Addio a Neal Adams: morto a 80 anni il fumettista che reinventò Batman

Alla fine degli anni Sessanta entrò alla DC Comics e lavorò al personaggio di Deadman. Lavorò anche per la Marvel, agli X-Men e The Avengers. Il suo lavoro più importante è stato quello sulla serie ambientata a Gotham, conferendole atmosfere cupe e modificando “villains” come Joker.

Neal Adams, famoso fumettista che negli anni Settanta ha reinventato Batman, è morto giovedì 28 aprile a New York a causa di complicazioni dovute a una sepsi. Aveva 80 anni. A riportare la notizia è il sito The Hollywood Reporter.

Neal Adams a Lucca Comics 2018
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Alcuni personaggi della Rogue Gallery di Batman

Sono il peggio che Gotham City possa offrire. Maniaci, assassini, gangster e scontenti d’ogni sorta, i loro nomi malfamati costituiscono un vero schedario criminale. Una feccia che accampa pretese territoriali su Gotham ed è affetta da fissazioni psicotiche sul Cavaliere Oscuro, come loro nemesi. E’ opinione consolidata, tra gli storici del fumetto americano, che Batman abbia raccolto nel tempo la miglior Rogue Gallery mai vista nel sotto-genere supereroístico.


Alcune nemesi di straordinario fascino si sono aggiunte anche piuttosto recentemente. Verso la fine degli anni sessanta abbiamo assistito alla nascita di Dollmaker (il fabbricante di bambole) apparso per la prima volta su Plastic Man n. 10 (giugno 1968). In seguito tre persone si sono susseguite nel ruolo del Fabbricante di Bambole. Gli anni ’70, ad esempio, ci hanno regalato Ra’s Al Ghul (creato da Julius Schwartz, Dennis O’Neil e dal disegnatore Neal Adams nel 1971) oppure un Man-Bat (apparso per la prima volta nel 1970 su Detective Comics vol. 1 n. 400, personaggio creato da Frank Robbins e Neal Adams). Terribili e inquietanti. Ma la stragrande maggioranza dei Bat-villains è composta di arcinemici classici, di lungo, lunghissimo corso. Alfieri del Male introdotti durante la mitica Golden Age (1938-1955) e da allora eternamente impostisi nell’immaginario collettivo. Ad esempio il cangiante FACCIA DI CRETA o meglio Clayface (creato da Bill Finger e Bob Kane per le pagine di Detective Comics vol. 1 n. 40). Per poi continuare con la sensuale CATWOMAN (creata da Bob Kane e Bill Finger nel 1940) e il goffo PINGUINO, alter ego di Oswald Chesterfield Cobblepot (creato da Bob Kane e Bill Finger). E dopo di loro ancora Hugo Strange (prima apparizione Detective Comics #36 (1940). Creato da Bill Finger e Bob Kane), DUE FACCE (creato da Bob Kane e Bill Finger nel 1942), lo SPAVENTAPASSERI (creato da Bill Finger e Bob Kane nel 1941) e ancora l’ENIGMISTA (creato da Bill Finger e Dick Sprang, apparso per la prima volta su Detective Comics n. 140, nel 1948), Cappellaio Matto (prima apparizione Batman #49 (1948). Creato da Bill Finger e Bob Kane). Nel breve volgere di una manciata di stagioni, insomma, l’officina grafica di Bob Kane & Bill Finger dotò il Cavaliere Oscuro di minacce sufficienti per andare avanti dei secoli.

