Birds of Prey – Teaser

Dai creatori di Smallville una nuova intensa saga che vi terrà col fiato sospeso anche se per soli 13 episodi.

Birds of Prey è stata creata da David Carson (anche produttore ) e Shawn Levy, ispirato all’omonimo fumetto della DC Comics.

Interpreti e personaggi

  • Ashley Scott: Helena Kyle/Cacciatrice
  • Dina Meyer: Barbara Gordon/Oracolo
  • Rachel Skarsten: Dinah Redmond
  • Ian Abercrombie: Alfred Pennyworth
  • Shemar Moore: Detective Jesse Reese
  • Mia Sara: Dottoressa Harleen Quinzel

Doppiatori e personaggi

  • Laura Lenghi: Helena Kyle/Cacciatrice
  • Francesca Guadagno: Barbara Gordon/Oracolo
  • Perla Liberatori: Dinah Redmond
  • Dante Biagioni: Alfred Pennyworth
  • Fabio Boccanera: Detective Jesse Reese
  • Alessandra Korompay: Dottoressa Harleen Quinzel

Si tratta di uno spin-off dell’universo di Batman, incentrato sulle avventure di Helena Kyle, nota come la Cacciatrice, figlia di Bruce Wayne / Batman e Selina Kyle / Catwoman. A seguito di una tragedia Helena ricorre alla terapia psicologica presso lo studio della dottoressa Harleen Frances Quinzell.

Partita con un grande ascolto per la puntata pilota, la serie è stata poi accolta poco calorosamente dai fan del fumetto e dal pubblico costringendo la Warner a interromperne la trasmissione dopo tredici puntate di un’ora ciascuna.

In Italia la serie è stata trasmessa da Canal Jimmy a partire dal novembre 2005. Questo il promo originale dell’epoca.

New Gotham. Una città cupa, sconvolta dai criminali da quando Batman è scomparso nel nulla. Da un rifugio segreto tre donne si preparano ad affrontare i malvagi. A capo del trio, Barbara Gordon o meglio Batgirl, inchiodata ad una sedia a rotelle ma per nulla decisa ad arrendersi nella nuova veste di Oracolo. Con lei, Helena, figlia segreta di Batman e Catwoman, in preda ad un lacerante conflitto tra sete di giustizia ed istinti malvagi. E poi la misteriosa Dinah, ossessionata da strane visioni, che in seguito si scoprirà essere la figlia di Black Canary. Preparatevi… la leggenda ha inizio. Maggiori approfondimenti li potete trovare in questo nostro articolo di repertorio.

Per maggiori approfondimenti sulla serie potete leggere:

anche qui per poter parlare della prima apparizione in tv della dottoressa Harley Quinn.

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Smallville

Smallville. Dieci stagioni, andate in onda tra il 2001 e il 2011, che esplorano la vita del giovane Clark Kent, interpretato da Tom Welling (doppiato dal nostro Marco Vivio) e il suo percorso per diventare l’iconico eroe dal mantello rosso e dagli incredibili poteri. Quali sono le sue motivazioni? Cosa lo ha spinto a diventare il paladino dell’Umanità nonostante le sue origini aliene? Con quali valori è stato cresciuto dai suoi genitori adottivi, Jonathan e Martha? Quali amicizie e amori hanno segnato la sua strada? Quali difficili scelte, quali incontri e scontri?

Con queste intriganti premesse la serie si riprometteva di riportare ai giorni nostri il mito di Superman, da sempre sotteso all’eterna dicotomia tra un linguaggio che sa di universalità – pescando addirittura nella mitologia – e l’inevitabile condanna a essere eternamente fuori dal tempo. Trovare nuove strade per raccontarne la storia non era, e tuttora non è, facile (né mai lo sarà, a mio modesto parere). Ma, per certi versi, usando l’espediente dell’elseworld, Smallville ci riesce.

Almeno per le prime cinque stagioni, infatti, pur conservando una preponderante componente romantica – si tratta pur sempre di un teen drama – Smallville fa il suo dovere piuttosto bene, delineando i tratti dei personaggi principali della mitologia supermaniana anche con una certa complessità: il cammino dell’eroe viene costellato di prove e fatiche, che specularmente raccontano anche il declino dell’amico destinato a divenire il suo peggior antagonista. Tra una fanciulla da salvare e un freak of the week, la storia si mantiene su buoni livelli, vantando perfino dei cameo di rilievo, da Margot Kidder al compianto Christopher Reeve, in quello che all’epoca fu un vero e proprio passaggio di testimone estremamente toccante.

La seconda metà di serie non si mantiene su questi livelli, cercando di barcamenarsi tra una quantità di personaggi – tra gli altri e solo a livello indicativo: Flash, Aquaman, Black Canary, Cyborg, Martian Manhunter, Metallo, Zod, la Legione, Brainiac… – e storie forse un po’ sfuggite di mano, la voglia di fare dello show qualcosa di più fumettistico e la necessità di conservarne le radici teen, in un graduale declino che ha il suo apice nell’ottava stagione – discesa pur parzialmente giustificata dal cambio di sceneggiatori dovuto a un lungo sciopero della categoria negli U.S.A., ragione comunque non sufficiente a considerare quantomeno passabili alcuni story-arc: ancora non perdono l’orribile gestione della questione Lana Lang, per non parlare del main villain, un Doomsday tanto mal scritto quanto inutile.

