Gli eredi di Bob Kane e Bill Finger: da Jerry Robinson a Frank Miller

Anche se fino al 1968 tutte le storie di Batman recavano in testa alla prima tavola soltanto il nome di Bob Kane, dietro la realizzazione delle storie c’è sempre stata una vera e propria factory, una fabbrica. Con Finger e Kane hanno collaborato fin dall’inizio Gardner Fox (1911-1986) e, soprattutto in qualità di assistente disegnatore e inchiostratore, Jerry Robinson (1922-2011).

Gardner Francis Cooper Fox (Brooklyn, 20 maggio 1911 – Princeton, 24 dicembre 1986)
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Robert “Bob” Kane

“Intendo, con la figura di Batman, infondere nei cuori dei gangster e dei criminali la paura dell’inferno.” – Bob Kane

Il creatore di Batman, Robert “Bob” Kane, nacque a New York il 24 ottobre 1916. Nel 1936, giovanissimo, dopo aver frequentato la Cooper Union e l’Art Students League, entra a far parte dello studio EisnerIger. Comincia a lavorare a brevi storie a fumetti, soprattutto di genere umoristico, auto conclusive. Il suo primo lavoro fu pubblicato dalla casa editrice Fiction House, di proprietà della coppia Eisner-Iger, sulla rivista “Wow, What a Magazine”, sul n. 3 del settembre 1936. Personaggi come Hiram Hick, Van Grab
ber e Peter Pupp e le avventure della serie “Sidestreets of New York” furono le sue prime creazioni originali.

La Stella sulla Walk of Fame dell’Hollywood Boulevard dedicata a Bob Kane il 21.10.2015
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Batman: gli esordi – Parte 1

Il 1938 era stato l’anno di Superman. Creato nel 1933 da Jerome Siegel e da Joe Shuster, che a lungo avevano cercato di affidarlo a un’agenzia che ne curasse la distribuzione sui quotidiani, il capostipite di tutti i supereroi dei fumetti apparve in giugno sul primo numero di “Action Comics” e raggiunse un successo insperato. Tanto che dall’anno successivo sarebbe diventato titolare di una serie di strisce sui quotidiani e avrebbe avuto un albo tutto suo. “Action Comics”, come forse tutti sanno, era un albo della National Periodica’ Publications, una casa editrice specializzata in comic books. All’inizio del 1939, visto il successo ottenuto da Superman (anche se certamente nessuno avrebbe potuto supporre il boom che il supereroe avrebbe raggiunto in seguito), sembra che Whitney Ellsworth, direttore di alcune testate della National, abbia chiesto a Bill Finger e a Bob Kane di creare un personaggio dello stesso genere. Probabilmente lo aveva chiesto anche ad altri autori. Fatto sta che Finger e Kane riuscirono proprio a trovare l’idea giusta.

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Robin: il ragazzo meraviglia compie 80 anni e Paolo Spadot racchiude la sua storia in una fanart

L’eterno comprimario apparso nei fumetti della DC Comics a marzo del 1940, racchiuso in una fanart realizzata da Paolo Spadot.

Tanti sono gli anni passati dalla sua prima apparizione sulle pagine dei fumetti della DC Comics nel marzo del 1940, ottanta anni in cui i panni di Robin sono stati indossati da molti personaggi diversi, dotati ognuno di una propria personalità e di una particolare storia. Bob Kane e Bill Finger insieme a Jerry Robinson, introdussero il personaggio, chiamato “Robin the Boy Wonder, nel Detective Comics #38 del 1940 appunto, ispirandosi per il personaggio alle Avventure di Robin Hood, per il nome e per il costume.

Batman apre il mantello lascia andare i Robin – Fan art dell’artista Paolo Spadot (matite)

A indossarlo per primo nelle vicende di Gotham City fu Dick Grayson, un ragazzino al quale una gang aveva ucciso i genitori. Batman lo prese al suo fianco, diventando una figura paterna, ma pian piano prendendolo come suo unico vero amico, ammorbidendone il carattere e l’oscurità del personaggio. Il duo è diventato una delle figure più celebri della cultura pop fumettistica, proprio per l’incastro delle personalità, quella individualista ma allo stesso tempo tesa al bene collettivo di Batman, quella energica, giovanile ed eternamente entusiasta di Robin.

