Un pò di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 6

ALFRED PENNYWORTH

Nel n. 16 di Batman Comic (aprile/maggio 1943), un grasso personaggio fa la prima entrata in Wayne Manor. L’uomo appassionato detective dilettante, è Alfred Pennyworth, maggiordomo purosangue, discendente di una famiglia inglese e futura spalla comica del Dinamico Duo del quale scopre presto la doppia vita. Da allora, è lui il vero signore della grande casa solitaria a pochi chilometri da Gotham, ormai più confidente che servitore, pronto ad indossare, se necessario, anche gli stessi panni del Batman. Lo straordinario successo dei telefilm degli anni ’60 ci regalano un nuovo Alfred, modellato sul magro e sardonico attore Alan Napier e, con questo aspetto arriva fino alla Crisis. Tra le vicissitudini del passato anche la sua morte, totalmente inaspettata, avvenuta nel tentativo di salvare i suoi amici, che lo porterà, grazie all’uso di una macchina sperimentale, a diventare The Outsider (L’Estraneo, Detective Comics n.356), e a cercare di uccidere Batman.

Tra le curiosità, Bruce Wayne onora il suo ultimo tributo all’amico con la Alfred Fondation, organizzazione benefica che contribuisce al miglioramento delle condizioni dell’umanità, che cambia il proprio nome in Wayne Fondation (in onore del padre Thomas Wayne), quando il fido maggiordomo torna in vita. L’Estraneo possiede il controllo telecinetico sugli oggetti, il potere di trasmutare la materia e quello telepatico. Il Cavaliere Oscuro, dopo averlo riportato alla normalità, ha cancellato ogni ricordo dell’esperienza, evitando ad Alfred un vero e proprio shock. Le trame del 1984, svelano in seguito l’esistenza di una figlia, Julia, che Pennyworth difenderà, con ]’appoggio di Batman, contro uno dei nemici del detective, Deathshot (Detective Comics n.536), infallibile killer a pagamento.

La nuova genesi del personaggio, legata sempre a Year One, lo ripropone in veste seriosa, ex-attore e ex-soldato (dall’esercito ha ricevuto un ottimo addestramento medico che gli servirà per curare le numerose ferite di Bruce), maggiordomo solo per ottemperare alle ultime volontà paterne; sta per lasciare Casa Wayne quando la tragedia improvvisa di Crime Alley lo costringe a restare. Alfred aiuterà la Dottoressa Leslie Thompkins a prendersi cura del piccolo Bruce. Subito al corrente della doppia identità del Batman, diventa un alleato importante, responsabile dei servizi di comunicazione e degli equipaggiamenti riposti nella Batcaverna. Bruce deve a lui la capacità di muoversi come un attore, recitando la parte di playboy, e l’abilità di camuffarsi che, come Batman, usa per infiltrarsi negli ambienti della malavita. Nelle avventure di questi ultimi anni, Alfred ha sviluppato un tagliente senso dell’umorismo che usa, tra avvertimento e consiglio, quando Bruce Wayne perde di vista i suoi scopi principali ed ha bisogno, cosa che non ammetterebbe mai, di aiuto esterno.

Latina comics stadium 2019

Comics Stadium, atto quarto, ormai ci siamo! Il festival, organizzato dall’associazione culturale Powerfriends, si terrà presso lo stadio Domenico Francioni di Latina da venerdì 28 a domenica 30 Giugno 2019. La manifestazione, conferma le sue ormai abituali caratteristiche: convegni, incontri con autori ed editori, numerose attività ed attrazioni rivolte al grande pubblico, dove l’intrattenimento la farà da padrone immersi nel magico mondo dei cartoni animati, giochi e colori per tornare anche un po’ bambini, il tutto senza trascurare il lato culturale della fiera stessa. L’associazione culturale In cerca di avventura promuevera’ attività ludiche di ogni genere, Angelo Porazzi, l’ex quarterback per i Pythons Milano, squadra di football americano e realizzatore di fumetti per la rivista SuperBowl, ora conosciuto come autore e illustratore di libri e giochi da tavolo presenterà giochi autoprodotti realizzati in Italia, così come Casus Belli che proporrà giochi da tavolo. L’area fieristica verrà distinta in due macro aree: la zona espositiva, tipicamente divisa per stand e un’area servizi che comprende lo spazio permanente per attività esterne, come i concerti e la zona ristoro per una completa realtà in grado accogliere un elevato numero di visitatori. L’area esterna includerà area giochi e sportiva, zona baby con animazione e gonfiabili per i più piccini ed palco per lo svolgimento di diverse attività musicali, conferenze ed incontri con gli autori, nonché l’immancabile ed attesissima gara del “CONTEST COSPLAY”, la gara fra tutti i partecipanti che si sfidano sul palco imitando i loro eroi preferiti del mondo dei fumetti e della TV.

