‘The Batman’, com’è umano quel supereroe senza superpoteri

Il segreto del successo del personaggio creato dalla DC Comics

Secondo stime sempre passibili di aggiornamento, in natura esistono circa 4.500 specie di mammiferi e 1.100 di queste sono pipistrelli. Ed è incredibile la varietà morfologica, e di comportamento, di questi animaletti (provate a leggere questo articolo). Lo scrive, con lo stesso nostro stupore, David Quammen nel suo famoso Spillover. L’evoluzione delle pandemie: il libro (del 2012) che ha descritto il Covid prima che il Covid arrivasse. Sarà per questo che Batman sembra non passare mai di moda? Perché appartiene a quella che, di fatto, è la specie animale più diffusa, adattabile e dominante del pianeta, almeno per quanto concerne i mammiferi? Possibile.

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Heath Ledger, primo Oscar per il ruolo di Joker

L’importanza del Joker di Heath Ledger, premiato con l’Oscar e in grado di trasformare un personaggio, analizzato ulteriormente da Joaquin Phoenix

Heath Ledger era un celebre attore, nato nel 1979 a Perth, in Australia, e deceduto prematuramente a New York il 22 gennaio 2008. Svariate le pellicole per le quali era noto, da 10 cose che odio di te a Il patriota, da Lords of Dogtown a I segreti di Brokeback Mountain, che lo ha portato alla prima nomination agli Oscar. Il suo penultimo film è stato Il cavaliere oscuro, di Christopher Nolan, per il quale ha vinto l’Oscar postumo come miglior attore non protagonista. L’ultima pellicola cui ha preso parte è Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo. Film diretto da Terry Gilliam, giunto in sala dopo la sua morte. Ledger non riuscì a completare le riprese, concluse in seguito da Jude Law, Johnny Depp e Colin Farrell.

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Oscar per il Joker

Prima di Heath Ledger, la figura del Joker ha avuto le sembianze di due grandi interpreti. Il primo è stato Cesar Romero, che dal 1966 al 1968 ha dato vita al supercriminale in Batman la serie. Prese inoltre parte al film del 1966, il primo lungometraggio dedicato a Batman. Colori sgargianti e stile fumettistico, che ha aiutato lo spettatore al passaggio dal fumetto allo schermo.

Tutto è cambiato nel 1989 con l’interpretazione di Jack Nicholson, che nel Batman di Tim Burton ha rubato la scena al vero protagonista, Michael Keaton. Il celebre attore riesce a mostrare il Joker come un villain reale, da grande schermo, un uomo e non un personaggio disegnato. Secondo l’American Film Institute è al 45° posto nella lista dei migliori cattivi nella storia del cinema.

Un’interpretazione che ha di fatto dato il via al personaggio di Heath Ledger. Il suo Joker vive in una Gotham realistica, ben lontana dai colori della serie e dall’oscurità totale di Burton. Quando Nolan lo scelse per il ruolo, in molti si dissero contrari al casting. Ledger riuscì però a far ricredere tutti, proponendo un’interpretazione molto intensa. Ne è così nato un anarchico, adoratore del caos, frutto di un duro e complesso studio da parte di Ledger. L’attore ha addirittura tenuto un diario sul set, così da scavare a fondo nella psiche del Joker. Una prova valsagli l’Oscar postumo nel 2009, un anno dopo la sua morte, a soli 28 anni, nel 2008.

Con Il cavaliere oscuro il personaggio è maturato ulteriormente, aggiungendo livelli all’analisi psicologica proposta al cinema. Un processo interrotto in parte dalla versione di Jared Leto in Suicide Squad, pellicola improntata maggiormente all’azione. Discorso invece portato avanti da Jaquin Phoenix in Joker, di Todd Phillips. Film che analizza la nascita del personaggio, i suoi disturbi, le sue paure e frustrazioni. Un uomo vero, ben lontano dal supercriminale che tutti conoscono. Un represso e una vittima della società moderna, che in breve ne diventa il suo perfetto prodotto. Con Phoenix gli Oscar per il ruolo di Joker potrebbero diventare due. L’attore sta collezionando premi, da Golden Globe ai SAG Awards e, salendo sul palco per quest’ultimo riconoscimento, ha voluto dedicarlo proprio al compianto Heath Ledger, tra gli applausi di tutti i presenti.

Fonte : [SkyTG24]

La rivincita del Joker

Pur essendo un “semplice” villain, l’arcinemico di Batman ha sempre rubato lo schermo all’Uomo Pipistrello, fino a relegarlo a cameo in Suicide Squad e a diventare protagonista assoluto in Joker, con Joaquin Phoenix acclamato al Festival di Venezia. 

Poster film Joker 2019

Poster film Joker 2019

Non chiamatelo buffone. Perché da sempre il Joker, anche nelle sue versioni più caricaturali, è sempre stato un villain di spessore, vera arma segreta del successo di Batman, supereroe certo dotato di carisma, ma che non sarebbe andato lontano senza un nemico alla sua altezza. Anzi, più dell’Uomo Pipistrello, il matto di Gotham City è stato in grado di resistere alla prova del tempo, finendo addirittura per superare il suo rivale sulla lunga distanza.

A dimostrazione di questa incredibile rimonta, è arrivata la proiezione in prima assoluta di Joker di Todd Phillips al Festival di Venezia, con otto minuti di standing ovation sui titoli di coda e vere e proprie acclamazioni per il protagonista Joaquin Phoenix. Ma a ben vedere, nelle sue apparizioni su grande e piccolo schermo il cattivo per eccellenza della DC Comics non è mai stato secondo al suo rivale Bruce Wayne.

