"Non è tanto chi sono, quanto quello che faccio, che mi qualifica" ________________________________________________ "It's not who I am underneath, but what I do that defines me." ("Batman Begins")
10 minuti del film già disponibili in anteprima sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros.
L’attesa è finita! “Wonder Woman 1984”, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, arriva in Italia in esclusiva digitale da venerdì 12 febbraio, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.
Warner Bros. Pictures presenta una produzione Atlas Entertainment / Stone Quarry, un film di Patty Jenkins, “Wonder Woman 1984.”
Da dove arriva l’armatura indossata da Gal Gadot nel poster di Wonder Woman 1984?
Si tratta di una particolare versione di Wonder Woman, quella presentata da Alex Ross nel suo capolavoro Kingdom Come, un Elseworlds datato 1997. In questa storia, i supereroi classici di DC Comics si sono ritirati, oramai invecchiati, mentre una nuova generazione di metaumani sta emergendo. Questi eroi e i loro nemici sono, però, incontrollabili, incapaci di controllare i propri poteri, diventando un pericolo. La Justice League decide di tornare in azione per fermarli, ma quando un gruppo di villain viene fatto evadere da Luthor e da Shazam, scoppia una vera e propria guerra tra metaumani. In questa occasione, Diana sfoggia un’armatura dorata che assomiglia molto a quella che vediamo nel poster qui sopra di Wonder Woman 1984.
Il trailer del film
Un rapido salto negli anni ’80 nella nuova avventura per il grande schermo di Wonder Woman, dove dovrà affrontare due nemici completamente nuovi: Max Lord e The Cheetah.
Con il ritorno di Patty Jenkins alla regia e di Gal Gadot nel ruolo principale, “Wonder Woman 1984” è il seguito della Warner Bros. Pictures del primo film campione d’incassi sulla supereroina DC, “Wonder Woman” del 2017, che ha incassato 822 milioni di dollari a livello mondiale.
Nel film recitano anche Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor, Kristen Wiig nel ruolo della Dott.ssa Barbara Ann Minerva, The Cheetah (del periodo post-Crisi), Pedro Pascal in quello di Max Lord, Robin Wright nei panni di Antiope e Connie Nielsen nei panni di Hippolyta.
Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot e Stephen Jones sono i produttori del film. Rebecca Steel Roven Oakley, Richard Suckle, Marianne Jenkins, Geoff Johns, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Wesley Coller sono i produttori esecutivi.
Patty Jenkins ha diretto il film da una sceneggiatura che ha scritto con Geoff Johns (qui sotto in posa per noi) e David Callaham, da una storia di Jenkins & Johns, basata sui personaggi DC.
Al fianco della regista hanno lavorato dietro le quinte diversi membri del suo team di “Wonder Woman”, tra cui il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar® Aline Bonetto (“Il favoloso mondo di Amélie”) e la costumista premio Oscar® Lindy Hemming (“Topsy-Turvy- Sottosopra”). Il montatore candidato all’Oscar® Richard Pearson (“United 93”) ha curato il montaggio del film. La musica è del compositore premio Oscar® Hans Zimmer (“Dunkirk”, “Il re leone”).
In uscita nelle sale italiane a partire dal 4 giugno 2020, sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.
In occasione del Batman Day la Lion propone due albi speciali, ma anche noi di Batman Crime Solver abbiamo preparato una piccola sorpresa per voi !
Oggi 21 settembre 2019 si celebra in tutto il mondo il Batman Day: una giornata interamente dedicata al personaggio più amato di casa Dc, con tante iniziative promozionali che lo vedono assoluto protagonista. Anche qui in Italia RW-Lion ha voluto festeggiare l’evento, distribuendo vari gadget e un albo speciale alle fumetterie che aderiscono all’iniziativa.
La Dc Comics lancia in tutto il mondo la giornata dedicata al Cavaliere Oscuro, che quest’anno festeggia un grande traguardo, ovvero il suo 80esimo compleanno. In realtà il Batman day è una ricorrenza che la DC Entertainment ripropone a grande richiesta. I fan sono invitati a partecipare ai festeggiamenti in migliaia di fumetterie, librerie, scuole, biblioteche e altri partner commerciali che parteciperanno al bat-evento, dove si potranno incontrare e conoscere i più grandi talenti e leggendari artisti della casa editrice di Burbank. Esiste anche un kit ufficiale del Batman Day che include schede di attività, giochi e attività di animazione assortite, disponibile per il download a questo indirizzo. Troverete anche una playlist che raccoglie il meglio della musica tratta da film, show televisivi e giochi legati a Batman: dalla Batdance alle composizioni di Hans Zimmer, avrete la colonna sonora ideale per immergervi nelle appassionanti avventure del Cavaliere Oscuro.
BATMAN DAY SPECIAL 2019, una storia inedita in cui troveremo il fidato maggiordomo di casa Wayne che affiancherà Batman in una sua avventura, e un altro racconto con protagonista il re del crimine di Gotham, l’irriducibile Joker, nella ristampa del memorabile volume “L’AVVOCATO DEL DIAVOLO”, il quale ci inizia ad una grandiosa stagione autunnale 2019 in compagnia del nostro villain preferito.
RW Lion vi offrirà anche un pack con tutti i gadgets personalizzati e brandizzati Batman:
-ROTELLA TAGLIAPIZZA,
-MAGNETE
-TAZZA,
-SOTTOBICCHIERI,
-SEGNALIBRI,
-POSTER
-TOVAGLIETTE BREAKFAST.
