Intervista ad Alessio De Filippis…il Robin dei Teen Titans e Teen Titans Go!

La Warner Bros. ha rilasciato un nuovo filmato dietro le quinte per dare ancora uno sguardo in anteprima alla pellicola di prossima uscita Teen Titans GO! – Il Film e anche noi di Batman Crime Solver non potevamo stare con le mani in mano, così abbiamo intervistato il leader dei Teen Titans GO!, l’attore Alessio De Filippis che proprio oggi inizia a lavorare sul doppiaggio del film.

Al termine dell’intervista i saluti speciali di Robin!

Alessio De Filippis è un giovane e poliedrico doppiatore di film per il cinema, telefilm, film di animazione, serie animate e videogiochi. Già nel 2003 ha vinto il premio come Voce dell’anno maschile – Cartoni e radio, attribuitogli dal pubblico al Gran Galà del Doppiaggio che ogni anno si tiene a Romics. La sua ugola è nota a tutti noi per la voce che spesso anima i personaggi dei cartoni animati. In attesa del film sul grande schermo abbiamo l’occasione di intervistare il Robin dei Teen Titans e Teen Titans Go! proprio durante la sessione di doppiaggio del film che inizia oggi 30.05.2018.

Stefano: Ciao Alessio e benvenuto su Batman Crime Solver e grazie per aver accettato il mio invito.
Alessio: Grazie a te Stefano il piacere è tutto mio.

Stefano: Da dove è nata la tua passione per il doppiaggio?
Alessio: Beh diciamo che è diventata una passione con il passare del tempo. Tanti anni fa, nel lontano 1989, dopo aver partecipato ad un cortometraggio sulla fabbrica della Fiat, mia madre da sempre appassionata di teatro e cinema, mi ha instradato se così possiamo dire, e da li è cominciata la mia avventura nel mondo del doppiaggio.

Stefano: Il tuo sogno da bambino era quello di fare il doppiatore?
Alessio: Ma sai in realtà da bambino uno vuole fare la vita del bambino, ma crescendo ho imparato ad appassionarmi a questo magnifico lavoro, una forma d’arte se vogliamo, che ancora oggi mi appaga e mi diverte!

Stefano: Tu doppi molte cose dai film per il cinema, passando per le serie animate e i videogiochi. Riesci a ricordare tutto quello che doppi?
Alessio: Guarda sicuramente le parti principali, o quelle in cui mi diverto di più, sono quelle che mi rimangono più impresse… avendo fatto tantissime lavorazioni, oltre quelle descritte su internet, diventa molto difficile per me ricordarmi proprio tutto; ma per fortuna ci siete voi a svegliarmi la memoria quando occorre!!!

Stefano: Quale è l’interpretazione che più ti è rimasta nel cuore e perchè?
Alessio: Credo che una delle mie preferite sia la parte nella serie animata L’invincibile Dendoh, quando doppiai uno dei due piloti del robot (ndr Ginga Izumo), essendo io un appassionato fin da piccolo… ci vinsi anche un premio al Gran Galà del doppiaggio al Romics del 2003 con quel cartone animato, noto anche come ”GEAR FIGHTER DENDOH”. Ne conservo un buon ricordo, anche perché è stato il primo in assoluto da protagonista.

Stefano: A noi interessa molto il tuo lavoro in Teen Titans Go! e quindi della tua interpretazione di Robin. Come è stato il tuo primo approccio con il personaggio?
Alessio: Che ti devo dire, quando una cosa te la senti addosso come un vestito, tutto diventa più facile! Mi sono subito trovato a mio agio col personaggio, così estroverso e mattacchione, ho trovato subito la chiave per renderlo al meglio e divertirmici al tempo stesso… penso si capisca anche! 😉

Stefano: Hai colto subito le sfumature ironiche della serie animata?
Alessio: Assolutamente si. Trovo geniali le gag che ci sono ogni volta, la serie non è mai ripetitiva… piace ai grandi come ai piccoli, i miei figli la guardano,ad esempio, e gli piace un sacco! E’ il cartone che mi diverte di piu’!

