The Batman II: un nuovo villain e l’arrivo di Robin ?

Il futuro del Cavaliere Oscuro nell’atteso sequel

Dopo il trionfo di “The Batman,” il 2022 ha segnato l’inizio di una nuova era per il Cavaliere Oscuro sul grande schermo. La versione di Robert Pattinson nel ruolo di Bruce Wayne ha catturato il cuore dei fan di tutto il mondo, e ora l’attenzione è rivolta al sequel, previsto per il 2025. Nonostante alcune difficoltà iniziali legate a scioperi sindacali, i dettagli sul film iniziano a emergere, promettendo emozioni ancora più grandi. Uno degli aspetti più intriganti del sequel è l’introduzione di un villain iconico: Clayface. Questo personaggio, noto per la sua abilità di trasformarsi in chiunque o qualsiasi cosa, rappresenta una minaccia unica per il Paladino di Gotham. L’annuncio è stato fatto da un insider affidabile, MyTimeToShineHello, che ha anche rivelato che le riprese inizieranno a marzo 2024.

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Stampa artistica di Batman # 50 Deluxe da collezione

Sideshow Collectibles ha rilasciato i dettagli per la loro ultima stampa artistica, che presenta un’ampia varietà di personaggi presenti nelle variant cover di Batman # 50 (matrimonio che non avresti mai pensato di vedere) dell’artista J. Scott Campbell. Misura circa cm. 96,52 x 38,10 si tratta di una stampa ottenuta con un processo su carta e tela, di un’opera d’arte digitale tramite l’uso di una stampante altamente professionale a getto d’inchiostro e in più volendo c’e’ anche incorniciata. È disponibile su appunto su carta, carta incorniciata e tela incorniciata. Il prezzo è di $ 500 per la tela incorniciata (limitata a 75), la carta incorniciata $ 450 (limitata a 300) e solo la carta $ 225 (limitata a 300). La stampa è disponibile su Sideshow Collectibles .

Stampa artistica di Batman # 50 Deluxe da collezione Sideshow

Sideshow presenta la Batman n. 50 Stampa artistica dell’artista J. Scott Campbell.

Nella stampa artistica giclée di Batman # 50, troviamo la Bat-Family e la Gotham Rogues ‘Gallery che si oppone alla periferia di Gotham vicino alle porte di Arkham Asylum. L’illustrazione dettagliata mostra Batwoman, Black Canary, Huntress, Red Robin, Nightwing, Commissario Gordon, Batgirl, Batman, Catwoman, Mr. Freeze, Poison Ivy, Pinguino e la sua ondata di pinguini, Clayface, Joker, Harley e la sua iena, l’Enigmista e Ra’s al Ghul. Il Batsegnale che illumina il cielo notturno dietro di loro.

Originariamente prevista come variant cover per Batman # 50, scritta da Tom King per DC Comics, questa collezione di copertine è ora disponibile per i collezionisti in un formato da collezione d’arte. Ogni Batman # 50 stampa artistica è firmata a mano dall’artista J. Scott Campbell e presenta un sigillo di autenticità in rilievo come parte dell’edizione limitata di 300 pezzi.

Fonte: [The Batman Universe]

Alcuni personaggi della Rogue Gallery di Batman

Sono il peggio che Gotham City possa offrire. Maniaci, assassini, gangster e scontenti d’ogni sorta, i loro nomi malfamati costituiscono un vero schedario criminale. Una feccia che accampa pretese territoriali su Gotham ed è affetta da fissazioni psicotiche sul Cavaliere Oscuro, come loro nemesi. E’ opinione consolidata, tra gli storici del fumetto americano, che Batman abbia raccolto nel tempo la miglior Rogue Gallery mai vista nel sotto-genere supereroístico.