Il tutto all’interno delle SHOPPER PERSONALIZZATE Batman Day, come al solito.
Inoltre a Roma (in Piazza Cinquecento) come in altre 11 città del mondo, alle ore 20 verrà acceso il Batsegnale, grazie ad una collaborazione tra Warner Bros. Ent. Italia, Grandi Stazioni Retail e RW Edizioni. Potremmo seguire i festeggiamenti con il nuovo interattivo Bat-Tracker di Batman, iniziativa lanciata da DC. Quando ogni città accenderà l’iconico simbolo, il Bat-Tracker mostrerà le proiezioni in tempo reale tramite questo link Batman80.com.
Batman Crime Solver, per festeggiare insieme questo evento, che soprattutto quest’anno rappresenta qualcosa di molto speciale, ha pensato di farvi cosa gradita proponendovi i fumetti prequel del film Batman v Superman: Dawn of Justice. Un budget stimato di 165 milioni di dollari è servito per promuovere Batman v Superman: Dawn of Justice. La Warner Bros. Consumer Products ha collaborato con diversi licenziatari globali per il programma di merchandasing, tra cui Mattel, LEGO, Rubies, Funko, Thinkway Toys, Hot Toys, Junkfood, Bioworld, Pez, Seiko, Converse e molti altri per vendere merchandising legato al film.
Forse in pochi sanno che è stato rilasciato anche un romanzo originale sul film, intitolato Batman v Superman: Dawn of Justice – Cross Fire, pubblicato dalla Scholastic. Mentre, come vi avevamo già anticipato qui, è stato pubblicato in abbinamento alle bottiglie della bevanda Dr Pepper un prequel a fumetti di cinque numeri, che esplora quello che è accaduto nelle settimane e nei mesi precedenti agli eventi del film. Tutti i fumetti sono stati scritti da Christos N. Gage e disegnati da Joe Bennett, e sono dedicati a figure chiave del film come Superman, Batman, Lois Lane, la senatrice Finch e Lex Luthor. In ogni albo verranno sviluppate le tematiche portanti della pellicola, incentrate sulla dicotomia che caratterizza le due icone di casa Dc: l’uomo contro il Dio, la luce contro l’oscurità, in una lotta senza fine dove nessuno può uscirne vincitore. I due personaggi infatti sono tanto diversi quanto complementari, e la loro forza risiede nell’unione e non nel conflitto.
Apprestatevi dunque a leggere quello che non avete potuto assaporare prima del film, grazie al lavoro di traduzione svolto dall’impeccabile e immarcescibile Marco Piva e al perfetto servizio di lettering realizzato da Michael Formica, amico e già collaboratore di questo blog. Fateci sapere cosa ne pensate di questi racconti, che vanno ad ampliare quanto già visto al cinema nella pellicola di Zack Snyder, spesso oggetto di critiche anche feroci ( e alle volte ingiustificate ), ma senza dubbio un’esperienza visiva di grande impatto.
Per la quarta volta, dopo la trilogia del Cavaliere Oscuro, il compositore tedesco si è cimentato con le avventure dell’Uomo Pipistrello, chiudendo la sua esperienza con l’universo dei cinecomic…
Batman v Superman: Dawn of Justice ha da poco fatto il suo ingresso nelle sale italiane, portando sul grande schermo lo scontro secolo, quello tra l’Uomo d’Acciaio (Henry Cavill) e il Cavaliere Oscuro (per la prima volta interpretato da Ben Affleck).
Come sappiamo, per la colonna sonora del film il compositore premio Oscar Hans Zimmer ha unito le forze con Junkie XL (aka Tom Holkenborg), l’autore delle musiche di Mad Max: Fury Road.
Per la quarta volta, dopo la trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, il compositore tedesco si è cimentato con le avventure dell’Uomo Pipistrello, chiudendo a quanto pare la sua esperienza con l’universo dei cinecomic. È stato lui stesso a confermarlo durante un’intervista per BBC HARDtalk:
“12 anni fa ho composto le musiche di Batman Begins di Chris [Nolan]. Per voi la trilogia del Cavaliere Oscuro potrà rappresentare solo 3 film ma per me si è trattato di 11 anni della mia vita”.
Per quanto riguarda l’esperienza di Batman v Superman: Dawn of Justice e la collaborazione con Junkie XL ha poi aggiunto:
“Quest’ultimo film è stato particolarmente difficile, ho dovuto cercare un nuovo modo per esprimermi ed è stato molto importante avere un’altra voce di supporto”.
La colonna sonora di Batman v Superman: Dawn of Justice è disponibile in versione digitale, su CD, 2 dischi CD Deluxe e una Limited Edition Deluxe con 3 dischi in vinile.
WaterTower Music ha annunciato che la colonna sonora di Batman v Superman: Dawn of Justice, composta dagli straordinari Hans Zimmer e Junkie XL, uscirà negli USA il prossimo 18 marzo. Per farlo ha pubblicato un estratto della partitura del brano Their War Here che trovate qui sotto.
Di seguito i titoli dei brani e le immagini dei cofanetti, ricordiamo che le Bonus Track saranno disponibili solo nella versione deluxe, già acquistabile su Amazon.it:
Primo incontro tra Superman, Batman e Wonder Woman al cinema.
