"Non è tanto chi sono, quanto quello che faccio, che mi qualifica" ________________________________________________ "It's not who I am underneath, but what I do that defines me." ("Batman Begins")
Il segreto del successo del personaggio creato dalla DC Comics
Secondo stime sempre passibili di aggiornamento, in natura esistono circa 4.500 specie di mammiferi e 1.100 di queste sono pipistrelli. Ed è incredibile la varietà morfologica, e di comportamento, di questi animaletti (provate a leggere questo articolo). Lo scrive, con lo stesso nostro stupore, David Quammen nel suo famoso Spillover. L’evoluzione delle pandemie: il libro (del 2012) che ha descritto il Covid prima che il Covid arrivasse. Sarà per questo che Batman sembra non passare mai di moda? Perché appartiene a quella che, di fatto, è la specie animale più diffusa, adattabile e dominante del pianeta, almeno per quanto concerne i mammiferi? Possibile.
Da oggi si accende SKY CINEMA BATMAN: per la prima volta su Sky Cinema un canale interamente dedicato all’amatissimo supereroe DC. Da sabato 16 a domenica 24 gennaio2021sul canale 303 si accende:
L’importanza del Joker di Heath Ledger, premiato con l’Oscar e in grado di trasformare un personaggio, analizzato ulteriormente da Joaquin Phoenix
Heath Ledger era un celebre attore, nato nel 1979 a Perth, in Australia, e deceduto prematuramente a New York il 22 gennaio 2008. Svariate le pellicole per le quali era noto, da 10 cose che odio di te a Il patriota, da Lords of Dogtown a I segreti di Brokeback Mountain, che lo ha portato alla prima nomination agli Oscar. Il suo penultimo film è stato Il cavaliere oscuro, di Christopher Nolan, per il quale ha vinto l’Oscar postumo come miglior attore non protagonista. L’ultima pellicola cui ha preso parte è Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo. Film diretto da Terry Gilliam, giunto in sala dopo la sua morte. Ledger non riuscì a completare le riprese, concluse in seguito da Jude Law, Johnny Depp e Colin Farrell.
Oscar per il Joker
Prima di Heath Ledger, la figura del Joker ha avuto le sembianze di due grandi interpreti. Il primo è stato Cesar Romero, che dal 1966 al 1968 ha dato vita al supercriminale in Batman la serie. Prese inoltre parte al film del 1966, il primo lungometraggio dedicato a Batman. Colori sgargianti e stile fumettistico, che ha aiutato lo spettatore al passaggio dal fumetto allo schermo.
Tutto è cambiato nel 1989 con l’interpretazione di Jack Nicholson, che nel Batman di Tim Burton ha rubato la scena al vero protagonista, Michael Keaton. Il celebre attore riesce a mostrare il Joker come un villain reale, da grande schermo, un uomo e non un personaggio disegnato. Secondo l’American Film Institute è al 45° posto nella lista dei migliori cattivi nella storia del cinema.
Un’interpretazione che ha di fatto dato il via al personaggio di Heath Ledger. Il suo Joker vive in una Gotham realistica, ben lontana dai colori della serie e dall’oscurità totale di Burton. Quando Nolan lo scelse per il ruolo, in molti si dissero contrari al casting. Ledger riuscì però a far ricredere tutti, proponendo un’interpretazione molto intensa. Ne è così nato un anarchico, adoratore del caos, frutto di un duro e complesso studio da parte di Ledger. L’attore ha addirittura tenuto un diario sul set, così da scavare a fondo nella psiche del Joker. Una prova valsagli l’Oscar postumo nel 2009, un anno dopo la sua morte, a soli 28 anni, nel 2008.
Con Il cavaliere oscuro il personaggio è maturato ulteriormente, aggiungendo livelli all’analisi psicologica proposta al cinema. Un processo interrotto in parte dalla versione di Jared Letoin Suicide Squad, pellicola improntata maggiormente all’azione. Discorso invece portato avanti da Jaquin Phoenix in Joker, di Todd Phillips. Film che analizza la nascita del personaggio, i suoi disturbi, le sue paure e frustrazioni. Un uomo vero, ben lontano dal supercriminale che tutti conoscono. Un represso e una vittima della società moderna, che in breve ne diventa il suo perfetto prodotto. Con Phoenix gli Oscar per il ruolo di Joker potrebbero diventare due. L’attore sta collezionando premi, da Golden Globe ai SAG Awards e, salendo sul palco per quest’ultimo riconoscimento, ha voluto dedicarlo proprio al compianto Heath Ledger, tra gli applausi di tutti i presenti.