Stefano: Ti scappa mai da ridere mentre devi dire qualche battuta come Robin?
Alessio: In assoluto… quindi ogni tanto una bella risata me la faccio di gusto, impossibile resistere, troppo divertente!

Stefano: L’attore Scott Menville doppia Robin nel doppiaggio originale. C’e’ qualcosa che hai tratto da lui? Quanto c’e’ di tuo nel doppiare il personaggio?
Alessio: L’attore originale è bravissimo, e sicuramente un pò l’impronta vocale mi ha dato lo spunto,ma spingendo un po di più la voce, ho trovato una chiave tutta mia che mi ha soddisfatto.

Stefano: Impostare la voce in quel modo e’ pazzesco, specie se ci devi recitare…
Alessio: Beh si non è proprio naturalissimo,ma ormai dopo anni mi sono abituato. 😉

Stefano: Infatti, questo la dice lunga sia sul fatto che hai iniziato da giovane e sia sulla tua professionalita’
Alessio: Ognuno ha il suo timbro e le sue intonazioni… professionisti siamo tutti…certo quando a qualcuno come è capitato a me viene affidato un ruolo dove ti ci senti dentro e ti ci diverti…. beh…hai fatto 13!!

Stefano: Quali sono le cose che ti è più facile nel doppiare il personaggio di Robin e cosa invece ti ha messo o ti mette un pò dura prova?
Alessio: In generale non è proprio una passeggiata doppiarlo, devo rimanere molto concentrato per dare il meglio, ma di sicuro quando arrivano le canzoni sono diciamo un po più in soggezione, non essendo propriamente un cantante,ma alla fine me la cavo!

Stefano: La serie animata dei Teen Titans Go! prende vita anche al cinema. Quanto ti sei divertito a doppiare il film?
Alessio: Guarda andremo in sala questa settimana con il film,ma credo che provenendo da varie stagioni di divertimento puro con la serie animata, non potrà che essere così anche col film… solo che durerà di meno!

Stefano: Quanto tempo durerà la fase di doppiaggio del film dei Teen Titans GO!? I tuoi “compagni di viaggio” saranno gli stessi della serie animata?

Alessio: Considera che inizio oggi (30.05.2018) e in tutto avremo 3 sessioni (turni) di doppiaggio per ultimare il film. Non ci vuole molto. Si, ti confermo che saremo gli stessi interpreti della serie!

Stefano: Hai mai letto fumetti americani o comunque della DC Comics? Quali personaggi preferisci? E perché?
Alessio: Non sono un grande appassionato di comics, in generale, o manga, ma il personaggio che mi piace di più è senza dubbio Iron Man! Tra l’altro ho doppiato il giovane Tony Stark in una serie animata di qualche anno fa..”IRON MAN ARMORED ADVENTURES”. Che però è eroe Marvel, scusa mi sono confuso… 🙂 allora ti dico senza dubbio Superman, senza riserve! Che infatti ho anche doppiato nella serie animata “Legion of Super Heroes”! Il perché è facile: si tratta di un personaggio buono, leale e forte, pronto a far trionfare la giustizia, aiutando i deboli… mi rispecchia molto!

Stefano: Grazie per la tua pazienza e per il tempo che ci hai dedicato e ci auguriamo di vederti presto in altri tuoi lavori.
Alessio: Grazie a te e a tutti i fan che come me amano il mondo dei cartoons e del doppiaggio! Un saluto a tutti gli “sfegatati” del blog Batman Crime Solver! Cliccando sul video qui sotto potete ascoltare il mio saluto con la voce di Robin.

Il debutto di Batman

Incoraggiato dal travolgente successo di Superman, il business manager della DC, Jack Liebowitz, unì le forze con l’editore M.C. Gaines (che portava con sé il suo giovane e perspicace editor Sheldon Mayer) per lanciare una nuova linea di fumetti sotto le bandiere della All American Publications. La All American e la DC instaurarono un rapporto d’amicizia che comportò anche uno scambio di personaggi tra i loro titoli.
La Golden Age era ormai in pieno svolgimento quando titoli della All American come All-American Comics, Movie Comics e Mutt & Jeff si riversarono nelle edicole. Per quanto riguarda la DC, Superman ottenne una serie tutta sua e finì sui quotidiani con una propria striscia, ma la notizia più importante dell’anno fu l’acquisizione da parte dell’editor Vin Sullivan del nuovo eroe dello scrittore Bill Finger e del disegnatore Bob Kane – un vigilante mascherato chiamato Batman. “Sembrava un personaggio interessante”, disse Sullivan: “Penso che nessuno avesse capito che sarebbe diventato quello che è oggi”.

Detective Comics 27
La seconda superstar della DC debuttò nella storia principale di questo albo, scritta da Bill Finger e disegnata da Bob Kane (di cui all’interno di questo post troverete una esclusiva intervista), sebbene mancasse ancora di molti degli elementi che l’avrebbero resa una leggenda, come la Batmobile. In ogni caso, anche se era ancora “in costruzione”, Batman possedeva già una forza iconica, con il suo costume del colore dell’ombra, la sua silhouette distintiva caratterizzata dalle “orecchie di pipistrello” e fenditure bianche al posto degli occhi.
Presentato come il mondano e annoiato Bruce Wayne, Batman si dimostrò spietato, mandando all’altro mondo i criminali con feroce soddisfazione (“Una fine appropriata per uno della sua specie”, disse dopo aver spedito con un pugno un truffatore in una vasca di acido), commissario di polizia Gordon fu l’unico comprimario di Batman ad apparire al suo debutto. Lo scrittore Gardner Fox subentrò a Finger in alcuni episodi successivi, introducendo gadget come il Batarang e Batgyro (un ibrido tra un elicottero e un aeroplano).

Batman: i suoi cambiamenti in 5 punti

In 79 anni di storia Batman ha effettuato numerosi cambiamenti per andare incontro ai gusti del pubblico. Ne ricordiamo insieme solo alcuni.

La prima apparizione in assoluto di Batman avvenne nel marzo del 1939, ben 79 anni fa. Da allora l’uomo pipistrello ha subito numerosi cambiamenti per andare incontro al gusto del pubblico e per rimanere al passo coi tempi. Abbiamo cercato di limitarci ai 5 più significativi, per svelarvi alcune cose che con ogni probabilità sono rimaste sepolte nel passato.

  1. Origine misteriosa

La prima apparizione di Batman avvenne nel n.27 di Detective Comics del marzo 1939. Del supereroe non si conosceva nulla. Solo 6 mesi dopo la DC Comics decise di svelare la vera identità dell’uomo pipistrello e Bruce Wayne fece il suo ingresso nel mondo del fumetto. Infatti nel fumetto Detective Comics n. 33 (novembre 1939), i lettori scoprono che la missione del Cavaliere Oscuro è il risultato di un orrendo trauma: vede i suoi genitori morire uccisi da due colpi di pistola durante una rapina.

  1. Addio alle pistole

All’inizio Batman utilizzava le pistole. Nel 1940 però, quando uscì il primo fumetto intitolato proprio “Batman” si assistette ad una vera e propria rivoluzione: Batman non aveva più le pistole con cui uccideva i malviventi. Nel primo numero della serie furono inoltre introdotti anche i personaggi di Joker e Catwoman.

  1. Robin

Il fedele compagno di Batman arrivò solo nell’aprile del 1940, sul numero 38 di Detective Comics. Robin è stato ideato seguendo le illustrazioni di Robin Hood di N.C. Wyeth e fu pensato sia come spalla, sia per far dialogare Batman con qualcuno visto che fino ad allora era un personaggio estremamente solitario.

  1. La Bat-mobile

I primi anni Sessanta hanno coinciso con una crisi del fumetto di Batman a tal punto che nel 1964, come affermò Bob Kane (l’ideatore del personaggio insieme a Bill Finger), si pensava di chiudere bottega. Fortunatamente ci ripensò e affidò il tutto all’editor Julius Schwartz: egli portò nuova linfa vitale all’uomo pipistrello e introdusse la mitica Bat-mobile, rinnovò i costumi e scelse Carmine Infantino come disegnatore. Cliccando qui troverete le Batmobili a confronto, mentre qui sotto potete notare la Bat-mobile del fumetto Batman n. 20 Dicembre 1943-Gennaio 1944, disegnatore Dick Sprang.

  1. Le morti di Robin

Come tutti sappiamo nel corso della storia di Batman, ci sono stati ben 5 Robin:

Dick Grayson (in seguito diventato Nighwing)
Jason Todd (ucciso dal Joker, ma ricomparso nelle vesti di Cappuccio Rosso II, così come successivamente assume quella di Red Robin, Wingman e Cavaliere di Arkham solo in Batman: Arkham Knight)


Tim Drake (a seguito dell’evento di Batman R.I.P., nel 2009 DC Comics rilanciò il personaggio con una nuova identità segreta e un nuovo costume di Red Robin, dando al personaggio una propria testata autonoma)
Stephanie Brown (esordisce come Spoiler, ma diviene famosa, per aver nel tempo vestito i panni di Robin nel 2004 e quelli di Batgirl nel 2009).
Damian Wayne (figlio di Bruce Wayne e Talia al Ghul, idea introdotta nella trilogia IL FIGLIO DEL DEMONE, LA SPOSA DEL DEMONE E LA NASCITA DEL DEMONE acquisito da Grant Morrison nella continuity). Tre di loro quindi sono morti in battaglia uccisi da Joker e Maschera Nera. Damian Wayne invece, figlio di Bruce, fu assassinato da un suo clone creato dalla madre Talia Al Ghul.

Annet Violet interpreta Catwoman in un nuovo modo di fare cosplay

Per molti di noi il cosplay è una passione molto importante e prende tanto libero per la creazione di costumi sempre più convincenti. Annet Violet ha pensato di portare il cosplay su un livello successivo, quello fumettistico. In calce potete trovare delle interessanti immagini della giovane donna che interpreta la parte di Catwoman.

Le immagini sono divise in due parti. Da una abbiamo le tavole del fumetto Batman #44, in cui Selina decide di fare un po’ di shopping prima del matrimonio con Bruce Wayne. Questo avverrà sulle pagine di Batman #50, che uscirà il 4 luglio 2018, in concomitanza con l’uscita del primo numero di Catwoman. Dietro al design dell’abito da sposa della donna troviamo la disegnatrice Joelle Jones, che ritrae anche il matrimonio tra gli eroi ed è l’autrice delle storie di Selina Kyle.

Catwoman avrà una nuova tuta all’interno della serie solista che partirà a luglio 2018.

 

 

 

 

 

Le origini del Joker e The Batman – News

Le origini del Joker saranno in lavorazione nel 2018 e il nuovo capitolo di Batman non entrerà in lavorazione prima del 2019.

Già da tempo, insistenti rumors provenienti da oltreoceano volevano l’uomo pipistrello pronto a rivere in un nuovo episodio dell’appassionante saga. Episodio che, tuttavia, secondo le voci entrerà in lavorazione solamente nel 2019. Come a dire che non è certo Batman, in cima ai film da realizzare della Warner Bros.