Infatti, già a partire dal il 25 Aprile 1940 (quando Joker fece la sua prima apparizione sul primo numero di The Bat-Man) il clown principe del crimine è un assassino spietato dai capelli verdi, la pelle bianca, le labbra rosse deformate in un sorriso perenne e la risata terrificante. Il personaggio divenne così popolare da diventare non solo la nemesi perfetta e più ricorrente del crociato incappucciato, da arrivare addirittura ad eguagliarne la popolarità presso i lettori. Una grande intuizione da parte da parte Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson, che decisero all’ultimo di risparmiare il personaggio dalla morte cui sarebbe stato destinato nella sua prima storia, dopo averne compreso il potenziale. Sono passati settantanove anni da allora e Joker ha dietro di sé una storia editoriale che attraversa fumetti, graphic novel, letteratura, cinema live action, televisione, animazione e videogiochi, rendendolo qualcosa di più che una semplice icona pop: come il suo eterno nemico (forse addirittura un po’ di più, in quanto più malleabile) Joker è ormai un mito moderno, in grado di adeguarsi ai cambiamenti e allo scorrere del tempo, sempre pronto a riproporsi in nuove forme, nuove versioni e nuove interpretazioni, sempre diverso eppure sempre immediatamente riconoscibile.

Già nella “fumettosa” serie tv e nel film del 1966 Batman, il Joker interpretato da Cesar Romero non sfigurava dinnanzi al Batman di Adam West, anche se allora, fra combattimenti improbabili con squali di gomma e scazzottate onomatopeiche, il valore di questo personaggio si perdeva in un contorno quasi grottesco (seppur spassoso e godibilissimo). 

Ma è solo due decenni dopo, nel 1989, che Joker si leva la maschera del pagliaccio per sfoderare tutto il suo potenziale incendiario. A un serio e inappuntabile Michael Keaton, nella sua visione gotica di Batman Tim Burton sceglie di contrapporre un attore che è villain nell’animo e non fatica a iniettare un po’ della propria follia in un Joker spietato e violento, protagonista (alle volte suo malgrado, come nella scena della vasca di acido) di scene decisamente cruente per l’epoca.

Senza Jack Nicholson, la pellicola che ha dato nuova vita al Pipistrello cinematografico non sarebbe mai stata la stessa. La cupa trilogia cominciata da Christopher Nolan con Batman Begins, in cui a primeggiare era un attore di talento come Christian Bale, trova il suo Joker ideale in Heath Ledger, che fa la sua comparsa nel secondo capitolo della saga, Il Cavaliere Oscuro, del 2008. Se Bale sul set era scrupoloso e metodico, l’interpretazione da Oscar postumo di Heath Ledger, secondo alcuni fin troppo calato nel personaggio, è imprevedibile ed esplosiva.

Se il Pipistrello messo in scena da Nolan è volontà di potenza, il Jolly calato dal mazzo è caos puro, una pericolosissima fragilità in grado di sgretolare tutta Gotham City. Siamo alla resa dei conti: in Suicide Squad di David Ayer, del 2016, il Joker tamarro di Jared Leto è la carta in più nel film sulla allstar di cattivoni a cui finisce per rubare la scena accompagnato da una degna compagna come la Harley Quinn impersonata da Margot Robbie.

Per i delatori della pellicola, secondo i quali la trama già confusa sarebbe stata penalizzata da un montaggio frenetico e confuso, le loro interpretazioni costituirebbero l’unica nota positiva di questo superhero movie in negativo. E Batman? Il supereroe ora interpretato da Ben Affleck è relegato al semplice ruolo di cameo, il cui unico scopo pare quello di soddisfare la quota-supereroi del film. I tempi per il sorpasso, ormai è evidente, sono maturi. Sorpasso che avviene in curva a folle velocità proprio nella pellicola presentata a Venezia da Todd Phillips, che vede Arthur Fleck alias il Joker protagonista unico di questa origin story che ribalta alcuni punti fissi nella cosmogonia di Gotham City. E il Lido ha risposto acclamando il nuovo (anti)eroe, molto più credibile nella sua genesi del rivale ormai eclissato.

Il nuovo Batman Robert Pattinson sarà in grado di stare al passo con il film di Matt Reeves sul supereroe in programma per il 2021? Al cinema nulla è impossibile, ma si tratta di un’impresa davvero difficile. Il motivo di questa preferenza del pubblico per quello che di fatto è un malvagio psicopatico? Forse, in fondo in fondo, ci sentiamo più vicini al disordine emotivo, alla ben poco lucida follia del Joker, anarchico condottiero a capo solo di se stesso, piuttosto che alla granitica convinzione, alla presunzione di rappresentare la giustizia, del Batman, vigilante senza macchia, se non quella di ritenersi al di sopra della giustizia stessa. Forse, più semplicemente, in una società schiacciante mossa da ingranaggi troppo grandi anche solo per essere compresi, preferiamo chi si assume la responsabilità di mettere il mondo in fiamme per ricostruirlo da capo.

Fonte: [Sky Tg24]

Joaquin Phoenix con la vittoria del Leone d’oro si prenota all’Oscar: Io sono il Joker

Il 3 Ottobre 2019 arriverà finalmente nelle sale cinematografiche. Sarà una produzione tratta da un personaggio dei fumetti di completo stampo autoriale, con le stigmate di un film di intrattenimento e con ottime probabilità di largo successo di pubblico.

Capelli verdi arruffati, viso bianco con trucco pesante sugli occhi, enormi labbra rosse in un sorriso esteso fino quasi alle orecchie, una specie di ghigno spaventoso che contraddistingue questa maschera più di ogni altra cosa. Il terrificante Joker è famoso quanto il supereroe che lo combatte, Batman, tanto da aver conquistato il diritto a un lungometraggio tutto per sé diretto da Todd Phillips.