Il film arrivò nelle sale italiane il 20 ottobre 1989, mentre in quelle statunitensi era stato già presentato a giugno. Riscosse un enorme successo sia da parte della critica che del pubblico: la pellicola si aggiudicò un Oscar per la Migliore scenografia – curata Peter Young e Anton Furst – e numerose candidature ai Golden Globe, ai BAFTA e ai Saturn Award. Al botteghino raccolse un incasso totale mondiale di oltre 410.000 dollari, diventando immediatamente il film DC Comics che ha guadagnato di più in assoluto, titolo che riuscì a mantenere fino al 2008 e che dovette poi cedere a “Il cavaliere oscuro” di Christopher Nolan.
Batman viene ricordato sicuramente per la geniale interpretazione di Jack Nicholson, nei panni di Joker, e per essere stato uno dei primi film a trattare il fumetto creato da Bob Kane con un tono adulto, mettendo in risalto i lati più cupi e contraddittori del supereroe. Il film di Burton ebbe anche il merito di aver ispirato “Batman: The Animated Series”, la serie animata realizzata nel 1992 da Bruce Timm e Eric Radomski, vincitrice di un Primetime Emmy Awards e di tre Daytime Emmy Awards.
Come nel resto del mondo, anche in Italia “Batman” ebbe un successo stupefacente. Le immagini in anteprima del film ottennero un’attenzione mediatica enorme. Vennero diffusi i gadget più diversi, dagli album di figurine fino agli articoli per scuola e, ad un certo punto, i giornali iniziarono a parlare di una vera e propria “batmania”. Ecco il trailer del film:
Batman del 1989 di Tim Burton: per celebrare l’appuntamento di questo pomeriggio del 10 Dicembre 2019 su Italia 1 ecco 10 curiosità sul film!
1.Tim Burton e Michael Keaton non conoscevano quasi per niente i fumetti di Batman prima delle riprese del film. Fu il produttore esecutivo Michael Uslan a guidarli durante le riprese e a suggerirgli le letture necessarie per comprendere lo spirito del personaggio.
2. Il ruolo di Vicki Vale era stato assegnato in un primo momento a Sean Young, ma la star di Blade Runner si ruppe una clavicola durante le riprese di una scena a cavallo con Michael Keaton(in seguito eliminata dalla sceneggiatura) e dovette essere sostituita. Il regista Tim Burton voleva Michelle Pfeiffer per la parte, ma Keaton chiese che si trovasse un’altra attrice perché all’epoca i due stavano insieme e la cosa sarebbe potuta risultare troppo imbarazzante. Alla fine venne chiamata Kim Basinger. Michelle Pfeiffer avrebbe poi ottenuto la parte di Catwoman in Batman – Il ritorno del 1992.
3. Il costume di Batman indossato da Michael Keaton era talmente stretto che l’attore non riusciva a sentire praticamente nulla mentre indossava la maschera. Inoltre, Keaton soffriva di claustrofobia e dichiarò che il costume, che lo faceva sentire in trappola, lo aiutò a sviluppare la psicologia tormentata del personaggio.
4. Non tutti furono d’accordo con la scelta di Michael Keaton come Batman cinematografico. L’attore aveva alle spalle una carriera prevalentemente da comico tv e non era ritenuto all’altezza (anche fisica) del ruolo. Alla Warner Bros.arrivarono più di 50mila lettere di protesta dopo l’annuncio del casting, ma anche il creatore di Batman, Bob Kane, ebbe parecchio da ridire.
Bill Finger e Bob Kane
5.Robin Williams stava per diventare il Joker di Tim Burton. La prima scelta della produzione era Jack Nicholson, ma la star di Easy Rider esitava. I produttori si erano quindi rivolti a Williams e gli avevano anche fatto firmare un pre-contratto per poi informare Nicholson che avevano il sostituto pronto nel caso in cui lui non volesse accettare la parte. A quel punto Nicholson cambiò idea e si fece assegnare il ruolo. Robin Williams non la prese bene, al punto da rifiutare ogni successiva proposta di lavoro della Warner Bros. – incluso il ruolo dell’Enigmista in Batman Forever – finché non gli fossero arrivate delle scuse ufficiali.