Le cose migliorano dalla metà della nona stagione, con il subentro di Geoff Johns (qui una nostra ripresa esclusiva a Lucca Comics 2012) alla sceneggiatura di alcuni episodi – memorabile la doppia puntata sulla Justice Society of America, che vide non solo l’ingresso nella serie di Hawkman, Doctor Fate e Stargirl, ma anche riferimenti importanti a Sandman, Jay Garric (ben prima di The Flash) e a Alan Scott, la prima Lanterna Verde.

Geoff Johns a Lucca Comics 2012 - Foto di Batman Crime Solver

Foto di repertorio di Batman Crime Solver – Geoff Johns a Lucca Comics 2012

La decima stagione ricollega bene molti punti oscuri – tranne, per l’appunto, che fine abbia fatto Lana, a dimostrare che si trattava proprio di una sceneggiatura partorita male – traghettando degnamente Clark ad abbracciare, finalmente, il suo destino contro la grande minaccia di Darkseid. A dirla tutta, avremmo tutti voluto una scena finale più action, vedere finalmente Superman in azione e non semplicemente Welling sbottonarsi la camicia e mostrarci lo Scudo; ma, data la qualità non più eccelsa e il budget richiesto troppo elevato, ci si è un po’ tutti accontentati, chiudendo persino un occhio sulla sorte riservata a Lex Luthor.

Si tratta comunque di una visione leggera e non impegnativa, pur parlando di oltre duecento puntate. La visione della serie in streaming, può essere un buon rimedio per coloro che non l’hanno vista.

Se proprio non sopportate trame “alla Beautiful” che puntano più al romanticismo che all’azione, evitatelo come la peste. Consigliata a tutti gli altri, soprattutto agli appassionati del genere e dei personaggi.

Tra le nostre tante interviste abbiamo in archivio per voi i saluti di Marco Vivio il doppiatore di Clark Kent interpretato da Tom Welling.

E i saluti dal bravissimo Fabrizio Vidale che è apparso nel serial doppiando il personaggio WINSLOW SCHOTT / GIOCATTOLAIO (prima apparizione è stata su Action Comics n. 64 settembre 1943) interpretato da Chris Gauthier (stagione/episodi 8.14, 9.4, 10.20).

CURIOSITÀ

Filmato quasi interamente a Cloverdale, nella Columbia Britannica, la serie vede l’ingresso nel mondo della televisione di nuovi talenti come Kristin Kreuk nel ruolo di Lana Lang, e il ritorno di volti ben più noti come John Schneider (il Bo Duke di Hazzard) nel ruolo di Jonathan Kent, di Annette O’Toole (apparsa nel film Superman III nel ruolo di Lana Lang) nel ruolo della madre di Clark Kent e di John Glover nel ruolo di Lionel Luthor. Senza dimenticare la nostra Wonder Woman Lynda Carter che ha recitato in Smallville un cameo in nel ruolo di Moira Sullivan.

Telefilm DC Comics e dintorni

Viviamo in un periodo meraviglioso per noi appassionati di fumetti, specie quelli supereroistici. Gli anni duemila sono stati definiti una seconda età dell’oro per il genere e l’eccezionale movimento prodotto attorno al fenomeno di massa come l’universo cinematografico nascente DC Comics che ha creato un’ondata crescente di nuovi fans, spingendo le case di produzione a premere l’acceleratore e sfruttare sempre più questo franchise relativamente nuovo, ma esploso con incredibile rapidità.

Il successo di serie come Arrow e The Flash – capostipiti dell’universo CW cui si aggiungono sempre più personaggi e produzioni, come Legends of Tomorrow, Constantine, il comico Powerless – passando per Gotham e Supergirl, che esplorano da punti di vista inediti il mondo dei due supereroi più famosi al mondo, Batman e Superman, è assolutamente innegabile.

Alla luce di questi fatti, è difficile pensare ai precedenti esperimenti più o meno riusciti. Negli scorsi anni, il mondo supereroico DC Comics era visto come qualcosa da relegare ai cartoni per bambini e ragazzi, e ne abbiamo eccellenze in Batman: The Animated Series, animata dal maestro Bruce Timm, da cui venne poi Superman: The Animated Series. Sul campo del live action, ci sono state serie che hanno comunque creato un background: a partire dal serial cinematografico Batman del 1943 interpretato da Lewis Wilson, Le avventure di Superman del 1952 interpretato dall’attore George Reeves, Batman la serie tv del 1966 interpretata da Adam West e Burt Ward (la cui serie prosegue attualmente nei fumetti), Il Calabrone Verde del 1966, Wonder Woman interpretata dalla bellissima Linda Carter, Superboy la serie del 1988, The Flash del 1990, Le avventure di Lois e Clark del 1993, Smallville andata in onda dal 2001 al 2011, Birds of Prey del 2002.

