La celebrazione “DC Loves the ’90s” di questo mese è stata principalmente un esercizio di nostalgia, guardando indietro a un’estetica trentennale di una cultura e un fandom che si sono spostati verso nuove frontiere. Ma sarebbe un errore pensarlo come un decennio morto. L’eredità degli anni ’90 è viva e vegeta nell’Universo DC, portando alcune delle nostre icone più celebri che sono riuscite ad evolversi insieme ai tempi. Oggi, celebriamo la classe di 199X e i nove personaggi più duraturi che ci ha dato nei decenni successivi.
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BATMAN n. 1 – Il nuovo rilancio Panini (Recensione)
LO PUOI LEGGERE SU: Batman n.1 ( spillato, Panini Comics )
AUTORI: Tom King, Tony S. Daniel, Mitch Gerads
SINOSSI: Batman è stato “spezzato” un’altra volta da Bane. Sia lui che tutti gli altri eroi di Gotham City sono stati esiliati dalla città e non possono più farvi ritorno, pena l’uccisione del maggiordomo Alfred. Adesso è Bane a governare Gotham, insieme a tutti gli altri avversari di Batman, che mantengono l’”ordine” e la pace in città. In più, c’è un nuovo dinamico duo che vigila sulle strade, composto da Thomas Wayne, padre di Bruce proveniente dalla realtà di Flashpoint, e la metaumana nota come Gotham Girl !
PRO: Una saga spiazzante, che ci catapulta in una realtà distopica e surreale, dove sembra non esserci più speranza per il Cavaliere Oscuro.
CONTRO: Questa saga non è un vero e proprio starting point, ma piuttosto il culmine della lunga gestione di King sul personaggio, e i redazionali, purtroppo, non aiutano granché a comprenderla meglio.

GIUDIZIO COMPLESSIVO: Il tanto atteso rilancio Panini Dc finalmente è arrivato, e possiamo così iniziare a vedere come si muoverà il nuovo editore con le testate di Batman & Co.
Com’era facile immaginarsi, gli albi sono in linea con quelli che già conosciamo della Marvel, caratterizzati da una buona qualità di stampa e un apparato redazionale essenziale, ma che in questo caso non approfondisce o riassume l’antefatto di quanto ci troviamo a leggere.
Un neofita, o chi comunque non segue Batman da tempo, sicuramente si troverà spiazzato a leggere una saga dirompente come La città di Bane, dove l’unico Batman che compare è quello di Flashpoint e Gotham City è completamente in balia dei supercriminali.

Essere catapultati di colpo in una storia del genere non è di certo l’ideale per chi si vuole approcciare per la prima volta all’Uomo Pipistrello, per cui è consigliabile aspettare perlomeno la fine della gestione di King ( tra una decina di numeri circa ) e recuperarla eventualmente in volumi.
Chi invece ha apprezzato ( e seguito ) la lunga epopea dello scrittore su Batman, sicuramente non rimarrà deluso da questo nuovo incipit, così estremo da risultare straniante e accattivante allo stesso tempo, visto che non si capisce ancora bene dove King voglia andare a parare e gli scenari che si vanno ad aprire sono molteplici e di certo non rassicuranti.
Evitando di aprire l’ennesima discussione a proposito dei prezzi, facciamo comunque un grosso in bocca al lupo alla Panini, che in questi anni ha sempre dimostrato passione e professionalità e di certo non mancherà di proporre al meglio anche i prodotti Dc in Italia, funestati in passato da gestioni non sempre all’altezza.
VOTO: 7
Marco “Spider-Ci” Novelli
Batman: Knightfall
Batman: Knightfall è un arco narrativo a fumetti di Batman, pubblicata dalla DC Comics tra il 1993 e il 1995. L’arco descrive come il criminale Bane liberi i reclusi dell’Arkham Asylum e spezzi la schiena a Batman; Bruce Wayne cede il suo ruolo a Jean Paul Valley, che impazzisce, ed in seguito Wayne, ristabilitosi, cerca poi di riprendersi il mantello.
Le storie sono state pubblicate in originale principalmente sulle testate Batman e Detective Comics, mentre in Italia su Batman Edizioni Glenat n. 48-49 e 51-52 (i primi otto capitoli), su Batman Saga, 24 albi editi da PlayPress e su Batman la leggenda dal volume 52 al 60.
Qui di seguito potete trovare un approfondimento sulla saga con tanto di recensione.
Lady Shiva: le origini
Nel Pantheon induista, Shiva è il “distruttore di mondi”. Con insolenza fanatica, Sandra Woosan adottò questo nome. Il desiderio di vendetta per l’omicidio della sorella spinse Shiva verso le arti marziali, ma ambizioni più egoistiche la spronarono a scalare brutalmente la gerarchia della Lega degli Assassini, calpestando i corpi martoriati di innumerevoli avversari. Esempio di contraddizione, insegnò a Tim Drake a maneggiare il bastone Bo e aiutò Bruce Wayne a recuperare lo spirito combattivo quando gli fu spezzata la schiena da Bane. Ma nei panni della “Scimmia di carta”- guerriero di punta del culto del Pugno della scimmia- Shiva affrontò il Cavaliere oscuro e i suoi scudieri in un combattimento mortale. Ci si può fidare di lei solo quando è al tappeto.
