Justice League: svelato l’easter egg al Batman di Adam West

Trovato l’easter egg al Batman di Adam West in una scena di “Justice League” uscito lo scorso novembre 2017

“Justice League” è davvero ricco di easter egg (molti si trovano nelle scene finali) e un fan occhio con l’occhio lungo si è accorto di un palese riferimento alla serie classica di Batman degli anni ’60 con Adam West e Burt Ward nei panni del Dynamic Duo.

Come indicato dall’utente Reddit officialjfftv, il riferimento arriva quando Barry Allen sta facendo visita a suo padre, Henry Allen, in prigione. Dopo che Barry ha compilato i documenti necessari, la guardia che preme un’icona di un telefono sul suo cellulare, che diventa rossa quando si attiva, avvisando Batman della posizione di Barry.

Sebbene non confermato a questo punto, il telefono rosso è chiaramente un omaggio alla serie iconica di Adam West.

Un punto fermo dello show, infatti lì James Gordon avvertiva Batman e Robin di una nuova minaccia ogni settimana componendo il numero sul telefono rosso Batphone, che era ospitato in uno studio a Wayne Manor.

Justice League testimonial di Pegaso

I sei protagonisti di “Justice League” testimonial di Pegaso.
L’Università Telematica unica realtà del settore a ottenere la partnership con DC COMICS e Warner Bros. Pictures Italia.

L’Università Telematica Pegaso, per il secondo anno di seguito, sceglie come testimonial della campagna pubblicitaria i supereroi dei fumetti e, in particolare, quelli “Justice League”, personaggi della DC COMICS portati sul grande schermo dalla Warner Bros. Pictures.

Un progetto di co-branding ideato da Wepromo, agenzia di promozione specializzata in entertainment marketing, che ha curato la partnership dell’ateneo telematico con la major cinematografica. Se da un lato l’Università Telematica Pegaso, si conferma quale unica realtà nel proprio settore merceologico ad aver ottenuto la possibilità di abbinare il proprio nome a quelli di DC COMICS e Warner Bros. Pictures, dall’altro quest’ultimi colgono l’opportunità di legarsi ad un marchio che esprime valori positivi come quello della conoscenza e dell’istruzione, declinati attraverso una metodologia di studio nuova e da strumenti tecnologici all’avanguardia. Rispetto all’esperienza di “Spider-Man Homecoming”, quella di quest’anno si struttura in modo più articolato.

In occasione del lancio in home video di “Justice League” (già disponibile in digital download su tutte le principali piattaforme e fruibile anche nei formati dvd, Blu-ray e 4k), Wepromo ha realizzato per Università Telematica Pegaso una campagna di comarketing per la quale ad ogni supereroe DC COMICS è stata associata una qualità che Pegaso valorizza grazie ai suoi corsi di laurea e trasmette ai suoi studenti.

L’architettura della campagna pubblicitaria si sviluppa attorno al concept “Un percorso per ogni talento. Scopri il tuo superpotere” al quale si aggiungono sei claim diversi attraverso i quali i sei protagonisti invitano ad approcciare al mondo del sapere universitario e presentano i vantaggi di studiare con Pegaso: Aquaman, “Domina il mare della conoscenza”; Superman, “La forza della tecnologia al tuo servizio”; Wonder Woman, “Il coraggio di scegliere”; Flash, “Veloce verso il mondo del lavoro”; Cyborg, “L’innovazione per un futuro migliore”; Batman, “Difendi la tua libertà di studio”.

Alla campagna stampa sulle maggiori testate nazionali, si affianca lo spot video, in onda sui canali televisivi nazionali (Mediaset, Sky, Mtv ed altri) e in centinaia di sale cinematografiche, nonché una massiccia diffusione tramite affissione che coinvolge oltre 70 città e aeroporti di tutt’Italia.