Questo breve articolo è solo per inaugurare la nuova Categoria che ho aperto per questo blog dedicata al mondo dei Telefilm DC Comics e di quei serial che la lambiscono. Fatemi sapere cosa ne pensate.

La prossima volta parleremo di…

Metropolis: in arrivo la serie TV prequel di Superman

Batman e Superman sono certamente i due supereroi della DC Comics più amati e più popolari, proprio per questo oltre che riportarli sul grande schermo con pellicole come L’uomo d’acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League, la DC Extended Universe ha pensato bene di dedicargli anche delle serie TV. O meglio, offrire agli spettatori una serie TV rivolta al mondo che circonda questi due personaggi. È così che da qualche anno sta avendo un buon successo Gotham, serie prequel delle avventure di Batman con protagonista un giovane detective Jim Gordon, ora la Warner Bros e la DC Entertainment sono al lavoro per un progetto simile: Metropolis, la serie in cui vengono proposti gli antefatti delle avventure di Superman.

Batman v Superman Concept Artbook – Illustrazione di Mauro Manthomex Antonini

Metropolis: la serie TV prequel di Superman

Metropolis non sarà una sorta di rifacimento di Smallville, celebre serie TV che raccontava le gesta del giovane Clark Kent, Superman non sarà infatti neanche il protagonista principale della storia (così come non lo è Bruce Wayne in Gotham), ma questo ruolo se lo divideranno altri due personaggi: Lois Lane e Lex Luthor. La serie TV sarà trasmessa direttamente dalla piattaforma streaming della DC nel 2019 e le riprese inizeranno nei prossimi mesi. La prima stagione sarà composta da tredici episodi. Non sono ancora noti i nomi degli attori che faranno parte del cast di Metropolis.

 

Krypton: la serie TV prequel di Superman e di Metropolis

Metropolis non sarà l’unica serie TV prequel di Superman che sarà visibile nei prossimi mesi: il prossimo 21 negli Stati Uniti andrà infatti in onda il primo episodio di Krypton (in Italia non è ancora noto quando arriverà), serie che avrà come protagonista Cameron Cuffe nel ruolo di un giovane Seg-El, ovvero il nonno di Superman. Il cast di Krypton è poi completato da attori come Georgina Campbell, Ian McElhinney, Aaron Pierre e Elliot Cowan. L’idea della serie TV su Krypton è stata di David S. Goyer (da noi incontrato personalmente al Roma Fiction Festival), un nome che noi fan dei film della DC conosciamo bene: scrive il soggetto per il film Batman Begins di Christopher Nolan, lavorando poi a quattro mani con quest’ultimo nella stesura della sceneggiatura definitiva. Successivamente co-scriverà il soggetto per i due sequel del film, Il cavaliere oscuro del 2008 e Il cavaliere oscuro – Il ritorno del 2012, oltre ad essere lo sceneggiatore di L’Uomo d’Acciaio e di Batman v Superman: Dawn of Justice e conosce bene la storia del pianeta di Superman. Krypton, di cui è stato anche già diffuso il primo trailer ufficiale, sarà ambientata, come suggerisce il titolo, nell’omonimo pianeta nativo di Superman duecento anni prima della sua esplosione.

DC: Rebirth – Tutto cambia, niente cambia

Rinascita, (in inglese Rebirth, conosciuto anche come DC Universe Rebirth) costituisce il rilancio dell’universo supereroistico della DC Comics dopo la chiusura delle serie nate con il reboot dei New 52 del 2011.

A distanza di 5 anni e in seguito ad una crisi di vendite Geoff Johns (direttore creativo della DC) ammette che la nuova continuity ha appiattito le storie dei personaggi DC, impoverendo la mitologia anche di eroi iconici quali Superman, Batman, Wonder Woman e molti altri.

L’inizio della saga di un nuovo multiverso DC inizia il 25 maggio 2016 con la distribuzione dell’albo DC Universe: Rebirth n.1, scritto da Geoff Johns e disegnato da Gary Frank, Ivan Reis, Ethan Van Sciver e Phil Jimenez. Dal mese di Gennaio, come negli Stati Uniti, anche in Italia la rinascita ha coinvolto gradualmente e progressivamente tutti gli spillati del parco testate RW Lion e riguarda non soltanto la numerazione, il sommario e la continuity, ma anche la periodicità: Batman, Superman, Flash, Wonder Woman, Lanterna Verde, Justice League e Suicide Squad/Harley Quinn sono diventi infatti quindicinali.