Alcune nemesi di straordinario fascino si sono aggiunte anche piuttosto recentemente. Verso la fine degli anni sessanta abbiamo assistito alla nascita di Dollmaker (il fabbricante di bambole) apparso per la prima volta su Plastic Man n. 10 (giugno 1968). In seguito tre persone si sono susseguite nel ruolo del Fabbricante di Bambole. Gli anni ’70, ad esempio, ci hanno regalato Ra’s Al Ghul (creato da Julius Schwartz, Dennis O’Neil e dal disegnatore Neal Adams nel 1971) oppure un Man-Bat (apparso per la prima volta nel 1970 su Detective Comics vol. 1 n. 400, personaggio creato da Frank Robbins e Neal Adams). Terribili e inquietanti. Ma la stragrande maggioranza dei Bat-villains è composta di arcinemici classici, di lungo, lunghissimo corso. Alfieri del Male introdotti durante la mitica Golden Age (1938-1955) e da allora eternamente impostisi nell’immaginario collettivo. Ad esempio il cangiante FACCIA DI CRETA o meglio Clayface (creato da Bill Finger e Bob Kane per le pagine di Detective Comics vol. 1 n. 40). Per poi continuare con la sensuale CATWOMAN (creata da Bob Kane e Bill Finger nel 1940) e il goffo PINGUINO, alter ego di Oswald Chesterfield Cobblepot (creato da Bob Kane e Bill Finger). E dopo di loro ancora Hugo Strange (prima apparizione Detective Comics #36 (1940). Creato da Bill Finger e Bob Kane), DUE FACCE (creato da Bob Kane e Bill Finger nel 1942), lo SPAVENTAPASSERI (creato da Bill Finger e Bob Kane nel 1941) e ancora l’ENIGMISTA (creato da Bill Finger e Dick Sprang, apparso per la prima volta su Detective Comics n. 140, nel 1948), Cappellaio Matto (prima apparizione Batman #49 (1948). Creato da Bill Finger e Bob Kane). Nel breve volgere di una manciata di stagioni, insomma, l’officina grafica di Bob Kane & Bill Finger dotò il Cavaliere Oscuro di minacce sufficienti per andare avanti dei secoli.

Sempre nei primi tempi di vita di Batman, ebbe vita il genio folle, il Principe Clown del Crimine… il JOKER. Forse il solo personaggio negativo in grado di competere in popolarità con i maggiori eroi. E di batterli!
Il Joker debuttò nella primavera del 1940 su Batman n. 1. Proprio a quell’epoca il maligno ghigno del Joker esplose con l’impatto di una torta in faccia. Batman aveva appena conquistato il pubblico dei giovanissimi, grazie all’introduzione di Robin e alla decisa edulcorazione dei toni (sparite le pistole, niente più omicidi). Con l’esordio del buffonesco villain i teenager accostatisi alla serie restarono ipnotizzati. Ai pari di Bats, anche del Joker vennero presto smussati gli angoli più ruvidi e violenti. Da killer spietato, abituato a uccidere le sue vittime con un letale gas esilarante, il character si trasformò in un pagliaccio dal sorriso stampato. La nuova maschera piacque a tal punto, che ci sarebbero voluti oltre 40 anni – fino alle opere di Frank Miller (“Il Ritorno del Cavaliere Oscuro”) e di Alan Moore (“The Killing Joke”) – per un ritorno all’atavica passione per le stragi. Addirittura il Joker non desiderava una cassa da morto neppure per i suoi più indomiti avversari. Anzi, spesso rinunciò all’occasione di farla finita con il Dinamico Duo, senza cui la sua esistenza avrebbe perso di significato.
Un “cattivo” di incredibile e prolungato successo. A tratti persino simpatico. L’unico superstite del momentaneo oblio in cui caddero, negli Anni ’50, tutti i villains storici. L’unico così inscindibilmente legato a Batman da non potersene privare mai.
Il Clown è l’altra faccia della medaglia Gotham City. E’ l’anima nera del Pipistrello. Il suo alter ego schizzato. Joker vive per ricordare a Batman dove può condurre un’accelerazione eccessiva nei meandri dell’ossessione legalitaria. Quanto Due Facce, e più dello stesso, il Joker è pazzia pura. Ma è una pazzia funzionale alla saga, necessaria perché a Batman non sfugga mai il confine tra Bene e Male. Perché solo sfiorando, senza abbracciarli, i gorghi della lucida follia, l’eroe può individuare un limite alla sua crociata notturna e solitaria, altrimenti destinata a degenerare in violenza irrazionale. Il divario fra la Legge e il Caos è da sempre ambiguo e sottile. Tragicamente ironico, come il satanico ghigno del Joker. A distanza di 52 anni, venne deciso, nei cartoni animati  “Batman: The animated series“, di affiancare al Re del Crimine di Gotham il personaggio di Harley Quinn nel secondo episodio intitolato “Joker’s Favor“. Andato in onda a settembre del 1992, in cui il Joker era chiamato a organizzare uno dei suoi soliti piani folli. In questo contesto, il piano prevedeva che si sarebbe vestito da donna e che sarebbe balzato fuori da una torta. Gli sceneggiatori fecero tuttavia questioni sul fatto che Joker potesse vestirsi da donna. Infine preposero di revisionare la storia, aggiungendo un personaggio femminile. Questa donna altri non era che Harley Quinn.