6. Jack Nicholson ha ricevuto una percentuale sugli incassi totali del film. Si calcola che abbia ottenuto una cifra intorno ai 60 milioni di dollari complessivi, uno degli ingaggi più alti della storia del cinema.
7. David Bowie, Willem Dafoe, John Lithgow, Tim Curry e James Woods furono presi in considerazione per il ruolo di Joker.
8. Quando nel 2007 venne annunciato il casting con Heath Ledger come Joker per Il cavaliere oscuro, Jack Nicholson non la prese molto bene e in un’intervista a MTV si dichiarò «furioso» per non essere stato contattato per la parte o quanto meno come consulente per le riprese.
9. La prima scelta per il ruolo di Bruce Wayne/Batman in realtà era Mel Gibson, ma la star australiana dovette rinunciare perché era già impegnato con le riprese di Arma letale 2.
10. Nel 1985 il regista Ivan Reitman, famoso per Ghostbusters, venne chiamato dalla Warner Bros. per portare sullo schermo Batman partendo da un copione scritto nel 1983 da Tom Mankiewicz, già sceneggiatore di James Bond e Superman. Reitman voleva Bill Murray per la parte dell’uomo pipistrello. Nel progetto era previsto anche Robin che avrebbe dovuto essere interpretato da Eddie Murphy o Michael J. Fox. Del progetto Reitman non se ne fece più nulla dopo una lunga serie di riscritture del copione che rallentarono la produzione fino a fermarla per sempre.
Il 3 Ottobre 2019 arriverà finalmente nelle sale cinematografiche. Sarà una produzione tratta da un personaggio dei fumetti di completo stampo autoriale, con le stigmate di un film di intrattenimento e con ottimeprobabilità di largo successo di pubblico.
Capelli verdi arruffati, viso bianco con trucco pesante sugli occhi, enormi labbra rosse in un sorriso esteso fino quasi alle orecchie, una specie di ghigno spaventoso che contraddistingue questa maschera più di ogni altra cosa. Il terrificante Joker è famoso quanto il supereroe che lo combatte, Batman, tanto da aver conquistato il diritto a un lungometraggio tutto per sé diretto da Todd Phillips.
Uno standalone movie, come si dice in gergo tecnico, che ne racconta l’evoluzione da clown sfortunato a killer psicopatico, perché si sa che i cattivi sono più affascinanti dei buoni e scoprire l’origine della loro malvagità è spaventoso e tranquillizzante insieme. Quasi volessimo rassicurarci del fatto che tanto orrore ha una spiegazione perfettamente razionale e non è solo frutto del caso. Il film, che s’intitola appunto Joker, ha vinto il Leone d’Oro alla 76ma Mostra del cinema di Venezia e uscirà in Italia il 3 ottobre 2019. C’è già chi scommette che il suo protagonista, l’attore Joaquin Phoenix, conquisterà un’altra nomination agli Oscar, forse quella buona per portare a casa la favolosa statuetta. Perché il ruolo del Joker non è solamente difficile in sé, ma prevede anche il confronto con le precedenti interpretazioni da brivido.
Il primo a cimentarsi fu Cesar Romero nel telefilm degli anni Sessanta Batman. Seguito, ma solo vent’anni dopo, dal grande Jack Nicholson nel visionario Batman di Tim Burton, del 1989, che gli dette i connotati del lucido psicopatico. Il più tragico è stato quello di Heath Ledger – ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan del 2008 – giovane attore prodigio che s’immerse in maniera tanto maniacale nel ruolo da morirne. Si racconta infatti che Ledger si fosse rinchiuso per un mese aspettando che l’orrido clown gli “entrasse nella testa”. Ne risultò un’interpretazione tanto spaventosa quanto indimenticabile, che gli fruttò un Oscar. Postumo però: l’attore morì a soli 28 anni di overdose poco dopo la fine delle riprese. L’ultimo a cimentarsi in ordine di tempo è stato il musicista Jared Leto, tre anni fa. Ora tocca a Phoenix, un fuoriclasse, già esperto di personaggi borderline. Con la grande differenza che questo Joker è un film senza Batman Al contrario, è stato immaginato come la vicenda reale di un uomo che precipita nell’abisso della follia e, per questo, è ancora più spaventoso.