Dopo la pubblicazione ad inizio gennaio di Universo DC: Rinascita, vero e proprio prologo che fa da apripista al nuovo status quo, i primi titoli a rinascere sono stati quelli di Batman e Superman, i personaggi-bandiera dell’editore di Burbank. Sul quindicinale del pipistrello di Gotham City, oltre alla rinascita di Batman, in appendice si trovano anche Detective Comics e Nightwing, mentre sul quindicinale del figlio di Krypton possiamo leggere la rinascita di Superman, Action Comics e la controversa New Super-Man. La Principessa Amazzone e il Velocista Scarlatto sono titolari principali di una testata a loro dedicata: su Flash sono pubblicate anche le avventure di Aquaman e Green Arrow, mentre su Wonder Woman c’è la miniserie di Poison Ivy, e da marzo le serie Trinity e Superwoman. Lanterna Verde invece vede pubblicata la rinascita di Hal Jordan and The Green Lantern Corps. Queste le altre testate Lion interessate dal Ribirth: Justice League, Justice League America, Suicide Squad/Harley Quinn e Batman Il Cavaliere Oscuro.

L’iniziativa DC: Rebirth ci ha restituito il passato degli eroi, e ci ha ridato anche il vero Superman. È sempre lui, anche se non porta più le mutande sopra ai pantaloni. Il problema della DC Comics è che, malgrado i suoi eroi siano noti grazie agli altri media (cinema, tv, videogames…), spesso i giovani non ne leggono i fumetti (iniziati negli anni ’30-’40) per paura di dover recuperare tonnellate di vecchi numeri al fine di comprendere le storie attuali. Ogni tanto è quindi necessario un “colpo di spugna” alla continuity per cancellare parte del passato e facilitare l’inizio della lettura alle nuove generazioni.

Da gennaio la DC Comics ha quindi varato anche in Italia l’iniziativa editoriale Rebirth: tutte le sue testate principali hanno azzerato la numerazione e la periodicità. Stavolta però non si tratta di un reboot (non avrebbe senso, sono passati solo cinque anni dall’ultimo!), bensì di una sorta di “marcia indietro” per recuperare quel che di buono c’era nel passato, che era stato cancellato.

 

Facciamo un piccolo riassunto.
Nel 2011 Barry Allen/Flash (su testi di Geoff Johns e disegni di Andy Kubert) era tornato indietro nel tempo per salvare sua madre Nora, uccisa da Eobard Thawne (aka Professor Zoom aka Anti-Flash).

Così facendo fece nascere una nuova linea temporale, detta Flashpoint, in cui Nora era ancora viva,  infatti nella storia, la realtà spazio-temporale di Terra-0 viene alterata e manipolata da Reverse-Flash. Si crea quindi una nuova linea temporale denominata convenzionalmente Flashpoint timeline in cui tutto il destino del mondo era stato modificato.
La capsula che trasportava Kal-El in fasce, anziché tra i campi di Smallville, si schiantò nel mezzo di Metropolis. Il piccolo fu preso in custodia dai militari e crebbe come alieno di esperimenti da laboratorio senza mai vedere il sole.

Il proiettile di Joe Chill uccise il piccolo Bruce Wayne, e fu suo padre Thomas a divenire Batman.

Ma, soprattutto, Aquaman e Wonder Woman erano nemici mortali a causa di una guerra tra Atlantide e Themyschira (l’isola delle amazzoni) di cui stava facendo le spese il mondo intero.

Per scongiurare l’apocalisse, Barry decise a malincuore di tornare nuovamente indietro nel tempo e fermare se stesso, sacrificando sua madre.

Tutto ciò è stato riassunto nel bel film animato per l’home video Justice League: The Flashpoint Paradox (2013) diretto dallo stesso regista di Justice League Dark .

Ciò però non ripristinò il vecchio continuum, bensì originò una terza linea temporale, soprannominata dalla DC New 52 (dato che 52 testate avrebbero ricominciato la numerazione da 1).

Nell’universo New 52 Flash e soci erano più giovani, avevano fondato la Justice League da appena cinque anni, e molti eventi e personaggi del loro passato erano scomparsi senza che loro ne conservassero il ricordo (il perfetto starting point per nuovi lettori).

Se da un lato la realtà New 52 portò belle sorprese (come il ritorno di Barbara Gordon nei panni di Batgirl), dall’altro gli autori caddero nella tentazione del restyling probabilmente non necessario.

Da tempo molti sostenevano che Superman era troppo puro e perfetto per i gusti scaltri del pubblico d’oggi. Grant Morrison (Arkham Asylum  tra gli altri capolavori), colse l’occasione del reboot per proporre un nuovo Superman che facesse abbandonare l’idea del boy-scout sorridente che aiuta i gattini a scendere dall’albero. Un Superman che, nei flashback sugli inizi della sua carriera, non si faceva scrupolo a minacciare di scaraventare un boss mafioso giù da un palazzo se questi non avesse ammesso i suoi crimini, il tutto sotto agli occhi dei poliziotti che lo tenevano inutilmente sotto tiro.

Un Superman visto dall’umanità non come un eroe e un modello, bensì come una potenziale minaccia aliena.

Un Superman che, invece di flirtare con Lois Lane, flirta con Wonder Woman.

Nel frattempo però le vendite delle varie collane erano iniziate a calare. Il reboot New 52 aveva sacrificato alcune storie e personaggi, scontentando i vecchi fans affezionati alle storie originali dei supereroi.

Ad esempio, Superman, il nuovo azzurrone sfrontato e dai modi spicci era antipatico a molti, non è stato molto amato dal momento che lui inizialmente rappresentava la purezza di cuore di Kal-El (ai limiti dell’ingenuità).