Batman apre il mantello lascia andare i Robin – Fan art dell’artista Paolo Spadot (chine)

Spirito ampiamente ripreso dal talento artistico pontino di Paolo Spadot il quale si è cimentato a realizzare un cimelio speciale per i cultori del Ragazzo Meraviglia. Una tavola in cui  è possibile vedere alcune delle molte incarnazioni dei Robin (qui un nostro speciale), caratterizzate dai diversi volti, sempre pronti non solo a sostenere Batman ma anche ad avere una vita propria, spesso complicata e oscura non meno di quella del suo più anziano amico, ma non meno avventurosa ed eroica. 

Batman apre il mantello lascia andare i Robin – Fan art dell’artista Paolo Spadot (colori)

Un’opera in cui si alternano i “sideman” dei quali Batman sembra non possa fare a meno, non fosse altro perché questi “aiutanti” incarnano la gioventù, il futuro, la possibilità di continuare la vita e la sfida contro il male, personaggi necessari per far si che Batman possa manifestare la capacità di mantenere quel sogno di giustizia comune e che possa essere sempre rinnovato. Qui sotto ne abbiamo realizzato una speciale gif animata per voi in modo che potete condividerla se vi fa piacere.

Per conoscere meglio i retroscena su questa magnifica tavola di Paolo Spadot, vi rimandiamo alla nostra video intervista che potete trovare qui di seguito.

 

Pennyworth: una spy story ricca di avventura (Recensione senza spoiler)

Strategia del low budget, miscellanea di generi, stimolano forme e contenuti che caratterizzano la produzione televisiva Pennyworth. E’ una serie che allestisce un rifugio per veterani esperti e giovani promesse delle serie tv a partire dal novizio protagonista Jack Bannon, l’interprete di Alfred Pennyworth, fino ad arrivare agli smaliziati produttori esecutivi Danny Cannon e Bruno Heller. Gli episodi dedicati alle origini del maggiordomo più famoso al mondo diventano un laboratorio per concretizzare una proposta originale. Il loro lavoro è alla base dei vitali tasselli che compongono l’immaginario pop DC Comics rigorosamente appartenenti al mondo di Batman.

Dopo oltre mezzo secolo dalla pubblicazione di Casino Royale (1953), primo di una lunga serie di romanzi e novelle incentrati su quel James Bond, implacabile agente al servizio di Sua Maestà Britannica, nasce Pennyworth. Un character nato dalle divagazioni e inventive fumettistiche di Bill Finger e Jerry Robinson, in cui Alfie è frequentatore delle principali accademie per maggiordomi del mondo, segue un corso aggiuntivo di medicina, di letteratura classica e di teatro. Una personalità immortalata per sempre nelle movenze di tanti attori del piccolo e grande schermo* (ndr).

Nei dieci episodi che contraddistinguono la prima stagione di Pennyworth la serie diviene rapidamente l’emblema di quella identità tipicamente britannica che, specialmente negli anni sessanta, ha rivoluzionato il concetto stesso di entertainment cinematografico. Storie di spionaggio e di ambientazioni vittoriane che procedono a un buon ritmo altalenando situazioni surreali a scene d’azione, momenti di esoterismo a risse da pub, situazioni intriganti e intrigate ad inaspettate risoluzioni, scene truculente a momenti di umorismo.

Alfred lavora come buttafuori di un nightclub per adulti mettendo a dura prova il suo carattere di gentiluomo e grintoso. Per uno spunto narrativo ancora più interessante, lo sceneggiatore Bruno Heller provvede ad affiancare ad Alfie una splendida partner, metafora di un nuovo modello femminile sexy ed emancipato, dal nome di Esme, interpretata dall’attrice britannica Emma Corrin. Preferisco non svelarvi oltre, sarete voi a decidere se proseguire.

Dal mio punto di vista si tratta di una serie interessante e godibile. Non è certo la serie tv dell’anno, ma ci troviamo davanti ad episodi che, nonostante si svolgano in totale ambientazione inglese, mostrano scenari molto affini a quelli di Batman.

CURIOSITA’

A doppiare il protagonista troviamo l’eclettico Davide Perino. Già doppiatore dell’attore Jesse Eisenberg in “Batman v Superman: Dawn of Justice” e “Justice League” che interpreta Lex Luthor. Qui sotto lo potete vedere in un saluto per i lettori del blog.

