HBO Max sta sviluppando una serie tv su Blue Beetle

Blue Beetle è tra gli eroi secondari più amati dai fan DC Comics, e presto potremmo vedere finalmente una serie a lui dedicata. Sembra infatti che HBO Max stia lavorando al progetto.

Un nuovo report suggerisce che una serie basata su Jaime Reyes / Blue Beetle potrebbe essere in fase di sviluppo presso HBO Max. Secondo Daniel Richtman, il servizio di streaming sta sviluppando una serie basata sul personaggio di DC Comics, ma al momento non sono stati forniti altri dettagli.

Non sarebbe la prima volta in cui il personaggio vedrebbe la luce in live action, che è già apparso in Smallville, mentre è ricorrente in alcune serie animate come, Batman: The Brave and the Bold, Young Justice, DC Superhero Girls  e  Justice League Action.

Nel 2018 iniziarono a circolare rapporti secondo cui un film incentrato sul giovane eroe era in fase di sviluppo per il DCEU con una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer. Tuttavia, da allora non ci sono stati aggiornamenti.

Presentato nei fumetti durante la Crisi Infinita del 2006 e creato dagli scrittori Keith Giffen e John Rogers e dall’artista Cully Hamnerthe, l’incarnazione del Blue Beetle di Jaime Reyes ha rapidamente sviluppato un seguito di fan devoti. Il personaggio ha una vasta gamma di superpoteri grazie a uno scarabeo alieno incorporato nel suo corpo.

Fonte: [Nerdpool.it]

 

The Batman: al via le riprese del film diretto da Matt Reeves

Burbank, CA – 28 gennaio 2020 – Sono iniziate le riprese di “The Batman” della Warner Bros. Pictures. Diretto da Matt Reeves (i film “Il pianeta delle scimmie”), Robert Pattinson (l’imminente “Tenet, “The Lighthouse”, “Good Time”) interpreta il vigilante e detective di Gotham City, Batman, e il miliardario Bruce Wayne.

The Batman al via le riprese

Al fianco di Pattinson, recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle;

Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD;

John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.

Il film è prodotto da Reeves e Dylan Clark (i film “Il pianeta delle scimmie”), mentre Simon Emanuel, Michael E. Uslan, Walter Hamada e Chantal Nong Vo sono i produttori esecutivi. Il team creativo di Reeves che lavora dietro le quinte, include il direttore della fotografia nominato all’Oscar Greig Fraser (“Lion – la strada verso casa”, l’imminente “Dune”); il suo scenografo de “Il pianeta delle scimmie”, James Chinlund; i montatori William Hoy (i film “Il pianeta delle scimmie”) e Tyler Nelson (“Rememory”); il supervisore ai VFX premio Oscar, Dan Lemmon (“Il libro della giungla”); il supervisore SFX nominato all’Oscar, Dominic Tuohy, (“1917”, “Star Wars: L’ascesa di Skywalker”); il sound mixer nominato all’Oscar, Stuart Wilson (“1917”, il franchise di “Star Wars”); la costumista premio Oscar, Jacqueline Durran (“1917”, “Piccole donne”, “Anna Karenina”) ed i costumisti Glyn Dillon (la saga di “Star Wars”) e David Crossman (“1917”, la serie “Star Wars”); la hair designer Zoe Tahir (l’imminente “No Time to Die”, “Spectre”); e la truccatrice nominata all’Oscar, Naomi Donne (“1917”).

Batman è una creazione di Bob Kane con Bill Finger. Basato su personaggi della DC, “The Batman” uscirà nelle sale nel 2021, e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Fonte: [Comunicato Warner Bros]

The Batman: al via le riprese

AL VIA LE RIPRESE DI THE BATMAN DELLA WARNER BROS. PICTURES, DIRETTO DA MATT REEVES CON PROTAGONISTA ROBERT PATTINSON

Pattinson interpreta il duplice ruolo di Batman e Bruce Wayne al fianco di un cast stellare.