Per tutte le persone che hanno raggiunto la maggiore età e sono appassionate dell’arte dell’armeggio, sarà possibile entrare nel mondo della scherma medievale grazie all’associazione “Fiore dei liberi“. Per cantare e ballare nella serata di sabato 29 giugno, dal concerto degli Ufo Rock Band, la band nata nell’anno 2007 formata da Luca Vitale, Stefano Margozzi, Emanuele Tedone, Fabrizio Fantuzzi, Pamela Lacerenza, Fulvio Pannese, Flavio Testa e Daniela Lacerenza. Domenica 30 giugno appuntamento con il rock demenziale italiano, originario di Bologna dei Gem Boy, la famosa nota per la creazione di cover parodistiche di canzoni famose, formata da Carlo “CarlettoFX” (voce), Max (tastiera), Matteo (batteria), Andrea (basso), Alessandro “J.J. Muscolo” (chitarra) + Michele “Sdrushi”. Per la sezione youtubers interverrà Matteo Leonetti. Per la sezione western all’italiana sarà presente l’attore e regista Stefano Jacurti.
Tante saranno le novità di autori, editori, fumetterie, negozi specializzati. Sono oltre 40 gli espositori presenti a Latina Comics Stadium 2019. Ci saranno stand per proporre le ultime uscite editoriali, numeri speciali, graphic novel, tavole originali, pubblicazioni progettate appositamente per l’occasione, spesso alla presenza degli autori. Non mancherà l’Artist Alley, lo spazio riservato agli autori e alle autoproduzioni (tra cui ci saremo anche noi di Batman Crime Solver), che disegneranno dal vivo per il pubblico e porteranno alla vendita i loro lavori originali.

Latina Comics 2019

Saranno presenti i disegnatori Edoardo Ortenzi e Guendalina Di Marco autori di Tecno Natura, gli autori di Capitan Napoli Vincenzo Carratù e Alessandro Miracolo (disegnatore di Zorro), l’autore di Bob Dyland La risposta e’ nel vento Luigi Formola, la disegnatrice Chiara Gabrielli, Poul Le Fox, Danilo Angeletti, Mirco Zomparelli, Pier Luigi Pasquazi, Elisabetta Di Minico, Up Publishing, Disegno Studio ed ultimo ma non ultimo Paolo Spadot che troverete con il suo numero zero di Iscariot e soprattutto la cartolina celebrativa per gli 80 anni di Batman presso il nostro spazio dedicato.

Il tutto all’interno dello stadio dove potrete passeggiare con calma ed assistere anche alla visione di oltre 20 cortometraggi di giovani registi locali e della provincia di Latina. A coronare la sezione cinematografica sarà presente l’attore doppiatore Mino Caprio, che molti di noi conoscono per la sua voce prestata al personaggio di Peter Griffin, Kermit La Rana oppure  come C-3PO nei prequel della saga di Guerre stellari. Ma noi amanti della DC Comics lo troviamo negli episodi dei Teen Titans in cui da vita a Mad Mod (vero nome Neil Richards) uno dei primi cattivi e più ricorrenti della famosa serie animata. Inciso per completezza di informazioni sul personaggio: in The New 52 (il reboot del 2011 dell’universo DC Comics), Mad Mod era un membro di un gruppo noto come “Diablo”, che cerca di impedire ai Teen Titans originali di riacquistare i loro ricordi della loro incarnazione originale del gruppo.

La manifestazione è quindi rivolta tanto agli appassionati e ai collezionisti quanto ai curiosi e alle famiglie. Tutte presenti le principali community e fan club dedicati al mondo del fumetto e della tv, ormai vere e proprie partner di progetto di Latina Comics Stadium. Essere insieme a loro, conoscerli, apprezzare le loro iniziative, significa realmente entrare in contatto con il DNA della passione per il fumetto e dell’animazione! Un programma martellante di incontri moderati da Marco Fulgione. Appuntamenti a ciclo continuo, da venerdì ogni pomeriggio fino alla chiusura di domenica, con presentazioni, dibattiti, incontri, performance live che potrete anche seguire sul nostro evento e pagina Facebook. Voce ufficiale dell’evento Alessio Campanelli di Radio Immagine, Radio Latina, Radio Luna. Vi aspettiamo!

Il biglietto di ingresso è gratuito.  Per tutte le informazioni dettagliate e gli aggiornamenti, non mancate di consultare la pagina Facebook Latina Comics e l’evento Latina Comics Stadium 2019.

Lanterna Verde chiede una riunione della Justice League

Siamo attualmente nel bel mezzo di una folle corsa ai sequel, reboot, crossover e revival, in cui i network e i media di settore si stanno sforzando di riportare in vita i loro character più popolari. Ciò include anche il mondo dei supereroi del mondo animato. Proprio quest’anno, DC Universe ha finalmente consegnato i nuovi episodi di Young Justice , uno spettacolo che noi fans speravamo sarebbe tornato già anni fa. Infatti, dopo una pausa di 6 anni (l’ultima edizione è del 2013) è attualmente in corso la terza stagone della serie animata Young Justice, sottotitolata Outsiders, viene distribuita negli Stati Uniti su DC Universe in due parti; la prima (ep. 1-13) andata in onda dal 4 al 25 gennaio 2019; mentre la seconda (ep. 14-26) è in corso questo mese (giugno 2019).

