È passato davvero tanto tempo da quando la DC Comics è nata, ed ora può considerarsi all’avanguardia nel campo dell’arte grafica. Per molti, la prima apparizione di Superman nel leggendario Action Comics 1 del giugno 1938 rappresenta la nascita dei supereroi, ma noi con questa breve introduzione desideriamo accompagnarvi attraverso gli esordi di questa casa editrice, quindi da prima della creazione di Superman e Batman (…riuscite anche solo a immaginare un mondo tanto deprimente?), fino alla nascita della nostra icona preferita: Batman. Molti saranno i siti che celebreranno gli 80 anni del Cavaliere Oscuro parlando dei suoi esordi, fino arrivare ai giorni nostri. In molti parleranno delle varie fasi fumettistiche in cui il Cavaliere della notte è passato parlandovi della Golden Age del fumetto (1938-1955), della Silver Age (1956-1969) e della Bronze Age (1970-1979), fino alla Modern Age (dal 1980 a oggi).
Noi, con questo articolo, al contrario, desideriamo fare un viaggio a ritroso, per farvi comprendere le difficoltà che ha avuto ai suoi esordi il colosso editoriale che pubblica le storie del nostro amato uomo pipistrello.
Mentre la grande crisi del 1929 lanciava la sua lunga ombra sulle economie mondiali, in Germania il dittatore più spietato del secolo, Adolf Hitler, sali al potere. Oppresso dalle ristrettezze economiche e dalla minaccia della guerra mondiale, il pubblico cercava distrazione, divertimento, svago. Grazie all’avvento del sonoro, il cinema entrò nella sua età dell’oro. Le riviste pulp dominavano la stampa d’intrattenimento e, con stelle del calibro di Shadow e Phantom Detective, fornirono modelli di riferimento per i supereroi dei comics che, di li a poco, avrebbero spopolato. Il genere pulp, che influenzò autori come Bob Kane, il creatore di Batman, diede lavoro a futuri supervisori della DC, tra cui Harry Donenfeld e Jack Schiff. Anche la fantascienza prometteva un domani più luminoso. A Cleveland, nel 1932, Jerry Siegel e Joe Shuster lanciarono Science Fiction, una rivista amatoriale ciclostilata. Nel terzo numero venne pubblicata una storia intitolata “The Reign of the Superman”, in cui uno squattrinato acquisiva poteri mentali e provava a impossessarsi del mondo. Presto Siegel e Shuster idearono una versione più ambiziosa e fantasiosa di quel personaggio, che diventò un orfano proveniente da un mondo lontano e dotato di poteri molto più grandi di quelli dei comuni mortali. Nel frattempo, nascevano i primi albi a fumetti. Nel 1933, M.C. Gaines, un addetto alle vendite della Eastern Color Printing, intuì che le enormi pagine domenicali dei quotidiani su cui venivano pubblicati i fumetti potevano essere piegate per creare un formato più pratico e adatto ai bambini, all’incirca 18×25 cm. Questa idea portò alla pubblicazione del fumetto gratuito Funnies on Parade. Nel 1934 uscì Famous Funnies, con un prezzo di copertina di dieci centesimi. Mentre diversi concorrenti si affrettavano a entrare nel business dei fumetti, un ufficiale della cavalleria a riposo, il maggiore Malcolm Wheeler-Nicholson, fece i primi passi che avrebbero portato alla nascita della DC Comics. Prolifico scrittore pulp, nel 1934 fondò la National Allied Publications, sicuro del successo che il nuovo mezzo espressivo avrebbe riscosso. La giovane società sarebbe sopravvissuta a diversi errori gestionali prima di dare vita, alla fine del decennio, alle grandi leggende di Superman e Batman, annunciando la Golden Age dei comics. Già alla fine degli anni Trenta, i comics erano destinati al successo.
1935 GENESI DELLA DC
Tutto ebbe inizio così. Malcolm eeler-Nicholson, uno scrittore pulp ex funzionario militare. Aveva fondato La National Allied Publications nel 1934 e, anno successivo, lanciò il primo albo a fumetti contenente materiale inedito: New Fun. Prima di New Fun, gli albi albi a fumetti ristampavano le strisce d diane più popolari, ma il ristretto budget di Wheeler-Nicholson non gli permetteva di riprodurre le costose s c e sindacate. Così, ironicamente, costretto a originare storie inedite. che scrittori e disegnatori avessero un posto in cui andare per vendere i propri prodotti, fu razione per molti sognatori, tra giovani autori di Cleveland: Jerry- Siegel e Joe Shuster. Dopo aver quattro numeri di New Fun, Wheeler-Nicholson li impacchettò per farne la sua prima raccolta. Presto aggiunse anche un secondo titolo alla squadra della National Allied: Comics.
