: Italiano (Dolby Digital 2.0)
Lingua: Italiano, Inglese, Tedesco
Sottotitoli: Italiano
Regione: Regione B (Maggiori informazioni su Formati Blu-ray.)
Numero di dischi: 1
Studio: Warner Bros
Data versione DVD: 12 gen. 2017

Questo è il trailer che vi abbiamo gia’ anticipato 5 mesi fa sulla nostra pagina FB

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre per Android

Dopo un’attesa durata qualche settimana, Warner Bros. lancia finalmente anche sul Play Store la versione dedicata ad Android di LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, gioco edito dagli instancabili ragazzi di TT Games appositamente per dispositivi mobili e console portatili.
In LEGO Batman 3: Gotham e Oltre assumeremo non solo il ruolo del Dinamico Duo, costituito ovviamente dall’Uomo Pipistrello e dalla sua giovane spalla Robin, ma anche di tantissimi membri della Justice League e di molti villain tra cui un Joker doppiato superbamente, Lex Luthor e molti altri. I vari personaggi si troveranno a confronto con una minaccia galattica: il malvagio Brainiac, collezionista di razze e di pianeti dell’universo, ha preso di mira la Terra, e Batman cercherà con un gruppo di improbabili alleati di salvare l’umanità.
Il gameplay offre un mix di azione, con rapide sessioni di combattimento e boss di varia difficoltà, esplorazione e risoluzione di puzzle ambientali per proseguire nei tantissimi livelli che compongono il gioco di TT Games. LEGO Batman 3: Gotham e Oltre verrà a costarvi 5,54€ (circa 50 centesimi in più rispetto alla versione dedicata ad iOS), trovate anche acquisti in-app completamente opzionali per chi volesse sbloccare più velocemente personaggi (o pacchetti di personaggi) sbloccabili comunque in gioco.

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre disponibile per Android

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre disponibile per Android