Sempre nei primi tempi di vita di Batman, ebbe vita il genio folle, il Principe Clown del Crimine… il JOKER. Forse il solo personaggio negativo in grado di competere in popolarità con i maggiori eroi. E di batterli!
Il Joker debuttò nella primavera del 1940 su Batman n. 1. Proprio a quell’epoca il maligno ghigno del Joker esplose con l’impatto di una torta in faccia. Batman aveva appena conquistato il pubblico dei giovanissimi, grazie all’introduzione di Robin e alla decisa edulcorazione dei toni (sparite le pistole, niente più omicidi). Con l’esordio del buffonesco villain i teenager accostatisi alla serie restarono ipnotizzati. Ai pari di Bats, anche del Joker vennero presto smussati gli angoli più ruvidi e violenti. Da killer spietato, abituato a uccidere le sue vittime con un letale gas esilarante, il character si trasformò in un pagliaccio dal sorriso stampato. La nuova maschera piacque a tal punto, che ci sarebbero voluti oltre 40 anni – fino alle opere di Frank Miller (“Il Ritorno del Cavaliere Oscuro”) e di Alan Moore (“The Killing Joke”) – per un ritorno all’atavica passione per le stragi. Addirittura il Joker non desiderava una cassa da morto neppure per i suoi più indomiti avversari. Anzi, spesso rinunciò all’occasione di farla finita con il Dinamico Duo, senza cui la sua esistenza avrebbe perso di significato.
Un “cattivo” di incredibile e prolungato successo. A tratti persino simpatico. L’unico superstite del momentaneo oblio in cui caddero, negli Anni ’50, tutti i villains storici. L’unico così inscindibilmente legato a Batman da non potersene privare mai.
Il Clown è l’altra faccia della medaglia Gotham City. E’ l’anima nera del Pipistrello. Il suo alter ego schizzato. Joker vive per ricordare a Batman dove può condurre un’accelerazione eccessiva nei meandri dell’ossessione legalitaria. Quanto Due Facce, e più dello stesso, il Joker è pazzia pura. Ma è una pazzia funzionale alla saga, necessaria perché a Batman non sfugga mai il confine tra Bene e Male. Perché solo sfiorando, senza abbracciarli, i gorghi della lucida follia, l’eroe può individuare un limite alla sua crociata notturna e solitaria, altrimenti destinata a degenerare in violenza irrazionale. Il divario fra la Legge e il Caos è da sempre ambiguo e sottile. Tragicamente ironico, come il satanico ghigno del Joker. A distanza di 52 anni, venne deciso, nei cartoni animati  “Batman: The animated series“, di affiancare al Re del Crimine di Gotham il personaggio di Harley Quinn nel secondo episodio intitolato “Joker’s Favor“. Andato in onda a settembre del 1992, in cui il Joker era chiamato a organizzare uno dei suoi soliti piani folli. In questo contesto, il piano prevedeva che si sarebbe vestito da donna e che sarebbe balzato fuori da una torta. Gli sceneggiatori fecero tuttavia questioni sul fatto che Joker potesse vestirsi da donna. Infine preposero di revisionare la storia, aggiungendo un personaggio femminile. Questa donna altri non era che Harley Quinn.

Tanta fu, infatti, l’influenza che ebbe la storica serie animata nell’immaginario collettivo dei nerd dell’epoca, che la DC decise di inserirla nel suo universo fumettistico, commissionando proprio a Dini e Timm le origini dell’irrivente compagna di Joker, i quali sfornarono Mad Love, la prima graphic novel supereroistica a vincere un Eisner Award. Al grande parterre di villain si aggiunge anche l’ecoterrorista Poison Ivy. Nata a dalla matita di Robert Kanigher e Sheldon Moldoff nel 1966, debutta nel Batman n. 181. Il suo nome significa letteralmente edera velenosa. Le sue forme generose e l’appeal quasi mediterraneo cozzano con le bellezze filiformi imposte dalla società ma riesce a spopolare nei comics. Poison sfila tra le pagine della DC Comics con il personaggio che ricalca lo stereotipo della femme fatale e anche la sua fisicità, oltre che le sue origini diventano un punto di forza. Nello stesso periodo debutta Re Tut (prima apparizione in televisione “La maledizione di Re Tut” (1966). Prima apparizione nei fumetti “Batman Confidential” #26. Creato da Christina Weir, Nunzio DeFilippis e Josè Luis Garcia-Lòpez). Uno dei villain più forti dell’era moderna di Batman è certamente Hush, alter ego di Thomas “Tommy” Elliot, creato da Jeph Loeb (testi) e Jim Lee (disegni) per l’omonima saga nel 2002, al quale si aggiunge Bane nato nel fumetto Batman: La vendetta di Bane e successivo arco narrativo Batman: Knightfall del 1993, per poi riprendere nella nuovissima run di Tom King. Insomma, ogni grande eroe è definito dai grandi nemici affronta, e nessun gruppo di malvagi, assassini e criminali sembra essere migliore di quello che disturba Gotham City. Da un clown omicida, killer cerebrali e mostri brutali Batman ha letteralmente una lunga sfilza di avversari che mettono alla prova il suo acume nel combattere il crimine. I suoi nemici sognano un caos confacente alle loro peculiari manie, sia per diventare favolosamente ricchi, sia per appagare un’insaziabile bramosia di disordine. Nelle celle imbottite di Arkham Asylum, o dietro le sbarre del carcere di Blackgate, tramano le loro prossime insidiose imprese criminali…mentre Batman attende il prossimo inevitabile, scontro.