Da sinistra: Jack Bannon è Alfred Pennyworth, Ben Aldridge è Thomas Wayne, Paloma Faith è Bet Sykes

Le prime note del motivo musicale di apertura, a partire dal primo episodio (in seguito l’intro sarà editato), sembra accennare un richiamo alla sigla della famosa serie TV The Persuaders! ovvero Attenti a quei due, in cui viene utilizzato il qanun (o kanun). Questo insolito strumento è un salterio a pizzico di origine araba, simile alla cetra sdraiata, e viene suonato con dei plettri. Con la sola differenza che nel 1972 il motivo musicale di Attenti a quei due, venne registrato nello studio discografico dell’ex Beatle George Harrison e si piazzò al tredicesimo posto della classifica inglese, mentre la sigla di Pennyworth, pur essendo animata con score alla James Bond, non riesce a rimanere così indelebile.

L’ultimo episodio fa un chiaro omaggio ad una delle copertine iconiche dei fumetti DC Comics. Ma non vi dico quale, altrimenti vi toglierei il gusto di seguire la serie.

Buon divertimento e fatemi sapere se la serie vi è piaciuta e come la pensate.

Vi lascio con il trailer della serie e a seguire le note del redattore.

*WilliamAustin (Batman serial), Eric Wilton (Batman and Robin serial), Alan Napier (Batman: Il film, Batman serie televisiva), Michael Gough (Batman, Batman – Il ritorno, Batman Forever, Batman & Robin), Ian Abercrombie (Birds of Prey), Michael Caine (Trilogia del cavaliere oscuro), Sean Pertwee (Gotham),JeremyIrons (Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League), Douglas Hodge (Joker), Jack Bannon (Pennyworth), Andy Serkis (The Batman film)

La serie è andata in onda su Epix dal 28 luglio 2019 e in Italia è stata distribuita dal 25 ottobre 2019 su Starz Play. Il primo episodio è stato proiettato, in occasione del Lucca Comics & Games, presso il cinema Centrale sabato 2 Novembre 2019.

Joaquin Phoenix accetta la sfida. Torna il super cattivo di Batman

Il nuovo film racconterà le vicende giovanili del criminale che sorride. Interpretarlo, però, è una vera prova d’attore

«Mia madre mi diceva di sorridere, sempre e metter su una faccia felice». È il suo sorriso, triste e forzato, il marchio di fabbrica del Joker, uno dei più famosi cattivi della storia dei fumetti. Lo sarà anche nella versione interpretata da Joaquin Phoenix, di cui è appena stato pubblicato il trailer, presentato al Cinemacon, annuale convention cinematografica di Las Vegas. Il film, dal titolo Joker – Fai un bel sorriso, uscirà a ottobre e sarà l’ultima pedina della DC Comics nella ormai infinita battaglia fra il marchio di fumetti e la concorrente Marvel per la creazione del miglior film tratto da una saga a disegni.

Diretto da Todd Phillips, lo stesso di War Dogs e Una Notte da Leoni, il film esplorerà le origini del Joker, un personaggio emarginato, escluso dalla società e infelice sino alla pazzia. «Pensavo che la mia vita fosse una tragedia dice ma ora penso sia una commedia», Joaquin Phoenix è affiancato nel cast da Robert De Niro, Marc Maron, volto molto amato dai fan di GLOW, Bill Camp e Glenn Fleshler.

Nato dalla penna di Jerry Robinson nel 1940, il Joker è il più famoso e temibile avversario di Batman ma nel film di Phillips non ci saranno battaglie con l’uomo pipistrello. Questo episodio è, infatti, ambientato in un’epoca precedente a quella delle sfide con Batman che hanno caratterizzato le precedenti apparizioni del famoso villain su un set cinematografico.