Il termine trailer deriva dalla lingua inglese, ed e’ letteralmente traducibile come “rimorchio”, poiché in origine era proiettato alla fine del film, oggi ridenominati easter egg. In italiano il “rimorchio” è diventato promo e il suo scopo è quello di suscitare interesse verso il nuovo film, mostrandone alcune sequenze selezionate, spesso le più eccitanti, divertenti o intriganti. Ebbene si, dopo un’estenuante attesa, il sito Collider.com nella giornata di ieri ha riportato la notizia che tutti aspettavamo sulle prime sequenze ufficiali di Batman V Superman: Dawn of Justice.
Stando ad alcune solide fonti del sito, il primo trailer del cinecomic di con Ben Affleck e Henry Cavill approderà nei cinema assieme a Mad Max: Fury Road, atteso per il prossimo 15 maggio 2015 negli Stati Uniti, il che implica che online potrebbe approdare alcune ore prima.
A quanto pare, la Warner Bros. sarebbe pronta a diffondere il trailer già da subito, ma preferirebbe evitare il buzz scatenato dall’uscita di Avengers: Age of Ultron. Attendere fino a metà maggio, in tal senso, sarà la cosa migliore: lo studio si fida molto del potenziale della pellicola di Zack Snyder, ma preferisce che – a tempo debito – gli occhi siano tutti puntati sull’Uomo d’Acciaio e sul Cavaliere Oscuro.
Nel frattempo, il compositore olandese Tom Holkenborg, conosciuto anche come Junkie XL o JXL, ha annunciato su twitter di essersi messo a lavoro proprio alla fine di marzo. Questo il suo tweet originale:
It has begun! #silent #iFilmscoring pic.twitter.com/NLswZSzmR2
La figura del costumista è spesso, ma non necessariamente, colui dal quale dipende anche il truccatore, con il quale instaura un rapporto teso a delineare quale stile di mascheramento del corpo il truccatore debba utilizzare per completare l’idea del costumista sul personaggio. Per creare i costumi di Superman in L’Uomo d’Acciaio e quelli di Batman, Wonder Woman, Aquaman e una nuova versione di quello di Superman in Batman v Superman: Dawn of Justice, il costumista Michael Wilkinson ammette di trarre fonte d’ispirazione dalle sculture greche, l’alta moda, dai video artistici, dall’alta tecnologia usata nello sport, e dal vestiario militare. Organizza poi tutte le immagini con un collage su Photoshop per dare forma alla visione del regista Zack Snyder.
“Vuole davvero che questi personaggi siano connessi direttamente con il nostro mondo. Quindi se stessi camminando per strada e incontrassi Superman o Batman – ovviamente sarebbe [un’esperienza] sorprendente e notevole – ma potrebbe realmente accadere nel nostro mondo e non in una stilizzata versione della nostra realtà”.
In uno dei loro primi incontri, Snyder ha spiegato a Wilkinson l’importanza dell’avere dei costumi molto flessibili e confortevoli.
Questa è una delle prime cose che Snyder mi ha menzionato in uno dei nostri primi incontri. È una cosa molto importante per Zack che il costume di Batman sia comodo e molto flessibile, d’altro canto sarebbe in grado di recitare in un modo molto naturale ed energico. Così un incredibile quantità di ingegneria è stata necessaria nello sviluppo nella nuova maschera”.
Wilkinson ammette che reinventare il costume di Aquaman per la sua prima apparizione in Batman v Superman, successivamente lo vedremo in Justice League – Part One, è stata un’enorme sfida.
“La gente si era molto lamentata per la pelle arancione e la calzamaglia verde e tutto il resto”.
La pelle di Aquaman non è arancione, il costumista si riferisce alla parte sopra del costume classico indossato dal personaggio che ricorda la pelle a scaglie di un pesce, di color appunto arancione.
Il nuovo costume di Superman, ne hanno creati 18, non è così semplice come può apparire spiega Wilkinson. La creazione di questi costumi ruota attorno alla
“Costruzione di strati e alla creazione della profondità. Mi sentivo come un alieno di metallo, qualcosa di molto forte e potente”.
Per realizzare il costume di Kal-El, è stato usato:
-una tuta cromata con i muscoli scolpiti (perché la compressione di una tuta appiattisce i muscoli pompati degli attori);
-una sottile, semplice cotta di maglia stampata in 3D, il mesh (tipo di tessuto) blu è sovrapposto alle forme in schiuma di lattice.
Ma se con Batman v Superman sono riusciti a ridurre a soli 15 il tempo di vestizione di Henry Cavill, per Ben Affleck ci vogliono invece circa 25 minuti e l’aiuto di altre tre persone per indossare la Batsuit.
E’ stata comunicata la data scelta per la cinquantacinquesima edizione dei Grammy Awards. Ancora una volta definita come “music’s biggest night”, la manifestazione si terrà il 10 febbraio 2013 e, negli USA, sarà trasmessa in diretta (20-23,30 ora locale) dallo Staples Center di Los Angeles.
Hans Zimmer con la colonna sonora di The Dark Knight Rises e’ stato nominato per la miglior colonna sonora nella cinquantacinquesima edizione dei Grammy Awards e gareggerà nella categoria “Best Score Soundtrack for Visual Media” contro altri candidati, di altre OST come The Adventures of Tintin, The Artist, The Girl with the Dragon Tattoo, Hugo e Journey il videogioco d’esplorazione e interazione sperimentale disponibile su PlayStation Network.
Zimmer ha vinto quattro Grammy Awards, con la sua vittoria ultima delle quali nel 2009 per Il Cavaliere Oscuro.
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Vi proponiamo un interessante articolo sul film Batman Begins, in cui sono riportati tutti i raffronti con il fumetto di Batman. Il pezzo e’ tratto da Cinecomics e scritto da Stefano Dell’Unto.