Burbank, CA – 28 gennaio 2020 – Sono iniziate le riprese di “The Batman” della Warner Bros. Pictures, Diretto da Matt Reeves (i film “Il pianeta delle scimmie”), Robert Pattinson (l’imminente “Tenet, “The Lighthouse”, “Good Time”) interpreta il vigilante e detective di Gotham City, Batman, e il miliardario Bruce Wayne.

the batman - Robert Pattinson

Al fianco di Pattinson, recitano nei panni di personaggi famosi e famigerati di Gotham, Zoë Kravitz (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Mad Max: Fury Road”) nel ruolo di Selina Kyle; Paul Dano (“Love & Mercy”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (i film di “Hunger Games”) nel ruolo di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici 7”, “Black Mass – L’ultimo gangster”) nel ruolo del Procuratore Distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) è la candidata sindaco Bella Reál, con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“Animali fantastici e dove trovarli”, “Dumbo”) in quello di Oswald Cobblepot.

Il film è prodotto da Reeves e Dylan Clark (i film “Il pianeta delle scimmie”), mentre Simon Emanuel, Michael E. Uslan, Walter Hamada e Chantal Nong Vo sono i produttori esecutivi. Il team creativo di Reeves che lavora dietro le quinte, include il direttore della fotografia nominato all’Oscar Greig Fraser (“Lion – la strada verso casa”, l’imminente “Dune”); il suo scenografo de “Il pianeta delle scimmie”, James Chinlund; i montatori William Hoy (i film “Il pianeta delle scimmie”) e Tyler Nelson (“Rememory”); il supervisore ai VFX premio Oscar, Dan Lemmon (“Il libro della giungla”); il supervisore SFX nominato all’Oscar, Dominic Tuohy, (“1917”, “Star Wars: L’ascesa di Skywalker”); il sound mixer nominato all’Oscar, Stuart Wilson (“1917”, il franchise di “Star Wars”); la costumista premio Oscar, Jacqueline Durran (“1917”, “Piccole donne”, “Anna Karenina”) ed i costumisti Glyn Dillon (la saga di “Star Wars”) e David Crossman (“1917”, la serie “Star Wars”); la hair designer Zoe Tahir (l’imminente “No Time to Die”, “Spectre”); e la truccatrice nominata all’Oscar, Naomi Donne (“1917”).

Batman è una creazione di Bob Kane con Bill Finger. Basato su personaggi della DC, “The Batman” arriverà nei cinema nel 2021 e sarà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

Fonte: [Warner Bros]

STORIA DEL FUMETTO MODERNO: PIPISTRELLI E RINASCIMENTO AMERICANO – Parte 4/6

La DC Comics, sviluppando il discorso di rinnovamento in corso dall’anno precedente, continua la rilettura dei suoi due principali characters. Superman, affidato alle capaci mani di John Byrne, attraversa la miniserie The Man of Steel (giugno 1986) eliminando la presenza di Superboy dall’adolescenza di Clark Kent, identità terrestre dell’ultimo figlio di Krypton e quindi cancellando idealmente più di quarant’anni di storie per ragazzi. Batman, ritrasformato in vigilante cinquantenne alla fine della carriera da Frank Miller, arriva forse alla cima più alta della sua vita editoriale con la miniserie di quattro numeri The Dark Knight Returns (marzo 1986) che lo stesso Miller, insieme a David Mazzucchelli al disegno, collegò in seguito con Batman: Year One, una serie nella serie in Batman Comic dal n. 404 al 407, in cui definì per sempre le origini del Crociato di Gotham City. Quest’anno sottolinea in parte la metà umana dell’eroe mascherato in genere; Miller, per Batman come per Daredevil (serie regolare dal n.226 al 233, disegni di Mazzucchelli), impone una psicologia che poi approfondisce, ponendo di fronte ai lettori una personalità, spesso discutibile, ma certamente priva di luoghi comuni, una lezione che anche Alan Moore applicò con successo sia a Superman, con Whatever happened to the Man of Tomorrow? (Superman n.423 e Action Comics n.583 del 1986, disegni del noto Curt Swan) dove l’Uomo d’Acciaio, in un “What W’ conclusivo, appendeva la calzamaglia al chiodo per sempre, sia alla maxi-serie di dodici albi Watchmen (settembre 1986/ottobre 1987) dove, insieme alle tavole di Dave Gibbons, esplorò quello che i supereroi sarebbero stati in un mondo reale.

