Catwoman: un miao tra le pagine a fumetti. 80 anni e non sentirli

80 anni di letteratura della gatta-ladra dalle sue prime pagine dei comics ad oggi

Creata da Bob Kane e Bill Finger, appare sui fumetti nel marzo 1940 e quindi proprio nella prima serie dedicata completamente all’uomo-pipistrello. I due creatori raccontano il modo molto deciso con cui Selina Kyle mette a dura prova il Cavaliere Oscuro.

Selina Calabrese, questo il suo nome di battesimo, successivamente legalmente cambiato dal personaggio in Kyle, dall’epoca ad oggi occupa intere pagine della letteratura a fumetti mondiale e non smette mai di affascinarci, restituendoci in modo più esplicito il lato nascosto di Bruce Wayne. Selina Kyle veste, fin dal primo numero, i panni della ladra di gioielli rapida e seducente, viene però rivelata la sua natura di donna solo alla fine del numero a lei dedicato, dato che The Cat (un vestito verde ed un simbolo di gatto) la renderà sconosciuta fino alla conclusione della storia, e alla sua cattura. Le sue origini vengono raccontate nel numero Batman #62 in cui si svela che Selina Kyle lavora come hostess di bordo e che è sopravvissuta ad un incidente aereo. Colta da profonda amnesia inizia la sua nuova vita nei bassi fondi di Gotham City, tuttavia sconfesserà lei stessa questa versione persuadendo i lettori che si trattava solo una bugia nel tentativo di uscire dalla sua vita criminosa.

Durante le sue originarie avventure soccorre il Cavaliere della Notte come fosse una protettrice della legge, ma tornerà al crimine in breve tempo, ammaliata dalle pietre preziose e dalla vita sfarzosa. Il personaggio di Catwoman si scontra anche con il principale organo di censura del fumetto statunitense, il Comic Code Autorithy che riscontra nel personaggio della DC Comics un cattivo esempio per le donne e le bambine. Viene così temporaneamente ritirata dal mercato.

Misteriosa, languida, enigmatica, potente, lunare, graffiante, torna alla grande, grazie alla popolare serie televisiva Batman nel novembre 1966, con una serie di stravolgimenti e rivisitazioni che percuotono la sua vita. Da menzionare successivamente:

  • Selina Kyle del 1986 descritta da Frank Miller e David Mazzucchelli in Batman: Anno Uno;
  • Holly Robinson alleata e sidekick di Catwoman, che divenne temporaneamente la nuova Catwoman dopo la nascita della figlia di Selina, il cui fumetto nel 2004 ha vinto un GLAAD Media Award per la sua rappresentazione positiva di Holly come personaggio apertamente gay;

Holly Robinson veste la tuta di Catwoman

  • Eiko Hasigawa che ha vestito la tuta della gatta-ladra in Catwoman Annual (Volume 4) # pubblicato il 24 dicembre 2014.

In questa ultima trasposizione, disegnata da Patrick Olliffe e scritta da Genevieve Valentine, Selina Kyle ha interferito con un accordo di cui era stata incaricata. Catwoman in seguito scomparve e al suo posto, Selina Kyle prese il controllo della Famiglia del crimine Calabrese e unì le famiglie, con gli Hasigawa. Sapendo che Catwoman era in pensione, Eiko iniziò a vestirsi con la sua tuta per contrastare il lavoro moralmente discutibile di suo padre e per spiare Selina.