Joker in versione Joaquin Phoenix realizzato da Enrico Fregolent

La più famosa di queste apparizione è ancora oggi l’indimenticabile interpretazione di Jack Nicholson, nel Batman di Tim Burton del 1989 ma il primo in assoluto fu Cesar Romero, che lo portò in scena nella serie tv Batman, degli anni ’60 e poi nel film che ne è derivato, del 1966. Erano gli albori del cinema tratto dai fumetti, un genere che ha conosciuto il vero successo solo con il nuovo secolo. È del 2008 infatti il Joker di Heath Ledger, ne Il Cavaliere Oscuro diretto da Christopher Nolan. Quella interpretazione valse a Ledger un Oscar postumo e fu la sua ultima. L’artista australiano morì a causa di un’intossicazione da farmaci e sonniferi, il 22 gennaio 2008. Non fu mai accertato con sicurezza se si sia trattato di un suicidio o di un errore nel dosaggio di medicinali regolarmente prescritti all’attore. Rimane il sospetto che Ledger fosse entrato in una brutta depressione proprio a causa di quel ruolo dal quale non riusciva a uscire. Nella casa dell’attore fu trovato il diario del Joker, ovvero il quaderno su cui lui stesso aveva preso appunti e incollato foto di clown e iene con sorrisi terrificanti. Sull’ultima pagina del diario, compariva la scritta: «Bye Bye». Addio. Quel Joker è stato scelto da Empire Magazine come il terzo più grande personaggio cinematografico di sempre.

Joker disegnato da Edoardo Ortenzi

Poi, molto più recentemente, è stata la volta del Joker di Jared Leto, in Suicide Squad, datato 2016. Caricata di enormi aspettative, dati i precedenti più che illustri, l’interpretazione di Leto non è riuscita a convincere il pubblico esigente degli appassionati del genere. Il film è comunque stato un successo ai botteghini, incassando più di 740 milioni di dollari e vincendo un Oscar dal sapore italiano: nell’edizione 2017 degli Academy Awards infatti, Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini hanno portato a casa la statuetta per miglior trucco e make up. Ma Leto dopo quella interpretazione non si è detto disponibile a tornare nella parte.

Ecco dunque che la scelta di oggi è ricaduta su Phoneix, premio Oscar per Walk the Line e grande interprete di film come Il Gladiatore e Her. Dai commenti entusiasti che hanno fatto seguito alla pubblicazione del primo trailer pare proprio che l’attore sia riuscito, con un sorriso, a portare con onore l’enorme peso delle interpretazioni dei suoi illustri predecessori.

Fonte: [Il Gionale]

Le ‘origini’ di Joker diventano un film, lo produrrà Martin Scorsese

Diretto da Todd Phillips il progetto targato Warner Bros racconterà la nascita di uno dei più meschini avversari di Batman. Intanto Jared Leto tornerà per la seconda volta nei panni del clown dei fumetti in Suicide Squad 2.

La notizia arriva da Deadline, il sito dedicato al sempre fervente mercato cinematografico hollywoodiano. Sulla scia dell’incremento delle trasposizioni sul grande schermo delle storie nate sulle pagine dei fumetti, Warner Bros e DC stanno lavorando a un film sul più temibile avversario di Batman: Joker. Contemporaneamente poi arriva anche la conferma che Jared Leto tornerà a vestire i panni del Joker in Suicide Squad 2 e nello spin-off su Harley Quinn Gotham City Sirens.

La nascita – anzi ‘l’origine’ – dello psicotico criminale inventato da Jerry Robinson con Bill Finger e Bob Kane nel 1940 verrà girata da Todd Phillips, già regista di Una notte da leoni, che sarà anche impegnato a scrivere la sceneggiatura insieme a Scott Silver (8 Mile). A produrlo sarà invece Martin Scorsese, affiancato da Phillips, che torna così a lavorare su un progetto ‘fantastico’, dopo Hugo Cabret del 2011. Questo film rientra anche in una nuova fase creativa e di collaborazione tra Warner e DC, che avvierebbero un filone parallelo di produzioni – però con attori ogni volta diversi – dedicate ai personaggi ormai grandi classici del fumetto.

Batman-Joker (tavola originale) di Luca Strati

Ancora ignoto il nome dell’attore che interpreterà Joker. Al cinema la sregolata vita di Joker era già stata interpretata da Jack Nicholson in Batman, da Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro – The Dark Knight e, più recentemente, da Jared Leto che aveva mostrato, in Suicide Squad, un’ulteriore sfaccettatura di questo complesso personaggio. Jared Leto sarà di nuovo Joker nell’annunciato sequel di Suicide Squad e in Gotham City Sirens, ma non avrà il ruolo nella nuova produzione di Scorsese, alla ricerca di un attore più giovane.

Sempre riferito da Deadline, “l’intenzione è quella di realizzare un hard-boiled crime molto realistico ambientato nella Gotham City dei primi anni Ottanta, con un’atmosfera più vicina a opere di Scorsese come Taxi DriverToro Scatenato e Re per una notte che non a quella di un film prettamente DC”.