Uno standalone movie, come si dice in gergo tecnico, che ne racconta l’evoluzione da clown sfortunato a killer psicopatico, perché si sa che i cattivi sono più affascinanti dei buoni e scoprire l’origine della loro malvagità è spaventoso e tranquillizzante insieme. Quasi volessimo rassicurarci del fatto che tanto orrore ha una spiegazione perfettamente razionale e non è solo frutto del caso. Il film, che s’intitola appunto Joker, ha vinto il Leone d’Oro alla 76ma Mostra del cinema di Venezia  e uscirà in Italia il 3 ottobre 2019. C’è già chi scommette che il suo protagonista, l’attore Joaquin Phoenix, conquisterà un’altra nomination agli Oscar, forse quella buona per portare a casa la favolosa statuetta. Perché il ruolo del Joker non è solamente difficile in sé, ma prevede anche il confronto con le precedenti interpretazioni da brivido.

Il primo a cimentarsi fu Cesar Romero nel telefilm degli anni Sessanta Batman. Seguito, ma solo vent’anni dopo, dal grande Jack Nicholson nel visionario Batman di Tim Burton, del 1989, che gli dette i connotati del lucido psicopatico. Il più tragico è stato quello di Heath Ledger – ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan del 2008 – giovane attore prodigio che s’immerse in maniera tanto maniacale nel ruolo da morirne. Si racconta infatti che Ledger si fosse rinchiuso per un mese aspettando che l’orrido clown gli “entrasse nella testa”. Ne risultò un’interpretazione tanto spaventosa quanto indimenticabile, che gli fruttò un Oscar. Postumo però: l’attore morì a soli 28 anni di overdose poco dopo la fine delle riprese. L’ultimo a cimentarsi in ordine di tempo è stato il musicista Jared Leto, tre anni fa. Ora tocca a Phoenix, un fuoriclasse, già esperto di personaggi borderline. Con la grande differenza che questo Joker è un film senza Batman Al contrario, è stato immaginato come la vicenda reale di un uomo che precipita nell’abisso della follia e, per questo, è ancora più spaventoso.

La storia è ambientata nel 1981 a Gotham City, dove Arthur Fleck è un uomo con problemi mentali, costretto a occuparsi dell’anziana madre, ex governante della famiglia Wayne (quella di Batman). L’uomo lavora di giorno come pagliaccio e di notte come comico di cabaret, covando sogni di grandezza, ma scoprendosi in realtà lo zimbello di tutti. A un certo punto le frustrazioni continue lo indurranno a trasformarsi in uno spaventoso clown assetato di vendetta. Individuerà il suo principale nemico proprio in Bruce Wayne, figlio di un miliardario candidato a sindaco della città. Il tema del film è questo: la società ostile fa impazzire le sue vittime. Il regista Todd Phillips e lo sceneggiatore Scott Silver hanno spiegato di essersi ispirati, in particolare, all’indimenticabile ruolo di Robert De Niro in Taxi Driver, capolavoro di Martin Scorsese del 1976.

Non a caso, Scorsese appare tra i produttori del film, mentre De Niro ha la parte del cinico conduttore televisivo che contribuisce al crollo psicologico di Arthur. «All’inizio ero spaventato dal ruolo», ha raccontato Phoenix, pur sapendo che la sceneggiatura era stata scritta per lui. Ha spiegato che ci ha messo molto tempo per trovare dentro di sé quella particolare risata patologica che contraddistingue il Joker. Poi di aver rinunciato a uscire per tre mesi, per poter perdere diversi chili come tutte le persone che soffrono di malattie mentali e quindi non si nutrono in modo adeguato. «L’unica persona che frequentavo in quel periodo era il regista », ha confessato. Assieme a Joaquin scopriremo la terrificante infanzia di Arthur, che da bambino ha subito violenza: abusi mentali e fisici da parte del padre. Più il piccolo cercava affetto e conforto, più si ritrovava umiliato e offeso. Capiremo come in certi casi la follia diventi, a un dato momento, l’unica via di uscita possibile per non dover affrontare quei ricordi intollerabili.

Pare che la pellicola sia destinata a debuttare al box Office americano (un giorno dopo rispetto all’Italia) con un incasso tra i 76 e gli 88 milioni di dollari.

https://youtu.be/o7nkJDjuSp4

Ora tutti al cinema e…silenzio in sala.

FONTE : [aciclico.com]

La scommessa della Warner Bros per competere con la Marvel Cimematic Universe

Il casting di personaggi di fumetti è sempre un enorme potenziale bersaglio di contraccolpi da parte di fan che venerano il materiale originale a fumetti. Ancora di più per Batman, che nel corso dei suoi 80 anni di storia ha assunto molte maschere e personaggi. Per il casting rubacuori Robert Pattinson, famigerato come Edward Cullen di Twilight, non è diverso. Il nuovo Batman sta già attirando la sua giusta dose di attenzione negativa.

The Batman Robert Pattinson-Batsuit Screen Tests

La cosa interessante è che questo è esattamente il modo in cui i fan hanno reagito a un altro ex rubacuori, Heath Ledger, quando è stato scelto come Joker per la trilogia di Dark Knight di Christopher Nolan.

E come tutti sappiamo, ha finito per dare l’interpretazione di una vita, ridefinendo per sempre i cattivi dei fumetti sul grande schermo. Se ci dimentichiamo di Edward Cullen per un momento, possiamo vedere come Pattinson si è comportato bene in molti ruoli importanti come Cedric Diggory di Harry Potter (2005), Jacob Jankowski di  Come l’acqua per gli elefanti (2001) e Eric Packer di Cosmopolis (2012). Pattinson ha mostrato la sua vasta gamma di interpretazioni, quindi non sarebbe sorprendente se si adattasse bene al ruolo. Quello che resta da vedere è come il nuovo regista, Matt Reeves, gestirà il prossimo passo per il franchise di Batman.