Eiko Hasigawa veste la tuta di Catwoman

Percorriamo brevemente una significativa timeline fumettistica di Catwoman:

  • in Batman: Hush Selina inizia una relazione con Bruce Wayne;
  • in Batman R.I.P. Selina e Bruce riprendono la relazione;
  • Scomparso Bruce Wayne, si allea con Dick Grayson e la restante Batfamiglia per sconfiggere i nemici di Gotham che approfittano dell’assenza provvisoria del crociato della notte
  • in Bruce Wayne il ritorno, Selina incontrerà una ragazza di nome Kitrina che si dimostrerà straordinariamente agile e scaltra come ladra, proprio come Catwoman e al termine di quegli eventi Selina spartirà forzatamente la scena con la sua nuova partner: Catgirl
  • in Batman #50 (saga iniziata nel n. 32) Selina pronuncia il fatidico “si” a Batman

Sebbene abbia iniziato la sua carriera come scassinatrice, da allora ha riformato e iniziato a proteggere Gotham City nel suo stile. Questo l’ha portata ad essere quasi completamente accettata come membro regolare della Famiglia di Batman. È stata anche membro di Birds of Prey, the Outsiders, Gotham City Sirens, the Injustice League, Justice League e Secret Society of Super-Villains. Insomma questa donna felina va dove vuole, visita ogni territorio come gli pare, dorme su ogni letto, vede e sente tutto, conosce i segreti, le abitudini e le vergogne altrui.

Ogni vita dovrebbe avere 7 gatti, dice un aforisma che racconta bene quale fortuna è poter nascere felino, ovvero una straordinaria esperienza di vita che ben conosce solo chi l’ha sperimentata, proprio come il personaggio di Catwoman.

BATMAN VS ALIENS ( Recensione )

LO PUOI LEGGERE SU: Batman vs Aliens, vol. unico ( Planeta )

AUTORI: Ron Marz, Bernie Wrightson, Ian Edginton, Staz Johnson

batman_vs_aliens

SINOSSI:  Nella prima storia Batman viaggia fino in Messico alla ricerca di un geologo della Waynetech scomparso. Lì si imbatterà in un gruppo di mercenari e insieme scopriranno una nave aliena atterrata vicino a un tempio, senza alcun sopravvissuto, se non la letale razza di predatori xenomorfi. Nella seconda storia, invece, torniamo a Gotham, dove un’impresa edilizia trova per caso un antico laboratorio appartenente a un professore partito anni prima per l’Antartide, alla ricerca dell’origine dell’umanità. La riapertura di quel laboratorio scoperchierà un vaso di Pandora che libererà la malefica razza aliena per le strade di Gotham, con Batman che ovviamente dovrà porvi rimedio…!

 

PRO:  Due racconti dal ritmo adrenalinico e tanta azione, sostenuti anche da un buon apparato grafico.

CONTRO:  Per quanto divertenti, si tratta di due storie non memorabili, create ad hoc per strizzare l’occhio ai fan del Pipistrello e dei famosi alieni cinematografici.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:  

Parliamoci chiaro. Quando ci troviamo davanti a volumi del genere, è difficile sperare in un capolavoro della letteratura disegnata o qualcosa di molto profondo. Sono operazioni commerciali create ad hoc da diverse case editrici per sperare di accaparrarsi i fan di entrambi i personaggi.

Del resto, qui stiamo parlando di uno dei supereroi più amati e conosciuti del pianeta e di una razza di mostri alieni che ha terrorizzato e appassionato il pubblico sin dalla fine degli anni Settanta, con il celebre film di Ridley Scott, a cui ne sono seguiti poi diversi altri.

Gli elementi per catalizzare l’attenzione dei lettori dunque ci sono tutti, e in fin dei conti i due autori riescono a sfruttarli in maniera egregia, proponendoci esattamente quello che ci si potrebbe aspettare da questo tipo di storie: azione, pathos, fantascienza, horror e ritmo sostenuto. Il loro compito, in sostanza, lo portano a casa, intrattenendo e divertendo senza particolari guizzi creativi, se non una peculiare razza di xenomorfo che per l’appunto compare nei finali di entrambi i racconti.

 

Va comunque sottolineato che gli autori della prima storia sono due nomi autorevoli del mondo dei comics come Ron Marz e Bernie Wrightson, qui di certo non ai loro massimi livelli, ma pur sempre dei grandi artisti. Meno conosciuto lo scrittore della seconda storia, Ian Edington, che comunque costruisce una trama leggermente più articolata e fumettistica rispetto a quella di Marz, sostenuto da un ottimo Staz Johnson ai disegni.