La confraternita del pugno
Nel mondo delle arti marziali, il culto del pugno della scimmia rappresenta l’apice della perfezione nel combattimento, una piramide gerarchica in cui Shiva è al vertice, dopo aver eliminato tutti i rivali. Potendo vantare il titolo di Scimmia di carta, Shiva affronta volentieri avversari tanto temerari da aspirare alla sua posizione.
Legge Marziale
Per affrettare il recupero di Bruce Wayne, dopo lo scontro con Bane, Shiva uccise un sensei senza braccia indossando la maschera di Tengu, uno spirito pipistrello. Quindi passò il totem, a Bruce che, poco dopo, fu sfidato da sette letali esperti di arti marziali in cerca di vendetta per la morte del loro maestro.
Affari di famiglia
Batman incontrò Shiva in Medio Oriente, mentre accompagnava Jason Todd alla ricerca della madre. Essendo una delle tre possibili candidate, Shiva rivelò di non essere la madre di Jason solo dopo essere stata sconfitta in combattimento dal cavaliere Oscuro, e sotto l’effetto del siero della verità.
Elitè criminale
Nella sua ricerca della perfezione in combattimento, Shiva lavora come killer prezzolata, terminando spesso le sue missioni con un solo fendente: lo spietato “Colpo del leopardo”
Vero nome: Sandra Woosan
Occupazione: Mercenaria
Base: Mobile
Altezza 1.72m
Peso 52 kg
Occhi: Blu
Capelli: Neri
Prima apparizione: Richard Dragon, kung-fu figheter 5 (gennaio 1976)
Le origini di Azrael
Il destino di Jean Paul Valley fu scritto secoli prima della sua nascita. Manipolato geneticamente dall’antico Ordine di San Dumas, Jean Paul fu plasmato per essere Azrael, l’angelo vendicatore dell’Ordine. Con l’aiuto di Batman, Jean Paul lasciò San Dumas, per indossare l’armatura del cavaliere oscuro quando la schiena dell’eroe fu spezzata dal vile Bane. Troppo instabile per il ruolo di severo vigilante metropolitano, Jean Paul fu costretto a rinunciare al mantello del Pipistrello, per intraprendere la sua crociata personale, tesa a rovesciare l’Ordine di San Dumas, e a dimostrare il suo valore al Cavaliere Oscuro, che oggi lo considera un suo agente fidato.
Il sistema
Mentre era ancora un feto in provetta, la chimica del cervello e del sangue di Jean Paul fu modificata con fluidi animali, per moltiplicarne forza e agilità. Dopo un periodo de decantazione, Jean Paul fu ulteriormente potenziato dal “Sistema”, un arcano mix di addestramento fisico e psicologico, a base di suggestione ipnotica. L’armatura, appena indossata, provocava la trasformazione del passivo Jean Paul nell’aggressivo Arzael. Oggi Jean Paul si è però liberato dal condizionamento dell’Ordine, attingendo ad una forza superiore: il libero arbitrio.
Armatura Vendicatrice
Il primo costume di Jean Paul simboleggiava l’obbedienza a San Dumas. Il secondo rappresentava la sua fedeltà a Batman. La sua armatura attuale segna un nuovo capitolo nella saga di Arzael.
Compagni d’avventura
Ex fedele di San Dumas, sorella Lilhy rivendica oggi le ricchezze e il potere restanti all’ordine. Lo gnomo Nomoz – che rivelò a Jean Paul l’esistenza del “Sistema” – è muto da quando ha lasciato San Dumas. L’ex psichiatra Brian Bryan, un amico di Azrael nei momenti difficili, ha trovato la pace interiore gestendo una clinica benefica, presso la rinnovata cattedrale di Gotham.
Un nuovo ordine
Redentore errante, ex assassino vendicatore, Azrael abita a nord di Gotham un un castello inaccessibile, costruito in cima a una montagna dall’Ordine di San Dumas.
Arzael
Vero nome: Jean Paul Valley,
Professione: avventuriero
Base: Ossaville
Altezza: 1,88 m
Peso: 95 Kg
Occhi: Blu
Capelli: Biondi
Prima apparizione: Batman: Sword of Azrael 1 (ottobre, 1992)
Conoscete il villain Wrath, il Flagello?
Batman, il più grande eroe di tutti i tempi, l’eroe di punta della DC Comics assieme all’uomo del domani Superman, è sicuramente il personaggio fumettistico con il maggior numero di antagonisti affrontati nonostante alcuni di essi rimangano nell’anonimato e vengano col tempo dimenticati lasciando spazio a nemici storici come Joker, Bane, Poison Ivy o Due Facce, anche grazie all’aiuto di film e videogames. Così come l’ultima volta in cui abbiamo parlato di Killer Moth (o Falena Assassina, che dir si voglia) questa volta parliamo di un altro nemico di Batman ben meno importante di Moth, ma che comunque ha messo in difficoltà il Cavaliere Oscuro in diverse occasioni comparendo, se ben poco, in vari anni.
Sto parlando dell’anti-Batman per eccellenza, Wrath, il Flagello. Questa volta non si parla però di un solo nemico, bensì di due criminali che hanno ricoperto il ruolo di questo affascinante nemico di Batman con motivazioni semplici quanto efficaci: il primo, dal nome sconosciuto, compare nel 1983 sulle pagine del primo numero di Batman Special a cura del grande Mike W. Barr (il geniale autore di grandi storie per il Crociato Incappucciato come “Anno Due”, “Il cerchio si chiude”, “Il figlio del demone” e “La moglie del demone”) e del disegnatore Michael Golden. Questo primo “Flagello” indossa un costume viola che ricorda veramente tanto quello di Batman (Killer Moth anche vuole esserlo, ma il suo costume non ricorda quasi per nulla quello di Bruce Wayne) perché è lo stesso villain che decide di “omaggiare” l’eroe di Gotham City e ,quasi ironicamente, le sue origini sono l’opposto di quelle di Batman, seppure molto simili: i suoi genitori erano due rapinatori esattamente come Joe Chill (l’assassino dei coniugi Wayne) uccisi da un James Gordon ancora giovane ed inesperto all’inizio della sua carriera poliziesca. Così come Batman anche lui ha atteso per lungo tempo la vendetta preparandosi in modo da poter uccidere l’assassino dei suoi genitori. Ovviamente Batman non può lasciarglielo fare e si mette contro il vendicatore mascherato. Così come Moth prima di lui, anche questo anti-Batman scopre l’identità di Bruce Wayne e decide di colpirlo nel profondo andando a distruggere le tombe dei coniugi Wayne, ferendo Alfred Pennyworth e rapendo Leslie Thompkins. Batman è così costretto ad affrontare il suo riflesso malvagio, il suo Doppelgänger.. Una parodia dell’uomo che lui è. Così diverso eppure così simile, due facce della stessa medaglia. La fine del primo Wrath è tanto tragica quanto ironica: durante lo scontro con Batman cade dal tetto del palazzo in cui stava avvenendo lo scontro finendo in un incendio che lui stesso aveva appiccato prima, bruciando tra le fiamme che lui stesso aveva generato. Un nemico interessante arrivato ad un’inesorabile fine, ma ciò che ha fatto resterà ben impresso perché, seppur l’originale è morto, il nome di Wrath continuerà a vivere a Gotham rivelando un lato ancora più oscuro del personaggio.
Anni dopo, sulle pagine di Batman Confidential 13, 14, 15 e 16 (in Italia su Batman Confidential Vol. 3: Il figlio dell’Ossessione della Planeta), Batman e Nightwing si ritrovano ad affrontare quello che sembra a tutti gli effetti essere Wrath o comunque un suo copycat: stesso costume e stesso odio nei confronti dei poliziotti. Anche stavolta il criminale vuole uccidere Gordon, eppure Batman sa che non può trattarsi del suo vecchio nemico, morto anni prima. Il detective di Gotham ha la conferma che non si tratta del primo Wrath quando scopre che non conosce la sua vera identità, nonostante anch’egli voglia vendicare l’omicidio dei genitori del primo Wrath compiuti da James Gordon il 26 dicembre (dettaglio che avvicina ancora di più Bruce e Wrath: l’omicidio dei genitori di entrambi è avvenuto nella stessa notte). Ma allora chi è questo “copycat” di un criminale morto molto tempo prima? Ed ecco che viene aggiunto un macabro tassello alla storia di Wrath: il folle aveva preso sotto la sua ala 5 orfani, ma solo uno di loro è sopravvissuto al addestramento per renderli il suo personale Robin (Scorn), quello che è poi divenuto il Wrath più famoso: Elliot Caldwell.
Questa seconda versione del personaggio compare anche nei Nuovi 52 (in Detective Comics 22, 23 e 24 pubblicati in Italia dalla RW Lion negli albi della serie principale di Batman numeri 24, 25 e 26 assieme all’inizio dello story arc di Anno Zero) con una storia rinnovata e un costume più tecnologico che costringe Batman a cambiare drasticamente costume per non soccombere contro l’assassino di poliziotti che ricompare nuovamente in Batman Annual 2 (Batman 23 della RW Lion), una storia posta cronologicamente prima a quella delle pagine di Detective Comics, e in un cameo sulle pagine di Batman Etenrnal 4 pubblicato in Italia sulle pagine del trisettimanale Il Cavaliere Oscuro dalla RW Lion.
Anche lui fa la sua apparizione nella serie “The Batman” nonostante il personaggio si discosti in sostanzialmente tutto dalla versione cartacea: Wrath qui si chiama William Mallory e la sua storia è meno tragica, infatti i suoi genitori non sono morti, bensì semplicemente in prigione. Lui e suo frattello minore Andy divengono successivamente una versione malvagia del Dinamico Duo con i nomi di Wrath e Scorn. Il personaggio compare però solamente nell’episodio 04×10 “La fine di Batman”. Wrath, un vero e proprio flagello per il Cavaliere Oscuro, un nemico misterioso quanto inquietante che è riuscito a superare la morte in un modo o nell’altro portando la sua leggenda sulle strade di Gotham. Un villain che è riuscito a ferire non tanto Batman, bensì Bruce Wayne, il lato più umano del personaggio e che ha dimostrato un genio e una crudeltà senza precedenti. Chissà, magari nella notte a Gotham City comparirà nuovamente un criminale che indosserà il suo mantello viola con un simbolo del pipistrello al contrario sul petto in modo da continuare ciò che iniziò a Gotham City anni prima. In modo da continuare l’eredità del Flagello.
Roberto Pasquale Lestinci
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Falena assassina…o Killer Moth
Batman nel corso della sua storia ha affrontato i nemici più diversi e disparati, primo tra tutti la sua nemesi, il folle Joker, il principe clown del crimine e altri nemici che sono passati alla storia anche grazie ad interpretazioni cinematografiche come il Pinguino, Enigmista, Ra’s Al Ghul, Poison Ivy o l’ex procuratore distrettuale Harvey Dent divenuto poi Due Facce.
Sicuramente già contando solo i nemici di “serie A” quello che potrebbe essere definito il “rooster” di nemici di Batman è davvero amplio, contando che dal 1989 ad oggi solo nei film sono comparsi ben 15 villains diversi (nonostante due di essi, Zsasz e KGBeast, non abbiano raggiunto la fama) e, nonostante ciò, ci sono davvero tanti nemici del Cavaliere Oscuro importanti che non abbiamo ancora visto (e che forse non vedremo mai) al cinema trai quali Clayface, Man-Bat, Cappellaio Matto o Maschera Nera, comunque famosi per le loro apparizioni in cartoni animati, videogames e per la loro parte principale, o comunque comprimaria, nei fumetti del Crociato Incappucciato.
Ma quelli di cui voglio parlarvi oggi sono quelli che Alan Grant nel ’92 sulle pagine di Shadow of The Bat denominò “Misfits”, ossia i Reietti, criminali di bassa lega che hanno più volte tentato di imporre il loro nome tra le file dei villains di Batman ed alcuni di loro, anche se per poco, ci sono anche riusciti.
Nella storia di Grant, contornata dagli splendidi disegni di un Tim Sale in grande forma e da poco ristampata dalla RW Lion nel volume “Batman illustrato da Tim Sale”, abbiamo un gruppo di, appunto, reietti messo su da colui che un tempo era considerato quasi una nemesi per il Cavaliere Oscuro, o comunque per uno (o meglio una) dei suoi principali comprimari, un nemico affascinante quanto sottovalutato, sto ovviamente parlando di Drury Walker aka Cameron Van Cleer aka Killer Moth (o Falena Assassina come lo hanno chiamato in alcune edizioni italiane).
Comparso per la prima volta nel ’51 sulle pagine di Batman 63, si può certamente definire Moth un villain storico per il Cavaliere Oscuro essendo riuscito, comunque, ad arrivare fino ad oggi. Il personaggio nasce come primo vero e proprio “anti-Batman” (ruolo poi ricoperto da Wrath e Catman più avanti negli anni) avendo il suo Moth-Segnale e la sua Mothmobile. Sostanzialmente era il paladino notturno della criminalità e, quando un gruppo di criminali era in pericolo, il suo segnale splendeva brillante nel cielo quasi a parodia di quello di Batman. Due inquietanti esseri notturni, uno l’opposto dell’altro, che si fanno battaglia tra i tetti di Gotham City difendendo uno la giustizia, l’altro il crimine. Nello stesso anno della sua prima apparizione, Moth fa ben 3 apparizioni comparendo anche nel numero 63 di Batman e nel 173 della serie madre del vigilante di Gotham, Detective Comics. Quest’ultima storia è molto importante per il personaggio ed è quella che, a mio parere, gli fa meritare un posto d’onore tra le file di villains del Cavaliere Oscuro. Il geniale e malvagio Drury Walker sotto le mentite spoglie del miliardario amico di Bruce Wayne Cameron Van Cleer riesce a scoprire la vera identità di Batman decenni prima di Hugo Strange, Bane, Hush o dello stesso Joker!
Moth usa ovviamente quest’informazione contro il Cavaliere Oscuro, fallendo anche questa volta. Per fare in modo che Moth non rivelasse l’identità di Batman, gli autori inventarono un’amnesia del criminale (nonostante lo stesso Batman abbia spesso paura che egli possa riconoscerlo comunque). Nel corso della Silver Age il criminale è comparso numerose volte, compresa la prima apparizione di Batgirl (che potete recuperare anche nel volume dedicato a Batman dei classici del fumetto di Repubblica, il numero 24 per essere precisi). Quest’apparizione segnò indelebilmente il personaggio di Moth che generò un vero e proprio odio nei confronti dell’aiutante di Batman divenendone la vera e propria nemesi per eccellenza (affrontandola numerose volte sui numeri di Batman, Shadow of the Bat e Detective Comics oltre che in due numeri di Batman Family Giant, Batgirl Anno Uno, in diverse testate con protagonista la ragazza tra cui proprio Batgirl e Birds of Prey e con apparizioni singole o fugaci in altre serie come JLA o Creeper e addirittura in un cameo su “Batman VS Hulk” delle Battaglie del Secolo). Il criminale presenza inoltre al fianco di nemici del calibro di Joker o Ra’s Al Ghul nei numeri 200 e 400 (quest’ultimo pubblicato per la prima volta in Italia da qualche anno sempre dalla RW Lion con tanto di prefazione scritta dal Re dell’orrore, Stephen King). Falena Assassina, nel corso degli anni ’90 (la Dark Age del fumetto come la definisce Morrison) vende la sua anima al demone Neron in modo da poter essere temuto, divenendo il mostro Charaxes e apparendo per la prima volta in questa forma contro Robin sulle pagine di Robin #24 (pubblicato in Italia nel ’95 in appendice al numero 33 del mensile di Batman) per poi comparire numerose altre volte sulle pagine della serie regolare del Ragazzo Meraviglia sempre in questa sua forma “mostruosa”.
Il criminale troverà la morte durante la Crisi Infinita, ma con il rilancio dei Nuovi 52 ritornerà alla vita come nemico di Freccia Verde nei numeri 25, 31, 32, 33 e 34 (in Italia su Justice League 29, 35, 36 e 37 della RW Lion), nello speciale di Harley Quinn dedicato al primo d’Aprile (Harley Quinn & the Suicide Squad April Fools’ Special) e ,di nuovo, come nemico di Batgirl nei numeri 45 (Freccia Verde 5 nella RW Lion) e il tutt’ora inedito in Italia 50, nonostante nel 45 compaia solamente in un flashback con il nuovo costume dei Nuovi 52. C’è da dire che in questa versione Moth ha un costume totalmente diverso e molto più realistico e, inoltre, non viene mai menzionato il suo vero nome (che viene svelato per la prima volta negli anni ’90, tra l’altro). Ha inoltre una nipote sulla sedia a rotelle (Drew Fisher alias Vengeance Moth).
Il personaggio al di fuori dei fumetti non ha avuto una carriera brillante comparendo in qualche episodio di The Batman (04×02 “La squadra di Pinguino” e 04×11 “Rumors”) sia nelle vesti di Killer Moth che ,principalmente, in quelle di Charaxes. Compare anche in diversi episodi di The Brave and The Bold (01×19 “Bat-Mike contro Batman”, 01×25 “L’incantesimo di Music Meister”, 02×06 “Assistenti alla Riscossa”, 02×08 “La divisione di Batman”, 02×12 “L’attacco dei gorilla!”, 02×16 “L’ultima pattuglia” nella sua prima apparizione come nemico principale della puntata, 03×03 “La notte dei Batman” e nella season finale della terza stagione, la 03×13, “The End” assieme a tutti gli altri antagonisti affrontati dal Cavaliere Oscuro nel corso delle prime tre stagioni). Una versione abbastanza diversa da quella classica che sembra quasi fondere il lato mentale di Moth al suo aspetto animalesco durante il periodo in cui era Charaxes appare nelle due serie animate dei Teen Titans come un nemico ricorrente della formazione (nella prima serie compare negli episodi 02×19 “Lo sciame killer”, 03×10 “Cucciolo”, 05×01 “Casa del futuro (Prima Parte)”, 05×11 “Riunione” e 05×12 “Teen Titans uniti”; nella seconda nelle puntate 01×46 “Cercasi Silkie”, 03×04 “L’aspetto non conta”, 03×16 “La danza degli spaghetti” in un cameo nell’episodio 03×16 “Il Black Friday”, l’ultimo episodio della serie per ora trasmesso nel nostro paese). In questa interpretazione del personaggio, Moth ha una figlia di nome Kitten ,anch’essa nemica ricorrente dei Giovani Titani, che impone addirittura la sua autorità sul padre ed è fidanzata con uno strambo mutante di nome Fang.
Il villain compare anche nell’ultimo film d’animazione “Batman: Bad Blood” assieme al suo protetto nei comics Firefly e nel secondo e terzo capitolo della saga videoludica di LEGO Batman. Nella saga di Arkham compare un suo riferimento in Arkham Asylum (dov’è presente la sua bio) e in Arkham Knight, durante il DLC di Red Hood, un criminale afferma che Jason Todd è l’assassino di Falena Assassina, facendo intuire che il personaggio sia morto nell’universo del gioco; compare però nel fumetto prequel di Batgirl (reperibile gratuitamente online): Batman Arkham Knight: Batgirl & Harley Quinn Special, una storia che rinarra il primo scontro tra Batgirl e Moth, ma nell’Arkhamverse. Killer Moth in originale è doppiato da Scott Menville, Corey Burton, Jeff Bennett, Thomas Haden Church, Marc Worden, Jason Spisak, Cristopher Corey Smith e Steve Blum.
In sostanza Killer Moth è un nemico di Batman che ,nonostante tutto, si può definire importante anche se poco conosciuto dal grande pubblico e che ,nel corso del tempo, ha dimostrato di essere una grande minaccia per il Cavaliere Oscuro nonché il suo opposto. Un nemico fortemente penalizzato dal suo aspetto degli anni ’50, ma che ,nonostante le apparenze, ha un grande potenziale e che ha avuto momenti brillanti nella sua carriera, un criminale che un vero appassionato di Batman non può non conoscere. Dopotutto le falene sono nemici naturali dei pipistrelli, capaci di sfuggire loro grazie al loro finissimo udito e, addirittura, mandare in tilt i loro radar.
Roberto Pasquale Lestinci
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The Batman: scorpacciata di villain
Secondo una voce di corridoio riportata dal sito BirthMoviesDeath.com, nel film sull’Uomo Pipistrello che vedrà protagonista Ben Affleck, probabilmente intitolato The Batman, il supereroe di Gotham City avrà a che fare con la maggior parte dei suoi avversari.
Appena passata l’abbuffata di emozioni di Batman v Superman: Dawn of Justice, già l’attenzione di noi fan dell’Uomo Pipistrello è proiettata verso le sue nuove avventure.
Sappiamo che da molto tempo la Warner Bros. corteggiava Ben Affleck per fargli dirigere il film su Batman in solitaria, addirittura già dai tempi del casting si vociferava di un suo coinvolgimento dietro la macchina da presa e un anno fa si parlava già dello sviluppo di uno script insieme al boss della DC Comics Jeoff Johns, ma solo due settimane fa è arrivata la conferma che sarà proprio l’alter ego di Bruce Wayne sullo schermo a dirigere il futuro Batman e Zack Snyder non avrà nessun controllo creativo sul Batman di Affleck.
Per un po’ di tempo si è speculato sul fatto che il film sarà una versione di Under the Red Hood, in cui il morto Robin Jason Todd ritorna dalla tomba nei panni di un villain vendicativo.

Morte in famiglia
Al contrario, se le fonti di Devin Faraci del sito Birth.Movies.Death sono attendibili, pare che Affleck e Johns stiano organizzando un’adunata in grande stile dei cattivi classici di Batman, «con molti, se non la maggior parte dei membri della galleria dei mascalzoni di Batman, che appariranno nel film».

Batman interpretato da Ben Affleck
Sembra proprio che Affleck e Johns vogliano realizzare il “film definitivo su Batman” e popolare la pellicola dei cattivi più iconici fa parte del piano. Questo, ovviamente, non significa che non ci sarà un cattivo principale, ma se ci saranno Pinguino, l’Enigmista e Catwoman e – dopo Suicide Squad (in uscita il 18 agosto unitamente ad una nostra sorpresa per voi) – anche Joker, Harley Quinn, Deadshot e Killer Croc, è presumibile che si tratterà soprattutto di camei.

Nella pellicola dovrebbe fare anche un cameo Joker (Jared Leto) magari durante un flashback in cui uccide Robin, per collegare ulteriormente il film a Suicide Squad.
L’autore dell’articolo ipotizza che, un modo facile per infilare tutti questi cattivi nello stesso film potrebbe essere quello di girare alcune scene all’Arkham Asylum, ma è anche possibile che Affleck e Johns si stiano in qualche modo ripronendo in versione aggiornata e adeguatamente modificata il film di Batman del 1966, in cui Pinguino, Joker, L’Enigmista e Catwoman si alleano tutti contro il pipistrello. Così può darsi che il Batman di Affleck non si troverà di fonte a un unico villain, ma a una banda di ragazzacci guidati da un leader e non ci stupirebbe se fosse quello psicopatico del Joker di Leto.
Del resto Nolan ha fatto riposare Pinguino e L’Enigmista, preferendo loro Lo Spaventapasseri e Bane, quindi sarebbe bello rivederli in azione dopo una lunga pausa.
Si dice che Affleck potrebbe essere già pronto a girare il film l’anno prossimo e che abbia in mente un ruolo anche per l’amico Matt Damon.
Batman: supereroe virale nell’arte
David Giovannetti è un artista, un fotografo contemporaneo poliedrico e inquieto attratto dalla pop art quanto dall’arte moderna. Di certo è un grande fan di Batman come dimostra la serie di fotografie che potete trovare biblioteca antonelliana di Senigallia fino a sabato 30 Aprile, in cui reinterpreta oltre al Crociato Incappucciato i personaggi principali di Gotham City come il diabolico e potente Bane e l’astuta e felina Catwoman.
Non si tratta di parodie e non c’è alcuna intenzione dissacratoria, ma è una sorta di omaggio all’arte e al supereroe. Attraverso l’obiettivo dell’artista si crea un effetto virale, una sequenza di 23 scatti che vi farà immergere tra i vicoli di Gotham City.
Abbiamo avuto il piacere di poter intervistare David che ci ha concesso anche qualche scatto significativo della mostra.
Stefano: Ciao David e benvenuto in Batman Crime Solver.
David: Ciao Stefano e grazie per avermi contattato.
Stefano: Presentati ai nostri lettori.
David: Mi chiamo David, ho 27 anni e sono un fotografo freelance. Sono cresciuto a Corinaldo in provincia di Ancona e ho sempre usato la mia fantasia come forma di evasione da una realtà che mi stava un pò stretta. Da qui è venuta fuori la passione per il video e la fotografia che si sono rivelati i mezzi più idonei per esprimere il mio punto di vista. Ora vivo e lavoro a Milano per arricchire il mio background e le mie esperienze nel settore.
Stefano: Come sei arrivato a poter creare una mostra su Batman?
David: Grazie ad un mio amico, Marco Pettinari, che fa parte dell’associazione culturale “SenaComics” di Senigallia. Quest’ultima in occasione dell’uscita del nuovo film “Batman VS Superman” ha organizzato una maratona cinematografica sulla trilogia di Christopher Nolan e all’interno dello stesso evento hanno voluto inserire una mostra fotografica sul tema che mi hanno proposto di realizzare e curare.
Stefano: Parlaci della mostra nel dettaglio.
David: Ora le foto sono in esposizione alla biblioteca Antonelliana di Senigallia fino a sabato 30 Aprile 2016. Si tratta di 23 scatti il cui protagonista è ovviamente Batman, interpretato da Silvio Gregorini, Catwoman da Chiara Grilli e Bane da Stefano Spadoni. Per miei motivi personali sono stato costretto a svolgere il lavoro in tempi molto brevi, ma grazie al loro aiuto siamo riusciti a fare comunque un buon lavoro e divertirci nello stesso tempo.
Stefano: Che tecniche fotografiche hai utilizzato?
David: Essendo mio obiettivo quello di teletrasportare l’osservatore all’interno del fumetto, e fargli provare la sensazione di trovarsi davvero a Gotham City con il misterioso uomo pipistrello, ho cercato subito di evitare foto troppo semplici e pulite che al contrario avrebbero dato l’idea di uno shooting a dei cosplayer. Per raggiungere questo scopo ho lavorato molto di fantasia e post-produzione in modo da rendere l’immagine meno fotografica e più vicina all’illustrazione fumettistica. Nel dettaglio ho sfruttato molto le luci forti del giorno e il buio più totale della notte per crearmi una buona base di partenza su cui lavorare poi al pc e creare poi i contrasti simili a quelli del fumetto
Stefano: Cosa conoscevi del personaggio di Batman ? Cosa ti piace e cosa non ti piace?
David: Sono sempre stato appassionato a questo personaggio, ma lo conoscevo più nella versione cinematografica che in quella a fumetto. Ho avuto poi modo di approfondire quest’ultimo aspetto grazie al lavoro per la mostra. Innanzitutto mi affascina l’atmosfera e l’ambientazione in cui è collocato e la sua storia; inoltre in certi periodi della mia vita mi sono rivisto molto nel suo animo tormentato.
Stefano: Grazie per la tua disponibilità e il tuo tempo.
David: Grazie a te Stefano per avermi dato la possibilità di raccontare la mia esperienza. Ne approfitto per dire che sono comunque aperto a qualsiasi tipo di proposta per collaborazioni simili a questa.
Batman e il grande schermo: una storia d’amore iniziata quasi 73 fa
Se oggi l’uomo pipistrello è sinonimo di una popolarità straordinaria, in pochi avrebbero scommesso su un successo cinematografico tanto longevo e costante quando il personaggio di Batman venne per la prima volta abbozzato nel 1939, nel tentativo di bissare l’exploit di Superman, nato l’anno prima.
Creato dalle matite due giovanissimi Bob Kane e Bill Finger, l’uomo pipistrello fa la sua prima apparizione sullo schermo nell’estate del 1943, quando la Columbia Pictures decide di renderlo protagonista di un serial cinematografico, intitolato semplicemente «Batman», composto da quindici episodi proiettati nelle sale a cadenza settimanale.
Realizzato al culmine della seconda guerra mondiale, questo prodotto mostrava Batman e Robin, nei cui panni agivano rispettivamente Lewis Wilson e Douglas Croft, alle prese con il temibile dottor.Tito Daka: una spia giapponese in grado di trasformare, tramite un dispositivo di sua invenzione, gli esseri umani in zombie al suo servizio.
Ottenuto un buon riscontro, la Columbia decise di proporne un seguito, «Batman e Robin», nel 1949: altri quindici episodi dove i due protagonisti, ora interpretati da Robert Lowey e John Duncan, hanno come nemico The Wizard, un personaggio incappucciato, la cui identità viene rivelata soltanto nella conclusione.
Se questi due serial sono nella memoria di pochi, ancora oggi è invece popolare la serie televisiva degli anni ’60 con protagonista Adam West, caratterizzata dai colori sgargianti dei personaggi e dalle scazzottate a tempo di musica.
Per sfruttarne il grande successo, la Fox decise nel 1966 di produrne un film vero e proprio, girato con lo stesso cast nella pausa estiva tra la prima e la seconda stagione della serie: da molti considerato un vero e proprio cult, il primo lungometraggio di Batman, diretto da Leslie Martinson, è un prodotto ingenuo e divertente dove i nemici storici dell’eroe mascherato sono quasi tutti presenti.
Diversi anni dopo sarà il genio di Tim Burton a ripescare l’eroe di Kane e Finger, in «Batman» del 1989, approfondendo, come mai era stato fatto prima sullo schermo, le origini e la natura psicologica del personaggio. Cocktail postmoderno di generi (dal poliziesco all’horror, passando anche per la commedia) e ricco di omaggi alla storia del cinema, questo film rimane ancora oggi uno dei titoli più significativi degli anni ’80, anche grazie alla memorabile performance di Jack Nicholson nei panni di Joker.

Batman 1989 Jack Nicholson è Joker
Sebbene non fosse inizialmente previsto un seguito, nel 1992 esce «Batman-Il ritorno», ancora con Burton alla regia e Michael Keaton sotto il costume dell’uomo pipistrello: l’accento, grazie soprattutto alla presenza del personaggio di Pinguino, si sposta sui temi della solitudine e della diversità, il ritmo si fa meno concitato e più riflessivo, ma l’ottimo livello raggiunto con il precedente capitolo rimane invariato.

Batman – Il ritorno (Batman Returns) film del 1992 – Danny DeVito è Oswald Cobblepot/Pinguino
Dopo le due pellicole gotiche di Burton, la Warner Bros affida a Joel Schumacher (regista, tra gli altri, di Ragazzi perduti, Un giorno di ordinaria follia e Il cliente), il terzo e il quarto capitolo della saga: «Batman Forever» del 1995, con protagonista Val Kilmer, e «Batman & Robin» del 1997 con George Clooney e Chris O’Donnell nei ruoli dei due eroi mascherati.
La volontà della casa di distribuzione era quella di realizzare una trasposizione molto più fedele al fumetto rispetto all’ottica autoriale di Burton per garantirsi il successo commerciale.
L’intenzione iniziale di Schumacher era quella di girare un prequel basato sulla graphic novel Batman – Anno uno di Frank Miller. La Warner glielo impedì ma gli concesse di inserire dei flashback per analizzare il passato e le origini di Batman.
Quello che affascinava il regista, infatti, era l’approfondimento psicologico del protagonista, un aspetto lasciato un po’ in disparte nei due film precedenti di Tim Burton. Gli sceneggiatori Lee e Janet Scott-Batchler, con l’aggiunta di Akiva Goldsman, scrissero una storia nella quale il Cavaliere Oscuro affronta il suo dualismo scavando nel proprio subconscio con l’aiuto di una psicologa di cui s’innamora. Avversari dell’eroe sono lo schizofrenico Due Facce e il cervellotico Enigmista. A gettare luce nella crociata solitaria di Batman arriva invece Robin.
La scenografa Barbara Ling decise di scostarsi dallo stile dark e gotico dei primi due film optando per una Gotham più sgargiante che mescola le atmosfere fumettistiche anni ’40-’50 e le architetture della New York anni ’30 con le luci al neon e le fosforescenze di Tokyo. Il tutto punteggiato da barocchismi ai limiti del kitsch tra i quali delle statue esageratamente gigantesche. É chiaro fin da subito che il film punta ad accattivare un pubblico più giovane ed avvezzo al linguaggio visivo dei cartoon.

George Clooney: Bruce Wayne/Batman – Chris O’Donnell: Dick Grayson/Robin –
Alicia Silverstone: Barbara Wilson/Batgirl
Tralasciando una parentesi di tre pellicole d’animazione dirette da Curt Geda per il piccolo schermo («Batman: the Movie» del 1999, «Batman Beyond: return of the Joker» del 2000 e «Batman: Mistery of the Batwoman» del 2003), il personaggio troverà nuova vita con Christopher Nolan: il regista inglese, reduce dai successi di «Memento» e «Insomnia», sceglierà di ricominciare dalle origini dell’uomo pipistrello con «Batman Begins» del 2005, in cui vengono indagati i motivi che hanno spinto Bruce Wayne a trasformarsi nel celebre giustiziere mascherato.

Batman Beyond: dvd box set

Batman Begins
Christian Bale ne dà una versione sfaccettata e introversa. Il film (nonostante gli oltre 350 milioni di dollari d’incasso nel mondo) si prende sul serio dando meno spazio alla spontaneità come invece avvenuto nelle opere burtoniane.
Tutt’altro livello è stato quello raggiunto dal successivo «Il cavaliere oscuro», uscito nell’estate del 2008 e considerato uno dei film più spettacolari e significativi: Christopher Nolan conquista la piena maturità alla regia e Heath Ledger, nei panni di Joker, dà vita a uno dei cattivi più inquietanti, con le sue psicosi e perversioni, che siano mai apparsi sul grande schermo.
Critica entusiasta e pubblico che ha riempito le sale per diversi mesi. Risultato: oltre un miliardo di dollari al box office e dodicesimo incasso di sempre.
«Il cavaliere oscuro-Il ritorno» ha puntato a fare ancora meglio, grazie a un passaparola incalzante che ha reso l’attesa sempre più febbrile, soprattutto in Italia che ha avuto il piacere di ospitare anche la mostra ufficiale della Warner Bros ad Ostia (RM). Il budget di 250.000.000 di dollari usato per la realizzazione del film è stato il più alto di tutta la trilogia, e, come i precedenti episodi, si rivelò un successo di pubblico e di critica ed è diventato il film più proficuo della saga di Nolan.
Il capitolo conclusivo della trilogia di Nolan, dove Batman se la vede con Bane e con Catwoman, non sarà probabilmente l’ultima apparizione da “solista” sul grande schermo dell’eroe mascherato. Infatti, oltre alle apparizioni che ci saranno nei prossimi film targati DC Comics, già si parla, di un possibile reboot, un ennesimo nuovo inizio della saga, che potrebbe entrare in produzione nei prossimi anni: certo il regista designato dovrà avere una buona dose di coraggio, perché fare meglio di Burton e Nolan sembra una sfida più ardita di qualsiasi impresa realizzata dall’uomo pipistrello nel corso della sua lunga carriera. Batman Crime Solver vi offre in allegato la rivista ufficiale del film Batman & Robin qui sotto. Buona lettura.
Qui puoi scaricare la rivista ufficiale del film Batman & Robin
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