La storia è ambientata nel 1981 a Gotham City, dove Arthur Fleck è un uomo con problemi mentali, costretto a occuparsi dell’anziana madre, ex governante della famiglia Wayne (quella di Batman). L’uomo lavora di giorno come pagliaccio e di notte come comico di cabaret, covando sogni di grandezza, ma scoprendosi in realtà lo zimbello di tutti. A un certo punto le frustrazioni continue lo indurranno a trasformarsi in uno spaventoso clown assetato di vendetta. Individuerà il suo principale nemico proprio in Bruce Wayne, figlio di un miliardario candidato a sindaco della città. Il tema del film è questo: la società ostile fa impazzire le sue vittime. Il regista Todd Phillips e lo sceneggiatore Scott Silver hanno spiegato di essersi ispirati, in particolare, all’indimenticabile ruolo di Robert De Niro in Taxi Driver, capolavoro di Martin Scorsese del 1976.
Non a caso, Scorsese appare tra i produttori del film, mentre De Niro ha la parte del cinico conduttore televisivo che contribuisce al crollo psicologico di Arthur. «All’inizio ero spaventato dal ruolo», ha raccontato Phoenix, pur sapendo che la sceneggiatura era stata scritta per lui. Ha spiegato che ci ha messo molto tempo per trovare dentro di sé quella particolare risata patologica che contraddistingue il Joker. Poi di aver rinunciato a uscire per tre mesi, per poter perdere diversi chili come tutte le persone che soffrono di malattie mentali e quindi non si nutrono in modo adeguato. «L’unica persona che frequentavo in quel periodo era il regista », ha confessato. Assieme a Joaquin scopriremo la terrificante infanzia di Arthur, che da bambino ha subito violenza: abusi mentali e fisici da parte del padre. Più il piccolo cercava affetto e conforto, più si ritrovava umiliato e offeso. Capiremo come in certi casi la follia diventi, a un dato momento, l’unica via di uscita possibile per non dover affrontare quei ricordi intollerabili.
Pare che la pellicola sia destinata a debuttare al box Office americano (un giorno dopo rispetto all’Italia) con un incasso tra i 76 e gli 88 milioni di dollari.
Se avete sempre sognato di guidare la macchina di Batman, ora potete acquistare su Craigslist una Batmobile di seconda mano!
BATMOBILE Se il vostro sogno è sempre stato quello di guidare la mitica Batmobile, ora potrebbe diventare realtà. Infatti è in vendita attraverso il sito di annunci americano Craigslist un’auto-tributo realizzata in modo davvero impressionante e professionale, che richiama in tutto e per tutto quella di Batman. In particolare quella del primo film dedicato all’Uomo Pipistrello, uscito nelle sale nel 1989 e interpretato da Michael Keaton (con Jack Nicholson nei panni del Joker).
LA STORIA La base su cui l’auto è poi stata interamente modificata è quella di una Opel GT del 1973 e ha anche una storia fatta di buoni sentimenti: è stata realizzata nei primi anni Novanta per conto di un medico, grande fan dell’Uomo Pipistrello, che era solito utilizzarla soprattutto per rallegrare i suoi piccoli pazienti malati.
I DETTAGLI La (finta) turbina, le orecchie e le ali da pipistrello sui lati e sul retro, i cerchi con l’iconico simbolo del bat-segnale, l’illuminazione sottoscocca… la replica è perfetta in ogni particolare. Nell’annuncio della vettura sul popolare sito di compravendite online il venditore dichiara: “I simboli sull’auto non sono decalcomanie. Sono dipinti con le finiture più professionali che abbia mai visto. La vernice è di un nero lucidissimo e già solo tra simboli e finiture la macchina deve essere costata una fortuna. È stata analizzata da esperti del settore che hanno stimato soltanto la verniciatura intorno ai 10mila dollari“. Anche le portiere non vanno sottovalutate: non ci sono maniglie, ma si aprono con un telecomando oppure con un interruttore piazzato vicino alla leva del cambio.