Se siete amanti del genere horror-fantascientifico, e cercate qualcosa che non vada molto oltre il puro intrattenimento, questo volume è quello che fa al caso vostro. 

 

VOTO: 6/7

Marco “Spider-Ci” Novelli

Batman: la serie tv anni 60 in Italia – Parte 3/3

Quasi un anno fa, sempre in cerca di conferme, mi era venuta l’ idea di rintracciare il Sig. Rino Bolognesi senza riuscirci,purtroppo. Proprio in questi giorni però sono riuscito a mettermi in contatto con il Sig. Rodolfo Bianchi, famoso doppiatore di Film, Telefilm e film d’ animazione nonché attore. Molti lo ricordano affettuosamente come “l’ispettore Zenigata”, ma è anche buon conoscitore delle vie di Gotham City. Da ragazzo c’ era lui dietro la voce di Robin (Burt Ward) nell’ epico telefilm, da grande è stato ancora lui a dar voce al Boss mafioso Carmine Falcone in “Gotham”, serie televisiva di successo del 2014 uscita in concomitanza ai festeggiamenti per i 75 anni del pipistrello.

Grazie ad una piacevole chiacchierata con il Sig. Bianchi che ringrazio ancora, ho avuto la conferma definitiva circa il periodo della prima visione, ma non solo: la serie fu doppiata a Roma negli studi della Sincrovox, cooperativa di Bolognesi che oggi non esiste più.

D’altro canto Antenna Nord era gemellata con la romana Quinta Rete, ma il gruppo Rusconi preferì privilegiare il nord per la programmazione del Telefilm. Chiarito il tutto, ci tengo comunque a ricordare che nel 1988 Telemontecarlo o TMC (ora La7) mandò in onda su gran parte del Paese le repliche delle 3 stagioni. La fanzine “Wow“ (nuova serie) n.1 del 1989 dedicata al personaggio, in collaborazione con l’emittente, pubblicò l’elenco dei 120 episodi totali che però non rispettano l’ordine originale americano.

Molti si ricordano della serie in programmazione in questo periodo su Telemontecarlo che fu in grado di garantire un’ estesa diffusione della stessa. Altri la guardarono l’anno seguente (1989 ) su Italia 1 (Ex Antenna Nord Quinta Rete) per via dei festeggiamenti dei 50 anni di Batman e la Batmania scaturita dal film di Tim Burton!

Ho realizzato questo excursus per far luce su un interrogativo che si pongono i fan del detective oscuro nonché per omaggiare una serie che riuscì ad incantare allo stesso modo adulti e bambini e che ancora oggi guardo con piacere.

Carmelo Lino Famà

Batman: la serie tv anni 60 in Italia – Parte 2/3

Nel 1967 diverse riviste continuarono a dedicargli spazio come il settimanale“Vitt”che in copertina sfoggiava il titolo “Batman in Tv”. In realtà si faceva riferimento solo a prime trattative,ma nulla di concreto. A questo punto ho reputato opportuno un salto temporale fino alla fine degli anni 70 poiché per molte pagine web la prima puntata era andata in onda nell’estate del 1978 mentre per altre nell’estate del 1979.

Grazie al settimanale per ragazzi Supergulp (n. 5 del 21 giugno 1978) in mio possesso,ho potuto facilmente ricavare che il 23 Giugno 1978 andarono in onda su Rete 2 i disegni animati di Batman della Warner Bros.

È altresì vero che sovente veniva riportata l’ etichetta“Telefilm”, ma per rimuovere il dubbio amletico mi è stato sufficiente recuperare il n.19 del 27 settembre 1978 in cui è specificato tutto chiaramente. Passando poi al 1979,era Batman a diventare l’ ospite d’ onore del contenitore televisivo “Noi supereroi”. Erano gli anni del settimanale“Tv Junior”di Rai tv e sul numero 17 del 22/28 luglio 1979 si evinceva come Batman fosse ospite di Superman in Noi Supereroi.