Ecco allora che, da maggio 2016 (gennaio 2017 per l’Italia), Geoff Johns e la DC hanno varato l’iniziativa Rebirth: la continuity pre e post Flashpoint si sono sovrapposte per creare un universo (si spera) definitivo.
Il che ha permesso un coup de theatre perfetto per ri-aggiustare i nostri eroi preferiti. Vi anticipiamo qualcosa che riguarda il Superman di New 52, che muore per un avvelenamento da radiazioni, accumulatosi per varie battaglie precedenti.

E mentre Lex Luthor (con armatura robotica) si appresta a sostituirlo, arriva il colpo di scena. Scopriamo infatti che il Clark Kent della realtà pre-Flashpoint, la “sua” Lois Lane, e il loro figlio Jon, in qualche modo avevano continuato ad esistere anche nella nuova linea temporale. Il vecchio Clark agiva in segreto, lasciando i riflettori al se stesso più giovane. Ma, ora che il “fratellino minore” è venuto a mancare, il vecchio Superman decide di raccoglierne l’eredità. Per quanto riguarda Batman, vi svelerà tutto Marco “Spider-Ci” Novelli. nella recensione del primo story-arc targato Rebirth, che pubblicheremo a breve sul nostro blog.

Stay tuned ! 😉

 

Harley Quinn… già apparsa in tv…

Birds of Prey - Illustrazione

Birds of Prey – Illustrazione

La Warner Bros ha annunciato la sequenza di live action movies che porteranno sul grande schermo supereroi e supervillains della DC Comics in un universo condiviso e, nel frattempo che arrivano conferme e novità sui casting di alcuni tra i protagonisti e interessanti rumors su possibili ruoli e sulle trame di almeno una dozzina di film, noi di Batman Crime Solver facciamo un breve tuffo nel passato più recente della DC Comics in tv, in cui alcuni personaggi hanno già visto la luce.

Nel 1996 la DC Comics fa uscire un albo speciale che riscuote immediatamente il favore dei lettori di fumetti. Si intitola Black Canary/Oracle: Birds of Prey, l’autore è Chuck Dixon e racconta le avventure dei due comprimari favoriti dell’universo DC, uniti in una nuova alleanza per lottare contro il crimine. Dinah Laurel Lance (Black Canary) era reduce dalla chiusura della sua testata nel 1993 ed era “fuggita” a combattere il crimine con Green Arrow. Il destino di Barbara Gordon (Batgril/The Oracle), cambiato per sempre dopo l’albo di Batman intitolato The Killing Joke, in cui veniva ferita alla spina dorsale dal Joker e costretta su di una sedia a rotelle, era quello di fungere da “apripista”, con le sue apparizioni in altri albi DC, per una visione più matura delle supeeroine, viste come donne forti e autosufficienti. Il successo è immediato. Nel 1998 Bird of Prey diventa mensile (dal 2005 è stato scritto da Gail Simone) e dopo alcuni episodi il duo si trasforma in un trico con l’arrivo di The Huntress (La Cacciatrice), “sbattuta fuori” dalla Justice League of America dallo stesso Batman per i suoi metodi non troppo ortodossi…

Dal  fumetto al telefilm

Harley Quinn in Birds of Prey

Harley Quinn in Birds of Prey

E’ il 2002 e Warner Bros e DC Comics lanciano, sull’onda del successo di Smallville, il progetto Birds of Prey. I creatori della serie David Carson e Shawn Levy hanno messo insieme tutti gli elementi che sembrerebbero garantire il successo di un telefilm d’oggi: tre ragazze carine con diverso carattere e background, una buona componente di avventura e di azione, un po’ di misteri e di supercattivi il tutto mescolato (e non schekerato) in una veste piuttosto fashion. Birds of Prey prende spunto dalle vicende del fumetto modificando e aggiungendo particolari presi dai classici DC, di cui il più rilevante è sicuramente l’origine di The Huntress che nel telefilm è la figlia di Batman e Selina Kyle (Catwoman) come accade nell’universo pre-Crisis, mentre la Cacciatrice della continuity ufficiale dei fumetti è Helena Bertinelli, figlia di un boss della malavita di Gotham City. Per le origini di The Oracle viene mantenuta la storia di The Killing Joke, mentre scopriamo che il terzo componente del trio, Dinah Lance, in realtà è la figlia teenager della Black Canary del fumetto.