Tanta fu, infatti, l’influenza che ebbe la storica serie animata nell’immaginario collettivo dei nerd dell’epoca, che la DC decise di inserirla nel suo universo fumettistico, commissionando proprio a Dini e Timm le origini dell’irrivente compagna di Joker, i quali sfornarono Mad Love, la prima graphic novel supereroistica a vincere un Eisner Award. Al grande parterre di villain si aggiunge anche l’ecoterrorista Poison Ivy. Nata a dalla matita di Robert Kanigher e Sheldon Moldoff nel 1966, debutta nel Batman n. 181. Il suo nome significa letteralmente edera velenosa. Le sue forme generose e l’appeal quasi mediterraneo cozzano con le bellezze filiformi imposte dalla società ma riesce a spopolare nei comics. Poison sfila tra le pagine della DC Comics con il personaggio che ricalca lo stereotipo della femme fatale e anche la sua fisicità, oltre che le sue origini diventano un punto di forza. Nello stesso periodo debutta Re Tut (prima apparizione in televisione “La maledizione di Re Tut” (1966). Prima apparizione nei fumetti “Batman Confidential” #26. Creato da Christina Weir, Nunzio DeFilippis e Josè Luis Garcia-Lòpez). Uno dei villain più forti dell’era moderna di Batman è certamente Hush, alter ego di Thomas “Tommy” Elliot, creato da Jeph Loeb (testi) e Jim Lee (disegni) per l’omonima saga nel 2002, al quale si aggiunge Bane nato nel fumetto Batman: La vendetta di Bane e successivo arco narrativo Batman: Knightfall del 1993, per poi riprendere nella nuovissima run di Tom King. Insomma, ogni grande eroe è definito dai grandi nemici affronta, e nessun gruppo di malvagi, assassini e criminali sembra essere migliore di quello che disturba Gotham City. Da un clown omicida, killer cerebrali e mostri brutali Batman ha letteralmente una lunga sfilza di avversari che mettono alla prova il suo acume nel combattere il crimine. I suoi nemici sognano un caos confacente alle loro peculiari manie, sia per diventare favolosamente ricchi, sia per appagare un’insaziabile bramosia di disordine. Nelle celle imbottite di Arkham Asylum, o dietro le sbarre del carcere di Blackgate, tramano le loro prossime insidiose imprese criminali…mentre Batman attende il prossimo inevitabile, scontro.

Falena assassina…o Killer Moth

Batman nel corso della sua storia ha affrontato i nemici più diversi e disparati, primo tra tutti la sua nemesi, il folle Joker, il principe clown del crimine e altri nemici che sono passati alla storia anche grazie ad interpretazioni cinematografiche come il Pinguino, Enigmista, Ra’s Al Ghul, Poison Ivy o l’ex procuratore distrettuale Harvey Dent divenuto poi Due Facce.

Sicuramente già contando solo i nemici di “serie A” quello che potrebbe essere definito il “rooster” di nemici di Batman è davvero amplio, contando che dal 1989 ad oggi solo nei film sono comparsi ben 15 villains diversi (nonostante due di essi, Zsasz e KGBeast, non abbiano raggiunto la fama) e, nonostante ciò, ci sono davvero tanti nemici del Cavaliere Oscuro importanti che non abbiamo ancora visto (e che forse non vedremo mai) al cinema trai quali Clayface, Man-Bat, Cappellaio Matto o Maschera Nera, comunque famosi per le loro apparizioni in cartoni animati, videogames e per la loro parte principale, o comunque comprimaria, nei fumetti del Crociato Incappucciato.

Ma quelli di cui voglio parlarvi oggi sono quelli che Alan Grant nel ’92 sulle pagine di Shadow of The Bat denominò “Misfits”, ossia i Reietti, criminali di bassa lega che hanno più volte tentato di imporre il loro nome tra le file dei villains di Batman ed alcuni di loro, anche se per poco, ci sono anche riusciti.

Nella storia di Grant, contornata dagli splendidi disegni di un Tim Sale in grande forma e da poco ristampata dalla RW Lion nel volume “Batman illustrato da Tim Sale”, abbiamo un gruppo di, appunto, reietti messo su da colui che un tempo era considerato quasi una nemesi per il Cavaliere Oscuro, o comunque per uno (o meglio una) dei suoi principali comprimari, un nemico affascinante quanto sottovalutato, sto ovviamente parlando di Drury Walker aka Cameron Van Cleer aka Killer Moth (o Falena Assassina come lo hanno chiamato in alcune edizioni italiane).

Comparso per la prima volta nel ’51 sulle pagine di Batman 63, si può certamente definire Moth un villain storico per il Cavaliere Oscuro essendo riuscito, comunque, ad arrivare fino ad oggi. Il personaggio nasce come primo vero e proprio “anti-Batman” (ruolo poi ricoperto da Wrath e Catman più avanti negli anni) avendo il suo Moth-Segnale e la sua Mothmobile. Sostanzialmente era il paladino notturno della criminalità e, quando un gruppo di criminali era in pericolo, il suo segnale splendeva brillante nel cielo quasi a parodia di quello di Batman. Due inquietanti esseri notturni, uno l’opposto dell’altro, che si fanno battaglia tra i tetti di Gotham City difendendo uno la giustizia, l’altro il crimine. Nello stesso anno della sua prima apparizione, Moth fa ben 3 apparizioni comparendo anche nel numero 63 di Batman e nel 173 della serie madre del vigilante di Gotham, Detective Comics. Quest’ultima storia è molto importante per il personaggio ed è quella che, a mio parere, gli fa meritare un posto d’onore tra le file di villains del Cavaliere Oscuro. Il geniale e malvagio Drury Walker sotto le mentite spoglie del miliardario amico di Bruce Wayne Cameron Van Cleer riesce a scoprire la vera identità di Batman decenni prima di Hugo Strange, Bane, Hush o dello stesso Joker!

Moth usa ovviamente quest’informazione contro il Cavaliere Oscuro, fallendo anche questa volta. Per fare in modo che Moth non rivelasse l’identità di Batman, gli autori inventarono un’amnesia del criminale (nonostante lo stesso Batman abbia spesso paura che egli possa riconoscerlo comunque). Nel corso della Silver Age il criminale è comparso numerose volte, compresa la prima apparizione di Batgirl (che potete recuperare anche nel volume dedicato a Batman dei classici del fumetto di Repubblica, il numero 24 per essere precisi). Quest’apparizione segnò indelebilmente il personaggio di Moth che generò un vero e proprio odio nei confronti dell’aiutante di Batman divenendone la vera e propria nemesi per eccellenza (affrontandola numerose volte sui numeri di Batman, Shadow of the Bat e Detective Comics oltre che in due numeri di Batman Family Giant, Batgirl Anno Uno, in diverse testate con protagonista la ragazza tra cui proprio Batgirl e Birds of Prey e con apparizioni singole o fugaci in altre serie come JLA o Creeper e addirittura in un cameo su “Batman VS Hulk” delle Battaglie del Secolo). Il criminale presenza inoltre al fianco di nemici del calibro di Joker o Ra’s Al Ghul nei numeri 200 e 400 (quest’ultimo pubblicato per la prima volta in Italia da qualche anno sempre dalla RW Lion con tanto di prefazione scritta dal Re dell’orrore, Stephen King). Falena Assassina, nel corso degli anni ’90 (la Dark Age del fumetto come la definisce Morrison) vende la sua anima al demone Neron in modo da poter essere temuto, divenendo il mostro Charaxes  e apparendo per la prima volta  in questa forma contro Robin sulle pagine di Robin #24 (pubblicato in Italia nel ’95 in appendice al numero 33 del mensile di Batman) per poi comparire numerose altre volte sulle pagine della serie regolare del Ragazzo Meraviglia sempre in questa sua forma “mostruosa”.

Il criminale troverà la morte durante la Crisi Infinita, ma con il rilancio dei Nuovi 52 ritornerà alla vita come nemico di Freccia Verde nei numeri 25, 31, 32, 33 e 34 (in Italia su Justice League 29, 35, 36 e 37 della RW Lion), nello speciale di Harley Quinn dedicato al primo d’Aprile (Harley Quinn & the Suicide Squad April Fools’ Special) e ,di nuovo, come nemico di Batgirl nei numeri 45 (Freccia Verde 5 nella RW Lion) e il tutt’ora inedito in Italia 50, nonostante nel 45 compaia solamente in un flashback con il nuovo costume dei Nuovi 52. C’è da dire che in questa versione Moth ha un costume totalmente diverso e molto più realistico e, inoltre, non viene mai menzionato il suo vero nome (che viene svelato per la prima volta negli anni ’90, tra l’altro). Ha inoltre una nipote sulla sedia a rotelle (Drew Fisher alias Vengeance Moth).

Il personaggio al di fuori dei fumetti non ha avuto una carriera brillante comparendo in qualche episodio di The Batman (04×02 “La squadra di Pinguino” e 04×11 “Rumors”) sia nelle vesti di Killer Moth che ,principalmente, in quelle di Charaxes. Compare anche in diversi episodi di The Brave and The Bold (01×19 “Bat-Mike contro Batman”, 01×25 “L’incantesimo di Music Meister”, 02×06 “Assistenti alla Riscossa”, 02×08 “La divisione di Batman”, 02×12 “L’attacco dei gorilla!”, 02×16 “L’ultima pattuglia” nella sua prima apparizione come nemico principale della puntata, 03×03 “La notte dei Batman” e nella season finale della terza stagione, la 03×13, “The End” assieme a tutti gli altri antagonisti affrontati dal Cavaliere Oscuro nel corso delle prime tre stagioni). Una versione abbastanza diversa da quella classica che sembra quasi fondere il lato mentale di Moth al suo aspetto animalesco durante il periodo in cui era Charaxes appare nelle due serie animate dei Teen Titans come un nemico ricorrente della formazione (nella prima serie compare negli episodi 02×19 “Lo sciame killer”, 03×10 “Cucciolo”, 05×01 “Casa del futuro (Prima Parte)”, 05×11 “Riunione” e 05×12 “Teen Titans uniti”; nella seconda nelle puntate 01×46 “Cercasi Silkie”, 03×04 “L’aspetto non conta”, 03×16 “La danza degli spaghetti” in un cameo nell’episodio 03×16 “Il Black Friday”, l’ultimo episodio della serie per ora trasmesso nel nostro paese). In questa interpretazione del personaggio, Moth ha una figlia di nome Kitten ,anch’essa nemica ricorrente dei Giovani Titani, che impone addirittura la sua autorità sul padre ed è fidanzata con uno strambo mutante di nome Fang.

Il villain compare anche nell’ultimo film d’animazione “Batman: Bad Blood” assieme al suo protetto nei comics Firefly e nel secondo e terzo capitolo della saga videoludica di LEGO Batman. Nella saga di Arkham compare un suo riferimento in Arkham Asylum (dov’è presente la sua bio) e in Arkham Knight, durante il DLC di Red Hood, un criminale afferma che Jason Todd è l’assassino di Falena Assassina, facendo intuire che il personaggio sia morto nell’universo del gioco; compare però nel fumetto prequel di Batgirl (reperibile gratuitamente online): Batman Arkham Knight: Batgirl & Harley Quinn Special, una storia che rinarra il primo scontro tra Batgirl e Moth, ma nell’Arkhamverse. Killer Moth in originale è doppiato da Scott Menville, Corey Burton, Jeff Bennett, Thomas Haden Church, Marc Worden, Jason Spisak, Cristopher Corey Smith e Steve Blum.

In sostanza Killer Moth è un nemico di Batman che ,nonostante tutto, si può definire importante anche se poco conosciuto dal grande pubblico e che ,nel corso del tempo, ha dimostrato di essere una grande minaccia per il Cavaliere Oscuro nonché il suo opposto. Un nemico fortemente penalizzato dal suo aspetto degli anni ’50, ma che ,nonostante le apparenze, ha un grande potenziale e che ha avuto momenti brillanti nella sua carriera, un criminale che un vero appassionato di Batman non può non conoscere. Dopotutto le falene sono nemici naturali dei pipistrelli, capaci di sfuggire loro grazie al loro finissimo udito e, addirittura, mandare in tilt i loro radar.

Roberto Pasquale Lestinci

Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCCTq4ozrzG5YAUJEdcQ8DnA

Pagina FB: https://www.facebook.com/robertlestinci.thejoker117

Batman Crime Solver presenta: Paolo Villanelli

Batman Crime Solver e’ sempre alla ricerca di nuovi talenti. Oggi, siamo lieti di presentarvi Paolo Villanelli, che abbiamo gia’ visto all’opera durante Lucca Comics 2013, con un tratto a volte graffiante altre più morbido, con decisione e senza sbavature, Paolo illustra le sue gallerie di personaggi, immortalati in scene di ordinaria quotidianità. Disegni e schizzi, fumetti, le mille sfaccettature dell’opera sconosciuta di un nuovo artista in mostra a Lucca durante la fiera del fumetto. Per celebrare, insieme a tutti voi il suo talento grafico vi proponiamo una sua presentazione e un disegno che ha realizzato in esclusiva per noi.

Mi chiamo Paolo, ho 26 anni e sono un disegnatore esordiente per la casa indipendente Villain Comics!
Ho iniziato a scarabocchiare da quando ero un bambino ed ho proseguito anche durante scuola e università, e durante il periodo in cui scrivevo la mia tesi ho pensato bene di darmi al fumetto “seriamente” e mi sono iscritto alla Scuola Internazionale dei Comics di Roma!
Al momento e’ uscito il mio primo albo con la Villain intitolato “La Fine del Mondo”, e sto attualmente lavorando al secondo numero!
Batman e’ uno dei miei personaggi preferiti. Sono cresciuto con il mito della serie animata e dei film di Tim Burton, e adoro particolarmente l’attuale ciclo di storie di Snyder e Capullo! Il cavaliere oscuro
rappresenta il vero super eroe, armato solo della sua intelligenza e delle sue capacità contro il caos, e’ una metafora dell’affermazione dell’uomo contro le forze della natura: Batman e’ tutto ciò che
vorremmo essere, sicuro, forte, intelligente e risoluto, senza paura di fronte al mondo che vuole distruggerlo.
Adoro particolarmente anche il personaggio di Clayface, ricordo distintamente quanto mi spaventava da bambino questo mostro di fango, sia per l’aspetto orribile che per la capacità di diventare chiunque desideri, rendendolo uno degli avversari più letali del nostro eroe.

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Lo sketch di Batman realizzato da Paolo Villanelli

 

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Birds Of Prey, la serie tv

Il logo della serie tv

Il logo della serie tv

Sull’onda delle notizie della nuova serie televisiva Gotham, in tanti ci avete scritto per saperne di piu’ sulla serie televisiva Birds Of Prey, di cui vi abbiamo accennato nel precedente articolo. Birds Of Prey e’ una serie scritta dagli stessi autori di Smallville e si rifà a sua volta ad una serie di comics della DC che vedevano Gotham City privata di Batman (all’epoca, nei comics era stato paralizzato dal grosso e cattivo Bane) e sotto l’ala protettrice di eroine in stile bad girl. La scelta degli autori, invece è più quella di stampo Elsewhere, ovvero di riportare una linea narrativa alternativa rispetto alla continuity ufficiale dei comics (come del resto anche per Smallville).

Insomma a Gotham in una notte allucinante e di terrore Joker assale le due donne della vita di Batman: Batgirl (figlia del commisario Gordon) e Catwoman. In quella notte anche Batman sparisce.
Come dicevamo si tratta di un serial proprio di stampo Elsewhere, infatti gli sceneggiatori si sono chiesti e se a Gotham City improvvisamente non ci fosse più un Cavaliere Oscuro a vigilare sul crimine? Cosa succederebbe?

Birds Of Prey

Birds Of Prey

Come dicevamo, ispirato alle avventure cartacee omonime inizialmente concepite nel 1995 e composte da due personaggi provenienti dall’universo DC appartenente al Cavaliere Oscuro, il serial televisivo Birds of Prey creato da Laeta Kalogridis (produttore esecutivo, tra le altre cose di Shutter Island di Scorsese e Avatar di James Cameron) appare sul canale The WB nel 2002 mostrando una realtà di Gotham City molto diversa da quelle viste fino quel momento, affascinante e per certi versi più reale (mai come le produzioni di Nolan comunque) ma irrimediabilmente privata di molto del suo fascino originale.

Batman è sparito dalla città, si è esiliato volontariamente in seguito alla morte di Selina Kyle (Catwoman) sua rivale/amante e in seguito alla disgrazia che colpisce la sua apprendista Batgirl ossia Barbara Gordon: colpita da un proiettile che le paralizza le gambe riducendola in sedia a rotelle per il resto della sua vita.

Con Batman scompare anche il Joker, catturato dopo entrambi i crimini e portato in una struttura di massima sicurezza lontano dalla città che ha fatto da teatro al principe pagliaccio.

Sette anni dopo e successivamente un violento terremoto che trasforma la faccia della città, New Gotham City è una città apparentemente normale nel quale si muovono decine di gruppi criminali e qualche sporadico “lupo solitario”, tutto è molto diverso dai tempi del Cavaliere Oscuro ma nonostante l’assenza di quest’ultimo, il controllo della malavita è in mano ad un duo particolarmente agguerrito: a sostituire Bats nel suo ruolo di giustiziere notturno c’è Barbara Gordon nei panni di Oracolo e Helena Kyle nelle vesti della Cacciatrice.

La prima fornisce supporto tattico ed informazioni illimitate su ogni aspetto della città e dei suoi abitanti, la seconda scende in campo affrontando di petto i criminali con i suoi poteri metaumani, ereditati dalla madre Selina (nella continuity della serie tv infatti, Catwoman è una sorta di mutante denominata metaumana, così come sua figlia).

Si unisce a loro nel primo episodio, Dinah Redmon una giovane fuggitiva arrivata di fretta a Gotham in seguito ad una visione nella quale rivive la notte di sette anni prima in cui Catwoman è morta e il Joker/Batman sono scomparsi. Dinah possiede poteri mentali ancora sconosciuti ed è la figlia biologica di Dinah Lance (Black Canary), affidata ad una famiglia “umana” per evitargli il dolore di avere parenti con superpoteri e superproblemi.

Birds Of Prey il cast Helena Kyle - Barbara Gordon - Dinah Redmond

Birds Of Prey il cast Helena Kyle – Barbara Gordon – Dinah Redmond

Il trio formerà le Birds Of Prey, gli uccelli protettori di New Gotham.

A contrastare e dare “lavoro” alle tre guerriere ci pensa la dottoressa Harley Quinzell o più conosciuta come Harley Quinn, folle amante/vittima del Joker che desidera rivedere il suo amato tornare a regnare sul crimine di Gotham ed utilizza la sua mente criminale e il suo nutrito gruppo di scagnozzi per radere al suolo le ultime difese della città, lasciate inermi dalla scomparsa di Batman.
Ogni episodio di Birds Of Prey ripercorre più o meno le line-up di tutti i telefilm sullo stesso genere: sviluppo di una trama principale che si snoda attraverso tutta la stagione, presentazione di una situazione e di un Big Bad che sarà la minaccia dell’episodio, sviluppo della trama dell’episodio e conclusione dell’episodio con maturazione più o meno avanzata dei personaggi coinvolti.

Per buona parte dell’unica stagione del serial, il vero protagonista è Helena Kyle seguita a ruota dalla vicenda drammatica di Barbara Gordon ed infine come ultima ruota del carro ma non diversamente importante, Dinah con la sua difficile relazione con la madre che l’ha abbandonata ed il suo potere (assolutamente potente e non in linea con il carattere della giovane).

Il serial offre un intreccio (la MAGGIOR parte delle volte) convincente di consapevolezza del personaggio, azione con combattimenti assortiti e situazioni drammatiche con vasto assortimento di villain con superpoteri, metaumani con doni pericolosi e vecchie glorie prese dalle pagine dei fumetti, di cui parleremo dopo.
L’accostamento di questo serial va subito ad un telefilm di nuova generazione anch’esso ambientato nel mondo DC: Smallville.

Molti metaumani che compaiono nella serie, viene spiegato, sono frutto di un contatto involontario o volontario con sostanze aliene precipitate sulla Terra sottoforma di meteoriti…vi ricorda qualcosa?

Ad affiancare il trio di guerriere c’è Alfred Pennyworth, ex maggiordomo di Bruce Wayne, ora diventato custode e fedele maggiordomo di Oracolo e della sua Watchtower, dalla parte “umana” della legge c’è il detective del GCPD, Jesse Reese che intratterà un sofisticato gioco di seduzione/ostilità con la Cacciatrice, una vigilantes che supera sempre il limite della giustizia ma che risulta essere indispensabile al fine della sconfitta dei supercriminali peggiori.

Conclude la carrellata un personaggio ricorrente: Gibson Kafka, un metaumano con la memoria fotografica, amico intimo di Helena Kyle e proprietario del locale notturno per metaumani, Terra-Di-Nessuno (si in omaggio alla saga dallo stesso nome!)