Sul fronte Marvel, i più grandi successi del periodo, furono una rinarrazione degli anni di guerra nel Vietnam in The Nam (dicembre 1986) e l’estrapolazione dal gruppo degli X-Men della testata X-Factor (febbraio 1986), oltre ai festeggiamenti per i suoi venticinque anni di produzione e per la nascita dei Fantastic Four (1961). Jim Shooter lancia il suo progetto più ambizioso: il New Universe, dove i personaggi vivono nel cosidetto “tempo reale”. Nessun titolo cattura purtroppo l’interesse dei collezionisti, avviandosi irrimediabilmente verso la chiusura. Nei guai anche la Charlton Comics, la cui distribuzione è ormai affondata costringendo la società all’abbandono mentre entra in campo la Gladstone Publishing con una rinnovata linea Disney, una serie di characters notissimi ma fuori dal mercato per quasi due anni che raggiunge subito negozi specializzati e collezionisti. Altri due nomi si uniscono ai grandi del riconoscimento grafico: con la serie regolare The Shadow ritorna Howard Victor Chaykin (1986/87, DC Comics) e, su testi di Miller, la serie limitata per adulti in otto numeri Electra Assassin (agosto 1986/ marzo 1987 per la Epic, divisione Marvel) del visionario Bill Sienkiewicz. Nel 1987 però l’acquisto indiscriminato da parte di collezionisti e proprietari di negozi di comics rallenta. Letteralmente centinaia di piccoli editori indipendenti approfittano delle piccole speculazioni dei privati per editare albi di povera o dubbia qualità e, un taglio drastico agli acquisti è la prima risposta dei lettori. La stampa degli indipendenti si aggira intorno alle ventimila, quarantamila copie e, con il calo delle vendite, solo la migliore produzione sopravvive alla caduta. Molti degli editori più piccoli sospendono totalmente l’attività. Compare sul mercato la nuova ondata giapponese e la First Publishing ottiene i diritti per l’edizione americana di Lone Wolf and Cub nel maggio 1987 (in originale Kozure Okami, nato nel 1970 da Kasuo Koike e Goseki Kòjima), uno dei comics che influenzò di più l’opera di Miller, da Ronin a Borra Again. Al successo del Lupo Solitario segue la pubblicazione per l’Eclipse di altri manga, i comics “made in Japan”, come Mai the Psychic Girl. Albo delicatamente poetico invece Concrete, dell’indipendente Dark Horse, comic book adulto e singolare. Il Pipistrello vive sulle pagine di Detective Comics il suo Year Two (Detective Comics n.575/578). In quattro numeri, la vendetta di Bruce Wayne su Joe Chill, l’uomo colpevole della morte dei suoi genitori. Alle matite Alan Davis (nel primo albo) e Todd McFarlane, su sceneggiatura “hard boiled” di Mike W.Barr. Il Crociato Incappucciato ritorna negli anni ’40, pistola alla mano approfondisce di nuovo, come nel suo Year One, le ragioni della sua origine. Nel giugno 1988, il primo supereroe americano per eccellenza, Superman, festeggia il suo cinquantesimo anniversario. La DC celebra quel primo Action Comics (giugno 1938) con una ristampa dell’albo mentre Batman segue con trepidazione la sorte del suo secondo Robin, Jason Todd, destinato a morire per mano del Joker e dei lettori, che per telefono decideranno vita o morte come al Colosseo, nei numeri della propria collana (Batman n.426/429) nella saga di A Death in the Family.

Il Batman che ride

Snyder riuscirà a mantenere alta la tensione e a regalarci un duello fisico e mentale indimenticabile? La mia presentazione de Il Batman che ride (Scott Snyder, Jock, RW Lion, 2019), il fumetto dedicato allo scontro tra Batman e il suo malefico doppio “jokerizzato”, proveniente dal Multiverso Oscuro, si chiudeva con questa domanda. Ora è arrivato il momento di analizzare più nel dettaglio quest’opera e di capire se Snyder ha tenuto o meno fede alle alte aspettative che aveva suscitato nei lettori.