L’attrice Dina Meyer veste i panni dell’Oracolo. Supereroina sulla sedia a rotelle, hacker informatico, attraverso le sue infinite conoscenze tecnologiche nel campo della cibernetica e della progettazione di armi combatte il crimine dal suo rifugio nella torre dell’orologio di Gotham, città rimasta orfana del suo protettore storico Batman (autoesiliatosi dopo la scoperta della morte di Catwoman). Ad aiutarla nell’ardua impresa Ashley Scott che interpreta la Cacciatrice, giovane e potente supereroina, donna spietata in cerca di vendetta dopo la morte della madre, e Rachel Skarsten (che interpreta Dinah Lance) personaggio misterioso arrivato alla torre guidato da misteriose visione. Le tre sono coadiuvate nel loro lavoro dall’appoggio del detective Jesse Reese (l’attore Shemar Moore) che cerca di lavare l’onta di essere figlio di uno dei piu’ grandi criminali e spacciatori di droga di tutta Gotham, ma si dovranno scontrare con Harley Quinn (di giorno è la psicolaga Harleen Quinzell) e con il suo desiderio di tornare a dominare la città che ha eliminato il suo vecchio ed amato capo, il Joker. Un particolare da rivelare, che non tutti sanno è che dell’episodio pilota esiste una versione diversa da quella trasmessa in televisione (e inedita in Italia) dove Harleen Quinzell è interpretata da Sherilyn Fenn e non dall’attrice Mia Sara che poi ha realizzato tutti e 13 gli episodi. Il tutto si svolge per la precisione tra i vicoli di New Gotham la cui mappa stradale è identica a quella della città presente nella saga a fumetti Terra di Nessuno, che è anche il nome del locale per metaumani presente nella serie.

Birds Of Prey Harley Quinn Sadistic Lady pt. 1

Birds Of Prey Harley Quinn Sadistic Lady pt. 2

Birds Of Prey Harley Quinn Sadistic Lady pt. 3

Birds Of Prey Harley Quinn Sadistic Lady pt. 4

Arrow Season 2 – Harley Quinn Deleted Scene Full

Harley Quinn Cameo in Arrow

Birds Of Prey, la serie tv

Il logo della serie tv

Il logo della serie tv

Sull’onda delle notizie della nuova serie televisiva Gotham, in tanti ci avete scritto per saperne di piu’ sulla serie televisiva Birds Of Prey, di cui vi abbiamo accennato nel precedente articolo. Birds Of Prey e’ una serie scritta dagli stessi autori di Smallville e si rifà a sua volta ad una serie di comics della DC che vedevano Gotham City privata di Batman (all’epoca, nei comics era stato paralizzato dal grosso e cattivo Bane) e sotto l’ala protettrice di eroine in stile bad girl. La scelta degli autori, invece è più quella di stampo Elsewhere, ovvero di riportare una linea narrativa alternativa rispetto alla continuity ufficiale dei comics (come del resto anche per Smallville).

Insomma a Gotham in una notte allucinante e di terrore Joker assale le due donne della vita di Batman: Batgirl (figlia del commisario Gordon) e Catwoman. In quella notte anche Batman sparisce.
Come dicevamo si tratta di un serial proprio di stampo Elsewhere, infatti gli sceneggiatori si sono chiesti e se a Gotham City improvvisamente non ci fosse più un Cavaliere Oscuro a vigilare sul crimine? Cosa succederebbe?

Birds Of Prey

Birds Of Prey

Come dicevamo, ispirato alle avventure cartacee omonime inizialmente concepite nel 1995 e composte da due personaggi provenienti dall’universo DC appartenente al Cavaliere Oscuro, il serial televisivo Birds of Prey creato da Laeta Kalogridis (produttore esecutivo, tra le altre cose di Shutter Island di Scorsese e Avatar di James Cameron) appare sul canale The WB nel 2002 mostrando una realtà di Gotham City molto diversa da quelle viste fino quel momento, affascinante e per certi versi più reale (mai come le produzioni di Nolan comunque) ma irrimediabilmente privata di molto del suo fascino originale.

Batman è sparito dalla città, si è esiliato volontariamente in seguito alla morte di Selina Kyle (Catwoman) sua rivale/amante e in seguito alla disgrazia che colpisce la sua apprendista Batgirl ossia Barbara Gordon: colpita da un proiettile che le paralizza le gambe riducendola in sedia a rotelle per il resto della sua vita.

Con Batman scompare anche il Joker, catturato dopo entrambi i crimini e portato in una struttura di massima sicurezza lontano dalla città che ha fatto da teatro al principe pagliaccio.

Sette anni dopo e successivamente un violento terremoto che trasforma la faccia della città, New Gotham City è una città apparentemente normale nel quale si muovono decine di gruppi criminali e qualche sporadico “lupo solitario”, tutto è molto diverso dai tempi del Cavaliere Oscuro ma nonostante l’assenza di quest’ultimo, il controllo della malavita è in mano ad un duo particolarmente agguerrito: a sostituire Bats nel suo ruolo di giustiziere notturno c’è Barbara Gordon nei panni di Oracolo e Helena Kyle nelle vesti della Cacciatrice.

La prima fornisce supporto tattico ed informazioni illimitate su ogni aspetto della città e dei suoi abitanti, la seconda scende in campo affrontando di petto i criminali con i suoi poteri metaumani, ereditati dalla madre Selina (nella continuity della serie tv infatti, Catwoman è una sorta di mutante denominata metaumana, così come sua figlia).