GLI INTERNI E IL PREZZO E per quanto riguarda gli interni? In termini di elettronica, molto è stato fornito direttamente da Sony, quando è venuta a conoscenza dell’esistenza di quest’auto e della sua finalità principalmente benefica. L’equipaggiamento comprende un bat-telefono, un videoregistratore, un computer palmare Magic Link e un Super Nintendo su cui si può giocare al videogame di Batman Forever. Inoltre dietro al sedile del guidatore c’è un busto proprio di Batman! Il prezzo? 35mila dollari. Che non è poco per una Opel GT usata, ma è sicuramente pochissimo per una Batmobile.
Vi ricordiamo il nostro speciale sulle Batmobili che potete trovare qui e qui.
Tranne alcune rare eccezioni, i sequel non riescono a reggere il confronto con il primo film e finiscono per deludere lo spettatore (qui una retrospettiva dei film di Batman). Batman – Il Ritorno – è un eccezione ante litteram: innanzitutto non è un vero e proprio seguito ed inoltre è migliore. Il merito è senz’altro dello sceneggiatore, Daniel Waters – autore di Schegge di follia – e della produzione, affidata allo stesso Tim Burton e a Denise Di Novi – già sua collaboratrice in Edward mani di forbice. Superata quindi l’empasse di dover trasporre sullo schermo il personaggio, Burton ha trovato la libertà che gli era un po’ mancata nel primo film e ha saputo riprenderne gli elementi di successo, realizzando un ottimo film. Sembra però che i conti non tornino: Batman – Il Ritorno perde terreno rispetto al primo film. L’apertura faceva ben sperare: 45.687.711 dollari nel primo week-end e 141 milioni nelle prime quattro settimane, ma il record di 251 milioni raggiunto dal primo film (quinto nella classifica di tutti i tempi) ha cominciato ad allontanarsi già dalla terza settimana, quando la percentuale degli spettatori è scesa del 45%. Come volevasi dimostrare, pubblico e critica non vanno d’accordo. Anche se successivamente nel 2008, Batman – Il ritorno è risultato al 401º posto nella classifica dei 500 più grandi film di tutti i tempi pubblicata da Empire.
IL SOGGETTO
“Per me, Batman Il Ritorno, nasce dal perfetto intreccio di due storie” commenta Daniel Waters. “Da un lato c’è Batman contro il Pinguino; dall’altro, c’è tutta la vicenda che vede protagonisti Batman/Bruce e Catwoman/Selina. E la trama secondaria affronta comunque determinati argomenti ed elementi – il sesso e desiderio, l’amore e il romanticismo, così come la sfera comica – in modo tutt’altro che banale”. Lineare e semplice, la trama di questo Batman – Il Ritorno ruota infatti su Catwoman e il Pinguino. E non poteva essere altrimenti dato che Batman esiste solo come elemento stabilizzante. Mentre, però, nel primo film l’uomo pipistrello finisce per lasciare la scena al Joker, magistralmente interpretato da Jack Nicholson, questa volta Batman rimane il prota-gonista, nonostante appaia sullo schermo meno degli altri personaggi. Le sue entrate non sono meno grandiose, ma molto meno pacchiane. Trattandosi di un colossal e di un film fantastico, la trama non poteva che essere quella classica, ma questo Batman -Il Ritorno evita l’errore del primo film e riesce a dare al finale, per quanto scontato, un suo svolgimento naturale e soprattutto cre-dibile. Il Joker, che con un proiettile sparato dalla sua pistola, per quanto a canna “lunghissima”, abbatte il Bat-aereo è se non altro grottesco. Per non parlare poi del corpo a corpo finale che è assolutamente inverosimile, soprattutto se consideriamo che è una situazione che esula dal modus operandi del Joker. Qui potete scaricare un articolo dedicato al film tratto dal settimanale TV Sorrisi e Canzoni del 30 Agosto 1992.
I PERSONAGGI
Sebbene la scelta di Michael Keaton sia stata contestata fin dall’uscita del primo film, questo attore interpreta la parte di Bruce Wayne/Batman in maniera perfetta. Keaton con il suo aspetto un po’ bonario — anche se effettivamente lontano dal personaggio dei fumetti — contribuisce infatti ad aumentare il contrasto tra i due aspetti della personalità di Wayne e Batman, il solare playboy miliardario e l’oscuro vigilante, dando maggiore credibilità ad un personaggio umano, divertente, ma al tempo stesso capace di in-cutere paura. “Il nostro Batman non è un alieno dotato di poteri speciali…” dice Tim Burton, “…sarebbe stato molto facile scegliere il classico culturista dalla mascella quadrata […] Nel film appare chiaro che l’uniforme di Batman nasconde un uomo dalle condizioni fisiche perfette, esperto nel corpo a corpo, ma che comunque rimane pur sempre un uomo come tutti gli altri.”