 

Batman contro Superman: le maglie da calcio della “Justice League”

Immaginate un campionato composto da squadre capitanate dai più celebri supereroi dei fumetti. Che maglie indosserebbero i Metropolis Supermen di Clark Kent o i Gotham City Bats? Ci ha pensato il designer Joaquin Marcos.

l campionato dei supereroi dei fumetti, in cui si sfidano le squadre delle città difese dai vari Superman, Batman, Flash… Lo ha immaginato il grafico Joaquin Marcos, che ha disegnato le maglie in ogni particolare. I Metropolis Supermen, ad esempio: divisa rossoblu, sono sponsorizzati dal Daily Planet, giornale per cui lavora il capitano Clark Kent.

Giocare in trasferta a Gotham City è un problema per tutti: atmosfera tetra e poi tutti quei pipistrelli che volteggiano sullo stadio. I Bats capitanati da Bruce Wayne sono la squadra più ricca della lega, con la Wayne Enterpriser sempre all’avanguardia nel campo della tecnologia.

Naturalmente è derby con i “Robins”, nati da una costola dei “Bats” ma che non ci stanno a essere etichettati come “la seconda squadra di Gotham City”. Il giovane Greyson, ex pupillo di Bruce Wayne, è un talento dal sicuro avvenire, ma deve ancora maturare.

Hal Jordan, più noto come Lanterna Verde, è un veterano del campionato e del mondo dei fumetti. Coraggio e determinazione le sue doti principali, che fecero sì che i Guardiani dell’Universo lo scegliessero per difendere la Terra, assegnandogli un immenso potere che svanisce solo di fronte a oggetti di colore giallo. Ottima squadra, quella di Coast City, che inspiegabilmente crolla nelle amichevoli contro il Borussia Dortmund.

Se amate le ripartenze e il calcio giocato in velocità, non potete che tifare per i Central City Flashes. Barry Allen, con il suo scatto bruciante, dà il meglio di sè in contropiede: era un brillante studente di chimica, ma ha lasciato l’università quando ha scoperto di essere più portato per la corsa.

Oliver Queen, capitano e difensore degli Arrows, ha praticato altri sport in passato prima di scegliere il calcio. I suoi lanci sono millimetrici, i portieri temono le sue frecciate da fuori area. Un cecchino dal dischetto: quando prende la mira, fa sempre centro. Caratteristica anche la sua esultanza, quella dell’arciere.

Circola una voce secondo la quale gli Atlantis Aquamen farebbero sempre innaffiare abbondantemente il campo prima delle partite casalinghe. Sul bagnato è insuperabile Arthur Curry, per tutti “Aquaman”, capitano e bandiera della squadra, nato nella storica Atlantide. Maglia oranje squamata con l’invito, al posto dello sponsor, a visitare le bellezze della città… sommersa.

Che fatica, le trasferte su Marte! Lì gioca la squadra di J’onn J’onzz, detto il “Guardiano di Marte”. Grande esperienza, di giocatori come lui non ce ne sono più: infatti nel fumetto è l’ultimo della sua specie.

Prima dell’avvento di Superman era lui il più amato dai tifosi: Capitan Marvel, al secolo Billy Batson, cresciuto nel vivaio dei Marvels dopo un’infanzia difficile (rimasto orfano, fu colpito a 15 anni da un fulmine). Negli Anni Quaranta dominava e conquistava le copertine dei principali fumetti, noto in tutto l’ambiente il suo grido di battaglia (“Shazam!”) con cui suona la carica e si dà forza. Quando il cielo è sereno, però, si spegne un po’.