Dopo aver diretto l’ottimo thriller Insomnia per la Warner Bros., il regista inglese Christopher Nolan si fece avanti quando seppe che la casa di produzione voleva riavviare il franchise di Batman, annientato dalle pessime pellicole di Joel Schumacher. Nolan desiderava una trasposizione ultrarealistica e considerava i film precedenti sul personaggio meri esercizi di stile piuttosto che storie drammatiche incentrate sul protagonista. Il regista intendeva realizzare un reboot e portare per la prima volta sullo schermo le origini del personaggio ma, pur essendo un fan di Batman, non era un esperto di fumetti. Si rivolse allora allo sceneggiatore David S. Goyer che, a proposito di cinecomics, aveva scritto Il Corvo 2 e la trilogia di Blade di cui stava per dirigere il terzo capitolo. Nolan e Goyer vennero ingaggiati dalla Warner all’inizio del 2003.
Dopo aver visionato tonnellate di materiale su Batman negli uffici della DC, Nolan e Goyer decisero di prendere spunto principalmente da tre opere: The Man Who Falls (L’uomo che cade), una storia breve scritta da Dennis O’Neil e Dick Giordano nell’89 e che racconta rapidamente le peregrinazioni e l’addestramento di Bruce in giro per il mondo dopo aver lasciato Gotham; Batman: Anno Uno di Frank Miller che rilegge gli inizi dell’attività del vigilante in chiave tangibile, e Il Lungo Halloween di Jeph Loeb e Tim Sale, seguito del lavoro di Miller che approfondisce la faida mafiosa a Gotham e la trasformazione del procuratore distrettuale Harvey Dent in Due Facce.
Nolan e Goyer si trovarono d’accordo nel porre al centro della storia la componente più umana e realistica. Nella sceneggiatura vennero sviluppate due tematiche fondamentali per il percorso intimo di Bruce Wayne: il potere della paura e la differenza tra giustizia e vendetta. Goyer voleva che il pubblico si affezionasse tanto a Batman quanto a Bruce Wayne e che il personaggio fosse interessante anche quando non indossava il costume. Inoltre, l’idea di un uomo che usa un’identità segreta per combattere il crimine doveva essere originale, per questo Nolan decise che nel suo universo non dovevano esserci altri supereroi. Lo script venne tenuto segreto con l’uso del falso titolo “The intimidation game” e i produttori dovettero andare a casa di Nolan per poterlo leggere.
Il regista decise di ispirarsi al Superman di Richard Donner sia per il realismo che per il sontuoso cast di supporto ai personaggi principali. L’attore inglese Christian Bale era interessato al ruolo di Batman fin da quando il progetto era nelle mani di Darren Aronofsky che lo aveva abbandonato per dedicarsi a Requiem for a Dream. Bale piacque subito a Nolan per il suo approccio controllato all’aggressività di Batman. L’attore criticò aspramente i precedenti film sul Cavaliere Oscuro che avevano concesso troppo spazio ai villains. Studiò meticolosamente il fumetto, entrò nella psicologia del personaggio e lavorò sulle sue pose e i suoi movimenti.
Nella complessa trasformazione interiore sviluppata attraverso un percorso di maturazione, il personaggio richiese una quadrupla interpretazione di Bale. All’inizio c’è un Bruce giovane, vendicativo ed arrabbiato che desidera uccidere l’assassino dei suoi genitori, poi l’uomo in fase di transizione, combattuto tra il senso di colpa, il rancore e la sete di giustizia, che cerca con dedizione la sua strada durante l’addestramento nella Setta delle Ombre, quindi il Batman rabbioso, ormai consapevole della propria missione e, infine, il finto playboy sopra le righe per mascherare la sua vera personalità che, tragicamente, vien fuori solo quando combatte il crimine.
Bale era reduce dalla sua performance estrema ne L’uomo senza sonno (The Machinist) per la quale si era ridotto pelle e ossa. Iniziò così a lavorare sul fisico raggiungendo cento chili di peso che risultarono addirittura eccessivi, somigliando più ad un wrestler che a un lottatore di arti marziali, tanto che sul set iniziarono a chiamarlo per scherzo “Fatman”. Venne riportato ad uno stato ottimale di forma lavorando su resistenza e tono muscolare. Nolan non voleva che la tecnica di combattimento di Batman risultasse una coreografia elegante e spettacolare ma uno stile più brutale e concreto. Buster Reeves, campione mondiale di ju-jitsu, suggerì il keysi, un’arte marziale nuova ed in evoluzione, basata in special modo sull’uso di gomiti e pugni e che incanala la furia emotiva del lottatore.
Bruce decide di usare l’icona del pipistrello, che lo spaventa fin da quand’era piccolo, per terrorizzare i criminali. Fondamentale risultò quindi il costume realizzato da Lindy Hemming. Nolan intedeva mostrare Batman come un’ombra rapida e animalesca e voleva che il costume fosse spaventoso e funzionale, che trascendesse il semplice essere umano che lo indossava. Nella storia, venne ideata una tenuta da combattimento militare subacquea in carbonfibra con interni ad alta tecnologia che impedisce al corpo di scendere sotto una certa temperatura. Bruce la copre poi di spray al lattice nero per rimuovere la traccia di calore e renderla invisibile agli infrarossi. L’idea della stoffa del mantello che s’irrigidisce se attraversata da una corrente si basa su autentici studi militari.