Per molto tempo, DCEU ha faticato a imitare il successo del suo più grande rivale: il Marvel Cinematic Universe. Rispetto ai 22 film della Marvel, la WB dal 2013 ne ha pubblicati solo sette, incluso il recente Shazam! Dopo pesanti critiche ai primi film del DCEU come Suicide Squad, la WB ha deciso di fare un passo indietro e trovare una soluzione.

A differenza della Marvel che ha diretto i suoi film nello stesso universo la WB ha preso una strada diversa. Infatti, sebbene tutti i suoi film facciano ancora parte dello stesso DCEU, questo non è l’obiettivo. Pertanto WB marca ogni character del DCEU attraverso i propri registi stilisticamente unici. Ad esempio, mentre Man of Steel di Zack Snyder, Batman v Superman e Justice League erano tutti tematicamente cupi e dipinti con colori tenui, Wonder Woman di Patty Jenkins e Aquaman di James Wan hanno avuto un approccio più giocoso. Questo a sua volta ha portato a tre dei suoi film solisti (Wonder Woman, Aquaman, Shazam!) Alcuni tra i film DCEU meglio recensiti di tutti i tempi.

La WB non è la prima azienda a saltare sul carro dei fumetti. Funko, ad esempio, uno dei più importanti venditori di giocattoli con cultura pop con licenza, si affida al successo di Marvel e di altri marchi per generare entrate. Ad esempio, Funko ha recentemente rilasciato la sua collezione Endgame Pop, per proseguire il trend-hype di Avengers: Endgame, soprattutto perché si è rivelato essere uno dei film più venduti di tutti i tempi. A volte, il prodotto non deve nemmeno essere ufficiale per attirare molta attenzione. Il titolo slot online Thunderstruck su Sandlot Games è chiaramente ispirato al Marvel Avenger, Thor. Sebbene il dio del tuono non sia direttamente referenziato nel gioco, il suo uso di immagini come l’elmo norvegese alato, il possente martello ei lunghi capelli biondi fluenti ricordano senza dubbio Thor come raffigurato nei film Marvel. Questi esempi illustrano la forte influenza di MCU in molte opportunità di franchising. E forse un giorno, DCEU potrà realizzare la stessa cosa.

Anche, a quanto pare, il nuovo film della Warner Bros ispirato a Joker sarà incentrato su una storia totalmente nuova. Infatti, il regista Todd Phillips, ha dichiarato che la nuova pellicola non sarà basata sulle vicende narrate nel fumetto. Queste le parole di Phillips rilasciate nel corso di un’intervista:
“Non ci siamo ispirati per niente ai fumetti, e questo potrebbe far arrabbiare più di una persona. Abbiamo scritto la nostra versione di come potrebbe essere un tizio come il Joker. È questo che mi interessava. Non ci stiamo nemmeno occupando di Joker, ma della storia di come sia diventato Joker. Riguarda questo uomo”.
Dunque, le nuove vicende del personaggio di Joker, interpretato da Joaquin Phoenix, saranno tutte da scoprire ma secondo il regista questa decisione potrebbe non essere accettata da tutti, infatti avrebbe affermato che “il film farà arrabbiare i fan“. Sarà veramente così? È tutto da vedere. Le riprese della nuova pellicola sono terminate nel dicembre dell’anno scorso e nel cast vedremo Douglas Hodge che interpreterà Alfred Pennyworth e Dante Pereira-Olson che vestirà i panni di Bruce Wayne.
In oltre ci saranno Brett Cullen che interpreterà Thomas, il padre Batman, e Zazie Beetz che vestirà i panni di Sophie Dumond. Faranno parte del cast anche Marc Maron, Frances Conroy e Robert De Niro. La sceneggiatura del nuovo film ispirato al cattivo di Gotham City è stata scritta da Todd Phillips insieme a Scott Silver. La pellicola di Joker uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi nel mese di ottobre 2019.

I cast e i registi recenti del DCEU potrebbero essere ciò di cui la WB ha bisogno per differenziarsi dalla MCU. Fintanto che la stessa Warner si concentrerà sui propri personaggi anziché sulla competizione, forse in futuro, le cose potrebbero migliorare per gli eroi del DCEU.

Batman: Joker di Heath Ledger nominato miglior cattivo di Netflix

Netflix ha twittato un video insolito su Twitter. L’account ufficiale della piattaforma streaming ha pubblicato un breve video che racchiude le migliori sequenze del Joker di Heath Ledger in Il cavaliere oscuro di Nolan definendolo il miglior villain di sempre. Allo stesso tempo i followers hanno risposto citando i loro preferiti.

Il video riprende scene come quella del trucco della matita, passando per la conversazione tra Bruce Wayne e Alfred sulle motivazioni del folle nemico di Batman e per la scena dell’esplosione all’ospedale.

Molte persone su Twitter hanno risposto nominando i loro villain preferiti: da Loki a Thanos, passando per Darth Vader, Killgrave di Jessica Jones e Kingpin di Daredevil.
Per Netflix nessun villain può competere con la versione del Joker di Heath Ledger, che vinse un Oscar postumo al miglior attore protagonista, qualche settimana dopo la sua tragica scomparsa.
Il Joker è stato portato sullo schermo da altri attori nel corso dei decenni: Cesar Romero l’ha interpretato nel film Batman (1966) e nella serie tv con Adam West, Jack Nicholson nel film di Tim Burton, Batman, uscito nel 1989, Jared Leto in Suicide Squad e quest’anno vedremo la nuova versione, quella di Joaquin Phoenix nel film Joker: Origins, diretto da Todd Phillips.
Netflix ha già incoronato il proprio villain preferito ma i followers hanno nominato tantissimi altri celebri cattivi che sono entrati nel cuore dei fan.

Batman & C.: alcuni attori a confronto

Da Adam West – primo attore a spiegare il mantello di Batman – a Christian Bale, ultimo Cavaliere Oscuro, passando per il folle Joker di Nicholson a quello invasato e indimenticato di Ledger. Ecco, tutte le facce dell’Uomo Pipistrello e dei suoi nemici.