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Heath Ledger, primo Oscar per il ruolo di Joker

L’importanza del Joker di Heath Ledger, premiato con l’Oscar e in grado di trasformare un personaggio, analizzato ulteriormente da Joaquin Phoenix

Heath Ledger era un celebre attore, nato nel 1979 a Perth, in Australia, e deceduto prematuramente a New York il 22 gennaio 2008. Svariate le pellicole per le quali era noto, da 10 cose che odio di te a Il patriota, da Lords of Dogtown a I segreti di Brokeback Mountain, che lo ha portato alla prima nomination agli Oscar. Il suo penultimo film è stato Il cavaliere oscuro, di Christopher Nolan, per il quale ha vinto l’Oscar postumo come miglior attore non protagonista. L’ultima pellicola cui ha preso parte è Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo. Film diretto da Terry Gilliam, giunto in sala dopo la sua morte. Ledger non riuscì a completare le riprese, concluse in seguito da Jude Law, Johnny Depp e Colin Farrell.

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Oscar per il Joker

Prima di Heath Ledger, la figura del Joker ha avuto le sembianze di due grandi interpreti. Il primo è stato Cesar Romero, che dal 1966 al 1968 ha dato vita al supercriminale in Batman la serie. Prese inoltre parte al film del 1966, il primo lungometraggio dedicato a Batman. Colori sgargianti e stile fumettistico, che ha aiutato lo spettatore al passaggio dal fumetto allo schermo.

Tutto è cambiato nel 1989 con l’interpretazione di Jack Nicholson, che nel Batman di Tim Burton ha rubato la scena al vero protagonista, Michael Keaton. Il celebre attore riesce a mostrare il Joker come un villain reale, da grande schermo, un uomo e non un personaggio disegnato. Secondo l’American Film Institute è al 45° posto nella lista dei migliori cattivi nella storia del cinema.

Un’interpretazione che ha di fatto dato il via al personaggio di Heath Ledger. Il suo Joker vive in una Gotham realistica, ben lontana dai colori della serie e dall’oscurità totale di Burton. Quando Nolan lo scelse per il ruolo, in molti si dissero contrari al casting. Ledger riuscì però a far ricredere tutti, proponendo un’interpretazione molto intensa. Ne è così nato un anarchico, adoratore del caos, frutto di un duro e complesso studio da parte di Ledger. L’attore ha addirittura tenuto un diario sul set, così da scavare a fondo nella psiche del Joker. Una prova valsagli l’Oscar postumo nel 2009, un anno dopo la sua morte, a soli 28 anni, nel 2008.

Con Il cavaliere oscuro il personaggio è maturato ulteriormente, aggiungendo livelli all’analisi psicologica proposta al cinema. Un processo interrotto in parte dalla versione di Jared Leto in Suicide Squad, pellicola improntata maggiormente all’azione. Discorso invece portato avanti da Jaquin Phoenix in Joker, di Todd Phillips. Film che analizza la nascita del personaggio, i suoi disturbi, le sue paure e frustrazioni. Un uomo vero, ben lontano dal supercriminale che tutti conoscono. Un represso e una vittima della società moderna, che in breve ne diventa il suo perfetto prodotto. Con Phoenix gli Oscar per il ruolo di Joker potrebbero diventare due. L’attore sta collezionando premi, da Golden Globe ai SAG Awards e, salendo sul palco per quest’ultimo riconoscimento, ha voluto dedicarlo proprio al compianto Heath Ledger, tra gli applausi di tutti i presenti.

Fonte : [SkyTG24]

Un po’ di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 10

BATGIRL

Erede involontaria di Betty Kane (tornata ora al suo primo amore: il tennis, di cui è campionessa nazionale), la nuova Batgirl appare nel gennaio del 1967 (Detective Comics n. 359), reintroducendo la seducente presenza femminile nella scenografia virile del Cavaliere Oscuro. Barbara Gordon nella storia iniziale figlia del Commissario alleato del Batman, sviluppa subitola passione per l’indagine poliziesca e la lotta contro il crimine che la porta ad un parallelo addestramento fisico di alto livello. L’incontro con il Detective Mascherato, durante una festa in costume, condizionerà la sua vita futura tanto che il suo travestimento, dedicato proprio all’Uomo Pipistrello, diventerà il suo vero costume da battaglia. Ammessa a pieno titolo nella Batman Family combatterà spesso a fianco del Dinamico Duo, figurando in molte avventure da sola, a discapito del poco seguito che sembrano avere le eroine dei fumetti in USA.