Del resto, quattro sono i film che la celebre casa di produzione ha in lavorazione quest’anno: “Shazam!”, il sequel di “Wonder Woman”, Aquaman e il film sulle origini del Joker di Todd Philipps e co-sceneggiato da Scott Silver, le cui riprese cominceranno entro la fine del 2018. Jeff Sneider del Tracking Board ha rivelato che il film d’origine del Joker sarà prodotto da Martin Scorsese ed è ancora senza ancora un titolo. I dettagli sulla trama del film di Joker sono attualmente sconosciuti, anche se sappiamo che il film sarà ambientato in una grintosa Gotham City degli anni ’80 e si dice sia separato dal DC Extended Universe nel tentativo di creare nuove e uniche trame per espandere l’universo. L’acclamato regista Martin Scorsese produrrà il progetto con Joaquin Phoenix in trattative per interpretare il ruolo del principe del crimine.

Cappuccio Rosso (Joker) nelle scorie chimiche

Detto questo sembra comprensibile che la Warner Bros voglia attendere il 2019 per mettere in produzione un nuovo film di Batman.

Così, noi fan dell’uomo pipistrello dovremmo verosimilmente attendere il 2020 o il 2021 per poter rivedere sullo schermo il nostro Cavaliere Oscuro. La regia del nuovo Batman è affidata – come da mesi è noto – a Matt Reeves, già regista di “Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie” e sceneggiatore del secondo capitolo, “The War – Il pianeta delle scimmie”. E pare che ci sarà ancora una volta Ben Affleck, nonostante i rumors che si alternano in modo altalenante sulla sua partecipazione alle riprese.

Sembrava addirittura che Matt Reeves fosse in procinto di abbandonare il progetto. Il regista ha poi però smentito le voci, confermando di essere lui alla guida di un film che doveva essere diretto proprio da Ben Affleck. Reeves starebbe ora lavorando alla “sua” novella noir, avendo lui una carriera non solo da regista ma anche da sceneggiatore. Il lavoro fatto fino ad oggi dall’attore da Geoff John sarà quindi cestinato? Non è dato sapere. E non si saprà ancora per (almeno) altri due anni.

Batman-Joker (tavola originale) di Luca Strati

Per il momento, ci si potrà godere gli altri film firmati Warner Bros: “Aquaman”, in uscita a dicembre 2018, “Shazam!” – che vedrà la luce nella primavera del 2019 – e “Wonder Woman 2”, che sarà invece sugli schermi nel novembre dell’anno prossimo. Insomma, ci potremmo divertire già molto presto.

Edoardo Stoppacciaro una voce anche al servizio della Dc Comics

E’ un attore, doppiatore e scrittore italiano. A marzo 2016 è uscito il suo primo romanzo fantasy, “Mondo in fiamme – Una primavera di cenere”, edito da La Corte editore. Appassionato di Ghostbusters, socio di Ghostbusters Italia e tra i fondatori della divisione Roma, è impegnato nella post-produzione di un lungometraggio ambientato a Roma trent’anni dopo gli eventi dei primi film, dal titolo Real (qui trovate la sua pagina Facebook dedicata al film).

Edoardo è da sempre un appassionato di fumetti Marvel, ma per la giusta legge del contrappasso e ironia della sorte, ama i film di Tim Burton e, tra le sue tante interpretazioni ha dato vita al personaggio DC Comics di Wallace Keefe interpretato dall’attore Scoot McNairy nel film Batman v Superman: Dawn of Justice. Si tratta del personaggio che lavorava nel palazzo del Wayne Financial quando ha assistito all’evento Black Zero. Mentre cercava di evacuare, l’edificio crollò a causa del duello tra Kal-El e Dru-Zod. Bruce Wayne, che assistette al crollo, trovò Wallace con le gambe intrappolate sotto alcune macerie mentre cercava i sopravvissuti, e aiutò a far uscire Wallace.

Nella serie animata Young Justice ha interpretato il ruolo di Aqulad (il discepolo di Aquaman).

Da grande appassionato nerd, ha prestato la sua voce al personaggio di Deathstroke nel corto del filmaker di Piero Castglia “Batman Shadow of Darkness” (al termine dell’articolo trovate anche il corto), una pellicola girata con l’alta definizione del 4K, progetto No-Profit, dai fan per i fan del Cavaliere Oscuro.