A seguire si trovava un articolo dove venivano presentati i suoi alleati e i suoi nemici di sempre.È presente anche un riferimento al Telefilm andato in onda in America anni prima,ovvero l’ interruzione di una puntata per via di una ripresa dallo spazio e le 1900 telefonate di protesta in pochi minuti!Finalmente giungiamo al 23 Febbraio 1981,data in cui verrà trasmessa su Tv locali la prima puntata italiana, almeno per quanto riguarda la parte Nord-Ovest del Paese. Tramite l’ archivio storico”La Stampa” vengo infatti a scoprire che per il Piemonte se ne occupò Tele Europa 3 (#antennanord Piemonte) dopo aver trasmesso il telefilm della famiglia Addams(da notare l’etichetta“Film” sulla programmazione dei giorni successivi oltre quella “Telefilm”). Inoltre grazie a “Guida tv “(periodico Mondadori) n.8 del 22 Febbraio 1981 scopro che per la Lombardia ad occuparsene fu Antenna Nord (Milano). Anche qui si tratta del Telefilm,non di disegni animati. Questi ultimi sono infatti presenti nella pagina dei ragazzi.

Carmelo Lino Lafamà

Batman: la serie tv anni 60 in Italia – Parte 1/3

Inizia oggi, suddiviso in tre parti, un articolo dedicato alla serie televisiva di Batman degli anni 60 redatto da un nostro affezionato lettore: Carmelo Lino Famà. 

Da tempo avevo in mente di scrivere sulla bat-serie televisiva che è stata in grado di affascinare intere generazioni e che viene omaggiata anche nelle recenti produzioni cinematografiche: basti pensare a “C’era una volta a Hollywood”, film vincitore di ben 2 premi oscar. I pensieri si sono concretizzati giusto un paio di giorni fa quando è venuto a mancare Rino Bolognesi , celebre doppiatore italiano che negli anni 80 prestò la sua voce al “Batman camp” degli anni 60, interpretato da Adam West . A tal proposito mi sono sempre chiesto quando fosse andata in onda la prima puntata sui teleschermi italiani e se il film girato in America dopo la prima stagione del telefilm fosse uscito anche dai noi nello stesso anno (1966) . Le prime ricerche in rete mi hanno fatto sentire più confuso che persuaso per via di date discordanti sulle varie pagine web.

A sinistra l’attore italiano Rino Bolognesi a destra Adam West

Dopo aver recuperato in seguito materiale originale dell’epoca e consultato archivi storici dei quotidiani come “La Stampa “, sono emerse le prime scoperte: negli anni 60 purtroppo il telefilm rimase in America , destino diverso ebbe il film che aveva lo scopo di pubblicizzare all’ estero le avventure americane del dinamico duo. Così, nel mese di Dicembre del 1966, diverse sale italiane si occuparono della proiezione di quest’ ultimo. Devo dire che per giungere a tale conclusione è risultato molto utile il settimanale della Mondadori “Bolero film Teletutto” dell’ 1 gennaio 1967 (del costo di 80 lire) attestante l’ arrivo in Italia di Batman in 2 forme diverse: la prima pubblicazione a fumetti (sempre Mondadori) interamente a lui dedicata ed il film da poco programmato. A seguire la notizia sulla probabilità dell’arrivo del telefilm sulle nostre Tv.

 

Sottolineo inoltre che l’anno prima molti settimanali italiani, come il “Tv Sorrisi e Canzoni” visibile in foto, avevano dedicato spazio alla serie Tv che in America (per due volte a settimana) era capace di attrarre decine di milioni di spettatori.