Si unisce a loro nel primo episodio, Dinah Redmon una giovane fuggitiva arrivata di fretta a Gotham in seguito ad una visione nella quale rivive la notte di sette anni prima in cui Catwoman è morta e il Joker/Batman sono scomparsi. Dinah possiede poteri mentali ancora sconosciuti ed è la figlia biologica di Dinah Lance (Black Canary), affidata ad una famiglia “umana” per evitargli il dolore di avere parenti con superpoteri e superproblemi.

Birds Of Prey il cast Helena Kyle - Barbara Gordon - Dinah Redmond

Birds Of Prey il cast Helena Kyle – Barbara Gordon – Dinah Redmond

Il trio formerà le Birds Of Prey, gli uccelli protettori di New Gotham.

A contrastare e dare “lavoro” alle tre guerriere ci pensa la dottoressa Harley Quinzell o più conosciuta come Harley Quinn, folle amante/vittima del Joker che desidera rivedere il suo amato tornare a regnare sul crimine di Gotham ed utilizza la sua mente criminale e il suo nutrito gruppo di scagnozzi per radere al suolo le ultime difese della città, lasciate inermi dalla scomparsa di Batman.
Ogni episodio di Birds Of Prey ripercorre più o meno le line-up di tutti i telefilm sullo stesso genere: sviluppo di una trama principale che si snoda attraverso tutta la stagione, presentazione di una situazione e di un Big Bad che sarà la minaccia dell’episodio, sviluppo della trama dell’episodio e conclusione dell’episodio con maturazione più o meno avanzata dei personaggi coinvolti.

Per buona parte dell’unica stagione del serial, il vero protagonista è Helena Kyle seguita a ruota dalla vicenda drammatica di Barbara Gordon ed infine come ultima ruota del carro ma non diversamente importante, Dinah con la sua difficile relazione con la madre che l’ha abbandonata ed il suo potere (assolutamente potente e non in linea con il carattere della giovane).

Il serial offre un intreccio (la MAGGIOR parte delle volte) convincente di consapevolezza del personaggio, azione con combattimenti assortiti e situazioni drammatiche con vasto assortimento di villain con superpoteri, metaumani con doni pericolosi e vecchie glorie prese dalle pagine dei fumetti, di cui parleremo dopo.
L’accostamento di questo serial va subito ad un telefilm di nuova generazione anch’esso ambientato nel mondo DC: Smallville.

Molti metaumani che compaiono nella serie, viene spiegato, sono frutto di un contatto involontario o volontario con sostanze aliene precipitate sulla Terra sottoforma di meteoriti…vi ricorda qualcosa?

Ad affiancare il trio di guerriere c’è Alfred Pennyworth, ex maggiordomo di Bruce Wayne, ora diventato custode e fedele maggiordomo di Oracolo e della sua Watchtower, dalla parte “umana” della legge c’è il detective del GCPD, Jesse Reese che intratterà un sofisticato gioco di seduzione/ostilità con la Cacciatrice, una vigilantes che supera sempre il limite della giustizia ma che risulta essere indispensabile al fine della sconfitta dei supercriminali peggiori.

Conclude la carrellata un personaggio ricorrente: Gibson Kafka, un metaumano con la memoria fotografica, amico intimo di Helena Kyle e proprietario del locale notturno per metaumani, Terra-Di-Nessuno (si in omaggio alla saga dallo stesso nome!)

Gibson Kafka, metaumano proprietario del No Man's Land

Gibson Kafka, metaumano proprietario del No Man’s Land

Dal punto di vista recitativo le cose vanno più che bene: convincente tutto il trio, da Oracolo (Dina Meyer – Saw, Starship Troopers) fino a Dinah (Rachel Skarsten) passando per l’ottima recitazione della cacciatrice (Ashley Scott – Dark Angel).

Di assoluto interesse il ruolo di Alfred preso da Ian Abercrombie, famoso per essere la voce nei prodotti Lucas di Palpatine/Darth Sidious e del detective Reese interpretato da Shemar Moore (famoso per Criminal Minds) che nonostante il ruolo più che secondario in numerosi episodi, mantiene intatto il suo fascino di poliziotto buono di New Gotham.

Se volete però un motivo REALE e CONCRETO per guardarvi la serie, questo ha un solo nome: Mia Sara(Legend, Timecop) ossia l’attrice che veste i panni della dottoressa Quinzell e quelli un po’ meno “formali” di Harley Quinn, folle amante del Joker e vero nemico della serie che nonostante un carattere decisamente più pacato (ma non per questo, meno folle ed ossessionato) della sua versione fumettistica/animata/videoludica, rappresenta il vero fulcro della storia e fa apprezzare l’intricato intreccio per sottomettere la città al suo volere.

Un prigioniero di Arkham con la dottoressa Harley Quinzell

Un prigioniero di Arkham con la dottoressa Harley Quinzell

Parlando di nemici purtroppo la situazione non è così esaltante: il fatto di aver nominato Smallville può farvi intuire molte cose tra cui uno dei motivi principali che hanno fatto perdere pubblico alla serie, ed hanno costretto WB alla sua chiusura dopo 13 episodi: ci troviamo dinanzi alla più stereotipata schiera di criminali che possiate immaginarvi in dieci minuti di riflessione.

