L’uomo che ride: il romanzo che ispirò il Joker diventa graphic novel

Nel vasto universo dei fumetti, alcuni personaggi lasciano un’impronta così profonda che si legano indissolubilmente alla cultura popolare. Tra questi, c’è il Joker, l’arcinemico di Batman, il principe pagliaccio del crimine. Ma quale è stata l’ispirazione dietro a questa figura iconica? La risposta risiede nella graphic novel “L’uomo che ride”, un’opera affascinante che ha plasmato le origini di uno dei villain più celebri di tutti i tempi.

La storia di “L’uomo che ride” affonda le radici nel romanzo “L’homme qui rit” di Victor Hugo, autore noto per capolavori come “I miserabili” e “Notre-Dame de Paris”. Questo romanzo, sebbene meno conosciuto dei suoi predecessori, ha influenzato profondamente la cultura popolare, soprattutto grazie al suo impatto sulla creazione del Joker. Nel 1928, il film “L’uomo che ride” basato sul romanzo di Hugo, con protagonista Conrad Veidt nel ruolo del protagonista Gwynplaine, ha catturato l’immaginazione di molti, compresi i creatori di Batman.

Jerry Robinson, Bob Kane e Bill Finger, mentre lavoravano al primo numero di “Batman” nel 1940, furono colpiti da un poster del film “L’uomo che ride”. Questa immagine di un uomo dal volto sfigurato costretto a un eterno sorriso ha fornito loro l’ispirazione per creare il Joker, rendendolo così il perfetto antagonista di Batman.

La graphic novel “L’uomo che ride” porta avanti questa eredità, offrendo una rielaborazione affascinante e suggestiva della storia originale di Hugo. Scritta da David Hine e illustrata da Mark Stafford, questa versione a fumetti porta i lettori in un viaggio attraverso le luci e le ombre dell’Inghilterra settecentesca, seguendo le vicende di un orfano con il volto sfigurato costretto a portare in scena la propria sofferenza.

Ma “L’uomo che ride” non è solo una semplice storia di vendetta e tragedia. Al suo cuore pulsante, si trova una narrazione ricca di umanità, amore e lotta contro le ingiustizie di una società corrotta. Questa Graphic Novel offre una prospettiva unica sulla figura del Joker, approfondendo le sue origini e offrendo uno sguardo più profondo sulle sue motivazioni e la sua psicologia.

L’edizione cartonata di grande formato di “L’uomo che ride” è un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti e gli amanti del genere. Con 168 pagine di arte mozzafiato e una storia avvincente, questa Graphic Novel è destinata a diventare un pezzo da collezione per i fan di Batman e del fumetto in generale.

Ma attenzione, il tempo stringe! Con soltanto poco più di un centinaio di copie rimaste disponibili alla Nicola Pesce Editore e nessuna previsione di ristampa, questa edizione limitata è destinata a sparire presto. Se avete voglia di assicurarvi la vostra copia di “L’uomo che ride” per immergevi in un’avventura che ha plasmato l’iconografia dei fumetti per sempre, allora sbrigatevi prima che sia troppo tardi .

Qui l’editore vi propone le prime 30 pagine per farvi fare un’idea.

3 thoughts on “L’uomo che ride: il romanzo che ispirò il Joker diventa graphic novel

  1. Bello!

    A proposito, ecco un pezzo di vita vissuta all’università in un esame di letteratura francese:

    IO _”Hugo è ancora molto attuale: negli anni’20, l’adattazione del suo ‘Uomo che ride’ ispirò il fumettista americano Bob Kane per creare l’iconico personaggio del Joker”
    IL PROF_ “Molto interessante, in quale opera posso trovare questo Joker?”
    IO_ “Beh… nei fumetti di Batman”
    IL PROF “Oh, molto bene… come si scrive?”
    IO “B-A-T-M-A-N”
    IL PROF “Grazie!”

    Il professore era una specie di topo di biblioteca di appena 35 anni e non conosceva Batman.

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