Batman: gioco da tavolo con miniature

Negli ultimi anni KickStarter è diventata una piattaforma molto usata dai produttori di giochi di società. Inizialmente poteva essere vista come una risorsa per piccole case editrici o giochi in cerca dei fondi per poter diventare realtà. Oggi invece sono tantissimi i giochi che passano da KickStarter, a volte anche di grossi produttori che potrebbero fare anche a meno di questo passaggio.
La celebre piattaforma di crowdfunding però può essere una grandissima risorsa per promuovere un gioco, farlo conoscere e vendere moltissime copie ancora prima che esca sul mercato.
Batman: Gotham City Chronicles, il nuovo gioco della Monolith Board Games (autori di Conan o Mythic Battles: Pantheon) però va oltre, difatti è un gioco che verrà venduto solo tramite KickStarter.
Questa è una vera particolarità per un gioco, non so dire se sia il primo a fare qualcosa del genere, ma di certo è una modalità di vendita molto particolare.
Al momento però Monolith Board Games ha dimostrato che una simile scelta paga, perché a circa 2 settimane dalla fine della campagna di raccolta finanziamenti è vicinissimo ai 2.400.000 Euro.
Questo significa che è un qualcosa di replicabile? Assolutamente no, qui parliamo di una casa editrice che ha già due giochi – con meccaniche simili – di successo alle spalle, e poi c’è Batman e la licenza DC Comics.
Ma vediamo un po’ cosa si sa di Batman: Gotham City Chronicles.

Contenuto della confezione e tipologia di gioco.

Al momento le uniche certezze riguardano il tipo di gioco – un gioco da tavolo a scenari – e il contenuto della confezione. Per quanto riguarda il regolamento invece dovremo attendere ancora un po’ per conoscerlo in modo definitivo e ufficiale. Al momento ci sono già dei video di gameplay, ma si tratta di una versione Beta del gioco, quindi potrebbero esserci modifiche.
Batman: Gotham City Chronicles si fa notare fin dalla confezione, anzi, dalle confezioni visto che il gioco è sdoppiato tra eroi e criminali.
Le due scatole sono stupende, con una grafica in stile comics a tema. Questa divisione però è finalizzata anche a semplificare il set up delle partite, perché essendoci tantissime miniature e molti elementi di gioco avere le due fazioni separate velocizza un po’ il tutto.
Probabilmente l’elemento che ha decretato il successo di Batman: Gotham City Chronicles sono le miniature, e la versione base ne contiene ben 76 divise tra 35 eroi e 41 villain.
Chiaramente non sono tutti veri eroi e malvagi, ci sono anche tante miniature di poliziotti e tirapiedi, per riprodurre al meglio le storie di Batman nella sua Gotham.
Le miniature sono davvero molto belle e ricche di dettagli, e l’acquisto della versione completa e gli eventuali traguardi della campagna potranno fornire anche molte miniature in più. Miniature che si aggiungono a nuovi scenari, per un gioco ancora più vario e longevo.
Batman: Gotham City Chronicles è un gioco da 2 a 4 giocatori. I criminali sono sempre gestiti da un giocatore, gli eroi invece sono gestiti da 1 a 3 giocatori in base a in quanti giocano.
Ogni giocatore sceglie il suo eroe, e ha una plancia per gestire le sue caratteristiche come i punti azione e la vita. Il giocatore che veste i panni del malvagio invece gestisce tutto il crimine di Gotham.
Questa contrapposizione vedrà i suoi scontri su degli scenari aperti, dove ogni giocatore cercherà di soddisfare alcuni obiettivi per aggiudicarsi la vittoria.
Dire di più sarebbe un azzardo, anche perché preferisco sempre provarli i giochi prima di parlarne. In ogni caso basta un po’ di pazienza, tra qualche mese dovrei ricevere la mia copia di Batman: Gotham City Chronicles.

Considerazioni finali

Avventurarsi nel mondo dei giochi di società mette di fronte a giochi di ogni fascia di prezzo. Con Batman: Gotham City Chronicles raggiungiamo le fasce più alte, con 140 Dollari per la versione base e ben 340 Dollari per quella completa. Cifre elevate – soprattutto quella della versione completa – eppure al momento sono più i finanziatori della versione da 340 Dollari rispetto a quella base.