Venne fatto un calco del corpo di Bale da cui fu ricavato un modello in gesso, scomposto e trasformato nelle componenti in gomma espansa. Sullo schermo, l’espressione del cappuccio rivela la rabbia interiore del personaggio, il collo enorme sembra quello di una bestia feroce, il mantello in seta di nylon per paracaduti, resistente all’acqua ed imbottita di peletti, sembra vera pelle di animale. Il costume si rivelò comodo ma anche abbastanza caldo da procurare dei mal di testa a Bale che l’attore sfruttava per sfogare la furia di Batman. Affermò di sentirsi trasformare in un animale quando indossava il costume.
La back-story dei genitori di Bruce venne particolarmente approfondita. Come nel fumetto, il dottor Thomas Wayne e sua moglie Martha, interpretati da Linus Roache e Sara Stewart, sono una coppia filantropica che usa le risorse della multinazionale Waynecorp. per aiutare i bisognosi. Nel film, i due hanno salvato Gotham dalla crisi economica, primo tentativo di Ra’s Al Ghul di distruggere la città. Com’è noto, Thomas e Martha vengono uccisi da un ladruncolo davanti agli occhi del piccolo Bruce all’uscita del cinema dove hanno assistito a Il segno di Zorro, figura che avrebbe poi ispirato Batman. Nolan eliminò quest’idea e optò per una serata all’opera. Durante la rappresentazione del Mefistofele di Boito, Bruce, il piccolo Gus Lewis, si spaventa per alcuni ballerini travestiti da pipistrello e chiede ai genitori di uscire. Nel vicolo sul retro del teatro s’imbattono in Joe Chill che, tentando di rapinarli, li uccide. Seppure indirettamente, la paura di Bruce ha portato alla morte dei suoi genitori amplificando il suo senso di colpa. La sequenza dell’omicidio è pressoché identica al fumetto.
Primo tra gli alleati di Batman è il fido maggiordomo Alfred Pennyworth, interpretato da un altro attore inglese, come lo è del resto il personaggio, il grande Michael Caine. Anche se non venne portata sullo schermo, Caine creò una sua personale back-story per il personaggio che secondo lui aveva militato nello Special Air Service britannico rendendolo così più efficiente e risoluto rispetto alle precedenti incarnazioni cinematografiche, gli conferì forza ed eleganza e lo rese molto più fedele alla controparte fumettistica, figura paterna per Bruce dopo la morte dei genitori e dotato di un sottile humour tipicamente anglosassone.
Il sergente Jim Gordon, futuro commissario, è chiaramente ispirato alla versione di Frank Miller in Batman: Anno Uno. Inflessibile idealista in un dipartimento in cui dilaga la corruzione, si tratta di un uomo stressato, perennemente teso, genuino e fallibile. Fu Nolan a scegliere Gary Oldman per il ruolo. Nonostante l’attore sia noto per aver interpretato spesso figure negative, riuscì a trasformarsi in Gordon sia fisicamente che psicologicamente rendendolo meno duro e violento rispetto alla controparte fumettistica. Il personaggio risultò anche più puro moralmente. Basti pensare che, nel fumetto, Gordon tradisce la moglie Barbara con la collega Sarah Essen mentre nel film è assolutamente fedele agli affetti e alla sua figura istituzionale.
Lucius Fox, amministratore delegato della Wayne Enterprises, nel film è stato espulso dal consiglio d’amministrazione e relegato alla sezione ricerca e sviluppo dal corrotto dirigente Richard Earle. Interpretato dal sempre carismatico Morgan Freeman, Fox è fedele agli ideali di Thomas Wayne e fornisce a Bruce gli strumenti ipertecnologici per diventare Batman. Fox non sa esattamente quali siano gli scopi di Bruce e il tacito patto che lega i due rende il loro rapporto molto più interessante rispetto al fumetto.
L’idea di inserire il procuratore distrettuale Harvey Dent fu scartata perché non avrebbe avuto lo spazio necessario. Venne rimpiazzato dal personaggio femminile del film, Rachel Dawes, amica d’infanzia di Bruce nonché assistente del p. d. Carl Finch. Con il volto della bella Katie Holmes, Rachel non è la solita donzella in pericolo ma una figura forte e determinata, la persona che sa leggere meglio nel cuore di Bruce. Lo rimprovera quando è assetato di vendetta richiamandolo sulla retta via e, in seguito, capisce che il ragazzo di cui era innamorata non c’è più, rimpiazzato dalla personalità oscura che esprime nelle vesti di Batman. Il personaggio sembra trarre spunto, solo nel nome, da Rachel Caspian, figura femminile di Batman: Anno Due che Bruce sarebbe in procinto di sposare se non fosse che la donna decide di prendere i voti per espiare i peccati del padre, il vigilante omicida Mietitore.
Nolan e Goyer furono molto attenti a non inserire nel film villains che fossero già apparsi nella precedente serie cinematografica. Antagonista principale è Ra’s Al Ghul che nel fumetto è ritenuto da Batman non il suo peggior nemico, titolo che spetta al Joker, ma il più pericoloso. Si tratta di un potente arabo, il cui nome significa “Testa del Demone”, divenuto immortale grazie agli alchemici Pozzi di Lazzaro. A capo della Setta degli Assassini, il suo scopo è quello di utilizzare le proprie ingenti risorse per sterminare oltre il 90 percento della popolazione mondiale e ristabilire un perfetto equilibrio ambientale. Nella sua prima apparizione Ra’s scopre l’identità segreta di Batman, che chiama con ammirazione “detective”, e vorrebbe che si unisse a lui sposando sua figlia Talia. L’eroe naturalmente si oppone ai piani del malvagio instaurando un rapporto di reciproco timore e rispetto con lui e un legame di amore e odio con la ragazza scaturito nella nascita del figlio Damian, il nuovo Robin.