Prima del sexy e tormentato Batman di Christian Bale, protagonista della saga di Nolan, l’Uomo Pipistrello volava nei cieli neri di Gotham City nelle tenebrose fattezze di Michael Keaton nella versione burtoniana.

Lo stereotipo del cavaliere della notte è, però, quello che metteva K.O. i nemici nella tuta in Technicolor di Adam West, nella popolare serie tv degli Anni 60. Tuttavia, questo tris di celebrità non è stato il solo a celare il volto dietro la maschera del Cavaliere Oscuro. Ecco, la gamma di star che si è cimentata in Batman, soci e nemesi.

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Bruce Wayne alias Batman intratteneva il pubblico a casa nell’omonima e coloratissima serie tv cult (1966-1968) dove, infilato nella calzamaglia blu, sferrava ai nemici colpi che venivano enfatizzati con scritte onomatopeiche, rendendo gli episodi simili ad un fumetto. Negli anni recenti, West è stato trasformato in cartone animato, interpretando se stesso nella carica di sindaco di Quahog ne I Griffins e cimentandosi in Catman in Due Fantagenitori.

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La versione cinematografica dell’Uomo Pipistrello viene affidata a Tim Burton che fece del pupillo Michael Keaton il suo gotico protagonista alato in ben due film (Batman del 1989 e Batman – Il ritorno del ‘92), dopo averlo infilato nei putridi e irriverenti panni di Beetlejuice – Spiritello porcello. Malgrado le migliaia di lettere di protesta alla Warner, inviate dai seguaci del fumetto scontenti per la scelta di Keaton, la rappresentazione intensa e criptica dell’attore ha, invece, messo d’accordo tutti.

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Insoddisfatto della sceneggiatura – piuttosto farsesca – approvata dal nuovo regista Joel Schumacher, Keaton passa il testimone alla star di The Doors in Batman Forever (1995). Tuttavia, la sua performance (descritta dai critici come “legnosa”) finisce presto nel dimenticatoio, malgrado il film trionfi al botteghino. Schumacher ebbe problemi con Kilmer, descrivendolo come “infantile e impossibile”, riportando che litigava con vari membri dello staff.

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Kilmer, impegnato nella lavorazione de Il Santo, lascia l’eredità all’allora comedy star famoso per Dal tramonto all’alba e Un giorno, per caso. Ma Batman & Robin (diretto da Schumacher nel 1997) fu un flop al boxoffice e venne stroncato dalla stampa. E, così, il franchise venne sospeso per poi riavviarsi con il regista Christopher Nolan.

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Fascinoso, enigmatico, tormentato; il Giustiziere Alato con il volto di Bale, protagonista della trilogia di Nolan (Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno), non è mai stato così autentico. Il regista dichiarò di aver trovato in lui “il perfetto equilibrio tra luce e tenebra”. Bale diventò il primo attore non americano a interpretare Batman. Intraprese una massacrante trasformazione fisica in soli due mesi, dopo che i suoi muscoli si erano atrofizzati per l’eccessivo dimagrimento per il film L’uomo senza Sonno.

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Dick Grayson alias Robin è l’assistente teenager del Cavaliere della Notte che combatte al suo fianco contro la criminalità. Il più amato dal pubblico è quello con il bel faccino dell’attore californiano, allora 19enne, co-protagonista della serie tv degli Anni 60. Al culmine della notorietà, il giovane Ward incise una serie brani sotto la produzione di Frank Zappa. Conclusa la serie, l’attore non riuscì mai a sfondare.

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Più vecchio rispetto al personaggio originale, il braccio destro del Cavaliere Oscuro fa capolino al cinema in Batman Forever e Batman & Robin col viso da bravo ragazzo di Chris O’Donnell, all’ora superstar grazie al ruolo del “badante” del colonnello cieco Al Pacino in Scent of a Woman – Profumo di donna e a quello di d’Artagnan ne I Tre Moschettieri. Poi, la sua carriera cola a picco fino al recente ingaggio come protagonista nella serie poliziesca, NCIS: Los Angeles, dove è un agente sotto copertura.

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Il Robin secondo Christopher Nolan è un giovane e impavido sbirro di quartiere, noto come John Blake. Ex bambino prodigio (a sei anni debutta come Spaventapasseri nella rappresentazione scolastica de “Il Mago di Oz”) e stella del cinema indipendente, l’attore dal faccino esotico ha conquistato pubblico e critica corteggiando una svampita Zooey Deschanel in (500) giorni insieme, manipolando l’inconscio in Inception e lottando contro il cancro in 50 e 50.

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E’ l’archetipo di tutti i Joker; clownesco principe del crimine nella serie retrò Batman. Vanta la smorfia gigionesca e la risata infernale dell’attore italo-cubano che, negli anni 30, danzava con Carmen Miranda, Frank Sinatra e Tyrone Power. Si è sempre rifiutato di tagliarsi i baffi, costringendo la produzione a nasconderli sotto il cerone. Essi sono spesso ben visibili anche ricoperti dal trucco di scena. Considerato uno scapolo d’oro per tutta la sua carriera, Romero fece outing confermando le voci sulla sua omosessualità.

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Indimenticabile Jack Napier alias Joker, impresso nella memoria collettiva grazie al ghigno malefico del “lupo cattivo di Hollywood”. Per l’ingaggio in Batman di Burton, il super-divo incassò la cifra record di 60 milioni di dollari, entrando nel Guinness dei primati come attore più pagato della storia per una sola performance. Il suo leggendario Joker è stato inserito al 45º posto nella lista dei Best Villains del cinema.