Proprio qui sta la mia sorpresa di un successo così clamoroso, perché poniamo anche che uno voglia spendere 340 Dollari per un gioco di società; ma spenderli a scatola chiusa, sapendo ancora poco sul gameplay, è una mezza scommessa. Dico mezza perché Monolith Board Games è molto conosciuto e ormai è sinonimo di giochi di qualità; i suoi giochi come Conan anticipano un po’ le meccaniche di gioco di Batman; i materiali sono eccellenti (almeno come miniature) e infine c’è il fattore collezionismo che non è mai da sottovalutare.

Insomma, Batman: Gotham City Chronicles è un gioco davvero imponente e la sua modalità di vendita lo ha reso ancora più discusso e popolare.

Per sapere se sarà perfetto o avrà qualche punto debole però dovremo aspettare. E al momento l’unica vera pecca di questo gioco sta proprio nell’attesa. Non arriverà nelle mani dei suoi finanziatori prima di Aprile 2019.

[Fonte: .dottorgadget.it]

Superboy

Superboy (Id.) Con: Gerard Chri­stopher, John Haymes Newton, Stacy Haiduk, Gerard Christopher, Han Mit- chell-Smith, Jim Calvert, Robert Levi­ne. Produzione: Usa, 1988, awentura/fantastico, colore (100 episodi da 30’ ciascuno per un totale di 4 stagioni).

Forte come l’acciaio, più veloce della luce, capace di fermare il tempo, in perenne lotta contro il crimine: Super­man, il super-eroe dei fumetti di Jerry Siegei, viene raccontato negli anni del­la sua gioventù, quando studente di college comincia ad aver coscienza dei propri superpoteri e dell’amore per l’amica del cuore Lana Lang (Stacy Haiduk). Girato a Orlando, in Califor­nia, ambientato nella decade che va dagli anni ’80 ai ’90, il serial vede quale protagonista iniziale – per un anno – l’ex guardia del corpo ventidueenne John Haymes Newton, che poi ha lasciato la tuta e il mantello a Gerard Ch­ristopher. Ilan Mitchell-Smith interpreta Andy McAllister, il compagno di stanza di Clark; Jim Calvert veste i panni di T.J. White, il figlio di Perry, l’editore di quel “Daily Planet” in cui sarà assunto Kent; Robert Levine è C. Dennis Jackson, a capo dell’ufficio che si occupa di casi detti, in originale, “extranormal”, quelli che suscitano la curiosità di Clark e Lana. Kent studia giornalismo all’università Shuster; il nome dell’ateneo è un omaggio a uno degli ideatori di Superman, Joe Shuster (Jerry Siegei dà invece il nome al­lo stabile degli studenti). Scott Wells e Sherman Howard compaiono di tanto in tanto nei panni di un giovane Lex Luthor. La produzione è affidata a Ilya Salkind, già dietro le quinte del Super­man cinematografico del 1978; la prima puntata ricalca il plot cinematografico della pellicola: Superboy salva Lana Lang da un incidente d’elicottero alla stessa stregua di Superman sul grande schermo. La colonna sonora è composta da Kevin Kiner. George Lazenby (Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà nel 1969) compare da guest-star.

