Gotham City… la città delle tenebre


Gotham City si trova su un’isola della costa est degli Stati Uniti e fa parte di un più vasto territorio noto come la Contea di Gotham. Fondata nel 1635 da John Logerquist, prende il nome da un piccolo villaggio dell’Inghilterra.
Grazie alla posizione strategica, la città ebbe presto uno sviluppo industriale, diventando punto di riferimento per l’economia ma anche per la criminalità. Detiene infatti il singolare record della città con la più alta concentrazione di super criminali psicopatici e il più alto numero di omicidi. La popolazione è di ben 7.500.000 di abitanti.
Nella sua crescita, spesso verticale, la città ha inglobato tutta la periferia ed è collegata alla terraferma da molti ponti tra cui il Robert Kane Memorial e il New Trigate.
Anche numerosi tunnel sottomarini la uniscono al continente, quali lìold Steam e il Novick .
A ovest scorre il Gotham River mentre altri due fiumi minori, il Finger e lo Sprang la attraversano rispettivamente al centro e a nord. La città è servita da un’ottima rete metropolitana.

Analizziamo adesso le zone della città:
1) ROBINSON PARK
Il centro dell’isola è occupato dal Robinson Park, che si estende per circa 300 ettari ed è attraversato dal Finger River che sfocia a est nella Baia di Miller. Il parco è il cuore verde della città ma anche la dimora di Poison Ivy.
2) UPPER WEST SIDE
A ovest del parco ci sono importanti edifici come il Municipio, la Biblioteca Comunale, e la Corte Suprema di Gotham, dove tutto sembra risplendere di lusso e pulizia. Architettura di stile europeo, illuminazione efficiente per circondare di ostentata bellezza questo luogo di potere. Continuando a salire incontriamo l’Università di Gotham, dove il Commissario Gordon tiene le sue lezioni di criminologia. Anche la zona a nord ha però i suoi lati oscuri. Verso ovest, sulle sponde dello Sprang River, si erge l’Arkham Asylum, il manicomio dove sono reclusi i super criminali della città.