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Diciannove anni dopo, Ledger interpreta Joker ne Il Cavaliere Oscuro, influenzato da personaggi quali Alex DeLarge (Arancia Meccanica), Eric Draven (Il Corvo) e Sid Vicious. Nicholson criticò la sua performance definendola senza spirito e attaccando la produzione per non averlo contattato per chiedergli il suo parere al riguardo.  Ma il gangster invasato e psicotico (diverso da quello pagliaccesco impresso nella memoria comune) di Ledger entusiasmò pubblico e critica, ricevendo un Oscar postumo.

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La perfida e sinuosa Selina Kyle alias Catwoman (antagonista dell’Uomo Pipistrello nelle prime due stagioni della serie tv Batman) ha il sofisticato volto di Julie Newmar, nel cast di Sette spose per sette fratelli nonché vincitrice di un Tony Award nel ’59. Comparirà nel videoclip di “Too Funky” di George Michael. Il film A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar rende omaggio all’attrice che recita in un cameo. Ha un figlio affetto da sindrome di Down e sordità.

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Attrice, cantante e cabarettista, la star è ricordata per la Christmas song del 1953 “Santa Baby” e, naturalmente, per essersi infilata nella tutina di lattice di graffiante Catwoman nell’ultima stagione di Batman. La sua carriera subì un brusco rallentamento nel ‘68 dopo che si pronunciò contro la guerra del Vietnam. Nel ‘92, sfodera tutta la sua ironia al fianco di Eddie Murphy ne Il principe delle donne. Si è battuta per i diritti dei gay quando ancora l’argomento era tabù.

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Agile e sensuale micetta birbante, fasciata in latex nero (costume dai connotati sadomasochistici), la Donna Gatto che miagola nelle fattezze di Michelle Pfeiffer in Batman- Il Ritorno è entrata nei sogni erotici di tutti i pussy(cat) addicted. Per la parte, tuttavia, era stata reclutata Sean Young ma durante le prove si rompe un braccio dopo una caduta da cavallo e viene sostituita. Alla vigilia delle riprese, cerca in tutti i modi di riprendersi il ruolo fino presentarsi di fronte a Burton in costume da Catwoman.

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E’ la sexy felina acrobatica protagonista di Catwoman, pellicola che si discosta completamente dalla graphic novel. Fiasco al botteghino, il film viene stroncato dalla critica e dai fan dell’Uomo Pipistrello. La performance della Berry, inoltre, viene liquidata con il Razzie Award come peggior attrice a due anni di distanza dall’Oscar per Monster’s Ball.

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Raffinata, atletica, bellissima; la Catwoman di Nolan fa le fusa con le peccaminose labbra della protagonista de Il diavolo veste Prada. Per prepararsi alle riprese, la Hathaway si è sottoposta a un estenuante allenamento fisico (cinque giorni di palestra a settimana) con esercizi acrobatici, arti marziali e sessioni di ballo. L’attrice ha dichiarato che questo è stato il ruolo fisicamente più impegnativo della sua carriera.

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E’ l’arcinemico ultra-fisicato dell’Uomo Pipistrello che semina terrore mascherato come un Luchador; deve la sua forza sovrumana allo steroide “Venom”. Compare, per la prima volta, sullo schermo in Batman & Robin nei possenti bicipiti della star del wrestler degli Anni 80 che morirà, quarantenne, per un attacco cardiaco. Rispetto al fumetto, Bane viene rappresentato come un tirapiedi senza cervello, contribuendo all’insuccesso del film.

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Ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, Bane è un carnefice dalla corporatura possente e dalla mente tanto crudele quanto geniale. Ex modello con un passato da tossico, l’attore britannico si è imposto al pubblico nel ruolo del malavitoso gay in RocknRolla, poi, come falsario di sogni in Inception ed esibendo i muscoli tatuati in Warrior. La svolta della sua carriera è arrivata grazie a Nolan.

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Quattro chiacchiere con Christopher Nolan

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Mercoledì 28 novembre 2012, di sera, al Walter Reade Theater del Lincoln Center di New York, la Film Society ha tenuto l’incontro ‘A Evening with Christopher Nolan‘. Durante la serata il regista e il moderatore Scott Fundas hanno ripercorso la storia del personaggio di Batman, nella trilogia creata da Nolan, che ha permesso di togliere dal ghetto, i film tratti dai fumetti.

Non sono un grande appassionato di fumetti. Non ho mai preteso di esserlo. È molto pericoloso far finta di essere un fan dei fumetti. Ti riconoscono molto velocemente… Ma quello che ho visto è stato molto chiaro, un divario identificabile nella storia del cinema”.

Sebbene abbia conosciuto il personaggio di Batman a cinque anni, con la serie televisiva interpretata negli anni sessanta da Adam West, Nolan è sempre rimasto affascinato dalla sensazione che le storie narrate nei fumetti fossero ambientate in un mondo reale.

Se si guarda a quello che Tim Burton ha realizzato, ha creato un mondo molto specifico in cui ha inserito Batman. Quello che ho sentito di non aver visto, è quello che ho percepito dalla lettura dei fumetti, un mondo ordinario in cui tutti possiamo camminare”.

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La sua trilogia di Batman è stata inoltre fortemente influenzata da Bond, spiega il regista. La spia che mi amava ha influenzato Nolan nella sua concezione della portata e della scala di un film, mentre dai film di 007 degli anni sessanta, il regista ha ripreso una tematica che è stata inserita in tutti e tre i film della sua trilogia: ricreare le paure della gente, con il terrorismo, simboleggiato da Ra’s al Ghul in Batman Begins, il Joker in Il cavaliere oscuro e da Bane in Il cavaliere oscuro – Il Ritorno.