Tuttavia, c’è ancora una serie animate molto amata che non si affronta da anni: il popolare show televisivo Justice League, che vantava un cast di voci all-star per la DC e la Warner Bros. Non c’è stato alcun segno di una riunione o un risveglio di questa serie classica, ma questo non significa che il cast non sia nell’idea.

In realtà, sembra essere vero il contrario. Un paio di star dello show hanno interagito su Twitter domenica 23 Giugno 2019, e uno di loro ha citato DC e Warner Bros. per fare una riunione.

Tutto è iniziato con l’attore e doppiatore statunitense Phil LaMarr, che ha dato voce a Lanterna Verde nella serie Justice League e Justice League Unlimited, pubblicando una foto del cast principale dei vecchi studi della Warner Bros. nel 2001. La foto includeva Carl Lumbly (Martian Manhunter), Susan Eisenberg (Wonder Woman), George Newbern (Superman), Kevin Conroy (Batman), Maria Canals-Barrera (Hawkgirl) e Michael Rosenbaum (Flash).

https://twitter.com/phillamarr/status/1142325170058776577?s=12

Dopo che LaMarr ha taggato tutti i suoi ex co-protagonisti nel tweet, e ha utilizzato l’hashtag #JLReunion, Michael Rosenbaum si è assunto il compito di richiedere pubblicamente una riunione per la serie.

Rosenbaum ha citato il tweet di LaMarr e ha detto: “Warner Brothers, gentilmente togli la testa dalle guance e facciamo una reunion, non costerebbe nulla. Il suo tweet includeva un hashtag simile a quello di LaMarr, che pronunciava ” Justice League Reunion” invece di usare il “JL” abbreviato. Tutto questo prima che Twitter gli sospendesse l’account per violazione delle regole del social di San Francisco.

Quanto vi piacerebbe vedere una riunione della Justice League ? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: [Comicbook]

BATMAN: 80 YEARS OF TECHNOLOGY

Dal 28 giugno a Milano la mostra che celebra gli 80 anni del supereroe di Gotham City

Appuntamento al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci (via San Vittore 21, Milano)

Per omaggiare l’80esimo anniversario di Batman, DC sta organizzando una serie di festeggiamenti che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno, in tutto il mondo, con eventi live, fan celebrations, prodotti esclusivi e molto altro. Con “Batman: 80 Years of Technology”, DC e Warner Bros. racconteranno il più grande detective al mondo con una speciale mostra.

Direttamente da Gotham City arriva infatti ”Batman: 80 Years of Technology”, per celebrare gli 80 anni del supereroe più iconico della storia, da venerdì 28 giugno al 10 settembre presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano (via San Vittore 21).

I visitatori avranno la possibilità di immergersi nel mondo a fumetti del Cavaliere Oscuro, con decine di rari e curiosi albi originali americani, dagli anni ’40 ad oggi, in un percorso storico-critico incentrato sulla Bat-Tecnologia.

Il racconto si intreccia con una selezione delle pagine, vignette, copertine, che hanno espresso con maggior forza questo lato “Tech”, riportate anche come elemento scenografico della mostra.

Foto di repertorio della mostra Oscurità e Luce di Città di Castello

Tredici opere originali di alto prestigio, di grandi artisti a livello internazionale – Milo Manara, Gabriele dell’Otto, Simone Bianchi, Giuseppe Camuncoli, Bill Sienkiewicz completano l’esposizione. Una rara videointervista realizzata dal giornalista Vincenzo Mollica a Bob Kane – il creatore di Batman – permetterà inoltre di scoprire direttamente dalla bocca del suo ideatore tutte le ispirazioni e i sogni che hanno portato alla nascita dell’Uomo Pipistrello, che vi proponiamo qui di seguito.

L’ingresso all’exhibition è compreso nel biglietto del Museo (intero 10 euro, ridotto 7,50).

Orari: da martedì a venerdì 10-18 | sabato e festivi 10-19

HASHTAG UFFICIALI PER LA CONDIVISIONE DELLA NOTIZIA: #Batman80 #LongLiveBatman

Hollywood Walk of Fame: una stella per Batman nel 2020

Dopo la stella conferita sulla Hollywood Walk of Fame al co-creatore di Batman Bob Kane il 21 Ottobre 2015, ora è il momento del Cavaliere della Notte. Nell’ambito delle celebrazioni in corso per l’80esimo anniversario di Batman, il Cavaliere Oscuro riceverà, per la categoria cinema una stella sulla Hollywood Walk of Fame. La stella, alla punta di diamante della DC Comics verrà assegnata nel 2020. Oltre ad essere l’80° anniversario della prima apparizione di Batman, questo è l’anno che segna i 30 anni da quando Tim Burton ha letteralmente cambiato il modo di realizzare i film a fumetti con Batman, il blockbuster del 1989 che ha dato il via alla rivoluzione dei supereroi che ancora oggi continua ed ha portato a sette film solisti di Batman finora.