LEGO DC Super-Villains: disponibile il DLC Batman: la Serie Animata

Per l’ottantesimo compleanno del Cavaliere Oscuro, i personaggi della serie animata di Batman degli anni ’90 rivivono in un DLC di LEGO DC Super-Villains.

Fra le tante celebrazioni in programma per gli ottant’anni del Cavaliere Oscuro, i fan dei videogiochi apprezzeranno moltissimo quella riservata loro da Warner Bros. Entertainment.

Per festeggiare l’importante traguardo, l’azienda statunitense ha infatti rilasciato per il suo LEGO DC Super-Villains un pacchetto DLC interamente dedicato a Batman: la Serie Animata, l’amatissimo cartoon del 1992 creato da Bruce Timm e Eric Radomski.

Il pacchetto, disponibile al prezzo di 2,99 euro, aggiunge al gioco un nuovo livello ispirato allo show, permettendo inoltre di scorrazzare e combattere per le vie di Gotham City nei panni di alcuni personaggi provenienti dalla rivoluzionaria serie.

Come potete vedere nel video qui sopra, acquistando questo DLC potrete quindi utilizzare le versioni anni ’90 di BatmanJokerHarley Quinn, Due FacceCappellaio MattoMan-BatFantasma e dell’androide Captain Clown. La resa grafica degli otto personaggi è davvero straordinaria, tanto da auspicarsi che prima o poi LEGO trasformi tutto in un set fisico vero e proprio.

Oltre a poter essere acquistato singolarmente, vi ricordiamo che il pacchetto livello Batman: la Serie Animata (TAS The Animated Series) è incluso nel Season Pass e nella Deluxe Edition di LEGO DC Super-Villains, disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC Windows.

Fonte: [Mondo Fox]

Falena assassina…o Killer Moth

Batman nel corso della sua storia ha affrontato i nemici più diversi e disparati, primo tra tutti la sua nemesi, il folle Joker, il principe clown del crimine e altri nemici che sono passati alla storia anche grazie ad interpretazioni cinematografiche come il Pinguino, Enigmista, Ra’s Al Ghul, Poison Ivy o l’ex procuratore distrettuale Harvey Dent divenuto poi Due Facce.

Sicuramente già contando solo i nemici di “serie A” quello che potrebbe essere definito il “rooster” di nemici di Batman è davvero amplio, contando che dal 1989 ad oggi solo nei film sono comparsi ben 15 villains diversi (nonostante due di essi, Zsasz e KGBeast, non abbiano raggiunto la fama) e, nonostante ciò, ci sono davvero tanti nemici del Cavaliere Oscuro importanti che non abbiamo ancora visto (e che forse non vedremo mai) al cinema trai quali Clayface, Man-Bat, Cappellaio Matto o Maschera Nera, comunque famosi per le loro apparizioni in cartoni animati, videogames e per la loro parte principale, o comunque comprimaria, nei fumetti del Crociato Incappucciato.

Ma quelli di cui voglio parlarvi oggi sono quelli che Alan Grant nel ’92 sulle pagine di Shadow of The Bat denominò “Misfits”, ossia i Reietti, criminali di bassa lega che hanno più volte tentato di imporre il loro nome tra le file dei villains di Batman ed alcuni di loro, anche se per poco, ci sono anche riusciti.