Intervenuto di recente ai microfoni di Radio Cigliano, ecco come ha risposto alla mia domanda sul suo lavoro di doppiaggio su Aqualad.

Questo è il suo autografo fatto per me al “Salone del libro di Torino 2018” e di seguito troverete il video saluto per tutti voi.

Why do we love Batman? By Paul Levitz

Is it because he started as a rough sketch? DC Comics editor Vince Sullivan liked the success of Superman, so he reached out to Bob Kane, who was contributing a number of short humor features to the line, and asked him for a new hero. Kane sketched out a scallop-winged character called The Bat-Man, and at Sullivan’s suggestion brought in writer Bill Finger to assist as his ghostwriter. They relined the character, which would forever be the dark icon of the DC Universe to Superman’s bright image, and launched him in Detective Comics No. 27. Drawing inspiration from The Shadow and other pulps, and from films of the day, Batman would grow in distinctiveness from month to month, acquiring his tragic origin and becoming an enduring star. Generations of creative people have drawn inspiration from those early stories, talking about “taking Batman back to his roots” for their tales, whether told in comics, television shows, movies, or cartoons. There was a simple, pure energy in the work of Kane and his early collaborators that still comes through, decades later. Denny C’Neil and Neal Adams would feel that way crafting their legendary epics in the 1970s, and even Frank Miller, igniting the Dark Age of Comics and the graphic novel explosion, felt that The Dark Knight Returns was capturing what had been implicit in the hero from the beginning. Is it because he’s got a protean quality, which somehow lets him be depicted in very different ways that capture the zeitgeist of the times? No other comic character has been done as well by such a stylistically varied group of artists. Imagine, for a moment, Bob Kane passing the baton to Dick Sprang, who passes it to Carmine Infantine, and the in turn to Neal Adams, Frank Miller, and Jim Lee . . . and so many are omitted from that list. It isn’t only on the printed page that this quality is shown. There’s world of difference between the portrayals of Batman by Adam West in the 1960s television series, director Tim Burton’s macabre vision of Gotham in his films, and the gritty realistic world of Christopher Nolan’s trilogy of 21st-century films. Yet each of the three propelled Batman to being at the peak of American pop culture, each time two decades apart. No other fictional character has captured our imagination this way, much less in such varied depictions. Is it because we could be him? Batman was a more aspirational character than Superman a hero you could theoretically choose to become if tragedy struck your family. Books have been written about the physical training you’d need to undergo to perform his feats, his weapons have been analyzed, and if you have a big enough garage, you can even buy your own Batmobile.

Even toy company research proved this out. When Batman toys were swinging off shelves, young boys consistently pointed to Batman humanity as his most important characteristic. There’s an echo of this in the image, repeated with Michael Keaton and Christian Bale, with comics and cartoons, of the looming figure of our hero hanging off a building precariously at night, declaring, “I’m Batman.” Or is it that we envy his equipment and his enemies? As the first of Burton’s films SO inemorably put it, “Where does he get those wonderful toys’?” For generations, our love of the Batman has led us to build our own Batcaves under the covers, or in our backyards. We’ve bought utility belts to hide our secrets and Batarangs to toss around. No other comic book character has sold so many toys, or provided so many hours of play over so many years. And no other Super Hero has had an array of villains who have endured this long, or scared so many. From his debut in Batman No. 1 in 1940 to his chilling portrayal in The Dark Knight, was there ever a madman who frightened us as much as The Joker?

We love him because we want him to be real, we want a world that has a Batman in it so city streets in the darkest hours of the night will feel safe, a less frightening place for people of good will. We love him because he chose to do the near-impossible, and we admire his choice, his courage, his championing of ordinary people against mundane criminals as well as extraordinary events. Only Batman will watch over us as we come home, exhausted, from a long day of work, walking down a dark and deserted street, and we love him for that.

Paul Levitz from The Little Book of Batman

Batwoman nel CW-verse e alcune supposizioni (Spoiler Alert)

ALLERTA SPOILER PER CHI NON HA ANCORA VISTO TUTTE LE PUNTATE DELLE SERIE DC COMICS!