XIII edizione Romics 5-8 Aprile 2018

La padrona di casa Sabrina Perrucca, leggermente influenzata, ha presentato e accolto in qualità di direttore artistico con gran calore tutti i presenti alla conferenza stampa di presentazione della XXIII edizione di Romics. Al suo fianco l’ingegnere Pietro Piccinetti amministratore unico di fiera di Roma, il quale con estrema secchezza e rapidità dopo aver parlato dei dati di ripresa di Romics, ha voluto presentare la madrina della manifestazione Flora Canto ( moglie del più noto attore Enrico Brignano), la quale si dichiara subito fan della serie animata “Occhi di gatto” (quest’anno Tsusaka Hojo sarà Romics d’oro). La parola torna all’ing. Piccinetti il quale ringrazia i coautori della manifestazione, il team di Castelli Animati, e la Regione Lazio che nonostante il periodo elettorale ha dimostrato comunque il proprio sostegno. Romics, dice l’ing. Piccinetti, è “divertimento, evasione, gioco, travestimento, ma anche arte e cultura. Nel corso degli anni, sempre più si sono venuti a sviluppare questi aspetti e anche questa edizione sarà ricchissima di contenuti. Il giorno in cui leggiamo sui giornali numeri terrificanti a proposito del femminicidio, viene uccisa una donna nel mondo ogni 60 ore, dall’inizio dell’anno in Italia 18 donne sono state uccise. Mi fa particolarmente piacere annunciare che un elemento importante sarà uno spazio del tutto originale e dedicato sotto molteplici aspetti al tema delle donne. Ci sarà una mostra continua e diverse esibizioni live l’approccio al delicato tema che uomini e donne da sempre affrontano a tutte le latitudini viene raccontato con esempi artistici nel mondo di Romics”. Non a caso l’evento speciale di quest’anno all’interno della fiera sarà “Donne che disegnano donne: non solo principesse”: una mostra evento nella area comics city, sabato 7 Aprile 2018 alle ore 11. Il coordinamento di tele mostra è affidato alla disegnatrice Arianna Rea, insegnante della Scuola Romana di fumetto, che ha coinvolto altri colleghi come Giada Perissinotto, Elena Casagrande e la giapponese Yoshiko Watanabe. Tra i premiati con il Romics d’oro alla carriera ci sarà l’ideatore di Occhi di Gatto, nonchè City Hunter e Angel Heart, Tsukasa Hojo. Altro premiato sarà Massimo Rotondo, esponente della  Scuola Romana del fumetto, legato all’illustrazione classica, il terzo Romics d’oro è un grande evento per la manifestazione: Martin Freeman ( il dottor Watson della serie Sherlock, l’attore di Hobbit, guida galattica per autostoppisti, black panther.

Ci sarà un workshop di disegno anatomico. Come semplificare la rappresentazione del corpo umano e il suo movimento nello spazio

Con il docente Emanuel Simeoni, autore DC Comics e insegnante di Anatomia, Fumetto e Disegno dal vero della Scuola Internazionale di Comics.

Sabato 7 aprile ore 16.00-17.00  Officina del fumetto – Padiglione 7

Workshop di Manga! Tecniche e linguaggio del fumetto giapponese

Con i docenti Midori Yamane, mangaka e redattrice Kodansha e Paolo Zeccardo, autore di Almost Dead. Responsabili del corso di Euromanga della Scuola Internazionale di Comics.

Sabato 7 aprile ore 11.00-12.00  Officina del fumetto – Padiglione 7

Il cinema disegnato: a lezione con… Marco Valerio Gallo.

Lezione-incontro a numero limitato con Marco Valerio Gallo, insegnante della Scuola Romana dei Fumetti e storyboard-artist di Lo chiamavano Jeeg Robot e Il Ragazzo Invisibile,  sulla professione dello storyboard-artist . Il workshop si svolgerà domenica 8 aprile ore 14,00-15,00 – Officina del Fumetto, Padiglione 7, è necessaria l’iscrizione tramite modulo online aperto  fino ad esaurimento posti.

Tra gli altri ospiti spiccano anche quelli dell’immancabile galà del doppiaggio di cui vi rimando a questo articolo. Il palagame offre tanti videogiochi tra cui un evento che sarà concentrato sul videogioco della justice League. Si prevedono gli usuali tornei di game elettronico. Saranno presenti diversi youtubers. La manifestazione ospiterà anche le selezioni per le gare mondiali di cosplay award. Domenica 8 Aprile alle ore 16 al palaromics è prevista l’esibizione di Cristina d’Avena.