L’era moderna fa di Barbara Gordon la nipote adottata del Commissario James Gordon che, pur lasciando invariata la sua carriera pre-Crisis ha già abbandonato da tempo la carriera di vigilante notturna a causa delle ferite riportate nello scontro con il Cormorano (Cormorant), assassino che catturerà nel suo ultimo caso (Batgirl Special, numero unico del 1988). Il suo lavoro di cacciatrice di criminali continua sotto la nuova identità di Oracolo, procurando informazioni e dati riservati sulle attività criminali a chi combatte la malavita, un’attività che sembra priva di pericoli, fino a quando il folle Joker la ferisce gravemente, provocando una paralisi che la costringe sulla sedia a rotelle, per colpire il padre adottivo. Il nuovo andamento delle trame, sia dei nuovi cartoni animati della Warner (che hanno già reintrodotto il personaggio) che le prime scaramucce del grande cross-over di quest’anno, Zero Hour, fanno presagire senza difficoltà un suo ritorno sulla scena a fumetti anche se questo character, forse troppo datato come impostazione, potrebbe difficilmente misurarsi con le avventure “hard” dell’ultima produzione DC.

Joker arriva in digitale: i primi 10 minuti del film sul canale Youtube di Warner Bros. Italia

La cultura e la storia del fumetto come inesauribile bonus per un’industria cinematografica che non vuole esaurire quel linguaggio di paura e dubbio che ha quasi sostituito il linguaggio del cinema dei sogni.

Poster film Joker 2019

Poster film Joker 2019

JOKER”, il film diretto, co-scritto e prodotto da Todd Phillips, attualmente in corsa agli Oscar con 11 Nomination, già vincitore di 2 Golden Globe (Miglior attore protagonista in un film drammatico” per l’interpretazione di Joaquin Phoenix e “Miglior Colonna Sonora Originale” per il lavoro di Hildur Guðnadóttir) e del Leone D’Oro per il Miglior Film alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a partire dal 23 gennaio 2020 sarà disponibile per l’acquisto in digitale su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Tutto è iniziato con quella irrefrenabile magia del cinema che si rispecchia nell’arte dei grandi registi e dei grandi attori. Nella 76° edizione del Festival del Cinema di Venezia come mai nei tempi recenti si può dire di un festival con la partecipazione dei più importanti protagonisti della storia e della contemporaneità del mondo del Cinema. Una verità di ricerca che si rispecchia anche nel titolo del film Joker con Joaquin Phoenix (già tre volte candidato all’Oscar) e Robert De Niro (premio Oscar). Detto questo Joker di Todd Phillips è il secondo cinecomics candidato all’Oscar del prossimo 9 Febbraio 2020 con undici nomination, il primo della Dc Comics dopo Black Panther della Marvel nella passata edizione.  Un successo annunciato ma non scontato con uno straordinario Joaquin  Phoenix al pari delle interpretazioni, sia pur molto diverse nei contenuti ma non nella qualità, di Jack Nicholson ed Heath Ledger.

Dal prossimo 6 febbraio 2020, il film – dopo aver superato la soglia dei 4 milioni di spettatori in Italia e incassato più di $1 miliardo nel mondo, sarà infine disponibile per il noleggio in digitale e in DVD, Blu-Ray (che includerà film e contenuti speciali in alta definizione) e 4K UHD.