L’Elisabeth Arkham Asylum per i pazzi criminali è posto su un acro di terra poco a nord di Gotham City, nel distretto del Sommerset. Al contrario della maggior parte delle istituzioni moderne, che di solito sono sobrie costruzioni in acciaio e cemento, l’Arkham Asylum è un ex-castello dal carattere prettamente gotico… e dalla storia assolutamente unica e sconcertante. Nel 1920 , dopo che la madre si uccise con un rasoio , il dottor Amadeus Arkham prese possesso del palazzo di famiglia. Egli lavorava all’Ospedale Psichiatrico Statale di Metropolis , non aveva intenzione di trasferirsi immediatamente a Gotham City , finchè non iniziò a essere minacciato da un killer maniaco di nome Martin Hawkins .
Questi (conosciuto come Mad Dog =Cane Rabbioso Hawkins per l’estrema violenza sessuale inflitta alle proprie vittime ) disturbò profondamente il dottore , e fu questo il motivo che lo spinse a tornare nel palazzo di famiglia con la moglie Costance e la figlia Harriet , e a convertirlo in un luogo per il recupero dei malati di mente. Arkham credeva veramente di poter essere felice assieme alla famiglia a Gotham City, ma un anno dopo che vi si era insediato , un triste e gelido mattino d’aprile , egli tornò a casa e trovò morte la moglie e la figlia, uccise dall’evaso Hawkins. Nonostante questa tragedia, il nuovo manicomio aprì come previsto nel novembre del 1921.
Uno dei primi pazienti del dottor Arkham fu proprio Hawkins , che nel frattempo era stato ricatturato . Arkham iniziò a curarlo , e fu lodato dai colleghi per il coraggio e la compassione mostrata nei confronti di quell’assassino. Sei mesi dopo , nel primo anniversario della morte dei suoi cari, il dottor Arkham mise Hawkins sulla sedia elettrica e lo giustiziò. La cosa venne considerata un incidente. La pesante atmosfera di terrore e tragedia che aleggiava sul castello di Arkham si fece più intensa, e il comportamento del dottore divenne sempre più bizzarro. Iniziò a tenere un diario segreto , sul quale scriveva solo quando era in una stanza nascosta nel grosso castello.
Fu durante una visita in tale stanza , che si ricordò un segreto talmente arcano e malvagio da averlo tenuto nascosto persino a se stesso. Sua madre non si era suicidata , ma era stata uccisa… dal figlio. Il trauma improvviso del ricordo distrusse quanto era rimasto della razionalità del dottor Arkham . Nel 1929 , sei giorni dopo il catastrofico Venerdì Nero della Borsa , Arkham catturò il proprio agente di cambio e tentò di ucciderlo sulla sedia elettrica. Catturato e arrestato , Arkham venne riconosciuto mentalmente instabile e rinchiuso in una piccola cella del castello omonimo. Amadeus Arkham vi morì nel 1963, ma non prima di aver trascorso gli ultimi anni della sua esistenza incidendo sul suolo con le unghie una formula magica, che egli sperava, potesse arrestare il male che aleggiava nell’Arkham Asylum.
3) UPPER EAST SIDE
Se la parte ovest è ricca di edifici istituzionali, è in questa zona che troviamo il regno dell’intrattenimento. Splendidi edifici come il grattacielo Kane, o il Von Gruenwald danno prestigio al quartiere. A qualche isolato c’è il Gotham Mall, regno di gioiellerie e di boutique e dove ogni tanto Bruce Wayne va ad acquistare le sue cravatte. Spicca anche il Museo di Arte Moderna. Ma il posto certamente più rinomato di questa zona è l’Iceberg Lounge, il club più trendy di Gotham, gestito dal Pinguino. Da citare infine l’area intorno al Hotel Plaza, dove hanno sede le maggiori emittenti locali, come la GNN.
4) DOWNTOWN WEST SIDE
La zona più famosa è certamente Chinatown, che confina con i moli Dixon del porto gothamita. Chinatown è zona della Triade della mano Fortunata, organizzazione criminale delle mafia cinese. A dare lustro al quartiere c’è il nuovo One Gotham Center, altissimo e imponente, fantasmagorico faro metropolitano. La parte che si affaccia sul molo è costituita di diversi magazzini pronti al ritiro delle merci, ma anche teatro di loschi traffici. Il confine con la zona è tenuta dal ponte Brown, nei pressi del quale c’è il teatro Vauxhall dove si tengono belle opere.
5) DOWNTOWN EAST SIDE
A compensare le tenebre nella parte bassa della città ci pensa la Cattedrale di Gotham. Intorno ad essa ergono i centri residenziali più di lusso della città. Allontanandosi dalla chiesa, gli edifici però divengono sempre meno appariscenti. La parte costiera è occupata dalla banchina di Port Adams, mentre poco distante dalla costa erge il Penitenziario dell’isola di BlackGate.
6) MIDTOWN

Il centro della città ospita la favolosa Wayne Tower, centro economico di Bruce Wayne. Questa costruzione è una delle poche che è rimasta inalterata nel tempo, una dei punti di riferimento della skyline di Gotham. In questo quartiere i grattacieli, alcuni dotati dei caratteristici grondoni a becco d’aquila, coprono quasi il cielo a chi guarda dal basso, consentendo alla luce naturale di arrivare ad illuminare le strade con difficoltà. Ciò crea un certo effetto claustrofobico, e contribuisce al fascino oscuro di questa città. Poco più ad ovest c’è il Dipartimento di Polizia e la Torre dell’Orologio che scandisce il tempo della città.

E se volete continuare la vostra passeggiata continuate qui.

Le location di “Il Cavaliere Oscuro il ritorno” – Movie location for The Dark Knight Rises

Primo appuntamento con il nuovo film “Il Cavaliere Oscuro”

Quando un sequel è considerato buono come – o meglio – il film originale, un terzo episodio è sempre in pericolo di cadere vittima di essere considerato peggio (si pensi a “Il Padrino parte III”, “Spider-Man 3” …), ma, nonostante molte controversie, “Il Cavaliere Oscuro il ritorno” avvolge in uno stile epico più che entusiasmante.
La maggior parte della sequenza di apertura, il dirottamento dell’aereo della CIA da parte di un enorme C-130 Hercules, è stato girato per davvero nei cieli, sopra Inverness, in Scozia, con quattro stuntman che hanno effettuato la discesa in doppia corda da un piano all’altro. Una prodezza, ha sostenuto Nolan, che non era mai stata raggiunto prima.