Tra gli altri riconoscimenti per la categoria film figurano Mahershala Ali, Julia Roberts, Spike Lee e Octavia Spencer. Anche il Marvel’s Thor, Chris Hemsworth, sarà presente. Ci sono un sacco di nomi di TV e musica inclusi nella lista dei premiati nel 2020, con onori postumi diretti a Andy Kaufman e Muddy Waters. I candidati sono votati dalla Camera di Commercio di Hollywood, che supervisiona e gestisce la Walk fo Fame. Le icone dei geek precedenti premiate con una stella includono Stan Lee, Mark Hamill e Lynda Carter. I fan stanno facendo una campagna per ottenere Carrie Fisher un onore postumo.

“Le scelte di quest’anno sono state particolarmente singolari”, ha dichiarato Vin Di Bona, presidente della commissione di selezione e Variety Walk of Fame. “Siamo stati in grado di riconoscere i talenti di 35 artisti che hanno già costruito un’eredità qui a Hollywood. Inoltre, siamo stati in grado di celebrare molti nuovi artisti di talento che hanno toccato i nostri cuori in film, televisione, radio e una varietà di categorie musicali “.

L’ultima apparizione sul grande schermo di The Dark Knight è stata nel 2017 Justice League , e la sua prossima apparizione sarà nel 2021, quando Matt Reeves reinventa The Batman per interpretare Robert Pattinson piuttosto che Ben Affleck, il cui incarico si è concluso dopo due film. Il Batman eviterà le domande sullo stato dell’universo cinematografico condiviso di Batman in DC esplorando un momento poco dopo che Bruce Wayne è diventato Batman, quando ha affinato le sue abilità da detective. Secondo quanto riferito, il progetto è il primo di una trilogia pianificata per Reeves, che in precedenza ha dato nuova linfa al franchise Il Pianeta delle scimmie.

Un pò di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 5

ROBIN

Non mancherà di stupire il vecchio lettore delle edizioni Mondadori, la sequenza impressionante di avvenimenti collegati alla figura inconfondibile del Pettirosso, da anni unito, nel bene come nel male, alle sorti del Pipistrello di Gotham, Apparso in origine per favorire l’identificazione dei teenagers americani, Dick Grayson accetta l’onere del ruolo di spalla per combattere la malavita e, come il suo mentore, per vendicare la morte dei genitori trapezisti, uccisi in un “incidente” provocato dal boss Anthony Zucco. Sarà Dick ad insegnare a Batman come muoversi nell’aria, ricevendo in cambio il duro addestramento alla lotta e all’indagine necessario per diventare presto un eroe a tutti gli effetti. Gli anni che passano, inesorabili, cancellano attitudine all’ottimismo, caratteristica base del Dinamico Duo, e l’inasprirsi delle trame e gli studi si portano via Dick da Wayne Manor, lasciando solo il povero Bruce. Le scelte di continuity costringono Grayson alla scomoda leadership dei Nuovi Titani fino a quando, lo strettirsi dei sorpassati calzoncini verdi, lo trasformano in creatura notturna dai colori mimetici, Nightwing. Il tempo affiancherà al Cavaliere Oscuro un altro giovane trapezista che perderà i genitori in modo simile a Dick, Jason Todd, bravo ragazzo destinato nel 1987 a essere riproposto ai lettori come piccolo malvivente a causa dell’incupirsi delle storie nel dopo-Crisis.