Carmelo Lino Famà

 

 

BATMAN: CACOFONIA, di Kevin Smith e Walter Flanagan ( Recensione )

LO PUOI LEGGERE SU: Batman: Cacofonia ( volume, Planeta )

AUTORI: Kevin Smith, Walter Flanagan

 

SINOSSI:  Dopo aver scoperto che il boss criminale di mezza tacca Maxie Zeus mescola la tossina del Joker con l’ecstasy per far sballare i suoi clienti, il Pagliaccio del Crimine decide di dichiarare guerra a Zeus e iniziare una violenta rappresaglia. Batman ovviamente si metterà di mezzo per fermarli, ma un altro inaspettato giocatore farà il suo ingresso in campo: si tratta di un inquietante serial killer di giustizieri mascherati, che pronuncia solo onomatopee. Il Cavaliere Oscuro sarà in grado di gestire questa complicata situazione ???

 

PRO:  Kevin Smith analizza con sagacia l’indissolubile rapporto che lega Batman alla sua nemesi, Joker, e riutilizza un personaggio introdotto nella sua run su Freccia Verde, Onomatopea, molto particolare e intrigante.

CONTRO:  La brillante sceneggiatura di Smith non è purtroppo sorretta da disegni all’altezza, che raggiungono a malapena la sufficienza. Il tratto di Flanagan è molto acerbo e poco curato nei dettagli.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:  

Kevin Smith è un brillante sceneggiatore e regista, che nell’ambito dei fumetti purtroppo è conosciuto anche per i suoi continui ritardi nelle consegne, che spesso lo portano a non concludere le storie che ha iniziato. Anche Cacofonia fa parte in realtà di un progetto più ampio, mai portato a termine, ma dal quale si evince comunque tutta l’abilità di Smith nel trattare determinati personaggi.

Il centro nevralgico del racconto è indubbiamente l’eterno dualismo tra Batman e Joker, a cui lo scrittore tiene a fornire una sua interpretazione, molto arguta e interessante. Approfittando di un momento di parziale “lucidità” del Clown, imbottito di psicofarmaci e antipsicotici, il Cavaliere Oscuro prova ad analizzare con lui il rapporto che li lega, e ciò che verrà fuori probabilmente lo inquieterà ancora di più…

Secondo Smith, infatti, se non ci fosse Batman Joker non avrebbe ragione di esistere. Finché uno dei due non morirà la loro battaglia non avrà mai fine. Ma c’è un passaggio tra tutti che è particolarmente emblematico, quando Joker afferma: “Non ti odio perché sono pazzo. Sono pazzo perché ti odio”. Il che riassume in sostanza tutta l’essenza della nemesi di Batman e il pensiero dello scrittore al riguardo.

In soli tre numeri Smith riesce quindi a imbastire un bel confronto tra i due, aggiungendo anche un terzo elemento di sua creazione, l’inquietante e misterioso Onomatopea, del quale si apprenderà qualcosa in più solo nel finale, lasciando il lettore sbigottito

Batman: Cacofonia è una miniserie adrenalinica e divertente, da leggere tutta d’un fiato, che dimostra il talento narrativo dissacrante di Smith e il suo amore per l’universo fumettistico, quello batmaniano in particolare. Una valida lettura, dunque, da recuperare se siete amanti del Cavaliere Oscuro.

 

VOTO: 7 ½

 

Marco “Spider-Ci” Novelli

Pennyworth: una spy story ricca di avventura (Recensione senza spoiler)

Strategia del low budget, miscellanea di generi, stimolano forme e contenuti che caratterizzano la produzione televisiva Pennyworth. E’ una serie che allestisce un rifugio per veterani esperti e giovani promesse delle serie tv a partire dal novizio protagonista Jack Bannon, l’interprete di Alfred Pennyworth, fino ad arrivare agli smaliziati produttori esecutivi Danny Cannon e Bruno Heller. Gli episodi dedicati alle origini del maggiordomo più famoso al mondo diventano un laboratorio per concretizzare una proposta originale. Il loro lavoro è alla base dei vitali tasselli che compongono l’immaginario pop DC Comics rigorosamente appartenenti al mondo di Batman.