Per rivivere le atmosfere e le evocazioni di questa eredità del cinema che ha riscritto la storia di un villain proveniente dalle pagine di un fumetto con coraggio e certezza, vi segnalo che a partire dalle ore 12.00 di oggi, giovedì 23 gennaio 2020, in occasione dell’uscita digitale del film, i primi 10 minuti di “JOKER” saranno disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia. Questo il link diretto al debutto:

Fonti: [Warner Bros e Giornalista Indipendente]

STORIA DEL FUMETTO MODERNO: PIPISTRELLI E RINASCIMENTO AMERICANO – Parte 3/6

Se il Rinascimento Americano potesse avere una sua collocazione precisa, potremmo risalire a questo 1983 con tranquillità sottolineando il fatto che, in campo grafico abbiamo ora più influenze e più ricerche di nuovi stili che nei passati venticinque anni, ma non è possibile dimenticare come determinati fattori come la nascita delle Graphic Novels (1978), destinato ad un pubblico adulto, le miniserie (1979), il passaggio obbligato a maxi-serie (1982), e tutta la ricerca di targets nei negozi specializzati e nel folto gruppo dei collezionisti, divisi tra passione e mera speculazione, costruiscano un edificio dove arte e business vanno strettamente a braccetto. Questo 1983 segna anche per i supereroi un’ ideale perdita di innocenza: nella mini contenuta nella testata regolare di The New Teen Titans (New Teen Titans n.39/44 e Annual n.3) intitolata The Judas Contract, una del gruppo, Terra, dopo, aver cercato di tradire i suoi compagni, muore tragicamente, iniziando idealmente per gli eroi mascherati, la ricerca di una identità che toccherà il suo culmine in Watchmen solo tre anni dopo.

Il 1984 vede un mercato del fumetto completamente indirizzato verso i canali specializzati che evitano i lettori casuali per considerare le speculazioni economiche dei collezionisti. La prima Major indipendente ha ora circa venticinque titoli in vendita diretta editi in soli tre anni. La serie limitata Secret Wars (maggio 1984) della Marvel, collega molte delle testate in un cross-over (la trama principale si sviluppa sulla serie transitando però nei vari albi dei protagonisti) e si basa soltanto sui negozi specializzati in fumetti. Colpito da carenze di distribuzione cessa le pubblicazioni Whitman (Gold Key) che non può competere con successo in campo specializzato. Con il suo abbandono e la sospensione a tempo indeterminato della Harvey Comics, ci sono pochissimi fumetti per i lettori giovanissimi, una carenza a cui la Marvel cercherà di ovviare presentando personaggi come Heathcliff the Cat e Dennis the Menace per la nuova linea Star Comic. Sottolineato dai festeggiamenti DC per il proprio cinquantesimo anniversario, il 1985 segna per questa editrice l’anno del rinnovamento. Per riorganizzare e semplificare il DC Universe e la sua miriade di mondi e di personaggi in un momento che vede questa Major pubblicare quaranta titoli con una diffusione totale media di tre milioni di copie al mese, pubblica la maxi-serie Crisis on Infinite Earths (aprile 1985). Alla fine dei dodici numeri, dopo aver eliminato grossi calibri come Supergirl, Flash, Wonder Woman e altri, gli sceneggiatori si trovano davanti ad un solo universo, un primo passo di quella che diventerà una rivitalizzazione dell’ intera linea dei supererai DC Comics. La Casa delle Leggende riporta in seconda di copertina dei suoi albi, i dati acquisiti dal The Comics Buyer’s Guide sulla preferenza dei fans accordata a The Judas contract e a Swamp Thing n.21, The Anatomy Lesson, e a The New Teen Titans e Swamp Thing come serie regolari. Tra gli sceneggiatori i più graditi sono Alan Moore e Marv Wolfman. Batman è invece uno dei quattro characters (su una classifica finale di nove) oltre a Swamp Thing, Nightwing e Ambush Bug, preferiti dagli oltre seimila corrispondenti del The Comics Buyer’s Guide nel 1985. In parallelo però, la concorrente Marvel raggiunge i cinquanta titoli e supera la DC nelle vendite. Nell’anno, aggiunge un terzo albo dedicato al character di punta, Web of Spiderman (aprile 1985). Anche la Marvel Comics per riordinare nella mente dei fans un totale di personaggi che raggiunge quasi quota duemila, ordina nella serie The Official Handbook of the Marvel Universe (dicembre 1985) con schede e costumi, ogni figura delle sue mitologie. Più di tremila negozi specializzati sostituiscono ormai il mercato tradizionale dei drugstores o nelle edicole considerati una voce risibile aggiunta ai canali dei collezionisti. Nel 1986, il Rinascimento Americano tocca senza dubbio il suo livello più alto di espressione. L’insieme dei fattori collegati allo sviluppo del mercato e dell’editoria, sommato all’introduzione di nuove soluzioni come le mini e le maxi-serie, rilegate in seguito in volumi per le librerie, e le Graphic Novels permettono a sceneggiatori e disegnatori una maggiore libertà espressiva anche nel fumetto seriale dove ogni concetto di base della figura del supereroe viene ribaltato e riscritto.