Il nuovo Robin non verrà però accettato dai fans che decidono, complice la DC Comics, di farlo fuori su ordinazione. Jason morirà per mano del Joker nel 1988, dando idealmente il via alla lunga strada zeppa di cadaveri eccellenti del nuovo fumetto USA. Il quadruplo salto mortale eseguito da Dick poco prima che entrambi i suoi genitori cadano nel vuoto, condiziona la vita di Tim Drake. Anni dopo, il salto simile di Robin contro il Pinguino, ripreso in televisione, permetterà al ragazzo di scoprire la vera identità del Dinamico Duo. Nel dicembre del 1990 (Batman n.457), Batman aggiungerà il nome di Drake alla lunga dinastia dei Robin. Unico “Pettirosso” ad avere inizialmente i genitori, subisce la tempesta di “morte e distruzione” DC Comics quando i suoi, in viaggio di affari nei Caraibi, sono rapiti dal capo di una setta di fanatici. Obeah Man, stregone voodoo, pochi attimi prima dell’intervento di Batman, avvelena i Drake, uccidendo la madre, Janet, e provocando in Jack, suo padre, un coma dal quale uscirà solo per ritrovarsi paralitico. Prima prova di ammissione agli occhi del Batman sarà per Tim sconfiggere lo Spaventapasseri (Scarecrow), uno dei nemici più pericolosi del Pipistrello, cosa che fa senza indossare ancora il suo costume. Timothy è l’unico partner del Batman che sia stato costretto ad un lungo tirocinio estero, un fattore utilizzato per una serie di mini, tre per la precisione, che sfruttano il momento fortunato delle edizioni speciali. Il primo numero della collezione di cinque albi (1991) che apre questa nuova impostazione DC, sarà più volte ristampato, mentre Robin The Joker’s Wild (mini di quattro del 1991), presenta ologrammi e copertine differenziate in progressione (ad esempio: quattro covers per il n.1, tre per il due, due per il tre e, finalmente, una per la conclusione), un nuovo metodo per accalappiare i collezionisti. Uno stratagemma sul quale non si infierirà più di tanto nella terza miniserie del Robin, “Cry of the Huntress”, con solo una copertina speciale a due dollari e mezzo ogni numero per i sei albi, raddoppiati a dodici con l’edizione normale, della collana. L’affare Robin 3, seppure poco etico, porta il personaggio ad avere una personalità convincente e una preparazione che soddisfa anche il tono, diventato più duro, delle nuove storie di Batman. Il nuovo costume, calzoni verdi lunghi, mantello nero e scarpe tabi (proprie dell’addestramento ninja), ne fanno una figura temibile, che non sfigura nemmeno accanto al cupo Giustiziere di Gotham. Nell’autunno del 1993, si merita una serie personale. A seguito dell’evento di Batman R.I.P., nel 2009 DC Comics rilanciò il personaggio con una nuova identità segreta e un nuovo costume di Red Robin, dando al personaggio una propria testata autonoma. Ultimo, ma non ultimo, cenno dovuto ai compagni di Batman, quello a Carne Kelley, simpatica ragazzina tredicenne che sostituisce le abilità fisiche dei suoi predecessori con una conoscenza notevole del computer. Sarà lei il Robin finale in “The Dark Knight Returns”, una scelta che troncherà, nelle intenzioni dell’autore, Frank Miller, tutte le voci maligne di un possibile rapporto omossessuale all’interno del Dinamico Duo. Alla lista si aggiungono Stephanie Brown (esordisce come Spoiler, ma diviene famosa, per aver nel tempo vestito i panni di Robin nel 2004 e quelli di Batgirl nel 2009) e Damian Wayne (figlio di Bruce Wayne e Talia al Ghul, idea introdotta nella trilogia IL FIGLIO DEL DEMONE, LA SPOSA DEL DEMONE E LA NASCITA DEL DEMONE acquisito da Grant Morrison nella continuity). Tre di loro quindi sono morti in battaglia uccisi da Joker e Maschera Nera. Damian Wayne invece, figlio di Bruce, fu assassinato da un suo clone creato dalla madre Talia Al Ghul. Da segnalare il Bat-Evento del Dc You : Robin War di cui trovate la nostra recensione qui.

Un pò di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 4

BRUCE WAYNE

La prima apparizione dell’annoiato miliardario, in stanca conversazione con l’amico James Gordon, risale alle vignette di apertura de “Il Caso del Sindacato Chimico”, delineando subito la classica figura del ricco viziato in cerca di emozioni. Bruce ricalca in parte il Don Diego della Vega della saga di Zorro, ispirandosi al collega mascherato sia nei primi anni di carriera che nel dopo-Crisis, con accostamento dei characters del Year One (Anno Uno) di Frank Miller. Wayne si costruisce addosso la comoda parte di playboy nottambulo suggerita, con l’evoluzione più recente, da Alfred, il fido maggiordomo ex attore, al fine di coprire lo stretto legame con le apparizioni dell’Uomo Pipistrello, una parte che però il Batman moderno rifiuta, sviluppando, con la forzata solitudine del dopo Jason, una sorta di misoginia autolesionista. Le donne sono comunque parte della lunga vita del playboy Wayne a partire dall’insipida Julie Madison, eterna damigella in pericolo, alla bella Silver St. Cloud, che scopre negli anni ’70 la sua doppia vita, fino a Shondra Kinsolving, nera di pelle e predestinata ad una immeritata fine alla conclusione di “The Search”. Bruce ha solo un grande rivale, lo stesso Batman, in fondo il suo vero io, tanto che, sul mondo di Terra 2, dove si muovono gli eroi della Golden Age, è proprio l’Uomo Pipistrello ad impalmare Catwoman, unendo i rispettivi destini in un triste canto del cigno (entrambi moriranno nello sviluppo della loro saga: una uccisa accidentalmente a causa di un ricatto che la costringe ad indossare di nuovo il suo costume, l’altro sul campo, accanto agli amici della Justice Society, in un ultimo scontro per salvare la sua Gotham, minacciata dall’ennesimo criminale, in Adventure Comics n.462).

