Gotham Knights: la serie TV che non ha mai visto l’Italia

Una scia di mistero, azione e dramma ha accompagnato la breve ma intensa avventura di “Gotham Knights“, la serie televisiva che, con la prima stagione formata da 13 episodi, ha catturato l’attenzione degli spettatori americani nel 2023, ma che purtroppo non ha mai varcato i confini italiani. La premessa della serie era già di per sé affascinante: Batman è morto, lasciando Gotham City in preda al caos e al vuoto di potere. Il figlio adottivo di Bruce Wayne, Turner Hayes, si trova improvvisamente incastrato per l’omicidio del Cavaliere Oscuro insieme ad altri giovani accomunati da storie complesse e tormentate.Tra i protagonisti, emergono figure come Duela Dent, figlia del Joker, abile e imprevedibile, e Harper Row, un’ingegnosa tecnica capace di riparare qualsiasi cosa, affiancata dal fratello Cullen, un adolescente transgender che cerca la sua identità in una Gotham senza eroi. Accanto a loro, personaggi come Stephanie Brown (al 7mo posto in questo speciale articolo) e Carrie Kelley, pronti a unirsi per formare la nuova generazione di eroi della città.

Nonostante le aspettative e l’entusiasmo iniziale, il destino della serie è stato segnato da una notizia sconcertante: dopo una sola stagione, “Gotham Knights” ha chiuso i battenti. The CW, la rete televisiva che trasmetteva la serie, ha deciso di non proseguire con una seconda stagione, annunciando la sua cancellazione poco prima della conclusione della prima stagione, mandando inaspettatamente in tilt i fan della serie.

La decisione di interrompere “Gotham Knights” ha lasciato un vuoto nel cuore dei fan, che avevano apprezzato l’approccio fresco e audace alla mitologia di Batman. Le dinamiche dei personaggi, le sfumature dei loro rapporti e il contesto cupo e avvincente di Gotham City avevano creato le premesse per una serie destinata a lasciare il segno.

Gotham Knights” potrà non aver conquistato gli schermi italiani, ma il suo impatto resta tangibile. Con una sola stagione, la serie è riuscita a trasmettere il fascino eterno di Gotham City e il suo assortimento di eroi e cattivi. Resta da sperare che in futuro possa trovare una nuova vita, magari attraverso piattaforme di streaming o revival inaspettati. In attesa di novità, possiamo riscoprire qualche scatto fotografico dal set e sognare un giorno di vedere questa avventura prendere vita anche sulle nostre reti televisive.

8 thoughts on “Gotham Knights: la serie TV che non ha mai visto l’Italia

  1. L’esperienza come Robin di Stephanie Brown è durata una manciata di numeri, ma la porterò sempre nel mio cuore, perché in quel brevissimo lasso di tempo è stato pubblicato uno dei miei fumetti preferiti, Detective Comics # 976. In Italia è stato pubblicato per la prima volta in Batman Vol. 4: Tamburi di guerra (edito nel 2005 dalla Play Press), poi è stato ristampato nel volume Batman Arkham # 11: Mr. Zsasz (edito nel 2009 dalla Planeta De Agostini). Ti raccomando di procurarti l’uno o l’altro volume e di leggere la storia in questione, perché è di una bellezza indimenticabile.

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    • Ciao wwayne! Scusa se rispondo solo ora, ma il tuo commento mi era sfuggito. Ho potuto leggere la storia di Stephanie Brown proprio nel 2005, quando è stata pubblicata per la prima volta in Italia. È meraviglioso quando un fumetto riesce a lasciare un’impronta così duratura nei nostri cuori. Stephanie Brown, proprio come dici tu, è sicuramente un personaggio indimenticabile per noi fans del l’uomo pipistrello.

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      • Proprio di recente ho letto le prime storie in cui è apparsa, e sono bellissime anche quelle. Come personaggio non mi dice granché (l’unico tratto distintivo del suo carattere è la sua tendenza ad essere un po’ sanguinaria, una sorta di Jason Todd al femminile), ma è un dato di fatto che è apparsa in tanti splendidi fumetti, e quando succede tante volte non può essere un caso: evidentemente ha qualcosa di speciale che la rende una vera e propria musa per gli scrittori che lavorano su di lei. Grazie per la risposta! 🙂

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      • È sempre importante per me notare come Stephanie Brown, o anche altri personaggi del suo livello, abbiano suscitato un certo interesse tra gli scrittori nonostante il suo carattere non così distintivo. Potrebbe essere dovuto al suo percorso di crescita e alla sua evoluzione come personaggio nel corso del tempo. A volte personaggi del genere possono diventare più intriganti proprio grazie alle loro imperfezioni o alle sfumature che emergono nel corso delle loro storie. Stephanie sembra avere questa capacità di evolversi e di suscitare curiosità, diventando così una fonte di ispirazione per gli autori che lavorano su di lei. È sempre affascinante vedere come alcuni personaggi riescano a catturare l’immaginazione degli scrittori e del pubblico, anche se non sono immediatamente riconoscibili o carismatici. Mi fa molto piacere parlare di questi argomenti. E’ questo il motivo per il quale ho aperto questo blog…la bat-condivisione! 😉

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    • Effettivamente un film sulla figlia del Joker potrebbe essere un’idea intrigante e audace. Esplorare il background e le sfide di un personaggio così complesso e contorto potrebbe offrire una nuova prospettiva sul mondo di Gotham City e sugli effetti devastanti dell’eredità del Joker.

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