Come nel caso di “Batman Begins” e “Il Cavaliere Oscuro” (così come “Inception” sempre di Nolan), i set sono stati costruiti in uno dei due enormi hangar a Cardington nel Bedfordshire, a nord di Londra. Tre km a sud di Bedford, gli Hangar Cardington sono particolarmente adatti alla grande produzione cinematografica, essendo le più grandi strutture del loro genere in Europa.
La scena della lotta dentro l’aereo è stata girato a Cardington, così come la Batcaverna, la prigione sotterranea e la base nelle fogne di Gotham di Bane.
Per il set della Batcaverna, inoltre, c’è stato beisogno dell’utilizzo dei Sony Studios di Culver City, in California, dove c’è un serbatoio in grado di contenere quasi tre quarti di un milione di litri d’acqua, questo a causa della cascata che doveva coprire l’ingresso della grotta.
Lontano dagli studi, le locations maggiormente utilizzate da Nolan per ricreare Gotham City sono state tra gli Stati Uniti ed il Regno Unito.
Dopo essere stata rasa al suolo nel primo film, “Wayne Manor” in quest’ultimo film è stata totalmente ricostruita, come promesso da Bruce Wayne alla fine di “Batman Begins”.

“La ricostruirò, mattone su mattone.”


Solamante che nel primo film la casa era “Mentmore Towers” nella campagna del Buckinghamshire: una dimora vittoriana costruita per la famiglia Rothschild in stile elisabettiano. Nell’ultimo film della trilogia, invece, essa è il palazzo reale di Tudor Wollaton Hall, Nottinghamshire, nelle Midlands inglesi.
Non è un caso che i due edifici sembrano così simili. Infatti la progettazione di Mentmore si basava su quello del Wollaton del 1588.
L’interno di Wayne Manor visto nel film è quello della “Osterley Park House”, Jersey Road, Isleworth, nell’ovest di Londra. Un altro palazzo elisabettiano, trasformato da Robert Adam tra il 1760 e il 1780, di proprietà oggi del National Trust.
Questo è solo l’inizio di un complesso di luoghi senza soluzione di continuità a maglia, insieme per formare una sola città.
Per il primo film, Gotham è principalmente rappresentata dall’architettura del periodo eccentrico della vecchia Chicago. In “Il Cavaliere Oscuro”, la città è più recente, più elegante, e gli edifici cominciano a prendere il sopravvento. Questa volta, Chicago è andata completamente e la città torna alle radici del fumetto con Gotham quasi identica a New York, anche se arricchita con Pittsburgh e Los Angeles, spesso a metà sequenza.
La vista sulla città sono, naturalmente, i grattacieli di Manhattan e, con la Wayne Enterprises, ovvero la Trump Tower, situata sulla 725 Fifth Avenue a est della 56th Street. La sala del consiglio della società, da cui Bruce Wayne viene poi espulso senza tanti complimenti dopo un cambio di gestione, è finita nel centro di Los Angeles, nella palazzina uffici a 550 Hope Street South.
Sempre a Los Angeles, elite danarosa della città, arriva la “Gotham Benefit Museum”, accanto al Palace Theatre, anche esso in centro. Inoltre, la sala dove Bruce Wayne si mette a ballare con la bellissima Selina Kyle, è la Sala del Senato Crush House, Gower Street, di Londra.
Parte dell ‘Università di Londra, non è in genere aperta al pubblico, ma svolge regolarmente funzioni sul grande schermo, come per gli eleganti corridoi del tribunale per “Batman Begins”.
Un altro luogo di ritorno a Londra è il Palazzo Farmiloe, tra la 28 e la 36 St John Street a Clerkenwell, che fornisce ancora una volta gli interni della stazione di polizia di Gotham City.
La borsa di Gotham è davvero nel quartiere finanziario di Manhattan, anche se in realtà è il “JP Morgan Palace”, al numero 23 Wall Street, all’angolo sud di Broad Street.
Una volta all’interno, la stanza invasa da Bane e dai suoi uomini è al 433 South Spring Street, nel centro di Los Angeles, e l’inseguimento successivo è per le strade vicine, dove si potrebbe riconoscere le torri cilindriche del Westin Bonaventure Hotel di South Figueroa Street.
Un paio di isolati a sud del “Bonaventura”, si trova il vicolo cieco in cui Batman sembra essere finito in trappola dal vice commissario Foley, prima che uscisse con il Bataereo. Questa stradina è “Liban Street”, in direzione sud tra Wilshire Boulevard, South Figueroa Street e South Flower.
Bisogna però andare nel Regno Unito per trovare il Gotham General Hospital, dove uno mascherato Bruce Wayne decide di andare a sentire il ferito commissario Gordon.
Dalle altezze alle profondità. Il tunnel della metropolitana in cui Selina attira Batman nella trappola di Bane, è la stazione di Military Park, nel New Jersey.
Quando Batman sparisce ad opera di Bane, con il conseguente attacco alla città, Selina Kyle progetta di lasciare Gotham per l’Europa.

Il Gotham International Airport, dove viene presa all’ultimo momento da John Blake, è l’Aeroporto elegantemente moderno di Stansted nell’Essex, che ovviamente ha un’atmosfera americana, dato che era già comparso e passato per il “JFK Airport” ne “Il diario di Bridget Jones”.
Dopo New York, Los Angeles e Londra, è finalmente arrivato il momento per Pittsburgh di dare il meglio di sé, con il proprio quartiere centrale della città.
A sud del centro, attraverso il fiume Monongahela a McKees Rocks, c’è il cementificio reale di Pittsburgh, dove nel film interviene John Blake.
A nord del fiume, nel quartiere di North Shore, si trova lo stadio di football dei Gotham, dove Bane dimostra la sua super potenza.
Con Bane a dettare legge, Gotham è isolata ermeticamente, quindi si torna di nuovo a New York per vedere i Tumbler di stanza nel Queensboro Bridge sull’East River.
Ma Pittsburgh è ben presto al centro della scena ancora una volta. Il municipio di Gotham City, dove Bane legge il contenuto del discorso del commissario Gordon su Harvey Dent, è la grande facciata del “Pittsburgh Carnegie Mellon Institute”, sulla Fifth Avenue, a Bellefield Avenue. Non proprio di fronte, come appare nel film, ma a fianco dell’Istituto, è stato costruito l’ingresso della prigione di Blackgate, da cui centinaia di criminali incarcerati ai sensi della legge Dent fuggono per le strade.
C’è una però anche un’importante comparsa in India, a Jodhpur, la seconda città più grande dello stato indiano del Rajasthan, nel nord-ovest del subcontinente.

La prigione sotterranea in cui è tenuto prigioniero Wayne è stato costruito a Cardington nel Regno Unito, ma quando riuscirà a fuggire, egli si ritrova di fronte alla spettacolare Mehrangarh Fort.
Gotham torna in un primo momento a Los Angeles.
Ma passiamo alla fine. Il funerale di Bruce Wayne è tenuto nel parco di Wollaton Hall.

Invece John Blake quando scoprirà dove è situata la Batcaverna, andrà dietro la Cascata Henrhyd, circa a 15 km a nord est di Swansea sul bordo meridionale del Brecon Beacons National Park, nel Galles meridionale. È possibile trovare le cascate (90 metri, è la cascata più alta nel sud del Galles) appena a nord del villaggio di Coelbren, sulla strada tra Glynneath e Abercraf.
E l’epilogo, impostato nel bar alle rive dell’Arno di Firenze? Beh, mi dispiace deludervi, ma questa scena è stata girata a Londra. È il colonnato della Old Royal Naval College, a Greenwich.

Tra 7 giorni il secondo appuntamento con “Batman Begins”

(Alessandro Liguori)

UNA PASSEGGIATA TRA STORIA E LOCALITA’ MITICHE DI GOTHAM CITY

Dagli archivi della DC Comics, leggiamo testualmente: “Gotham City è uno dei centri urbani di più antica fondazione degli USA orientali, situata alla bocca del torbido fiume Gotham, su isole un tempo popolate dall’ormai scomparsa tribù indiana dei Miagani. Anche se la comunità è oggi infamata da un vertiginoso tasso di criminalità, da colorite leggende urbane e cupe guglie gotiche, i maggiorenti ottocenteschi di Gotham la immaginarono come roccaforte di cemento e acciaio, baluardo di pia rettitudine e prosperosa crescita industriale. Sostenuta per generazioni dalle iniziative commerciali della ricca famiglia Wayne, l’economia di Gotham ha indubbiamente aiutato la città a prosperare come polo tecnologico, fondato però sul terreno instabile di un lento e inesorabile decadimento morale, a dispetto delle migliori intenzioni”. Quando leggo un fumetto di Batman, la prima cosa che mi soffermo a guardare è come, il disegnatore ha concepito la città. Mi piace tantissimo la sua architettura gotica mista al suo circondario di nebbie e umidità, la rende una cittadina intrisa di misteri ed enigmi. Dagli stessi fumetti, si intuisce che i tetri bastioni gotici ideati dall’architetto Cyrus Pinkney secondo il giudice Solomon Wayne, avrebbero dovuto essere un baluardo contro l’ingiustizia. Ma, come sappiamo dai fumetti, i numerosi critici di Pinkney sostengono che le sue controverse costruzioni di fatto rinchiusero il crimine nel centro abitato. Descrivendo la città, non si può certo non parlare di un capitolo molto triste e duro da affrontare per i cittadini di Gotham: “La terra di nessuno”, una bellissima saga che merita una breve descrizione. Dopo aver superato a stento “La stretta”, una violenta epidemia di ebola di ceppo Golfo-A, che aveva ucciso migliaia di persone, Gotham City era del tutto impreparata al cataclisma che la colpì duramente. Le scosse generate dal terremoto raggiunsero uno sbalorditivo 7.6 della scala Richter, ma gli sconvolgimenti che ne seguirono furono ancor più devastanti. Dichiarata “Terra di Nessuno” dal governo degli Stati Uniti, i ponti di Gotham furono fatti saltare con la dinamite, e le arterie stradali, che la collegavano al mondo civilizzato, recise. Ma il Cavaliere Oscuro non si diede per vinto. Mentre Gotham si divideva in feudi dominati da criminali evasi e da alacri gang di strada, Batman e i suoi alleati più stretti rimasero al loro posto, per riconquistarla un’altra volta. Il primo giorno dopo la proclamazione della Terra di Nessuno passò alla storia come l’infame “Lunedì nero”. Gli sventurati rimasti in città dovettero sopportare un dominio di tipo dispotico da parte di elementi come il Joker, Due Facce e altri furfanti fuggiti da Arkham, nonché i soprusi delle gang dei Deomonz, dei LoBoys e degli Xhosa. Tuttavia, mentre Gotham cadeva a pezzi, i “Blue Boys”, la squadra di leali poliziotti, formata da James Gordon lottava per mantenere l’ordine a dispetto di predoni di ogni sorta. Lex Luthor riuscì dove Bruce Wayne aveva fallito. Assetato di potere, il magnate di Metropolis sfidò apertamente l’editto del Congresso, sfruttando un’opinione pubblica incline a rivedere la condanna di Gotham a “Terra di Nessuno”. Mentre il Governo degli USA discuteva se Gotham City meritasse o meno di vivere, Luthor diede avvio al suo piano, calando sulla città e installando nel Grant Park il “Campo Lex”, quale sua testa di ponte per la riconquista della città. Dopo un vivace dibattito, il Congresso annullò l’editto, e l’ambizioso progetto federale “Un cantiere da un miliardo di dollari” ebbe inizio, associando nella ricostruzione di Gotham dalle fondamenta, la LexCorp, i laboratori STAR, la Wayne Enterprises (fulcro di Gotham che impiega la maggior parte della ragguardevole forza lavoro della città) con le sue sussidiarie, e la sua branca filantropica (la Fondazione Wayne), nonché il corpo ingegneri dell’esercito USA. I progetti di Lex Luthor per ricostruire Gotham erano interamente motivati dall’avidità. Nel momento stesso in cui incitava gli abitanti di Gotham a collaborare tra loro per uscire dalla Terra Di Nessuno, complottava per distruggere i registri di proprietà, per potersi appropriare di tutti i terreni appetibili. Al termine dei lavori, il nuovo profilo architettonico di Gotham è un amalgama di passato e futuro. Torri di vetro appena costruite si ergono a fianco di fortezze gotiche di granito, preservate dalla vecchia città. Questa