JSAGA

JSA GOLDEN AGE Play Press

Una breve nota anche per la prole, se vogliamo molto numerosa per un solitario; da Helena, figlia degli eventi narrati su Terra 2, che diverrà poi la prima Huntress per vendicare la madre, fino al bambino avuto da Talia, figlia di Ra’s Al Ghul (qui la nostra intervista con la doppiatrice del videogioco, del film di Nolan e di Wonder Woman), nella Graphic “Son of the Demon” che si colloca proprio nella nuova Continuity del personaggio, regalandoci in futuro il colpo di scena, Damian Wayne. Per quanto riguarda la doppia identità, lo svolgersi della narrazione evidenzierà presto l’incapacità di Bruce di sostenere la parte di giustiziere notturno e di capo di un notevole impero finanziario tanto che, nel n.511 di Detective Comics, lo sceneggiatore Gerry Conway pensa bene di farlo abdicare a favore dell’assistente ed amico Lucius Fox, al quale cede la poltrona di Capo Esecutivo della sua Fondazione e della Wayne Enterprises, evitando i primi danni fisici dovuti a mancanza di riposo. Tragico che proprio questo tentativo di semplificare la propria vita porti in seguito Bruce all’accusa di spionaggio nella sequenza di storie che vanno dal n.598 al 600 di Detective Comics (Blind Justice, del 1989, di Sam Hamm e Denys Cowan), una brutta storia da cui uscirà solo a prezzo della vita di uno dei suoi amici, rivelando nel contempo particolari del suo addestramento di gioventù, vissuto in un monastero tibetano. Batman è il risultato finale di una ricerca compiuta da Oriente a Occidente che termina nello stesso momento che il pipistrello sfonda la finestra davanti a lui. “Un pipistrello ecco! E’ come un presagio… Sarò un pipistrello…”. Con questa frase Bruce Wayne entra nella notte. Definitiva per lui l’interpretazione cinematografica di Tim Burton in “Batman” (1989), che fa del personaggio un immenso zero, almeno fino a quando il pesante costume non gli restituisce le sue vere sembianze di creatura del buio.

Un pò di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 3

BATMAN II

In molte delle storie ipotetiche, l’erede di Batman è sempre stato Dick Grayson, primo e indimenticabile Robin, destinato a proseguire senza tregua la missione di giustizia intrapresa da Bruce. La rapidissima inversione di tendenza che porta invece il misconosciuto Jean-Paul Valley ad indossare la grigia calzamaglia dopo avere abbandonato i panni del fanatico Azrael, addestrato ad uccidere da un efficace training ipnotico, è quanto meno sospetta.

Alle radici, una nuova ondata di violenza che scorre su tutto il fumetto moderno americano (a cui dedicheremo una sezione in piu’ parti successivamente) e il successo della nuova Casa editrice Image, indipendente dalle idee chiare su come far soldi alla svelta ma certamente non su come costruire storie che vadano oltre il vecchio “tutti contro tutti”. Il secondo Batman diventa troppo presto una caricatura, appesantendosi con armi e tecnologie esasperate. Troppo pesante per farlo, volteggia, capriola e si lancia nel vuoto, rimanendo un usurpatore con la grazia di un elefante in una cristalleria. Per i lettori l’unica consolazione è saperlo pazzo, un indizio importante che fa subito presagire la sua ingloriosa fine. I due Batman si scontreranno, è inevitabile, e, fortunatamente, solo uno rimarrà. Quello giusto.

«Batman Begins» usciva 14 anni fa: ecco 12 cose che non sapete del film con Christian Bale

Articolo tratto da Corriere.it

Il 15 giugno del 2005 esce il primo capitolo della trilogia sull’uomo pipistrello diretta da Christopher Nolan. Cast stellare e successo al box-office

Il film

Il 15 giugno del 2005 esce negli Usa “Batman Begins”, primo capitolo della trilogia sull’uomo pipistrello diretta da Christopher Nolan. Si tratta di un reboot perché il regista [non americano come scrive Corriere.it] inglese rilegge la storia del multimilionario Bruce Wayne, partendo dalla sua giovinezza e raccontando come le umiliazioni subite, la caduta in un pozzo pieno di pipistrelli e soprattutto lo choc dell’uccisione dei genitori davanti ai suoi occhi ad opera di un balordo ne abbiano segnato la formazione. Fuggito da Gotham City, Bruce, interpretato da Christian Bale, finisce in una prigione del Bhutan, è liberato da Ducard (Liam Neeson), principale aiutante di Ra’s al Ghul, leader della Setta delle Ombre. Grazie al duro addestramento, riesce a liberarsi dal senso di colpa per la morte dei genitori e dalla paura. Torna a Gotham City, dove ormai imperversa la corruzione, e aiuta i pochi che ancora credono nella giustizia a sgominare il male. Alla fine si scontra anche con il suo antico mentore,  Ducard che non crede più nella rigenerazione di Gotham City e intende distruggerla per sempre. Film cupo e “realistico” (il protagonista Bruce Wayne ha molte debolezze umane), presenta un cast stellare (oltre a Bale e Neeson, ci sono Morgan Freeman, Michael Caine, Katie Holmes e Gary Oldman) ed è un successo di critica e pubblico. La pellicola riflette sia sul binomio giustizia-vendetta rivendicando la legittimità sempre e solo della prima sia in generale sulla presenza ineluttabile del male nella società. Costata 150 milioni di dollari, ne guadagna 352 e ottiene una nomination agli Oscar per la fotografia. A 14 anni dall’uscita, ecco 12 curiosità che forse non sapete del film.

