Ma Fabio colpisce la nostra considerazione proprio con la sua bravura e accuratezza dell’uso del colore usando tinta, chiarezza, croma e le giuste tonalità varie.
La saturazione determina l’apparente vivacità o chroma del colore, così come lo spettro mostra tonalità perfettamente sature. Inoltre e’ visibile la sua capacità di diffondere la luce in determinate scene rendendo i disegni più leggeri.
Ma conosciamolo piu’ da vicino. Fabio D’Auria è nato nel 1978. Si è diplomato al Liceo Artistico di Napoli. Ha frequentato la Scuola Italiana di Comix, sotto la guida di Daniele Bigliardo. Dal 1996 vive a Reggio Emilia. Si è diplomato come Animatore di cartoni Animati con qualifica di quarto livello nel “corso di creatività giovanile e nuova imprenditoria per la rinascita del cartone animato in Italia”, un progetto S.T.A.R., finanziato dal F.S.E. nell’ambito del parco progetti P.O.M. 98003413 e organizzato dal centro servizi P.M.I. di Reggio Emilia. Ha lavorato come Animatore di cartoni animati presso la factory reggiana “Marcenaro s.r.l.”. Dal 2004 lavora attivamente come colorista per Italia, Francia e Stati Uniti. Dal 2009 lavora per Marvel e Bonelli riuscendo nel 2010 a superare le 2000 pagine colorate.
Fabio ci ha concesso una breve intervista e qualche suo disegno dedicato all’uomo pipistrello.
Stefano: Come nasce la tua passione per il disegno?
La passione per il disegno nasce assieme con me, ho sempre trovato naturale disegnare, fu la mia insegnante di artistica delle medie a suggerire a mia madre di iscrivermi al liceo artistico, liceo dove scoprii Dylan Dog e la passione per il fumetto.
Stefano: Hai un modello di ispirazione per l’utilizzo dei colori?
Il mio stile ormai credo sia quello cinematografico/supereroistico, mi piacciono le luci di taglio che evidenziano i volumi, sullo stile il mio idolo personale è Dean White, colorista di Romita jr e del Ribic degli Ultimates di Hickman.
Stefano: Con quali letture di fumetti sei cresciuto e quali ti piacevano di piu’?
Come scritto, superata la fase Topolino/il Giornalino, la scoperta del fumetto “adulto” fu con Dylan Dog, i primi due numeri acquistati furono la ristampa del 30 (la casa infestata) e il 64 “I segreti di Ramblyn”, scattò l’amore. Cominciai a comprare un pò di tutto, frequentavo assiduamente le fumetterie dell’usato a Napoli dove andavo al Liceo in cerca di vecchi fumetti e sceglievo più che altro in base al disegnatore.
Stefano: Ti piace Batman e perche’?
Mi piace Batman, anche se complice la cattiva gestione editoriale italiana col fumetto non ci siam presi in simpatia, compravo gli spillati disegnati da Aparo poi da li compro solo le storie autoconclusive.
Stefano: Vuoi fare un saluto ai nostri lettori?
Ciao ragazzi, mi raccomando leggete fumetti!
Stefano Avvisati
A voi una galleria dei suoi disegni: