Suicide Squad: l’incontro col regista David Ayer e realizza il tuo Selfie Squad

Prima di leggere dell’incontro con il regista, c’e’ una cosa che dobbiamo fare assolutamente tutti…giocare con il teschio che rappresenta ogni membro della Squadra Suicida. Infatti, la Warner ha pubblicato online un sito che permette di creare il proprio “selfie-simbolo” e condividerlo sui principali social network, oppure è possibile scaricarlo sul vostro PC per gestirlo come meglio credete. Provatelo cliccando qui e posate sulla nostra pagina FB o Twitter il vostro suicide-selfie.

 

Jared Leto è Joker

Jared Leto è Joker

La giornata a Toronto è decisamente assolata. La scena di Suicide Squad che troupe e attori stanno girando è quella in cui ai “supercattivi” al centro ella storia, dopo essere stati finalmente tirati fuori dalle rispettive prigioni, vengono restituiti propri “giocattoli” da combattimento. Siamo in un piccolo aeroporto privato appena fuori la città canadese, dove di sono svolte la maggior parte delle riprese del film.
Per i visitatori della stampa è stato allestita una piccola tenda accanto al set principale, fornita con sedie e monitor da dove osservare le riprese. In un momento di pausa, mentre vengono sistemate le scenografie e le macchine da presa per le angolazioni delle inquadrature successive, la publicist della Warner Bros porta a noi giornalisti l’artefice principale di Suicide Squad, il regista David Ayer. Ecco il resoconto della nostra chiacchierata con lui:

Prima foto ufficiale di David Ayer del film: Suicide Squad

Prima foto ufficiale di David Ayer del film: Suicide Squad

Da sceneggiatore come ha lavorato all’adattamento del fumetto?
E’ un ottimo terreno di scoperta, un’arena ancora parzialmente inesplorata dentro il cinema di genere. Mi sono entusiasmato perché il mio approccio cinematografico è l’esatto opposto a quello che fino ad oggi l’adattamento da un comic book ci ha mostrato. Lavorare su questo scarto, su questo stridore che ha creato molta energia e mi ha permesso di sviluppare alcune idee molto personali dentro un film comunque per il grande pubblico quale è Suicide Squad. Non è solo l’adattamento cinematografico di un comic book, per me è stato anche uno studio su persone in carne e ossa, vive e da sempre pronte a battersi per la propria vita. Nei comic book normali hai uno o più eroi che compiono una serie di azioni secondo uno schema narrativo prestabilito, quasi sempre lo stesso: cambiano solo i costumi, i poteri o il nome degli eroi. Con Suicide Squad invece i personaggi hanno a disposizione una gamma molto più ampia di situazioni e azioni, perché sono letteralmente capaci di qualsiasi cosa, non hanno remore o problemi etici. La linea tra bene e male, tra giusto e sbagliato in questo film praticamente non esiste, o meglio viene spezzata in continuazione. I comic book sono molto cambiati nel corso dei decenni, hanno risentito come tutte le grandi forme di narrazione mediatiche degli stravolgimenti politici e sociali dell’epoca contemporanea. I fumetti negli anni 80 ad esempio erano impregnati della paranoia derivata dallo scontro ideologico tra Stati Uniti e Unione Sovietica, tra Ovest ed Est. Oggi i tipi di paranoia e le paure sono cambiate, molto meno identificabili con schieramenti o bandiere. Ciò che rimane intatto è il senso di frustrazione e la paura di cui le storie di nutrono i lettori, da cui sono attanagliati. L’universo DC è molto consapevole di questo, e Suicide Squad è un film che rispetta in pieno il legame e la tensione drammatica tra fumetto e lettore.

Suicide Squad è una produzione ancora più grande del precedente Fury. In che modo questo fattore sta influenzando il suo stile di regia?
Mi sta dando ancora più libertà nello scegliere il modo migliore per raccontare il film, le angolazioni più efficaci. A differenza dei miei film precedenti, quando ho realizzato Fury abbiamo dovuto ricostruire molti dei set. Con Harsh Times, La notte non aspetta e End of Watch praticamente eravamo sempre per le strade di Los Angeles a girare in continuazione. Con Fury invece le location andavano trovate e i set designer hanno dovuto dipingere, costruire, sistemare tutto. Quella è stata la mia prima esperienza riguardo la creazione di un mondo interamente costruito per la macchina da presa. Tutto comunque alla fine è sempre focalizzato ad aumentare la forza della storia. Per i comic book non è molto differente, posseggono una narrazione molto specifica, una sorta di mitologia contemporanea: quello che sto cercando di fare con Suicide Squad è prendere questi miti moderni e vedere quanto riesco ad immergerli nella realtà del nostro oggi. Volevo ricreare un mondo in cui cammini per strada e può capitarti di incontrare Deadshot o Harley Quinn, in cui puoi veder sfrecciare per strada la macchina del Joker. Ovviamente abbiamo collaborato con il reparto fiction della DC, ma il mio intento principale è stato quello di rendere il film il più possibile terreno, attuale.

Suicide Squad il film - Basato sul fumetto ideato originariamente da Robert Kanigher e Ross Andru nel 1959.

Suicide Squad il film – Basato sul fumetto ideato originariamente da Robert Kanigher e Ross Andru nel 1959.

Non sente dunque la pressione di essere al comando di uno dei film più attesi dell’anno?
L’unica cosa che mi interessa fare con Suicide Squad è raccontare la storia di un gruppo di persone spezzate che si unisce e capisce che può creare una sintonia, può diventare una famiglia, connettersi uno all’altro. Come sceneggiatore la difficoltà maggiore è stata quella di introdurre tutti questi personaggi nella maniera giusta, rendendoli diversi nella personalità ma al tempo stesso trovare dei tratti comuni che rendessero plausibile la loro convivenza. Fatto questo il lavoro come regista è stato molto più semplice, perché le figure delineate sulla pagina erano così potenti che una volta messe davanti alla macchina da presa creavano energia. Non ci vuole molto tempo a capire chi e cosa sono quando li vediamo sul grande schermo. Non temo i confronti perché il mio approccio è totalmente diverso dagli altri, molto più realistico e inserito nella realtà dei nostri tempi. Ad esempio c’è pochissimo green screen in Suicide Squad, quasi tutti i set sono stati ricostruiti per intero, e questo rende le cose differenti, soprattutto per quanto riguarda il tono della fotografia e la forza delle interpretazioni, sono più vere. Qualunque cosa la gente pensi che Suicide Squad sia, vi assicuro che non lo è. E’ molto di più.

Tutti aspettano di vedere soprattutto il Joker di Jared Leto e la Harley Quinn di Margot Robbie…
E hanno ragione. Il Joker è il villain più famoso al mondo, è entrato nell’immaginario collettivo perché più di tutti rappresenta il caos, l’inganno, la follia che si scatena come negazione assoluta nella razionalità umana. Cosa è universale in questa figura, cosa ha trasceso tutte le interpretazioni che ne sono state date al cinema e nei fumetti? Jared Leto l’ha catturato e l’ha inserito nella sua visione, meno elevata delle altre, più a contatto con la giungla della strada. Quando arriva sul set il mondo si fermava, ognuno si fermava, non si può scappare al magnetismo emanato dal personaggio che sta interpretando. Margot si è preparata moltissimo per interpretare Harley, ha fatto ricerche enormi sui disordini psichiatrici, traumi della mente, bipolarità e altre malattie. Poi ovviamente ci ha messo del suo, è impossibile chiedere a un attore di mantenere le distanze dal personaggio una volta che si è connesso alla parte. Margot ha investito molta della sua vita emotiva, questa è la sua performance più potente, anche più forte di quella di The Wolf of Wall Street. Jared nell’avvicinarsi al Joker ha trovato fin da subito un equilibrio pazzesco tra rispetto e sfrontatezza. Il suo lavoro di preparazione è iniziato molto prima di quello di tutti gli altri e si è rivelato estremamente complesso per lui, spero che un giorno troverà la forza di raccontare in quali luoghi della sua mente questo percorso lo ha portato. Non penso possa farlo ancora oggi…

Margot Robbie è Harley Quinn

Margot Robbie è Harley Quinn

Cosa l’ha entusiasmata maggiormente fino ad oggi nel dirigere Suicide Squad?
Quando dirigo sono talmente concentrato sul mio lavoro che molto spessi dimentico cosa ho fatto il giorno precedente, figuriamoci settimane prima. Un regista in qualche modo dovrebbe mantenere il sangue freddo, rimanere concentrato quando gira scene con grandi esplosioni, sparatorie ed effetti speciali. Per me invece si è tratta di venire sul set e passare bei momenti insieme a Will Smith e tutti gli altri. Siamo diventati un vero gruppo durante le riprese, stiamo facendo il film insieme nel senso più pieno della parola, discutendo in gruppo ogni decisione. E il risultato è condivisione e sorprendentemente anche molto divertimento, cosa difficile da ottenere quando hai così tanta pressione addosso…
[Fonte: comingsoon.it]

Falena assassina…o Killer Moth

Batman nel corso della sua storia ha affrontato i nemici più diversi e disparati, primo tra tutti la sua nemesi, il folle Joker, il principe clown del crimine e altri nemici che sono passati alla storia anche grazie ad interpretazioni cinematografiche come il Pinguino, Enigmista, Ra’s Al Ghul, Poison Ivy o l’ex procuratore distrettuale Harvey Dent divenuto poi Due Facce.

Sicuramente già contando solo i nemici di “serie A” quello che potrebbe essere definito il “rooster” di nemici di Batman è davvero amplio, contando che dal 1989 ad oggi solo nei film sono comparsi ben 15 villains diversi (nonostante due di essi, Zsasz e KGBeast, non abbiano raggiunto la fama) e, nonostante ciò, ci sono davvero tanti nemici del Cavaliere Oscuro importanti che non abbiamo ancora visto (e che forse non vedremo mai) al cinema trai quali Clayface, Man-Bat, Cappellaio Matto o Maschera Nera, comunque famosi per le loro apparizioni in cartoni animati, videogames e per la loro parte principale, o comunque comprimaria, nei fumetti del Crociato Incappucciato.

Ma quelli di cui voglio parlarvi oggi sono quelli che Alan Grant nel ’92 sulle pagine di Shadow of The Bat denominò “Misfits”, ossia i Reietti, criminali di bassa lega che hanno più volte tentato di imporre il loro nome tra le file dei villains di Batman ed alcuni di loro, anche se per poco, ci sono anche riusciti.

Nella storia di Grant, contornata dagli splendidi disegni di un Tim Sale in grande forma e da poco ristampata dalla RW Lion nel volume “Batman illustrato da Tim Sale”, abbiamo un gruppo di, appunto, reietti messo su da colui che un tempo era considerato quasi una nemesi per il Cavaliere Oscuro, o comunque per uno (o meglio una) dei suoi principali comprimari, un nemico affascinante quanto sottovalutato, sto ovviamente parlando di Drury Walker aka Cameron Van Cleer aka Killer Moth (o Falena Assassina come lo hanno chiamato in alcune edizioni italiane).

Comparso per la prima volta nel ’51 sulle pagine di Batman 63, si può certamente definire Moth un villain storico per il Cavaliere Oscuro essendo riuscito, comunque, ad arrivare fino ad oggi. Il personaggio nasce come primo vero e proprio “anti-Batman” (ruolo poi ricoperto da Wrath e Catman più avanti negli anni) avendo il suo Moth-Segnale e la sua Mothmobile. Sostanzialmente era il paladino notturno della criminalità e, quando un gruppo di criminali era in pericolo, il suo segnale splendeva brillante nel cielo quasi a parodia di quello di Batman. Due inquietanti esseri notturni, uno l’opposto dell’altro, che si fanno battaglia tra i tetti di Gotham City difendendo uno la giustizia, l’altro il crimine. Nello stesso anno della sua prima apparizione, Moth fa ben 3 apparizioni comparendo anche nel numero 63 di Batman e nel 173 della serie madre del vigilante di Gotham, Detective Comics. Quest’ultima storia è molto importante per il personaggio ed è quella che, a mio parere, gli fa meritare un posto d’onore tra le file di villains del Cavaliere Oscuro. Il geniale e malvagio Drury Walker sotto le mentite spoglie del miliardario amico di Bruce Wayne Cameron Van Cleer riesce a scoprire la vera identità di Batman decenni prima di Hugo Strange, Bane, Hush o dello stesso Joker!

Moth usa ovviamente quest’informazione contro il Cavaliere Oscuro, fallendo anche questa volta. Per fare in modo che Moth non rivelasse l’identità di Batman, gli autori inventarono un’amnesia del criminale (nonostante lo stesso Batman abbia spesso paura che egli possa riconoscerlo comunque). Nel corso della Silver Age il criminale è comparso numerose volte, compresa la prima apparizione di Batgirl (che potete recuperare anche nel volume dedicato a Batman dei classici del fumetto di Repubblica, il numero 24 per essere precisi). Quest’apparizione segnò indelebilmente il personaggio di Moth che generò un vero e proprio odio nei confronti dell’aiutante di Batman divenendone la vera e propria nemesi per eccellenza (affrontandola numerose volte sui numeri di Batman, Shadow of the Bat e Detective Comics oltre che in due numeri di Batman Family Giant, Batgirl Anno Uno, in diverse testate con protagonista la ragazza tra cui proprio Batgirl e Birds of Prey e con apparizioni singole o fugaci in altre serie come JLA o Creeper e addirittura in un cameo su “Batman VS Hulk” delle Battaglie del Secolo). Il criminale presenza inoltre al fianco di nemici del calibro di Joker o Ra’s Al Ghul nei numeri 200 e 400 (quest’ultimo pubblicato per la prima volta in Italia da qualche anno sempre dalla RW Lion con tanto di prefazione scritta dal Re dell’orrore, Stephen King). Falena Assassina, nel corso degli anni ’90 (la Dark Age del fumetto come la definisce Morrison) vende la sua anima al demone Neron in modo da poter essere temuto, divenendo il mostro Charaxes  e apparendo per la prima volta  in questa forma contro Robin sulle pagine di Robin #24 (pubblicato in Italia nel ’95 in appendice al numero 33 del mensile di Batman) per poi comparire numerose altre volte sulle pagine della serie regolare del Ragazzo Meraviglia sempre in questa sua forma “mostruosa”.

Il criminale troverà la morte durante la Crisi Infinita, ma con il rilancio dei Nuovi 52 ritornerà alla vita come nemico di Freccia Verde nei numeri 25, 31, 32, 33 e 34 (in Italia su Justice League 29, 35, 36 e 37 della RW Lion), nello speciale di Harley Quinn dedicato al primo d’Aprile (Harley Quinn & the Suicide Squad April Fools’ Special) e ,di nuovo, come nemico di Batgirl nei numeri 45 (Freccia Verde 5 nella RW Lion) e il tutt’ora inedito in Italia 50, nonostante nel 45 compaia solamente in un flashback con il nuovo costume dei Nuovi 52. C’è da dire che in questa versione Moth ha un costume totalmente diverso e molto più realistico e, inoltre, non viene mai menzionato il suo vero nome (che viene svelato per la prima volta negli anni ’90, tra l’altro). Ha inoltre una nipote sulla sedia a rotelle (Drew Fisher alias Vengeance Moth).

Il personaggio al di fuori dei fumetti non ha avuto una carriera brillante comparendo in qualche episodio di The Batman (04×02 “La squadra di Pinguino” e 04×11 “Rumors”) sia nelle vesti di Killer Moth che ,principalmente, in quelle di Charaxes. Compare anche in diversi episodi di The Brave and The Bold (01×19 “Bat-Mike contro Batman”, 01×25 “L’incantesimo di Music Meister”, 02×06 “Assistenti alla Riscossa”, 02×08 “La divisione di Batman”, 02×12 “L’attacco dei gorilla!”, 02×16 “L’ultima pattuglia” nella sua prima apparizione come nemico principale della puntata, 03×03 “La notte dei Batman” e nella season finale della terza stagione, la 03×13, “The End” assieme a tutti gli altri antagonisti affrontati dal Cavaliere Oscuro nel corso delle prime tre stagioni). Una versione abbastanza diversa da quella classica che sembra quasi fondere il lato mentale di Moth al suo aspetto animalesco durante il periodo in cui era Charaxes appare nelle due serie animate dei Teen Titans come un nemico ricorrente della formazione (nella prima serie compare negli episodi 02×19 “Lo sciame killer”, 03×10 “Cucciolo”, 05×01 “Casa del futuro (Prima Parte)”, 05×11 “Riunione” e 05×12 “Teen Titans uniti”; nella seconda nelle puntate 01×46 “Cercasi Silkie”, 03×04 “L’aspetto non conta”, 03×16 “La danza degli spaghetti” in un cameo nell’episodio 03×16 “Il Black Friday”, l’ultimo episodio della serie per ora trasmesso nel nostro paese). In questa interpretazione del personaggio, Moth ha una figlia di nome Kitten ,anch’essa nemica ricorrente dei Giovani Titani, che impone addirittura la sua autorità sul padre ed è fidanzata con uno strambo mutante di nome Fang.

Il villain compare anche nell’ultimo film d’animazione “Batman: Bad Blood” assieme al suo protetto nei comics Firefly e nel secondo e terzo capitolo della saga videoludica di LEGO Batman. Nella saga di Arkham compare un suo riferimento in Arkham Asylum (dov’è presente la sua bio) e in Arkham Knight, durante il DLC di Red Hood, un criminale afferma che Jason Todd è l’assassino di Falena Assassina, facendo intuire che il personaggio sia morto nell’universo del gioco; compare però nel fumetto prequel di Batgirl (reperibile gratuitamente online): Batman Arkham Knight: Batgirl & Harley Quinn Special, una storia che rinarra il primo scontro tra Batgirl e Moth, ma nell’Arkhamverse. Killer Moth in originale è doppiato da Scott Menville, Corey Burton, Jeff Bennett, Thomas Haden Church, Marc Worden, Jason Spisak, Cristopher Corey Smith e Steve Blum.

In sostanza Killer Moth è un nemico di Batman che ,nonostante tutto, si può definire importante anche se poco conosciuto dal grande pubblico e che ,nel corso del tempo, ha dimostrato di essere una grande minaccia per il Cavaliere Oscuro nonché il suo opposto. Un nemico fortemente penalizzato dal suo aspetto degli anni ’50, ma che ,nonostante le apparenze, ha un grande potenziale e che ha avuto momenti brillanti nella sua carriera, un criminale che un vero appassionato di Batman non può non conoscere. Dopotutto le falene sono nemici naturali dei pipistrelli, capaci di sfuggire loro grazie al loro finissimo udito e, addirittura, mandare in tilt i loro radar.

Roberto Pasquale Lestinci

Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCCTq4ozrzG5YAUJEdcQ8DnA

Pagina FB: https://www.facebook.com/robertlestinci.thejoker117

Intervista a Ben Affleck sul set di Justice League

Intervistato da Umberto Gonzales di http://heroichollywood.com sul set di Justice League, Ben Affleck ha parlato del film The Batman  e del suo ruolo come produttore esecutivo del crossover diretto ancora una volta da Zack Snyder.

Questa volta sei produttore esecutivo. Come cambia il tuo ruolo, anche nella gestione del personaggio di Batman?

Il motivo per cui sono produttore esecutivo è dato dal fatto che dirigerò uno dei film del franchise. Quindi ci sarà una sorta di “impollinazione incrociata” nella storia e nei personaggi, e non voglio svelare nulla ma questo significa che ci sono alcune cose che potrebbero succedere nel mio Batman e che potrebbero essere influenzate da questo film. Basta pensare che oggi abbiamo girato una scena nella stazione di polizia di Gotham City. La DC Films è una compagnia le cui decisioni sono guidate e influenzate dai filmmaker, quindi è una decisione creativa su come far sì che la mano destra sappia cosa fa la sinistra: c’è collaborazione e supervisione. In questo modo nessuno perde la giusta direzione, causando problemi al tuo film con il suo film. È una sorta di cortesia: sai cosa stai facendo, e io posso valutare le situazioni che avranno un impatto sul personaggio di Batman e il suo film.

Batman farà il detective nel film della Justice League, o lavora con un team di detective?

In questa storia è molto presente il lato da detective di Batman, molto più che in Batman v Superman, e probabilmente verrà ampliato ulteriormente nel film che dirigerò io. Penso che tutte le grandi storie di Batman siano storie di detective. È per questo che sembrano film gialli. Potrebbe essere come Il Mistero del Falco, ma in realtà sono storie di detective. E oltre al lato da detective story c’è un elemento “cosa sta succedendo” e uno “come riesco a trovare queste persone e convincerle a stare tutti insieme? Come lavoreremo insieme?”

Molte persone non vedono l’ora che esca il tuo film dedicato a Batman, hai idea di quando potrebbe uscire?

Penso che sia già stata decisa una data. Tuttavia non so se riusciremo a rispettarla, perché lo script non è ancora pronto. La mia linea temporale, quindi, è che non farò il film finché lo script sarà abbastanza buono. Mi è già capitato di lavorare a film il cui script non era ancora pronto o non andava ancora bene! [ride]

E a che punto siete della fase di scrittura? C’è una bozza della quale siete soddisfatti?

Ho uno script, ci stiamo ancora lavorando, non è ancora abbastanza soddisfacente per mettersi al lavoro e farci un film di Batman. Ho degli standard altissimi per questo progetto, devo dire. L’asticella è altissima. Non è uno di quei casi in cui ti accontenti di divertirti e ti metti a lavorare.

Continuando sul lavoro che sta svolgendo Ben Affleck con il film c’e’ da sottolineare che Geoff Johns, il Chief Creative Officer della DC Comics durante uno show televisivo in cui è stato ospitato da Seth Meyers si è lasciato andare ad un grande elogio. “Ben [Affleck] è un grande, davvero bravissimo con i dialoghi” . “Quando mi legge parti dello script sono lì seduto a pensare: ‘Oddio, sto parlando con Batman!“.

Fonte: HeroicHollywood

SUICIDE SQUAD : The Album Original Soundtrack

La storica etichetta Atlantic Records ha messo insieme “SUICIDE SQUAD : The Album” Original. La colonna sonora che accompagna l’atteso film spazia tra pop, rock, alternative, hip-hop, R&B e EDM per un totale di 14 brani che vi riportiamo in calce.
È possibile preordinarla oggi, accompagnata dal singolo “Heathens” dei Twenty One Pilots, già disponibile in formato MP3 su Amazon al costo di € 1,29.
Le tracce includono delle collaborazioni inedite quali Lil Wayne, Wiz Khalifa & Image Dragons con Logic e TY Dolla $ign (Feat. X Ambassadors), Action Bronson & Dan Auerbach (dei Black Keys) [Feat. Mark Ronson] e Skrillex & Rick Ross.
Verranno inclusi inoltre gli inediti di Kevin Gates, Panic! At the disco, Kehlani, Grimes e Skylar Gray.
Il primo a debuttare per le clip video è un brano dei Twenty One Pilots nel quale vengono proposte scene del tutto inedite del film in uscita il prossimo 18 Agosto ed include uno speciale Cameo di Jared Leto nelle vesti del Joker. Il 1 Luglio invece sarà rilasciato online il video musicale di Skrillex e Rick Ross dal quale si attendono altrettante anticipazioni. Di seguito potrete gustare queste nuove immagini con allegata la sinossi ufficiale del film.
Suicide Squad: The Album sarà disponibile ovunque da venerdì 5 agosto ed è possibile preordinarla qui tramite iTunes.

Suicide Squad - The Album

Suicide Squad – The Album

LISTA DELLE CANZONI

1
Purple Lamborghini [Explicit] da Skrillex & Rick Ross

2
Sucker For Pain (with Logic, Ty Dolla $ign & X Ambassadors) [Explicit] da Lil Wayne, Wiz Khalifa & Imagine Dragons

3
Heathens da twenty one pilots

4
Standing In The Rain [Explicit] da Action Bronson, Mark Ronson & Dan Auerbach (of The Black Keys)

5
Gangsta [Explicit] da Kehlani

6
Know Better [Explicit] da Kevin Gates

7
You Don’t Own Me (feat. G-Eazy) da Grace

8
Without Me [Explicit] da Eminem

9
Wreak Havoc [Explicit] da Skylar Grey

10
Medieval Warfare da Grimes

11
Bohemian Rhapsody da Panic! At The Disco

12
Slippin’ Into Darkness da War

13
Fortunate Son da Creedence Clearwater Revival

14
I Started a Joke (feat. Becky Hanson) da ConfidentialMX

17 Settembre 2016: Batman Day

Logo Batman Day 2016

Logo Batman Day 2016

Qualche cosa di più di tre quarti di secolo e non sentirli, Batman con il suo carico di vendicativo tormento e strepitosi gadget prosegue il suo cammino tra fumetti, cinema e piccolo schermo e l’evento cinematografico Batman v Superman di Zack Snyder in cui il Crociato incappucciato ha fatto squadra nientemeno che con Superman in attesa dell’annunciato film sulla Justice League.
Batman è uno dei più grandi personaggi mai creati nei fumetti o altrove, e anche dopo 77 anni continua ad affascinare i fan di tutto il mondo. Egli è parte integrante della cultura pop e ha catturato con successo l’immaginario del mondo intero. Noi, lo abbiamo già celebrato nel 2013 con l’uscita del Batman Silent Book e quest’anno con il Batman v Superman Concept Arbook, mentre le multinazionali Warner Bros. e DC Comics ci annunciano il 77° anniversario dell’eroe di Gotham City per sabato 17 Settembre 2016, giorno in cui saremo tutti pronti a celebrare il nostro paladino della giustizia.
Per il Batman Day la DC Comics rilascerà qualche poster, cartolina, segnalibro e portachiavi dell’evento, anche perché è consuetudine rilasciare questo tipo di giveaway insieme ad altri gadget come accaduto anche lo scorso anno. Nulla si sa su spillette/pins commemorative, ma sono sicuro che i piani del Batman Day si aggiorneranno all’approssimarsi della data dell’evento.
La RW Lion, nel mese di settembre ha già previsto la tiratura del fumetto BATMAN DAY SPECIAL 2016 (Batman Annual 4).
Il kit ufficiale dell’evento BATMAN giornata prevede schede di attività, curiosità e giochi e sarà disponibile per il download su http://www.dccomics.com/batmandaykit .
Noi di Batman Crime Solver stiamo preparando qualcosa, ma è tutto contenuto nei files top secret del batcomputer, e nel frattempo, vi invitiamo a raccontarci come vi state organizzando per questa giornata. Mandateci foto e video sulla nostra pagina FB, siamo lieti di pubblicare tutto!!!
Intanto, per prepararvi all’evento, potete guardare qualcosa che abbiamo fatto per voi lo scorso anno:

 

Batman: Arkham VR

Con i pc in declino e gli smartphone verso la saturazione nei mercati avanzati, la realtà virtuale non ci sta mettendo molto a diventare il nuovo accattivante trend dell’universo tecnologico. E le prime stime di un mercato appena agli esordi confermano la tendenza.

Tra le tantissime novità annunciate durante la conferenza di Sony all’E3 di Los Angeles c’è stato anche il promettente Batman: Arkham VR, nuova fatica di Rocksteady Studios in arrivo in esclusiva per PlayStation VR, il visore per la realtà virtuale di Sony in uscita il prossimo ottobre.

Batman: Arkham VR non sarà una riedizione delle precedenti avventure di Batman della serie Arkham, ma presenterà un nuova storia ambientata nell’universo di Arkham, ancora parzialmente avvolta dal mistero.

Il reveal trailer mostrato durante l’E3 non ci dà informazioni utili, se non che il titolo sarà disponibile già a partire da ottobre, in occasione del lancio di PlayStation VR, e che ci racconterà una intensa e misteriosa storia nello stile dei fumetti classici di Batman, con una forte dosa di psicologia nera in pieno stile Arkham.

La data di uscita non è poi così lontana, quindi prepariamoci a tanti nuovi dettagli in arrivo nelle prossime settimane.

Batman: A Telltale Games Series

Batman: A Telltale Games Series è un videogioco a episodi sviluppato da Telltale Games, basato sul supereroe dei fumetti della DC Comics, Batman. Il videogioco verrà pubblicato in digitale a partire dall’estate del 2016 per le piattaforme PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360 e Microsoft Windows.

Oggi la Telltale Games ha rivelato le primissime immagini di Batman: The Telltale Series e dichiara: “Dal nostro punto di vista, Batman è un personaggio perfetto per una serie Telltale e siamo lieti di poter lavorare con questo personaggio. Ogni notte, Bruce Wayne scende in strada per cambiare in meglio il destino di Gotham. Il nostro team vuole esplorare questo aspetto dell’uomo pipistrello, infatti le azioni di Bruce si ripercuoteranno anche sulla vita di Batman e viceversa. In alcuni casi, i giocatori potranno decidere se affrontare l’avventura nei panni di Bruce o di Batman, con conseguenze su entrambi i personaggi.”

Il gioco sarà ambientato in una Gotham City moderna e al passo con i tempi, totalmente slegata da quella vista nei film o nei fumetti. La trama è incentrata unicamente su Bruce e Batman mentre ci sarà poco spazio per altri personaggi: Robin non dovrebbe essere presente, mentre Alfred, Vicky, James Gordon e Renee dovrebbero fare la loro comparsa. Telltale fa sapere che maggiori dettagli sui nemici verranno svelati in prossimità del lancio.

Gli scatti, come vedete anche sopra, ci mostrano il cavaliere oscuro sia nei panni di Batman che in quelli di Bruce Wayne, offrendoci anche uno scorcio della Batcaverna con la Batmobile ed una scena con Catwoman.

E l’annuncio del cast di doppiatori ci rivela anche altri personaggi che compariranno nel gioco: troviamo infatti Troy Baker nei panni di Bruce Wayne, Travis Willingham come Harvey Dent/Due Facce, Erin Yvette come Vicki Vale, Enn Reitel come Alfred Pennyworth, Murphy Guyer come il Tenente James Gordon, Richard McGonagle come Carmine Falcone e infine Laura Bailey come Selina Kyle/Catwoman.

Gotham: il personaggio di Vicki Vale nella terza stagione

Stando alle ultime indiscrezioni, la produzione della terza stagione della serie Gotham, distribuita dal network televisivo statunitense FOX, ha confermato di avere l’intenzione di introdurre il personaggio della giovane Vicki Vale all’interno dei prossimi episodi della serie.
A quanto sembra, la notizia è ufficiale, anche perché molti siti autorevoli riportano che la produzione ha confermato di voler aggiungere il personaggio. Stando al report del network, la new enty dovrebbe occupare un ruolo ricorrente a partire dalla terza stagione di Gotham. Sempre secondo questo report, il ruolo è stato descritto come quello di “una giovane giornalista ambiziosa con un’età tra i venti e i trent’anni.”.
Nei fumetti, Vicki è una reporter per il Gotham Gazette che ha intrattenuto un complesso rapporto di interesse amoroso con Bruce Wayne/Batman. Naturalmente, lo show sembra dare al personaggio una connotazione diversa.
Come si può dedurre dalla descrizione, la Vicki che verrà introdotta ha un’età più avanzata rispetto a David Mazouz, che impersona Bruce Wayne e che, nella serie, non ha più di 15 anni.
Come tutti certamente saprete, non è la prima volta che il personaggio viene trasposto sullo schermo. Nel 1989, infatti, era già stato impersonato da Kim Basinger, che aveva recitato al fianco di Michael Keaton in Batman.
Il personaggio è apparso anche in Batman: The Brave and the Bold e Batman: Year One, così come nei videogiochi della DC Universe Online e in Batman: Arkham City.
[Fonte: Tvline.com]

Harley Quinn non sarà più solo un personaggio animato o da videogame, parola di Margot Robbie

Vai a sapere se Margot Robbie sia davvero un’ingenua temeraria, che dice sempre quello che pensa e non ha problemi nel mostrarsi (anche al giornalista) senza un filo di trucco e con un look decisamente anti-glam. O se, invece, la ragazza che a 25 anni è già una star di Hollywood, sia una furba di tre cotte, una che gioca d’astuzia con i media per creare un’immagine alternativa, fresca e “simpatica”. Alla Jennifer Lawrence prima maniera, per intenderci. Fatto sta che per la nostra nuova intervista (siamo già a quota cinque) si presenta con un viso trasparente, super casual, e ti stringe subito in un abbraccio affettuoso da vecchia amica. Per confidarti poi, tutto d’un fiato, come sia già stufa dei trucchetti hollywoodiani. Per questo, continua, ha messo su con altri tre amici (uno è il suo boyfriend, Tom Ackerley, l’assistente regista incontrato nel 2014 sul set di Suite francese) la casa di produzione, LuckyChap Entertainment.

Quest’estate dell’attrice australiana di The Wolf of Wall Street si parlerà parecchio, perché la vedremo in due film molto attesi: The Legend of Tarzan, diretto da David Yates (con Alexander Skarsgård-Tarzan), e in Suicide Squad, basato sul comic book della DC, diretto da David Ayer. Se oggi Margot vuole convincere il giornalista che è una giovane in gamba, bella sul serio e divertente, ha – lo ammettiamo – colpito nel segno. Sembra non avere bisogno di espressioni ricercate, di arie o delle immancabili Louboutin: maglia beige girocollo, pantaloni sul rosso, capelli lunghi biondi, occhi azzurrissimi, due labbra che potrebbero fare soggezione a Mick Jagger, parla a raffica e ride volentieri.

Cominciamo da Tarzan. La sua Jane Porter è cresciuta nella Londra vittoriana, tra rigidi corsetti…
La interrompo: vuole sapere come l’ho vista io, questa nuova Jane? Psicologicamente forte, persino stoica, straordinariamente abile: è una donna indipendente, cresciuta in Congo, quindi capace di prendersi cura di sé. Non è certo una donzella che grida al soccorso.

È pur sempre una donzella in corsetto.
Macché, non lo porta! Nelle scene londinesi indossa vestiti d’epoca, senza corsetto. A me pare notevole che non si conformi agli stereotipi della donna vittoriana.

Tanti suoi personaggi cinematografici – la Naomi di The Wolf of Wall Street, Tanya, l’ambiziosa corrispondente di guerra di Whiskey Tango Foxtrot, così come la sua Jane e Harley, la feroce psicologa criminale di Suicide Squad – sono donne anticonformiste. Una coincidenza?
Buffo, non ci avevo mai pensato… Naomi non aveva paura di mandare al diavolo chiunque. Tanya era una tipa tosta, capace di fare il reporter di guerra in Afghanistan, esattamente come i suoi colleghi uomini.

Negli ultimi due anni ha vissuto a Londra.
Qui a Los Angeles si finisce con incontrare solo gente di cinema o comunque di spettacolo, mentre io credo che per un attore sia importante avvicinare persone e luoghi diversi. Per questo, appena posso, faccio lo zaino e me ne vado per qualche giorno in posti dove me ne sto tranquilla, e nessuno mi riconosce.

Ci riesce ancora?
Ma certo, basta non truccarsi e non vestirsi da diva (ride).
L’ultima volta che ci siamo incontrate lei stava promuovendo The Wolf of Wall Street: oggi è nella lista delle attrici di serie A, e ogni studio la subissa di offerte. Ha realizzato i suoi sogni di attrice?
Bella domanda… Provo lo stesso entusiasmo, la stessa passione di allora per ciò che faccio, ma oggi provo anche una certa rassegnazione nel vedere come funziona il mondo dello spettacolo.

Sono stati due anni di grandi successi personali, di grandi cambiamenti.
No, gli anni significativi della mia vita sono precedenti, quando ne avevo 16-17: fu allora che aprii gli occhi su molte cose.

Ce ne indichi qualcuna.
Un giorno mi resi conto, per la prima volta, che gli adulti non sanno granché. Quando cresci pensi che un giorno capirai tutto come loro, ma poi quando lo diventi non afferri un sacco di cose. I grandi fingono di essere a loro agio, sicuri delle loro scelte, e invece spesso sono confusi e insicuri quanto i bambini. Fu una scoperta bizzarra, ricordo come fosse oggi la prima bugia di un adulto.

Mi incuriosisce.
Avevo nove anni e uno mi disse una balla per nascondere un suo errore. La cosa mi fece riflettere: “Sta mentendo, sono sicura: non trova una risposta e fa finta di averla”.

Lei sa mentire, se necessario?
Non sono una grande bugiarda, non mi va, però come ogni adulto posso manipolare la verità come più mi aggrada. Ed è un modo di mentire…

Suicide Squad è uno dei film più “chiacchierati” della prossima stagione. Perché?
Dopo 20 anni Harley Quinn arriva sullo schermo in carne e ossa, non sarà più solo un personaggio animato o da videogame.

Sembra essere il prototipo della donna malvagia e sexy.
Sexy? Sì, però non per sedurre i maschi: la mia Harley vuole essere sexy per se stessa. Per questo porto dei calzoncini corti, calze a rete e tacchi alti, in uno strano mix scompagnato: volevo che fosse sexy in modo cool.

Da quasi due anni lei è legata a Tom Ackerley. Cosa cerca in una relazione?
Mah, col passare degli anni – attraverso le diverse esperienze e le inevitabili pene d’amore – si costruiscono muri difensivi. Mi piacerebbe potere ritornare a quando ero più vulnerabile.

E come era, allora, l’amore?
Magico. Ecco: vorrei ritrovarne l’essenza, anche solo un grammo.

[Fonte: IoDonna di Alessandra Venezia]

RW-Edizioni: Intervista a Angelo Capasso, Maria Luisa Delli Paoli e Novella Locritani

Il nome della RW Edizioni accompagna dal 2011 una vasta produzione di letteratura disegnata, che spazia dai comics americani targati DC/Vertigo ( sotto l’etichetta Lion ) ai fumetti Franco/Belgi ed europei ( Lineachiara ), per finire con Manga e Manhwa ( Goen ).

A Napoli, lo scorso 26 febbraio, nella fumetteria Alastor in via Mezzocannone 7, ho avuto la fortuna di poter incontrare coloro che lavorano per la casa editrice novarese ed ho chiesto la possibilità di un’intervista al fine di capire quale sia tutto il lavoro svolto da questi ragazzi.

lion_goen_lineachiara

Sono sempre di più le persone che aspirano a lavorare nel settore dell’editoria, e oggi nelle case editrici non ci sono più solo i classici topi di biblioteca occhialuti e ricurvi sui libri, ma dei giovani molto preparati e intraprendenti, con una preparazione specifica alle spalle, proprio come i tre ragazzi che sto per presentarvi…

Angelo Capasso, social web content editor (si occupa della comunicazione su internet), Maria Luisa Delli Paoli, specialista in grafica e nell’esecuzione delle operazioni testuali e delle lavorazioni grafiche in qualità di letterista, e Novella Locritani, che si occupa di un’altra componente fondamentale di fumetti e libri, ovvero la copertina.

 

Di seguito, l’intervista:

Stefano – Batman Crime Solver: Ciao Angelo, Maria e Novella e benvenuti su Batman Crime Solver.

Angelo – E’ un piacere.

Maria Luisa – Salve!

Novella – Ciao a te Stefano e grazie per l’intervista!

Stefano – BCS: Ho provato rapidamente a descrivere il vostro lavoro. Ci spiegate qualcosa nel dettaglio?

Maria Luisa – Mi occupo della parte grafica e del lettering, dedicandomi principalmente ai volumi più che agli albi spillati. I materiali di lavoro ci arrivano direttamente dalla DC Comics per cui c’è tutta una fase di preparazione ovvero pulitura dei dialoghi americani, impaginazione delle tavole secondo i nostri formati ed infine il lettering e la realizzazione di grafiche iniziali e finali del volume.

Novella: Come hai già anticipato, io mi occupo del design delle copertine. I materiali che ci vengono inviati dall’America devono essere adattati agli standard italiani e riassemblati secondo esigenze specifiche.  Ci sono molti elementi a cui fare attenzione: loghi, titoli, codici a barre e prezzi, colori, qualità delle immagini. Tutto deve essere più fedele possibile all’originale e allo stesso tempo conforme ai numeri precedenti della stessa collana. A volte capita di dover curare volumi unici che non hanno un corrispettivo americano; in questi casi sono più libera di creare un design originale, cosa molto più divertente ma anche impegnativa!

Angelo – Io principalmente mi occupo della comunicazione dell’azienda sul web. Gestisco sui social network le pagine di RW Edizioni e delle tre divisioni editoriali (Lion, Goen e Lineachiara), pubblicando post e rispondendo alle domande dei lettori. Scrivo le news sul sito e curo sia la newsletter che la corrispondenza delle email aziendali. Inoltre mi occupo dei rapporti con i siti generalisti e specializzati che si interessano ai nostri fumetti per anteprime e comunicati. Queste sono le mie mansioni principali, ma mi può capitare di essere coinvolto in altre attività che riguardano comunicazione e marketing tramite il web.

Stefano – BCS: Cosa vi piace di più del vostro lavoro?

Maria Luisa – Sapere in anteprima come andranno a finire le storie J.

Novella – Adoro vedere stampati i volumi che ho curato. E’ davvero una grossa soddisfazione ammirare il risultato del mio lavoro, pensare che verrà esposto in fumetteria e che potrà essere visto da molte persone. Questo è uno dei motivi per cui mi piace lavorare nell’editoria.

Angelo – Quando un lettore ci contatta semplicemente per ringraziarci del nostro lavoro e per un fumetto che ha letto o un’edizione che ha apprezzato. E’ bello sapere di far parte di un gruppo di lavoro che ha contribuito affinché un amante della nona arte possa coltivare la sua passione.

Angelo Capasso

Angelo Capasso

Stefano – BCS: Quali sono le difficoltà che incontrate più spesso?

Maria Luisa: Oltre al tempo che non è mai abbastanza, perché dobbiamo essere veloci(ssimi) e precisi, qualche difficoltà sta nell’approccio a materiali più datati di cui non si ha traccia digitale ma solo cartacea, per cui si lavora su scansioni; questo implica una maggiore attenzione e cura in fase di pulitura dei materiali (balloon e didascalie) e di riadattamento dei titoli.

Novella: Essendo l’unica copertinista per la Lion, la mia difficoltà più grande sta nella gestione di tutte le copertine da fare mese per mese. Passo molto tempo a consultare interminabili elenchi ed aggiornare lo stato delle lavorazioni. Devo anche tenere conto della disponibilità dei materiali e degli “approval” da parte degli americani, in mancanza dei quali si possono creare ritardi… che poi si trasformano in urgenze!

Angelo: Dal momento che tutto ciò che scrivo rappresenta la voce dell’azienda, a volte devo trattenermi dal rispondere subito o come vorrei, in attesa di dichiarazioni ufficiali da parte dei dirigenti che poi provvedo a diramare.

Stefano – BCS: Il lavoro che vi ha dato maggior soddisfazione fino ad ora e quello che ve ne ha data meno?

Maria Luisa Delli Paoli

Maria Luisa Delli Paoli

Maria Luisa: Il lavoro che mi ha dato più soddisfazione è stato senza ombra di dubbio “SUICIDERS” di Bermejo perché ho avuto la fortuna e l’onore (in una sola volta) di incontrare di persona sia il disegnatore (che non capita quasi mai) che (in “Incognito”) i lettori all’Alastor di Napoli.  In ogni caso i lavori danno tutti soddisfazioni da un punto di vista professionale, la differenza sta nell’emozione o meno che può dare una storia rispetto ad un’altra.

Novella: Io tendo ad affezionarmi molto a tutte le copertine che faccio, perciò mi risulta difficile indicare preferenze! Di sicuro mi è piaciuto molto lavorare a “La Morte di Superman”, che però ancora devo vedere stampato e spero di farlo presto! Invece, la cosa che mi dà meno soddisfazione è lavorare alle ristampe: c’è sempre qualcosa che cambierei, ma per restare fedele alla prima edizione spesso devo lasciare intatta!

Angelo: Non lavorando propriamente sui fumetti, per me la parte più stimolante del lavoro è più collegata alle fiere, di cui curo la rassegna stampa. In particolare l’anno scorso al Lucca Comics And Games 2015 ho avuto l’occasione di conoscere Bill Willingham e da ‘innamorato’ (è il termine che mi sembra più adatto) di Fables è stato emozionante poter lavorare fianco a fianco con l’artista principale della serie. Ora non vedo l’ora di poter leggere il finale ripensando a quello che ci siamo detti. A dire il vero, non c’è una parte del mio lavoro che non mi abbia dato soddisfazione, al massimo c’è il rammarico di aver dato una risposta che non ha accontentato il lettore, ma purtroppo è parte del mio lavoro!

Stefano – BCS: Vi lascio la parola per qualsiasi cosa vogliate dire ai lettori che seguono le testate dei fumetti.

Novella Locritani

Novella Locritani

 

Maria Luisa: La redazione RW Lion è fatta da grafici giovani e meno giovani, validi e soprattutto lettori di fumetti che lavorano con tanto impegno e passione, ma le dinamiche che intervengono nel processo di lavorazione sono così tante che spesso le difficoltà o i disagi riscontrati non dipendono da noi o soltanto da noi, ma ce la mettiamo tutta!

Novella: Spero che le mie risposte siano servite per avere un’idea del “dietro le quinte” che si nasconde nei fumetti che leggete. Magari la prossima volta che guarderete una copertina vi soffermerete di più ad osservarne i vari elementi! 😉

Angelo: Leggete, leggete, leggete. Se fumetti, meglio.

Stefano – BCS: Grazie per avermi dedicato qualche minuto del vostro tempo. Volete salutare i lettori del blog?

A: Grazie per l’intervista

N: e buona lettura a

M: tutti i lettori di Batman Crime Solver !