Wonder Woman 1975

Con: Lynda Carter, Lyle Waggoner. Produzione: Usa, 1975, avventura/fantastico, colore (58 episodi da 60′; 2 episodi da 90′).

La prima super-eroina delle strips americane, creata dallo psicologo William Moulton Marston in coppia con il disegnatore Harry G. Peters nel 1942, approda in televisione grazie all’atletica Lynda Carter, ex Miss Universo e Miss America. Tuttavia nel primo ciclo (inedito in Italia), a interpretare la “donna meravigliosa” apparsa per la prima volta nell’albo “Sensation Comics”, fu chiamata Cathy Lee Crosby. Le storie ricalcano fedelmente il fumetto: Wonder Woman, la cui stirpe nasce nel 200 a.C. sull’isola del Paradiso per desiderio di Afrodite (qui vi narriamo le origini del personaggio), deve vedersela contro i nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale. Nella seconda stagione (quella con la Carter) l’ambientazione viene attualizzata e la nostra combatte contro criminali dei giorni nostri e terroristi internazionali. Avvenente, dotata di superpoteri fisici e intellettuali, quando non indossa il costume da eroina — riproducente la bandiera americana — conduce una vita qualunque con il nome di Diana Prince. Sempre nel secondo ciclo Wonder Woman s’innamora del maggiore Steve Trevor (Lyle Waggoner), membro dell’International Agency Defense Command: al contrario del fumetto, dove la nostra non provava alcun interesse romantico e non nascondeva un ceno odio per gli uomini.

Tra le altre differenze rispetto alla versione disegnata: nel telefilm l’eroina perde le sue facoltà se non indossa la cintura (nelle strips a donarle la forza erano i bracciali); nel serial la nostra è in grado di replicare alla perfezione la voce di chiunque (nell’originale su carta non c’è traccia di questa dote). Debra Wmger compare in qualche puntata nelle vesti di Drusilla, la sorella minore di Diana che cela l’identità di Wonder Girl. I produttori esecutivi della serie sono Douglas S. Cramer e Wilfred Baumes. Stanley Ralph Ross è l’ideatore dell’ adattamento televisivo. La colonna sonora è composta a quattro mani da Charles Fox — autore del tema musicale — e Norman Gimble. Nel 2000 la Mattel ha messo in commercio la Barbie “Wonder Woman”, riproducente il personaggio interpretato da Lynda Carter quasi un quarto di secolo prima.

Una curiosità: il super-potere che rende l’eroina invincibile si chiama “Feminum”, in linea perfetta con le campagne anti-maschiliste degli anni Settanta.

Un’altra curiosità che farà impazzire i cultori dei telefilm DC Comics: Steve Trevor, ovvero l’attore Lyle Waggone è stato Batman

Nel 1966 per screen test fu scelto Lyle Waggoner come Bruce Wayne/Batman nella lavorazione della serie TV. Ma alla fine si scelse di girare con Adam West. Solo nove anni dopo Waggoner fu scelto per la parte di Steve Trevor nella serie TV di Wonder Woman con Lynda Carter. Qui di seguito troverete qualche test screening.

Conferire una bat medaglia a questo papà – Confer a bat med medal to this dad

Blake Wilson, costume da Batman e macchina fotografica. E’ questa la strana idea venuta in mente a un papà americano per divertire la famiglia. Ma dietro ai siparietti di questo papà Batman si nasconde anche un fine educativo. Con voce profonda infatti Blake ammonisce i figli su come comportarsi nel miglior modo possibile, senza dimenticare la vena comica che da sempre contraddistingue il cavaliere mascherato.

Every man can be a father. It takes a special person to be a dad.

Best wishes to all the dads!

Ogni uomo può essere padre. Ci vuole una persona speciale per essere un papà.

Auguri a tutti i papà!