divisione in due parti formano un’ossatura affascinante di Gotham City, tanto i nativi del luogo, quanto nei nuovi arrivati, attratti dalla nuova verginità di una città ormai rinata. Ma, il mito fantametropolitano di Gotham City ha trovato da sempre, e continua a trovare, alimentazione da se stesso, dalla sua continuità narrativa e dall’impressionante accumulo di storie e di suggestioni grafiche portate da ottimi disegnatori che, hanno saputo leggere la realtà contemporanea per poi trasfigurarla ed esasperarla all’interno della topografia fittizia della città oscura. Nella topografia di Gotham e dei suoi dintorni, ovviamente, non vanno dimenticati almeno tre luoghi di rilevante portata metaforica: l’Arkham Asylum (il manicomio cittadino), il vicolo di Crime Alley e la Batcaverna. Il primo perché sintesi e agglomerato dei lati peggiori di Gotham, delle sue più devastanti deviazioni e perversioni, simbolo della perdizione della sua anima forse, oramai, irrecuperabile, e di una dignità irrimediabilmente stravolta. Il secondo perché è la località dove sono stati assassinati a sangue freddo Thomas e Martha Wayne e rappresenta un terribile trauma psichico dovuto alla cruenta morte del papà e la mamma di Bruce, il terzo in quanto problematico luogo iniziatico dell’eroe, lugubre fortezza anche questa, non casualmente della solitudine, eccetto che per il servizievole Alfred e il devoto Robin. Infatti, la Batcaverna, nel bene e nel male, è il luogo responsabile della nascita di Batman, rappresenta il duplice passaggio dall’infanzia spensierata alla disperata e solitaria ricerca di una maturità e di una infinita, reiterata azione vendicativa. Quindi, sia pur per grandi linee, si può dire che Gotham City è un’ideale fusione dei lati oscuri e contradditori di Batman (la Batcaverna), di quelli più criminali (l’Arkham Asylum) e di quelli disperati (il vicolo di Crime Alley). Proprio in riferimento a questo ultimo luogo, Bruce Wayne una volta ha descritto Gotham come un’incudine su cui uno “o si spezza, o si tempra”: un paragone calzante vista la sua tragica esperienza infantile nel malfamato Crime Alley. Non posso non parlare del castello Wayne. Maestosa dimora della famiglia Wayne per quasi 150 anni, il castello Wayne sovrasta Gotham City dalla ricca comunità di Crest Hill, nella municipalità di Bristol. L’ampia dimora fu commissionata nel 1855 dal magnate delle ferrovie Jerome K. Van Derm, ma rimase disabitata finche Solomon Zabediah Wayne (il bis-bisnonno di Bruce) e suo fratello Joshua non vi si trasferirono nel 1858. Domicilio di tutte le generazioni di Wayne che seguirono, l’edificio subì gravi danni nel terribile terremoto di Gotham. Dal momento che la sua casa era stata irreparabilmente danneggiata, erigendo un’autentica fortezza, ispirata agli edifici gotici di Cyrus Pinkney, l’architetto della vecchia Gotham di cui vi dicevo prima. Alti bastioni e parapetti adornano il nuovo castello, facendone un rifugio idoneo al Cavaliere Oscuro che lo abita. Altro luogo molto importante della stessa Gotham City è un’isola: Blackgate, dove sorge una prigione di massima sicurezza e la vita è tutt’altro che tranquilla. Già batteria di cannoni posta a difesa del porto di Gotham dagli attacchi dei Confederati durante la Guerra Civile, la fortezza di pietra di Blackgate fu poi utilizzata per mantenere a debita distanza la popolazione criminale di Gotham City. A solo pochi gradi a sud est dalla sabbiosa Chalfont Shoal, Blackgate è divisa dalla più estesa isola di Gotham dallo “Strappo”, una corrente con forza di 30 nodi, ancora più minacciosa degli squali che nuotano in mare aperto a nord. Alloggio di un miscuglio esplosivo dei più terribili criminali di Gotham, Blackgate ha la pessima fama di essere forse la prigione più pericolosa d’America, se non di tutto il mondo. Ad ogni modo, su Gotham City posso dire, anche se solo in maniera intuitiva che siamo noi, cioè la città del fumetto per antonomasia ha ormai definitivamente assunto un ruolo di “cartolina tornasole” della nostra realtà metropolitana. Se c’è ancora qualcuno che non si è reso conto di quale sia la società in cui viviamo, forse potrebbe dare un’occhiata a qualche fumetto di Miller, o al Batman di Tim Burton: chissà che non si renda conto di come in questi ultimi anni Gotham City, pur con le sue inevitabili stilizzazioni e le sue estreme acutezze, si sia sintonizzata con precisione sullo status quo della nostre istituzioni e di quanto, metaforicamente parlando, ci circonda.