Nel film, Ra’s è interpretato da uno straordinario Liam Neeson e sono stati evitati tutti i riferimenti al medioriente e alla “Jihad” del Demone nel delicato momento storico post-11 settembre. L’uomo si presenta a Bruce sotto le mentite spoglie di Ducard, emissario di Ra’s che si offre di addestrarlo e di farlo entrare nella Setta delle Ombre, un clan ninjitsu come nel fumetto. Come già nell’Episodio I di Star Wars, Neeson si cala perfettamente nel ruolo del mentore, insegnando a Bruce come liberarsi dalle proprie paure ed instillarle negli avversari. Il rapporto tra i due si logora quando Bruce scopre che la Setta vuole distruggere Gotham considerandola ormai irrimediabilmente corrotta. Dunque, nonostante le differenze con il materiale originale, il concetto di base è lo stesso: effettuare un genocidio per un bene superiore. L’eroe ha maturato un codice d’onore secondo il quale non uccide. Qui sta il confine tra la giustizia, rappresentata da Batman, e la vendetta che sospinge Ra’s, privato della moglie da un gruppo di assassini proprio come viene raccontato nel fumetto.
Per preservare il colpo di scena nel finale del film, dove si scopre che Ducard è in realtà Ra’s Al Ghul, Nolan sapeva di dover rendere credibile il falso Ra’s all’inizio della storia. Se fosse stato interpretato da uno sconosciuto, il pubblico non ci sarebbe mai cascato. Uno spiritato Ken Watanabe fornì una performance breve ma magistrale. Il personaggio è chiaramente ispirato a quello del Sensei che, nel fumetto, è stato secondo di Ra’s a capo della Lega degli Assassini prima di contendergli il comando. Sempre nell’opera originale, Henri Ducard non è un’identità fittizia bensì un investigatore francese che insegna le sue tecniche a Bruce fino a tradire la sua fiducia rivelandosi un killer prezzolato. Le similitudini con il personaggio del film sono evidenti.
Nella tematica così ben sviluppata della paura, si inserisce perfettamente come antagonista lo Spaventapasseri. Jonathan Crane è un folle psichiatra esperto di fobie che usa un particolare gas allucinogeno per suscitare le più profonde paure nei suoi avversari. Caratterizzato dai glaciali, imperscrutabili occhi azzurri dall’irlandese Cillian Murphy, nel film è affiliato alla criminalità organizzata, usa il gas psicotropo come arma contro Batman o per condurre esperimenti sui pazienti, inconsapevole che Ra’s Al Ghul lo utilizzerà per cercare di distruggere Gotham.
Nel film, l’aspetto di Crane è molto simile alla prima incarnazione fumettistica del personaggio risalente al ’41. Nello stile sobrio di Nolan, il personaggio non viene dotato dell’intero costume da spaventapasseri ma solo del cappuccio. Durante i tumulti sull’isola Narrows nella parte finale del film, lo Spaventapasseri si aggira in groppa ad un cavallo, esattamente come viene raffigurato da Tim Sale ne Il lungo Halloween, rifacendosi alla figura di Ichabod Crane nel racconto La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, strettamente connesso al villain creato da Bill Finger e Bob Kane.
Tra le fonti che hanno ispirato Goyer e Nolan per la realizzazione dello Spaventapasseri vanno citate le due story-arc “Preda” e “Terrore” scritte da Doug Moench, disegnate da Paul Gulacy e pubblicate sulla serie regolare “Batman: Legends of the Dark Knight”. In “Preda”, la polizia ricorre alla consulenza dello psichiatra Hugo Strange per cercare di scoprire l’identità di Batman e catturare il vigilante. Strange si rivela però un pericoloso psicopatico e sembra rimanere ucciso alla polizia alla fine della storia. Sopravvissuto, ricomparire nel sequel “Terrore” dove psicanalizza proprio lo Spaventapasseri sguinzagliandolo contro Batman. Nel film, la figura di Jonathan Crane come psichiatra è più marcata rispetto all’opera originale e risultando così una sorta di mix tra la sua controparte fumettistica e Strange.
Capo della criminalità organizzata di Gotham è Carmine Falcone, creato da Frank Miller e David Mazzucchelli per Batman: Anno Uno e ulteriormente sviluppato ne Il Lungo Halloween dove viene ucciso da Due Facce. Interpretato da un altro attore britannico, Tom Wilkinson, il gangster esprime nel suo faccia a faccia col giovane Bruce la sua filosofia sul potere della paura.
Rutger Hauer presta invece il volto a Richard Earle, amministratore delegato delle Wayne Enterprises, affiliato con la malavita e pedina del piano di Ra’s. Inesistente nel fumetto, è un personaggio cinico e avido, nemesi principale di Lucius Fox.
Come in Batman: Anno Uno, Gordon deve invece vedersela con la corruzione nel dipartimento di polizia. Il commissario Loeb, interpretato da Colin McFarlane, non è viscido e marcio come nella graphic novel, o almeno non viene mostrato esplicitamente, appare invece rigoroso e ligio al dovere. Fedele all’opera di Miller è invece il detective Flass che rappresenta tutta la corruzione nella polizia di Gotham. Ma se nel fumetto è un uomo massiccio ed elegante, Mark Boone Junior gli conferisce un aspetto rozzo e trasandato.