Il Calabrone Verde

Il Calabrone verde (The Green Hornet) Con: Van Williams, Bruce Lee, Wende Wagner, Walter Brooke, Lloyd Gough. Produzione: Usa, 1966, avventura/fantastico, colore (Episodi 26 da 30’minuti ciascuno). In Italia la stagione è andata in onda nel 1988 su Rai 1. In seguito sono andate in onda le repliche su Jimmy, dal 1998.

Nato dall’immaginazione di George Trendle, Il Calabrone verde apparve per la prima volta alla radio nel 1936. Nella vita di tutti i giorni egli assume l’ identità di Britt Reid (Van Williams), l’editore del “Daily Sentinel” (nella versione televisiva, possiede anche un canale tv). Parente stretto de Il cavaliere solitario un’ altra creatura di Trendle — l’eroe mascherato rivela la sua doppia identità solo a tre persone: il cameriere Kato (interpretato da un esordiente Bruce Lee); la segretaria Lenore Case (Wende Wagner); il procuratore distrettuale Frank Scanlon (Walter Brooke). Lloyd Gough interpreta Mike Axford, un ex poliziotto divenuto reporter del giornale. Sulla scia della Bat-mobile, Black Beauty è il nome della macchina super-accessoriata con cui si muove il Calabrone: si tratta di una Chrysler Imperial del 1966 ricostruita da Dean Jeffries con 50 mila dollari di spesa; tra le sue particolarità, possiede una telecamera che riprende fino a 4 miglia ed è in grado di stendere ghiaccio sulla strada dei possibili inseguitori. L’eroe protagonista si avvale altresì di una pistola che immobilizza e di un fucile che perfora l’acciaio. La serie è prodotta da William Dozier, ricordato come produttore esecutivo e narratore della serie televisiva di Batman (1966-1968), sebbene non sia stato accreditato per il ruolo di narratore. Ha anche interpretato queste funzioni nel programma televisivo de il Calabrone Verde (The Green Hornet) anche se qui la narrazione era limitata all’apertura dell’episodio e i trailer dell’episodio successivo. Dozier ha anche fatto uno screen test di una versione abortita di Wonder Woman nel 1967. Durante il suo periodo come produttore esecutivo di Batman ha co-creato il personaggio Barbara Gordon, che diventerà un personaggio di spicco nei fumetti di Batman e nelle serie TV. Billy May firma il tema musicale che, pur ispirandosi a quello radiofonico, si arricchisce della tromba jazz di AI Hirt.

Kato (Bruce Lee) e il Calabrone verde (Van Williams) hanno fatto prima alcune divertenti apparizioni nella serie televisiva degli anni sessanta Batman con Adam West.Infatti in una delle famose scene della scalata alla parete compaiono dalla finestra le due guest star. Successivamente Grenn Hornet (“Il calabrone verde”) e Bruce Lee, saranno coprotagonisti degli episodi della serie Batman in “A Piece of the Action (IL RIVALE DI BATMAN) / Batman’s Satisfaction (TRA FRANCOBOLLI GIGANTI)” (85/86).
Scritto da Charless Hoffman – Diretto da Oscar Rudolph
Trasmessi per la prima volta il 1° e 2 marzo 1967

Con Roger C. Carmel (Colonnello Gumm), James O’Hara (Sergente Semple), Bruce Lee (Kato), Van Williams (Britt Reid / Green Hornet), Diane McBain (Pinky Pinkston), Seymour Cassel (Canceled), Rico Cattani (Reprint), Alex Rocco (Block), Harry Frazier (Mr. Stample), Edward G. Robinson (se stesso) e con Angelique Pettyjohn, Jan Watson, Dusty Cadis

Il colonnello Gumm stampa francobolli falsi nella fabbrica di proprietà di Miss Pinkston. La bella imprenditrice chiede aiuto a Batman per impedire che Green Hornet si introduca nella sua fabbrica. I quattro eroi rischiano di essere trasformati in francobolli giganti…

Nell’episodio si incrociano due eroi provenienti da un’altra serie della ABC, Green Hornet e Kato, interpretato da Bruce Lee, che diventano concorrenti di Batman e Robin

Roger Carmel (Colonnello Gumm) è abile nel calarsi in molti ruoli. Memorabile quello del venditore di francobolli russo Boris Severoff.