Il ruolo più ambito di questo film è stato però quello di Catwoman “…era senz’altro una delle mie eroine preferite da bambina” racconta Michelle Pfeiffer. “Quando guardavo Batman in TV, non vedevo l’ora che arrivasse e le sue apparizioni erano sempre troppo brevi per me. Credo che Catwoman abbia davvero infranto tutti gli stereotipi femminili. Mi sembrava un personaggio sia sconvolgente che proibito.”
Anche Danny De Vito riesce ad entrare perfettamente nel personaggio e, a detta di Tim Burton “[De Vito] ha portato alla luce l’uomo nascosto nel Pinguino e il Pinguino nascosto nell’uomo”.
Batman – Il ritorno (Batman Returns) film del 1992 – Danny DeVito è Oswald Cobblepot/Pinguino
L’assenza di Jack Nicholson, che tanto aveva dato al primo film, ha finito per non influire più di tanto. Il Joker possiede senz’altro un tratto psicologico più interessante, ma la presenza di ben tre cattivi, Catwoman, Il Pinguino e Max Schreck, una trama più solida e soprattutto alcune trovate narrative, non danno il tempo allo spettatore di accorgersi della mancanza del ghigno satanico di Nicholson. A parte il commissario Jim Gordon – limitato al ruolo di comparsa -, anche i personaggi comprimari vengono ripresi adeguatamente, primo fra tutti Alfred, interpretato da Michael Gough.
SCENOGRAFIE, EFFETTI SPECIALI, COSTUMI, ETC. ETC.
Suicidatosi durante le riprese del film, Anton Furst – scenografo del primo Batman – è stato sostituito da Bo Welch. Questi ha saputo mantenere intatte le atmosfere cupe del primo film, creando una Gotham City del tutto originale. Opprimente, tetra e forte-mente claustrofobica, la New York del Cavaliere Oscuro non viene mai rappresentata nella sua totalità, consentendo così allo spettatore di far uso della propria immaginazione per completarne l’insieme. L’inizio del film è grandioso: il percorso del cesto del neonato pinguino, le musiche di Danny Elfman, le riprese di Burton, la visione delle fogne di Gotham, sono il preludio di un film che deve molto alle atmosfere e alla fotografia. I gadgets, tra cui il Bat-boomerang programmabile, la Batmobile che si trasforma in Bat-missile e il Bat-motoscafo, sono realizzati talmente bene che riescono ad essere credibili, esaltando il pubblico più giovane senza deludere quello più smaliziato. L’Artic World, ossia il covo del Pinguino, è il padiglione acquatico di uno zoo abbandonato e in rovina e l’esercito di pinguini è altrettanto suggestivo e realistico. Gli elementi visivi, dai costumi alla ricostruzione dei tetti di Gotham e le scene d’azione, dall’ingresso del Bat-motoscafo alla fuga del Pinguino sull’ombrellicottero, contribuiscono a dare a Batman Il Ritorno una spettacolarità degna di un colossal. Aggiungete battute e scene mozzafiato – che evitiamo di raccontarvi, per non guastarvi la visione – e otterrete un ottimo film, che, come dicevamo in apertura, rappresenta l’unico caso in cui il seguito sia stato migliore del primo. Qui potete vedere il dietro le quinte del film.
Netflix ha twittato un video insolito su Twitter. L’account ufficiale della piattaforma streaming ha pubblicato un breve video che racchiude le migliori sequenze del Joker di Heath Ledger in Il cavaliere oscuro di Nolan definendolo il miglior villain di sempre. Allo stesso tempo i followers hanno risposto citando i loro preferiti.
Il video riprende scene come quella del trucco della matita, passando per la conversazione tra Bruce Wayne e Alfred sulle motivazioni del folle nemico di Batman e per la scena dell’esplosione all’ospedale.
Molte persone su Twitter hanno risposto nominando i loro villain preferiti: da Loki a Thanos, passando per Darth Vader, Killgrave di Jessica Jones e Kingpin di Daredevil.