 

Da pelle e ossa a “Fatman”

Quando fu scelto come protagonista di “Batman Begins”, l’attore Christian Bale era molto magro (aveva appena girato “L’uomo senza sonno” e pesava appena 54 kg). Bale ha seguito un regime dietetico fatto principalmente di carboidrati e si è allenato duramente in palestra per sei mesi, finendo per pesare circa 99 chili. A questo punto, però, il suo fisico era cresciuto troppo (la troupe cominciò a chiamarlo “Fatman”, l’uomo grasso) e fu costretto rapidamente a dimagrire 1o kg per avere una corporatura più snella e muscolare. Bale ha descritto l’esperienza come un calvario fisico insopportabile.

Cattivo umore e recitazione

Christian Bale odiava indossare lo scomodo equipaggiamento di Batman. Ciò ha aiutato l’interpretazione del Cavaliere Oscuro che sembra essere perennemente di cattivo umore quando è in scena.

Acrobazie e stop alla guida

Christian Bale ha portato a termine la maggior parte delle acrobazie senza l’aiuto di una controfigura. Tuttavia per le scene alla guida della Batmobile è stato sempre sostituito da un pilota esperto.

L’incidente a Chicago

Durante le riprese per le strade di Chicago, una persona si è schiantata accidentalmente contro la Batmobile. Il conducente, probabilmente ubriaco, disse che si trovava in uno stato di panico e credeva che l’auto del Cavaliere Oscuro fosse un veicolo spaziale guidato da un alieno invasore.

Ispirazione per James Bond

A detta dei produttori di James Bond, Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, “Batman Begins” li ha ispirati a riavviare la serie di film dello 007 più famoso del cinema e a reinventare il personaggio dell’agente segreto britannico rendendolo molto più cupo e realistico nel film “Casino Royale”.

Modello Blade Runner e promozione record

Prima dell’inizio delle riprese, lo sceneggiatore e regista Christopher Nolan ha invitato tutta la troupe ad assistere a una proiezione privata di Blade Runner, capolavoro del 1982 di Ridley Scott. Dopo il film, ha detto all’intero gruppo: “Ecco come faremo Batman”. Le atmosfere cupe e oscure dei due film infatti si assomigliano molto.

Tecnologia militare e Batmobile

Gran parte dell’attrezzatura e dell’abbigliamento di Batman, compresi mantello e tuta, si basano sulla tecnologia militare moderna. La Batmobile, invece, è un’incrocio tra una Lamborghini e un Hummer e si stima valga oltre mezzo milione di euro. Monta un motore 5.7 litri V8 General Motors-Vauxhall da 500 cavalli e va da 0 a 100 km/ora in meno di 6 secondi. È lunga 4,57 metri, larga 2,84 metri, pesa circa 2,8 tonnellate e monta 6 ruote. La velocità massima è di 352 km/h. In totale sono state prodotte cinque Batmobili per questo film.

L’antagonista Spaventapasseri

Come antagonista di Batman fu scelto il personaggio di Spaventapasseri, criminale presente nei primi fumetti di Batman. [….] (Macroscopico errore del giornalista del Corriere.it -leggete il pezzo originale-), Spaventapasseri non è mai apparso nei film precedenti: “L’abbiamo scelto perché non era ancora stato portato sullo schermo da nessuno – ha dichiarato il regista – e poi perché il suo personaggio si legava al tema della paura, che era fondamentale per Batman, e che tra l’altro non lo adombrava troppo”.

La villa di Bruce Wayne

La villa di Bruce Wayne è nella realtà Mentmore Towers, l’ex tenuta Rothschild che si trova nella contea del Buckinghamshire, in Inghilterra. La dimora è stata spesso usata come set di un film. Ad esempio è la casa degli O’Connells in “La mummia – Il ritorno” (2001), la ritroviamo nei film Brazil (1985), “Slipstream” (1989), “Eyes Wide Shut” (1999), “Quills – La penna dello scandalo” (2000), Ali G (2002) e “Johnny English” (2003).

Il personaggio inventato

A differenza della maggior parte dei personaggi del film, Rachel Dawes (Katie Holmes) non esiste in nessuna serie della DC Comics. È stata creata da Christopher Nolan e David S. Goyer e il ruolo è stato scritto espressamente per Katie Holmes.

Connubio professionale

L’attore Michael Caine interpreta magistralmente Alfred Pennyworth, lo storico e fedele maggiordomo di Bruce Wayne (il ruolo era stata rifiutato da Anthony Hopkins). Caine, attore già due volte premio Oscar, accettò la parte per lavorare con Christopher Nolan, regista che apprezzava molto. Da allora è nato un connubio professionale inscindibile. Michael Caine infatti ha lavorato in tutti i 6 successivi film di Nolan.

Ricchezza di Wayne e promozione record

Secondo le stime di Forbes, Bruce Wayne è il settimo personaggio di fantasia più ricco, con un patrimonio netto di circa 6,8 miliardi di dollari. I costi per promuovere “Batman Begins” arrivano a 100 milioni di dollari. Mai, fino ad allora, era stato speso tanto per pubblicizzare una pellicola.