Suicide Squad: il make up del Joker sarà diverso?

Il Joker è un personaggio dei fumetti, creato da Jerry Robinson con la collaborazione di Bill Finger e Bob Kane, pubblicato dalla DC Comics e apparso per la prima volta sul n. 1 di Batman (1940). È quasi certamente uno dei più celebri supercriminali dei fumetti e il più famoso della casa editrice statunitense, oltreché la nemesi di Batman. Nelle prime traduzioni italiane del fumetto sul Cavaliere Oscuro, il clown era stato chiamato “Jolly”, nome italiano più diffuso dell’omonima carta da gioco. Joker è sadico, burlone ed eccentrico, ma in altre interpretazioni è, a seconda dei casi, innocuo e ladro o grottesco e schizoide.

Joker di Leto/Killing Joke

Joker di Leto/Killing Joke

L’immagine del supernemico di Batman postata dal regista di “Suicide Squad” David Ayer potrebbe essere differente da quel che vedremo al cinema. Non ci si capisce più nulla. Qualche giorno fa è emersa online, così come postata sul profilo Twitter del regista di Suicide Squad – il film sui supercattivi Dc Comics in uscita il 5 agosto 2016 – David Ayer, una foto di Jared Leto nei panni del Joker spacciata come più o meno definitiva.In aggiunta ai classici capelli verdi e alle labbra color fuoco, la versione di Ayer ha anche denti neri, tatuaggi con la scritta “HAHA” su tutto il corpo, e la scritta “Damaged” sulla fronte. Il nuovo Joker è ispirato a dei frame presi dal romanzo Batman: The Killing Joke.
Secondo molte voci, si tratterebbe di una foto confezionata per festeggiare i 75 anni del personaggio e il suo look a base di tatuaggi e grill sui denti non coincide a quello che effettivamente vedremo sul grande schermo in Suicide Squad.
Il sito JoBlo entra nello specifico della questione affermando:
L’immagine del Joker di cui stiamo parlando tutti non è genuina e non corrisponde a come il personaggio appare sul set. Non ha le cicatrici e il grill sui denti è una sorta di aggiunta WTF alla foto. La nostra fonte sostiene che il Joker abbia delle cicatrici sulla schiena e sulle braccia e che la sua pelle sia nettamente più bianca. I tatuaggi sono una novità aggiunta proprio per coprire e non far vedere le cicatrici.
Ma le voci non finiscono qua.
Latino Review riporta un rumour estremamente interessante che fa da contraltare alla notizia dell’avvistamento di Ben Affleck sul set di Suicide Squad a Vancouver: il Joker di Leto potrebbe comparire anche in Batman V Superman di Zack Snyder in una scena estremamente importante per la storia del Crociato di Gotham: quella della morte di Robin.
Secondo il sito si tratterà di un flashback in cui vedremo il villain picchiare fino alla morte il “ragazzo meraviglia” con un piede di porco (un chiaro rimando a Batman: Una Morte in Famiglia).
La cosa schiarirebbe molte questioni: il perché Joker sia dietro le sbarre, l’abbandono delle “scene” da parte di Batman fino all’arrivo di Superman e la presenza del costume di Robin nella Bat-caverna.

Morte in Famiglia

Morte in Famiglia

Le riprese di Suicide Squad sono iniziate in Canada, a Toronto, negli studi Pinewood, a partire da aprile. Il film uscirà il 5 agosto 2016 negli Stati Uniti.

Nel cast del film Will Smith (Deadshot); Joel Kinnaman (Rick Flagg); Margot Robbie (Harley Quinn); Jared Leto (Joker); Jai Courtney (Boomerang); Cara Delevingne (Enchantress); Viola Davis (Amanda Waller); Jay Hernandez, Common, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Karen Fukuhara, Adam Beach, Scott Eastwood, Ike Barinholtz.
Nel frattempo, Luca Maresca, disegnatore di casa Bonelli, si porta avanti e realizza uno sketch interamente dedicato alla nuova figura del Joker, cosa ne pensate?

Sketch di Luca Maresca dedicato alla nuova immagine del Joker.

Sketch di Luca Maresca dedicato alla nuova immagine del Joker.