Le serie HBO MAX per DC Comics

Nel corso della presentazione ufficiale, in cui è stata confermata l’uscita della piattaforma per il maggio del 2020, è stata annunciata ufficialmente una serie TV live action dedicata a Lanterna Verde, che verrà prodotta da Greg Berlanti in collaborazione con Warner Bros. Sotto le prime dichiarazioni ufficiali: Sarà la serie DC più grande mai realizzata, andremo nello spazio con questa serie dedicata a Lanterna Verde, ma non posso rivelare altro.”

Al momento non sappiamo quale versione di Lanterna Verde vedremo nella serie, ma presumibilmente questo progetto non dovrebbe preso il posto di Green Lantern Corps, film in lavorazione con la sceneggiatura di Geoff Johns.

Berlanti e altri progetti

Greg Berlanti produrrà due serie tratte dai fumetti DC per la piattaforma streaming: la prima sarà l’adattamento di Lanterna Verde, mentre la seconda sarà Una serie antologica intitolata Strange Adventures.

Strange Adventures, che viene descritta come una serie antologica supereroistic da 1 ora per episodio, che includerà personaggi provenienti dall’intero Universo DC che incroceranno le loro vite con quelle dei comuni mortali.

Secondo quanto sostengono le fonti di Variety, la serie era addirittura già in sviluppo per DC Universe, ma alla fine è passata a HBO Max. Greg Berlanti, Sarah Schechter e lo showrunner/scrittore John Stephens saranno i produttori esecutivi. Questo potrebbe testimoniare il passaggio dell’intera piattaforma DC in HBO Max

Berlanti, che ha un accordo di produzione con la Warner Bros. TV del valore di 400 milioni di dollari e produce il numero record di 21 serie originali live action su sette piattaforme diverse; ha dichiarato che “Entrambe saranno serie mai viste prima in televisione“.

Delle 21 serie prodotte da Berlanti, quattro saranno per HBO Max, compreso The Flight Attendant con Kaley Cuoco e la docuserie Equal. Inoltre per la piattaforma produrrà quattro film tv. Ci sono poi Katy Keene, Batwoman, Arrow, The Flash, Supergirl, Black Lightning, Legends of Tomorrow, Riverdale All American (The CW); Prodigal Son (FOX); Blindspot (NBC); God Friended Me (CBS); Titans, Doom Patrol Stargirl (DC Universe); You, Chilling Adventurs of Sabrina The Girls on the Bus (Netflix).

DC Superhero High

Il terzo progetto legato alla DC si intitola DC Super Hero High; una teen comedy di 30 minuti a episodio che verrà prodotta da Elizabeth Banks. La serie avrà per protagonisti alcuni dei supereroi più celebri in versione adolescenziale negli anni del college.

DC Super Hero High seguirà un gruppo di studenti che sperimentano il divertimento e il dramma dell’adolescenza in un college per persone con poteri. Questi ragazzi stanno solo cercando di superare le pressioni del liceo, ma nessuno di loro si rende conto che un giorno diventerà un leggendario eroe.”

Max Handelman (Shrill, Pitch Perfect) sarà il produttore esecutivo della serie, che verrà scritta da Scott Weinger (Le amiche di mamma), John D. Beck (Disjointed, Fuller House) e Ron Hart (Disjointed, La vita secondo Jim).

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La piattaforma streaming di HBO Max debutterà negli Stati Uniti a maggio 2020.

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Fonte: [NerdPool.it]