Nella storia di Grant, contornata dagli splendidi disegni di un Tim Sale in grande forma e da poco ristampata dalla RW Lion nel volume “Batman illustrato da Tim Sale”, abbiamo un gruppo di, appunto, reietti messo su da colui che un tempo era considerato quasi una nemesi per il Cavaliere Oscuro, o comunque per uno (o meglio una) dei suoi principali comprimari, un nemico affascinante quanto sottovalutato, sto ovviamente parlando di Drury Walker aka Cameron Van Cleer aka Killer Moth (o Falena Assassina come lo hanno chiamato in alcune edizioni italiane).

Comparso per la prima volta nel ’51 sulle pagine di Batman 63, si può certamente definire Moth un villain storico per il Cavaliere Oscuro essendo riuscito, comunque, ad arrivare fino ad oggi. Il personaggio nasce come primo vero e proprio “anti-Batman” (ruolo poi ricoperto da Wrath e Catman più avanti negli anni) avendo il suo Moth-Segnale e la sua Mothmobile. Sostanzialmente era il paladino notturno della criminalità e, quando un gruppo di criminali era in pericolo, il suo segnale splendeva brillante nel cielo quasi a parodia di quello di Batman. Due inquietanti esseri notturni, uno l’opposto dell’altro, che si fanno battaglia tra i tetti di Gotham City difendendo uno la giustizia, l’altro il crimine. Nello stesso anno della sua prima apparizione, Moth fa ben 3 apparizioni comparendo anche nel numero 63 di Batman e nel 173 della serie madre del vigilante di Gotham, Detective Comics. Quest’ultima storia è molto importante per il personaggio ed è quella che, a mio parere, gli fa meritare un posto d’onore tra le file di villains del Cavaliere Oscuro. Il geniale e malvagio Drury Walker sotto le mentite spoglie del miliardario amico di Bruce Wayne Cameron Van Cleer riesce a scoprire la vera identità di Batman decenni prima di Hugo Strange, Bane, Hush o dello stesso Joker!

Moth usa ovviamente quest’informazione contro il Cavaliere Oscuro, fallendo anche questa volta. Per fare in modo che Moth non rivelasse l’identità di Batman, gli autori inventarono un’amnesia del criminale (nonostante lo stesso Batman abbia spesso paura che egli possa riconoscerlo comunque). Nel corso della Silver Age il criminale è comparso numerose volte, compresa la prima apparizione di Batgirl (che potete recuperare anche nel volume dedicato a Batman dei classici del fumetto di Repubblica, il numero 24 per essere precisi). Quest’apparizione segnò indelebilmente il personaggio di Moth che generò un vero e proprio odio nei confronti dell’aiutante di Batman divenendone la vera e propria nemesi per eccellenza (affrontandola numerose volte sui numeri di Batman, Shadow of the Bat e Detective Comics oltre che in due numeri di Batman Family Giant, Batgirl Anno Uno, in diverse testate con protagonista la ragazza tra cui proprio Batgirl e Birds of Prey e con apparizioni singole o fugaci in altre serie come JLA o Creeper e addirittura in un cameo su “Batman VS Hulk” delle Battaglie del Secolo). Il criminale presenza inoltre al fianco di nemici del calibro di Joker o Ra’s Al Ghul nei numeri 200 e 400 (quest’ultimo pubblicato per la prima volta in Italia da qualche anno sempre dalla RW Lion con tanto di prefazione scritta dal Re dell’orrore, Stephen King). Falena Assassina, nel corso degli anni ’90 (la Dark Age del fumetto come la definisce Morrison) vende la sua anima al demone Neron in modo da poter essere temuto, divenendo il mostro Charaxes  e apparendo per la prima volta  in questa forma contro Robin sulle pagine di Robin #24 (pubblicato in Italia nel ’95 in appendice al numero 33 del mensile di Batman) per poi comparire numerose altre volte sulle pagine della serie regolare del Ragazzo Meraviglia sempre in questa sua forma “mostruosa”.