Dopo oltre mezzo secolo dalla pubblicazione di Casino Royale (1953), primo di una lunga serie di romanzi e novelle incentrati su quel James Bond, implacabile agente al servizio di Sua Maestà Britannica, nasce Pennyworth. Un character nato dalle divagazioni e inventive fumettistiche di Bill Finger e Jerry Robinson, in cui Alfie è frequentatore delle principali accademie per maggiordomi del mondo, segue un corso aggiuntivo di medicina, di letteratura classica e di teatro. Una personalità immortalata per sempre nelle movenze di tanti attori del piccolo e grande schermo* (ndr).

Nei dieci episodi che contraddistinguono la prima stagione di Pennyworth la serie diviene rapidamente l’emblema di quella identità tipicamente britannica che, specialmente negli anni sessanta, ha rivoluzionato il concetto stesso di entertainment cinematografico. Storie di spionaggio e di ambientazioni vittoriane che procedono a un buon ritmo altalenando situazioni surreali a scene d’azione, momenti di esoterismo a risse da pub, situazioni intriganti e intrigate ad inaspettate risoluzioni, scene truculente a momenti di umorismo.

Alfred lavora come buttafuori di un nightclub per adulti mettendo a dura prova il suo carattere di gentiluomo e grintoso. Per uno spunto narrativo ancora più interessante, lo sceneggiatore Bruno Heller provvede ad affiancare ad Alfie una splendida partner, metafora di un nuovo modello femminile sexy ed emancipato, dal nome di Esme, interpretata dall’attrice britannica Emma Corrin. Preferisco non svelarvi oltre, sarete voi a decidere se proseguire.

Dal mio punto di vista si tratta di una serie interessante e godibile. Non è certo la serie tv dell’anno, ma ci troviamo davanti ad episodi che, nonostante si svolgano in totale ambientazione inglese, mostrano scenari molto affini a quelli di Batman.

CURIOSITA’

A doppiare il protagonista troviamo l’eclettico Davide Perino. Già doppiatore dell’attore Jesse Eisenberg in “Batman v Superman: Dawn of Justice” e “Justice League” che interpreta Lex Luthor. Qui sotto lo potete vedere in un saluto per i lettori del blog.

Da sinistra: Jack Bannon è Alfred Pennyworth, Ben Aldridge è Thomas Wayne, Paloma Faith è Bet Sykes

Le prime note del motivo musicale di apertura, a partire dal primo episodio (in seguito l’intro sarà editato), sembra accennare un richiamo alla sigla della famosa serie TV The Persuaders! ovvero Attenti a quei due, in cui viene utilizzato il qanun (o kanun). Questo insolito strumento è un salterio a pizzico di origine araba, simile alla cetra sdraiata, e viene suonato con dei plettri. Con la sola differenza che nel 1972 il motivo musicale di Attenti a quei due, venne registrato nello studio discografico dell’ex Beatle George Harrison e si piazzò al tredicesimo posto della classifica inglese, mentre la sigla di Pennyworth, pur essendo animata con score alla James Bond, non riesce a rimanere così indelebile.

L’ultimo episodio fa un chiaro omaggio ad una delle copertine iconiche dei fumetti DC Comics. Ma non vi dico quale, altrimenti vi toglierei il gusto di seguire la serie.

Buon divertimento e fatemi sapere se la serie vi è piaciuta e come la pensate.

Vi lascio con il trailer della serie e a seguire le note del redattore.

*WilliamAustin (Batman serial), Eric Wilton (Batman and Robin serial), Alan Napier (Batman: Il film, Batman serie televisiva), Michael Gough (Batman, Batman – Il ritorno, Batman Forever, Batman & Robin), Ian Abercrombie (Birds of Prey), Michael Caine (Trilogia del cavaliere oscuro), Sean Pertwee (Gotham),JeremyIrons (Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League), Douglas Hodge (Joker), Jack Bannon (Pennyworth), Andy Serkis (The Batman film)

La serie è andata in onda su Epix dal 28 luglio 2019 e in Italia è stata distribuita dal 25 ottobre 2019 su Starz Play. Il primo episodio è stato proiettato, in occasione del Lucca Comics & Games, presso il cinema Centrale sabato 2 Novembre 2019.