È interessante notare che i film di James Bond, negli anni ’60, erano principalmente sulla Guerra Fredda. Hanno introdotto molto specificatamente la minaccia del terrorismo nucleare per la prima volta nei film ed erano molto più vicini di quanto si creda, in termini di cultura pop, a quello che la gente temeva in quel momento. E credo che una delle cose interessanti in un film d’azione ambientato in una grande città americana dopo l’11 settembre, se si è onesti per quel che riguarda le nostre paure e quello che potrebbe minacciare questa grande città, allora dobbiamo pensare al terrorismo e a come possa essere presentato nell’universo di Batman. E penso che l’abbiamo affrontato con molta sincerità”.

Chi ha letto le dichiarazioni di Sam Mendes, ricorderà che il regista aveva ammesso di essersi ispirato al Cavaliere oscuro per realizzare Skyfall. Parlando del suo processo lavorativo, Nolan ha spiegato perché in Batman Begins, Batman non viene mai mostrato chiaramente:

Se fosse arrivato completamente formato in un mondo normale, non un mondo come quello di Tim Burton, con le orecchie e il mantello, sarebbe ridicolo. Quindi la soluzione era quella di riuscire a vedere il simbolismo, perché sta facendo questo, e cercare di coinvolgere il pubblico nel processo mentale che cerca di capire come riuscirà a far spaventare i criminali. È uno dei motivi per cui in Batman Begins non mostriamo mai chiaramente Batman. Lo mostriamo come uno spettro terrificante”.

Per poter convincere lo studio a far entrare Batman a quasi un’ora dall’inizio del film, Nolan assieme a un assistente, è andato a visionare tutti i più importanti blockbuster per segnarsi quando l’evento principale della storia occorre nel film. Ha cominciato così a dissezionare questo tipo di pellicole, a cui non aveva mai lavorato prima, per capire come funzionavano e per aiutare David Goyer e ideare la sceneggiatura. Sebbene Nolan ammiri la versione gotica di Gotham ideata da Tim Burton, un grande spunto per ideare i suoi film lo ha ricevuto dal Superman di Richard Donner. Come in Superman, Nolan voleva assumere degli attori iconici in piccoli ruoli.

Ho riguardato il Superman di Richard Donner, dove ha assunto Marlon Brando e Glenn Ford e Ned Beatty. Tutti questi personaggi sono stati interpretati da queste star terrificanti. Così abbiamo scelto di procedere con questo tipo di casting”.

Ha poi aggiunto di aver concepito Batman Begins come un film d’azione, non sui supereroi, una scelta che spiega perché il personaggio ha i piedi così saldamente per terra.

Quando la discussione si è spostata su Il cavaliere oscuro, Nolan ha confessato che aveva incontrato Heath Ledger quando stava facendo il casting di Batman. L’attore aveva educatamente spiegato al regista, perché non avrebbe mai partecipato a un film basato sui fumetti. Quando i due si sono incontrati di nuovo, questa volta per il ruolo del Joker, Ledger era interessato al progetto.

Gli avevo spiegato quello che volevo fare con Batman Begins, e penso che forse ha pensato che ero riuscito a farcela”, spiega il regista. E sebbene il fratello Jonathan stava ancora lavorando alla sceneggiatura, i due Nolan sapevano già come avrebbero voluto il personaggio, e questa volta sono riusciti a convincere Ledger a partecipare al film.

Non gli piaceva lavorare troppo. Gli piaceva fare un personaggio e poi smettere di lavorarci per un tempo sufficiente fino a quando non avesse nuovamente fame [per quel ruolo]. E questo è quello che è successo quando è entrato, era davvero pronto a fare una cosa del genere”.

E mentre la sceneggiatura veniva portata a termine, Ledger ha passato mesi e mesi a pensare al personaggio, prendendo spunto dal romanzo di Arancia meccanica, e dai dipinti di Francis Bacon, alcuni dei materiali di riferimento che gli aveva mandato il regista. Ma il vero lavoro è cominciato quando Ledger ha dovuto costruire il personaggio, basandosi sullo script.

Come molti artisti, coglie qualcosa all’improvviso. Così non puoi sederti e dire, ‘Va bene, adesso farai il Joker. Mi farai vedere come sarà’. Dovevi dire: ‘Leggiamo questa scena. Non recitare, basta leggere’. E lui si sedeva con Christian e c’era una frase o due in cui la sua voce era un po ‘diversa, in cui gettava un po’ una risata. E poi quando filmavamo i test dei capelli e il trucco e provavamo aspetti diversi, lì ha cominciato a muoversi. Avevamo questi coltelli di gomma e li ha scelti come arma ed ha esplorato il movimento del personaggio. Non stavamo registrando il suono, così si sentiva in grado di poter iniziare a parlare e a mostrare qualcosa di ciò che stava per fare. E in questo modo, è come se avesse preso all’improvviso il personaggio”.

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La voce del Joker ha preoccupato Nolan all’inizio, a causa del suo strano cambiamento di tonalità.

Tutto questo era basato sulla tecnica Alexander, dove, se usi una nota alta, dopo sei in grado di usare una due ottave più bassa. È un modo per abbassare la voce. Quindi hai questo personaggio che non capivi mai bene, quale direzione avrebbe preso il tono della sua voce. Proprio come nei suoi movimenti fisici – non sai come ha intenzione di muoversi, è sempre una sorpresa – anche il tono reale della sua voce era sempre una sorpresa. A volte era incredibilmente bassa e minacciosa e altre volte era in un certo senso leggera”.

La prima scena è stata girata con il Joker, era il prologo girato in IMAX, dove Ledger indossa per quasi tutto il tempo una maschera e parla pochissimo. Quando il Joker si toglie per la prima volta la maschera, la sua faccia era andata fuori focus, a causa della poca praticità con queste cineprese di Nolan. Il regista ha dovuto richiamare Ledger per un reshoot. L’attore era preoccupato che qualcosa fosse andato storto con la performance che aveva ideato, ma Nolan ha cercato di convincerlo che si trattava di un semplice problema tecnico.