Dopo la visione di tutte le stagioni per intero di tutte le quattro serie DC Comics/The CW (Supergirl, The Flash, Arrow e Legends of Tomorrow) mi sono chiesto quali sono stati i momenti migliori nel quale il DC Extended Television Universe, o Arrow-verse, da il meglio di se e riepilogando i picchi di queste serie avevo già (in parte) pensato su come il CWverse o Arrowverse potesse già avere la possibilità di presentare la propria versione di Batwoman. Era una teoria relativamente semplice basata su alcune cose che sono successe finora negli ultimi anni, e sembrava che stessero ponendo le basi o almeno prendendo in prestito da Batwoman il suo personaggio. Ora, pensereste che l’annuncio reso ufficiale secondo cui Batwoman e Gotham faranno parte del crossover di quest’anno schiaccerebbe la mia teoria … ma penso che potrebbe essere valida, e potrebbe anche portare a un divertente casting per il ruolo di Kate Kane.

Ora, accettiamo che Arrow non faccia sempre esattamente ciò che è nei fumetti. Jefferson Jackson non ha mai fatto parte del fumetto Firestorm, Wild Dog nei fumetti non si chiama Rene Ramirez, e qualunque cosa stiano facendo con Black Canary è completamente isolata. Quindi Batwoman non deve necessariamente essere Kate Kane. Seguendo questo personale filo logico, l’Arrowverse ha una rossa che si veste di nero, usa espedienti speciali, combatte insieme a eroi laterali con superpoteri, e una volta era fidanzata con Maggie Sawyer. E grazie a Winn, ora ha un vestito vero. E anche se non pensavo che sarebbero riusciti a mettere Alex Danvers (Chyler Leigh) nel look di Batwoman, potevo immaginarli prenderlo in prestito dal personaggio dei fumetti per introdurre nuove cose nella vita di Alex.

Questo ci porta all’annuncio ufficiale. Fino all’ultimo crossover, non avevamo mai visto una versione alternativa della Terra di nessun personaggio di Supergirl. Con Crisis on Earth-X abbiamo visto versioni alternative di James Olsen, Winn Schott e Kara. Ma non abbiamo visto nessuno di loro sulla Terra-1. Non sembra esserci un Superman o Supergirl su quella Terra, nel senso che Earth-1 Alex Danvers (se ce n’è una) è cresciuta con due genitori scienziati, senza una sorellastra aliena, e potrebbe essere andata in una direzione molto diversa con la sua vita. Forse non c’è mai stato un DEO per lei, quindi il suo senso di giustizia è venuto fuori in un modo molto diverso … emulare il Batman e diventare una vigilante per combattere il crimine potrebbe essere una possibilità. E quanto sarebbe bella la serie di Supergirl in lotta con una versione alternativa di sua sorella?

So che sto speculando totalmente qui, ma agli Upfronts del network The CW, l’attore Stephen Amell, protagonista del serial Arrow nel ruolo di Oliver Queen, ha rivelato che il crossover tra i serial DC Comics del prossimo anno introdurrà il personaggio di Batwoman.

Faremo un altro grande evento crossover questo autunno su The CW e introdurremo un nuovo personaggio. Combatteremo al fianco di Batwoman – ha dichiarato l’attore.

Il presidente di The CW, Mark Pedowitz, ha aggiunto che l’introduzione di Batwoman porterà all’ingresso nell’Arrowverse anche della città di Gotham, proprio come avevamo annunciato circa un anno fa qui e con il fotomontaggio-notizia che vedete qui sotto.

Annunciata a marzo 2016 arriva Pennyworth: la nuova serie di DC Entertainment tramite Epix

Annuniciata già a marzo del 2016, finalmente la DC Entertainment ha proclamato che Epix ha ordinato la produzione di dieci episodi di una nuova serie originale dal titolo “Pennyworth”, in cui si racconterà la storia di Alfred, il fedele maggiordomo di Bruce Wayne che questo mese ha compiuto 75 anni.