Per Netflix nessun villain può competere con la versione del Joker di Heath Ledger, che vinse un Oscar postumo al miglior attore protagonista, qualche settimana dopo la sua tragica scomparsa.
Il Joker è stato portato sullo schermo da altri attori nel corso dei decenni: Cesar Romero l’ha interpretato nel film Batman (1966) e nella serie tv con Adam West, Jack Nicholson nel film di Tim Burton, Batman, uscito nel 1989, Jared Leto in Suicide Squad e quest’anno vedremo la nuova versione, quella di Joaquin Phoenix nel film Joker: Origins, diretto da Todd Phillips.
Netflix ha già incoronato il proprio villain preferito ma i followers hanno nominato tantissimi altri celebri cattivi che sono entrati nel cuore dei fan.
Il film sul supereroe della DC Comics, il cui regista era Leslie H. Martinson, fu tratto dalla popolare serie televisiva omonima, e fu il primo lungometraggio per il cinema sul personaggio.
Batman passa dai fumetti al grande schermo muovendosi in mezzo a trucchi di un certo effetto. Facendosi accompagnare come di consueto dal fedele Robin, salva alcune personalità politiche Usa dai loschi progetti di quattro supercriminali.
Era il 1989 quando Tim Burton firmava Batman, pellicola dal tocco inconfondibile del regista visionario e con uno strepitoso Michael Keaton nel ruolo dell’eroe mascherato. Suo antagonista un Joker reso indimenticabile da Jack Nicholson. E’ di nuovo Michael Keaton ad interpretare nel 1992 l’uomo pipistrello, sempre diretto da Tim Burton in Batman – Il Ritorno, una nuova sensazionale avventura che si conferma un grande successo al botteghino.
E’ il 1995, quando in Batman Forever l’affascinante Val Kilmer si trasforma nell’uomo-pipistrello in coppia con il piu’ giovane assistente Robin (Chris O’DOnnel) diretto da Joel Schumacher, regista anche del successivo Batman & Robin con George Clooney nei panni del supereroe.
E’ Batman Begins a rivoluzionare nel 2005 la stesura della trama delle pellicole precedenti: il regista Christopher Nolan scelse Christian Bale per il ruolo principale e Nolan lo fa muovere in un’atmosfera cupa ma mai troppo carica facendo vivere l’eroe con un nuovo slancio e una ambiguita’ psicologica particolarmente ricercata. La singolarità che vedete qui sotto è una una VHS in formato NTSC che contiene una serie di rarità televisive a cui hanno partecipato tutti gli attori degli anni 60 autografata dalla bravissima Yvonne Craig che interpretava Batgirl.
Una VHS contenente tante rarità della vecchia serie televisiva degli anni 60.
LE BREVI SCHEDE DEI FILM
Nel 1989, diretto da Tim Burton, arriva Batman, in cui il ruolo di Bruce Wayne è affidato a Michael Keaton. Tra i più acerrimi nemici di Batman, c’è Joker, interpretato in questa pellicola da Jack Nicholson. E poi Kim Basinger. Sempre a firma di Tim Burton è il sequel Batman – Il ritorno del 1992: Michael Keaton nei panni dell’eroe mascherato, mentre Danny DeVito in quelli di Pinguino e Michelle Pfeiffer che e’ l’intrigante Catwoman.
Toccherà a Val Kilmer nel 1995 a interpretare il supereroe di Gotham City nel film di Joel Schumacher Batman Forever.
Passano due anni e la saga continua, questa volta con George Clooney che nel 1997, sempre a firma Joel Schumacher, è il protagonista di Batman & Robin: il fedele amico dell’uomo pipistrello è Chris O’Donnell. E c’è anche Uma Thurman in versione Poison Ivy e Mr. Freeze-Arnold Schwarzenegger.
Poi arriva Christopher Nolan e porta sul grande schermo, nel 2005, Batman Begins con Christian Bale che racconta come Bruce Wayne è diventato Batman. Si tratta del primo episodio del reboot della saga diretto da Nolan e che vede insieme a Bale anche Katie Holmes e il premio Oscar Morgan Freeman.
Sempre opera di Nolan i due successivi film: Il cavaliere oscuro (2008) e Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012).