FONTE: [Corriere.it]

Un pò di storia sui personaggi che popolano l’universo di Batman parte 2

BATMAN I

Sulla scia di Superman, eroe solare e positivo simbolo dell’American Dream, nasce nel maggio 1939 il Cavaliere Oscuro, contrapposizione naturale all’ultimo figlio del pianeta Krypton, che, raccogliendo le tematiche consolidate del primo mistery e le figure eroiche nate dai pulps, sfrutta, utilizzando il disegno, le nuove visioni regalate dall’esperienza cinematografica del genere. Le macchine volanti e le straordinarie invenzioni di Leonardo Da Vinci unite ad un fisico imponente (bellamente ricalcato da quello del collega Superman) sono le basi di lavoro di Robert Kane, usate per la costituzione di un eroe immediatamente arricchito dai suggerimenti presi da “The Bat Whisper”, diretto nel 1930 da Roland West in 35 mm (in realtà remake di “The Bat”, film muto del 1915 tratto dalla novel “The Circular Staircase” della regina del “mistery” Mary Roberts Rinehart), in cui un criminale mascherato da pipistrello colpisce, annunciando anticipatamente le sue malefatte. L’identità psicologica del nuovo character sarà invece completamente sottratta dal film avventuroso “The Mark of Zorro” (1920), interpretato dallo scattante Douglas Fairbanks Sr., nella doppia parte di annoiato playboy e di spietato vendicatore. La crescita parallela del nuovo medium cinema con il successo opportuno del primo cinema di vampiri, al quale fa da apripista il famoso Dracula diretto da Tod Browning e interpretato da Bela Lugosi nel 1931, oltre la tendenza poliziesca dei vari serials radiofonici come The Shadow, scolpiscono presto una figura in bilico tra detective e horror story che il lavoro dello sceneggiatore William Finger, solo più tardi riconosciuto, aiutò a sviluppare con i risultati sorprendenti che conosciamo. Batman assume cosi le sembianze di un gigantesco pipistrello e appare per la prima volta nel n.27 di Detective Comics, in “The Case of the Chemical Syndicate”.

Detective Comics #27 (05/1939)

Solo nel n.33 però, sarà svelata la sua drammatica origine: in una tarda sera del 1925, al ritorno dal cinema (il film visto non sarà specificato ma, col tempo, diventerà prima un’interpretazione di Rodolfo Valentino poi, con Frank Miller, proprio “The Mark of Zorro” anche se, per ridatare le avventure post-Crisis, nel suo remake del 1940, nell’interpretazione di Tyron Power), la famiglia Wayne viene affrontata da un criminale che, alla reazione del padre di Bruce, il Dott. Thomas, lo uccide con un colpo di pistola. Un’altro proiettile troncherà per sempre le grida di sgomento della madre davanti al loro bambino. Da allora il piccolo Bruce consacrerà tutta la vita alla vendetta e, anche se in seguito la strada della giustizia prenderà il sopravvento, molti assassinii a sangue freddo costelleranno i primi anni della sua carriera di vigilante. Nuovi particolari arricchiscono nel tempo la lunga storia di Batman a dispetto della non-continuity, caratteristica della prima National Comics (ribattezzata poi DC dalle iniziali di Detective Comics), costituendo piano piano la saga vera e propria. Scopriremo infatti solo nel 1956, nella storia intitolata “The First Batman” (Detective Comics n.235, disegnata da Sheldon Moldoff), che il primo ad indossare il costume da pipistrello è stato lo stesso Thomas Wayne, anche se con la semplice intenzione di non sfigurare ad un ballo in maschera dell’alta società. L’avventura svela inoltre come Joe Chili, assassino dei genitori di Bruce, fosse in realtà la pedina di Lew Moxon, boss della malavita locale, che, arrestato per intervento del Dottor Wayne, rapito per curare una ferita del gangster, vuole così vendicarsi dell’uomo. Il Batman, con l’aiuto di Robin, indosserà nuovamente il costume del padre provocando la tragica fuga di Moxon, investito, come da copione, da un autocarro. Una fine che rispetta, siamo nei primi anni del Comics Code, i canoni del Batman che opera nella piena legalità, un’impostazione vista in precedenza anche su “The origin of Batman” (Batman n.47, disegnato nel 1948 da Bob Kane e Lou Schwartz), albo che segna la fine del killer Joe Chili, ucciso dai suoi compari quando racconta come lui stesso sia colpevole della genesi del Cavaliere Oscuro. Di nuovo una scappatoia narrativa che impedisce al Pipistrello una vendetta cruenta. L’ultimo Batman, a cui Frank Miller costruisce addosso una nuova origine, è una figura cupa, sempre più) oppressa dalla sua missione di giustizia, un personaggio che vive nelle numerose Graphic Novels, destinate ad un mercato adulto, l’amarezza di pesanti sconfitte e la frustrazione di una società che non rispetta i più deboli, fino alla pesante accusa di essere oramai pazzo come i maniaci che combatte. La morte di Jason Todd, il rifiuto di Vicki Vale e la solitudine, lo portano a superare la soglia di resistenza allo stress fisico e mentale, condizione che Bane sfrutterà nella violentissima saga di Knightfall.