Guest star di eccezione, affacciato alla finestra durante la scalata del dinamico duo, è Edward G. Robinson (l’American Film Institute ha inserito Robinson al ventiquattresimo posto tra le più grandi star della storia del cinema).

CURIOSITA’

Nei Fumetti, Golden Age (1938-1951)
Il personaggio de Il Calabrone Verde (The Green Hornet) anticipa di un paio d’anni la grande diffusione dei supereroi avvenuta a livello fumettistico nel periodo denominato Golden Age, iniziato ufficialmente nel 1938 con la creazione di Superman. Nonostante ciò ne anticipa alcune caratteristiche fondamentali quali:

  • La doppia identità: solo poche persone sono a conoscenza del fatto che dietro il combattente del crimine Green Hornet si nasconda il proprietario/editore del giornale Sentinel.
  • Quando combatte il crimine indossa una maschera, un cappello e una giacca verde. Si tratta di un costume che lo identifica come il combattente del crimine chiamato Calabrone Verde. L’identificazione tra la sua azione come vigilante e il costume che indossa è molto simile a quella che trasforma Bruce Wayne in Batman, l’Uomo Pipistrello, ma quest’ultimo verrà creato da Bob Kane solo nel 1939, tre anni dopo il debutto di Green Hornet.
  • La presenza di Kato come suo aiutante nel combattere il crimine di fatto crea un duo caratterizzato da un leader/protagonista (Green Hornet) e un aiutante in secondo piano (cioè Kato) che nei fumetti è in genere chiamato sidekick. A partire dal 1940 sarà presente anche nei fumetti di Batman con la figura di Robin.

BATMAN ’66 INCONTRA IL GREEN HORNET # 1

GOTHAM – IL PRESIDENTE DELLA FOX PARLA DELLE POSSIBILITÀ PER UNA QUINTA STAGIONE

Gary Newman ha parlato delle possibilità che venga realizzata una quinta stagione di Gotham…

E’ in corso la quarta stagione di Gotham, la serie spin-off di Batman che si concentra sui noti villain del Cavaliere Oscuro ai primi passi nella criminalità organizzata e che ha per protagonista un giovane Jim Gordon.

Non sappiamo però se il telefilm verrà rinnovato anche per una quinta stagione e a questo proposito il presidente della Fox Gary Newman, ha spiegato come gli ascolti anche quest’anno siano rimasti abbastanza stabili e che quindi ci sono buone speranze a riguardo.

“Ci siamo chiesti a lungo quest’anno se spostare lo show al giovedì sera e penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Penso che Gotham debba avere il suo spazio nelle nostre programmazioni. Questo dipenderà dall’organizzazione. Giovedì non è disponibile in autunno, pertanto dove dovremmo metterlo? E’ una nostra speranza che Gotham abbia ancora degli anni davanti”.

Lo show come sapete racconta le prime indagini di James Gordon (Ben McKenzie) e le origini di alcuni celebri villain di Gotham City, quando Bruce Wayne (David Mazouz) era ancora un bambino; nel cast figurano anche Nicholas D’Agosto (Harvey Dent) e Morena Baccarin (Dr.ssa Leslie Thompkins). Nella terza stagione sono state introdotte anche Maggie Geha nel ruolo di Poison Ivy e Jamie Chungin quello di Valerie Vale, zia di Vicky Vale.

Lo showrunner di Gotham è Bruno Heller (The Mentalist), mentre Danny Cannon è produttore esecutivo.

Fonte: Heroic Hollywood