1936 PUNTO DI PARTENZA
Sebbene nel 1936 il mondo stesse attraversando una dura crisi economica, la prestazione di Jesse Owens alle Olimpiadi di Berlino dimostrò che esistevano eroi veri. Intanto, nell’ambito della cultura di massa, Green Hornet (il Calabrone Verde) e Phantom (l’Uomo Mascherato) definivano l’immagine del vigilante mascherata. In campo fumettistico, Malcolm Wheeler-Nicholson voleva lanciare una nuova testata, Detective Comics, ma la mancanza di fondi ne fece slittare la pubblicazione al 1937. Nel frattempo, Whitney Ellsworth e Vin Sullivan lavoravano per Wheeler-Nicholson come supervisori, svolgendo a volte anche gli incarichi di autore e disegnatore. Tra i collaboratori c’erano Jerry Siegel e Joe Shuster, che crearono “Federal Men” per New Comics e “Calling All Cars” per More Puri Comics, continuando anche a scrivere le avventure di Henri Duval e Dr. Occult. I loro sforzi per trovare un editore
per Superman, invece, non davano ancora buoni risultati.
1937 CAMBIO DI PROPRIETÀ
L’audace ingresso di Malcolm Wheeler-Nicholson nel mercato fumettistico continuava a ottenere risultati ondivaghi. New Comics e More Fun Comics non avevano ancora un pubblico regolare e il desiderio di Wheeler-Nicholson di lanciare una terza testata lo costrinse ad affrontare la necessità di trovare un socio più ricco. Nel 1937 il suo distributore, Harry Donenfeld, accettò di entrare in affari con lui per la pubblicazione di Detective Comics; a loro si unì anche Jack Liebowitz, consulente di Donenfeld, e i tre fondarono la Detective Comics, Inc. Le iniziali del nome della società, che già prima del 1940 venivano stampate sulle copertine dei loro fumetti, decretarono il marchio DC. Tuttavia, Wheeler-Nicholson non restò a lungo nella Detective Comics, Inc.: a causa di problemi economici, fu costretto a uscire dalla società prima della fine dell’anno e Donenfeld e Liebowitz si affrettarono a rilevare le sue quote.
1938 GIUGNO BENVENUTO, SUPERMAN
L’industria del fumetto lottava per sopravvivere, ma Jack Liebowitz aveva il presentimento che i comics avessero del potenziale non sfruttato. “Sentivo che era un buon settore”, avrebbe poi detto. Quando Malcolm Wheeler-Nicholson andò in bancarotta, Liebowitz e il socio Harry Donenfeld rilevarono la sua quota della società per conto della Detective Comics, Inc. e acquistarono More Fun Comics e New Adventure Comics, portando a tre le testate della società (con Detective Comics). A livello societario ci fu anche un altro cambiamento: Whitney Ellsworth lasciò la Detective Comics e Vin Sullivan rimase l’unico supervisore. L’industria aveva bisogno di un eroe e Superman arrivò al momento giusto. Con il lancio di Action Comics, Jerry Siegel e Joe Shuster videro finalmente pubblicato il loro ambizioso progetto e i lettori reagirono con grande entusiasmo. Superman diventò la prima megastar dei fumetti, dimostrando che i comics erano più che una moda passeggera. La Golden Age dei fumetti era iniziata.
1939 IL DEBUTTO DEL CAVALIERE OSCURO
Incoraggiato dal travolgente successo di Superman, il business manager della DC, Jack Liebowitz, unì le forze con l’editore M.C. Gaines (che portava con sé il suo giovane e perspicace editor Sheldon Mayer) per lanciare una nuova linea di fumetti sotto le bandiere della All American Publications. La All American e la DC instaurarono un rapporto d’amicizia che comportò anche uno scambio di personaggi tra i loro titoli. La Golden Age era ormai in pieno svolgimento quando titoli della All American come All-American Comics, Movie Comics e Mutt & Jeff si riversarono nelle edicole. Per quanto riguarda la DC, Superman ottenne una serie tutta sua e finì sui quotidiani con una propria striscia, ma la notizia più importante dell’anno fu l’acquisizione da parte dell’editor Vin Sullivan del nuovo eroe dello scrittore Bill Finger e del disegnatore Bob Kane – un vigilante mascherato chiamato Batman. “Sembrava un personaggio interessante”, disse Sullivan: “Penso che nessuno avesse capito che sarebbe diventato quello che è oggi”.