Gibson Kafka, metaumano proprietario del No Man's Land

Gibson Kafka, metaumano proprietario del No Man’s Land

Dal punto di vista recitativo le cose vanno più che bene: convincente tutto il trio, da Oracolo (Dina Meyer – Saw, Starship Troopers) fino a Dinah (Rachel Skarsten) passando per l’ottima recitazione della cacciatrice (Ashley Scott – Dark Angel).

Di assoluto interesse il ruolo di Alfred preso da Ian Abercrombie, famoso per essere la voce nei prodotti Lucas di Palpatine/Darth Sidious e del detective Reese interpretato da Shemar Moore (famoso per Criminal Minds) che nonostante il ruolo più che secondario in numerosi episodi, mantiene intatto il suo fascino di poliziotto buono di New Gotham.

Se volete però un motivo REALE e CONCRETO per guardarvi la serie, questo ha un solo nome: Mia Sara(Legend, Timecop) ossia l’attrice che veste i panni della dottoressa Quinzell e quelli un po’ meno “formali” di Harley Quinn, folle amante del Joker e vero nemico della serie che nonostante un carattere decisamente più pacato (ma non per questo, meno folle ed ossessionato) della sua versione fumettistica/animata/videoludica, rappresenta il vero fulcro della storia e fa apprezzare l’intricato intreccio per sottomettere la città al suo volere.

Un prigioniero di Arkham con la dottoressa Harley Quinzell

Un prigioniero di Arkham con la dottoressa Harley Quinzell

Parlando di nemici purtroppo la situazione non è così esaltante: il fatto di aver nominato Smallville può farvi intuire molte cose tra cui uno dei motivi principali che hanno fatto perdere pubblico alla serie, ed hanno costretto WB alla sua chiusura dopo 13 episodi: ci troviamo dinanzi alla più stereotipata schiera di criminali che possiate immaginarvi in dieci minuti di riflessione.

Dal criminale con poteri mentali fino all’uomo che trasforma il suo corpo in liquido, passando per l’uomo dalla forza sovrumana all’uomo che può assorbire l’energia per rimanere giovane in eterno.

Lo stereotipo purtroppo, rappresenta il più grosso problema di questa serie che non ha mai punti in cui brillare, nemmeno il tanto atteso scontro finale con Quinn che nonostante sia carico di tensione per le vicende precedenti, risulta essere un enorme montaggio di “già visto”.

Oltre alla varietà (sconosciuta) di villain, nella serie spiccano due criminali presi direttamente dai fumetti di Bats: Lady Shiva, un’assassina orientale e il mutante ClayFace nella sua versione (un po’ modificata) di Basil Karlo.

La prima, che curiosamente nei fumetti è parte delle Birds of Prey, interpreta in maniera convincente il suo ruolo nell’universo del serial tv, Clayface invece appare imprigionato ad Arkham intento a modellare con la creta sculture e persone tuttavia, per quest’ultimo il parere è di trovarsi davanti un grosso e fangoso Hannibal Lecter, che stuzzica la Cacciatrice a confidarsi in cambio di informazioni sull’attuale criminale in circolazione con gli stessi poteri.

Il trio Cacciatrice, Dinah e Oracolo

Il trio Cacciatrice, Dinah e Oracolo

Nonostante i difetti citati ed altri che non sono così bravo a spulciare, la serie è composta da soli 13 episodi e si lascia guardare, a patto come in un sogno, di sapere che presto o tardi vi sveglierete e scoprirete che non avete visto nulla (che vi piaccia o non vi piaccia).

L’eccessiva brevità delle avventure sugli uccelli predatori permette una visione consapevole dell’opera, purtroppo rimane il dubbio se quanto si è visto nella serie sarebbe stato diverso con un’eventuale rinnovamento della serie e l’eventualità che Batman e Joker sarebbero ritornati a New Gotham. Insomma un bel mix tra Charlie’s Angels e Occhi di Gatto condito da un look Underworld.
La serie e’ andata in onda in Italia sul canale satellitare tematico Canal Jimmy a partire dal novembre 2005.

Consigliato solo a chi non vuole perdersi nulla dell’universo DC ed a chi è incuriosito dalla presenza di Harley Quinn.

Harley Quinn nel series finale

Harley Quinn nel series finale