Il progetto è stato creato dallo showrunner di Gotham Bruno Heller, pur non essendo considerato uno spinoff della serie prequel delle avventure di Batman. Le puntate saranno dedicate alla vita dell’ex soldato che poi inizia a lavorare con il miliardario Thomas Wayne nella Londra degli anni ’60.

“Come fan di queste leggende della DC, così come dello straordinario talento di Bruno Heller e Danny Cannon, non potremmo essere più entusiasti di rendere Epix la casa di questa serie”, ha dichiarato il presidente del network Michael Wright in un comunicato.
Nel team della produzione sarà presente anche il regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo inglese Danny Cannon, coinvolto proprio per la regia del pilot. Le riprese inizieranno entro la fine del 2018, in vista di una première prevista per il 2019.

Frank Miller: “I supereroi? Li amo, ora ho messo gli occhi su Superman”

 “I supereroi? Li amo, come i fumetti sono legati alla nostalgia, a quello che ognuno si porta dentro della propria giovinezza. Non li lascio, anzi, adesso ho messo gli occhi su Superman“.

Frank Miller sceglie Napoli per lanciare la sua idea nella costruzione di una nuova dottrina, moderna, dark, del mondo degli eroi pop del XX secolo. L’artista americano è stato ospite al Comicon, dove ha incontrato tantissimi fan in religiosa attesa. Il creatore di Sin City e 300, l’uomo che ha rilanciato e modernizzato il mito di Batman, è il regalo che Comicon si è fatto per il suo ventesimo anniversario, portandolo a Napoli (come vi avevamo anticipato qui).

Artista poliedrico, che passa dal fumetto al cinema, Miller, spiega i punti di contatto tra le due forme d’arte: “Fumetti e cinema hanno sentieri simili, si basano entrambi sull’importanza di combinare parole e immagini. Ma con le differenze. Nel cinema ci sono reali attori e reali emozioni, e poi sono grande schermo. I fumetti li puoi leggere sul divano o in bagno. Ma entrambi danno una visione potente e grandi storie”. Storie legate ai momenti di chi legge e guarda, ma anche di chi li crea, come lo stesso Miller confessa: “Il mio Batman me lo chiedevano da tempo – racconta l’artista 61enne – poi decisi come farlo quando avevo 29 anni. Era la vigilia del mio trentesimo compleanno, avevo paura di invecchiare, di quello che mi aspettava. Così decisi di fare un Batman 50enne, immaginare le sue ansie personali ma anche i suoi dolori muscolari”.


Non solo supereroi, però, Miller guarda anche all’America contemporanea: “Sto studiando, vorrei fare una buona parodia sul corrente regime in America. Ma non è facile, perché sarebbe come fare una parodia di una parodia. E poi la situazione negli Usa è troppo inquietante per sembrare divertente“. Ma Miller collega la nostalgia all’attualità politica: “Come dicevo per i supereroi ognuno di loro fa scattare la nostalgia, perché è legato a una generazione. E questo influenza anche la politica, il mondo è sempre governato da uomini di mezza età che pensano alla loro gioventù. Ne abbiamo avuti alcuni che sono cresciuti durante la guerra, negli anni Sessanta, negli anni Settanta. Oggi ci sono quelli che hanno nostalgia degli anni ’80 il che è un po’ strano perché in effetti non sono stati il miglior periodo della storia”. Miller, però, continua a raccontare il passato e il presente dell’immaginazione collettiva e ha voglia di farlo: “Ho un nuovo progetto su Sin City – dice – ma anche con la Dc Comics. Ma mi piacerebbe fare tante cose, ad esempio vorrei collaborare con Milo Manara, ma lo farò appena ha tempo, è sempre super impegnato”.

Qui di seguito, potete assistere al suo incontro con Milo Manara, svoltosi a Lucca Comics edizione 2016.