Joe Chill, assassino dei genitori di Bruce, ha vissuto varie traversie nella saga a fumetti. Ucciso dal Mietitore in Batman: Anno Due, è stato ripescato dai capricci della continuity DC ed è morto suicida di recente. Nel film ha il volto di Richard Brake e, in procinto di testimoniare contro Falcone, viene eliminato da un suo sicario. Il cantante inglese Tim Booth presta il capo calvo al pluriomicida psicopatico Zsasz che ha il corpo cosparso di cicatrici, una per ogni vittima. Nel film la sua storia non viene raccontata, anche se possono intravedersi le ferite sul corpo, ma funge da personaggio ricorrente e riconoscibile tra i folli del manicomio Arkham, sconfitto da Batman quando sta per aggredire Rachel ed un bambino.
Il cast figura due piccole curiosità. Il grande attore serbo Rade Serbedzija, visto tra l’altro in Eyes Wide Shut e Mission: Impossible II, interpreta il senzatetto a cui Bruce lascia il suo cappotto prima di sparire da Gotham. Il piccolo ruolo di tecnico anziano dell’acquedotto di Gotham è invece ricoperto dal canadese Shane Rimmer, visto in Superman II come tecnico della NASA che supervisiona le operazioni degli astronauti sulla Luna e in Superman III come sceriffo al lavoro nella zona dell’incendio allo stabilimento chimico, domato poi dall’Uomo d’Acciaio.
Le riprese ebbero inizio nel marzo 2004 con un budget di 150 milioni di dollari. Come nei suoi primi due film, Memento ed Insomnia, Nolan rifiutò una seconda unità di ripresa. Il regista voleva girare soprattutto negli Shepperton Studios, in Inghilterra, ma per la parte iniziale del film ambientata nella remota e minuscola nazione asiatica del Bhutan fu necessario recarsi sul ghiacciaio islandese del Vatnajokull, una location da incubo spazzata da raffiche di vento a 100 km all’ora, pioggia e neve, che richiese l’ausilio di riprese artigianali con l’operatore che doveva portare la steadicam in spalla o seduto su uno slittino.
In condizioni estreme, venne costruito il villaggio che Bruce attraversa scalando la montagna in direzione del tempio di Ra’s Al Ghul del quale cui furono erette solo le porte. Il resto della costruzione era un modellino aggiunto in digitale. Durante l’addestramento, quando Bruce e Ducard si affrontano con le spade sul lago ghiacciato, il pack si stava davvero sciogliendo con dei bruschi e rumorosi scricchiolii amplificando la tensione della scena. Christian Bale e Liam Neeson si erano allenati su una pista da hockey. La scena in cui Bruce salva Ducard sul ciglio di un burrone fu una delle più pericolose e mozzafiato, realizzata con due stunt appesi ai cavi e senza alcun trucco digitale. Ne risultò una scena fortemente realistica e funzionale.
Anche lo scenografo Nathan Crowley aveva lavorato nel garage di Nolan costruendo in pre-produzione un modellino di Gotham City che si ispirava nel design a Blade Runner, con elementi estremizzati da New York, Chicago e Tokyo. Le riprese panoramiche risultarono da un compositing digitale tra modellini scansionati in 3-D, fotografie e riprese dal vivo. Il college di Londra fornì gli interni per l’aula di tribunale. In un hangar aereo a Cardington, nel Bedfordshire, venne costruita parte della città, una sezione dell’autostrada, le travi portanti della monorotaia che percorre Gotham e la degradata isola Narrows, ispirata alla penisola residenziale di Kowloon ad Hong Kong, demolita nei primi anni ’90. Il set era alto 50 metri e richiese dieci mesi di lavoro ma fu fondamentale per la tangibilità estetica del film.
Le Mentmore Towers nella contea di Buckingham vennero scelte per Wayne Manor. A Nolan e Crowley piacevano i marmi bianchi che davano l’idea di un mausoleo inospitale. L’idea di distruggere Wayne Manor nel finale del film sembra ispirata dalla saga a fumetti Cataclisma, in cui un terremoto abbatte l’abitazione. La successiva saga, Terra di nessuno, si conclude con Bruce che supervisiona la ricostruzione della villa come accade nel film.
La batcaverna venne ricostruita in studio con una cascata artificiale. La storia secondo cui la grotta venne utilizzata da un avo di Bruce per nascondere gli schiavi in fuga durante la Guerra Civile è fedele al fumetto, come anche la scena d’apertura del film in cui Bruce vi cade dentro da bambino e viene investito dai pipistrelli che scatenano la sua fobia. Nella batcaverna si svolge anche il momento più simbolico e intenso della storia. Reduce dall’addestramento e in cerca di un simbolo, Bruce lavora nel suo studio quando un pipistrello entra nella stanza, una delle scene più iconiche nelle origini del personaggio. Bruce scende nella caverna e viene investito da uno stormo di pipistrelli. Anziché esserne spaventato, spalanca le braccia e chiude gli occhi. Con un magnifico stacco, dettato dalla splendida colonna sonora di Hans Zimmer, Nolan ci mostra una panoramica della caverna invasa dai pipistrelli rendendo indistinguibile Bruce: l’uomo abbraccia l’idea ed assurge a mito.