Era fantastico, ma quando abbiamo guardato i giornalieri era leggermente fuori fuoco. Così ho chiesto delle nuove riprese ed ho ricevuto questa atterrita telefonata da Heath che diceva ‘Cosa ho fatto?’ Era la prima volta che ci aveva mostrato la voce e il personaggio [per davvero] e volevamo rifarla! [Ride]. Ma gli ho detto ‘No, no, è grandiosa’, ma non mi ha mai completamente creduto”.

Alla fine una volta tornato alla sala di montaggio, Nolan ha deciso di utilizzare la scena fuori fuoco.

Era magica. Era così. E penso che una parte di lui sapeva che non poteva riprodurla perché si era così immedesimato”.

Prima di finire questa chiacchierata, è stato chiesto a Nolan di parlare dell’Uomo d’Acciaio: “La produzione è molto più facile della regia. La sto facendo mentre parliamo”, scherza il regista. “Penso che sia eccezionale. È qualcosa che non ho mai visto prima, è una versione molto particolare e nuova su Superman. Penso che le persone verranno conquistate, ma non uscirà fino alla prossima estate. Ci sono molte cose da finire, ci sono diverse cose molto complesse in corso. Penso che sarà molto divertente”.

Testo di Marlen Vazzoler e Fonti HitFix, The Playlist, awardsdaily

“The Dark Knight Manual” e Bat-Manuali Hasbro da collezione

Nel 2005 il regista Christopher Nolan ha ridefinito Batman per una nuova generazione con Batman Begins, seguito nel 2008 da The Dark Knight e ora nel 2012 la conclusione alla trilogia, The Dark Knight Rises. Qui, per la prima volta, un’unica e completa esplorazione del mondo del Batman di Christopher Nolan: The Dark Knight Manual, la guida definitiva ai gadget, ai veicoli e alle tecnologie.

La guida The Dark Knight Manual: Tools, Weapons, Vehicles and Documents from the Batcave è un compendio imperdibile per i fan hardcore del Cavaliere oscuro, ve la proponiamo in una ricca galleria fotografica accompagnata da un poster che ci mostra quanto costerebbe nel mondo reale vivere come il miliardario Bruce Wayne e i costi dell’impersonare il supereroe Batman.

Noi, qui di seguito, vogliamo proporvi qualcosa che potrebbe stuzzicare la vostra fantasia di bat-fans.
Si tratta di alcuni manuali dei giocattoli prodotti dalla società statunitense Hasbro che produce giochi e giocattoli. È una delle più grandi fabbriche del mondo, seconda solo al gigante Mattel.
Magari qualcuno di voi potra’ riprodurli e utilizzarli per un costume…anzi…un bat-costume.

The Dark Knight collection – Batman Crossbow

Batman Legends Skywing Street Bike

The Joker Cycle

Bat-Cosplay: JOKER interpretato da EMANUELE BOLOGNARI

Continua il nostro viaggio tra i cosplay, oggi siamo lieti di presentare Emanuele Bolognari, che oggi, con tutta la sua lucida follia da vero e proprio Joker, ci onora della sua presenza su questo blog, con il suo racconto di cosplayer professionista.
Al termine del suo commento e della galleria fotografica, potete trovare dei link molto interessanti.

Joker è il personaggio che più amo nel mondo di Batman. Ricordo da piccino quando lo vidi in “Batman: The Animated Series”, e mi innammorai follemente del personaggio. Nel corso degli anni, mi sono invaghito sempre di piu’ di Joker, a furia di leggee fumetti, vedere cartoon e il film di Burton con un Joker d’eccellenza interpretato dal magistrale Jack Nicholson! Io, nella personalita’ del Joker purtoppo o per fortuna mi ci rispecchio tanto perche è folle, burlone, pazzo e sadico un po’ come me (ahahahah) e il mio sogno nel cassetto e’ trovare una mia dolce Harley tutta per me ^.^
Eh si, il personaggio di Harley lo amo da impazzire, e fin ora ho trovato tante cosplayer brave nell’iterpretarlo, ma quella che mi fatto innammorare completamente l’ho trovata, però tralasciamo U.U XD
Comunque decisi di fare il mio primo cosplay di joker nel 2009 dopo l’uscita di the dark knight il film di Nolan. Ispirandomi al joker di un altro magistrale attore Heath Ledger (R.I.P.).

Sinceramente non mi sarei mai aspettato un gran bel successo per aver interpretato questo personaggio, e non per vantarmi fin ora con Mr J. sono riuscito a portare a casa ben 10 vittorie 🙂 e le dedico ora, a tutti i mie fan, e soprattutto al grande Heath!
Poi apparte il cosplay, Joker lo ho usato per fare dei spettacoli con teatro e dei intrattenimenti di cinema.
Diciamo che poverino l’ho sfruttato ben bene e spero di non averlo sciupato troppo. XD
Devo ammettere che sono rimasto molto soddisfatto e felice del mio lavoro e continuo ad amare il joker piu che mai, e credo sinceramente che dopo aver fatto il Joker del film di Nolan, ho intenzione di fare piu versioni di Joker 🙂 Ho finito ieri di realizzare quella ispirata ai cartoon e ad Arkham Asylum.
Spero che le foto siano di vostro gradimento.

Ecco a voi i link di uno dei trailer realizzato da alcuni fan film dove Emanuele ha partecipato. Buon BAT-divertimento!!!

BATMAN ARKHAM INSIDE (autoprodotto da Emanuele Bolognari)

Se desiderate contattare Emanuele per uno scambio di idee sui cosplay ecc… potete raggiungerlo agli indirizzi riportati qui sotto:

https://www.facebook.com/JokerCosplay
https://www.facebook.com/BatmanArkhamInside
http://lordjoker88.deviantart.com/