Dal criminale con poteri mentali fino all’uomo che trasforma il suo corpo in liquido, passando per l’uomo dalla forza sovrumana all’uomo che può assorbire l’energia per rimanere giovane in eterno.

Lo stereotipo purtroppo, rappresenta il più grosso problema di questa serie che non ha mai punti in cui brillare, nemmeno il tanto atteso scontro finale con Quinn che nonostante sia carico di tensione per le vicende precedenti, risulta essere un enorme montaggio di “già visto”.

Oltre alla varietà (sconosciuta) di villain, nella serie spiccano due criminali presi direttamente dai fumetti di Bats: Lady Shiva, un’assassina orientale e il mutante ClayFace nella sua versione (un po’ modificata) di Basil Karlo.

La prima, che curiosamente nei fumetti è parte delle Birds of Prey, interpreta in maniera convincente il suo ruolo nell’universo del serial tv, Clayface invece appare imprigionato ad Arkham intento a modellare con la creta sculture e persone tuttavia, per quest’ultimo il parere è di trovarsi davanti un grosso e fangoso Hannibal Lecter, che stuzzica la Cacciatrice a confidarsi in cambio di informazioni sull’attuale criminale in circolazione con gli stessi poteri.

Il trio Cacciatrice, Dinah e Oracolo

Il trio Cacciatrice, Dinah e Oracolo

Nonostante i difetti citati ed altri che non sono così bravo a spulciare, la serie è composta da soli 13 episodi e si lascia guardare, a patto come in un sogno, di sapere che presto o tardi vi sveglierete e scoprirete che non avete visto nulla (che vi piaccia o non vi piaccia).

L’eccessiva brevità delle avventure sugli uccelli predatori permette una visione consapevole dell’opera, purtroppo rimane il dubbio se quanto si è visto nella serie sarebbe stato diverso con un’eventuale rinnovamento della serie e l’eventualità che Batman e Joker sarebbero ritornati a New Gotham. Insomma un bel mix tra Charlie’s Angels e Occhi di Gatto condito da un look Underworld.
La serie e’ andata in onda in Italia sul canale satellitare tematico Canal Jimmy a partire dal novembre 2005.

Consigliato solo a chi non vuole perdersi nulla dell’universo DC ed a chi è incuriosito dalla presenza di Harley Quinn.

Harley Quinn nel series finale

Harley Quinn nel series finale

Batman Crime Solver presenta: GEN COMICS 2013

GEN COMICS 2013 - Prima edizione

GEN COMICS 2013 – Prima edizione

BATMAN CRIME SOLVER DIVENTA MEDIA PARTNER DELL’EVENTO:
G E N   C O M I C S   2 0 1 3
Ed ecco la grande novità di quest’anno per tutti gli appassionati di comics, manga, fumetti, cartoni animati, cinema e della buona musica: GEN COMICS 2013 prima edizione.

Anche e soprattutto per tutti gli appassionati del mondo cosplay questo e’ un appuntamento imperdibile per far emergere la propria capacità d’interpretazione, attraverso la qualità dei costumi e dell’immedesimazione del personaggio.
Partecipa anche tu a questa straordinaria gara e aggiudicati uno dei premi in palio.
Infatti, ci sarà una gara Cosplay, con premiazione dei gruppi e delle singole esibizioni.

Marco VivioUn incontro con uno tra i migliori attori/doppiatori Italiani:
Marco Vivio, il quale sarà felice di incontrare il proprio pubblico. Marco Vivio, è noto soprattutto per aver prestato la voce a Tobey Maguire in Wonder Boys, Spider-Man, Spider-Man 2, Spider-Man 3, tutti per la regia di Sam Raimi. Tra gli altri ha anche interpretato:
Peter Parker / Spider-Man in “Spectacular Spider-Man”
Anakin Skywalker in “Star Wars: The Clone Wars”
Tobimaru in “Lamù, la ragazza dello spazio” (3^ parte epis.)
Gohan in “Dragon Ball Z – L’eroe del pianeta Conuts”
Tom Welling in “Smallville” (Clark Kent / Superboy)

Fake No More, la band.

Fake No More, la band.

Non mancherà la musica dal vivo con i FAKE NO MORE karaoke , diversi stand e tanto altro ancora!!!
Dove e quando? Facile:
SABATO 25 MAGGIO 2013
Palarockness
Associazione Culturale Affiliata ENAL
Via dei Fabbri, 5 (Zona Artigianale)
00045 Genzano di Roma (Roma)
Tel : 0645557334

Articolo apparso su EGOLATINA.IT il 23.05.2013

Per l’organizzazione potete rivolgervi presso queste pagine Facebook:

facebook.com/GenComicsRoma
facebook.com/FakeNoMoreFNM
myspace.com/FakeNoMoreFNM

BATMAN CRIME SOLVER, MEDIA PARTNER DELL’EVENTO GEN COMICS 2013 E’ LIETO DI PRESENTARE UN LIBRO DEDICATO A TUTTI GLI AMANTI DEL CAVALIERE OSCURO:

IN AUTUNNO 2013

BATMAN SILENT BOOK

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