All’inizio l’idea fu quella di utilizzare dei pipistrelli veri ma poiché si dimostrarono “poco collaborativi”, si decise di crearli in digitale, soluzione che funzionò in particolar modo nella scena ambientata ad Arkham Asylum, manicomio criminale, luogo cult nella saga di Batman, per i cui esterni fu utilizzato l’istituto nazionale di ricerche mediche di Mill Hill, a nord-ovest di Londra, e per gli interni la stazione ferroviaria di St. Pancras e la stazione di pompaggio di Abbey Mills.
Dopo aver strappato Rachel dalle grinfie dello Spaventapasseri, Batman è asserragliato nell’edificio assediato dalla SWAT. Il Cavaliere Oscuro usa un apparecchio sonar per richiamare uno stormo di pipistrelli che irrompe furiosamente ad Arkham favorendo la sua fuga. La scena è ripresa da Batman: Anno Uno nel quale si svolgeva, però, all’interno di un edificio pericolante.
Batman e Rachel saltano a bordo della Batmobile e seminano le volanti della polizia. Nolan voleva reinventare l’auto di Batman come un veicolo unico nel suo genere ed ideò un incrocio tra una Lamborghini ed una Humvee con parti di bombardieri Stealth e componenti di un fuoristrada Hummer. Creata dalla squadra degli effetti visivi di Chris Corbould, la Tumbler, come venne chiamato il veicolo, è larga tre metri e lunga cinque, in grado di raggiungere i 160 km orari, dotata di un tettuccio scorrevole e sedili che si sollevano all’apertura. Guidato dallo stunt George Cottle, il prototipo sorprese tutti resistendo ad ogni test. Pur se diverso nel design, l’idea di realizzare un tank sembra ispirata a Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller.
Alla fine ne vennero create quattro tra cui una versione jet ed un modello per resistere ai balzi, come quello che attraversa la cascata della Batcaverna, sequenza per la quale la Tumbler fu sparata con un tubo all’azoto. La maggior parte delle riprese vennero eseguite dal vivo, senza cgi o uso di modellini e per riprendere l’auto c’era bisogno di collegare la macchina da presa ad un braccio da gru montato su una mercedes e controllato roboticamente. L’abitacolo della Tumbler era un set a parte nel quale potevano essere ripresi gli attori. Bruce Wayne guida invece una Lamborghini “Murcielago” che in spagnolo significa appunto pipistrello.
Nel finale, Ra’s usa un emettitore di microonde, sottratto alle Wayne Enterprises con l’aiuto di Earle, per far evaporare dalle condutture l’acqua avvelenata con la tossina psicotropa e scatena così il caos sull’isola Narrows. L’idea di distruggere la città attraverso la paura chiude il cerchio. Lo scontro decisivo richiese diversi accorgimenti artigianali: vapore sparato dai tombini, bat-stuntmen appesi ai cavi trascinati a tutta velocità a dieci metri d’altezza travolgendo casse e quant’altro, una coreografia di combattimento ravvicinata e con poco spazio tra Batman e Ra’s all’interno del vagone della monorotaia e l’uso di un modellino per l’esplosione finale.
L’epilogo è chiaramente ispirato all’ultima tavola di Batman: Anno Uno nella quale Gordon, nominato tenente, chiede aiuto all’eroe per occuparsi di un nuovo psicopatico che si fa chiamare Joker. Il Bat-Segnale, peraltro, torna ad essere uno strumento segreto, al contrario di quanto accadeva nel film di Tim Burton in cui veniva maldestramente presentato al pubblico. Gordon ricorre a Batman per poter agire là dove lui è impotente a causa della corruzione nel dipartimento.
Come detto, della colonna sonora si occupò Hans Zimmer che volle James Newton Howard come collaboratore. Si trovarono subito d’accordo sul comporre musica che non ricordasse quella degli altri film su Batman e decisero di sfruttare il lavoro in coppia per sviluppare musicalmente il dualismo del personaggio. Zimmer si occupò della parte action ed epica con grande uso di percussioni ed archi, musica elettronica e una voce solista da coro. Particolarmente incisivo il brano teso e drammatico dell’addestramento e quello martellante e cupo nelle scene d’azione con Batman. Howard lavorò alla parte melodrammatica inerente soprattutto le scene tra Bruce e Rachel o che vedono il protagonista confrontarsi col proprio passato. Per i brani della colonna sonora vennero usati come titoli i nomi di alcune razze di pipistrello.
Tanti di questi elementi specifici e tecnici di Batman li trovate tra i nostri post a partire da febbraio 2012.
Michele Pasta (gia’ ospite nel nostro blog), di Roma. Giovane professionista della nona arte dei Comics artist, character design, illustrator and cartoonist ci ha gentilmente concesso un saluto e una breve intervista facendoci riprendere parte del suo lavoro.
Bataman Crime Solver ha il piacere di presentare uno speciale gruppo italiano interamente dedicato al Cavaliere Oscuro.
Gotham Shadows e’ un fan club che si prefigge lo scopo di riunire alcuni appassionati del mondo di Batman , specializzati nell’ arte del Sci-Fi Reenactment, del Customing e del Prop Making, ovvero nella realizzazione di costumi di alta qualita’ , nella replica di oggetti di scena, gadgets e scenografie, tutte ispirate all’ universo dell’ Uomo Pipistrello.
Il nostro Gruppo mette a disposizione i propri figuranti e i propri allestimenti , per eventi di carattere benefico, premiere cinematografiche, comicon, eventi ludici etc.
Si puo’ richiedere una nostra collaborazione inviando una email dalla sezione “contatti” della home page del sito : http://www.gotham-shadows.com
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