Sono apparse anche le prime immagini di Harley Quinn e Raffaele Marinetti, già noto al pubblico di Batman Crime Solver, si è sbizzarrito in una sua fantastica interpretazione grafica che ci piace condividere:

Harley Quinn versione Suicide Squad disegnata da Raffaele Marinetti

Harley Quinn versione Suicide Squad disegnata da Raffaele Marinetti

Bat-Cosplay: Nightwing interpretato da Uomo Fumetto

Richard John “Dick” Grayson è un personaggio dei fumetti DC Comics, creato da Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson. È stato il primo pupillo di Bruce Wayne e l’originale Robin, il ragazzo meraviglia, prima di diventare il supereroe Nightwing. Creato da Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson, è apparso per la prima volta come Robin su Detective Comics n. 38 (maggio 1940).
Ma tutto questo ci viene ampiamente spiegato da nuovo cosplayer di oggi, Uomo Fumetti, che ci racconta la sua passione per l’ex ragazzo meraviglia, che abbandona il nido e vola verso Blüdhaven, la città immaginaria dell’universo fumettistico DC, creata nel 1996 da Chuck Dixon e Scott McDaniel.
Ecco il suo racconto e suo costume.

Il personaggio di Dick Grayson è sempre stato uno tra quelli che ho sempre rispettato di più nel mondo dei fumetti, sin da quando vestiva i panni del primo Robin. Lui non era ricco, ne aveva qualche superpotere particolare…era semplicemente un acrobata. Un saltimbanco a cui un giorno gli è stata brutalmente tolta la famiglia davanti ai suoi occhi. Come molti potrebbero immaginare, questo può spesso portare a voler soddisfare il proprio desiderio di vendetta…ma fortunatamente per quanto riguarda Dick non è così. Il giovane pettirosso è mosso solo dalla sete di giustizia e sotto la giuda del suo carismatico e riservato mentore, il cavaliere oscuro di Gotham, inizia a far piazza pulita di tutti i criminali che infestano la città…al fine di renderla un luogo più sicuro dove nessuno avrebbe più dovuto subire un trauma simile al suo. Il personaggio di Nightwing nasce quando Dick decide di distaccarsi da Batman che continua ostinatamente a volerlo trattare ancora come un bambino da proteggere…proteggere da se stesso.

In realtà Batman desiderava che il giovane non continuasse sulla strada del mentore e decidesse di rifarsi una vita, di dedicarsi allo studio…e per un po’ di tempo è stato così. Ma col tempo Dick si è reso conto che non riuscirebbe a vivere più senza la sua maschera, era diventato tutto ciò che gli serviva per stare in pace con se stesso. Diventare il paladino di Gotham. Da qui iniziano le vicende di Nightwing, le cui origini del nome sono da adibire ad un eroe Kryptoniano (merito di un suggerimento da parte dello stesso Superman). Per me Nightwing rappresenta più che il paladino di Gotham, anche un simbolo…l’emblema del ragazzo che smette di essere un bambino e inizia a ragionare e a comportarsi come un adulto.

L’idea del costume parte dal fatto che non ero mai riuscito a concludere mai un cosplay decente (molti cosplay li avevo lasciati a metà o nemmeno li avevo iniziati),questo mi succede quando parto con una bella idea ma poi non ho i mezzi per realizzarla. Con Nightwing però è stato diverso…il costume inizialmente ho provato a farmelo da solo ma lo ammetto, non sono molto portato per certe cose…successivamente quindi lo ordinai da Internet. Per i manganelli invece non ho dovuto fare altro che reperire due tubi di ferro cavi e rivestirli con del nastro biadesivo. La parte più complicata è arrivata quando ho dovuto prepararmi la maschera, infatti quella che si vede in foto è solo il primo prototipo in DAS. E’ stato un lavoro molto accurato e fortunatamente molto divertente quello legato alla maschera dal momento che l’abbiamo dovuta far asciugare allo stampo della mia faccia per poi riverniciarla con tre tonalità diverse di blu. Attualmente sto lavorando ad una maschera in silicone…molto più leggera e aderente sul viso, da mostrare poi col costume e tutto il resto al prossimo cosplay. Spero in futuro di potermi sbizzarrire con qualche altro personaggio legato al Batman Universe, ma per il momento spero solo che questo mio costume vi sia piaciuto o che per lo meno vi abbia fatto sorridere.