Il criminale troverà la morte durante la Crisi Infinita, ma con il rilancio dei Nuovi 52 ritornerà alla vita come nemico di Freccia Verde nei numeri 25, 31, 32, 33 e 34 (in Italia su Justice League 29, 35, 36 e 37 della RW Lion), nello speciale di Harley Quinn dedicato al primo d’Aprile (Harley Quinn & the Suicide Squad April Fools’ Special) e ,di nuovo, come nemico di Batgirl nei numeri 45 (Freccia Verde 5 nella RW Lion) e il tutt’ora inedito in Italia 50, nonostante nel 45 compaia solamente in un flashback con il nuovo costume dei Nuovi 52. C’è da dire che in questa versione Moth ha un costume totalmente diverso e molto più realistico e, inoltre, non viene mai menzionato il suo vero nome (che viene svelato per la prima volta negli anni ’90, tra l’altro). Ha inoltre una nipote sulla sedia a rotelle (Drew Fisher alias Vengeance Moth).

Il personaggio al di fuori dei fumetti non ha avuto una carriera brillante comparendo in qualche episodio di The Batman (04×02 “La squadra di Pinguino” e 04×11 “Rumors”) sia nelle vesti di Killer Moth che ,principalmente, in quelle di Charaxes. Compare anche in diversi episodi di The Brave and The Bold (01×19 “Bat-Mike contro Batman”, 01×25 “L’incantesimo di Music Meister”, 02×06 “Assistenti alla Riscossa”, 02×08 “La divisione di Batman”, 02×12 “L’attacco dei gorilla!”, 02×16 “L’ultima pattuglia” nella sua prima apparizione come nemico principale della puntata, 03×03 “La notte dei Batman” e nella season finale della terza stagione, la 03×13, “The End” assieme a tutti gli altri antagonisti affrontati dal Cavaliere Oscuro nel corso delle prime tre stagioni). Una versione abbastanza diversa da quella classica che sembra quasi fondere il lato mentale di Moth al suo aspetto animalesco durante il periodo in cui era Charaxes appare nelle due serie animate dei Teen Titans come un nemico ricorrente della formazione (nella prima serie compare negli episodi 02×19 “Lo sciame killer”, 03×10 “Cucciolo”, 05×01 “Casa del futuro (Prima Parte)”, 05×11 “Riunione” e 05×12 “Teen Titans uniti”; nella seconda nelle puntate 01×46 “Cercasi Silkie”, 03×04 “L’aspetto non conta”, 03×16 “La danza degli spaghetti” in un cameo nell’episodio 03×16 “Il Black Friday”, l’ultimo episodio della serie per ora trasmesso nel nostro paese). In questa interpretazione del personaggio, Moth ha una figlia di nome Kitten ,anch’essa nemica ricorrente dei Giovani Titani, che impone addirittura la sua autorità sul padre ed è fidanzata con uno strambo mutante di nome Fang.

Il villain compare anche nell’ultimo film d’animazione “Batman: Bad Blood” assieme al suo protetto nei comics Firefly e nel secondo e terzo capitolo della saga videoludica di LEGO Batman. Nella saga di Arkham compare un suo riferimento in Arkham Asylum (dov’è presente la sua bio) e in Arkham Knight, durante il DLC di Red Hood, un criminale afferma che Jason Todd è l’assassino di Falena Assassina, facendo intuire che il personaggio sia morto nell’universo del gioco; compare però nel fumetto prequel di Batgirl (reperibile gratuitamente online): Batman Arkham Knight: Batgirl & Harley Quinn Special, una storia che rinarra il primo scontro tra Batgirl e Moth, ma nell’Arkhamverse. Killer Moth in originale è doppiato da Scott Menville, Corey Burton, Jeff Bennett, Thomas Haden Church, Marc Worden, Jason Spisak, Cristopher Corey Smith e Steve Blum.

In sostanza Killer Moth è un nemico di Batman che ,nonostante tutto, si può definire importante anche se poco conosciuto dal grande pubblico e che ,nel corso del tempo, ha dimostrato di essere una grande minaccia per il Cavaliere Oscuro nonché il suo opposto. Un nemico fortemente penalizzato dal suo aspetto degli anni ’50, ma che ,nonostante le apparenze, ha un grande potenziale e che ha avuto momenti brillanti nella sua carriera, un criminale che un vero appassionato di Batman non può non conoscere. Dopotutto le falene sono nemici naturali dei pipistrelli, capaci di sfuggire loro grazie al loro finissimo udito e, addirittura, mandare in tilt i loro radar.

Roberto Pasquale Lestinci

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